Corso Bonsai

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  • 7/30/2019 Corso Bonsai

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    Bonsai lezione 5

    www.arcobonsai.com/PassoCinque.html[2012/10/03 4:41:04 PM]

    ccoci nuovamente all'appuntamento con il quale ci proponiamo di avvicinare pi gente al fantastico mondonsai. E' nostra convinzione che, chi trova piacere nel visitare una mostra di queste stupende pianticelle, meoddisfazione, ben pi grande, di possederne qualcuna; magari impostata ed allevata con le proprie mani.osa sia un bonsai lo abbiamo gi detto nella prima parte del nostro lungo discorso: una pianticella coltivaaso che deve, nel modo pi verosimile possibile, richiamarci l'immagine di un vecchio albero, cos come esistoatura. Abbiamo sottolineato l'aggettivo ed il sostantivo vecchio albero", per farvi capire la differenza sostanzialesiste tra una piccola pianticella coltivata in un contenitore ed un bonsai. Deve essere subito chiaro, quindi, il he non assolutamente sufficiente per una pianta essere piccola per potersi definire un bonsai, ma necessarioa stessa sia dotata di una albericit e dimostri una apparente vetust. Cerchiamo di esaminare a volo d'uccue termini che abbiamo usato.

    n primo luogo l'albericit:' un neologismo, crediamo coniato mutuando il termine dall'inglese treeness. da un nostro amico, grande bonsaer il quale il mondo del bonsai una continua sperimentazione e ricerca. Una delle sue aspirazioni queuscire a focalizzare alcuni punti fermi sulle necessarie caratteristiche e peculiarit del bonsai codificandiffondendole nell'ottica di rendere possibile per tutti distinguere le piante che, avendo raggiunto uno stan

    minimale, possono ambire a fregiarsi di tale nome.ercando di spiegare il concetto, si pu forse sintetizzare con la necessit che, il vegetale di cui stiamo esamin

    e forme, abbia una siluette che ci ricordi una pianta di alto fusto, ad uno o pi tronchi, e non che assomigli piutd un cespuglio, ad una siepe o ad un cespo di sedano. Avete presente quel film, ormai trasmesso e ritrasmessutte le televisioni, nel quale l'anziano bonsaista invita il ragazzino, che per la prima volta si appresta a potaronsai, a chiudere prima gli occhi e ad immaginarsi come avrebbe dovuto essere la pianta? Anche nella nostra mobbiamo abituarci a vedere i bonsai sovrapponendo l'immagine che abbiamo memorizzato con quella dell'alberoi sta di fronte.

    'altro termine che abbiamo indicato quello della vetust:i sar capitato da sempre di sentir valutare un bonsai sulla base dell'et della pianta. cos come ad ogni mutta la gente, per prima cosa, chiede quanti anni hanno le diverse piante esposte. Diversamente da quanto, ahuccede per gli uomini. quando si parla di et del bonsai si parla di et apparente. cio degli anni che la paz

    mano del bonsaista riuscita a simulare e ad imprimere nel tronco e nei rami nel corso della formazioneianta.urtroppo questa indicazione viene sapientemente sfruttata, fortunatamente sempre di meno, da quommerciante che, per valorizzare il prodotto di cui propone la vendita, fa intendere che l'et indicata sui caria quella reale. E' chiaro che di fronte ad una pianta per la quale vengono dichiarati 100 anni di et, ogni preziustificato: di come si possa dimostrare I'attendibilit dell'et dichiarata, nessuno si preoccupa minimam'attivit del bonsaista invece volta a caricare di anni le varie parti della pianta, plasmandone le forme arebbero in natura il tempo. le avversit atmosferiche e quelle ambientali.

    LBERI GI OVANI E ALBERI VECCHI

    Qui di seguito elenchiamo e dimostriamo visivamente quali sono le caratteristiche che, da subito, possndividuare come segni che distinguono una pianta giovane da una vecchia, in primo luogo esaminiamo il tronco.Diremo che una pianta giovane caratterizzata da un tronco a forma cilindrica con unaorteccia liscia ed integra. Nelle vecchie piante il tronco cuneiforme. con una cortecciaugherosa che riporta impressi i segni. pi o meno evidenti, delle avversit subite durante laua crescita. Il piede, cio la parte pi in basso del tronco, si presenta con grosse radici,isposte a raggiera. che, prima di affondare nel terreno, devono mostrare tutta la loromportanza nel garantire l'indispensabile stabilit della pianta.a seconda caratteristica evidente quella dei rami. Svettanti verso l'apice nelle pianteiovani. piegati verso il terreno e privi di vegetazione nella parte sottostante di ogni ramo,

    elle piante vecchie. Inoltre le piante giovani presenteranno una ramificazione semplice,mentre nelle piante vecchie si avr una impalcatura complessa con ramificazione secondaria,erziaria e oltre. La conicit richiesta per il tronco dovr essere riproposta anche nei singoliami che. ovviamente nel rispetto del modello naturale, dovranno essere proporzionatamentei grossi e pi lunghi in basso, essendo cresciuti per primi, e di minore diametro mano a

    mano che si avvicinano all' apice della pianta.orse le illustrazioni potranno meglio chiarire queste differenziazioni.nche la disposizione dei rami deve essere armonica e distribuita lungo il tronco in modo che,ossibilmente, ogni ramo formi, con il ramo superiore e con quello inferiore un angolo di circa20 evitando che le ramificazioni si sovrappongano.el caso in cui ci troviamo di fronte ad un tronco contorto, i rami dovranno partire all'esternoelle curvature del tronco e, per un fatto estetico, non ci dovranno essere dei rami chettraversano il tronco.

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    er farvi ricordare meglio queste regole, vi invitiamo un attimo a pensare al perch una piantaecchia dovrebbe essere cos costruita.n effetti la pianta in natura non si preoccupa minimamente di crescere con la forma che noi riteniamo ideale o

    ppaga il nostro senso estetico. La sua unica finalit quella di assumere. in ogni sua parte. una configurazionia la pi efficiente possibile al fine della produzione degli alimenti che le consentono la sopravvivenza.

    E' quindi chiaro che una vecchia pianta. cos come noi la possiamo troin natura e come intendiamo riprodurre nel nostro bonsai, in tutti glidella sua vegetazione, avr verosimibilmente conservato quei rami che esposti alla luce, abbandonando quelli che, in quanto oscurati dasovrastanti, a lungo andare non avrebbero prodotto la necessaria quantzuccheri, Lo stesso dicasi per i rami posti all'interno delle curve. E' posche si sviluppino delle gemme anche in tale posizione. per sicuramente dopo un certo periodo di crescita, sovrastati dalla crescrami posti in maggior luce, dovranno soccombere vittime della raziscelta della pianta che privileger i rami posti verso I esterno garantiscono una migliore funzionalit.

    Dobbiamo dire subito che le immagini che vi proponiamo per l'individuadi un bonsai sono quelle ideali ed nuovi amici bonsaisti non deassolutamente perdersi d'animo o spaventarsi se qualche loro albpossiede ben poche di queste caratteristiche. Possono essere definite banche piante che, magari per il solo fatto di essere ancora in formazsono ancora lontane dell'immagine ideale e non rispettano tutti i canonvi abbiamo indicati. Non per questo dobbiamo essere troppo indulgentnoi stessi. E opportuno che cominciamo a valutare con occhio critpiante che possediamo o che stiamo esaminando, specie se intend

    cquistarle. perch solo in questo modo potremo migliorare di giorno in giorno e, qualche volta, evitare di spener una pianticella molto di pi di quello che in realt vale.

    MPARI AMO AD OSSERVARE

    oi siamo sicuri che dopo pochissimo tempo da quando vi accingerete aeguire il bonsai, avrete la piacevole sorpresa di scoprirvi ad esaminare glilberi che vi circondano con un occhio ed un interesse completamenteiversi. E in quel preciso momento che entrerete nella cerchia di coloro cheossiamo affermare essere l'elite degli estimatori degli alberi in natura.ella vostra mente si formeranno delle immagini ideali di piante che uniorno potranno ispirare le vostre realizzazioni.

    LCUNE REGOLE PRATI CHE

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    Dobbiamo per dire che, dal momento in cui partiremo con le indicazioniratiche per creare il nostro bonsai, si rende necessaria la conoscenza dilcune regole nelle dimensioni della pianta e dei rami, nonch della loro disposizione, che renderanno la nostra picuramente armonica. Sappiamo anche che molte persone contestano il fatto di restringere la creativit onsaista entro schemi predeterminati. Queste valutazioni possono anche essere condivise nel momento in ctiamo riferendo a chi, dopo anni di esperienze nel mondo del bonsai. pu aver raggiunto una notevole capacusto estetico: per coloro che sono alle prime armi, alcune indicazioni di base non potranno che far sortire ffetti positivi.

    ' da considerare che anche la pianta in vaso ha una sua parte anteriore ed una parte posteriore. I due lati non roprio sempre facilmente individuabili ed il problema normalmente si pone nel momento in cui si deve collocaianta in vaso individuando quale sia il lato migliore da rivolgere verso chi guarda. Sulla scelta giocano molti falcuni dei quali quasi impercettibili o difficili da spiegare. Quasi sempre. comunque si cerca di individuare come fuella parte ove il tronco. uscendo dal terreno, tende ad allontanarsi dell'osservatore evitando di scegliere il laui i rami si dirigono verso il bordo anteriore del vaso, preferendo che questi siano posti sul retro per dare profoll'immagine complessiva.na pianta credibile in stile eretto avr un primo ramo posto a destra o a sinistra di chi guarda, collocato a circerzo della altezza totale della pianta. Un secondo ramo partir dal lato opposto del tronco con una angolspetto al primo di circa 120 ed una distanza dallo stesso pari a circa un terzo della restante parte del tronco

    terzo ramo sar posto verso il retro della pianta sempre conangolatura di circa 120 e ad una distanza di circa un terzo lunghezza rimanente del tronco e cos via di seguito. Si proseguendo questa impostazione con i rami successivi, sino all'apice

    pianta. Ribadiamo che questo schema puramente indicaticonsente una notevole tolleranza sia per la distanza tra i rami chla loro angolazione.E' chiaro che dovendo parlare di misure. nel momento in ctroviamo di fronte al nostro materiale vegetale dobbiamo cercapredisporre il progetto della pianta che intendiamo realizzare.Forse il termine progetto una parola troppo grossa che impensierire qualcuno in realt si tratta semplicemente di decquale sar, presumibilmente, l'altezza del nostro bonsai econseguenza di ci, quale sar il numero dei rami e la loro distribusul tronco (dis. 4).V' da dire che trattandosi di materiale vivo, non sempre le risdella pianta sono in linea con quanto ci aspettavamo da lei. No

    caso di arrendersi di fronte alle prime delusioni imparandapprezzare piuttosto l'aspetto positivo della questione in quadiversi comportamenti delle singole piante, rendono ogni bonsapezzo unico.

    ONSI GLI PER L' I NVERNO

    e vostre piante da esterno sono in dormienza e l'unica preoccupazione che dovete avere quella che il tehiacciandosi possa rompere i contenitori. Una copertura degli stessi con uno strato di foglie risolve il probnche di garantire la conservazione di una certa umidit. Ricordatevi di sospendere ogni tipo di concimaz

    Qualcuno trova utile spargere sul terreno, prima di coprirlo con le foglie, della cornunghia che facilita la ricostitu

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    ella flora batterica e rende le piante molto pi disponibili a ripartire alla fine dell'inverno con la vegetatilizzando subito le concimazioni primaverili. Controllate i bonsai da interno collocandoli se possibile in un sottoufficientemente largo nel quale avrete coperto il fondo con uno strato di argilla espansa mantenuta molto bagttenti alle annaffiature eccessive ed al calcare.