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2 » PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Martedì 19 Gennaio 2016

» PETER GOMEZ

Per lui una storia sem-plice. Basata non su-gli affari o la masso-neria, ma sull’am ic i-

zia. “A un certo punto michiama Flavio Carboni e midice: senti, tra le migliaia dipersone che conosci hai il no-me di qualcuno in grado di fa-re il direttore generale diBanca Etruria? Io gli dico: u-no giusto ce l’ho. E così glipresento il manager FabioArpe che avevo visto più vol-te a Roma nel giro di politici egente del business che fre-quento. Ma il mio ruolo fini-sce qui. Non ho partecipatoad altri incontri, né col padredella ministra Maria ElenaBoschi, né con ValerianoMureddu, il suo vicino di ca-sa con cui non ho mai avutorapporti. Se ci fosse altro loracconterei. Del resto in vitamia ho fatto cose ben più pe-ricolose che partecipare ariunioni tra banchieri”.

Gianmario Ferramonti èdi buon umore. Con il FattoQuo tidia no parla volentieridello strano caso Banca Etru-ria e dei suoi 63 anni di vita.Ricorda l’amicizia con Fran-cesco Pazienza, l’agente se-greto del superSismi, all’e-poca del Banco Ambrosiano.Evoca i suoi rapporti con l’excapo della sicurezza Tele-com, Giuliano Tavaroli e conMario Foligni, autore di undossier che molti anni fa fecetremare la Dc. Mostra le fotoche lo ritraggono con LicioGelli. Quelle che lo immorta-lano a tavola con il “fraternoamico Flavio (in senso cri-st ia no )” e un’immagine ri-presa per strada in cui è allespalle di Arpe e Carboni. Og-gi, come nei primi anni No-vanta il nome di Ferramonti èdi nuovo associato ai primimesi di vita di un governo. Al-lora era l’esecutivo Berlu-sconi. Ora tocca a quello diMatteo Renzi.

S e m b ra fa r l o a p p o st a .Quando esplode un caso po-litico lei c’è...

Guardi, io del giro renzianonon conosco nessuno. Nonsono miei rapporti, ancheperché io per la sinistra ho l’i-diosincrasia.

Vedere il suo nome accantoa quello di Carboni e dell’exvicepresidente dell’Etruriaa molti suscita, però, stupo-re. Lei è stato spesso de-scritto come legato allamassoneria e agli 007...

Mi piacciono le persone in-telligenti. Ma non sono maistato arruolato. Ci hannoprovato. Ma io sono inarruo-labile. Perché sia nei serviziche nella massoneria devi es-sere disponibile all’ub bi-dienza. E io sono poco adatto.Sono un disubbidiente.

Chi ci ha provato?Il Sismi quando bazzicavo

per lavoro la Russia nei primianni ’80. Poi ogni tanto qual-che servizio straniero. Mapreferisco glissare perché hoancora amicizie tra gli 007...

Ma lei di lavoro cosa fa?Sono un perito elettronico.Ho installato apparati in Ir-landa nei primi anni Settan-ta. Poi ho lavorato per unamultinazionale americana,una giapponese e ho fattomolti soldi con l’home com-puter in Inghilterra.

Come nasce la sua amiciziacon Gelli?

A fine anni 80 inizio anni 90ho cominciato a frequentareRoma. Mi vedevo con Alfre-do Di Mambro, un uomo ingamba che consideravo miopadre. Di Mambro, massa-crato con me nell’indaginepoi archiviata su Phoney Mo-ney, era stato per tanti anni ilpunto di congiunzione ta lamassoneria americana equella italiana. Lui e Gelli e-rano già anziani e quindi sedovevano dirsi qualcosa nonal telefono mi usavano comepiccione viaggiatore.

Messaggi di che tipo?Per esempio quando deci-demmo che Gelli supportas-se la Lega nord. Fu un’idea diDi Mambro. Gelli parlò pub-blicamente dicendo: “Io oggivoterei per loro”.

È nato così anche il suo le-game con Enzo De Chiara, illobbista di Washington in

contatto con molti politici eaziende italiane?

No. Nel 92-93 Bossi volevaandare negli Stati Uniti. Io al-lora ero amministratore del-la Pontidafin, la finanziariadella Lega. Di Mambro midisse di avere un amico al Di-partimento di Stato, uno bencollegato: era De Chiara.Bossi non andò poi negli Usa,ma in compenso De Chiaravenne in Italia a far nascere ilgoverno Berlusconi.

Come? Far nascere il gover-n o?

Lui era il fiduciario di BillClinton.

Ma De Chiara non era re-p u b b l i c a n o?

Le spiego. Enzo è una perso-na straordinaria. È vero erarepubblicano, ma rappre-sentava negli Usa alcunigrossi gruppi italiani, tra cuiil gruppo Stet Ferruzzi. Ebbela fortuna che quando ArturoFerruzzi, il capostipite, andòin America a comprare deiterreni nell’Arkansas il go-vernatore fosse Clinton. Ar-turo mandò un jet privato aprelevare Bill e Hillary e liportò in Italia. De Chiarastette con loro per una setti-mana. Così divennero amicie poi Clinton anni dopo fu e-letto presidente.

E la nascita del governo?Io nel 93 avevo elaborato undocumento sul futuro politi-co italiano basato sulla nuova

legge elettorale consegnatoda De Chiara a Clinton. Ioprevedevo la formazione delcentrodestra e del centrosi-nistra e prevedevo che allaguida del centrodestra ci do-vesse essere Berlusconi.

Lei Silvio Berlusconi lo co-n o s ceva?

L’ho visto per la prima voltacon Dell’Utri nel 1983 in viaRovani a Milano.

Quindi nel 93 lei era già alcorrente che stava pensan-do alla discesa in campo?

Ero amico di Ezio Cartotto, lapersona che era stata sceltaper studiare l’ev en t ua li tà .Berlusconi però avrebbe vo-luto appoggiare Mariotto Se-gni, finanziandolo. Parte del-le trattative le feci io. Ma Se-gni era mal consigliato. C’eraun certo Bicocchi, un ex dc diLucca, che si mise di traversosull’Msi. Ma non si poteva fa-

re il centrodestra senza la de-stra. Lo avevo pure scritto neldocumento dato a De Chiara,da cui nacque la lettera diClinton del 6 gennaio con cuilui dava l’ok per la discesa incampo. Si tratta della letteraper cui il pm David Monticercò di interrogare il presi-dente Usa.

Lei allora era leghista, il par-tito del ministro dell’I n te r -no Maroni...

Maroni lo facemmo diventa-re noi ministro.

Cosa intende per noi?Io, Vincenzo Parisi, l’a l lo r acapo della Polizia, e De Chia-ra.

Pa r i s i ?Sì, io ero in ottimi rapporticon lui. Era l’uomo più po-tente di Italia.

Ferramonti la sensazione èche a lei non dispiaccia rac-contare queste cose. E cheparli volentieri di Banca E-truria.

Cioè che tutto questo casinomi faccia comodo? Sì mi facomodo. Perché sto studian-do una rentrée in politica se-ria. Perché non c’è più unpartito della nazione e io è daun po’ di tempo ho elaboratouna mia teoria sugli italiani:non sono né di destra né di si-nistra e neanche di centro.Sono particolari. Voglionosolo un posto sicuro, comedice Zalone...

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DIC E DI LORO

FA B I OARPE“Lo presentaia Carboniche mi chieseun nomeper BancaEtruria”

S I LV I OB E R LU S CO N I“I n fo r m a iClinton chesarebbe natoin Italia unce n t ro d e s t radel Cavaliere”

M A R I OT TOS EG N I“In principioB e r l u s co n iav re b b evo l u tofinanziare lui,trattai io”

RO B E RTOM A RO N I“Nel ’92- ‘93a m m i n i s t ravola Pontidafin,decidemmonoi il capodel Viminale”

L’I N T E RV I STA

“Su Banca Etruriaho fatto un favorea l l’amico Carboni”

Gianmario Ferramonti Il faccendiere: “Hoconsigliato Fabio Arpe per l’istituto di credito”

L’o p e ra z i o n eBerlusconi in politicaebbe l’ok di Bill ClintonMaroni al ministerodel l ’I n te r n oce lo portammo noi

C I B E R SE C U R I T Y

Carrai consulente,interrogazionedi Sinistra italiana

q IL GRUPPO di Sinistra italiana porrà“in via ufficiale” il problema del possi-

bile approdo di Marco Carrai a Palazzo Chigi acapo di un’agenzia per la cybersecurity, nelcorso del question time previsto alla Cameradomani con il governo. Lo affermano fonti par-lamentari, secondo cui Si aveva già manifesta-to preoccupazione attraverso il componentedel Copasir Ciccio Ferrara. “Le ricostruzioni

ufficiose apparse su giornali non ci hanno con-v i n to”, riferiscono dal gruppo. E allora i ven-doliani chiederanno lumi con un’interrogazio -ne al governo, a risposta immediata. In seratasul tema è intervenuto il deputato AlfredoD’Attorre (in foto): “Vengono annunciate ini-ziative sconcertanti nel campo degli apparatidi sicurezza, con la trasformazione di societàprivate di amici del premier in pezzi di apparati

dello Stato”. E arrivano critiche anche da ForzaItalia, con il capogruppo in Senato Paolo Ro-mani: “È estremamente grave che una funzio-ne delicatissima come quella di responsabiledella sicurezza cibernetica possa essere asse-gnata dal presidente del Consiglio all’impren -ditore fiorentino Carrai in base a suoi rapportidi amicizia e non a documentate competenzespecifiche. Renzi riferisca in Parlamento”.

I ncont r iG i a n m a r ioFe r ra mont icol capodella P2Licio Gelli( 19 19 -2 0 1 5 )e col capopre suntodella P3F l av ioC a r b on i .A destra,il ministrodelle Riforme,Maria ElenaB os chiAnsa