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CORSI Author(s): P. R. Source: Il Flauto dolce, No. 4 (Luglio - Dicembre 1973), pp. 21-24 Published by: Fondazione Italiana Per La Musica Antica (FIMA) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/41700423 . Accessed: 13/06/2014 01:30 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Fondazione Italiana Per La Musica Antica (FIMA) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Il Flauto dolce. http://www.jstor.org This content downloaded from 195.34.78.245 on Fri, 13 Jun 2014 01:30:19 AM All use subject to JSTOR Terms and Conditions

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CORSIAuthor(s): P. R.Source: Il Flauto dolce, No. 4 (Luglio - Dicembre 1973), pp. 21-24Published by: Fondazione Italiana Per La Musica Antica (FIMA)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/41700423 .

Accessed: 13/06/2014 01:30

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

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NOTIZIARIO

CORSI

COLLOREDO DI MONTALBANO Dal 24 agosto al 7 settembre 1973 si è svolto presso il ca-

stello di Colloredo di Monte Albano (Udine) il primo corso estivo organizzato dall'associazione Musica Antiqua. Questi corsi estivi si propongono due scopi: consentire a chi già abbia una prepara- zione musicale di approfondire le sue conoscenze di musica baroc- ca; e dare la possibilità anche ai non musicisti di intraprendere lo studio del flauto dolce o del flauto traverso barocco.

Tema del corso di quest'anno, a cui hanno partecipato una ventina di allievi provenienti da varie parti d'Italia, era « la so- nata a tre nel 700 ». Il programma di studio era suddiviso in varie sezioni: corso di musica da camera (che verteva, appunto, sulla sonata a tre nel 700); corso di flauto dolce (contralto con diteggiatura barocca; sonata a tre, sonata e concerto nel 700; musiche del '500 con flauti dolci rinascimentali messi a dispo- sizione dall'Associazione); corso inferiore di flauto dolce (con- tralto e soprano; lezioni individuali adeguate alla preparazione dei singoli allievi, lezioni di gruppo); corso di flauto traverso ba- rocco (lezioni individuali e di gruppo). Insegnanti erano Milos Pahor per il flauto dolce e il traverso barocco e la clavicembalista Dina Slama per la musica da camera, entrambi docenti dell'Isti- tuto Tomadini di Udine, e Sergio Balestrarci (dell'Accademia del Flauto Dolce di Torino) per il flauto dolce; collaboratori per la musica da camera Edi Majaron (violoncello) e Aloiz Mordej (viola da gamba).

E šerci fazioni di musica da camera al corso di Colloredo

Oltre al saggio e al concerto finale degli allievi, che hanno suonato musiche di Gabrieli, Boismortier, Purcell, Baston, Nau- dot, Loeillet, Schickhardt, Stetka, Weldon, Telemann, le lezioni del corso sono state integrate da undici concerti serali, tenuti anch'essi nel castellò di Colloredo (sede, oltre che splendida, illustre: Ippolito Nievo scrisse qui « le confessioni di un italia- no », messo a disposizione dal presidente dell'Associazione, conte Alessandro Ricardi di Netro. Il programma è stato molto ricco e vario, e al tempo stesso organico: dal Rinascimento italiano e dai virginalisti inglesi ad autori contemporanei, con una larga fascia

intermedia di musica barocca (che insieme a nomi ben noti* Händel, Telemann, Rameau, Couperin, B .Marcello, Sammartini, ecc. ne comprendeva di sconosciuti o quasi, con musiche inedite manoscritte conservate presso la biblioteca dello stesso castello di Colloredo: D. Mancinelli, F. Modonesi, G. Albertini, C. A. Campioni, £. Pia), oltre a esponenti anch'essi poco noti della musica tardo-settecentesca (L. A. Kozeluch, K. von Dittersdorf) e ai quartetti per flauto e archi di W. A. Mozart.

Esecutori, accanto a Milos Pahor, Dina Slama e Sergio Baie- stracci, sono stati il complesso da camera Consortium Musicum di Lubiana, il gruppo strumentale La Fontegara dell'Accademia del Flauto Dolce di Torino (diretto dallo stesso Balestrarci), l'oboista Renato Zanfini e il flautista Hans Martin Linde, che ha tenuto un recital in cui ha eseguito fra l'altro la sua Music for a bird, per flauto dolce solo.

Fra le Musiche contemporanee . eseguite sono da segnalare in particolare, oltre a questo pezzo di Linde, le Improvisationen per quattro flauti dolci di K. Serocki, gli Acht Stücke per flauto solo di Hindemith, e, in prima esecuzione assoluta, il quartettò Le sere così lente di Gabriele Bianchi (flauto, M. Pahor; piano- forte- clavicembalo, D. Slama; una danzatrice, Jasna Knez; una voce recitante, Silva Forcessin).

Questo primo Corso estivo del castello di Colloredo è stato insomma un avvenimento di prim'ordine, sia per l'insegnamento del flauto dolce e del traverso barocco, affidato a insegnanti qua- lificati, sia più in generale per l'intenso impegno culturale dei promotori nel campo della musica antica e moderna (e anche, non da ultimo, per il suo stesso carattere di corso residenziale, un tipo di iniziativa di cui in Italia non vi è certo abbondanza). Gli organizzatori meritano tutti i migliori auguri per la loro at- tività futura; e noi siamo lieti di farli personalmente, e con par- ticolare cordialità, agli amici Milos Pahor, Dina Slama e Sergio Balestrarci.

Nel 1974 il corso di Colloredo si terrà dal 30 agosto al 13 settembre. Chi desideri informazioni può scrivere direttamente a: Associazione Musica Antiqua - 33019 Colloredo di Monte Al- bano (Udine).

MONZA La sezione della Gioventù Musicale d'Italia ha organizzato un corso di flauto dolce che ha avuto luogo nel mese di gennaio 1973 presso le scuole di S. Gerardo. Il corso si è articolato in

15 turni di lezioni tenuti dal M° Gianluigi Gamba. Il complesso Ars Antiqua di Milano diretto da Angelo Paccagnini ha tenuto un concerto-colloquio con il pubblico dal titolo « Perché il flau- to », guidato dallo stesso M° Gamba. Il Corso ha avuto un buon esito di partecipanti.

PALERMO

Dal «Giornale di Sicilia» del 10 aprile 1973 ( r.ch .): Con- cluso il seminario teorico e pratico sulla musica d'oggi per flauto dolce con Michael Vetter e Asuko. Dopo il concerto di apertura tenuto presso il Centro Studi e Iniziative di Partinico ha avuto luogo il tirocinio, con un concerto comprendente Schwebungen, Katku, Wellen, e Dialog. L'impostazione del programma rispon- deva alla linea generale tenuta dal corso, volto all'intuizione e alla improvvisazione musicale, che costituisce la caratteristica del personale e agguerrito contributo di Vetter al flauto dolce, in una prospettiva contemporanea senza pregiudizi.

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PAMPARATO

Se volessimo definire telegraficamente quanto è stato realiz- zato a Pamparato nel campo della didattica musicale potremmo scrivere che « è stato traghettato il mare che un antico pro- verbio vuole che sia interposto tra il dire e il fare». Ecco i temi di studio trattati dal 2 al 28 luglio 73 e tra parentesi i nomi dei rispettivi docenti: didattica della musica (R. Allorto, G. Bianchi, P. Briasco, B. Corradini, E. M. Recondo); didattica del pianoforte (H. Lachertowa); didattica della vocalità (C. Berbe- rian, D. Guaccero, R. Maragliano Mori, F. Mompellio); acustica (P. Righini); arte scenica (N. Poli); fisiologia (O. Schindler, M. Uberti); canto gregoriano (Dom A. Susca); musicologia (S. D'Arco Avalle, F. Mompellio); flauto dolce (E. M. Recondo); organo (P. Marenzi); liuto e letteratura antica per chitarra (F. Orsolino); chitarra (P. Briasco); clavicembalo (E. Fadini); organologia cem- balistica (S. Leschiutta); musica elettronica (F. Fugazza).

Queste semplici notizie da locandina bastano già a qualifi- care sul piano nazionale l'iniziativa di Pamparato, che ha visto un numero di partecipanti superiore alla più ottimistica previ- sione. L'esito ha non solo confermato l'utilità di questi corsi, ma ha messo ancora una volta in luce l'insostituibile valore della libertà d'insegnamento, nell'ambito della tematica didattica ben correlata e realizzata in armonia con possibilità economiche la cui entita, tutt'altro che cospicua, ha dimostrato l'avvedutezza encomiabile degli organizzatori.

Di fronte ai chilometrici progetti di riforma della nostra scuola musicale che da varie parti sono stati elaborati e dove la presunzione di tutto prevedere frena la dinamica dell'intelli- genza didattica ed offre mille nascondigli ad altrettante non auree mediocrità, i corsi di Pamparato ideati e organizati da Mauro Uberti sono un esempio vivo di ciò che la scuola potrebbe e dovrebbe fare, solo che ci fosse volontà di farlo.

P. R.

PAVIA

Il corso estivo annuale 1973 dell'Accademia del Flauto dolce di Torino si è svolto a Pavia dal 29 luglio all'8 agosto 1973 e ha visto una partecipazione di circa 200 allievi e una trentina di docenti italiani e stranieri. Il corso è stato organizzato in collabo- razione con Le Royaume de la musique e l'associazione pavese amici dell'arte.

Durante i corsi (che si sono svolti presso il Collegio Cairoli e presso l'Oratorio della parrocchia di S. Francesco) sono stati tenute lezioni ed attuati incontri su diversi temi: didattico musi- cale, nozioni e pratica di flauto dolce e flauto traverso barocco, strumenti rinascimentali ad ancia, clavicembalo, organo, liuto, viola da gamba, canto corale, organologia, oltre alla trattazione di argo- menti complementari.

Durante il corso si sono tenuti concerti dei "Madrigalisti di Genova ", dell'organista Sergio Vartolo, del " Quartetto di Pavia " e serate musicali del " Duo Pahor-Slama " (flauto dolce e clavi- cembalo), del prof. Pinuccio Tamburelli, del " Gruppo Strumentale La Fontegara ", diretto da Sergio Balestracci, preceduto da una " conversazione " del maestro Gilberto Bosco sul tema " Problemi e prospettive della musica contemporanea » ed, infine di Christo- pher Farr (cembalo), Michel Farr (liuto), Henny Hammes (sopra- no), Jenny Kliphuis ed Ezequiel Recondo (flauto dolce) i quali hanno svolto un programma di musiche inglesi. Tutte queste manifestazioni musicali hanno avuto esiti assai soddisfacenti, ottenendo successo e consensi oltremodo calorosi. E stato pure offerto un " saggio " degli allievi partecipanti ai "corsi ", il quale ha posto in evidenza l'efficacia dell'insegnamento impartito. Al " saggio " hanno partecipato allievi di tutte le classi e di ogni disciplina.

La signora Inga Christina Fraccaro che ha atteso all'organiz- zazione di tutto il complesso delle manifestazioni promosse dalla « Accademia» e gli "Amici dell'Arte" merita una particolare men- zione. Ecco l'elenco dei docenti: S. Balestracci, L! Bissaldi Ferro, Eldé Blanc Wilmotte, Malcolm Davies, Giorgio Dillon, Pierre Farcy, Christopher Farr, Michele Farr, Eugenio Gatto, Giuseppe Grazioso, Jean Henry, Monique Henry, Jenny Kliphuis, Claude Monin, Pierre de la Motte Rouge, Antonio Revelli, Ezequiel Re- condo, Giovanni Rietto, Mieke Poot, Pierre Sèchet, Jean Tem- prement, Sergio Vartolo, Judith Vaumoron.

ROMA Nei giorni 16 e 17 giugno 1973 ha avuto luogo a Roma,

nella sede dell'Istituto Olandese, un seminario di flauto dolce tenuto dal grande concertista e didatta olandese Frans Brüggen.

Il seminario è stato organizzato dalla Società Italiana del Flauto Dolce in collaborazione con la Associazione Musicale Ro- mana sotto gli auspici dell'Istituto Olandese.

Le lezioni hanno avuto come tema la prassi esecutiva nella musica da camera del periodo barocco, con particolare riferimento all'interpretazione di sonate solistiche di G. Fr. Händel e J. Hot- teterre per flauto dolce e basso continuo e alla raccolta Der Fluyten Lusthof del flautista e compositore olandese Jakob Van Eyck (XVII sec.).

Frans Brüggen ha condotto il seminario dopo aver tenuto due importanti concerti di musica da camera per l'Associazione Musicale Romana (il 13 e il 15 giugno) insieme al famoso cla- vicembalista Alan Curtis e al gambista Kuijken.

Al seminario hanno partecipato 10 flautisti provenienti da tutta Italia in possesso di una tecnica avanzata dello strumento. Le lezioni si sono svolte alla presenza di trentacinque uditori.

Una relazione particolareggiata del seminario sarà pubblicata nel prossimo numero di questa rivista.

Dal 29 ottobre al 3 novembre u.s., la Società Italiana del Flauto Dolce ha tenuto a Roma un seminario di Strumenti rina- scimentali a fiato che ha avuto come sede la Scuola Germanica, di via Savoia.

Il seminario è stato condotto dallo specialista Hanns Peter Wagner, già docente da tre anni nei corsi estivi che la SIFD tiene annualmente a Urbino. Hanno avuto luogo lezioni sin- gole e collettive di tecnica dei seguenti strumenti: cromorno, dui- ciana, bombarda, Kortholt, cornamusa e Ranckett, accompagnate da esercitazioni pratiche di musica d'insieme con lettura di musi- che originali dell'epoca.

Il seminario, riservato a coloro che già erano in possesso delle nozioni di tecnica degli strumenti a fiato si è concluso con un con- certo-saggio dei 15 allievi al quale hanno partecipato come coadiu- tori membri del Theatrum Instrumentorum di Roma. Tra gli altri brani eseguiti spiccava una Sinfonia a doppio coro di Tom- maso Lodovico Grossi da Viadana.

H.P. Wagner dirige il saggio degli allievi del corso di strumenti rinascimentali

La « Societa del Flauto Dolce » ha organizzato un Corso di didattica della musica, « Musica per bambini in modo libero e creativo » rivolto agli insegnanti della scuola materna, elemen- tare e secondo il metodo Montessori. Il Corso che ha avuto luogo a Roma, a partire dal 20 novembre, per la durata di circa un mese, si e articolato in una serie di lezioni collettive teorico-pratiche, che hanno impiegato il flauto dolce insieme a strumenti ritmici, metallofono e xylofoni. Il Corso è stato te- nuto da Edwin Alton (Coinè, Lancs.), docente specializzato, au- tore di monografie sull'argomento e di metodi per l'insegnamento del flauto dolce ai bambini.

Parallelamente a questo Edwin Alton ha tenuto un altro Corso, specificamente dedicato al Flauto dolce e riservato ad allievi di grado medio, che avevano già una discreta conoscenza dello strumento. Anche questo insegnamento ha dato rilievo agli aspetti didattici del flauto dolce.

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URBINO Il V Corso di flauto dolce, strumenti rinascimentali a fiato

e clavicembalo della Società Italiana del Flauto Dolce si è svolto a Urbino dal 21 al 30 luglio 1973. Sedi dei corsi sono stati la Scuola Pascoli, messa a disposizione dalle direzioni didattiche e provveditorato di Pesaro-Urbino, e il Palazzo Serpieri messo a disposizione dal Comune. L'iniziativa è stata incoraggiata e ap- poggiata dalla locale Università degli Studi.

I corsi sono stati tenuti da 15 insegnanti specializzati ita- liani e stranieri: Edwin Alton (Coinè, Inghilt.), Anna Cardosi (Roma), Stefano Casaccia (Venezia), Dante Chiari (Bologna), Anna Berta Conti Mealli (Firenze), Vincenzo De Gregorio (Roma), Gianluigi Gamba (Milano), Elisabeth Köneke e Hans Wilhelm Köneke (Hannover), Domenico Mazziniani (Roma), Anna Penna (Roma), Giorgio Pacchioni (Modena), Pietro Verardo (Venezia), Hanns Peter Wagner (Celle, Germ.), Anne Beate Zimmer Te- cardi (Roma). Dina Vezzoso (Roma) e Gisella Pasquali Schizzi (Salerno) hanno collaborato, rispettivamente al clavicembalo e al violoncello, con le classi di musica da camera e d'insieme.

I partecipanti, provenienti da tutta Italia e anche dall'estero, sono stati complessivamente 147, il doppio dei partecipanti del precedente corso 1972-73.

Si sono tenuti corsi di flauto dolce relativi a tutti i tipi della famiglia strumentale (sopranino, soprano, contralto, tenore, basso e grande basso), integrati da lezioni di teoria, tecnica, re- spirazione articolazione, didattica etc. I partecipanti sono stati suddivisi in 14 classi secondo la preparazione individuale: 2 classi di partecipanti che non conoscevano affatto la musica (insegnanti A. Cardosi e A. Penna), 2 classi di principianti con nozioni di teoria musicale (S. Casaccia e D. Chiari), 2 classi inferiori per chi aveva già qualche conoscenza dello strumento (V. De Gre- gorio e D. Mazziniani), 4 classi medie (E. Alton, G. Gamba, E. Köneke, P. Verardo), 2 classi medie avanzate (G. Pacchioni e A. B. Zimmer Tecardi), 1 classe superiore (H. W. Köneke), una di strumenti rinascimentali (H. P. Wagner) e una di clavicem- balo (A. B. Conti Mealli), oltre a una classe di musica da ca- mera barocca (H. W. Köneke) e una di musica ďinsieme (G. Pacchioni).

II corso di strumenti rinascimentali a fiato, riservato a stru- mentisti già esperti, prevedeva l'insegnamento dei seguenti stru- menti: dtomorno, dulciana, cornamusa, Ranckett, Kortholt chalumeau, bombarda. Questi strumenti che vengono oggi ricostruiti secondo modelli d'epoca sono stati messi a disposi- zione dei partecipanti dallâ SIFD. Anche questo corso di spe- cializzazione prevedeva, oltre all'insegnamento delle tecniche dei vari strumenti, esercitazioni pratiche di musiche originali del Cinque e Seicento.

Gli allievi più preparati hanno potuto frequentare la classe speciale di musica d'insieme, in cui hanno studiato in partico- lare musiche del Cinquecento.

La classe di musica da camera barocca ha svolto un pro- gramma di sonate, trii, quartetti per strumenti solisti, del Sei e Settecento.

Il corso di Clavicembalo è stato delicato soprattutto ad al- cuni aspetti relativi all'accompagnamento dello strumento solista, e alla pratica del basso continuo.

La classe di musica da camera

Parallelamente a questi corsi, la SIFD ha organizzato, in collaborazione con l'Università degli Studi di Urbino, seminari, conferenze e concerti. Conferenze: Giancarlo Rostirolla, Lettura della Fontegara di Silvestro Ganassi ( Venezia 1535), il primo metodo per flauto dolce stampato in Italia; Francesco Luisi, La Frottola. Problemi di esecuzione e interpretazione ; Claudio Cavallini, L'uso degli strumenti a fiato nella rieducazione dei subnormali. Concerti: Concerto di musica da camera barocca del trio Pacchioni-Vezzoso-Schizzi; Concerto della clavicembalista Anna Berta Conti Mealli.

In un'aula della Scuola Pascoli di Urbino è stata allestita, a cura della SIFD, una mostra strumentale, bibliografica e do- cumentaria, ove sono stati esposti strumenti antichi e copie, trattati di musica antichi in ristampe fotomeccaniche, stampe, illustrazioni relativi al periodo e agli argomenti trattati e di stu- dio del corso.

Tutte le manifestazioni sono state seguite con interesse dalla cittadinanza e dalle autorità di Urbino, più volte intervenute ai concerti e alle conferenze, e da molti studenti stranieri che in quel periodo sguivano i corsi di semiotica e linguistica dell'Uni- versità. Membri del Chicago University College che si trovavano a Urbino per un seminario di musicologia e arti figurative hanno chiesto alla SIFD collaborazione per alcune manifestazioni da organizzarsi insieme nel prossimo anno. Alla fine dei corsi la SIFD, ha ricevuto, tramite il vicesindaco e l'assessore per l'istruzione, le vive felicitazioni del Comune e dell'Università per l'ottimo esito dell'iniziativa, che contribuisce ad arricchire la notevole vita cul- turale della cittadina. Il Comune ha offerto a tutti i partecipanti e insegnanti un ricevimento a Palazzo Serpieri. Il livello dei corsi è stato eccellente per l'apporto qualitative e specialistico di tutti i docenti. Tutti gli allievi hanno partecipato a un saggio finale pubblico eseguendo un vasto e inpegnativo pro- gramma di musiche: fra gli altri, .di G. G. Gastoldi, H. Isaac, G. Mainerio, Ph. de Monte, A. Holborne, Th. Crequillon, B. Trom- boncino» D. Erdmann, A. Vivaldi, G. Frescobaldi, F. Barsanti, CI. Gervaise, P. Peuerl, F. Brüggen, G. Fr. Händel, J. H. Schmelzer, J. Chr. Schickhardt, J. B. Loeillet, J. Dowland, O. Vecchi, A. Ban- chieri, G. Gabrieli, H. L. Hassler. La stampa locale ha dato am- pio risalto alla manifestazione.

Il VI corso della SIFD avrà luogo ancora a Urbino, dal 22 al 31 luglio.

La classe di Edwin Alton

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La elesse di Anna Penna

RASSEGNE

BERGAMO La Sala Piatti dell'Istituto musicale G. Donizetti di Bergamo,

alla (Presenza del Provveditore agli studi, di presidi, insegnanti e di un folto pubblico, ha accolto e applaudito il 18 marzo 1973 le esecuzioni degli alunni delle scuole medie della provincia e della città in occasione della Rassegna di flauto dolce « Città di Bergamo ».

L'iniziativa, promossa dal Preside Daniele Rota e dall'inse- gnante di educazione musicale Giulia Cremaschi Trovesi, della Scuola media di Almenno S. Salvatore, sotto gli auspici del Prov- veditorato agli studi e in collaborazione con la Società Italiana del Flauto Dolce, ha dato risultati entusiasmanti. Le esecuzioni erano improntate alla vivace partecipazione e spontaneità degli alunni, che hanno eseguito brani scelti, di Bach, Purcell, Telemann, Frescobaldi, Corelli, e per flauto e pianoforte, flauto e chitarra, per gruppi strumentali oltre che brani per flauto soprano o con- tralto solo.

La rinuncia all'accademismo da parte degli insegnanti e il desiderio di penetrare nel linguaggio dei suoni da parte degli alun- ni hanno fornito, in questa occasione, la prova dei risultati forma- tivi che l'educazione musicale, pur relegata nel « facoltativo », può conseguire nella scuola media dell'obbligo.

Giulia Cremaschi Trovesi dirige un gruppo di giovani parte- cipanti alla rassegna di Bergamo

COMO

Promossa del Centro Coordinamento Attività Musicali, dalla Gioventù Musicale e dal Comune di Como, si è svolta, il Ì3 maggio 1973, nella città lariana, una manifestazione musicale con la partecipazione del Gruppo Strumentale Giovanile di Brescia diretto dal M° Giovanni Ligasacchi.

Il Centro prosegue nel suo benemerito cammino. Esso costituisce un interessante esperimento condotto dal M° Ligasacchi, die ne è stato anche il fondatore (1967), aiutato in questo suo compito dall'Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Brescia e dal Direttore della Scuola Elementare Muzio Calini.

Quattrocento ragazzi della Scuola Elementare e Media fre- quentano il Centro, i cui principi didattici si ispirano agli inse- gnamenti dei grandi pionieri dell'Educazione musicale. Dalcroze, Orff, Kodály, Rinderer.

Gli allievi del Centro sono divisi in due gruppl. Il primo comprende bambine e bambini che frequentano le prime tre classi elementari, e ai quali vengono impartite lezioni di ritmica, canto corale, flauto dolce, xilofono e altri strumenti a percussione. Il secondo gruppo comprende alunni di quarta e quinta Elementare e delle Scuole Medie.

Il ciclo completo di studio è di otto anni. L'insegnamento è gratuito e impartito da diciotto professori, che prestano la loro opera volontariamente e senza ricevere alcun compenso in denaro.

Gli strumenti sono a carico del Centro che provvede anche al materiale didattico, il tutto fornito gratuitamente ai ragazzi.

Il Centro è sostenuto dal Comune di Brescia e dal contributo di privati cittadini.

PADOVA

Da « Il Gazzettino » di Martedì , 13 Giugno 1972. Nella sala Carmeli ha avuto luogo la cerimonia conclusiva del « 2° Concorso provinciale di flauto dolce » indetto dalla Sifd e posto sotto il pa- trocinio del Provveditorato agli Studi di Padova.

Il maestro Primo Beraldo, a nome della Commissione , ha elo- giato la serietà di preparazione dei singoli partecipanti, sottolinean- do la validità di manifestazioni così stimolanti sul piano peda- gogico e culturale. Il provveditore, prof. Bruno Vigneri, ha con- segnato in premio ai vincitori flauti e pubblicazioni musicali of- ferti dalla Sifd e dalle edizioni Zanibon, nonché i diplomi di partecipazione ai presidi delle singole scuole e a tutti concor- renti ,

Si sono clasificati nell'ordine , per la scuola media superiore: Marinello Vanna, Caporello Daniela, Maggiolo Valeria , Piceghello Severino , Cecotti Marina, Schiavon Franco, tutti dell'Istituto ma- gistrale «Duca d'Aosta» e allievi del prof. E. Mancusi ; per la scuola media inferiore : Teodori Maria Pia, Sedusi Susanna, Mi- nozzi Cristina , Ve go Scocco Luisa, Tommasella Marca ( della «T. Tasso» e allieve della professoressa Maravigna), Colombo Carlo 4. ex aequo (della «A. Vivaldi» allievo della prof. Stile), Ber - tocco Mauro 5. ex aequo (della «G. Falconetto » allievo della prof. Rossi), Pastore Massimo 6. ex aequo della «Villa Berta» di Camin, allievo della prof. Castelli, Scarcioffolo Carla 6. ex aequo della « Giovanni XXIII » di Maserà, allieva del prof. Carnovich ).

Dopo le esibizioni dei singoli vincitori e di tutti finalisti in gruppo, il Provvedtore ha concluso la manifestazione complimen- tandosi vivamente con presidi , professori e alunni. Egli ha (tu * spicato una crescente valorizzazione della educazione musicale, elemento indispensabile dell'autentica cultura e si è augurato che al più presto i giovani delle scuole padovane si esibiscano in vere e proprie gare di concerti strumentali e vocali.

ATTIVITÀ' VARIE

ASSISI

Il Complesso di flauti dolci Henry Purcell di Bagnoregio, formano di giovanissimi elementi guidati dal P. Luigi Meloni dei Frati Minori Conventuali, ha tenuto un concerto nel Sacro Convento di Assisi (30 novembre 1972), in onore del P. Basilio Heiser. In programma musiche di Telemann, Bach e Mozart.

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