Appunti Let Francese Franca Franchi Sulla Crudeltà

8/16/2019 Appunti Let Francese Franca Franchi Sulla Crudeltà

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IL TESTO CRUDELE di Franca Franchi

interrogare non tanto la crudeltà come tema, quanto le ragioni della crudeltà assuntacome condizione della comunicazione artistica

afermarsi di una articolare e contraddittoria difusione della crudeltà

sia in am!ito "gurati#o che oetico e romanzesco nonch$ in una rosetti#a medico%sicologica e in am!ito "loso"co

da una arte ci si interroga sulle ragioni della crudeltà come malattia dall&altra la letteratura, le arti e la "loso"a ri#endicano un atteggiamento crudele comeantidoto ri#ilegiato al sentimentalismo e all&ottimismo !orghese dominanti

nelle oere di questo eriodo non ci sono più soltanto ersonaggi #ariamente inquietanti,crudele diventa il testo stesso

la cultura del nuo#o secolo 'a rorio questo ercorso estendendolo al teatro, al cinema e alla'otogra"a e coinvolgendo anche le a#anguardie

I( )autier et le d$clin de la s*mathie esth$tique(

in Mademoiselle de Maupin d’Albert, il rotagonista, mette in scena nel suo teatro interioredegli spettacoli crudeli, sanguinanti ed estremi, che si oppongono alla sua esistenzapiatta e senza storia

#i + l&immagine in cui aaiono gli imperatori romani della decadenza

a questi eroi del male, d&l!ert si identica- a.erma di condividere la loro malattia, che + la

malattia "dell’impossibile", e che cade sull’uomo che ha provato tutto o resso cui lasazietà recede la soddis'azione, ri!altamento sorrendente, di cui d&l!ert + la vittima

egli cerca dei piaceri inauditi, mentre i i/ semlici gli sono s'uggiti

si sente come un #ecchio sossato dal #izio, mentre ha 20 anni e poco vissuto

i suoi aetiti si ri#olgono allora #erso l’eccezionale, l’eccentrico e l’enorme

l’elogio degli imperatori un temo condannati dalla storia rende il suo senso in questadimensione di eccesso0 oich$ non + i/ ossi!ile essere ingenuo, è necessario essereperversi

nell’estremo del desiderio, noi riscoriamo la crudeltà

essa sunta alla 'rontiera in una soggettività che si allarga e un’oggettività che a daostacolo, essa si mani'esta là do#e il li!ero s!occio nella soddis'azione incontra il contrarioche determina i desideri degli altri

la crudeltà è un desiderio che avanza sempre, che non sofre alcuna limitazione imosta dall&uomo, determinata dall&esistenza stessa del rossimo

desiderio eccessi#o spinto al anatismo dal suo proprio allimento interiore

il soggetto di questa immaginazione crudele + con'rontato agli ultimi limiti dell’umano, sa!ene che la osta ultima della s"da non è solamente il iacere, ma il suo statuto in quantosoggetto

1



d&l!ert esrime questa coscienza con un’interrogazione che merita di essere citata01perch! dunque non sono Dio, perch! non osso essere uomo221la dicoltà di essere come la natura l’ha concepito dà a d&l!ert una sorta di incertezzadolorosa, e lo singe #erso dei sogni di inumanità0 si comara sia al molto alto sia al molto!asso, sospettoso della divinità

d&l!ert si contemla nello secchio di un’antichità lucida, nella #uale il cristianesimonon aveva ancora introdotto l&iocrisia siritualista n$ condannato la carne

i ersonaggi che incarnano l&onniotenza del disotismo e della ricchezza raresentanosemre resso $autier lo s'oggio di una personalità che non sofre di limitazioni

%leopatra è l’esempio da studiare er comrendere ci3 che u3 rodurre lo sirito umano inuna condizione ideale di li!ertà- essa 'ornisce lo settacolo che la società moderna non pu&più osservare

si tratta di raresentazione0 è necessario che ciascuno tro#i in un&immagine il suo desiderioi/ segreto, er contemlarlo e comrenderlo

nell’Antichità, la otenza olitica o.ri#a questa raresentazione- nel mondo moderno, +necessario che la letteratura renda il suo osto

Fortunio, un conte, mostra un ersonaggio dotato di una 'ortuna cos4 #asta che u3 realizzaretutte le sue 'antasie- costruisce un microuni#erso dove tutto gli è sottomesso, do#e ognicosa e ogni uomo non sono che gli strumenti del suo iacere

piccolo teatro dell’io trionante

ensare all&egoismo assoluto come ad una elicità senza riserve, do#e il desiderio siplaca in una realizzazione utoica

d’Albert si stupisce di a#ere dei sogni tanto #iolenti, tanto 'eroci

1ho perduto completamente la scienza del !ene e del male, e, a 'orza della dera#azione,sono ritornato quasi all&ignoranza del saggio e del !am!ino- niente mi pare ammire#ole odisonore#ole, e le più strane azioni non mi stuiscono che oco1

d&l!ert score alternati#amente un’ignoranza elice, quella che recede il eccato originale o una condizione d&indiferenza morale che degenera nel sadismo

tra amoralità e immoralità, l&equili!rio + insta!ile, la 'rontiera non + !en tracciata + erquesto che l’indiferenza non u3 restare a lungo neutra, e si scopre perda

il desiderio di rivincita, di vendetta, caratterizza il raorto con il mondo di d&l!ert

tutto questo resta nei suoi sogni

egli siega tutto questo in lunghe lettere che costituiscono la sua auto'analisi

'a lui stesso la diagnosi del suo male, sta!ilendo un rapporto decisivo tra la sua demoralizzazione e il suo amore della !ellezza

1tu sai con quale ardore ho ricercato la bellezza sica0 ci3 de#&essere, sono troppo corrottoe troppo disincantato per credere alla !ellezza morale, e erseguirla con qualche seguito1

è l’amore della bellezza artistica, che ha trascinato d’Albert #erso una situazionesicologica caratterizzata dall&assenza di comassione, di simatia er il suo rossimo

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la solitudine l&isolamento nel quale egli si tro#a l&imossi!ilità di 1uscire da s$1sono i sintomi della sua malattia

d’Albert non sofre più con gli altri, ma unicamente in lui stesso, non ro#a i/ il timore e

la ietà, questi sentimenti che uri"cano l&animo

è chiuso nel soggettivismo, che gli impedisce di condi#idere le sue emozioni e gli dà deidubbi sulla sua propria umanità0 si sente !estia o dio, ma non uomo, giustamenteperch! non #i#e con gli altri un&eserienza comune

l’arte, la poesia, hanno insinuato nel suo essere il #eleno0() hanno cominciato er rodurre un’orribile delusione obbligandolo a comarare la

realtà, con le sue 'orme di'ettose, alla !ellezza ideale, con la sua er'ezione diserata2) oi hanno determinato la sua preerenza per l’impossibile*) e da là la sua retesa ad ottenere ci3 che non ottiene che al rezzo di una

degenerazione morale+) al unto che "nalmente la bellezza ha coinciso con il male, e che in tutti i suoi sogni

d&l!ert ha incontrato l’orribile là dove prima vi era il bello 0

per #uale aradosso in'ernale un simile cao#olgimento di #alori ha otuto rodursi22

+ necessario situare questo cao#olgimento in una prospettiva più ampia, !en al di làdell&oera di )autier, in una ro!lematica che tocca l&idea stessa di esperienza estetica

questione della divisione di questa eserienza

resso $autier, la simpatia estetica 5sentimento, non altrimenti de"ni!ile, che si ro#a di'ronte ad un6oera d6arte7 sem!ra semre minacciata, 'orse irrimedia!ilmente perduta

i suoi ersonaggi in#ocano una bellezza ideale- tutta la loro storia + quella di un dolorosoravvicinamento e di una deludente approssimazione

ma la !ellezza ideale, isirata dall&arte, + resso di loro strettamente soggettiva, indi#iduale,essa + un sogno egoista

roclamare il rorio ideale, considerarlo come l&oggetto di un ossesso, è sottarlo alladimensione uni#ersale che ogni ideale do#re!!e a#ere

l&ideale della !ellezza non + che la sua capacità di rivelarsi a tutti gli uomini

resso )autier, non ritroviamo n$ il rinciio di una dimensione uni#ersale dell&arte

n$ la solidarietà umana nell&eserienza della !ellezza

abbiamo perso di vista la dimensione umanista dell&arte la 'ede nel suo carattere ci#ilizzatore, nella sua e8cienza morale

sono delle con#inzioni che il 00 ha a#uto, e di cui si tro#a l&esressione i/ "nita, i/teoricamente sottile, nell&oera di -ant

idea di una separazione dell’arte

9ant + stato con'rontato ad un dilemma, che ha ercorso tutto il suo secolo

contraddizione tra la soggetti#ità e l&uni#ersalitàdel giudizio di gusto

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i diensori del soggettivismo estetico a#e#ano associato il gusto al sentimento o allasensazione- questo soggetti#ismo ote#a condurre alla dispersione

era necessario dunque credere ad un denominatore comune dei giudizi di gusto, almeno

ad una uniormità che si ote#a constatare, e che ermette#a di ensare questo giudizio nellasua globalità, di modo che il 1non so che1 del gusto non sbocci sull’indicibile

-ant ha do#uto assumere la soggettività estetica, e l&ha ensata come ri.essività delgiudizio, attri!uendole una dimensione teleologica nel momento stesso in cui le toglieva tutto il contenuto di verità oggettiva

per lui, il bello non + nell&oggetto ma non u3 i/ ridursi alla ura sensazione iace#ole del soggetto che ne 'a l&eserienza

+ necessario che nel momento estetico siano aradossalmente messe in gioco le 'acoltà cheresiedono alla conoscenza e alla morale

il giudizio del gusto de#e ritro#are la sua universalità, senza oter 'ondarla n$ sul suo oggetto n$ sulla sensazione

+ necessario che la cerchi allora nella ri.essività

+ necessario darima assare dalla separazione del giudizio estetico dagli altri tii digiudizio

+ il disinteresse che caratterizza il giudizio di gusto, e che lo seara dall&intelletto e dallamorale

autonomia dell’arte

questo disinteresse, che separa il bello dall’utile, introduce una rottura pericolosa, che9ant do#e#a "nalmente riarare mettendo in gioco la li!ertà umana, la sua "nalità, nell&idea diuna comunità estetica, 'ondata sulla di#isione sontanea, sul 'atto che il giudizio esteticoesige necessariamente un consenso, anche se non lo si u3 ostulare

se troviamo presso $autier le tracce e#identi della rottura che roduce l&autonomiadell&arte, non troviamo più le tracce della riconciliazione "nale

per lui, l&autonomia dell&arte non si risol#e nell&umanità di un&esperienza condivisa

al contrario, essa priva l&uomo del sentimento di una #ita comune, di una condizione umanareliminare alla sua esistenza indi#iduale

l’arte e il bello allontanano l&uomo dalla comunità

-ant ensa che il unto di artenza minimo della comunità estetica + il momento in cui noicompariamo le nostre sensazioni

l&accordo della nostra sensi!ilità con quella altrui + ci& che ci a uscire dal soggetti#ismo, odalla rigione sensualistica

questo momento di comarazione + assente nell’universo di $autier

d’Albert si chiude nella sua contemlazione della !ellezza- resso di lui, l’estetica èegoista

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altra diferenza notevole tra l&attitudine di )autier e quella che di 9ant0 secondo -ant il disinteresse ha 'atto s4 che il soggetto estetico sia indiferenteall’esistenza dell’oggetto questa indi.erenza non + i/ adatta a $autier, in un mondo in cui la bellezza dev’essereposseduta

d’Albert + il sim!olo di un desiderio che non è indiferente alla sua soddis'azione- egli esigela realizzazione materiale del suo ideale, e #uole impossessarsi di questo coro disceso dalcielo con tanto di desiderio materialista che di ele#azione idealista

dal momento in cui la bellezza non è più #ualcosa che si ofre liberamente, èindispensabile amarla da egoista, er ossederla esclusi#amente

cos4 si allontana la rosetti#a di un&arte che accorda la !ellezza a tutti gli uomini epermette loro di riconoscere la loro umanità in questa di#isione

cos4 noi perdiamo di vista la nozione stessa di gusto

questa arola non aartiene al #oca!olario di )autier- questa nozione non ha più alcunruolo in un uni#erso dominato dalla nozione di !ellezza

concetto con#uistatore e distruttore, che assoggetta tutto al suo impero, esattamentecome l&uomo #uole sottomettere tutto all&ar!itrio del suo desiderio

l’entusiamo per la bellezza non coincide con la gentilezza, la cortesia, le !uone maniereattra#erso le quali si comunica

ormai, la bellezza 'a scandalo, rome i legami, oone gli esseri, semina zizzania

le condizioni del suo concorso al er'ezionamento sociale sono scomparse, erch$ si + entratinell&era della sua pluralità, della scoerta di altre orme d’arte che #uelle dell&Occidente,

l&era della discordia estetica

l’arte allora 'a nascere la !ar!arie di#iene scandalo contro la ci#ilizzazione si lega alla ne#rosi, all&odio #erso l6uomo, alla searazione ri#ela i con:itti nascosti, li nutre anzich$ risol#erli

non aena l&iotesi di una comunità estetica a dietto, si perde la rosetti#a di unariconciliazione "nalista, e la violenza appare

+ ci3 la crudeltà, a mio a##iso- essa non si misura con il sangue #ersato nelle agine di unromanzo, essa si riconosce nello scarto tra l&eserienza dell&arte e l&umanesimo

è l’arte che si erige allora come testimone del declino di questa garanzia, che s#ela la suaimotenza e la rende mani'esta

l’arte si identi"ca con la presa di coscienza del nauragio della solidarietà, ormais#uotata, degli apparati ideologici che la sostenevano

+ solamente cos4 che la crudeltà letteraria u3 aarire come la rivelazione di una verità,ri#elazione che non si limita n$ alla di'esa n$ alla denuncia, ma che roduce un sovrappiù dicoscienza

II( ;audelaire, 1cruel a#ec in"niment de sensi!ilit$1(

1/audelaire è, nella sua oesia, crudele con innita sensibilità- le soferenze chescherza, che resenta con questa imassi!ilità, si sente che le ha sentite veramente1

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roust + tutto occuato a conutare 1ainte'/euve, che conondeva il oeta e 1l&uomo della #ita1

roust teme che so#raongano le < crudeltàsi dedica a mostrare che

da una arte la crudeltà di ;audelaire + il 'atto di un essere che ha lui stesso ro#ato 1leso.erenze che scherza1 dall&altra il 'atto dell&arte, l&e.etto dell&arte, che sottomette 1la sensi!ilità alla #erità1

egli #uole mostrare che la crudeltà è il atto dell’interpretazione, di un&interretazioneintenzionale del oema di ;audelaire, e non il 'atto del oeta

una contraddizione rimane tutta#ia, nella sua argomentazione, ma + senza du!!io lacontraddizione che #uole mantenere #i sono < ossi!ili letture di#erse delle oere di;audelaire0 la lettura che accede alla sensibilità dell’uomo e quella che conceisce l’insensibilità dell’artista

il baudelairismo !en comreso #orre!!e che la seconda lettura trion, che l’artetrasormi "l’orribile" in "bellezza"

roust non vuol vedere il 1sadismo1 del oeta e sostituisce un aradosso redentore, cheassor!e la crudeltà nella bontà, all’ossimoro =< arole contrarie> della crudeltà e della voluttà che ;audelaire enuncia

l’identità sensibile della "crudeltà" e della "voluttà" + tutta#ia una delle chia#i di;audelaire

roust ensa alla risoluzione del male nel !ene, mentre /audelaire ensa 1all&immortaleeccato1, al male incrostato nel cuore dell&uomo

roust desidera senza dubbio questa 1imassi!ilità1 nell&arte, che ama resso il oeta cheama- ma non arriva a rinunciare alla morale nell&arte- resta un sentimentale- in ci3, non èbaudelairiano

se si getta un colo d&occhio raido sul moti#o della crudeltà ne Les Fleurs du mal, + darimail tema della bellezza crudele e redda che attira l&attenzione0 la "/ellezza" + ietri"catanell&insensibilità, 'orma comiuta della crudeltà

cruelle 'a rima con belle

relazione che egli sottolinea tra emminilità e crudeltà

la crudeltà si ricollega allo sguardo

le 2 autorità della crudeltà0 la donna e il cielo

ma ;audelaire conduce la crudeltà in altre 2 direzioni0 ne 'a la ro#ocatrice di un ruolo atti#o del male la utilizza come argomento estetico0 sotto la matita, sotto la ta#olozza di qualche artista, ildisegno + crudele, il colore + crudele

? oemi in rosa in L’Artiste in ognuno di questi ? racconti, la crudeltà si sostituisce ad

un buon sentimento alla mansuetudine in Une mort héroïque alla carità in La Fausse Mannaie 5moneta7 all&amore materno in La Corde

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in ciascuno dei ? racconti la crudeltà è l’efetto di uno stratagemma, di un&in#enzione cheorganizza questa sostituzione

come il @rincie in Une mort héroïque, il suo genio è una orma d’intelligenza del male, ilsuo genio, che rocede dalla sua "eccessiva sensibilità"0 1un&eccessi#a sensi!ilità rende#a il

@rincie, in molti casi, i/ crudele e i/ desota che tutti i suoi simili- era #eramenteinsaziabile di voluttà- non conosce#a nemici ericolosi se non la oia1"l’eccessiva sensibilità", ispiratrice della crudeltà, + la caratteristica di questi garanti deloeta destinati al vizio che domina tutti gli altri, la "noia", questa stessa noia che rendel&anima 1crudele1

i rotagonisti della crudeltà nelle oere di ;audelaire imitano il poeta che siega sotto i nostriocchi lo spettacolo eterno della crudeltà

i contemporanei di /audelaire a#e#ano rile#ato questa tendenza della sua oesia, arlandodi "brutalità"0 il ruolo del poeta + di 'orzare lo sguardo di un lettore che tira dalla noiamostrandogli ci3 che non #uol #edere

cos3 il mondo + un teatro della crudeltà che il oeta mette in scena

;audelaire ha lasciato qualche rogetto drammatico, ma se c’è della crudeltà in questeoere, essa è come in disparte in rapporto a queste iccole scenogra"e della crudeltàordinaria do#e eccelle, "no in questi stra#olgimenti che hanno contri!uito alla sua rima gloria

in questo arsenale di storie maledette, l’occhio, lo sguardo, la luce, hanno semre un ruolo,che lo si ritro#a nella pittura

il disegno pu& essere "crudele"

come la donna crudele e 'redda, il disegno è crudele #uando toglie, ri#a, sottrae, domina,quando marca il tratto

la caricatura aare dunque come un rolungamento naturale del disegno nell&arte dellacrudeltà0 essa dona un senso crudele ad una 'orma che lo + in otenza

ma non è solo il disegno, nell&arte, a siegare la crudeltà

;audelaire lega colore e crudeltà

una suggestione etimologica enetra tra < arole, original , originel 1l&originalità crudele1del colore + la sua qualità originale il colore è naturalmente, originalmente crudele

il colore + crudele perch! orza lo sguardo

=ittori orientalisti>

crudité, cruauté: altra suggestione etimologica

III( Dia!olus in musica( Strumenti musicali e sacri"cio nella oesia del secondo ABB 'rancese(

1che cos’è un poeta44 un uomo inelice che nasconde ro'onde so.erenze nel cuore, male cui labbra sono 'atte in modo che suonano come una !ella musica1

"dovun#ue la lingua vien meno", si incontrerà la musica

lo statuto della musica + radicalmente mutato con l’avvento del cristianesimo0 la musica

#iene a rappresentare lo stadio erotico'sensuale immediatamente esresso, senzal&intermediazione del ensiero

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tale stadio + la maniestazione #i#a e antagonistica della colpa- 1il demoniaco1

il ensiero meta"sico si allontana dal corpo soferente o lo riduce 1a semplice strumento1

#iene assegnata allo strumento musicale, aragonato al corpo, una unzione subordinatae servile- esso occua il gradino più basso

segue il canto, che + mediazione tra il coro e lo sirito (musica humana e la musica mundana, o musica delle sere, che + la mani'estazione stessa del di#inoorchestratore dell&uni#erso

#uando il coro #ile non otrà essere addomesticato e innalzato attra#erso il canto, saràriugio della colpa e del peccato

in quanto di per s! diabolica, la musica strumentale #errà in'atti perseguitata dalleautorità ecclesiastiche nel medioevo0 i musici saranno considerati ministri di Satana e i lorostrumenti strumenti della dannazione

mentre la parola parlata e cantata, come strumento del concetto, si 'a sostegnori#ilegiato dello spirito =oesia e "loso"a> la sensualità negata si ri'ugia nella musica proana e popolare

#uest’ultima in particolare, raduna, sotto la sua rotezione, tutte le mani'estazioni riudiatee so##ersi#e della cororeità di cui la donna, madre dalla generazione, di#iene l&oggettostrumentale ed emissario

di qui l’antitesi, imerante in Occidente, tra la maschia "loso"a e l&e.eminata musica

se la musica è, come il coro, elementare, ma, come il di#ino indeterminata, in che modopotrà raresentare una cororeità eccedente, riudiata o sottomessa al discorso comeroduttore di concetti22

essa necessita di una "guralità" strumentale e accidentale che ossa redicarla e, al temo stesso, riscattarla dalla medialità ridutti#a cui + stata condannata

tale "guralità +, aunto, quella dello strumento musicale, che di#iene, nell’immaginariopoetico, il correlati#o iconico del corpo soferente

esso + l&oggetto cerimoniale che racchiude un mistero "poetico"0 quello dell&unità ro'onda tra coro e senso tra immagine #isi#a e #erità acustica

lo strumento musicale + simbolico in praesentia =er il momento> del corpo autoriale=dell&autore>

esso #iene a tradurre l’indeterminazione di #uel dolore 1in"nitamente ro'ondo1

la poesia del secondo 500 resenta dunque non a caso =e non solo er la sinta musicaledel secolo, che ha comunque una ragione intrinseca al mutamento in atto> una massicciapresenza tematica dello strumento musicale

quest&ultimo assume nell&immaginario oetico una unzione rituale e sacricale, non

dissimile da quella che #iene riconosciuta agli oggetti sonori primitivi

di contro alla tradizione lirica e logocentrica imerante nel resto d’6uropa =che trattava lostrumento musicale alla stregua di ogni utensile e di ogni macchina> la $ermania riscattava

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la musica strumentale, considerata da molti sueriore =in ragione della suaindeterminazione> a quella #ocale

il rimato dello strumento sulla #oce in epoca romantica 75008 segna una prima rottura con la tradizione classica, che attri!ui#a una sueriorità idealistica al linguaggio e al concetto

il denitivo rovesciamento si comie nel secondo 500, quando il coro, e lo strumentomusicale, tornano a ri#endicare la loro raresentati#ità autonoma e concreta

quando il modello logogenico =#er!ale> 'a del coro uno strumento #oco%#er!ale ditrasmissione di concettiil modello patogenico =gestuale e orchestrico>, rorio delle danze rituali primitive, o delledanze iniziatiche, si riroone come modello di un’eccedenza ideomimetica =cheraresenta l&idea> =rituale e cerimoniale> della arola

sui resuosti delle danze rituali, in cui gli strumenti costituiscono i predicati materiali del coro e della #oce, il soggetto si autorappresenta, e la sua ideomimesi di#iene il teatrodel segno (sema in cui il corpo (s!ma è inscritto

tale modello di#iene istanza sovversiva nel medioevo cristiano, che a!olisce, accanto aglistrumenti stessi, le maschere

nelle danze oolari e rituali si ra##isa#a in'atti il demonio

la emminilità danzante, insieme mute#ole e luri#oca, di#iene strumento di 1atana,oich$ la sua 'orma + eccedente risetto alla 'unzione mediale cui essa + #ocata identi"cata come colpevole

lo strumento musicale, in'atti, non + tanto un oggetto tematico =re'erenziale> quanto unaantasmagoria autorappresentativa del soggetto

esso + articio corporale destinato alla "scomparsa vibratoria", tale che il soggettoscri#ente di#errà "nozione pura", o##ero sostanza intellettuale senza delimitazioni

l’instabilità dell&oggetto strumentale inizia in'atti il soggetto ad una "poetica nuova"

tripartizione degli strumenti musicali 'ormulata dagli etnologi0aero'oni=strumento il cui coro #i!rante + costituito da una colonna d&aria, come nella trom!a,nel :auto>%testa%cielocordo'oni=strumento il cui coro #i!rante + costituito da corde>%!usto%mesocosmomem!rano'oni=strumento musicale il cui suono + dato dalla ercussione di una mem!rana>%iedi%in'eri

() il modello aeroono, o pneumatico =che si gon"a>, costituisce un sim!olico in praesentia della #oce- o.erta sonora della canna vuota =calamus: canna, lingua, e enna>

essa + sim!olica di un soo

secondo molte tradizioni primitive, il suono primordiale sare!!e scaturito da una viduitàoriginaria =grotta, origine, orecchio, !occa>0 il so8o caldo e umido che, generando darimauna nebbia primordiale, si sare!!e rosciugato in nitide 'orme

tale ne!!ia + sesso raresentata dai poeti0 e.etto stesso del loro soo generatore

tale ne!!ia + aura che aleggia sulla parola

quest&ultima, in'atti, come lo strumento musicale, non è n! caos sonoro n! 'orma silentebens3 1un&architettura mo!ile musicale1

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la grotta generatrice del suono, che è la !occa del dio, non pu& eretuare l&o.ertasonora che ha creato il mondo se non + incessantemente riemita dagli uomini con un&o.ertaanaloga- eretuamente a.amato, il dio + un ventre insaziabile di inni

di qui i culti espiatori primitivi, atti a mantenere un contatto cerimoniale tra l&umano e il

di#ino mediante sacri"ci di sangue

gli inni sono scoccati verso il cielo come una reccia

quest&ultima, nello sta!ilire il contatto sonoro, esprime e annulla la distanza

da cui la centralità sim!olica dell&arco sacro nelle tradizioni rimiti#e, prima che la lira diApollo, sua deri#azione esemlare, lo sostituisca come immagine sonora del culto

l’inno è, come in molte tradizioni rimiti#e, il !ene con'orme di uno scambio cerimoniale

parola'carne consumata dal dio'rapace esultante

doo secoli di decoro classicistico alimentato dal rogetto di edi"cazione del cattolicesimo, +tale istanza sacri"cale della @arola come carne che si riafaccia in poesia

ma con /audelaire il contatto sonoro si spezza- il divino e l’umano, arimenti nascostidietro una maschera e cole#oli di tradimento, si ritirano, mentre l’inno di carne ricade sulsoggetto emittente

ensiamo al dio inutile e#ocato da /audelaire

il divino dal #entre insazia!ile e insaziato assume i connotati di 1atana

ricaduta dell&inno di carne sul soggetto che l&ha ronunciato e o.erto, a smascherare il

"sacro" religioso

di tale smascheramento la musica costituisce ancora una #olta lo 1strumento direttodell&Idea1- essa in'atti simula una maniestazione del divino sostitutiva

se la scrittura rappresenta, come lo strumento musicale, una cororeità comensatorianecessaria a predicare l’identità indicibile, essa costituisce tanto il teatro di un&autorappresentazione di s! del soggetto quanto di una cattura del coro sonoro e sacri"cale nello sazio testuale

il modello cui la oesia si richiama i/ 'requentemente ad e#ocare tale riossessionedell&identità autoriale + quello della caccia rituale, di cui gli strumenti musicali #engono acostituire gli 1utensili1

nel Faune mallarmeano, il .auto come canna #uota si ele#a a correlati#o strumentale e ritualedella penna

de"niremo tale modello predazione =rendere con #iolenza> linguistica analogia tracaccia e scrittura

la conquista dell&animale sacro e#uivale alla caduta del coro =e del suono> nel segno

la cattura del s!ma =coro #i#o> nel sema =che + segno e tom!a> + a i/ rirese e#ocata da9allarm! attra#erso le 'antasmagorie metascritturali dell&inchiostro0 coro scuro schiacciatosul 'oglio, terra incolta

+ senz&altro il corno da caccia che si innalza a sim!olo di tale raresentazione

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il suo timbro, sordo, inquieto e ad emissione ritardata, ha un riscontro nella 'orma ricur#a,che 1traduce1 una re#ersi!ilità sacra mentre l’efetto percepito, ritardato risetto alla 'onte di emissione, signi"ca e misura,come una 'reccia, la distanza 1meta'orica1 tra i < termini della sacra relazione, destinati allariuni"cazione

cos4, "l’appel" =richiamo> di#iene l&immagine sonora di un "appeu" =richiamo di caccia>, ilquale giunge da una causa nascosta e intro#a!ile

il divino si ritira dalla sua oera =Dio nascosto> mentre gli strumenti che lo raresentanosono attri!uti del sacerdote e sottratti alla vista dei non iniziati

il corno + lo strumento rituale del ricordare0 il suono che + 'reccia segna, come la memoria,la distanza sicologica =nello sazio> e il ritardo =nel temo> dall&azione in praesentia che +,aunto, la caduta del coro nel segno

il corno diviene, come l&arco sacro, l&immagine stessa della musica, che non è morte ma immagine della morte- non è sacri"cio in praesentia, bens3 la sua meta'ora e la sua1immagine1, mentre il suono signi"ca la distanza e il legame0 meta'ora

assimilazione del corno al "ricordo"0 esso conduce il ensiero dalla vita alla morte

molti strumenti do#e#ano essere ricavati da parti anatomiche di animali o nemici uccisi

1se si usano arti di animali nella costruzione, lo strumento rappresenta la sostanza musicaledella #ittima sacri"cata1

2) accanto ad una modalità aeroona, che + sim!olica della voce =raresentandola era8nità> si ha una modalità cordoona

quest&ultima, che e#oca la voce in absentia e er sostituzione ne costituisce, roriamente, la

metaora

la lira #iene a raresentare il canto poetico

er essere suonato con le mani, il cordo'ono + in'atti l&attributo della creazione divina =costruire>

tale modello sacri"cale #iene rivisitato dall’500 che 'a dell’uomo uno strumento #i!rante nelle mani di Dio e della donna uno strumento emissario nelle mani dell&uomo

la donna torturata diviene in'atti una "guralità strumentale e uri"catrice del sacri"cio chel&uomo stesso su!isce da Dio

il rinciio 'ondante il modello cordo'ono + la vibrazione, che assimila nervi e corde

la sollecitazione e la tensione, che + anche alterazione dell&armonia e irruzione di unrinciio dinamico nell&ordine delle cose +, in'atti, un 'enomeno cui + maggiormente espostoil poeta

sarà dun#ue, piuttosto che una 'orza artistica creatrice, orchestratrice e ordinante, una 'orzache si rice#e =il sacri"cio su!ito>

do#e di er s$ la vibrazione della corda indica, come nel 1richiamo1 del corno, l&identità ela di.erenza, il Dio e il #icino al Dio, il modello strumentale di ogni cordo'ono + l’arco sacro, lacui 'reccia o.re una raresentazione immediata dell&inno scoccato al dio

*) ci sono in"ne i membranooni, suonati con i piedi e aartenenti al regno inero

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legati alla :erra'9adre e ai riti di econdità, essi sono sesso interrati in una ossa'matrice, oi ricoerta e ercossa dai iedi dei danzatori

cos4, in'atti, si celebra il mistero sonoro dell’origine, mentre la di#inità che ad essoresiede +, al temo stesso, una ro'ondità in'era ed intima

in alcuni casi i tamburi, attri!uto degli iniziati e degli sciamani, sono nascosti nei templi mentre la loro #ista + vietata alle donne

essi raresentano in'atti il mistero che la emminilità stessa, come la musica, incarnama non conosce e che il poeta'sciamano cerca di enetrare e ossedere attra#erso ilsuono

a ciascuna delle ? categorie strumentali corrisponde un sacricio proprio, che + legato allecaratteristiche dei relati#i strumenti

( agli aerooni corrisonde, in oesia, l’immaginario renologico, ossial’inspirazione'espirazione0 perdita e assimilazione dell’identità

a tale immaginario neumatico si attri!uirà lo svuotamento e il riempimento del corpo

lo svuotamento avviene sia mediante 1#aorizzazione1 degli umori sia mediante la erdita delle #iscere

sacri"cio 'ondatore, quest&ultimo, dei rinciali riti iniziatici che la poesia rivisita e che hanella perorazione della canna, legno della #ita, un modello strumentale

tale sacri"cio + signi"cato a i/ rirese da /audelaire0 talvolta a##iene mediante 'ori oerati nel ri#estimento eidermico della #ittima dal !eccodel raace talaltra attra#erso il modello cristico0 la carne, 'orata dai chiodi, di#iene nutrimento degliuomini

moltelici sono, altres4, i morsi praticati dal poeta sul corpo emissario della donna, che èstrumento di Satana

al enomeno "dell’inspirazione" si attribuirà il rigon"amento er insuazione=introduzione di aria in una ca#ità organica>

<( ai cordooni + in#ece associato il mimetismo ricativo =s'regamento>0 il sacri"cio che

corrisonde loro + lo sregamento =a mezzo dell&archetto> o lo scorticamento =cui si ri'erisceil izzicato dell&unghia sulla corda>

un modello dello sregamento, a i/ rirese ri#isitato dai oeti, + quello del sacricio di9arsia ad opera di Apollo che segna, in am!ito occidentale, il primato culturale delcordoono rispetto all&aero'ono =d’ora in poi riudiato dalla ci#iltà e relegato, malgrado ilsuo sim!olismo celeste, a strumento della musica orgiastica>

avendo osato sdare, in una gara musicale, la lira di ollo con il suo aulo ed essendoneuscito erdente, arsia + legato al alo sacri"cale, mentre Apollo lo scortica vivo con unabacchetta

lo scorticamento ro#oca l’asportazione del rivestimento che + !arriera, quindi losvuotamento del corpo, che di#iene puro suono

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?( ai membranooni si assimila la percussione del corpo con mani nude, iedi, o con!astoni o !acchette

il coro scri#ente, punitore di se stesso, si sdoppia in'atti in un&entità !isessuata, cosicch$ lacomponente emminile =il coro gon"o e risuonante> + ercossa da un bastone, oggettoallico ed espiatorio

tale ercussione arà scaturire gli umori, dei quali si nutrirà, omo'agicamente, il soggetto

( è senz’altro l’aeroono che conosce, nell&ottica organicistica del secondo ABB, sia ili/ ele#ato numero di occorrimenti, sia la i/ marcata descrizione

una coppia oppositiva 'ortemente raresentati#a dell&immaginario oetico + quella corno'tromba

mentre in'atti il corno + il medio della caccia rituale che ha luogo nel !osco sacro

la tromba come indicazione riconduce a tutte le istanze ositi#e della morale sociale e deldiscorso come costruzione il suono che 1chiama1 + obbedienza

il oeta roduce, in#ece, una "resistenza" psicologica al richiamo che si traduce inincapacità di parlare o zoppicamentola tromba + l&equi#alente di un calamo =cannuccia usata anticamente er scri#ere> "senzavirtù"

la ricezione di.erita di#iene, come nel caso del corno, la rappresentazione di una distanza

tale distanza, tanto temorale quanto saziale, dal luogo in cui si 1roduce1 il senso, + quellache separa il !osco sacro, luogo sim!olico della oesia, dallo sazio ci#ile

la tromba rin#ia, cos4, ai riti solari del tramonto cui #eni#a associata

il sole, in'atti, + il grande cacciatore e il suo raggio una 'reccia che uccide

la tromba si 'a meta'ora arodica della penna come bacchetta impotente0 lo strumentoscrittorio +, aunto, una "tromba senza virtù", mentre il suo timbro si schiaccia sullaagina marcando la cattura del suono nel segno

il .auto + lo strumento della di#ersità etico%estetica0 gettato da @allade tena oich$ lede'orma#a le guance 'acendola aarire una rostituta, esso u raccolto da arsia

correlati#o strumentale del poeta'capro, esso riconduce l’origine della musica che, secondola tradizione, sare!!e nata non dal canto degli uccelli, ma dalla canna sezzata

caccia rituale del poeta'auno

il .auto, che + correlati#o 'allico della penna, + in'atti reosto alla cattura e alla caduta del coro dulice e moltelice, nel segno

essendo l&origine del :auto, l’aulo, o oboe doppio, della tradizione greca, rin#ia alladuplicità

tale dulicità + rappresentata dalle < nin'e, delle quali il 'auno imita l’identità

si tratta di un uni#ersale rituale che ha riscontro nelle tradizioni rimiti#e0 lo strumento imita

la sostanza #isi#a ed acustica dell&oggetto da conquistare

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tra gli aerooni, menzioneremo, in"ne, l’organo0 modello di ogni strumento, esso + anchel&unico che, er essere costituito da molteplici canne e registri, + reosto arappresentare le innite 'orme e in"nite #oci di Dio nell&am!ito della religione cattolica

in quanto raresentazione 1teatrale1 di un rito consumato nello spazio chiuso dellacattedrale esso di#iene, nell&immaginario oetico, l&oggetto sim!olo attra#erso cui si

autoraresenta la sostanza collettiva dei edeli

tale + la voce punitiva del mare #aga!ondo- la natura +, in'atti, un :empio

la #oce rinciale del mare + "gurata da un ausiliario strumentale0 il "vento che rimprovera"+, in'atti, la voce dell’organo che accomagna e determina moralmente e siritualmente il"richiamo" della natura

l’organo, #enendo ad attri!uire una determinazione sim!olica al mistero neumatico dellavoce divina, ne smaschera la nzione0 l&organo + l&esressione stessa del culto religiosoche, come quello musicale, + immagine di una presenza

cos4, l’organo non + che la raresentazione di un&autoresentati#ità della voce poetica in

uno spazio conchiuso, che + quello del coro scri#ente e scritto

l’organo di#iene l&oggetto sim!olico di una critica del culto, che #iene tras'erita,arodicamente, alla scrittura

la voce strumentale del ministro di ;io di#iene l&icona stessa di una parodia autoresentati#a del sacro in poesiauna #ariante er riduzione dell&organo + l’organetto di /arberia0 strumento portativo delgiro#ago cittadino, esso avorisce tutte le istanze marginali e ripudiate del discorso comecostruzione

il gesto meccanico che l&organetto richiede all&esecutore smaschera la strumentalitàmateriale del corpo, condannato a arsi macchina- o##ero, 1utensile1 di un pensiero chelo supera

l’esecutore è prigioniero degli ingranaggi che esso stesso mette in mo#imento

2) #enendo ai cordooni, otendo essere suonati con le mani, essi s#olgono roriamenteuna unzione strumentale, servile, in rapporto al canto, che + esressione #oco%#er!aledel concetto

mentre la sua origine, resto dimenticata, + l’arco sacro =da cui discendono < #arianticomlementari0 l’arco da caccia e l’arco musicale>, il modello che ne trion'a +, aunto, lalira di Apollo o la cetra del ;io orchestratore del mondo

la costruzione dell&arco da caccia, cos4 come dell&arco musicale, implica l’incurvamento dellegno #i#o ed elastico in conseguenza alla tensione di una corda

da cui tutte le gurazioni peggiorative del legno #i#o e #i!rante0 esso + 1colonna #i#ente1come il palo sacricale o la croce cristiana

la corda ha, da arte sua, correlati#i organici nei crini o nei visceri umani ed animali da cuisi rica#a#a

1accordo1 rimiti#o tra nervi e corde

la musica ascoltata è "ricordo" di un sacricio

i nervi tesi sono sollecitati, er 1simatia1, dalle note acute del violino

il gatto, coro sonoro e arte er il tutto del violino stesso =poich! la sua corda i/ acuta sirica#a#a dal !udello 'elino>, ne costituisce il correlati#o organico e sacri"cale

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un&ulteriore "gurazione del cordo'ono + quella della corda spezzata per eccesso ditensione =assimilandosi isteria del poeta e isteresi elastica =sua de'ormazione nonermanente> del materiale sonoro>

tema che e#oca la malinconia improduttiva dell’artista

la corda spezzata, che #iene a raresentare in s$ l’irreligiosità del poeta, ha unasigni"cati#a tematizzazione nel serpente appeso al bastone

il bastone allico ha la 'unzione sim!olica di "governare" il passo poetico mediante i suoicoli ritmici

la corda'serpente, "gurazione organica della colpa, di#iene indice di una resistenzasicologica del coro scri#ente alla conclusione del asso =incapacità di parlare>

la corda spezzata, segno della colpa, tras'orma il testo, coro scritto, in uno scandalo- ossia,etimologicamente, in un inciampo e in un conseguente "zoppicamento"

tal#olta, la corda assume una unzione autopunitiva e autoespiatoria, analoga a quelladel bastone- essa di#iene la rusta che punisce e stimola il poeta malinconico a8nch$ la1con'essione1, che + esi!izione del coro orrido, sia controllata dall&rte

<erlaine re'erisce al #iolino la "chitarra"o il "mandolino" italo'spagnoli, i quali roiettanole istanze sacri"cali dello strumento in un 1lontano1 sazio%temorale

il gio#ane 9allarm! ri#ilegerà i cordo'oni culti e su!limi come la viola o la mandola

questi ultimi #engono a "gurare quello spazio intermedio =mesocosmo> tra la sim!olicaterrestre e celeste che consente, aunto, il "passaggio"

attra#erso lo strumento musicale si comirà in'atti, nel poeta maturo, la "scomparsavibratoria" di ogni 1oggetto1 =o redicato> materiale della soggetti#ità scri#ente

*) i tamburi in quanto "gurazioni strumentali dell&immaginario in'ero sono resenti #uasiesclusivamente in /audelaire

correlati#o del coro scri#ente come chiusura inera e risuonante

+ noto che l’iniziazione a##eni#a, in molte culture rimiti#e, oltre che mediantescorticamento =muta della elle>, mediante segregazione della vittima in uno spaziochiuso e abbandonato- 'ossa matrice da cui l’iniziato rinasceva a nuova vita

similmente, lo spazio del tamburo era considerato uno spazio sacro e segreto, a!itato da

spiriti0 di quella resenza, sottratta alla #ita, non si percepiva che l’efetto acustico

il tam!uro #iene a costituire nel suo immaginario il correlativo iconico del corpo sepoltovivo

il rivestimento epidermico costituisce una barriera psicologica, oltre che sica, tra1l&interiore1 del soggetto e lo sazio sociale

se in'atti la natura è un :empio, il luogo della poesia è analogo all&interno del tam!uro0uno sazio chiuso e risuonante di cui non si coglie che un e.etto ritardato

il tamburo + la "gurazione strumentale di una mea culpa: arola ercussi#a e chiusaaccomagnata dall&autoespiazione a mezzo della quale ;audelaire allontana

segretamente l’arte come dannazione

tal#olta ;audelaire proietta la colpa e la punizione sulla gura emminile

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un&istanza 'allica e creati#a, il bastone, gon"a e oi ercuote un oggetto emminile epassivo, rorio come si gon"a#ano e si ercuote#ano, alla maniera dei tam!uri, i cori deinemici

cos4 la poesia ripara l&emietà della sua cole#ole 1isirazione1 e riaferma la roriaautorità sim!olica sulla 'emminilità musicale

un corrisetti#o immaginale del tamburo +, in ;audelaire, "l’orologio" il quale, da sim!olo delmeccanicismo razionale qual era, di#iene un oggetto animato dagli aspetti zoomor

;audelaire 'a dello strumento un oggetto di tortura iniziatica

esso incarna la di#ità assetata di temo, mentre i colpi ritmici delle sue lancette sonoassimilati ad una luralità di 'recce

da cui la ridondanza uniti#a che assume, in ;audelaire, il ritmo0 attra#erso il 1asso1 cheesso scandisce + indicata una conclusione sacri"cale che segna il destino imminente delcorpo0 la sua caduta nel segno%1tom!a1

tra i membranooni il gio#ane 9allarm! redilige, ancora una #olta, una #ariante0 iltamburello basco, che si lega allo spazio medio o mesocosmo e che, de"nito come attri!utodi una emminilità sensuale ma de!itamente sottomessa ed ele#ata, !en esemli"ca lostatuto ludico e sottomesso della musica popolare, detentrice di una sacralità eurata edomesticata

+) #i +, in"ne, una #uarta categoria di strumenti che, ur rientrando marginalmente nellatriartizione codi"cata dalla nostra tradizione musicale ="ati, archi, ercussioni>, gode di unprimato simbolico presso molte culture rimiti#e cos3 come nell&immaginario oetico0quella degli autooni, o idiooni =strumento musicale il cui coro #i!rante coincide con ilcoro dello strumento stesso>

oggetti che hanno caratteristiche sonore proprie, le quali #engono attualizzate medianteconcussione =urto>0 tra di essi, la campana e i cimbali

la sim!olica della campana, la cui unzione ci#ile, unente ed edi"cante + analoga a quelladella tromba, + rovesciata

in quanto strumento della dannazione, essa "gura e amli"ca il sacricio di lode cui ècondannato il poeta

ricordo del sacricio

l&indicazione della camana si carica dunque a osteriori di caratteristiche peggiorative che

la riconducono, come era il caso della tromba, alla sua rimiti#a 'unzione esiatoria- essa,suonata 1a squarciagola1 a#e#a la 'unzione di scacciare i demoni da uno spazio sacro

la distanza tra la camana ed il camanaro che la corda rappresenta, è abolita da unintento suicida che, maturato attra#erso un sacri"cio segreto eretuato in #ita ricongiunge,nell&imiccagione, i < termini della relazione

tale riconversione del duale nell’=no + similmente e#ocata attra#erso la "gurazione dei"cimbali"

l&idio'ono =spesso rappresentato mediante #ari correlati#i cororali duali0 le mani o i seni>segna, con la sua 1consussione1 =che è "castigo">, la ria.ermazione del simbolo, che +sintesi

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molte anticipazioni si colgono, nel secondo 500, di quella stretta unione tra ne#rosi dellamodernità =o disagio della ci#iltà> e rituali rimiti#i

do#e la "civilizzazione" signi"ca adeguamento di ogni 'orma alla sua 'unzione

allarm$

;audelaireugoGal$r*LamartineGign*Gerlaine

IG( auassant e il 1mist$rieuH 'a!ricant1 del male(

tema della crudeltà divina in 9aupassant

qui #errà ri#ilegiato un solo racconto, Moiron, u!!licato circa ? anni prima dellatragedia della malattia e della ollia che hanno colito lo scrittore, raortandolo all&oera

di auassant

storia di un maestro educato e cresciuto nel totale risetto delle leggi umane e di#ine,timorato di Dio e degli uomini, che ha visto morire uno doo l&altro i ? "gli adorati

a questo unto oiron in piena lucidità prende la decisione di uccidere a sua #olta i suoiallie#i- #iene aerta un&inchiesta, + giudicato colpevole e condannato a morte, ma vienegraziato all&ultimo momento dall&Imeratore con commutazione della ena su inter#ento delmagistrato inquirente, con#into dal adre con'essore di oiron

è solo in punto di morte che oiron chiede di con"dare i rori crimini non al prete, cheur si tro#a al suo caezzale, bens3 al magistrato

duplice trasormazione di 9oiron nell’esperienza del dolore0come ersona rinnega la sua etica assata, 1ero un uomo onesto, molto uro1 come credente rinnega lo stesso Dio nel quale "no a quel momento a#e#a ro'ondamentecreduto e con"dato

da questo unto di #ista 9oiron non è il solo personaggio di auassant ad a#ereun&e#oluzione analoga, che risulta, anzi, indicati#a dell&impossibilità per l’uomomaupassiano di un rapporto positivo con la divinità

personaggi che "no a quel momento a#e#ano tranquillamente con#issuto con un credosuer"ciale, si ritro#ano di colo ad imlorare Dio cresciuti ed educati nel risetto con#enzionale della religione, ri#ede il loro antico credo,

maledicendo Dio

oiron raresenta un esito singolare del passaggio da una concezione neutra o addiritturain ositi#o della di#inità, ad una del tutto negati#a

diversamente dagli altri ersonaggi, nella sua e#oluzione egli supera lo stadio puramenteemotivo, e comunque semre legato a 'atti casuali, per razionalizzarlo e giusticarlo aartire dal ri!altamento dell&immagine i/ con#enzionale del Dio cristiano, ro##idenziale,!uono e giusto

oiron rinnega con 'orza l&idea di un Dio caritate#ole e generoso- non regge neppure il mitodi un dio consolatorio e sal#i"co =le romesse di #ita eterna che danno un senso alle so.erenzeterrene e le riscattano>

19aupassant riconosce ;io, ma in una surema derisione, gli attribuisce gli attri!uticontrari a quelli che gli sono di solito dati1

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si + molto arlato di 9aupassant come 1dell&uomo senza Dio1, o comun#ue di un uomo il cuidio + 1un&in#enzione1 strumentale er giusti"care i mali del mondo

sarebbe più opportuno parlare invece di un uomo ossessionato dalla resenza di Dio, chec&+, anche quando non + nominato in maniera eslicita

il rimissimo attri!uto del dio di oiron + che ;io è malvagio

secondo questo ersonaggio è alla cattiveria divina che va imputata la creazione di unmondo che, inadatto all&uomo, + stato conceito, anzi, contro l’uomo, al ne di causarnel&in'elicità

come se non !astasse, questo stesso dio "si diverte" a privare l’uomo di ogni gioia,persino di quella i/ naturale dell&amore

con oiron #uesta cattiveria er3 si esaspera in vera e propria crudeltà perch! siseci"ca addirittura nel gusto del massacro, un massacro talmente universale dacoin#olgere qualsiasi creatura #i#ente, dall&uomo agli insetti

crudeltà di un dio assetato di sangue e di morte, e quindi 'ondamentalmente distruttore

la distruzione diviene il senso stesso e il "ne della creazione di#ina

su questo scambio di unzione tra creazione e distruzione si articola tutto l&odio di oironer il suo dio, sostanzialmente isirato all&orrore legato al 'atto che ogni nascita costituisce in realtà un atto di morte, tragicamente dimostrato dall&intreccio quotidiano e inestrica!iledi vita e morte nell&esistenza di ognuno

ma la #era crudeltà del suo dio catti#o si seci"ca ulteriormente nel momento in cui il gustodivino del massacro si sdoppia in versione umana

esemlare + la situazione descritta ne L’aveugle =Il cieco>, do#e un&intera comunità solidarizzanella #iolenza contro un o#ero cieco "no a 'arlo morire di so.erenze e di 'ame

questo racconto mostra come la violenza, che + l&esressione er antonomasia della crudeltà,si generi immanca!ilmente da situazioni di s#uilibrio e disparità di orze , in cui cio+ sitro#ino a con'ronto un dominato e un dominante, con'ronto che + assolutamente speculare alla relazione disaritaria tra l&uomo e la di#inità

ogni essere #i#ente + al tempo stesso dominato e dominante, #ittima del suo sueriore, macarne"ce del suo in'eriore

che in questa sirale di #iolenza uni#ersale entri anche una componente siccatamente

sadica che si articola sul piacere divino della soferenza altrui, condiviso anchedall&uomo, e di cui n$ la di#inità n$ l&uomo, suo imitatore, sem!rano esserne mai paghi, lodimostra l&insistenza sul ruolo primario dello sguardo

segno di una posizione di orza, e #uindi di sueriorità, legato al piacere

uso ricorrente di #er!i come guardare

risetto alla comattezza di un universo, dominato da un dio crudele e sadico, e di unuomo che lo + altrettanto, erch$ + stato #olutamente ideato e costruito a sua immagine esomiglianza, 9oiron si colloca su un piano diverso

lo dimostrano la consapevolezza e la lucidità con la quale eglianalizza la sua condizione di uomorende coscienza della sua situazione di inerioritàe ne trae le conseguenze

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attuando contro i suoi simili, in rima ersona e con iena coscienza, lui un temo mite e!enensante, la #iolenza del suo dio

+ questa la risosta mancante al giudice istruttore, che nella rima 'ase delle indagini +incapace di credere alla cole#olezza di oiron =1erch$ quest&uomo !uono, semlice,religioso, a#re!!e ucciso dei !am!ini221>

alla #iolenza e alla crudeltà che il suo dio in:igge agli uomini 9oiron risponde con pariviolenza e crudeltà, anche lui uccide bambini, #ittime innocenti e indi'ese

non si tratta più di esercitare con mimetismo ser#ile o addirittura inconsae#ole la #iolenzache Dio ha trasmesso all&uomo, !ens4 un atto di ribellione, e di vendetta, atto che oironesercita contro un dio catti#o e ingiusto, sanguinario e distruttore, che gli ha 'atto morire i "gli

ma la #endetta raresenta nel contemo er oiron anche un riscatto dell’ineriorità connaturata alla sua condizione di uomo, riscatto il cui senso + di conquistare una condizione diarità

rorio er questo egli si sostituisce a ;io nell’opera di distruzione

con#inzione di 'ondo0 non è la #ita, cio+ la creazione, di cui sono em!lematici il arto el&amlesso, ad a#ere #alore, bens3 la morte, #ale a dire la distruzione, che + la #era leggedi#ina

il rapporto dell&uomo con Dio cambia erch$ #iene ortato su un piano assolutamentepersonale

oltre a concepire ;io come nemico del genere umano, oiron lo conceisce in'attisoprattutto come suo a##ersario ersonale

una simile ersonalizzazione del raorto s'ocia in una orma di antagonismo che annulla

s3 la gerarchia tra dominante e dominato, ma che non pu& risolversi che in termini di#ittoria o scon"tta

arlando della sua condanna a morte, rima della grazia, oiron la #i#e come una sconttaperch! interrome la catena di omicidii, quindi di distruzione, che ha inaugurato

rima dell&esecuzione caitale, oiron 'a chiamare il con'essore e gli giura la sua innocenzaconclusione che 9oiron tace0 il 1'arsi !e.a1 è la sola via per illudere momentaneamentel&uomo sulla sua #ittoria e mascherarne in#ece la erenne scon"tta, sulla quale nel ro'ondoauassant non u3 'ar altro che con#enire tacitamente, e che oiron risol#e con il disprezzo =1non ho aura di lui, lo disrezzo troo1>

dal narratore della #icenda, che oi + il giudice istruttore, oiron #iene descritto come 1uno

sa#entoso essere1, come un pazzo

situazione relati#amente 'requente nell&uni#erso di auassant in cui la ollia sembra esserepresente per dare una voce a quanto in genere non u3 essere detto

nel caso di 9oiron ci3 che non u3 essere n$ detto n$ sostenuto neure da uno scrittorecinico e disincantato come auassant + la #isione che il 'olle oiron ha della #iolenzauni#ersale

gli stessi uomini sono le prime vittime di un dio crudele che si ser#e di loro er il rorioiacere, che gode del massacro che essi mettono in atto con lo stesso iacere e la stessacrudeltà

anche evitando una lettura auto!iogra"ca, particolarmente inopportuna nel caso di unautore discretissimo come auassant, è dicile negare la ossi!ilità di intererenze di'ondo tra biograa e opera quando

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Le &evoir de violence: suscit3 grande sconcerto nella critica aricana er la distruzionedel mondo mitico nato dagli ideali della Megritudine- e solle#3 oi il rancore della criticarancese che a#e#a incautamente salutato l&oera come eccellente mani'estazione dia'ricanità, di istinti#ità, di otenza elementare, quando si scor4 che in realtà il romanzo era una!ile insieme di plagi 7o #uantomeno di imitazioni che come lagi 'urono denunciati> dicele!ri romanzi occidentali

il romanzo altro non è che una ra8natissima costruzione in cui l&autore copiava in efetti intere agine da cele!ri oere della letteratura mondiale, ma rovesciandoneinesorabilmente il senso, secondo una #isione del mondo assolutamente negativa, ri#a diogni de'ormazione consolatoria0 mai testo 'u, nella sua costruzione, più crudele di #uesto

da allora il romanzo a'ricano non ha i/ smesso di esercitarsi negli scon#olgimenti e nellein#enzioni anche più estreme, cercando e tro#ando orme nuove per dire l&orrore e il caosdel continente, che sono oi il sim!olo se#ero dell&orrore e del caos del mondo

2 romanzi recenti =entram!i del <BBB> che costituiscono 2 esempi imressionanti di scritturadella crudeltà0 L’A'né des orphelins =Il @rimogenito degli or'ani> di 9on!nembo =guineano> Allah n’est pas oblié, ultima oera, rima della sua morte, di -ourouma =i#oriano>

L’A'né des orphelins e#oca il genocidio del Banda, occorso nel (??+

il romanzo + collocato intenzionalmente nel dopo genocidio, sul quale non si ritorna cheattra#erso qualche analessi =in un testo narrati#o, inserimento di 'atti, e#enti recedenti altemo della narrazione>

il narratore'protagonista sostiene che quando ensa al assato, è sempre contro la suavolontà

il romanzo comincia dun#ue dalla ne, nel momento in cui Caustin =che ha solo (D anni e

si tro#a da * anni nella rigione di 9igali, condannato a morte per omicidio e in attesa diesecuzione> riensa quasi in#olontariamente al suo assato- e si susseguono nella sua mente enel testo !re#i scene, senza alcuna successione temorale coerente, come veloci .ashcaotici

il cugino Thadd$e che lo ha sulicato di rimandare la artenza er andare insieme in Tanzania dallo zio, artenza che cos4 non otrà mai a##enire e che in#ece a#re!!e sal#ato iliccolo Faustin l&incontro con una colonna di 'uggiaschi che tentano di raggiungere quello che allora sichiama#a Jaire e con lo stregone del suo #illaggio che insiste inutilmente er ortarlo con s$ esalvarlo dai "creatori di guerra" le artite di calcio con la squadra cui era cos4 orgoglioso di aartenere la vita tran#uilla e lieta al villaggio, con gli amatissimi genitori e i 'ratellini

oi le disa##enture =tremende> della sua vita errante e la sua condizione di "bambino distrada", una volta giunto in città alla "ne della guerra

tutti questi ricordi si alternano con la raresentazione del tempo presente, la #ita incarcere di Faustin il quale, oich$ + allo stesso temo rotagonista e narratore, o.re solo ilproprio punto di vista, scolvongente per 2 ragioni0

() la rima diende dalla visione del mondo di Caustin0 trasormato dal genocidio inun iccolo s!andato, poi in delinquente, poi in assassino, egli regola la sua narrazione su untono reddo e cinico, un tono provocatorio di sda

di Claudine 9aremera, una gio#ane donna !ella e ricca, che cerca di aiutare i !am!ini tra#oltidal genocidio, egli dice0 1+ il genere di persona che è meglio dimenticare- le ortate i/rancore che riconoscenza- ho sempre trovato sospette le ersone che mi #ogliono !ene-attenzione, signora, non sono più quello che #oi credeteN1

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al bell’oranotroo, Faustin preerisce la 'uga er tornare al suo amato Euartier $enerale,#asto sazio incolto con un edi"cio in costruzione a!!andonato, quartier generale dei bambinidi strada

Faustin si adatta con piacere alle esigenze mediatiche dell&oeratore tele#isi#o odneF,incontrato er caso- costui gli esone con un&indiferenza vergognosa il suo modo di

intendere il mondo e il suo mestiere0 1c&+ semre qualcosa da #edere- al !isogno, si in#enta-adesso il luogo del genocidio- i morti sono dei grandi divi1

Rodne* roone a Faustin di argli da guida sui luoghi del genocidio- il ragazzo, attirato daidollari sonanti dell&oeratore, accetta e "nisce col di#entare, alla loro rima uscita, ilrotagonista delle inter#iste di un&$quie tele#isi#a in un villaggio che non ha mai visto,ma che nge di riconoscere come il rorio #illaggio, inventando quel che + accaduto almomento della strage

con la complicità di odneF, riete la sua storia immaginaria in diversi villaggi, er tuttele tele#isioni occidentali

2) il cinismo di #ueste rappresentazioni accresce lo smarrimento del lettore, che

sino a quel momento aveva pensato che Faustin =cicatrici a riro#a> 'osse una #ittima delgenocidio, ma #uesto parrebbe inconciliabile con le #ergognose messinscene- tanto i/che gli e#enti che hanno ro#ocato l&erranza di Faustin non sono mai stati raccontati- anzi,egli sostiene spesso che i suoi genitori sono #i#i e #egeti e che "nirà er ritro#arli

sta in questa situazione narrati#a la seconda ragione del disagio del lettore, nei vuoti dimemoria di Faustin che scandiscono le agine del li!ro

in rigione attende l&esecuzione per aver ammazzato il suo più caro amico, scoperto mentre 'a sesso con la sua sorellina, ritro#ata er caso

mai si parla del genocidio 7ad eccezione delle scon#olgenti "nzioni di cui dice#amo>0 tra la#ita al #illaggio e l&a##enturoso #aga!ondaggio si salanca un buco nero, che rende il testoinquietante e insigni"cante insieme, "no alla "ne

anche doo la sentenza che lo condanna a morte, Faustin sostiene spavaldamente0 1 annisulla terra e, alla "ne dei conti, niente da rimpiangere1

tutta#ia, su!ito doo i ricordi del genocidio esplodono nella memoria inne sbloccata diFaustin, grazie ad un ritorno del rimosso che illumina a posteriori, di una luce "ssa eimmuta!ile, cua e tragica, tutta la narrazione precedente

scena nale0 1una #ecchia donna sta#a sotto di me- essa ebbe la orza di sorridermi inmezzo a nu#ole minacciose di mosche e mucchi di cada#eri in utre'azione- tu non sei unuomo come gli altri- sei nato 2 volte er cos4 dire0 la rima #olta, tu hai oato il suo latte

e la seconda il suo sangue- c’è sempre della #ita che resta, anche quando il dia#olo +assato1

cos4 si chiude questo romanzo a rovescio, che "nisce con il rinciio, cos4 come eracominciato dalla "ne0 erch$ la sua struttura rispetta e segue #uella della mente umana,incapace di conser#are alla coscienza e#enti cos4 terri"canti come quelli che hanno tra#olto iliccolo Faustin

il solo strumento er continuare a #i#ere + quello della rimozione, che per& sconnette laersonalità, introducendole il #irus dell&aggressi#ità cinica e insensi!ile

la scelta di ambientare la storia nel doo%genocidio otre!!e essere #ista come una sorta distrategia di evitamento della arte di un autore con'rontato con l’indicibile del genocidio

le ultime arole della #ecchia che ha sal#ato Faustin sono luminose arole di speranza

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ma il lettore che sa il destino amaro del !am!ino traumatizzato + costretto a leggere in quellearole la crudele ironia sull’eterna illusione di un’umana elicità

anche il rotagonista di Allah n’est pas oblié + un bambino, anche lui assume la 'unzione dinarratore er raccontare la sua terri!ile odissea di bambino'soldato, coin#olto negli orrori

della guerra civile in 1ierra Geone e in Giberia

-ourouma, che resta uno dei più grandi autori delle letterature a'ricane, ha do#uto orsi lostesso ro!lema di on$nem!o0 com’è possibile are letteratura con l’inesprimibile,dicendo ci3 che sta al di qua dell&umano, al di qua della arola22

ma il romanziere aveva promesso a dei !am!ini%soldato di raccontare al mondo la loro #itae doveva dun#ue tro#are il modo di dire l&indici!ile, inventando una struttura caace diesrimere la 'ollia delle guerre a'ricane di oggi

s#olge tutta la narrazione in analessi =in un testo narrati#o, inserimento di 'atti, e#entirecedenti al temo della narrazione>0 gli e#enti, pur traumatizzanti sino all&insoorta!ile,

appartengono al passato, e questo accorda al iccolo narratore =ormai in una situazionerotetta e sicura> la distanziazione necessaria er dire ci3 che ha #isto e ci3 che ha #issuto

e oi /irahima è rimasto davvero bambino0 benchè a!!ia serimentato sulla sua ellemomenti scon#olgenti e riugnanti, non ha perso la 'reschezza, la 'ranchezza, il unto di #istaingenuo e !irichino dell&in'anzia

alla ne delle sue so.erenze, ;irahima è stato trovato da un mem!ro della sua 'amiglia, ildottor amadou, che gli #uole !ene e si occuerà di lui

er cominciare gli chiede di raccontare tutta la sua storia- reghiera che ha l&e#identeintenzione di aiutare il bambino a superare, parlandone, i traumi su!iti

cos4 =ma lo si scopre solo alla ne> il romanzo è la storia raccontata a =o scritta er>qualcuno che lo ascolta =lo legge> con a.ettuosa e rassicurante attenzione

ma anche per /irahima è dicile trovare le parole per dire le atrocità della 'olliacolletti#a di cui + stato artecie

d’intelligenza acuta e #i#ace, il !am!ino tro#a un delizioso escamotage, mettendo a ro"ttol&eredità rice#uta da un interrete, morto nel suo stesso camo di ri'ugiati0 + dizionari0 il Larousse e il @etit Ro!ert er il rancese l&In#entario delle particolarità lessicali del rancese in Arica nera il arra&s er il pidgin =lingua 'ortemente semli"cata nella struttura e nel #oca!olario,che deri#a dalla mescolanza di lingue di oolazioni di.erenti #enute a contatto a seguito dimigrazioni, colonizzazioni, relazioni commerciali>

grazie all&attrazione er i suoi dizionari, il !am!ino riesce a mettere insieme la suatestimonianza, lasciandosi trasortare dall&entusiasmo per il gioco metalinguisticaalcuni critici hanno tro#ato irritante questa scrittura

;irahima, nel maneggiare i dizionari che danno l’impressione di rinchiudere il mondo in una siegazione razionale e rassicurante, trova la orza di tras'ormare in arola la suaintollera!ile eserienza e di consegnare ai suoi ascoltatori =ai suoi lettori> la sua visione delmondo tanto negativa da s"orare la rassegnazione diserata

a cominciare dal titolo scelto er la sua storia, che egli completa già nella rima agina=1llah non + o!!ligato ad essere giusto in tutte le sue cose su questa terra1> e che poi

approondisce con il rogredire della narrazione =1Allah a #uello che vuole- non +o!!ligato ad acconsentire a tutte le reghiere dei o#eri umani1>

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la storia di ;irahima sem!ra la prova del silenzio di ;io- il !am!ino ha #isto, serimentato,raticato tutti gli orrori

sua presentazione0 1sono un piccolo negro erch$ arlo male il 'rancese- non sono che un!am!ino- ma da molto temo non mi interesso delle usanze del #illaggio- sono inseguito daignamas di numerose ersone =gnama + l&om!ra che segue l&autore di colui che ha ucciso una

ersona innocente>- ho ucciso molti innocenti- tutto si guasta in me e con me1

;irahima, che, rimasto orano, a#re!!e do#uto tro#are in Giberia la zia che si sare!!e resacura di lui, arte accomagnato da Hacouba, simatico im!roglione che si era arricchito, mache, ricercato dalla polizia, aveva accettato l&incarico di accomagnare il !am!ino dallazia, a#endo egli stesso deciso di ri'arsi una 'ortuna in Li!eria

Hacouba, di#entato un grigriman =uomo che 'a!!rica amuleti a'ricani contro il malocchio>molto arezzato, sarà il 'edele comagno del !am!ino, a.rontando insieme a lui, er più di *anni, le i/ sa#entose disa##enture, ma riuscendo sempre a colorirle di un&in#olontarianota di allegra comicità

tutto comincia nel momento in cui il camion, sul quale ;irahima e Pacou!a sta#ano

#iaggiando con molti altri asseggeri #erso la Li!eria, #iene attaccato alla 'rontiera dai!am!ini%soldato del colonnello apa le bon =un azzo, eH seminarista, aartenente ad unadelle 'azioni che si sartiscono il @aese 'acendosi la guerra>

con costui, Pacou!a e ;irahima sono costretti a cominciare la loro lunga carriera l’uno di grigriman dei com!attenti l’altro di !am!ino%soldatopassando =a seconda dell&andamento della guerriglia> da una 'azione all&altra, da un generaleall&altro, da un !andito all&altro =e tutti sono personaggi reali, ancora oeranti quando nonsono morti> "nch+ #engono salvati dal cugino 9amadou che li riorta in Costa d&#orio=allora, negli anni (??*'?, eoca in cui si s#olgono gli e#enti narrati, questo @aese non eraancora colpito dalla guerra civile che ora lo sta dilaniando>

;irahima e Pacou!a sono insieme testimoni e protagonisti degli orrori

il !am!ino descrive tutti i campi militari in cui + "nito e ricorda ogni #olta che 1il camo eradelimitato da crani umani innalzati su ali1, e #uesta rase, molte volte ripetuta, sicompleta regolarmente con 1questo, + la guerra tri!ale che #uole questo1, sorta di ritornelloche ritorna ossessi#amente, come a sottolineare la atalità inevitabile contro la #ualenessuno pu& nulla

+ semre a causa della "guerra tribale", ad esemio, che le bambine sono violentate eassassinate

ovun#ue i bambini =maschi e 'emmine> sono inesora!ilmente accerchiati da #iolenze inaudite

e dallo settacolo martellante della morte

si pu& comprendere come un !am!ino, continuamente conrontato a realtà di questogenere, nisca con l’indurirsi sino a di#entare da##ero assolutamente insensibile,cercando cos4 di proteggersi contro quel che non pu& in nessun modo evitare, trovandonormale, alla "ne, di di#entare un !am!ino%soldato, mettendosi con #uelli che uccidono7e che danno da mangiare8 anzich$ restando con quelli che su!iscono la 'ame e la morte

1come ha potuto in questo grande e !rutto mondo diventare un bambino'soldato0#uando non si ha i/ nessuno sulla terra, e #uando si + iccolo, che si a44 certamente sidi#enta un !am!ino%soldato1

corrotti e anestetizzati da tante atrocità, i bambini di#entano a loro #olta assassini sietati e

indi.erenti, onti di orrori e vittime di orrori

i !am!ini%soldato sono incaricati di amputare le mani alla gente, per impedire che #ada a#otare

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1i !am!ini%soldato uccidevano i loro genitori prima di essere accettati- e dimostravano attra#erso questo arricidio che avevano abbandonato tutto, che non a#e#ano altri legamisulla terra, altro 'ocolare che il gruo di Qohnn* 9oroma1

il romanzo nel suo insieme + di una crudeltà #uasi intollerabile

ma la scelta di raccontare tutto delle realtà #issute dai !am!ini%soldato non è mai un&esi!izione am!igua e gratuita di atrocità0 -ourouma vuole orzare il lettore a prenderecoscienza dello scandalo di cui tutti =anche coloro che re'erire!!ero non saere> sono incerto modo responsabili

il romanzo + anche un lucidissimo corso di storia dell’Arica, che mette in lucesietatamente tutte le accuse

potremmo chiederci se un !am!ino di < anni oco istruito come ;irahima sia in gradodavvero di raccontare con tanta recisione e senso critico la storia dei < @aesi in guerra e ditutta l&'rica occidentale, e dovremmo rispondere di no, naturalmente

ma intanto, approttando del linguaggio insolente e scorretto del ragazzino del suo unto di #ista ="ntamente> ingenuo della sua #i#acità e della sua ironia corrosi#a

-ourouma pu& esercitare la ratica della #erità senza comromessi la denuncia sietata dei resonsa!ili e ri:ettere nello stesso temo sulla 'ollia degli uomini, sull&assurdità della storia, sul cinismodella olitica

sottolineare almeno 2 momenti di questo discorso organico0

da un lato, il testo siega eslicitamente come le rivalità tribali siano incoraggiate, senon in#entate e imoste, dai signori della guerra e dai i/ di#ersi dittatori per coprire la loro!attaglia er il otere e la ricchezza ersonale =1quando si dice che c&+ una guerra tribale inun aese, ci3 signi"ca che dei !anditi si sono divisi tutto e tutto il mondo intero li lasciaare- ognuno di'ende il suo guadagno e, nello stesso temo, ognuno vuole ingrandire il suodominio1> d&altro lato, sono duramente denunciati gli atteggiamenti e i comortamenti dei capi distato aricani, sino al terri!ile discorso di accusa sull&insieme della loro olitica

ma potrà veramente liberarsi dai traumi su!iti il iccolo ;irahima22

il romanzo lascia decidere al lettore, anche se un&om!ra inquietante si insinua nelleultime agine0 giunto alla ne della sua storia, e cio+ al momento in cui il dottor amadou glichiede di raccontare ci& che ha vissuto, ;irahima ricomincia da capo, con le stesse aroledella rima agina

questa sorta di storia nella storia + il contrassegno della struttura circolare, cos4 cara alla tradizione orale aricana oure il segno dell&impossibilità di /irahima di uscire dal suo vissuto, una sorta dicostrizione a rietere cui costringe un inestingu!ile senso di colpa22#uando la guerra civile a 'orti connotazioni tri!ali + dilagata in %osta d’Avorio,-ourouma, come già tante #olte era stato costretto a 'are nel corso della sua #ita, a#e#alasciato il suo aese, riugiandosi in Crancia, e su!ito a#e#a rireso a scri#erealacremente

quando + morto, imro##isamente, ha lasciato un libro incompleto, )uand on re*use on ditnon, che Seuil ha su!ito voluto pubblicare

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enso che sarebbe stato meglio lasciare inedito questo che + solo un ru#ido a!!ozzo, unoscheletrico insieme di aunti, privi dell’elaborazione ormale e strutturale 7cos3 ricchidi signicato nel la#oro di 9ourouma>, che nulla aggiungono ai suoi meriti di scrittore

ma è signicativo che, di questo ultimo romanzo, sare!!e stato di nuo#o rotagonista lostesso /irahima, di nuovo costretto alla 'uga, di nuo#o costretto ad im!racciare il suo 'edele

alachnio#, di nuo#o ronto ad ammazzare er non 'arsi ammazzare

è attorno a quest&allerta continua questa imossi!ilità di una #ita tranquilla questa normalità negatache le nuove generazioni di scrittori a'ricani costruiscono ormai semre i/ sesso le lorooere, e non a caso spesso i protagonisti sono giovani o gio#anissimi- quasi semre, sonodei gio#ani cattivi, aggressi#i, ostili, ericolosi- la scrittura che dà loro #ita, + sempre unascrittura crudele, poich! + costretta a togliere loro l&innocenza e ad incastrarlinell&incoscienza

GI( 1@eindre les d$lices de la cruaut$1( Crudeltà e malinconia negli Chants de Maldoror (

tra il (5I5, data della rima u!!licazione del rimo canto di aldoror, ed il (55D con lariscoerta e la di.usione del li!ro, l&oera assa comletamente inosservata se non per una!re#issima recensione

questa recensione mette rorio l&accento, tra tutte le caratteristiche che ote#ano saltareall&occhio in un testo cos3 insolito e per molti versi inabbordabile , rorio quella cheinteressa qui oggi

1aldoror + colpito da #uesto male 5si tratta del 1male del secolo17 scettico, diventamalvagio, e ri#olge verso la crudeltà tutte le 'orze del suo genio1

1c’è chi scrive per ricercare gli alausi umani, er mezzo delle nobili #ualità di cuore chel&immaginazione in#enta o che essi ossono a#ere- io, accio servire il mio genio adipingere le delizie della crudeltà1

il termine "genio" segnerà singolarmente la 'ortuna di quest&oera e del suo autore Gautr!amont0 genio o malattia mentale22

doppio atteggiamento dei lettori di ronte ad un testo inquietante e irriducibile,e.etti#amente, ad una di queste < rassicuranti categorie0da una arte lo s'ruttamento della categoria della ollia alla quale si ricorre er rendere ledistanze dagli Chants senza tutta#ia negarne l&irresisti!ile 'ascinodall&altra la cieca e acritica venerazione dei surrealisti per un genio 7nell’accezione deltermine di uomo miracolosamente dotato, in largo anticipo sul rorio temo, vittima di

regiudizi di ogni sorta e quindi costretto all&isolamento dal contesto sociale> che /reton a#e#a 'ortunosamente riscoerto e immediatamente iazzato tra i 1'ari1 del mo#imento

la parola "genio" compare varie volte negli Chants, ma in un’accezione particolare perl’epoca, quella di disosizione, talento, ingegno, priva della sottintesa sregolatezza di cuil&a#e#a caricata la tradizione romantica

il 'atto + che gli Chants de Maldoror sono un testo tutt’altro che imro##isato, o dettato dai/ o meno #iolenti sussulti di un animo inquieto o tanto meno isirato dall&alto

si tratta di una #era e roria macchina, di un disositi#o attentamente rogettato e er di i/racchiuso in una carrozzeria trasarente che lascia vedere, e a tratti esibisceostentatamente, i suoi ingranaggi, quelle che Ducasse chiama le sue 1astuzie1

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il testo, n dal titolo, anzi dal nome dell’autore, 'a emergere una delle sue articolarità0 lamolteplicità, che sesso + stata presa per con'usione, dell’enunciatore, letteralmente dicolui che arla, o canta parlano in prima persona tanto aldoror

quanto un io inde"nito che identi"chiamo con Lautr$amont =a sua #olta seudonimodell&autore>

ma si parla in terza persona tanto di aldoror che di un 1oeta1, resentato come l&autoredel testo che si sta leggendo

l&uso di una ersona, di un nome o di un ronome non è afatto, come u3, o 'orse de#esem!rare, casuale, ma risonde ad una #era e roria scala di deresponsabilizzazione

i pensieri e gli atti più violenti, crudeli, scandalosi o riprovevoli sono attribuiti aaldoror e in terza ersona, via via no ad una sorta di io oetico, "no all&assunzione in rimaersona del solo discorso poetico da arte del ersonaggio%autore Lautr$amont

Ducasse ha intuito quella coincidenza tra l’atto di scrivere e "l’atto di messa a morte"

si + cercato di caire cosa volesse dire per ;ucasse la parola "crudeltà"

Ducasse era, come del resto + 'acile immaginare accada a chiunque de!!!a esrimersi in unalingua non nativa, un grande consultatore di dizionari ed encicloedie che, com&+ noto,sono abbondantemente citati e plagiati nei suoi testi

1crudeltà1 + dunque una parola orte, er Ducasse almeno, se non er i suoi contemoranei

negli Chants la crudeltà assume l&originario signi"cato di disumanità o meglio, e ancora rimanon'umanità

+ in'atti la crudeltà l’attributo principale di ;io e di tutte le sue moltelici incarnazioni inanimali reellenti eo 'eroci

#uanto a 9aldoror o al poeta, la sua aartenenza al genere umano non + in discussione

ci3 che il testo orta letteralmente alla luce + la sua separazione dall’umanità, la suasolitudine ro'onda che si traduce nel doloroso e #iolento isolamento di chi ha una missioneda compiere

1la mia poesia consisterà nell’attaccare, con tutti i mezzi, l&uomo, questa !estia 'eroce, e ilCreatore1

1la oesia de#e a#ere per obiettivo la #erità ratica- la missione della oesia + dicile1

segue un lungo elenco di attività umane di cui la poesia, in #uanto umane, aunto, nonsi occupa

si roongono i veri modelli0 non più Omero o Girgilio ma Con'ucio, ;uddah, )es/ Cristo,cio+ i rivelatori della verità

esseri umani eccezionali, cioè searati dall&umanità, venuti al mondo con il comito diri#elare la #erità

la verità ultima è l&essenza crudele e 'eroce del creatore

il nostro oeta%ersonaggio Lautr$amont%aldoror + un essere solitario- "n dal rimo canto,+ continuamente alla ricerca di #ualcuno che gli somigli

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pur di interrompere la sua drammatica solitudine, arriva ad usare su di s$ una #iolenzasanguinaria er somigliare lui a loro0 1ho voluto ridere come gli altri- ma ci& eraimpossibile- #idi !ene che il mio riso non assomiglia#a a quello degli umani, cio+ io nonridevo1

il ersonaggio + caratterizzato da quell&ambigua condizione "moderna" che deniamomalinconia o, con ;audelaire, spleen =malessere>

ambigua perch! + intrinseca in essa la duplice istanza di separazione di allontanamento dall&altro, da una arte e di so.erta solitudine, di emarginazione, dall&altra

in #uanto poeta il soggetto si addossa la missione di ri#elare la #erità e lo 'a esi!endostrumenti e materiali come e di che cosa è atto questo testo crudele22

la critica ducassiana ha la#orato a lungo sulle innumerevoli onti, che da un certo unto inoi hanno cominciato a chiamarsi "intertesti", degli Chants

anche da un&occhiata sommaria a questa !i!liogra"a risultano e#identi 2 atti0 Ducasse era un lettore vorace e insaziabile- le sue conoscenze letterarie travalicano eoche e generi egli a#e#a un’idea della letteratura che oggi + molto vecchia e 'orse non era tantonuo#a nemmeno allora e cio+ che ogni testo letterario sia atto della letteratura che loha preceduto la sua originalità 'uori temo + nello scegliere intenzionalmente erogrammaticamente questa modalità esressi#a, mentre i sostenitori i/ moderni di questaidea considerano l&intertestualità un meccanismo insito nel 'unzionamento della letteratura,che la#ora indipendentemente dalle scelte degli autori

1il plagio è necessario- il rogresso lo imlica- insegue la 'rase di un autore, si serve delle

sue esressioni, cancella un&idea 'alsa, la rimpiazza con un&idea giusta1

il gesto poetico consiste quindi in questo cancellare le idee s!agliate e sostituirle con quellegiuste

e il poeta degli Chants comie questa oerazione con estrema caacità, utilizzando tutti gliarti"ci della retorica er piegare la parola altrui ed esprimere la sua verità0 la crudeltàdel creatore

ma la caratteristica orse più saliente di questo testo + che tutti questi arti"ci la tecnica comositi#a i meccanismi di quell&arma otente che + la oesiasono continuamente messi a nudo, sezionati, siegati

il loro 'unzionamento + illustrato nei minimi particolari

la oesia di Ducasse, ad una lettura i/ attenta, ri#ela il suo vero obiettivo0 ormare unlettore a immagine e somiglianza del suo creatore, cio+ dell&autore, un lettore crudele,insomma, er il quale l&acquisita consae#olezza della crudeltà che regge il mondo riveli ilproondo disagio di vivere e susciti una volontà di ribellione

in una delle lunghissime e didascaliche esosizioni del quarto canto sulla somiglianza tra i ollie gli esseri umani + come nascosta, in un contesto dissonante, una 'rase che er me ha semrecelato il signicato più proondo dell’operazione poetica che ha prodotto gli Chants

de Maldoror : 1insegnate loro a leggere, ed essi si ri#olteranno1

5Conte di Lautr$amont, seudonimo di Isidore Lucien Ducasse- nato in Urugua*7

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GII( La su!limazione crudele(

la sublimazione crudele è un ossimoro =accostamento di < arole di senso contrario>- una

creatura linguistica, ancora prima che tematica, erennemente di#isa nell’ambiguità

sublimare aare come un termine uni#oco, er'ettamente comreso nel gioco diassociazioni tra il suo senso gurato di elevare, innal+are moralmente e l’immagineletterale dell&atto del orre, attaccare qualche cosa in alto, lontano dal suolo crudele, ancora prima che atroce, e,erato, sembra essere ci& che contiene all&internodi s$ la radice cruda e senza 'orma di una materia non manipolabile, il nucleo #i#o diun’immagine mai addomesticata dalla #iolenza della legge umana

costringere ad una gemellarità orzata il #olo della su!limazione, la sinta, il continuo slancio di un coro dal suolo e l&a.ermazione irriduci!ile in#ece di questo stesso suolo, di una terra crudamente resente

nella #iolenza e nel eso della roria massa ulsionalenon u3 che rodurre un mostro

un doio gioco di lame, perenne lotta tra contenimento e 'uoriuscita controllo e a!!andono

( Il coro indici!ile di Louis Lam!ert(

/alzac, -istoire intellectuelle de Louis Lambert trama uri"cata da ogni ossi!ileincrostazione materica, idea di un uomo costantemente attratto dal genio nostalgico

della sublimazione losoca

Gouis Gambert + segnato dai segni della lotta di #uesti 2 grandi principi0 lo Siritualismo eil aterialismo

il suo + il progetto di una possibile riduzione ad uno di #uesti stessi , l&iotesi di unmassimo rinciio caace di uni"carne la struttura e regolarne al contemo le dicoltà

idea di un universo interamente dominato, anche nei suoi asetti i/ !rutalmente'enomenici, dalla comonente di un pensiero caace di comrenderlo in ogni suo luogonascosto

ma il suo Traité de la Volonté andrà presto erduto, straato o #enduto 'orse, mentre i

contorni di Louis Lam!ert sem!rano mostrare quasi da su!ito i sintomi di un e#identemalessere

tutto il testo del resto, ben prima ancora del suo eilogo drammatico, orta tra le agine isegni di una rottura

i luoghi stessi del racconto aaiono come sospesi in un continuo riandare lungo leestremità ooste di una costruzione bida, ambigua

il collegio di <endJme, istituzione er metà militare e er metà religiosa in cui ;alzac%Lam!ert !am!ino serimenta le otenzialità non comuni del rorio giudizio + innanzitutto unluogo doppio

un mondo di#isi!ile, ordinabile nelle sue 'unzioni rimarie =nutriti#a, educati#a, reressi#a>secondo un criterio logico raticamente peretto

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una sorta di contenitore educativo del tutto autosu8ciente, rigido come una struttura ossea,quasi un guscio chiuso su se stesso a contenere una materia molle e in'antile 'atta di cervellicrudi perch! ancora incolti, ancora non ormati, aunto, alla conoscenza

un "universo di gabbie" sorretto per&, alimentato nel suo meccanismo !rutale direressione e controllo, da una sorta di olmone oaco, da un organo indicibile, eppure

scandalosamente evidente, nel resiro osceno della roria "sicità

1il nostro locale resta#a sempre sporco- l’aria #i era incessantemente viziata- #i era uninsoorta!ile etore1

all&interno delle classi, nel cuore della grande macchina sublimatoria della conoscenza ,sem!ra pulsare una realtà 'atta di asciugamani !agnati, iccioni morti, 'ango

un imasto senza 'orma, violento #uasi nell’indeterminatezza rimordiale della sua sinta#itale e, rorio er questo, massimamente pericoloso per una lastra sensoriale cos4 sottilee 'acilmente imressiona!ile come quella di Louis Lam!ert

in /alzac del resto, il tema di un ordine su!limante del saere, di una er'etta adronanza

'ormale della scrittura, sembra coesistere da sempre con il progetto utopico di unaossi!ile su!limazione della ura ulsionalità "sica

redige un&intera lista di consigli per un sicuro addomesticamento del coro e er una !uonariuscita letteraria =1#i#ere nella castità più assoluta- secondo lui la castità reale sviluppava al i/ alto grado le otenze dello sirito, e donava a coloro che la raticano delle 'acoltàsconosciute1>

la continua revisione del testo, tentati#o di controllo dei con"ni della scrittura e al contemo la "non dipersione del seme", estremo controllo dei con"ni della materiacarnalesem!rano giocare come elementi tensi#i nell&utopia di un corpo'testo interamente

dominabile razionalmente

il problema dell&intelligenza di Louis Lam!ert, di una #isione tutta mentale della realtà, èrapportabile all’attrito, impossibile a sopportarsi, dell’incontro di questa stessaintelligenza con la multi'ormità #iolenta della ulsione

Lam!ert impazzisce il giorno prima delle nozze0 oco rima di sosarsi, di ronte allamassa inorme 7irrappresentabile rorio come gli a#anzi di ci!o, il sudore, il iccionemorto> della propria sessualità, ecco che la sua ersonale ga!!ia su!limatoria, la s"da di unensiero senza limiti, imro##isamente sem!ra non tenere più, implodendo, costringendo il rorio eroe all&interno di un coro 'olle, senza i/ mani, !occa, occhi

un corpo letteralmente morto'in'vita, morto alla roria stessa arola, ad una parola tanto

sistematica prima, #uanto invece adesso sgretolata, disersa nella ol#ere di un discorsosenza i/ aarente articolazione

perduto il suo .raité de la volonté, di Gouis Gambert non sembra rimanere altro lascitoche un insieme di 'rase sconnesse- arole estreme sorde a qualsiasi ordinamento 'ormale

a presenziare nella loro inquietante di.ormità il allimento sostanziale del rogetto dellaroria stessa scrittura

<( La ga!!ia ottica di lissa(

in uno dei racconti più crudeli di $ide, La porte étroite =La orta stretta>, il gioco, lo saziodi mo#imento tra la ga!!ia e la massa che reme al suo interno aare ancora più stretto

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la storia d’amore tra Alissa e K!rJme gode inizialmente della gratuità oetica esentimentale dell&in'anzia- er'ettamente comrese, desiderate #uasi dalla ragione socialedel mondo degli adulti

il meccanismo di allontanamento di lissa da Q$rme, il suo tentati#o di disamore + in'attiun meccanismo del tutto autoindotto- non ci sono cause esterne

non esistono restrizioni o di#ieti alla sua assione se non un unico imerati#o ri#ato,l&intima necessità di un assoluto controllo

gli occhi di Alissa sem!rano non oter soortare l&incontro con la recirocità, l&agguatomortale della erdita dei rori con"ni nello sguardo dell&altro

la morte come 'uoriuscita da s$ nella ura disersione 'usionale, #iene evitata attra#erso undesiderio costantemente mediato, attra#erso uno sguardo malato, continuamente de#iato dalrorio !ersaglio

lissa non guarda mai in #iso il suo innamorato- l&incrociarsi dei loro sguardi non è mai 'rontale, diretto, ma + un gioco semre imedito =da una siee, da un muro, da un cancello>

in tutte le scene di incontro, Q$rme la tro#a semre di salle, #oltata contro ogni "nestra,ogni orta, contro ogni siraglio aerto come a non oter guardare, ad evitare i ericolidell&occhio, la ro#a del 'accia a 'accia, l&incrocio di sguardi, la recirocità ine#ita!ile di #ederee dell&essere #isto

di ronte al rorio desiderio, gura del caos, del ritorno all&in'orme, all&indistinto, voltostesso della morte, di questa morte che non ha #olto, i suoi occhi sembrano arsi ciechi,senza or!ita, segnati da una sorta di imperezione costitutiva

un&imer'ezione, una stra#aganza ottica condi#isa da tutti gli sguardi del racconto

la casa di campagna a Fongueusemare aare come una struttura archiettonica con unalese di'etto #isi#o i vetri delle sue nestre resentano delle !olle d&aria cos4 marcate da impedire a chiguarda di vedere al di uori senza che il aesaggio si sezzi, si li!eri della giustaroorzione delle sue immagini er 'arsi imro##isamente storto, stravagante

nestre malate dunque- #etri di'ettosi che sem!rano piegare alle proprie logiche asimmetriche non soltanto la natura, il aesaggio, ma un&intera esistenza costringendo avalutare il assato di tutta una #ita nei termini di un vuoto senza possibilità di rimedio

oltre Q$rme in'atti, al di là del muretto con le !raccia aerte, oltre i suoi occhi, oltre lo sguardo'rontale del desiderio, c’è la vertigine, la #ertigine ascinatoria e al contempo terricante

dell’abisso

la #ertigine della sublimazione

il sentimento del sublime a.onda le sue radici nella contemplazione del vuoto

ma l&a!isso, in #uesto caso, + un !aratro del tutto interno

la 'ascinazione del #uoto che coglie lissa sem!ra essere la ascinazione per il propriostesso svuotarsi, er una lenta e determinata 'uoriuscita delle rorie assioni =la lettura, lamusica, l&arte> da s$

che cosa resta dun#ue di Alissa, del suo desiderio, se si ammette che la #iolenza della suasinta ossa cam!iare 'onte, oggetto, "ne ultimo22

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la rinuncia all’amore di K!rJme per attingere a qualcosa di i/ alto, er arri#are all&amoreer Dio otre!!e suonare aarentemente come un rilancio di una scommessa contratta neitermini meta"sici di un desiderio assoluto

una scommessa er3, un azzardo dalle dinamiche di gioco smaccatamente truccate

l&oerazione di amore in Dio di lissa + in'atti certamente una s"da, ma + una sdainteramente razionale

il suo desiderio si muo#e lungo un ercorso di dominio e non di a!!andono, attraverso uncontinuo addestramento di un coro interamente mentale, immaginato, svuotato dei roriistinti e poi costretto a 'orza dentro le #esti oache della #olontà

seguendo le rosetti#e illusionistiche di una ulsione interamente subordinata alle regole'erree della razionalità, lissa sceglie di morire al mondo, morendo in rimis a se stessa

come Louis Lam!ert, Alissa scompare lasciandosi dietro il #uoto di una #oce senza i/corde, di una scrittura rosciugata, ridotta al silenzio

una scrittura per&, ancora una #olta, depositaria all&interno della roria "ne di un testo'altro, di una arola sora##issuta, diario ostumo nelle mani di Q$rme, al nau'ragio della suastessa narrazione

al di là della morte, annullamento materiale della natura "sica della ulsione, il coro dilissa si rinnova cos4 in una sorta di nuova maniestazione della parola

una parola desiderante, questa #olta

costringendo i giorni, le settimane, a rietere se stessi nel segno totalmente invertito diuna so.erenza atroce, di una ri!ellione estrema alla legge su!limatoria della #olontà, la suavoce sembra ritornare in'atti, oltre le agine conclusi#e, a rinno#are i termini di una

assione senza alcuna ossi!ilità di ordine, di guarigioneil suo diario privato, lettura al contrario degli a##enimenti del romanzo, si tro#a cos4 acostituire un e#idente stacco con il resto del racconto resentandosi come un #ero e rorioscarto, come una sorta di nucleo pulsionale 7misterioso, irrinunciabile8 all&interno di untesto e#identemente non riducibile alle sue sole meccaniche di controllo e diaddomesticamento della scrittura

uno scarto questo, inaspettatamente presente a ribadire, a mostrare con la roriaso.erenza, il sangue #ersato dalla iaga di un linguaggio dolorosamente perso neltentativo di includere all&interno di s$, nella ga!!ia del signi"cante, la pulsionalità di unoggetto irriducibile in#ece, imossi!ile a dirsi se non di#entando a sua #olta arola e quindimorendo a se stesso

uno scarto, una 'erita del testo dalla cui 'orma sem!rerà prendere vita !uona arte delensiero crudele della modernità

GIII( Claude Cahun, tra l&una e l&altra(

'otogra"a scrittura testi di teoria oetica mani'esti olitici collages oggetti surrealisti

un’opera composita rimasta a lungo sconosciuta, creata per la #uasi totalità da ClaudeCahun e per il resto in colla!orazione con 9arcel 9oore, con cui ha condi#iso #uasi tuttala sua vita

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le ragioni sono numerose, non ultimo tutto ci3 che Claude Cahun ha 'atto per appartarsi0 oche u!!licazioni #ita ritirata arteciazione al 1urrealismo a 'asi intermittenti il ri"uto di entrare nella troue di )eorges e Ludmilla @itoe. adducendo una ragilità

psichica il declinare ogni in#ito alla #ita u!!lica l&uso dello pseudonimonon hanno di certo gio#ato alla sua ama, della quale eraltro non si curava afatto non dimentichiamo la distruzione di gran arte del suo archi#io ad oera dei nazisti nelK

Claude Cahun uomo o donna44 nessuno dei 2, o tutti e 2 in una .uttuazione dell&identità sessuale che l&autore stesso si comiace di intrattenere =1conondere le carte-maschile22 'emminile22 ci3 dipende dai casi- neutro + il solo genere che mi + oortunosemre- se esisteva nella nostra lingua non si osser#a#a questa incertezza del mio ensiero1>la ragione di questa ambiguità costantemente nutrita

dai tratti "sici dall&a!!igliamento e dalla scelta di seudoniminasce nella biograa

tutta l&oera di Claude Cahun + un lavoro di tessitura sul nucleo ondativo della sua vita

si rende necessaria un’introduzione biograca

Claude nasce GucF 1chBob nel (5?+ in una amiglia benestante di Mantes, radicatanell&ambiente intellettuale

il padre, rorietario di una ri#ista, dida della letteratura, all’opposto del 'ratello =zio>, che + in#ece scrittore "nissimo, noto er la sua cultura e il rigore intellettuale=arcel SchVo!> lui e la moglie arguerite oreno, attrice tra le i/ acclamate degli anni ?B, a#rannogrande in.uenza sulle scelte della gio#ane donna0 temi e trattamenti stilistici risentono della enna dello zio la scelta di essere attrice +, ro!a!ilmente, in:uenzata dalla 'ama di arguerite oreno

il nonno aterno era tra i arnassiani il prozio + L$on Cahun, conser#atore cao della !i!lioteca azarine, orientalista e scrittoredi 'ama

tanto !asta er indirizzare la gio#ane Luc* SchVo! verso la scrittura con un bagagliotanto ricco #uanto esante

da parte emminile, invece, il ro#escio dello secchio0 la zia, sorella del adre, ha esuberanze incontrollate che terrorizzano Luc* SchVo! la madre ntoinette %ourbebaisse + 'ortemente debilitata a causa di un’esasperatasensibilità, sezzata dal do#ere 'amigliare- la "glia Luc* la ricorda in un continuo via vai traun osedale e una clinica, tra una casa e l&altra- so.ri#a di obesità, era di unaspensieratezza di bambina e attrice di settacolari crisi d’ansia che spingevano la "gliaa nascondersi er giornate intere sotto il ta#olo della cucina- nirà internata in un osedalesichiatrico er uscire oco rima della morte la nonna sem!ra essere stata più stravagante della madre- solo il senso delleoortunità sociali, l&adesione alle 'orme del #i#ere ci#ile le imone#ano un certo controllo la nonna paterna è il solo approdo in un luogo a.etti#o relati#amente i/ sta!ile

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Cahun0 da un lato nome illustre, regale e sacrale dall’altro sconosciuto ai i/, discreditato all&origine resente nella discendenza maschile della amiglia materna, e tutta#ia scomarso inquella 'emminile =la madre + Cour!e!aisse>, dunque irrimediabilmente perduto

scegliere di essere Cahun + uno dei gesti che Claude mette in atto er costruire unazattera di salvataggio pur perpetuando l&aartenenza al gruo 'amigliare e religioso, untentativo disperato di uscire dalla ga!!ia di una nascita insosteni!ile

il suo sarà tuttavia un viaggio senza ne, se nel K, durante la resistenza, "rmerà imani'esti distri!uiti contro i nazisti con la "rma amenlos =senza nome>

+ certamente nel magma 'amigliare che si consuma quel gioco crudele della nondenizione che sta alla !ase di tutta l&oera della Cahun

le circostanze della sua vita sono tutte a avore di una ritirata dentro di s$, di uncomortamento negati#o, #erso gli altri

esperienza radicale di a!!andono =la madre> so.erenza =la 'ollia 'emminile> umiliazione =lo scherno e la #iolenza a scuola> in#isi!ilità =il padre non vuole vedere le caacità artistiche n! la relazione articolareche la "glia a#rà er tutta la #ita con la sorellastra0 1re'eri#a non saere1- eserienza radicaledi non esistenza di cui cercherà di sciogliere i nodi nella scrittura e nella 'otogra"a>

la scrittura, solitaria, soggetti#a, + un terreno di lotta er con#uistare lo spaziosoggettivo, al di là delle limitazioni !iogra"che, cororali, sessuali mentre la otograa in#ece + il luogo dello svelamento0 dietro la maschera del #olto

'orse un giorno comarirà un altro sem!iante, er'etto, che non a!!ia i/ nulla a che #ederecon le analogie

ma più che di una ri#incita, si tratta di un #ero e rorio desiderio 'ondati#o

la scelta dello seudonimo va di pari passo con la decisione di scrivere sempre almaschile, con #ualche rara intrusione del ronone 'emminile =1con'ondere le carte1>

ma è il mondo intero che Cahun #orre!!e rinominare

le categorie linguistiche sono alsi protocolli pregiudiziali, la di.erenza di genere + unaconvenzione0 Claude Cahun vi si sottrae con l’invenzione

la comagna di#enta @igmalione, altri sono resentati con nomi di antasia, in un rimescoliocontinuo dei generi

la scrittura + criptica, la lettura dicile

il lettore de#e assare dal rituale della rinominazione er "nire in un la!irinto di scheggenarrati#e, alcune #aganti in un turbinio denso di signicanti, in una scrittura diclaustrolia =tendenza mor!osa a isolarsi dal mondo esterno, chiudendosi in se stessi>creativa

%ahun vuole costruirsi un corpoLanima diverso

da qui il genere "indeterminato"

il testo + resentato come "#uasi crudele" nella sua modalità a 'rammento

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la otograa gioca nella sua #ita un ruolo delicato e comlesso, oich$ si tratta di un attopropriamente teatrale

l&oera si costruisce più sulla preparazione che sulla ripresa

si attesta qui un elemento miracoloso attribuito alla ratica 'otogra"ca

la #uasi totalità dell&oera 'otogra"ca + stata 'atta con la partecipazione silenziosa dellasorellastra, comagna, amante, 1uzanne 9alerbe =le ultime ricerche sui 'ondi inediti ri#elanouna resenza molto più orte di #uanto non si sosettasse>

la con#i#enza dai toni am!igui che le < sorellastre hanno #issuto dai (D anni no alla morteincide su gran arte dell&oera #isi#a che sem!ra essere il rutto più compiuto dellacolla!orazione tra le < artiste

Suzanne alher!e, glia della seconda moglie del padre di GucF'%laude , di#enne alla"ne dell&adolescenza la comagna u8ciale di Claude Cahun assumendo lo pseudonimo di9arcel 9oore

disegnatrice e illustratrice di talento ha la#orato con molti scrittori e editori, comonendocon la comagna Claude il primo libro di entrambe, u!!licato nel K, imostatosull&in#ersione0 incisioni =di Suzanne> e testi =di Claude>

che la Cahun ensasse il la#oro 'otogra"co in termini teatrali, lo si deduce anche esorattutto dalla ripresa, che non presenta nessuna so"sticazione di unto di #ista

il ritratto + rogettato come si aceva all’epoca negli studi 'otogra"ci di ritrattistica

la distanza + quella ermessa dalla 'ocale er rirendere il soggetto a iena "gura o a mezzo

!usto, senza tagli uorvianti dalle regole classiche della ritrattistica commerciale- laripresa + semre 'rontale e in asse con il soggetto, l’in#uadratura centrale, la luce + di.usa

non ci sono #uindi efetti di luce n! rirese con e.etti esressionisti dall&alto, o con l&uso diluci radenti, laterali o con rirese in controluce

azzeramento di ogni e.etto stilistico

questo modo di redisorre l&immagine + simile ai primi lavori otograci del1urrealismo, nei quali ci& che a stile non è l&estetica della riresa, ma lo scarto nella sceltadell&oggetto rireso

il la#oro sta a monte della ripresa, nell’accurata rearazione delle mascherate

la ci'ra stilistica sta nell&inarrestabile variante del soggetto, ogni volta uguale a se stesso,ogni volta di.orme da s$

l&interesse della Cahun relati#o alla ossi!ilità di cogliere la roria essenza a##iene er accumulo della serie e er sottrazione del soggetto

il soggetto in'atti risulta inaferrabile

dietro le maschere rimane sempre e solo il corpo biologico, quello odiato e amato,l&unico che emerge sotto ogni sguardo

occorre mettere in atto altri trucchi, occorre aggirare il corpo con sistemi drastici

i tentati#i di suicidio

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un&oerazione radicale di asortazione chirurgica dell&uteroche segnalano l&uscita dall&adolescenza, lasciano il posto ad una #ia i/ ratica!ile0 ungioco di e#uilibrio nello stare tra l&annullamento del coro e il necessario contenitoredell&anima0 l’anoressia

la 'ame sarà una decisione irremovibile, di tutta la #ita

la carne sarà martoriata con insistenza meticolosa =1!attere questo, questa carne della miacarne, #uesta cosa inorme, enorme, dolorosa, orri!ilmente #oluttuosa1>

si mani'esta una tensione al limite della rottura verso un sembiante che sia il più possibileaderente all’interiorità, una pelleanima che ossa essere er un istante in"ne aci"cata

metaora di un s! nave, di un coro #eliero 1non viaggiare che alla rua di me stessa1,spinto dai venti contrari, come 'a la !eccaccia di mare, il Courlis

%laude %ahun, seudonimo della doia scrittura dell&interretazione e della creazione e %laude %ourlis, il #olatile grigio che solca il mare del nord#anno nella stessa direzione

creare per inventare un nuo#o luogo dell&essere, usare la sinta dei #enti contrari pertrovare una risosta alla domanda sul 'ondamento del rorio essere0 chi sono io44

domanda variamente articolata nella scrittura nella 'otogra"a nel teatrodomanda che estende i limiti del territorio inglobando anche l’altra, la sorella comagna,l&amante e la colla!oratrice, l’alter ego preerito, Susanne%arcel che le sopravviverà perpoco tempo prima di togliersi la #ita

anche Susanne%arcel ha assato la sua #ita imprigionata in un gioco senza scamo, erch$sem!ra riconoscersi a sua #olta in un gioco al quale non aderi#a del tutto, più succube cheattrice

tutta#ia la domanda di Claude + una domanda senza risposta0 lei lo sa bene, ma ci3 non lalascia demordere dal suo roosito, erch$ è nella stessa costrizione alla riormulazioneesistenziale che Cahun riconosce il rorio essere, non nella risosta

er questo l’oscillazione tra la scrittura al 'emminile e al maschile cos3 come l&oscillazione delle scelte d&amore#anno a loro #olta lette come costituti#e della sua struttura e non come una ricercad&arodo all&unicità linguistica o sessuale

l’autorappresentazione avviene solo nella serie, nell&accumularsi ossessi#o delle rirese

la Cahun + er'ettamente consae#ole che tra il dentro e il 'uori, tra l&io e il coro non c’èdistanza e non c’è diferenza

anche il cibo cam!ia natura, non alimento del coro, ma nutrimento dell&anima

l&oerazione di manipolazione e di reinvenzione del corpo tro#a nell&oerazione artisticaun luogo di legittimazione, impedendo cos3 lo slittamento sul endio dell&automutilazione

la decisione di sottrarre non solo il linguaggio ma anche eso, #olume e 'orma al coro

!iologico singe la Cahun a declinare la #isione di un corpo masochisticamente svuotato edeprivato da ogni connotato di genere e di esressione

un coro muto, vegetale

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l’operazione otograca le permette di rendere materiale er un istante #uell’uscire das! che tanto desidera pur volendo restare se stessa

da un lato + 1la negati#a ura1, la negazione dunque ma anche alla lettera, la negativa, una lastra trasarente sulla quale le 'orme sono

inscritte in negati#o

nell&immagine stamata, la neativa di#enta una gura in positivo, un oggetto altro da s!,una variante di un essere moltelice quale ensa e erceisce di essere

ci3 che rimane + la coesione di un la#oro tessuto sull’impossibile, che non riara nulla, non ricuce nessuno strao ma lo vela di un tessuto creati#o

indi#idualità che si costruisce e si riconosce solo nella ricerca di s!

sedotta e rigioniera tra 2 oscillazioni la moltelicità dell&io e l&indissolu!ile coia 1iome1la Cahun #i#e della ricerca di un ondamento irraggiungibile

non di certo in una osizione di ri#endicazione 'emminista, che sare!!e risultata ai suoiocchi una riduzione dell’umanità e nemmeno in una osizione strettamente estetica, come si connota invece il giocodello pseudonimo in am!ito surrealista

in lei, la ricerca assume le #alenze della "socatura" del soggettola Cahun + comunque er'ettamente consapevole dell’inutilità dello sorzo

IX( Mella carne e sulla elle0 la scrittura della modernità(

come testimoniano alcune numerose scritture ottocentesche sulla moda, il corpo di modaquale 'orma senza sosta sottoosta a #ariazione, di#iene oggetto privilegiato di indagine nell&am!ito di una ri:essione che orta sullo statuto dell&oera d&arte e sul dialogo tra arte e modernità

&e la mode di $autier agli artisti che sulla scorta della lezione antica riroongono la"gura umana nella sua nudità, $autier risponde 'acendo aello ad un immaginario delcoro indissolu!ilmente legato all&a!ito la polemica nei con'ronti dell&inattualità del nudo artistico si traduce cio+ in unari.essione sullo statuto del corpo

'acendo imlicitamente rierimento a temi già trattati in assato l’abito come tratto distinti#o dell&uomo risetto all&animale come datore di senso del coros#ilua il tema del vestito #uale elemento indisensa!ile alla #isi!ilità e allararesenta!ilità della "gura umana

)autier conceisce la struttura corporea come una 'orma ormai non più leggibile eroone l’abito come una pelle identitaria =1il #estito, all&eoca moderna, + di#entato erl&uomo una sorta di pelle di cui non si seara, a tal unto che la 'orma reale del coro + ainostri giorni comletamente caduta in oblio1>

successi#amente, questa ri:essione restituirà l’idea della "pelle della moda" #uale luogodo#e si roietta il desiderio =e insieme il sogno> dell&interiorità

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/audelaire nel /eintre de la vie moderne a sostegno della sua ri:essione teorica sul 1!ellomoderno1, "nisce er attri!uire un ruolo di primo piano ai corpi di moda della sua eoca, iquali rendono mani'esto il loro seci"co statuto di istanti, di 'rammenti di temo e,contemporaneamente, di 'orme in 'uga da loro stesse, 'orme asseggere, in di#enire

/audelaire, inoltre, alesa di essere attratto dall’abbigliamento proprio in virtù del suo

carattere #istosamente anti%naturale e, al contempo, della sua #alenza squisitamentemetamor"ca

la moda #iene ensata anche da ;audelaire nei termini di una pelle seconda, datrice disenso, un&eidermide che sottraendo il coro alla sua naturalità lo riveste "dell’idea chel’uomo si orma del bello"

rirendendo la dialettica internoesterno, l’idea del bello #iene roosta come una 'orzadestinata a la#orare in rima istanza dentro e nella pelle =1l&idea che l&uomo si 'a del !ello siimprime in tutto il suo adattamento1>

la ri:essione di )autier e ;audelaire #errà ripresa e riormulata dal ?00 che la orrà alcentro del dibattito artistico, utilizzando er3 non più il #estito come elle, ma il coro e la

elle stessi come #estito

si parla di una elle'odera un&eidermide ro#esciata un 'uoridentroche dà la possibilità di uno s"oramentoenetrazione

a artire da questa concezione, secondo la quale il corpo diviene stofa, #estito, il lavorosul corpo si one come oggetto di una serie di esperienze crudeli0 nel diventare operad’arte il corpo esi!isce ora la so.erenza, la #iolenza e la ro'anazione come sim!oli delrorio statuto

racconto 0ella colonia penale di -aMa

il corpo si a letteralmente testo

la macchina ela!orata er in:iggere le ene =morte> incide nel corpo dei condannati ilcomandamento trasgredito =1non + 'acile deci'rare lo scritto con gli occhi- ma il nostro uomolo decira con le sue erite1>

;uchamp corpo come laboratorio di metamorosi 1tant donnés: La chute de l’eau2 lea+ de l’éclairae =Essendo dati0 La caduta dell&acqua, il gas dell&illuminazione>

prendendo le distanze da una tradizione artistica consolidata, che si a##ale del coroessenzialmente in una dimensione estetica, Ducham ela!ora una concezione radicalmentenuova, incentrata sul corpo in rammenti

1le rime agine =delle sue oere> si resentano allo sguardo come delle parti umane, deirammenti del corpo, tutti comosti a artire da elementi di#ersi e inattesi1

se questo 'enomeno di restituzione del reale in termini di 'rantumazione a.onda le sue radicinel tardo 00, la radicalità dell’intervento di ;uchamp risulta decisi#a nel creare untaglio netto con i suoi redecessori

illustra !ene questa di.erenza il conronto tra L’3riine du monde di Cou!ert e 1tant donné diDucham

l’immagine di %ourbet #uole essere un inno alla 'econdità, in er'etta sintonia con laoetica naturalistica, e 'ocalizza il rorio sguardo er conseguire un massimo di e8cacia e di

raresentati#ità diversamente, nell’opera di ;uchamp il coro nudo, er'ettamente deilato, e quinditotalmente ercorri!ile dallo sguardo, cui si consegna senza riser#e, + su!ordinato adun&oerazione tutta arti"ciale all&insegna dell&imrodutti#ità e dell&intransiti#ità

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eraltro nell&oera è la pelle al centro delle attenzioni di ;uchamp e a di#enire elementoa artire dal quale si s#ilua la creati#ità0 una prima pelle + costituita da un&armatura di metallo, =o, come nell&oera rearatoria,da un calco in gesso>, che riroduce le 'attezze del coro 'emminile una seconda, + il cuoio alicato sull&armatura =o sul calco>

la terza + la ittura, di colore rosa er l&aunto, a simulare la elle

l’intervento di ;uchamp inaugura nel ?00 una serie di serimentazioni che hanno arorio 'ondamento il coro

il corpo vestito, oggetto dell&immaginario !orghese ottocentesco, + il coro del soggettoumano, che si avvale dell’abbigliamento per roiettare nello sazio u!!lico la roriaidentità sessuale e di classe

il corpo nudo "inorganico" del ?00 crea invece un #estito mutante, #ariamente comostodi carne, grasso, muscoli, ma anche di lastica, gesso, #ernici, "lo di 'erro, cera, ellame, ((

+ questo nuovo orizzonte di sperimentazioni, che ri#ilegia la dimensione tutta privatadel laboratorio rispetto alla tradizione dei 1Salons1, a consentire anche una radicalerivisitazione dell’immagine dell’artista

1tarobinsMi /ortrait de l’artiste en saltimbanque propone anzich! l&immaginesocialmente degradata del agliaccio o del !u.one, #uella dell’artista vittima sacricale,che recuera uno dei temi 'ondanti della cultura occidentale

la violenza e il sacro sono inseparabili

"mimetismo di appropriazione" non consiste nella 1coia1, ma nella #olontà di 'arcon#ergere il rorio interesse, o quello colletti#o, su un unico 1oggetto1, nel nostro caso ilcoro dell&artista, con l&intento di aroriarsene

è la "morte" dell’artista, il suo sacricarsi, a costituire il 'ondamento eslicito%imlicitodella sua oera

( /ellmer il corpo si resenta come luogo tragico del desiderio

gli esordi lo #edono attratto, innanzitutto, dalla ascinazione per l’esteriorizzazione della#isione del rorio coro =1l&interno dell&Organismo tende a prendere il osto dell&esterno,come un guanto rivoltato1>

/ous#uet + amico%isiratore di ;ellmer ed + all&origine di tanta arte delleri:essioni%1er#ersioni1 che caratterizzano i risultati degli artisti di cui ci stiamo occuando

nasce successi#amente l&ossessione er il !isessuato, #ale a dire la ricerca della continuità

ra i 2 sessi, la usione

anche se non ci u colla!orazione con ;ataille, vi u senz’altro un dialogo a distanza tramitel&illustrazione di alcuni suoi testi

da /ataille ;ellmer rica#a l’idea di dépense, di eccesso, che traduce nell&intuizioneeccedente di un&anatomia er#ersa

di qui, nello seci"co, l’ossessione "esemplare" per l’occhio, che /arthes hamagistralmente illustrato, er quanto concerne ;ataille

il corpo raggiunge nell&oera di ;ellmer il limite estremo delle rorie ossi!ilità nella#iolenza delle sue tras'ormazioni, ma trova il proprio dramma nell&incaacità dell&artista diandare oltre, dato che l&eserienza creatrice si traduce in una 'a!!rica di desideri

+ la ame insaziabile di impossibile che caratterizza ;ellmer

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immagine a maggior ragione perturbante se si considera l&eslicito ri'erimento, da arte di;acon, alla carne esposta nei mattatoi e nelle macellerie

<( negli anni 0 il la#oro chirurgico%sartoriale sul coro ritorna nella scrittura incentratasulla tematica bisessuata, in cui il recuero del mito a##iene "conezionando" il corpo ora er sottrazione%mutilazione

ora al contrario a artire da modalità rostatiche =er rotesi>

/orporino ou les m6st7res de 0aples di Fernandes tema dell’artista suppliziato

si assume il punto di vista dell’altro er rilanciare il signicato della castrazione

il corpo mutilato dell’artista torna a romuo#ere una ri:essione sull&arte come soferenzae, sorattutto, sulla sacralità dell’artista, sulla sua "superiorità" che nel contesto tro#aeslicito 'ondamento nel costituirsi dell&artista come coro searato

1la mia esperienza di so.erenza + assoluta, la loro esperienza di 'elicità sarà semrerelati#a- gli sono dunque in"nitamente superiore1

Moi ma s8ur di ;an* soferta contemplazioneLidenticazione di s!, da arte delrotagonista, nel cada#ere della sorella

la metamor'osi !isessuata muo#e dal riconoscimento di s! nella morte =1ora che eramorta, mi assomiglia#a di i/1>

come nel Caligula di %amus, il desiderio di metamorosi non pu& che tro#are riscontronel sacri"cio di s$ che nel contesto equi#ale alla messa a morte del proprio corpo per l&assunzione dell&altro, quello 'emminile

diventare l’Altro coincide

non solo con il trattare il rorio coro come oggetto 'eticistico tras'orma!ile ma anche serimentarlo come entità autonoma

cosa che, non mancando di segnalarlo come incarnazione del desiderio di divenire, lode"nisce, al contemo, come sostanziale tensione della orma al cambiamento

ma nessuna ri:essione artistica contemoranea ha interretato la rivoluzione apportata apartire da ;uchamp cos4 radicalmente come quella della er'ormer 'rancese @rlan

la ratica artistica della Orlan se condivide con la !od* art l&utilizzo del coro comelinguaggio, se ne allontana decisamente sia nel ri"uto della dimensione comunitaria e dell&ostentazione del dolore sia nell&o!ietti#o da erseguire0 1l&rte Carnale + un la#oro di autoritratto nel senso

classico con i mezzi tecnologici disoni!ili oggi1

le sue operazioni di chirurgia estetica costituiscono una delle sue modalità esressi#e i/dissacranti

tema della pelle come dato di eserienza rimario 1la elle + ingannevole- nella #ita nonsi ha che la roria elle- l&a#ere e l&essere non coincidono- c&+ un equi#oco nei raortiumani erch$ non si è mai ci& che si ha- non ho mai la elle di ci3 che sono1

drastica riduzione dello scarto ra 1immagine interna1 e 1immagine esterna1, #issuta sullae nella roria carne, er di i/ sottratta alla soferenza 1osso #edere il mio roriocoro aerto senza sofrirne1

all’idea che il corpo debba essere un destino, che il nostro coro sia condannato a mutaree che "nisca, come ci testimonia lo secchio, er di#entarci #ia #ia semre maggiormenteestraneo, @rlan oppone l’idea di un corpo anti%realista roonendo i suoi interventi

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chirurgici come una lotta contro l&innato, l&inesora!ile, il rogrammato, contro la Maturainsomma, non senza un iacere !las'emo

1non desidero un&identità de"nita e de"niti#a, sono per le identità nomadi, multile, mo!ili1

allo specchio che non rinvia l&immagine ideale di s$, risponde 'acendosi 'orma che si

istituisce solo nel passaggio, immagine in uga che intreccia i contrari a artire dallamessa in discussione dell&oosizione tra esterno =la sua elle> e interno =la sua carne>

di qui il carattere perturbante del coro oera d&arte di Orlan che a.ermandosi unicamentecome gura dell’entre-deux , si roone nella coniugazione tra sacralizzazione eproanazione

@rlan dimostra di ribaltare la condanna imosta all&artista tras'ormandola nella suaglori"cazione

come se l’artista si 'osse soddis'atto u!!licamente della mutilazione come di un trion'o sullacrudeltà del u!!lico

X( Un !relan de tortionnaires =un tris di se#iziatori>( )oudeau, Tailhade, ;lo*(

nelle mani di alcuni scrittori, il linguaggio diviene un’arma, le arole, degli arnesiomicidi, le "gure retoriche, altrettanti strumenti di tortura

questa lingua tormentata, portatrice di aggressività e di morte, comie il suo la#oro allane dell’500 all&interno di una cerchia di scrittori curiosamente imarentati0 li!ellisti stilisti,innamorati della parola e della violenza, tutti ugualmente mossi dalla volontà di ar delmale

l&essenziale del ensiero di /loF su questo unto sensi!ile sem!ra contenuto nel ?Z caitolodei /ropos, intitolato recisamente "G’arte di dispiacere o lo scalpo critico"

questo caitolo è molto più che un li!ello satirico o un semlice atto di catti#o umore, questocatti#o umore innato che rende cos3 dicile a chiunque di tro#are simatia agli occhidell&autore

il titolo stesso annuncia una "proessione di ede" costruita sul ro#escio ossimorico=accostamento di arole di senso contrario> e l&associazione imre#ista

arte di dispiacere 'a entrare nella categoria delle !elle arti =o delle !elle lettere> ci3 che viè agli antipodi

rearazione alla rovescia0 1ormare qualche allie#o nell&arte di disiacere1lo scalo critico trasorma una pratica intellettuale in atto omicida

questo supplizio applicato alla testa pensante non + niente meno che una "gura analogadella decollazione, di cui si sa la 'ortuna all&eoca

;lo* annuncia un’arte poetica ri#estita da un giardino di sulizi, do#e i !oia come le #ittimesono di ordine linguistico

questi massacri letterari sono, ai suoi occhi, la sola ragione plausibile di accettare la vitamoderna

non è, malgrado le aarenze, il corpo umano, ma il coro del testo, che + mirato, e questo,attra#erso una retorica omicida

in questo li!ro, nessuno è massacrato, c&+ tutta#ia qualche morso e qualche !otta- tutta#iamorsi e !otte aaiono benigni in conronto ai sulizi retorici immaginati da ;lo*

accusa contro la mediocrità moderna

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Fner coli#a la letteratura emminile in una relazione intitolata 1Il 9assacro dellemazzoni1

/arde u!!lica una raccolta in cui izzica i tipi sociali maschili e 'emminili, rima dia.rontare un&ultima "gura, quella del oeta, bersaglio scelto di questo gioco di massacro

/loF o.ende#a la mediocrità e la consacra#a a tutti i tormenti

/arde la incoraggia al contrario, in un mo#imento aarentemente in#erso, ma che ritornasullo stesso

se ;arde esalta ci3 che ;lo* sacca, + dunque er una nalità identica, la denuncia e lacondanna della povertà nell’arte

ci3 che Adam chiamerà da arte sua, con un&uguale intensità, il triono dei mediocri

#uesta penna venale o venduta =che #iene criticata> tro#a il suo contrario e la suaria!ilitazione, il suo riscatto e la sua #era ragion d&essere resso la critica giustiziera

=1l’essenziale, è di ar sofrire e, di tutti gli strumenti di tortura morale , la enna di un!uon giornalista + ancora ci3 che c&+ di meglio1>

questa crudeltà necessaria e salvatrice si realizza in una retorica conceitaesressamente

enan =titolare della cattedra di e!reo al Collegio di Francia> #iene assimilato al suoorecchio sineddoche er dire lo scetticismo di ;lo* nei con'ronti dell&oera di Renan

il %ardinale ichard #iene assimilato al suo naso :ailhade mette cos4 in ridicolotutta la orora cardinalizia

:ailhade e /loF non comunicavano che in una simile #iolenza linguistica0

secondo /loF, Tailhade non #ale#a gran cosa come oeta :ailhade non era da meno

i < uomini si accordavano almeno sulla scelta di un capro espiatorio, rappresentante ideale di questa #olgarità che ciascuno denuncia#a, e sorattutto, di questa categoria socialedetestata che costitui#a il borghese

un !uon esempio di crudeltà retorica u3 essere 'ornito dallo studio comparato, resso ;lo*e Tailhade, della messa a morte retorica di ichepin =mem!ro eletto all&ccademia'rancese>

questo ersonaggio colorito era una preda ambita per la satira- a#e#a già isirato numerosiritratti recedenti

l’esagerazione e l’eccesso sono la caratteristica del ersonaggio- si mette in iazza unapoetica dell&u!riachezza e della canagliasi renderà, er illustrare la crudeltà del solo :ailhade, l&esemio dell&esecuzione di%opp!e

come enan era ridotto al suo orecchio, %opp!e, meno no!ile ancora, e i/ in !asso, saràridotto alla sua stola

relazione tra "stola e oetica =1il oeta non pu& dare alla luce che una oesia con'orme acolui1>

relazione tra stola e devozione Tailhade schernisce la conversione di Co$e

sono le stesse armi che Tailhade lustra er giustiziare /arrès

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sottolinea0 il suo carattere di "castrato" questa imotenza + rima di tutto di ordine letterario e il moti#o dei denti e della bocca mette in causa l&eloquenza !arr+siana e le suede"cienze =il suo balbettamento>

1;arr+s, senza talento, senza eleganza, e che non ha cultura se non quella dei manuali oco

digeriti il 'amoso 1stomaco disetico1 di ;arr+s, in cui la siologia rinvia ancora unavolta alla psicologia

lo stile di $oudeau è un po’ diferente

il suo riso non si applica n$ agli indi#idui n$ alle ersone- se la prende iuttosto con lerazze e le etnie =gli E!rei, i @olacchi>, in via accessoria con i generi =il oema eico>

il metodo resta lo stesso

il "naso adunco" =che designa l&E!reo> addita la voracità della razza ebrea

dopo l&orecchio di Renan e la "stola di Co$e, è ora il naso dell’6breo che ser#e daargomento

ma )oudeau #a i/ lontano0 se la prende con il mito, 'a #iolenza al mito, mito dell’6breo'6rrante al quale la tradizione a#e#a aarentemente dato una 'orma de"niti#a

il rotagonista del romanzo da nomade è divenuto sedentario, e ha 'atto #oto di domicilioalla /orsa di arigi

l&E!reo%Errante ca#alca il <itello d’@ro, che ha anch&esso su!ito er l&occasione unametamorosi0 ha 1dalla testa alla coda una !ardatura di asino1

la stampa diviene impotente, la penna, che la si era #ista resso ;lo* strumento ditortura, e qui 1coltellaccio1 resso )oudeau, perde ormai la sua grinta

la 'onte del linguaggio + d&ora in oi asciutta, l&oera non saprebbe esistere di 'ronte aldenaro

)oudeau redige una sorta di storia della poesia attra#erso le eoche, in cui la derisione o ilsilenzio raggiungono ogni 'orma di esressione oetica

#iene crudelmente diinta la rovina della poesia

questa mediocrità moderna si incarna, er )oudeau come er Tailhade, nell&autore edesecutore di canzoni satiriche aulus

non + un caso se i < scrittori si ser#ono della stessa arola0 la rivista rinvia ad una poesiadegradata di ca.+%concerto o di alco di saltim!anchi, di trattoria di camagna e dimarciaiede, di !ar e di !ettole, che nessuna crudeltà sarà mai abbastanza orte percondannare come essa lo merita

XI( Distruggere anche le ro#ine( Istruzioni er l&uso(

Artaud sottolinea l&esistenza di una linea alternativa e radicale di cui KarrF era statol’iniziatore0 linea "crudele" che annullava le 'orme tradizionali del ensiero e della

raresentazione

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benchè Artaud e KarrF siano accomunati da un&analoga #olontà di distruggere le certezzeconsolidate, l’in.uenza di KarrF nell&arte del KBB + stata considerata con una certasupercialità

la causa andrà 'orse ricercata nelle diese e nelle de#iazioni costruite da Qarr* stesso perproteggere da volgarizzazioni semplicatrici il contenuto incandescente delle sue

a.ermazioni

il Qarr* !u.one, alcolizzato, ersonaggio ittoresco della @arigi maledetta e decadente, + lamaschera, consapevolmente costruita e messa in scena, di un progetto estetico e"loso"co teso a distruggere l&idea stessa dei #alori assoluti

tutte le oere, tutti i #alori, tutti i signi"cati sono posti sullo stesso piano con la lucidavolontà di abolire gerarchie e sovrastrutture

"l’assoluto'mente"

ma non !asta0 bisogna distruggere anche le rovine, erutta =bu, 'attosi schia#o, grottescoangelo annunciatore di un’Apocalisse che non ristabilirà i valori, ma li cancellerà tutti

il cinismo, l&indi.erenza, la crudeltà del ersonaggio di U!u sono stati letti come caricaturedel potere, ma contengono anche altri signi"cati

=bu non è solo un ersonaggio moralmente indesidera!ile, incarnazione tragicomica del malee della stuidità, ma + anche colui che cancella le distinzioni 'ra !ene e male, alto e !asso,ositi#o e negati#o, anima e coro mettendo tutto allo stesso livello, mostrandol’inconsistenza e l’assurdità di #uesti concetti se considerati come i #alori assoluti e'ondatori della società e della morale

all&interno della saga u!uesca, bu encha!né =sottomesso> ricore un ruolo particolare,essendo un’opera "scritta" e non solo 1in#entata1 da Qarr*

nonostante la sua 'ama sia sorattutto legata a bu roi , Qarr* non è l’autore di#uest’opera, da lui 1non1 scritta e nella quale si è limitato a riprendere la saga satiricascritta dai suoi comagni del liceo di Rennes per prendere in giro un ro'essore dimatematica

l’intervento di KarrF è stato tuttavia determinante perch! solo lui a#e#a comreso lacarica tra#olgente che quello stesso testo ote#a esrimere se situato in una rosetti#adi#ersa e #isto con uno sguardo di#erso

la decisione di spostare la saga liceale su una scena teatrale e di 'arla raresentare daattori, ha trasormato completamente il signi"cato dell&oera, roducendo un&oera di cui Qarr* u3 a giusto titolo considerarsi l&autore e, sorattutto, l&in#entore

con questa oerazione, Qarr* anticipa l’uso del read"made di ;uchamp0 distruggerel’idea di opera d’arte come #ualcosa di comiuto e di intocca!ile e mostra che l&oera +solo un aggregato casuale di materiali dal senso incerto

il punto di vista dello settatore e del lettore di#entano determinanti non solo er lacomrensione dell&oera, che resta sempre un momento ro##isorio, ma per la sua stessacreazione

KarrF elimina la unzione dell’autore e addirittura ne cancella la resenza "sica, non piùnecessaria all&esistenza dell&oera stessa

Qarr* si identica consae#olmente e costantemente in U!u

messaggio di Qarr*0 l’assurdo crea e regge il mondo, il tempo e lo spazio non esistono, lavita e la morte sono concetti o stati 1ari1

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il tema della libertà #iene s#olto attra#erso un rovesciamento "patasico" 5arodia delleteorie scienti"che e del ensiero accademico, in !ase alla quale tutti i rincii ossono esserea.ermati e contraddetti in nome dell&assoluta li!ertà creati#a dell&artista, 'uori da schemirecostituiti7 !asato sull&identità dei contrari0 solo la schiavitù permette la #era li!ertà

nell&oera teatrale si susseguono molte situazioni paradossali

1non a#remo demolito tutto se non demoliremo anche le ro#ine- ora non #edo altro mezzo ercostruire dei !ei edi"ci !en ordinati1

la rase, in apparenza, + degna di un ersonaggio grossolano e stuido come U!u, ma inrealtà nasconde un rin#io colto e mirato, poich! "traduce" un&esclamazione di Cesareriortata da Lucano nel 9ellum Civile

%esare + di 'ronte alle ro#ine di Troia e contemla le ro#ine di quelle no!ili mura- egli sta percalpestare quelli che sem!rano sassi, ma un abitante lo avverte che sta calestandol&altare di )io#e- a quel unto, %esare esclama0 1anche le ro#ine sono andate distrutte e nonsono riconosci!ili come resti dei grandiosi monumenti del assato1

l’esclamazione di =bu traduce la 'rase latina eliminando la #isione malinconica dellastoria, del temo e della gloria

per =bu si tratta di non notare la scomarsa dei grandosi monumenti e delle loro ro#ine, madi afermare la necessità di distruggere anche le ro#ine, di 'are ta!ula rasa per allontanarela tentazione e la ossi!ilità di riristinare i resti del assato

a questo mani'esto di distruzione radicale si collegheranno le avanguardie, basti pensare ai mani'esti incendiari 1contro1 tutto e dalla #isione della guerra come 1igiene del mondo1,ondata distrutti#a che a#re!!e do#uto cancellare tutta la #ecchia tradizione

per cogliere il senso della 1traduzione1 comiuta da Qarr*, do!!iamo analizzare da #icino untesto che Qarr* stesso considera ondatore e che intitola Linteau (Les Minutes de $ableMémorial 5rchitra#e =I inuti di Sa!!ia emoriale>7

contiene un messaggio di totale superamento dei parametri abituali del giudizioestetico

il tutto + a8dato ad un inciso nel testo, la cui interretazione otre!!e aarire curiosa oaddirittura oscura0 1+ #erosimile che molti non si accorgano a.atto che ci3 che #a a seguire siamolto !ello1

KarrF utilizza "très" non nel senso con#enzionale di suerlati#o, ma secondo l&etimologia econ un senso di de"nizione saziale ="trans" N al di là>

KarrF denisce la sua opera non come qualcosa che accumula #alori =1molto !ello1>, macome #ualcosa che li suera, onendosi al di là di essi

questa consae#olezza indi#idua il punto da cui partire er iniziare una na#igazione construmenti e rosetti#e nuo#e

la consae#olezza di un necessario e deciso cam!iamento di rotta a#e#a guidato il sabotaggio comiuto da Qarr* nei conronti del linguaggio

con la stessa violenza KarrF attacca le imalcature concettuali e culturali sulle qualiriosano i canoni estetici e artistici

se Artaud reclamerà di "nirla con l&adorazione #erso i caola#ori, KarrF, attraversol’esaltazione del mostro, a#e#a sovvertito le modalità del rapporto all’opera dettad’arte0

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1è d’uso chiamare 9@1:@ l&accordo inconsueto di elementi dissonanti- + cos4 per chi noncomprende- io chiamo mostro ogni originale inesauri!ile !ellezza1

idea di un accordo inatteso ra elementi dissonanti

l&eserienza di una situazione al di là della !ellezza, er la quale non valgono più i arametriconosciuti, cambia il rapporto ai materiali, alle modalità e al signi"cato dell&oerazione =edell&oera> comiuta

l’opera 7d’arte8 non sarà più caratterizzata da una costruzione de"nita secondo un rogettocoerente, il cui #alore possa essere #alutato e misurato, ma è un materiale che si one 1aldi là1 dell&idea conosciuta e con#enzionale di !ellezza e di arte

l’opera a cui pensa KarrF + un aggregato di materiali stra#aganti, associati in mododissonante, dal signi"cato intermittente e discontinuo0 materiali disarati, riciclati, de'ormati,assem!lati, ma comunque adatti a mettere in moto un rocesso di immaginazione di cui lacreazione di un’opera è solo una tappa nella #icenda senza "ne del ciclo delletras'ormazioni e delle de'ormazioni

1l’impressione di incompiuto esiste er il lettore le cui ginocchia non comrendono iltramolino- dare questa imressione, è d’altronde l’arte- l&imressione del salto +certamente più grande presso colui che non salta- + a questo e.etto che deve tendere laletteratura1

l’opera è pronta a sparire e a rinascere sotto orme diverse grazie allo sguardocreatore dello settatore o del lettore, che è colui che crea l’opera

KarrF produce testi e immagini a artire da testi coiati, assemblati con totaleindiferenza al loro 1#alore estetico1 e alla coerenza delle associazioni e dei signi"cati diartenza

a proposito della traduzione, Qarr* non si preoccupa dell&esattezza o della 'edeltà al testodi origine, poich! 1er chi sa leggere, lo stesso suono o la stessa silla!a ha semre ilmedesimo signi"cato in tutte le lingue10 la arola 1industria1, er esemio, in tutte le lingue + 'ormata da 1uno%due%tre1 mentre 1catena1 e 1catin1, 1otion1 e 1oison1 nascono dalla stessa radice signi"cano lastessa cosa

anche la unzione dell’autore su!isce un radicale cambiamento e di#enta uno statoincerto, intermittente, addirittura involontario perch! si otrà essere l&autore di un testo inmodo casuale e che non si era =interamente> re#isto

il rocesso creati#o sta tutto nel suo possibile divenire0 l&oera + un residuo trascurabile

di questo mo#imento

Qarr* dichiara che l’autore non è il solo detentore del signi"cato del testo e iotizza chel&autore potrebbe addirittura non capire #uello che ha scritto, mentre un lettorepotrebbe comrendere cose del tutto di#erse da quelle che l&autore crede#a di a#ere scrittosia erch$ i/ geniale dell&autore sia erch$ meno dotato di lui

ognuno di #uesti casi produce un&oera dal signi"cato #aria!ile

il #ero genio 'unziona come lo stomaco dello struzzo0 non c&+ materiale a!!astanza duro eoco commesti!ile che non #enga tras'ormato e digerito da quello stomaco

1non si roduce assimilazione, ma de'ormazione- non si roduce imitazione, ma trasosizione1

Gucano lamentava la erdita delle ro#ine suggerendo l&idea che nulla resta della gloria e deii/ grandi monumenti, KarrF rovescia il signi"cato della 'rase, acendo della distruzione il

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esse rendono coro attra#erso il recupero della prima grande stagione letterarariarancese, la produzione epica, gesto che si s#olge nella messa in rovina dell’ideologiaveicolata dai romanzi cavallereschi, quell&unione della morale della assione e della ragione moralizzanteche sarà denunciato dal %on Chisciotte di Cer#antes

* racconti giovanili segnano l’atto di nascita della scrittura di ;ataille o, #uanto meno,una tappa cruciale in quella #ocazione alla scrittura che ;ataille colti#a "n dall&adolescenza eche, legata inizialmente alla ede religiosa, sem!ra esserci esressa essenzialmente incomponimenti poetici

&otre %ame de 'heims sua rima u!!licazione- #ero e rorio inno alla cattedrale diReims =luogo er eccellenza della cristianità>

redatti #erosimilmente tra il K<B ed il K<?, nel momento in cui si consuma il distacco di;ataille dalla religione, questi racconti inaugurali, se!!ene non esenti da un certagofaggine comositi#a e stilistica, aaiono già prossimi nel loro nucleo tematico ai grandiracconti erotici

La Ch(telaine )entiane =La Castellana )enziana> rimo dei ? racconti- am!ientato nelmedioevo, mondo dal quale ;ataille sare!!e stato catturato al punto da essere indotto adentrare alla scuola delle carte 5istituto d&insegnamento sueriore di storia7

L’*rdre de Chevalerie argomento della sua tesi alla scuola delle carte0 racconto di uneisodio della guerra dei crociati questo !re#e oema incentrato sui costumi di unacavalleria ideale non + solamente di #alore in quanto dà la 'ormula i/ signi"cati#a della moralit+ cavalleresca ma anche er la descrizione della cerimonia dell&in#estitura del ca#aliere

non + di8cile cogliere la connessione di questo tema con le reoccuazioni iscritte nellasocietà segreta Ac!phale a cui ;ataille dà #ita negli anni ?B- n$ quella del %ollegio di1ociologia con L’3rdre de chevalerie e con la nozione di ordine semlicemente

se si analizza La Ch;telaine <entiane, racconto i/ o meno contemporaneo dell&eoca in cui;ataille redige la sua tesi alla scuola delle carte, si constata che la sintesi dello siritoca#alleresco e del cristianesimo che anima L’3rdre de Chevalerie è già rinnegata

la cavalleria, #uesto 1uso germanico idealizzato dalla Chiesa1, non appare più come unsanto ordine accettato dal ca#aliere e le virtù proprie del cavaliere non sono più didi'endere la Chiesa, i o#eri, le dame, n! di osser#are la castità con un rigore articolare

delle 2 cause di e#oluzione dell&istituzione della ca#alleria messe in luce la su!ordinazione della assione guerriera ad una morale razionale ad oera della chiesa l&associazione tra assione guerriera e assione erotica ad oera della letteraturaè #uest’ultima ad essere #ui operante

è sotto il dominio esclusivo dell’amore'passione che #i#e il gio#ane ed elegante signoredella Ch;telaine <entiane

modello peretto, in ci3, di quella ca#alleria li!era, mondana, in cui l’amore, addolcendo la'renesia rimiti#a dei berser=ir 5!ande religiose o società di guerrieri7 germani, raggiunge il suooggetto ri#ilegiato, che + er l&uomo una donna o er la donna un uomo

e tuttavia ancora vicino al mondo delle Chansons de geste do#e, legato ai #alori

dell&aristocrazia militare, ersiste#a sen+a imporsi esplicitamente uno spirito di passioneguerriera

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è in "tutta la selvatichezza delle oreste germaniche" che $autier =da cui ;ataillerende sunto>, opponendo la ca#alleria #irile e !ar!ara delle origini alla ca#alleria di teatro,s!ru.ona e temeraria dei romanzi della Ta#ola rotonda, a#e#a cameggiato gli eroi =atei> dellei/ antiche canzoni di gesta

;ataille, in uno dei suoi rimi contri!uti a 1Documents1 =la ri#ista che 'onda legando er la

rima #olta ittura e letteratura>, e#idenzierà delle canzoni di gesta un elemento assente nel li!ro di )autier, il legame tra orrore e umorismo

1è l’orrore che costituisce aarentemente l&elemento stesso delle canzoni di gesta- tutta#iaquesto orrore non è urlato sel#aggiamente- esso + esresso con una bonarietà provocante1le canzoni di gesta ri.ettono un mondo che non è più veramente solidale con letradizioni di #iolenza delle tri!/ germaniche e mettono in scena dei ca#alieri condanna!ili, l&unoe l&altro ri#oltati, ortati da uno sirito di dismisura, si mettono uori dalla leggeQ ma + lalegge generale della società, la legge 'eudale o la legge umana, alla quale questi ca#alierimancarono, non è ancora la legge della cavalleria

non è d’altronde senza dignità, n! senza gentilezza che + raresentata la dismisura diquesti ca#alieri0 un indoma!ile orgoglio, uno sirito ersistente di 'renesia e una 'atalità

ostinata conducono questo ca#aliere a #iolare la ietà religiosa, ma la simpatia +aertamente esressa er l&a!omine#ole eroe

ria.ermando l’in.uenza tardiva del cristianesimo e dei rincii dell&amore cortesesull’educazione dei cavalieri, ;ataille rammenterà che il eudalesimo non pu& essereseparato dalla dismisura, che + il rinciio delle guerre e, identi"cando il mondo delle armi al!isogno, rorio dei guerrieri germani, di #i#ere so#ranamente, ricondurrà la mostruositàuerile di )illes de Rais a quella di un’intera classe, la nobiltà, nel momento in cui lacentralizzazione monarchica la riduce all’insignicanza, e la cui #ocazione al male rolungail rinciio 'eudale dello sreco, alla letteratura

1la tragedia di )illes de Rais incarna quella di un mondo al #uale una gura sanguinanteconviene, e che tradisce in ogni modo una crudele sciocchezza1

con la messa a uoco della 1sciocchezza1 e della 1!am!inata1 che guidano le e.erateer#ersioni di )illes de Rais, ;ataille collega l&esistenza semlicemente estetica della no!iltàalla letteratura, all&arte nel loro sogno !ruciante, uerile, irresonsa!ile, di accedere ad unaviolenza sacra incompatibile con l&organizzazione sociale e con la legge che la regola

;ataille eslicita i 2 tempi, contemlazione, lacerazione, attraverso cui il crimine sessuale di)illes de Rais si in#era in messa in settacolo

%e l’art envisagé =considerata> comme un délit : + il titolo di un li!ro che ;ataille a#e#arosettato nel dooguerra e nel quale si u3 'orse riconoscere il nucleo i/ rimiti#o delsaggio La Littérature et le Mal

La Ch(telaine )entiane raresenta, cos4 come il secondo racconto, 'alph ebb, unarima "gurazione di ci3 che lo scrittore chiamerà "la società di consumo degli amanti" eu3 essere letto come l&illustrazione della 'ormula che are il suo saggio L’>rotisme:1dell&erotismo, + ossi!ile dire che + l’approvazione della vita no nella morte1

nella Ch(telaine )entiane un castello isolato nel mezzo di una camagna inne#ata, neidintorni di Lou#res, 'a da 'ondale all&amore cuo della castellana e del gio#ane signore senzanome, in reda a sentimenti contraddittori e tutta#ia destinati in un eccesso di delirio aricongiungersi nella mortein 'alph ebb, l&incontro notturno, aassionato di Ralh e della sua gio#ane amante neiressi di un castello a SoutVha* nel Dorsetshire e il suo esito tragico "gurano il movimentoindicibile della passione nella sua corsa estatica verso la morte

1ade + stato 'orse il rimo ad a#anzare il aradosso del crimine come condizione delpiacere

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/ataille, commentando Sade, a.ermerà0 1più insopportabile + il crimine, più grande + iliacere1

+ la tesi centrale dell&>rotisme in cui il vizio, lo spreco rovinoso dei ersonaggi di Sades#elano la connessione dei roi!iti inerenti alla morte e alla sessualità

;ataille scoprirà 1ade solo successi#amente- precedenti a questa scoerta, La Ch;telaine<entiane e ?alph @ebb delineano un mondo che aare già a misura di Sade

questi < racconti mettono in'atti in scena la ascinazione della #iolenza e della #iolazione, ildesiderio di crimine e di morte di cui l’essere umano è assetato

questa 1#erità1 si annuncia come strettamente legata a 2 nozioni centrali in ;ataille0quella di eccesso in #uanto insuccesso della "loso"a nella sua retesa di dare un 'ondamentoalla de"nizione di essere0 1l’eccesso è ci& stesso per cui l’essere + rima, rima di tutte lecose, 'uori da tutti i limiti1quella di riso il cui enigma + al centro delle sue reoccuazioni0 1il riso era ri#elazione, ari#ail 'ondo delle cose1

1ridere mi orta#a più lontano che il pensiero- ridere e pensare mi sem!ra#ano rimacompletarsi- il ensiero senza il riso mi sem!r3 mutilato, il riso senza il pensiero eraridotto a questa insigni"canza, che gli era comunemente accordata- ridere e#uivaleva a ;io-a#e#o allora la ede cattolica, ma il mio ensiero intero si risolse in questa immensa ilarità1

luogo inaugurale di un&interrogazione intorno alla quale ;ataille #errà disiegando tutta la sua"ateologia", il riso, in quanto espressione della totalità dell’essere, si con"gura comestrettamente legato alla dépense, allo spreco

accanto ad un riso minore, solidale con la società e i suoi #alori =quello che si roduce,senza grande inquietudine, dinnanzi all&insu8cienza del bambino>, ;ataille indi#idueràl&esistenza di un riso maggiore inteso come negazione del ondamento stesso della

composizione sociale, rottura senza ritorno, comunicazione 'olgorante con il nonsenso, salto#erso l&imossi!ile e le cui orme storiche sono date nei saturnali, nella 'esta dei 'olli, nelcarne#ale, nella messa a morte dei re

inaccessibile ad ogni saere "loso"co, #uesto riso ha la sua origine nell’angoscia

+ la gioia dinanzi alla morte

ma anche il riso spaventoso che, conuso al ricordo dei !erserir germani, risuona nelleagine su )illes de Rais

il riso pu&, a partire dall&erotismo, erdere il otere di li!erare dalla tragedia0 pu& ortarel&orrore al suo colmo, per aprire la coscienza umana all&estremo dell&orrore

è precisamente #uesto riso che annuncia il 'ondo terri"cante dell&erotismo a irromperenella Ch(telaine )entiane: lo scoio di riso scon#eniente del gio#ane ca#aliere + il segnocon cui il mostro si annuncia nella sua grandezza so#rana ri#elando, mediante l&eccesso stessoche lo domina, che il movimento dell’amore, portato all’estremo, è un movimento dimorte

#nzioni di ;ataille [ 1il racconto di morte1

questo racconto, i/ eslicitamente degli altri <, annuncia il ruolo che il dato biograco +chiamato a ri#estire nelle n+ioni di ;ataille, semre ossessionate nella loro ricercadell’impossibile

questa #ocazione resuone la violazione dei limiti implicati dalle con#enzioni

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e la messa in luce della "parte maledetta" dell’uomo, la cui chia#e + data dal vizio,#ersante esistenziale della teoria olitica ed economica della dépense

ci3 che qui si annuncia + quel disositi#o chiamato la "unzione di dighe" di quelle arti deltesto che !isogna interretare come tentati#i di intraolare il lettore in una lettura che mira acoin#olgerlo, a corromerlo, o meglio, ad aprirlo alla coscienza della propria corruzione

se bisognerà aspettare -istoire de l’8il, erch$ il signicato che l&autore imrime al vizio sia eslicitato, esso aare tutta#ia #ui già indissociabile dal bordello, questa 1casad&angoscia, d&orrore, di morte, di animalità1 che sarà chiamata ad occupare nelle #nzioni di/ataille lo spazio lasciato vuoto dalla Chiesa

se il asso non + ancora comiuto e l’erotismo non è ancora assunto come 1asse diri'erimento1, esso aare tuttavia già 'ondato su una "loso"a

signi"cati#o in tal senso + sorattutto il terzo racconto, $variste, #era e roria cameramortuaria dove la morte inaugura, sotto l’efetto dell&irruzione del riso, l&economia chesottende tutta la roduzione "nzionale di ;ataille0 l&oerazione di collegamento tracristianità e monarchia

ambientato, come i grandi racconti erotici, nel mondo attuale, quello del capitalismoborghese di cui lo scrittore non cesserà di denunciare il rinciio utilitario, 1variste nonsembra conservare del lontano medioevo che le nere ietre della cattedrale di Saint%Flour,sorde ad ogni richiamo religioso

tuttavia il ricordo dell’economia gloriosa di #uel mondo continuerà ad alimentare len+ioni di ;ataille

se + #ero che la scrittura di /ataille prende avvio sulle ro#ine del medioe#o!ianco, luminoso, religioso e monarchico delle cattedrali gotiche e della sordanecessità ideologica che lo comanda, sarà per perpetrare un medioe#o i/remoto e originario0 #uello notturno, malvagio e eudale delle 'astose'ortezze di )illes de Rais e#ocate da u*smans in Là4bas, e rivitalizzato daquei #eri e rori luoghi maledetti dell&immaginazione che sono i castelli delromanzo nero, genere di l4 a oco chiamato da ;reton a giocare un ruolocentrale nell&esressione del "contenuto latente" del mondocontemporaneo

il castello della Ch;telaine <entiane, Gouvres'haut, nel cui nome echeggia quello dell&antica'ortezza del Lou#res, in senso etimologico "luogo inestato dai lupi", ma anche, perestesione, #uello dei gio#ani berser=ir simili nella loro ra!!ia estatica a lui o #uello dellemaschere di #elluto nero ostentate come segni di vi+io dalle rotagoniste dei romanzi erotici di;ataille, assidue di 1luanari1 o con#ertite dal iacere in 1lue1, si designa come il luogoinaugurale di un tema chiamato a ripetersi attraverso la serie di castelli neri chesuggellano l&incontro con Sade0

dalla casa di cura di -istoire de l’8il, 1'also castello di piacere1 isolato sul mare, entro lecui mura si consuma il supplizio di arcelle alla massa scura del castello di -istoire de rats do#e ;( + rigioniera di un padreincestuoso dalle ro#ine del torrione della Maison brlée che si staglia sul !urrone in 'ondo al quale#iene ad in'rangersi la passione criminale di arthe alla grande casa 'atiscente di Inger#ille, nei cui ressi Charlotte, in &ivinus deus, si iniziaall&amore saco er dissol#ersi in Ma m7re, l&ultimo romanzo di ;ataille, nell&ironico sorannome di"cavaliere della triste gura" che R$a alica a @ierre, 1il !am!ino dei !oschi1, oco rimadi cimentarsi nel suo atto di perdita della verginità

sorannome che, con lie#issimo scarto della lingua, ossiamo intendere anche come "ilcavaliere dalla triste gura", esressione con cui a artire dal I00 si #olle designare ;on%hisciotte, il ca#aliere errante attra#erso il quale %ervantes #olle condannare ilmera#iglioso 'emminile dei romanzi della Ta#ola Rotonda

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XIII( Leiris, 1un oloch =antica di#inità, ra8gurata con testa taurina, a cui #eni#ano sacri"cate#ittime umane> qui se nourrit de ses rores entrailles =interiora>1(

la crudeltà non è stata per Geirs come + otuta essere er ;ataille e i/ ancora er rtaud,determinando una poetica di cui essa a#re!!e comandato il gioco delle 'orze e delle 'orme

la crudeltà + tuttavia un tema presente, e se ci3 non lo è nell&insieme dell&oera, lo +almeno nella sua prima parte in cui essa occua un posto centrale tanto nelle 'orme delcontenuto che in quelle dell&esressione

con prima parte dell&oera intendo il eriodo che =inizio anni 20 ' metà anni *0>conduce alla redazione di L’ge d’homme, esressione ultima di un rituale sacricatorio-distinguer3 cos4 rima gli anni surrealisti in cui Leiris nota0 1ognuno creerà il suo rorio Rito,per la scoperta di s! stesso- l&oera d&arte non ha altro o!ietti#o che l’evocazione magicadei demoni interiori1 oi l&eserienza di %ocuments di cui il nuovo rapporto al visuale aare inseara!iledall&entrata nella parola autobiograca in"ne il tentativo di li#uidazione, strappare le maschere, esporre i comlessi, i

'antasmi, denunciare l&intreccio =del romanzo>, che raresenta L’Ae d’homme, una delle i/#i#i"canti e contagiose oerazioni di critica della letteratura degli anni *0

dal mito di Damocl+s alla metaora tauromachica, l&insieme di questo eriodo aareretrosetti#amente collocato sotto il segno della corrida

1'esta sacri"cale e arte maggiore, che illustra bene il duello dell’artista contro il mondoesteriore quando, straando la sua roria elle e tenendosi in iedi davanti all’opera dacreare in posizione di scorticato, tenta di domare la natura e rendendola dalle ieghealitanti di questo mantello, e, nuo#o Damocl+s, prova ad abolire la morte acendosi un&arma scintillante dalla minaccia che esa#a da semre su di lui1

Da L6canthope a Damocl+s Siriel(nello studio di 9asson, molto prima che si oer3 la 'usione con i surrealisti, si riuni#a un1crogiolo di amicizia1 che Leiris non ha mai smesso di collocare all’origine della sua opera

1anch! giungessi a rodurre qualche cosa di leggi!ile, è stato necessario che incontrassi ilittore ( ( e che mi "dassi, cos4 come il iccolo numero di intimi che si riuni#ano nel suostudio1

e#ocando lo studio di asson, #orrei ricostruire l’atmosera "crudele" nella #uale sonomaturati i testi che mi interessano qui la conessione di Damocl+s Siriel inserita nel cuore stesso di urora

e il !re#e racconto in rima ersona che ne costituisce il nucleo iniziale

rirenderei i nomi di ietzsche, 1ade, ;ostoRevsMF, "gure rotettrici e grandi distruttoridi orizzonti convenzionali

nomi ai quali !isogna aggiungere quello di :ourneur, con il suo teatro della violenza, dellacrudeltà, la i/ incisi#a, e del lirismo i/ tra#olgente

negli anni <B, Leiris ricoia nel suo .ournal una !re#e rosa =incomiuta>- la intitola LeL"canthrope e la dedica a /orel, 1in meschino omaggio1, recisa

è necessario interrogarci sul senso di questa dedica tanto più che Leiris 'arà risalire,

numerosi anni i/ tardi, la redazione di questo testo, in qualche modo ondatore, a 1chBob,mani'estando la sua ammirazione er l&autore

mentre i motivi

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del sanguedella crudeltàdell&odio degli umani come di s$del desiderio di #endetta e di distruzione assolutasembrano raddoppiare il racconto della #ita di :ourneur

1bambino, ero già crudele- gli uomini e le donne mi sem!ra#ano delle tristi !estie solo!uone ad accoiarsi- amavo vedere scorrere il loro sangue e ne aragona#o le gocciolinescintillanti raccolte nelle mie mani alle stelle che !rillano nel cielo1

perch! Geiris ha collocato nell&intestazione del suo testo il nome di ;orel, cancellando ognirierimento a 1chBob44

gli u allora più acile identicarsi a colui che, non esitando a collocarsi di 'ronteall&irrimedia!ile, non 'u meno il !oia di se stesso che quello degli altri

più che 1chBob, il Gicantropo /orel sem!ra a#er riatti#ato il 'antasma della castrazione edelle sue occorrenze che, qualche anno i/ tardi, si mani'esterà con tutta la sua #iolenzanell’autobiograa antasmatica di ;amoclès 1iriel collocato nel cuore stesso di urora, il

romanzo oetico redatto alla "ne degli anni <B

opera cerniera tra la ri#azione lirica del rimo eriodo surrealista e la redazione di l’Ae d’homme

urora è l’ultima prova in vista della costituzione di un soggetto auto!iogra"codi questo testo a cui settano a ieno diritto l&estetica surrealista la sua ossessione claustro'o!ia il suo desiderio di rottura e il suo gusto di mera#iglioso

Leiris ha detto0 1ci3 che mi lega ad Aurora + la ducia che #i + 'atta all’immaginazionelasciata nel suo stato sel#aggio, l&orrore che #i + annunciato allo sguardo di ogni specie dissazione- il riuto che si oone a questa condizione di uomo1

dietro lo s!rigliamento 'antasmagorico aarentemente gratuito dell&immaginazione, al centroatti#o delle immagini e dei sim!oli, lavorano già alcuni dei materiali più incandescenti diL’ge d’homme

di questo viaggio iniziatico all’interno di se stesso nel corso del quale il narratoreeHtradiegetico 5che si ri#olge direttamente al u!!lico e non ai ersonaggi del racconto7 moltilica le immagini dell&io in una serie di doppi, ricorderei la conessionetestamentaria di ;amoclès 1iriel

1bambino, ero già crudele- odiavo gli uomini =tristi animali solo !uoni ad accoiarsi> eanche le !estie e i #egetali, non conservando amore che per ci3 che + inanimato1

arole inaugurali che illustrano su!ito la connessione comulsi#a =che costringe> dei criminie delle proanazioni che conducono alla catastroe nale in un rilancio inaudito diviolenze e di atrocità comiute con una recisione rituale er mezzo del coltello sacricale

1era lo strumento peretto, aguzzo, duro e che risalta, triangolo unico che simbolizza lasola triade che degno di riconoscere0 @UREJJ, FREDDEJJ E CRUDELT\1

molti gli eisodi che riattivano la violenza originale nel tentativo di con'erirle #aloremitico

al termine di questo terri!ile racconto della castrazione e della morte, e#ocher3 la scandalosaviolazione della matrice, luogo e simbolo della riroduzione, collocata nel cuore stesso

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del temio della 'emminilità di cui il gio#ane gerarca aveva sconvolto la struttura #itale perrenderla i/ con'orme alla sua di#inità morti'era

ultimo gesto sacrilego legato all&eliminazione della di.erenza dei sessi ma che rovescia dicolo anche il rito sacri"cale e trasorma il !oia in #ittima0 1avevo contato sul timore cheisira#o e sul carattere sacro che la mia 'unzione con'eri#a alla mia ersona per sofocare nel

popolo ogni mani'estazione di rotesta, ma mi ero sbagliato nel calcolo1

incapace di suggire ad un destino sottomesso alla schia#it/ igno!ile della morte, ;amoclèsnon ha altre soluzioni che mettere "ne ai suoi giorni ri#oltando contro di lui il coltello delsacri"cio

del suicidio, Geiris dirà che è il solo modo di 1di#entare nello stesso temo sé e l’altro,maschio e 'emmina, soggetto e oggetto, ci3 che + ucciso e ci3 che uccide, sola possibilità dicomunione con s$ stesso1

relazione speculare che, attra#erso la scaatoia di un’identica ossessione della morte,unisce lo scrittore al gerarca crudele non solamente nell&in#ersione anagrammaticaLeirisSiriel ma ugualmente nell&identi"cazione a Damocl+s, l&eroe mitologico condannato

da un destino crudele quant&altri mai ad un&angoscia e ad un rischio in"niti

1la morte mi strapiombava come una cua minaccia- mi sorzavo di credere che l&a#reis#entata attra#erso un&armatura, un nascondiglio anche contro i suoi attacchi mute#oli main'alli!ili- temendo la morte, detestavo la vita 7poich! la morte ne + il i/ sicurocoronamento>1

dell&eroe mitologico, la spada minacciosa arà, nell’estetica tauromachica che sarà allorala sua, il simbolo dello strazio del poeta, reso tra le imposizioni contradditoriedell&isirazione al sognoe del consenso dato al reale

colui che 1ha reso il suo destino er le corna, la sua sada a iene mani1riconoscendo che c’è nella crudeltà che si esercita una sorta di determinismosuperiore al #uale il !oia suliziatore + sottomesso lui stesso, e che de#&essereall&occorrenza determinato a sopportare, Leiris tirerà allora 'rancamente le conseguenzedella de"nizione dell&io come alter ego, suicidando in qualche modo l&io e interpretandolo come un altro

abbandonando i restigi idealizzanti e rassicuranti delle trasosizioni 'antasmatiche,accetterà di ritrovarsi di ronte a lui stesso come il torero con'rontato al toro

la sua autobiograa, come #uella del gerarca di Aurora, sarà certamente una 'orma dimessa a morte

ma, al termine di un processo che si #orrà liberatorio nella sua #ocazione 'ondamentalmentetragica, essa sarà ugualmente e essenzialmente un atto di nascita0 1ricerca di una ienezza#itale, che non saprebbe ottenersi prima di una catarsi, una liquidazione, di cui l&atti#itàletteraria, e articolarmente la letteratura detta "di conessione", aare uno dei i/comodi strumenti1

Un modo anico di #edere le cose(

negli anni ?B, Leiris rompe con il surrealismo

prendendo le distanze dalla letteratura che a#e#a "no a quel momento raticato,raggiunge /ataille a %ocuments

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&ocuments 'u il luogo in cui lo settacolo della di.erenza documentata nei suoi asetti i/stra#aganti, ha ermesso la presa di distanza dai pregiudizi più radicati dellaci#ilizzazione occidentale

una stue'acente messa in scena dell’altro 'ondata su un nuovo rapporto al visuale

Leiris si mette a ormare il suo proprio pensiero nell&accomagnamento 'econdo, e nonnella semlice illustrazione, di una straordinaria maniolazione di immagini

+ questo la#oro inseparabile dall&entrata nella arola auto!iogra"ca che #orrei illustraree#ocando le immagini che la nutrono Massacri di una proscri+ione romana di Caron Lucre+ia e <iuditta di Cranach

;ataille, contro l&astrazione riduttrice di un modo di #edere cometente, chiama con#eemenza all&esercizio di un "modo di vedere inantile o selvaggio/

Geiris risponde u!!licando 1Una ittura di ntoine Caron1, articolo di un’audaciasconcertante in cui una serie di ricordi d’inanzia introduce il testo illustrato di

riroduzioni del quadro Massacri di una proscri+ione romana

Massacri di una proscri+ione romana terricante e ammirevole scena di carne"cina tintadi erotismo =otograati er la ri#ista>

1Caron rese uno strano piacere 7di ordine sadico o masochista> nell&esecuzione di questi'olgoranti orrori- come un bambino tortura degli animali domestici e decaita delle mosche, sitraa le unghie "no al sangue o ancora gioca a 'arsi aura1

rigiocare i terrori e i desideri, dell’inanzia

tale era stata l’origine pulsionale del gesto itturale che ha riattivato i propri spaventi di

bambino di Geiris che gioca a sua #olta a 'arsi aura attra#erso la rie#ocazione delleimmagini attorno alle quali gra#itano alcuni tra i i/ lontani dei suoi ricordi, ricordi relativi aerite subite o in.itte, che ritorneranno nella #ersione de"niti#a di L’Ae d’homme#uanto al testo, si a#rà comreso che non si tratta in niente dello studio di un #uadro ,di un discorso sulla ittura ma !ene di un&illustrazione del rapporto al visuale instauratoattraverso %ocuments

1molto più imprecisi per me sono i ricordi che non hanno una !ase di crudeltà- non credoafatto che questo modo di #edere il mondo mi sia particolare, e mi sem!ra che alcontrario si u3 accordargli una grande generalità1

il ricordo nasce dall’immagine che erisce, dalla roiezione dello settatore nel corostraziato e che strazia dell&immagine, di cui la 'orza d&intensità e di resenza abolisce nello

stesso temo ogni rontiera tra il dentro e il uori

Geiris celebra #ui un modo tutto contagioso di essere raggiunto dall&immagine

delle tavole anatomiche rirodotte in un altro articolo, loderà allora la bellezza legata alatto che il corpo umano vi si trova rivelato nel suo mistero più intimo , con i suoiluoghi segreti e le reazioni sotterranee di cui + il teatro, er 'arla !re#e accomagnato di tuttoci3 che gli con'erisce un valore magico di universo in riduzione

ma ancora più a.ascinanti e temi!ili e eroticamente toccanti 'urono, a oco temo da là, le"gure di Lucr0ce e .udith che mirano denitivamente il processo autobiograco

Leiris 'ace#a allora una psicanalisi con il dottor /orel nell&intenzione dichiarata di liberarsidi 2 sintomi !en recisi0 un atroce sentimento di impotenza, tanto genitale che intellettuale e il timore in#erosimile di un castigo

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1urono ben meno le qualità 1"ni e leggere1 della ittura che mi colirono che l’eroismo, erme comletamente straordinario, della ittura in questione1

+ !ene nel prolungamento dello choc provato alla #ista dei < quadri a!!inati che resecoro il rogetto di 1una sorta di autobiograa che tocca l’erotismo1 di cui la sicanalisi

a#e#a ro!a!ilmente esumato gran arte dei materiali

la rapidità dell’esecuzione dà la misura dell&imatto delle "gure ooste e comlementari

alla "ne degli anni ?B, Lucr0ce, .udith et 1olopherne, nucleo germinale di L’Aed’homme, era nito

Lucr+ce, Qudith et oloherne(

si comone di caitoli, ripresi e sviluppati in L’ge d’homme che comorterà A caitoli

una breve introduzione situa il racconto nel camo rigoroso delimitato dall&impatto deldittico di %ranach, istante inaugurale che are la lista di questi atti privilegiati,

esperienze cruciali o rivelazioni , di cui l&estetica tauromachica sarà, qualche anno i/ tardi,il motore sacro della raccolta auto!iogra"ca

con la sola diferenza che la rosetti#a erotica limita qui lo sazio dell&indagine alla soladimensione sessuale

1il lato ro'ondamente sadico rende questo quadro molto articolarmente eccitante- #ualchericordo della mia inanzia, unito a degli altri i/ recenti, #anno a sostegno di questo unto di#ista1

legame eslicito con il 'rammento di Faust di $oethe

1#uali delizie )) e #uali soferenze- non posso allontanarmi da questo sguardo1ascinazione legata all&orrore come la #ita lo + alla morte

1da molto temo, con'erisco a ci& che è antico un carattere violentemente erotico1

tuttavia, rigorosamente scandito dall&incatenamento serrato dei titoli e dei sottotitoli che sis'orzano di dare ordine e senso ad un vissuto certamente più bruciante che la 'reddadimostrazione che lo mette in scena, il racconto non sbocca su alcuna 'orma di ri#elazionen$ di li!erazione

la arola della "ne non sarà pronunciata

non sarà nemmeno sviluppata l&identi"cazione aena a!!ozzata al ersonaggio diSolopherne tutta#ia annunciato nel titolo

quando, in un violento lirismo in cui il soggetto della scrittura lascia libero corsoall’espressione dei suoi antasmi sado'masochisti, l&immagine della casta Gucrèce,s#enuta o sirante, + "nalmente nascosta da #uella di Kudith, Soloprherne decapitatosparisce dalla scena della raresentazione

questo gesto aarterrà al narratore di L’ge d’homme er integrarlo alla sua storia

1un’amante, per me, + semre un o& la edusa- se il suo sguardo non mi ghiaccia il sangue,è necessario allora arvi ronte sbranandoci, in un modo meno sico che morale,oich$ si tratta di ben altra cosa che dell&erotismo e dei suoi assatemi- ma 2ui non posso

più dire niente1

il narratore di Lucr7ce2 Budith et -olopherne si + momentaneamente condannato al silenzio

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poich! se il ri"uto dell&eslicazione + !ene il 'atto di una mutilazione, questa + limitata alpresente dell&enunciazione

L&ordine crudele di L’Ae d’homme(

/ataille a#endo do#uto rinunciare alla collezione che do#e#a accoglierla, Lucr7ce2 Budith et-olopherne non u pubblicato- Leiris non ece aarentemente niente er tro#argli un&altradestinazione- ma ne conserv& tutti i materiali

nel rattempo, in relazione stretta con la sua colla!orazione a &ocuments e in accordo con ildottor ;orel, a#e#a maturato la decisione di partecipare alla missione etnolinguistica;aMar';Tibouti =inizialmente contrario, decise comun#ue di andarci>

ritorn3 1avendo ucciso almeno un mito0 quello del #iaggio in quanto mezzo di e#asione1

riprende allora la cura con ;orel, in seno alla quale gli + necessario riconoscere 1che, ancheattraverso le mani'estazioni a rima #ista i/ stra#aganti, lo si ritrova sempre identico as! stesso, che #i + un&unità in una #ita e che tutto si riduce, #ualun#ue cosa si accia, ad

una iccola costellazione di cose che si tende a rirodurre, sotto delle 'orme di#erse, unnumero illimitato di #olte1

in eco al allimento del viaggio, il nuovo sapere psicanalitico con'erma#a l’impossibilitàdi rompere l’identità dell’io

era venuto il momento di comprendere di cosa era atto #uesto io

cosa che signicava a.rontare di nuo#o lo sguardo morti'ero di edusa- non più persoccombervi ma per tentare di neutralizzarlo rispecchiandolo sullo secchio di inchiostrodella suer"cie allargata e ulteriormente le#igata della scrittura

riprende Lucr7ce2 Budith et -olopherne, là dove l&a#e#a a!!andonato

un lavoro dicile e doloroso che trasormerà la 'erita in aertura e libererà il testo di un'reudismo caricaturale0 1che gli esloratori moderni dell&inconscio arlino di Edio, dicastrazione, di cole#olezza, di narcisismo, non credo che avvicini molto riguardoall’essenziale del problema 7che resta secondo me aarentato al ro!lema della morte,alla aura del nulla e rile#a dunque della meta"sica>11arrivo meglio a comprendere ci3 che signi"ca il 'antasma di Qudith, immagine stessa diquesto castigo allo stesso temo temuto e desiderato0 la castrazione1

appena u pronunciata, la parola dell’enigma non bast& più al narratore

arri#ato ad una conclusione che avrebbe potuto essere il 'elice "nale, 1sto meglio sem!ra

e non sono più ossessionato cos3 continuamente dal 1tragico1, il racconto si priv& diogni possibilità di chiusura impegnandosi #erso un 1nuo#o in'erno1

linea di punti di sospensione sulla quale, come una 'erita inde"niti#amente rietuta, aarenare la narrazione

l&oera ha allora tro#ato la sua orma denitiva

realizzazione di un rogetto che imlica#a un allargamento del punto di vista "no ad alloraadottato e rima di tutto un rie#uilibrio, in suo avore, dell’importanza di Solopherne

il narratore si s'orz3 di conerirgli il carattere di necessità che ne a#re!!e legittimato lamessa in circolazione

ci3 'u 'atto quando, collegandolo a ci3 che e!!e l&illusione di 'ar assare er la sua lontanaorigine, lo colloc3, a questo unto a#e#a la 'orza di un destino giocato da sempre, 1sotto il

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segno degli settacoli, oere o drammi1 che, !am!ino gio#anissimo, i suoi genitori loorta#ano con s$ a #edere

sostituendo alla suer"cie "no ad allora iatta e irrigidita del quadro di Cranach lo spaziodinamico sul quale, dall&in'anzia, a#e#a modellato il suo proprio teatro interiore, Leirisot+ certamente riavvicinarsi ulteriormente al rocesso rimario reazionato dalle "gure di

Lucr+ce e Qudith

è allora e allora solamente che attra#erso la sua messa in scena retrosetti#a 'u in grado dioerare la messa in 'orma nella quale la scrittura trov& la legittimazione, il potereliberatorio del riscatto, che gli mancava

1è all’impressione che mi 'ecero questi settacoli che è dovuta questa a!itudine che hosemre di rocedere attra#erso allusioni attra#erso meta'ore o di comportarmi come se erosu un teatro1

nel recinto delimitato e rotetto in cui, in modo inatteso, si sost3 la scena della scrittura, loscrittore'attore sdoppiato potè nalmente aprirsi allo sguardo dell’altro

+ guardandosi dall’esterno, riconoscendo che questo ruolo era !ene il suo, "vedevo tuttocome un teatro", che Leiris si ri#el3 ai suoi rori occhi come lui stesso e un altro,cresciuto, tras'ormato in eroe in uno sazio che, tutto restando quello della #ita, potèdivenire quello del dramma

1L&incomiutezza o!!ligatoria1(

l’opera non era tuttavia nita

un&ultima camagna signi"cati#a di correzioni comincia al ritorno da un breve soggiornoin 1pagna, motore di una serie di ri:essioni che, negli anni immediatamente a #enire, 'arannodella tauromachia il modello e la metaora della creazione artistica

ri:essioni sull&estetica della deormazione

1incorporare la morte alla vita, renderla in qualche modo piacevole =come il gesto deltorero di condurre soa#emente il toro nelle ieghe del suo mantello o della sua muleta =!astone>1

delle incisioni tauromachiche del suo amico 9asson, Leiris a#e#a sottolineato che esseconducono al punto cruciale dell’arte0 guerra che non si u3 riarare del creatore con la sua oera del creatore con s$ stesso e del soggetto con l&oggetto!iartizione 'econda nella quale l&indi#iduo tutto intero + imegnato, ultima occasione per

l’uomo, se acconsente a rischiar#i "no alle sue ossa, di dare un coro ad un sacro

1sono appassionato delle corse di tori perch!, più che al teatro ho l&imressione diassistere a qualche cosa di reale0 una messa a morte, un sacri"cio, i/ #ale#ole che nonimorta quale sacri"cio roriamente religioso perch! il sacricatore vi è costantementeminacciato dalla morte1

lotta rituale della realtà della mortee messa in scena del corpo minacciato

la tauromachia è integrata al processo catartico di cui essa raresenta ormai il temo'orte

1i momenti in cui il sentimento di una catastroe perpetuamente sorata e raggiuntagenera una vertigine in seno alla quale orrore e piacere coincidono, sono quelli in cui

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l’eroe viene a giocare con la morte, a s'uggir#i attra#erso un miracolo, ad a.ascinarla- erlà diviene l’6roe, nel quale si incarna tutta la 'olla1

il manoscritto #enne accettato, ma 'u pubblicato solo successivamente

ressato dagli a##enimenti, Leiris ricorse di nuovo alla metaora tauromachica ma

#uesta volta per za#orrare la sua scrittura di un peso di realtà che rischia#a di mancargli

le sue reoccuazioni non riguardavano più l&oera come era stata costruita, i modelli chea#e#a o no trasgredito ma il gesto che la go#erna#a e e#entualmente la moti#a#a

è di ronte agli avvenimenti in seno ai quali essa "nalmente nasce#a che Leiris intende#asituare la sua imresa, questa ne del periodo ra le 2 guerre da do#e getta#a unosguardo severo sulla sua generazione come su s! stesso

1l’autore riconosce senza trucco che la sua #era 1età d&uomo1 gli resta ancora da scri#ere,#uando avrà subito, sotto una 'orma o sotto un&altra, la stessa amara ro#a che a#e#anoa.rontato i suoi antenati1

la u!!licazione dell&oera, alla quale il suo oggetto rischiava di are allimento, +giustamente la prova doo la quale lo scrittore sare!!e stato in"ne in grado diabbandonare la società delle 1gio#ani ersone1 per #uella dei 1rimogeniti1 se non dei1toreros1

l’età d’uomo era 1la ricerca di una ienezza #itale, che non sare!!e ottenersi rima di unacatarsi, una liquidazione, di cui l&atti#ità letteraria, e articolarmente la letteratura detta 1dicon'essione1, aare uno dei i/ comodi strumenti1

il processo catartico di origine eslicitamente sacri"cale voleva che l&eroe%narratore siritro#3 un altro s$ stesso

indirizzato non più alla comunità marginale che intende#a condurre l&arte ai con"ni della #itae della morte ma a coloro, più numerosi, per cui era #enuto il momento di imegnarsi

1ci3 che accade nella scrittura non è denudato di valore se ci3 resta 1estetico1,ino.ensi#o221

l’autobiograa, che non aceva che cominciare, anda#a ormai a do#er alicarsi adenunciare i miti e le "nzioni sulle quali essa si era costruita e continua#a a costruirsi

in nome di un&altra #erità, quella dell&incompiutezza obbligatoria, abisso che noicerchiamo vanamente di colmare, della nostra modernità

XIG( Lo sazio crudele(

/enTamin de"nizione dell&interno borghese come astuccio

1la 'orma originaria di ogni a!itare + il #i#ere non in una casa, ma in un guscio- questo recal’impronta di chi vi abita- l’500 + stato, come nessun&altra eoca, mor!osamente legatoalla casa- ha conceito la casa come custodia dell’uomo e l&ha collocato l4 dentro con tuttoci3 che gli aartiene1

la casa%astuccio si modella sulla personalità di chi la abita, ersonalità all&insegna

dell&ambiguità

1oe + il rimo "sionomista dell&interno i criminali dei rimi romanzi olizieschi non sono n$gentiluomini n$ aache, ma privati cittadini1

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anche /alzac segnala #uesto disagio, relati#o ad un restringimento degli orizzonti, ad unsenso di sofocamento, e condanna la seculazione s'renata

egli stesso tentava di suggire alla strettezza della roria a!itazione inscri#endo sulleareti i rori sogni

Kanin giunge addirittura a teorizzare una connessione ra strettezza degli sazi del mondo!orghese e vocazione al delitto

lo spazio borghese si a erede, esasperandola, dell’ambiguità della tradizione cheaccoglie#a sia la stanza delle pulsioni che quella delle sublimazioni, luogo mal#agio esantuario al temo stesso, do#e ciascuno di noi ospita i relitti del proprio desiderio

lo spazio chiuso si roone come una sorta di estro.essione 5s#iluo #erso l&esterno7 diuno spazio interno che consente di dare 'orma al disordine nominare l&indici!ile della ulsionalità

/audelaire teorizzerà il carattere originario di questo immaginario

"i sentimenti intimi non si raccolgono a volontà che in uno spazio molto stretto"

la stanza come spazio dichiaratamente onirico ritorna, grazie anche all&imiego dell&oio,nella !audelairiana Chambre double, 1una camera che assomiglia ad un sogno1

+ in queste stanze del desiderio che a##iene l’apparizione dell’idolo

ma non si entra di 'atto nella stanza delle ulsioni, oich$ si è già da sempre l3

nell&%nvitation au vo6ae il #iaggio #erso il 1aese che ti assomiglia1 si traducenell&esplorazione dell’altrove che è dentro di noi

nella camera di Une Mart6re, er3, non più sogno ma proiezione dei propri antasmi, non#&+ i/ ordine0 al centro del lusso, la calma e la #oluttà #&+ un cadavere senza testa

se nella Chambre double il sogno era "decapitato" dall’irruzione della realtà, nella "guradell&u8ciale giudiziario, qui in#ece, nella stanza del desiderio, la stanza che ci rassomiglia,tro#iamo un cada#ere 'emminile decaitato0 lo spazio del amiliare è abitato dalperturbante

er ;audelaire tutto lo spazio si a "colpa"

se questa raresentazione + un’allegoria della poetica baudelairiana, allora anche i

Fleurs du mal sono quel coro suliziato e comiaciuto del rorio esi!irsi, quella testasezzata, quella stanza%seolcro in cui si cele!rano i riti della poesia soferente

la poesia è corpo soferenteil poeta è il celebrante di questo rito di morte, in cui "are poesia" e#uivale ad eseguire ilsulizio di qualcosa che si ama

1il iacere unico e suremo dell&amore sta nella certezza di 'are il male nel male si trovaogni piacere1

la decollazione non costituisce un atto di sadismo, ma + la risultante della distanza esistentera la passione, come #issuto del ossi!ile

e l’immensità del desiderio che + incolma!ile

sarà dunque l’immaginario del poeta a conceire l&atto dissacratorio, la trasgressioneassoluta, unico gesto in grado di colmare la distanza

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la scrittura, evocando la trasgressione surema, dà voce all&eccesso, all&immensità deldesiderio, e comie il rito della sua mani'estazione, consistente nel rorio martirio

sofrire e ar sofrire di#enta lo schema stesso della comlicità amorosa

creare vuol dire inscrivere la morte nel testo

l&oggetto linguistico rinuncia ad essere 1#este1 della assione per reinventarsi come 1'orma1del atire

ogni oera di#enta metaora del are artistico stesso

si delinea cos4 un percorso della modernità incentrato sul corpo soferente

+ sullo s'ondo di questa sensi!ilità che si u3 cogliere lo straordinario ascino esercitato daun’opera capitale di embrandt, La le+ione d’anatomia del ro'essor Tul su #isitatori quali)autier, Fromentin, u*smans

tutti sono sedotti dall’idea di siare nella stanza degli orrori er assistere al singolaresettacolo di interreti ro'essionali assor!iti nel loro maca!ro ruolo di attori nel teatroanatomico

SuFsmans + entusiasta, $autier si score attratto dall&orrore0 1niente + i/ semplice eimpressionante allo stesso temo- ammire#ole magia dell’arte, questo soggetto orrendo,che nella realtà arebbe distogliere la #ista a tutti tranne che ad un medico, vi trattiene evi attira delle ore intere, e tutta#ia niente + e#itato, niente è nascosto- non si sare!!esingere i/ lontano la ranchezza dell’orrore1

con 9aupassant lo spazio crudele assume le sembianze di un mo!ile antico chemetonimicamente racchiude un coro 'emminile, vale a dire una sua ciocca di caellirelegata in un cassetto, una sorta di 1astuccio1 che, a sua #olta metonimicamente rimanda adun&a!itazione

la violazione del mo!ile + descritta come un’aggressione sessuale

arire il mo!ile ed estrarre la ciocca di caelli e#uivale a delimitare uno spazio dipassione crudele0 oi, quando a#e#o "nito di accarezzarla, quando a#e#o richiuso il mo!ile,la sentivo sempre là, come se 'osse stata un essere #i#ente, e la desideravo ancora1

la ne è nota0 il narratore #iene rinchiuso nella cella soglia e sinistra di un manicomio

parallelamente a questo ercorso si s#ilua una prospettiva rovesciata, che #ede ilemminile come spazio crudele del maschile, schermo su cui il maschile roietta la

roria ulsionalitàMadame /utiphar di /orel il rotagonista, ingiustamente arrestato e imrigionato in unacella orrori"ca, a#endo inaspettatamente ricevuto gli indumenti della 'anciulla amata,ancora imregnati del cuo coro, in reda ad una sorta di eslosione dell&io, abbraccia levesti e le proietta sulla suer"cie della rigione

è il corpo soferente dell’uomo a di#enire rigioniero degli a!iti dell&amata, che delimitanole areti- egli abita lo sazio del coro della moglie, è #uel corpo<illiers de l’Usle'Adam il conte d&thol ha perso la moglie G$ra e, inconsolabile, riutala perdita- ritornando a #isitare la sua camera, ela!ora un suo rito per arginare l&angosciadella erdita0 passa in rassegna tutti gli oggetti che a#e#ano oolato l&am!iente inun&atmos'era semre i/ carica di tensione e di magia e a##erte che0 "il suo ascino vi

.uttuava"

il lutto denunciato dagli oggetti a!!andonati rievoca l’assente

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la resenza di tutto ci3 che G$ra ama#a a s3 che il suo corpo, trasmesso nella moltelicitàdelle suellettili, imregnate di lei, ne imponga la presenza 1essa #i era necessariaessa doveva essere là e2 siccome mancava Déra stessa, concreta, era necessario che essavi si trovE

nella prima redazione il conte a##erte di essere in"ne tutt&uno con la moglie, rigionierodel suo coro in un&identi"cazione totale, deri#ante dall&assedio degli oggetti%coro nella seconda redazione il testo si conclude con l&in#ito a ricongiungersi con G$ra nellasua tom!a0 da uno sazio crudele all&altro

oe, al di là dell&innumere#ole sequenza di sazi chiusi consegnati alle so.erenze i/ atroci,ci o.re con Una discesa nel Maelstrom un altro esemio straordinario di spazio crudele alemminile, un’immensa vagina in cui il maschile #iene catturato e annientato dalla Matura

il rotagonista%narratore + contemporaneamente attratto e sa#entato dalla roriaa##entura =duplice stato d&animo>

singolare coniugazione di maschile e emminile0 il #ortice emette una #oceraccaricciante, arte strido e arte ruggito, un suono bisessuale- l&a!isso + illuminato dallaluna, emminile, ma il raggio che #i enetra, attra#erso le nu!i%la!!ra, + dorato, solare,maschile

è lo stesso abisso in cui si immerge, spinto a sua #olta dalla ascinazione dell’orrore, ilgio#ane Creud quando, in sogno si im!atte nella gola di Urma

disgusto di Freud di 'ronte a questo settacolo0 1tutto si mischia e si associa in questaimmagine, dalla !occa all&organo sessuale 'emminile, e assando dal naso1

#i + qui un&orribile scoperta quella della carne che non si vede mai

il ondo delle cose il rovescio dell&asetto, del #olto le secrezioni er antonomasia la carne da cui tutto esce, nel i/ ro'ondo del mistero la carne in quanto + soferente, inorme, in quanto la sua 'orma + di er s$ qualcosa cheprovoca l’angoscia

$oethe dirà di a#er seguito lezioni di anatomia, e in articolare di ostetricia perch! ci301mi insegna#a a soortare le #isioni i/ scon#olgenti1 e al tempo stesso lo a!itua#a a1li!erarsi di ogni timore nei con'ronti di tutto ci3 che mi disgusta#a1

l’esplorazione dell’interno attiva un meccanismo crudele, che si ripercuote sullospazio in cui si svolge, in un raorto di comlicità

da una arte la concezione del saere si accomagna solitamente ad un&idea dipenetrazione, chiarire implica #edere l&interno di qualche cosa, scendere in ro'ondità tuttavia è di atto impossibile eslorare un interno0 si è condannati alle 'ormedell&esteriorità, siamo rigionieri delle suer"ci, e a questa condanna + sottomessa anchel’esplorazione delle tracce della soferenza, risetto alla quale siamo semre esterni

da #uando dialogo con il coro 1mi sento, scri#e Artaud, un coro che non mi aartiene1,quindi dalla nascita, non sono più il mio corpo, sono l’altro dal mio coro, l&altro dallamia so.erenza

non posso dun#ue testimoniare della mia soferenza se non 'acendomi tutto coro,

recuerando il coro rima del 1saere del coro1, acendo coincidere la totalità del mioesistere con le sensazioni del mio essere sico

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è #uesta la sensazione che accomagna ogni eserienza conosciti#a, laddove cioè + ingioco la necessità di enetrare in ro'ondità, di chiarire, arire, e la pittura si + a##alsa disimili tematiche er ri:ettere sul suo 'arsi

l&anatomia del 3ue s2uartato di embrandt + l4 ad e#ocare nello sazio !uio della stanza lasoferenza stessa dell’autore, dell’operare artistico

#i si legge l’autoritratto soferente dell’artista01come se il pittore a!!ia 'atto l&immagine del !ue con i !randelli straati alla roria carneumiliata e dolente- il rocesso della ittura + #eramente un rocesso di soferta sostituzionedi s! all’altro: Rem!randt non ro#a simatia o ietà er l&animale squartato, ma esiste inesso, si identica1

er ritro#are qualcosa di analogo nella cultura del ?00 do!!iamo ensare alla aginastuenda del ilMe dei )uaderni di Malte Laurids 9rie in cui descri#e l&anatomia di unacasa sventrata

l’osservatore contempla sgomento queste immagini dell&in'orme e poi corre via, nonappena si riconosce in #uel perturbante che gli è di 'atto amiliare, gli appartiene

anche Rile si im!atte nello "spazio che ci rassomiglia"

all&origine di questo ercorso #i + addirittura :iziano, ma il suo ricorso ad uno spazio aperto,la natura nella sua totalità, roone un discorso eccessi#amente devastante, proprio perch!non imbrigliato

negli ultimi anni della sua vita l&artista 'u articolarmente attratto dai toni li#idi e daimmagini tormentate "no a s"orare l’inorme Apollo e Marsia, do#e un "ume di coloriro#eniente dal coro scorticato di arsia er#ade l&intera natura introducendo#i il caos

soferenza di un’epoca e #uella dell’artista che contempla la crudeltà del proprio

operare

u3 aarire rappresentativo del clima che stiamo qui e#ocando il 'atto che l&ultimo testocon cui si + con'rontato Creud rima di morire sia stato La peau de chagrin =asino>

il suo corpo si sta ormai disacendo e il romanzo di /alzac +, a suo dire, rorio ci3 che glisi addice, dal momento che arla di un restringimento e della morte er digiuno0 lo spaziosembra contrarsi e il corpo si richiude su se stesso

Rahael, il rotagonista del romanzo !alzachiano, si nega al desiderio nell’intento ditutelare uno spazio di esistenza, di cui + meta'ora la elle di asino aunto, e in concretoun’abitazione divenuta ormai una tana in cui ri'ugiarsi diseratamente

sarà -aMa, ne La Tana, ad o.rirci l&estrema e la i/ straziante esplorazione di #uestouniverso concentrazionario 5relati#o ai cami di concentramento7, 'ondato su una serie nongerarchica di gallerie destinate a sottrarsi all’Altro

la reoccuazione di tutelare la propria prigione a s3 che occorra orla sotto assedio,reduplicando la prigionia, dal momento che l’identicazione con la tana è totale0 1ècome se non stessi dinanzi alla mia casa, ma a me stesso, mentre dormo, e a#essi la 'ortunadi dormire ro'ondamente e al tempo stesso di #egliare attentamente su di me1

l’angosciosa tana di -aMa non designa più un qualsiasi sazio crudele all&interno delmondo !orghese, ma si pone come atroce meta'ora esistenziale0 siamo tutti, comun#uenell’universo della tana

impossibile ignorare la tana, impossibile a!itare la tana di cui siamo mentalmenteprigionieri, come suoi creatori, incessantemente intenti come siamo a di'enderladall&esterno contro e#entuali attacchi

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l’attacco temuto, è anche il desiderio più vivo, perch! la necessità della di'esamoti#ere!!e la crudeltà e la enetrazione nella tana0 1sarei alla "ne di nuo#o nella mia tana>la mia roccaorte, che non u3 aartenere in alcun modo a qualcun altro, è mia a talpunto che alla "n "ne qui osso tranquillamente rice#ere dal mio nemico anche il colomortale, erch$ il mio sangue si sargere!!e nel mio terreno e non andre!!e erduto1

tutto #uello che ci è possibile are è prendere coscienza che noi siamo rigionieri di noistessi, che noi siamo lo sazio crudele della nostra esistenza