62
Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Prato anno XLII nuova serie FEDERAZIONE ITALIANA DONNE ARTI PROFESSIONI AFFARI BPW Italy Recapito redazionale FIDAPA sede nazionale Via Piemonte, 32 00187 Roma Tel. 06 4817459 Fax 06 4817385 e-mail: fi[email protected]

Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

  • Upload
    others

  • View
    1

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

Poste Italiane s.p.a.Spedizione in

Abbonamento Postale D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1,

comma 1,DCB Prato anno XLII

nuova serie

Federazione italiana donne arti ProFessioni aFFari

BPW Italy

Recapito redazionale

FIDAPAsede nazionale

Via Piemonte, 32 00187 Roma

Tel. 06 4817459 Fax 06 4817385

e-mail: [email protected]

Page 2: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare
Page 3: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

Il �8 aprile 2009, il distretto Nord Ovest di è riuni-to ad Alessandria: nell’occasione è stato organizzato un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare il tema del Rispetto.

Rispetto per la storia, per le donne note, principesse, contesse, amanti, e per quelle madri, figlie e sorelle che hanno agito nelle case, sono andate in guerra con i loro uomini. E’ così emerso, ad esempio, che il primo Tricolore italiano è stato cucito con passione civile e amore dalle donne alessandrine. Ed è stato quello che è sventolato in Cittadella durante i moti del �82�.

Regista del convegno è stata la socia Carla Moruzzi Bolloli, presidente del Comitato Alessandria–Asti del-l’Istituto del Risorgimento.

Al convegno intitolato <Dalle donne del Risorgimen-to al Risorgimento delle donne> hanno partecipato con entusiasmo molte socie di sezioni del Nord Ovest, ed ognuna ha portato il suo prezioso contributo. Carla Moruzzi Bolloli ha commosso i presenti con la storia di

Distretto Nord Ovest“Dalle Donne del Risorgimento al Risorgimento delle Donne”

Anita, donna amatissima di Garibaldi. Poi ha tracciato la storia di Rosalia Montmasson, dalle origini alessan-drine, innamoratissima di Crispi, che divise con lui i campi di battaglia, curando i feriti. Crispi, diventato potente, l’abbandonò, ma venne punito dalla regina Margherita, che durante un incontro ufficiale gli voltò le spalle e fece avere a Rosalia una piccola pensione.

Notevoli i contributi dati dalle sezioni Rivoli Val Susa; Torino Est; Pinerolo; Varese…

Anna La Marca ha presentato il libro di Amedeo Pettenati sulla contessa di Castiglione e la sezione di La Spezia ha fornito l’abito della nobile che è stato indossato durante il seminario. Al seminario hanno partecipato anche la vicepresidente nazionale Eufemia Ippolito e la giornata successiva ( la domenica) è stata l’occasione anche per presentare - a cura di Marcella De Salvo, past president distrettuale, l’Equal Pay Day.

Oltre a tutto il direttivo del Distretto e alle rappresen-tanti delle sezioni, era presente Enrica Bellini, in rap-presentanza della Bpw.

Distretto Nord Est “Associazioni, Scuola e Territorio: strategie comuni contro il disagio

A cura del Gruppo di lavoro “Riforma Scolastica e Dispersione” e della Commissione Progetti del Distret-to Nord Est si è tenuto il 30 maggio a Soave (VR) un convegno distrettuale dal titolo: “Associazioni, Scuola e territorio: strategie comuni contro il disagio scolasti-co per promuovere il successo”, organizzato dal grup-po di Lavoro Riforma Scolastica e Dispersione, dalla Commissione Progetti e dalla Sezione San Bonifacio. Al saluto delle autorità è seguito l’intervento introdut-tivo della professoressa Anna Giovannoni, Responsa-bile Distrettuale del “Gruppo di L.R.S.D.”, che ha evi-denziato le ragioni del convegno, cioè rispondere alla domanda se la scuola può vincere da sola la battaglia contro l’abbandono scolastico o se sono necessari altri apporti e quale contributo possono dare gli Enti locali e le Associazioni a problemi che, se non risolti, com-portano un costo altissimo per tutta la comunità.

Ha moderato l’incontro Ida Bressan, Responsabile Di-strettuale Commissione Progetti.

A seguire gli interventi di alcune tra le più compe-tenti figure professionali che operano nell’ambito del-l’orientamento scolastico e lavorativo della Regione

La vice presidente nazionale Giuseppina Seidita e la responsabile distrettuale Gruppo di Lavoro Riforma e Dispersione Scolastica Anna Giovannoni

Page 4: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

2

Veneto e delle province di Rovigo, Verona e Vicenza. La dottoressa Fabrizia Maschietto, responsabile Uffi-cio Orientamento e Informazione Regionale, ci ha illu-strato i principali provvedimenti legislativi e i principali strumenti della programmazione per combattere la di-spersione scolastica messi in atto dalla regione Veneto volti al potenziamento delle azioni di comunicazione e informazione, alla realizzazione di un portale del-l’orientamento in cui confluiscano tutti i siti regionali (La prima scelta; Cicerone; Il borsino delle professioni), alla creazione di reti territoriali in obbligo di istruzio-ne ed infine al continuo aggiornamento dell’Anagrafe Regionale dell’Obbligo Formativo degli studenti come prevista dall’articolo 3 del Decreto Legislativo �5 aprile 2005, n. 76.

La professoressa Laura Donà, dirigente Scolastica Re-sponsabile Ufficio Interventi educativi USP di Verona Sezione Orientamento, ha esordito ricordando la nor-mativa sia nazionale che europea al riguardo, successi-vamente ha presentato i dati di un’analisi interessante sulla dispersione scolastica, relativi all’anno scolastico 2007/08 presentati nel V rapporto regionale per la provincia di Verona: all’età di �6-�7 anni si registra la maggioranza dei passaggi; si cambia percorso anche all’età di �8-�9 anni con un’incidenza del �7.6%, pari circa a uno studente su sei. Dall’istruzione tecnica e professionale proviene il maggior numero di passag-gi che si realizzano prevalentemente al 2°-3° anno di scuola secondaria di secondo grado.

Successivamente ha affrontato il tema di “come i giovani possono costruire il proprio futuro” afferman-do che è necessario focalizzare le attitudini, passaggio fondamentale per il successo scolastico e questo può avvenire attraverso l’orientamento che è una modali-tà educativa permanente, un processo continuo lungo tutto l’arco della vita centrato sull’individuazione e sul potenziamento delle competenze della persona affin-ché essa possa, realizzando integralmente se stessa, inserirsi in modo creativo e critico nella società. Le va-riabili che intervengono nel processo di orientamento sono molteplici. Particolare rilevanza hanno le variabili

psicologiche, psicosociali e sociali. Sono stati attivati progetti da parte dell’USR e dai diversi USP in colla-borazione con il mondo del lavoro, le parti datoriali, le università del Veneto e le altre Istituzioni del territorio allo scopo di fornire diversi strumenti a tutti i soggetti coinvolti nel processo di orientamento. Investire sul-l’orientamento significa lavorare per il successo for-mativo.

Sono seguiti gli interventi della dottoressa Laura Fo-gagnolo, funzionaria Area Lavoro Provincia di Rovigo, che ci ha fornito una panoramica sugli interventi for-mativi posti in essere dalla provincia di Rovigo a fa-vore dei giovani a rischio dispersione scolastica e for-mativa, e successivamente comparati con le proposte della provincia di Vicenza per arginare la dispersione scolastica illustrate dalla dottoressa Morena Martini, assessore Cultura, Scuola Lavoro, Formazione Servizi per l’Impiego della Provincia di Vicenza: buone prassi che già stanno dando frutti insperati, anche se molto c’è ancora da fare per sostenere i percorsi dei ragazzi nomadi ed extracomunitari, i primi per l’ambiente in cui crescono poco incline alle regole, i secondi soprat-tutto per difficoltà linguistiche e culturali.

Infine la professoressa Loredana Bettonte, direttore I.S.I.T. di Trento ha evidenziato la normativa, gli aspetti, i problemi e le iniziative riguardanti le province auto-nome di Trento e di Bolzano.

Il convegno nella seconda parte ha presentato espe-rienze scolastiche e buone prassi attuate da alcune socie della Sezione di San Bonifacio, attive nel ruolo di mentore, che hanno profuso impegno, tempo e competenze nei confronti di ragazzi dell’Istituto Pro-fessionale San Gaetano.

Si tratta di adolescenti con problematiche familiari e di altro genere, in difficoltà o demotivati, i quali hanno bisogno di essere seguiti ed aiutati a superare ostacoli di apprendimento nelle diverse discipline scolastiche e a gestire in modo equilibrato la vita di relazione. Que-sto apporto, totalmente gratuito, ha inteso essere un gesto di rispetto verso coloro che alla soglia della giovi-nezza sono meno preparati ad affrontare il futuro.

Distretto Sud OvestSiti archeologici, borghi e castelli tra le vie del vino nella Locride

Sezione di Siderno

Silvana Sorvino, responsabile nazionale della Com-missione Arte e Cultura, ha promosso un convegno nella Locride, abbinando il tema nazionale sia nella sfaccettatura artistica, culturale e tradizionale che nel-

La Riviera dei Gelsomini tra storia, arte e tradizioni.

Page 5: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

3

la possibilità di sviluppo territoriale in campo turistico e produttivo.

Le sezioni di Siderno, Roccella Jonica, Locri e Branca-leone hanno organizzato con competenza e con sti-le una tre giorni che ha visto le numerosissime socie campane e calabresi partecipare con entusiasmo alle visite guidate nella Riviera dei Gelsomini”, scoprendo o riscoprendo luoghi ricchi di arte, di storia, di bellez-ze paesaggistiche, fuori dai classici itinerari turistici, abbinati alla tradizione gastronomica calabrese e alla degustazione dei vini locali.

Le presenti delle sezioni: Anna Maria Ferraro Macrì (Siderno), Assunta Barillaro (Locri), Katia Aiello (Roc-cella Jonica) e Ester Leggio (Brancaleone), unitamente ai C.P.S. e alle socie hanno accolto le fidapine con la ti-pica ospitalità calabrese, creando un piacevole clima di aggregazione e di socializzazione che dovrebbe sem-pre contraddistinguere la vita associativa.

Sono stati visitati i siti archeologici dell’antica Kaulòn, il museo di Locri, il medioevale borgo di Gerace, che conserva intatti bellezze e monumenti architettonici e ancora le cittadine di Roccella (sede in quei giorni delle giornate FAI di Primavera) e di Gioiosa Jonica, entram-be con vie costellate di palazzi antichi, di chiese, di memorie storiche.

È stato un incessante muoversi e osservare, comple-tato dalla visita al complesso, in parte restaurato, della grandiosa villa romana di Palazzi di Casignana e del castello di Ardore.

Le convegniste sono state sempre accolte dalle auto-rità del luogo e tutti i comuni visitati hanno concesso il patrocinio al convegno, unitamente alla Provincia di Reggio Calabria.

L’articolata conferenza con dibattito del sabato po-meriggio è stata moderata da Patrizia Pelle, coordina-trice dell’evento stesso, past presidente della sezione di Siderno, nonché revisore dei conti del Distretto, che ha presentato i relatori e moderato gli interventi con grazia impeccabile.

Dopo i saluti delle presidenti delle sezioni ospitanti, delle autorità, dell’Assessore provinciale all’Agricoltura e Attività Produttive di Reggio Calabria, Antonio Sca-li, della vice presidente del Distretto Sud Ovest, Linda Napoli, della Vice Presidente Nazionale, Giuseppina Seidita, prende la parola Silvana Sorvino che introduce i lavori.

Nella sua relazione motiva le scelte delle tematiche, mettendo in luce l’importanza della valorizzazione del territorio per una sempre maggiore opportunità turisti-co – lavorativa, e non solo. Evidenzia anche che negli ultimi anni un numero sempre maggiore di donne, e

particolarmente in Campania, dirigono aziende vinico-le, esportando con successo i vini italiani nel mondo. Non sono mancati nella sua relazione i riferimenti arti-stici agli affreschi di Ercolano e Pompei che ci riportano al culto del vino nell’epoca romana e alla già nota pro-duzione vinicola e al rapporto che avevano le donne con il dio Bacco.

Giuseppina Seidita ha tracciato una valutazione sto-rico – etica del vino, analizzando i “beni materiali e immateriali” quali opportunità di sviluppo economico per il territorio. L’Unione Europea, ribadisce la Seidita, ha come obiettivo lo sviluppo di un turismo culturale, che ben si lega dunque alle vie del vino. Si è sofferma-ta anche sull’immaterialità del vino e sugli effetti bene-fici che crea nell’uomo, se usato con moderazione.

Sebastiano Stranges, tecnico agrario ed esperto in viticultura, ha relazionato su : ”Siti archeologici della provincia jonica reggina: preistoria, protostoria e sto-ria”, mostrando con diapositive come in Calabria, fin dall’età paleolitica, era conosciuta l’uva e che la pro-duzione del vino nell’era neolitica si sviluppò proprio in questa regione e soprattutto nell’area di Bova, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti in loco.

Pino Quaranta, per la Confagricoltura Calabra, par-lando del vino DOC di Bianco e del Cirò, fa notare come il “Calabrese Nero” sia il vitigno di base del Nero D’Avola, vino siciliano famoso a livello internazionale. Ha illustrato anche i vitigni autoctoni quali il Caglioppo di Cirò, il locrideo Magliocco, il Malvasia e altri che fungono da base per la produzione anche del Sangio-vese e del Montepulciano.

Antonio Caridi, funzionario della Regione Calabria, settore agricoltura, si è soffermato sulla storia e sulla lavorazione del vino Greco e del Mantonico di Bianco, già conosciuto dai tempi della Magna Grecia. Il Man-tonico è prodotto ancora ora da uve bianche, ven-demmiate esclusivamente a settembre, asciugate su appositi graticci, raspate, macinate e fermentate. È un pregevole vino dolce e può essere conservato per molti anni senza perdere le sue qualità originali.

Al convegno ha collaborato l’A.I.S. (Associazione Ita-liana Sommelier) e il suo delegato per la Locride, Pier-francesco Multari, ha svolto una relazione su: “Anali-si sensoriali del vino e tecniche di abbinamento cibo – vino” che, riprendendo il concetto sull’immaterialità, in quanto le componenti del vino esercitano funzioni olfattive e gustative, provocando sensazioni uditive e

Le donne nuove manager della produzione del vino.

Le funzioni olfattive e gustative del vino

che provocano sensazioni uditive e deglutive.

Page 6: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

deglutive che ben interagiscono con gli alimenti. Proseguono gli studi su queste funzioni, riferisce il Multari, per cercare sempre migliori effetti sul-l’organismo umano attraverso l’abbi-namento cibo - vino.

Dopo questa carrellata di interventi, tutti di alto livello, Silvana Sorvino trae le conclusioni.

Ringrazia innanzitutto i relatori, le socie organizzatrici della sezione del-la Locride, le fidapine campane e calabresi convenute numerosissime, tutti gli astanti per la partecipazione e brevemente illustra anche le caratteristiche dei nu-

merosi vini della Campania, molti dei quali DOC, augurandosi che la produ-zione dei vini delle due regioni riesca ad entrare in modo sempre più com-petitivo sui mercati internazionali.

Chiude quindi il convegno, riscontran-do quante affinità esistano tra le donne e il vino. Affinità soprattutto caratteriali, che ben si accompagnano al tempera-mento del luogo di produzione.

Nella hall del Grand Hotel President di Siderno erano in esposizione le migliori produzione vinicole della Campania e della Calabria, oltre a pro-dotti tipici della Locride.

Affinità fra le donne

e i luoghi di produzione

del vino.

La dispersione scolastica

Sezione di Villa San Giovanni

Nella sezione di Villa San Giovanni si è svolto il Con-vegno del Distretto Sud-Ovest “Famiglia e Scuola : Le radici e le ali”. Argomento che si è inserito a pieno titolo nell’ ambito del Tema Nazionale e che è stato sviluppato secondo le linee guida del Gruppo di lavoro Nazionale.”Riforma Scolastica e Dispersione”. Hanno collaborato alla realizzazione, oltre alla sezione di Villa che ne è stata la promotrice, le sezioni di Reggio Cal �° e R.C.Morgana. Il Convegno ha voluto segnare so-prattutto un momento di riflessione e di valutazione del risultato di due anni di un’attività realizzata con-cretamente con progetti integrati tra Fidapa – Scuola - Istituzioni pubbliche ed Enti Territoriali: Comuni e Provincia, come ha precisato Anna Stajano (compo-nente del Gruppo Nazionale di Lavoro) nella sua intro-duzione. Il Convegno, infatti, si è aperto con la proie-zione di alcuni tra i più significativi progetti portati a termine nel corso dei due anni, progetti che hanno tra l’altro messo in evidenza una delle finalità principali della nostra Associazione: fare opinione, promuovere confronto, sensibilizzare ai problemi offrendo oppor-tunità, sollecitando incontri culturali e occasioni di so-cializzazione nell’ambito territoriale.

Erano presenti le componenti delle commissioni Ri-forma scolastica e dispersione delle tre sezioni su cita-te, e di Amantea, Catanzaro, Crotone, Cosenza, Pal-mi. Hanno partecipato attivamente all’incontro oltre alle Presidenti delle sezioni organizzatrici M. Lucisano, R. Poeta, e M.L.Neri, l’Assessore Provinciale dott. Atti-lio Tucci che è entrato nel vivo della tematica, critican-do duramente il ridimensionamento delle sedi scola-stiche, provvedimento, a suo avviso, che raddoppierà la portata dell’abbandono soprattutto nei piccoli cen-tri ,dove la scuola rappresenta l’unica risorsa socializ-zante; la Presidente del Distretto Nellina Basile, dopo aver salutato e ringraziato tutti i presenti, si è detta fare dida

Rapporti tra adulti e ragazzi: il passaggio dalla famiglia etica

a quella affettiva.

Page 7: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

5

molto soddisfatta di partecipare ad un Convegno così interessante perché ricco di stimoli culturali, pedago-gico - didattici nonché di proposte utili per impostare in futuro un‘attività sempre più concreta e funzionale alla prevenzione del disagio. La socia Anna Stajano, coordinatrice dei vari momenti del Convegno, ha pre-sentato il Tema in discussione soffermandosi sul ruolo della famiglia nella società odierna, ruolo sempre più difficile e complesso, essendo cambiati i rapporti tra adulti e ragazzi. Si è passati, infatti, dalla famiglia etica a quella affettiva ed è quindi venuto meno il principio di autorevolezza e c’è da osservare, inoltre, che tra fa-miglia e scuola, oggi, purtroppo non c’è dialogo ed allora è sempre più difficile parlare di collaborazione. Occorre ripristinare il dialogo tra le due istituzioni. La Dott.ssa Cinzia Mion, dirigente scolastica, nell’inten-to di chiarire il senso delle nuove riforme scolastiche, ha tracciato un excursus storico della scuola italiana, partendo dalla Costituzione repubblicana che ha come presupposto quello di assicurare a tutti pari opportu-nità, rimuovendo ostacoli come l’ignoranza, che è la causa prima di disuguaglianza. La Riforma Gelmini è in contrasto con la valutazione formativa, dice ancora la Mion, che non valuta solo il risultato, ma il processo insegnamento - apprendimento. La valutazione som-mativa attribuisce gli insuccessi alla demotivazione o

Il convegno è stato introdotto e coordinato da An-giola Infantino, componente della Commissione Legi-slazione, ha avuto quali relatori la dott.ssa Iside Russo, consigliere Corte d’Appello di Reggio Calabria, il prof. Antonio G. Spagnolo, ordinario di Medicina Legale dell’Università di Macerata, nonché membro del Co-mitato di Bioetica presso l’Università Cattolica S. Cuore A. Gemelli di Roma e il prof. Demetrio Neri, ordinario di Bioetica presso l’Università di Messina e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, infine, le conclu-sioni sono state affidate a Giuseppina Bombaci, pre-

sidente nazionale Fidapa. Centinaia di cittadini, tra cui medici e avvocati di Villa San Giovanni, erano presen-ti all’incontro e il sindaco di Villa San Giovanni, dott. Melito, ha ringraziato la Fidapa per la costante pre-senza sul territorio, dichiarando che la collaborazione tra l’associazione e l’Amministrazione, negli anni, si è consolidata, in un rapporto di reciproca fiducia.

I relatori hanno evidenziato che il testamento bio-logico è quel documento che contiene la volontà da parte di una persona, in condizione di lucidità men-tale, in merito alle terapie che intende o non intende accettare nell’eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte (consenso informato) per malattie o lesioni traumati-che cerebrali irreversibili o invalidanti, malattie che co-stringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione.

Il Paese ed il Parlamento hanno discusso a lungo su una proposta di legge che riguarda l’autonomia deci-sionale della persona nella fase finale della sua esisten-za. I problemi della vita e della morte sono entrati nella

a motivi familiari, quella formativa, invece, mette in gioco anche le capacità metodologiche dei docenti. La Dott.ssa Ornella Mazzù, psicologa e terapeuta, ha rela-zionato sulle problematiche collegate alla dispersione e sugli eventuali possibili accorgimenti o strategie da mettere in atto per la prevenzione, presentando anche delle interessanti schede – indagini sulla rete di relazio-ni atte a prevenire questo drammatico fenomeno. Ni-cla Marangelli, Responsabile Nazionale del Gruppo di lavoro “Riforma scolastica e dispersione”, nel conclu-dere ha espresso ampiamente tutta la sua personale soddisfazione per la tematica dibattuta nel Convegno, ma ha anche voluto tracciare una sintesi del lavoro svolto a livello nazionale dal Gruppo con l’augurio che in seguito si possa far sempre di più .

Un pubblico numeroso,attento e qualificato ha segui-to le relazioni alimentando un ampio e interessante dibattito fino a tarda ora.

La responsabile nazionale Fidapa del gruppo di lavoro

“Riforma scolastica e dispersione” soddisfatta per la tematica dibattuta.

Di chi è la mia vita? Osservazioni sul testamento biologico

Sezione di Villa San Giovanni

Page 8: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

6

Distretto Sud Est Il potere di fare la differenza attraverso la leadership, il sostegno, l’azione

Si è svolto il 28 marzo 2009 il primo Convegno “IL POTERE DI FARE LA DIFFERENZA ATTRAVERSO LA LEA-DERSHIP, IL SOSTEGNO, L’AZIONE”, organizzato dal DISTRETTO SUD EST della FIDAPA., relativo alla part-nership nel progetto S.P.AZ.I.O.(Sviluppo Pari Opportu-nità, Azioni Positive per l’Imprenditorialità e l’Occupa-zione) finanziato dal Ministero del Lavoro, presentato

nel 2005 dalla Confcommercio Provinciale di Foggia ed attivo dal 2008.

La prima fase del progetto ha permesso a decine di ragazze di acquisire esperienza attraverso la presenza e il lavoro in sportelli informativi messi a disposizione anche dalla Confcommercio. Gli ambiti diventano quelli della formazione unita sempre di più all’informazione

sfera delle Istituzioni. Alla legge sul testamento bio-logico corrisponde quella sulla fecondazione assistita. Chi deve decidere su tali questioni che riguardano il principio e la fine della vita umana?

La risposta storica dell’Occidente a tale domanda è che queste questioni vengano decise nella libertà della democrazia. Il principio risale alla nascita dello Stato moderno che separò la Chiesa dallo Stato, la religione dalla politica e fece della società civile il soggetto della decisione. In realtà, i timori del Legislatore e la diffi-coltà di legiferare su temi ritenuti scottanti, ha porta-to all’assenza di norme organiche e, comunque, allo stratificarsi di norme fra loro contraddittorie.

Paradossalmente manca nel nostro Paese una normati-va sulle scelte di fine vita e questo costringe di volta in volta il cittadino al ricorso alla magistratura, con risposte che appaiono a volte contraddittorie. Infatti, in mancan-za di una chiara norma di riferimento occorre affidarsi alle analogie e alle interpretazioni che, a loro volta, non possono non risentire delle convinzioni religiose, filosofi-che, culturali ed esistenziali dell’interprete.

Guardando la giurisprudenza che si è formata su questa materia si nota come il principio di autodeter-minazione è tanto più garantito quanto più il giudice legge le scarne contraddittorie norme attraverso la lente del dettato costituzionale.

Ciò pone in evidenza che i Padri della Costituzione avevano un’idea della libertà personale, della capacità di autodeterminazione ed un concetto di laicità dello Stato che si è via via perduto nella legislazione speciale successiva. Infatti è stato sottolineato che gli articoli 2 e 3 della Costituzione sanciscono il riconoscimento “dei diritti inviolabili dell’uomo e dell’uguaglianza e parità di dignità sociale di tutti i cittadini innanzi alla legge “sen-za distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politica, di condizione personale e sociale” costituiscono un autentico manifesto dello stato laico. Solo una legislazione in grado di mantenere l’equidi-stanza da ogni distanza di natura confessionale o filo-sofica, è in grado di garantire l’uguaglianza e parità di dignità sociale di tutti i cittadini dinanzi alla legge.

Allo stesso modo, il principio di autodeterminazione viene espresso in modo chiaro dall’articolo 32 della Costituzione che prevede che “nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge e che la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Sembrerebbe che tali norme da sole rendano super-flua qualsiasi normativa sul testamento biologico, ma non è così. Ma in gran parte dei casi critici, il tratta-mento sanitario viene iniziato in condizioni di estre-ma urgenza (normalmente in pronto soccorso o riani-mazione) mentre il paziente è in stato di incoscienza (emblematico in tal senso il caso Welby).

Un’opinione intermedia, suggerisce di considerare il testamento biologico come un documento non vinco-lante ma orientativo, che consente di conoscere quali fossero i sentimenti e i desideri del paziente prima della perdita di conoscenza.

La storia recente ci rassegna tutta una serie di casi, l’ultimo dei quali è una ferita ancora aperta e sangui-nante nei quali i soggetti che chiedevano la cessazione delle cure erano soggetti a nutrizione, idratazione e ventilazione forzata.

Sono questi atti medici?Cosa succede quando il soggetto non è in grado di

esprimere la propria volontà perché in stato di inco-scienza, o, addirittura, perché anche se cosciente non è in grado di esprimersi?

Può in questi casi la volontà essere espressa da un congiunto?

Scarso favore incontra l’idea del conferimento ad un “delegato” di un potere di guida del medico curante, affermandosi che quest’ultimo non può essere privato della libertà di scelta terapeutica che caratterizza la sua professione e che risulta garantita dal codice ita-liano di deontologia medica (�998).

La medicina, si dice, non può ridursi in una mera ese-cuzione di prestazioni a richiesta.

Molti i dubbi, poche le certezze! A seguire un acceso dibattito.

Page 9: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

7

con la collaborazione di importanti Istituzioni locali e nazionali: il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la CONFCOMMERCIO, la CGIL, la CISL, il Sindacato Ter-ziario Donna della CONFCOMMERCIO e la UIL.

Prima relatrice della giornata è stata Maria Antoniet-ta Amoruso, Dirigente psicologa per le tossicodipen-denze dell’ASM della Basilicata e Presidente della se-zione FIDAPA di Policoro, con un brillante intervento sull’approccio ecosistemico alla leadership. A seguire è intervenuta Rita Saraò, Direttore del Centro Studi di Genere dell’Università di Foggia, con una relazione sulla leadership al femminile come opportunità per la cooperazione.

Ospite d’onore della giornata di studio la Senatrice Adriana Poli Bortone che è intervenuta riportando la sua esperienza personale quale testimonianza di un percorso di leadership al femminile nel mondo della politica e terminando: ”Ho esordito dicendo di non sapermi definire una leader. Posso però affermare che per fare una buona politica esistono delle qualità es-senziali come la fiducia in se stessi, grandi motivazioni, rispetto per la propria persona”.

Ultimo intervento è stato quello della Past Presidente nazionale FIDAPA Margherita Gulisano con un excursus sul cammino delle donne attraverso la storia europea.

A concludere il convegno, coordinato dalla Past Pre-sidente del Distretto Sud Est FIDAPA, Nicla Marangelli, è intervenuta la Segretaria nazionale FIDAPA, Eufemia Ippolito.

Il Convegno è stato organizzato e coordinato da Rosa d’Onofrio, Segretaria del Distretto Sud Est FIDAPA e da Chiara Corfone, partecipante al progetto SPAZIO.

PASSO DI DONNE – DONNE AL PASS0Si è svolto il 23 aprile presso l’HOTEL CICOLELLA

di Foggia il secondo convegno legato al progetto S.P.A.Z.I.O dal titolo “PASSO DI DONNE - DONNE AL PASSO”.

Il passo è naturalmente quello dei tempi che segnano una precisa e costante evoluzione della donna e del suo ruolo nella società. Perchè è tempo di avanzare ed esercitare le funzioni di programmazione, indirizzo e coordinamento di tutte le iniziative e normative.

Sono intervenuti Matteo Biancofiore, Presidente della CONFCOMMERCIO P.M.I di Foggia; Anna De Sanctis, Presidente della sezione FIDAPA di Foggia e Anna Tere-sa Olivieri, Presidente del Distretto Sud Est FIDAPA che, accompagnata dall’intervento della dottoressa Stefa-nia Bozzini, responsabile del progetto “S.P.A.Z.I.O” del CAT-CONFCOMMERCIO di Foggia, ha presentato gli ospiti del Convegno.

Prima relatrice della giornata è stata Daniela Eronia, Presidente C.I.F.-C.C.I.AA Foggia, che ha trattato l’Im-presa di genere in Capitanata. E’ intervenuta Marilù Galdieri, Presidente nazionale di Terziario Donna, che ha messo in evidenza la crescita del bisogno di legar-si sempre più all’associazionismo femminile per meglio approcciare il mondo del lavoro. Ha concluso che “piut-

tosto che lavorare su nuovi emendamenti, si dovrebbe garantire l’applicazione di ciò che in campo legislativo è stato già previsto”. Rosa Cicolella, Vice Presidente Regionale Puglia della Commissione Pari Opportunità, ha trattato il ruolo delle Commissioni Pari Opportunità nell’orientamento delle Politiche del lavoro della Regio-ne Puglia, sostenendo che le Commissioni rivestono un ruolo importantissimo di promozione e sostegno al lavo-ro ed al protagonismo economico e sociale della donna, agevolando l’accesso femminile a posizioni decisionali di responsabilità senza togliere potere ad altri ma come fattore di progresso per tutte le comunità.

La segretaria distrettuale Rosa d’Onofrio ha ricordato le donne che attraverso il loro impegno e la loro sensibilità sono riuscite a ritagliarsi ruoli importanti all’interno del-la società di Foggia. Una di queste è sicuramente la Vice Questore Daniela Poduti, che ha detto di vivere il suo operato di protagonista attiva in un mondo, da sempre molto maschilista, grazie alla sua voglia di farcela, con-tando e non pesando sulla propria sfera familiare.

Giuseppina Bombaci, Presidente nazionale FIDAPA, ha presentato quella che è stata etichettata come una giornata di festa particolare: l’Equal Pay Day, una ma-nifestazione che vuole portare alla ribalta la forte disu-guaglianza che c’è nella retribuzione di salari tra uomi-ni e donne. “La donna ha bisogno di quattro mesi e quindici giorni in più per riuscire ad arrivare alla stessa retribuzione che un uomo invece ottiene nell’arco di un anno, pur a parità di lavoro”.

La Segretaria nazionale FIDAPA Eufemia Ippolito ha messo in luce che il lavoro acquisisce sempre più ri-levanza diventando fattore centrale del progresso di civiltà, captando i bisogni, le esigenze e le necessità delle donne in ambito lavorativo e non.

Al termine dei lavori sono state consegnate le tar-ghe alle dodici laureate selezionate e partecipanti al progetto “S.P.A.Z.I.O” con incisa una frase di Virgilio “VINCE CHI CREDE DI POTERLO FARE”.

Convegno è stato organizzato e coordinato da Rosa d’Onofrio, Segretaria del Distretto Sud Est FIDAPA e da Chiara Corfone, partecipante al progetto SPAZIO.

Anna De Sanctis pres. sezione di Foggia, Daniela Eronia pres. CIF-CCIAA Foggia, Rosa D’Onofrio segr. distretto SE e coord. convegno, Giuseppina Bombaci pres. nazionale, Anna Teresa Olivieri pres. distretto SE, Eufemia Ippolito segr. nazionale, Marilù Galdieri pres. nazionale terziario donna, Daniela Poduti vice questore aggiunto

Page 10: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

8

Dalle Sezioni Dalle Sezioni

La Fidapa di Agrigento incontra le donne tunisine

Sezione di Agrigento

Una nutrita delegazione, guidata dalla presidente Piera Lo Vullo, si è recata a Tunisi, in occasione della V edizione della manifestazione “Saperi e Sapori di Si-cilia”.

Scopo del viaggio è stato principalmente quello di entrare in contatto diretto col mondo femminile ma-grebino, per avviare la fondazione della prima sezione BPW in Tunisia.

A questo scopo già da un anno la presidente, d’in-tesa con la Commissione rapporti con la BPW, aveva avviato dei contatti in tal senso

A quello di Agrigento, si è unito anche un grup-po di fidapine della sezione di Piazza Armerina e un gruppo di donne imprenditrici siciliane dell’AIDDA, particolarmente interessate ad uno scambio cultura-le con la città di Tunisi che conserva nel Museo del Bardo la più ricca ed importante raccolta di mosaici del mondo.

“Saperi e Sapori di Sicilia”, patrocinato dalla regione Sicilia e dall’Istituto Italiano di cultura di Tunisi, d’inte-sa con la fondazione Orestiadi di Gibellina, prevedeva una serie di eventi culturali, mostre ed incontri, che hanno avuto il loro svolgimento prevalentemente nella Casa Sicilia, la Dar Bach Hamba, splendida residenza araba, nel cuore della Medina.

Proprio a Casa Sicilia, si è svolto, in forma ufficiale, un importante incontro della Fidapa con le donne tunisi-ne, a cui hanno partecipato varie figure femminili che svolgono ruoli importanti nell’ambito politico e sociale tunisino.

Tra queste, Faiza Kefi, già ministro della Cultura, Mas-sima Ghannouchi, segretaria nazionale dell’ U.N.F.T. (Unione delle Donne Tunisine), Faouzia Slama, Presi-

dente della Camera delle Donne Imprenditrici, l’av-vocato Marzia Gaisse Ravegnini, che si occupa delle problematiche relative ai matrimoni misti, Martine Ge-ronimi, fondatrice del Club Distinctive Women, l’avvo-cato Kaidi Wahiba, maitre in Diritto Internazionale di Contratti ed Investimenti.

L’incontro, molto caloroso, ha segnato l’avvio di un dialogo che, al di là degli esiti immediati, testimonia il forte desiderio, da parte delle donne, di superare la distanza che, tra le due sponde del Mediterraneo, è stata frapposta dagli eventi storici, e di ritrovare in-sieme gli innumerevoli legami che, anche attraverso questi eventi, sempre ci hanno unito.

Altro momento molto importante è stato il pranzo offerto dall’Ambasciatore d’Italia e dalla sua Signora, che, con un’accoglienza molto cordiale, hanno ospita-to le delegazioni presso la loro residenza.

Le fidapine hanno anche partecipato ad una serata di gala, ospiti del Lions Club Tunis Doyen, e al con-certo Abballalaluna dell’artista siciliano Mario Incu-dine, che si è tenuto al teatro municipale di Tunisi nell’ambito delle manifestazioni di Saperi e Sapori di Sicilia.

Non sono naturalmente mancati i momenti turisti-ci (visita alla Medina, al Museo del Bardo, a Sidi Bou Said ed un veloce sguardo alle rovine della Cartagi-ne romana), ma l’aspetto più interessante del viaggio ha riguardato quello umano e culturale, in vista dei rapporti di amicizia e di collaborazione che, anche at-traverso la nascita delle prima sezione BPW in Tunisia e la mediazione delle donne, potranno instaurarsi tra questo paese e la Sicilia.

Tunisi:quinta edizione di

“Saperi e Sapori di Sicilia”.

Le due sponde del Mediterraneo unito dalle donne.

Page 11: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

9

Il rispetto dei soggetti deboli: rispetto alla dislessia

Sezione di Alessandria

cologa dell’apprendimento – Gruppo Informatica per l’autonomia).

La conferenza si inserisce nel progetto “Dislessia ed abbandono scolastico”. Infatti la situazione disagiata del bambino e dello studente affetti da dislessia pos-sono talora sfociare nell’abbandono della scuola. Si parla di Dislessia e Disturbo Specifico di Apprendimen-to (D.S.A.) quando un soggetto mostra delle difficoltà isolate e circoscritte nella lettura, nella scrittura e nel calcolo, in una situazione in cui il livello scolastico glo-bale e lo sviluppo intellettivo sono nella norma e non sono presenti deficit sensoriali.

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono poco co-nosciuti ma molto diffusi. Tramite un filmato e test coin-volgente, Laura Landi ha attirato l’attenzione e soddi-sfatto pienamente le aspettative degli intervenuti.

Nell’ambito del progetto “Dispersione scolastica” LAURA LANDI ha tenuto una conferenza dal titolo “Ri-spetto alla DISLESSIA –Una strada da percorrere verso l’autonomia”.

DISLESSIA : un termine che ha il potere di evocare in noi una serie di emozioni talvolta contrastanti: curiosi-tà e timore, interesse e necessità di approfondimento. Come indicato dal tema nazionale di questo biennio: “Alla ricerca di un valore perduto : il rispetto” e poi-ché il problema “dislessia” interessa numerosi studenti di tutti gli ordini di scuola, dalla primaria all’universi-tà, ci è sembrato prioritario sostenere e promuovere il rispetto dell’esigenza di questi ragazzi di esercitare appieno il loro diritto allo studio e dar loro pari oppor-tunità.

Per questi motivi le sezioni di Alessandria e di Chia-vari hanno deciso di organizzare un seminario che si è tenuto ad Alessandria, presente la Presidente Distret-tuale Claudia Amerio. Gli ospiti sono degli esperti del-l’argomento: la Presidente di Chiavari Maria Carmela Valente (Formatrice A.I.D. ) – Valeria Salandrini (Refe-rente Territoriale AID di Alessandria) e Laura Landi (Psi-

La conoscenza delle risorse naturali, per uno sviluppo sostenibile del territorio

Sezione di Alghero

La nostra sezione, in collaborazione con l’Area Mari-na Protetta Capo Caccia – Isola Piana, con il Comune di Alghero e con l’Istituto di Istruzione Superiore “G. Manno”, ha promosso per il terzo anno consecutivo un’iniziativa di cultura ambientale finalizzata alla co-noscenza, tutela e valorizzazione delle risorse naturali del territorio algherese. Dopo la trattazione del litorale sabbioso e delle grotte sommerse, il convegno di que-

st’anno Filo Rosso: il corallo di Alghero: biologia - arte - cultura ha voluto collegare, attraverso un metaforico “fil rouge”, la cultura scientifica, storica, artistica legata a quello che è indubbiamente un sim-bolo della città: il corallo rosso. La trattazione delle te-matiche si è avvalsa in ciascuna occasione di autorevoli esperti e ricercatori che hanno puntualmente proposto un dibattito interessante e costruttivo.

fare occhiello

* * *

IL RISPETTO della SALUTE “La Comunicazione per l’efficacia della Prevenzione

Oncologica”: in data 22 luglio 2009 nel Complesso Monumentale di S.Croce in Bosco Marengo le socie si sono riunite per l’ultimo incontro prima delle vacanze. Si è vissuta una serata all’insegna della informazione

sulla prevenzione, tema legato al “rispetto”, un rispetto che tutte noi dobbiamo alla salute, nostra e dei nostri cari. Sono intervenuti il Dr. BETTA, Presidente LILT Sezio-ne di Alessandria, il Dr. Mauro Brusa dell’ASL di Casale e le dottoresse Patrizia Betta e Luciana Mariotti.

Page 12: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�0

L’ultimo convegno è andato in scena il � aprile nelle sale del Ca-vall Marì, dove sono state espo-ste, per gentile concessione del dirigente scolastico prof. Nicola Salvio, le uniche, irripetibili scul-ture di corallo, realizzate negli anni dagli studenti dell’Istituto d’Arte “G. Manno” di Alghero. Vi è stata una calorosa parteci-pazione di docenti e studenti, autori di un ser-vizio fotografico presentato durante il convegno. I nu-merosi presenti hanno ricevuto in omaggio segnalibri sui gioielli della mostra e una brochure didattica sugli aspetti evolutivi, biologici e ambientali del Corallium rubrum, realizzati a cura della socia biologa Adele Ibba, referente della Commissione Ambiente. In presenza del sindaco Marco Tedde e della presidente del Di-stretto Silvana Pinna, la presidente della sezione alghe-rese Maria Grazia Murru ha introdotto l’argomento. Gianfranco Russino presidente dell’AMP ha moderato gli interventi dei relatori:

Giovanni Fulvio Russo, professore ordinario di Ecolo-gia Università Parthenope di Napoli, con la relazione Corallo rosso: aspetti biologici ed ecologici per una gestione sostenibile della risorsa; Luca Scala, ricercatore: Il corallo ad Alghero nelle fonti lettera-

rie; Maria Teresa Tavera, docen-te d’Arte Applicata del Corallo: Evoluzione della forma crea-tività ed arte.

Particolare interesse ha susci-tato la relazione di Giovanni Fulvio Russo che ha tracciato la storia della conoscenza del co-rallo con la descrizione delle più recenti acquisizioni. Attraverso la trattazione della biologia del-

la specie e della sua biodiversità, ne ha poi illustrato gli aspetti biologici soffermandosi sulla gestione sosteni-bile della risorsa. Lo studioso Luca Scala ha delineato quella che può essere stata l’influenza culturale e la ricaduta economica della pesca del corallo sulla città.

Dal punto di vista artistico è stata interessante e coin-volgente la relazione della prof. Maria Teresa Tavera, unica docente donna, che per molti anni ha diretto il laboratorio di Arte Applicata dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. Manno”. Dopo un excursus storico sulla nascita dell’Istituto d’Arte ad Alghero, la relatrice ha presentato le sculture e i gioielli della mostra ed ha evi-denziato le capacità creative degli artigiani che, unite tecnica raffinata della lavorazione, hanno determinato uno stile artistico proprio della città catalana, ricono-sciuto a livello internazionale.

Un’iniziativa finalizzata alla conoscenza,

alla tutela, alla valorizzazione del territorio: la lavorazione

artistica del corallo rosso

Il Premio Pianistico “Maria Giubilei”Sezione di Alta Valle del Tevere

Undici anni ma non li dimostra!È il caso del Premio Pianistico “Maria Giubilei” isti-

tuito nel �988 dalla FIDAPA Alta Valle del Tevere, che, ogni anno, richiama a San Sepolcro, giovani pianisti di ogni nazionalità che si sfidano per aggiudicarsi quattro borse di studio per il Mozarteum di Salisburgo.

Anche l’edizione del 2009 non è stata da meno, come ha sottolineato la pesidente, Romanella Gentili Bistoni, sia per il folto numero dei partecipanti, vera-mente “internazionale” sia per l’alta preparazione tec-nico-professionale.

I vincitori delle � borse di studio del Concorso del maggio 2009 sono Viller Valbonesi (italiano), Adrian

Nicodin (rumeno), Cettina Musumarre (origine greca) Eun Chung Jae (coreano). Il Presidente della giuria, Maestro Perticaroli, accademico emerito del S. Ceci-lia, ha lodato molto i partecipanti ed ha aggiunto una sua personale borsa di studio per Marco Baccelli e Cho Eun Joune (americana). Il Sindaco di Sansepolcro, Prof. Franco Polcri, che ha presenziato alle varie fasi della premiazione, ha espresso un caloroso apprezzamento per l’iniziativa della FIDAPA, ormai appuntamento di qualificante visibilità per il territorio umbro-toscano, nel panorama musicale italiano. Anna Maria Cacciami, vice presidente del Distretto Centro, con la sua presenza e con le sue espressioni di vivo compiacimento, ha po-sto il migliore dei sigilli alle riuscitissima manifesta-zione fidapina Umbro-Toscana.dell’attività della nostra sezione ha parlato diffusamente il Messaggero che ha sottolineato, fra l’altro, la vivacità e la qualità delle nostre iniziative in un’Associazione che ha una valen-za interregionale, unendo donne che hanno operato e operano con consapevole partecipazione civile e socia-le, nel superamento di ogni distinzione territoriale.

Appuntamento di qualificante visibilità per il territorio

umbro-toscano, nel panorama musicale italiano

Page 13: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

��

Da quando è stata istituita, la sezione di Amantea si è contraddistinta per la sua disponibilità a condividere gli eventi con le altre sezioni del territorio calabrese, da Catanzaro a Lamezia Terme, da Crotone a Paola, a Rende, a Cosenza, a Rossano, a Cirò, a Cariati, in un incontrarsi e mantenere rapporti di amicizia e collabo-razione sociale.

Gli incontri si sono sempre svolti in un clima gioioso, tenendo conto del tema nazionale “Il rispetto”, met-tendo sempre in evidenza l’importanza del rispetto delle regole e delle tradizioni che costituiscono la me-moria storica del territorio e che favoriscono, soprat-tutto nei giovani, il senso dell’appartenenza e quello dell’identità culturale. Per il rispetto della vita molti sono stati i convegni riguardanti i bambini e i giovani. Particolarmente interessante è risultato: “Adolescenza e genitorialità: momento di dialogo e confronto”. I la-vori sono stati introdotti dalla Presidente Giusy Porchia Marano, che evidenzia come l’adolescenza sia quella fase della vita compresa fra gli �� ed i �8 anni, nel corso della quale l’individuo acquisisce le competenze e i requisiti necessari per assumere le responsabilità di adulto. Nel processo di transazione verso lo stato di adulto entrano in gioco, ed interagiscono fra loro, fat-tori di natura biologica, psicologica e sociale. Al cam-biamento fisico si associano, infatti, esperienze emo-zionali molto intense. I cambiamenti che si verificano mettono in discussione il sistema di rappresentazioni e di schemi che hanno regolato sino a quel momento

Adolescenza e genitorialitàSezione di Amantea

le relazioni dell’individuo con il proprio corpo, con al-tri individui e gruppi, con attività, oggetti e istituzioni sociali. L’adolescente, in altre parole, si trova di fronte a molte incertezze e soprattutto a come interpretare la propria esperienza, tanto più che non vuole più appli-care ad essa i metri di giudizio familiare. È in momenti critici di questo tipo, in cui è in atto una vera e propria riorganizzazione del sistema di sé, che la specificità di un sistema sociale offre alla persona la possibilità di trovare soluzioni adeguate. L’iniziativa di analizzare tali problematiche, portate avanti da noi fidapine, può es-sere d’aiuto a genitori e figli. Ha tratto egregiamente le conclusioni la Vice Presidente Nazionale Giuseppina Seidita. Erano altresì presenti la Presidente del Distretto Sud Ovest Nellina Basile, il Giudice di Pace di Amantea Dott. Francesco De Luca. Hanno relazionato la Dott.ssa Annamaria Bruni, Psicologa-Psicoterapeuta Re-sponsabile URP A.S.P. di Catanzaro – Lamezia Terme, Don Piero Frizzarin, Direttore del Consultorio “La fami-glia” e Cappellano del Carcere di Rossano Calabro, il Dott. Francesco Fusca, Ispettore Tecnico-Dirigente del MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria.

Interessanti sono stati i tanti interventi del numeroso pubblico.

L’adolescente e i metri di giudizio familiare

Fare titoloSezione di Ascoli Piceno

La sezione ascolana Fidapa nell’ambito del tema na-zionale dedicato al rispetto, ha posto in atto una lunga serie di iniziative realizzate col supporto e il contributo delle amministrazioni comunali e provinciali. Su invito e coordinamento della presidente Franca Maroni, le socie si sono attivate nella realizzazione di manifesti (es. “Il Tibet siamo noi”) e locandine (es. la maternità è nostra”) inneggianti ai diritti delle classi deboli e nel coinvolgimento degli altri club locali in convegni incen-

trati su problematiche di violenza. Gli ultimi interventi in programma finalizzati al rispetto delle diversità reli-giose e delle differenze di genere, hanno focalizzato l’attenzione della stampa e accresciuto il prestigio del-l’Associazione. Nel corso di dibattiti e tavole rotonde, esperti e studiosi hanno delineato le peculiarità della religione ebraica, islamica e buddista, in confronto col Cristianesimo e psicologi, psichiatri e filosofi si sono occupati delle figure maschili e femminili, espandendo il discorso alla crisi dei ruoli genitoriali. La controversa figura materna e la nuova figura del padre sono sta-ti oggetto di analisi e di riflessione nel corso di due convegni dai titoli provocatori: “La madre: fata buona o strega cattiva?” e “L’uomo: crisi d’identità e nuovo ruolo del padre”.

Convegni: “La madre: fata buona o strega cattiva” e “L’uomo: crisi d’identià e nuovo ruolo del padre”

Page 14: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�2

La sezione di Augusta ha organizzato una tavola rotonda sul tema “Quando la politica è donna: luci e ombre”. Sono intervenute in qualità di relatrici le donne impegnate nel Comune di Augusta e cioè l’avv. Giovanna Fraterrigo, assessore all’economia, la signo-ra Milena Contento, assessore alle politiche sociali, la Preside Tea Sortino, consigliera comunale; nonchè il sindaco dott. Massimo Carrubba e le altre consigliere comunali: dott. Silvia Belfiore, signora Mariella Mice-li e signora Daniela Pasqua. L’incontro, che ha avuto luogo nel salone di rappresentanza del Comune, alla presenza di un pubblico numeroso e attento, ha in-teso chiudere un percorso durato alcuni mesi durante il quale è stata affrontata la tematica anche in chiave ironica, mediante la recitazione di passi tratti da “Le donne in parlamento” di Aristofane. Durante il conve-gno è stato proiettato un interessante film realizzato dalle registe Pina Mandolfo e Maria Grazia Lo Cicero che, con il titolo di “Correva l’anno…”, hanno raccon-tato l’esilarante vicenda di alcune donne palermitane che decidono di candidarsi alle amministrative del Ca-poluogo siciliano riuscendo, ma solo nell’utopia della pellicola, a soppiantare tutti i maschi al Comune.

La sezione, durante l’anno sociale, ha messo in atto un progetto dal titolo “Cittadinanza attiva al femmini-le” rivolto alle alunne delle ultime due classi del locale Liceo Classico, Scientifico e Psicopedagogico. In pratica, in sintonia con la scuola, è stato tenuto, in �2 lezioni curate da un esperto, un corso di formazione politica e cioè di approfondimento e di analisi dei punti basilari della Costituzione della Repubblica, della struttura e del funzionamento delle principali istituzioni dello Stato e degli Enti Locali, nonché dei diversi sistemi elettorali.

Il percorso si è concluso, dunque, con la conferenza “Quando la politica è donna: luci ed ombre”. Nel di-battito finale è stato messo in rilievo prima di tutto lo scarso interesse delle donne per l’attività politica, men-tre dovrebbe essere sentito come un dovere, un coinvolgimento pari a quello degli uomini, perché, bisogna ammetterlo, non tutto quello che si fa nei luoghi del potere tiene pre-sente il punto di vista femminile, che potrebbe apportare un utile corretti-vo alla realtà sociale ed economica di ogni paese e del nostro in particolare. Oggi la partecipazione politica delle

“Quando la politica è donna: luci e ombre”Sezione di Augusta

donne in Italia è solo del 2�%, troppo bassa per un equilibrio delle scelte politiche.

L’intervento delle relatrici nella tavola rotonda è stato variamente articolato, a seconda delle personali espe-rienze di ciascuna.

L’assessore all’economia, soffermandosi sulla tradi-zionale distanza delle donne dalla politica, ne ha addi-tato i motivi nel retaggio culturale; eppure va ribadita la validità delle donne di sapere organizzare il lavoro di squadra e di sapere interpretare i bisogni femminili, essendo le donne le principali protagoniste nelle scelte di consumo.

L’intervento della prof. Tea Sortino ha puntato sulla capacità delle donne di confrontarsi con l’altro median-te la conoscenza dei rispettivi ruoli. Essere “eletta” ha un alto duplice significato che non deve deludere le aspettative, anche perché “l’eletta” diventa modello. A tal proposito si lamenta la scarsa presenza di una “lea-dership” femminile, capace di fare da forza trainante (ombre). Le luci della politica al femminile stanno nelle capacità di “elicotterare”, neologismo col quale si vuol sottolineare la disposizione ad osservare la realtà a debi-ta distanza: né troppo dall’alto né troppo dal basso, in modo tale da avere la giusta visione delle cose e prov-vedervi con lucido realismo. L’assessore Milena Conten-to ha evidenziato le difficoltà che incontrano le donne nel fare politica, fra tutte principalmente la carenza di strutture sociali che consentano alle donne di conciliare lavoro, impegno politico e famiglia. Eppure, dice anco-ra, esse sono dotate di peculiare senso pratico, senso civico e di responsabilità, che dovrebbero favorirle nelle scelte elettorali, ma ciò non avviene, anche per la scarsa solidarietà delle donne fra loro.

Interessante è stato l’intervento della Consigliera Comunale, dott. Silvia Belfiore, che ha smontato, rive-landone gli aspetti negativi, il meccanismo delle cosid-dette “quote rosa” ed ha altresì smorzato l’ottimismo della Fraterrigo circa la crescente positiva presenza del-le donne nel campo economico, sostenendo che tale positività è solo apparenza di facciata, che cela una ben diversa realtà e macchinose manovre per realizza-re più alti profitti. La tavola rotonda si è chiusa con l’in-

tervento del sindaco dott. Massimo Carrubba che, dopo avere anche lui espresso un giudizio non propria-mente positivo sulle quote rosa, da lui definite “recinto indiano”, ha poi sostenuto come storicamente sia giunto il momento per una più numerosa, effettiva e paritaria par-tecipazione delle donne alla vita po-litica del Paese.

Da “Le donne in parlamento” di Aristofane alle “Quote rosa”.

Le allieve degli Istituti Superiori

partecipano al progetto “Cittadinanza attiva

al femminile”.

Page 15: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�3

Silvana Giacobini presenta: “Conosco il tuo segreto”

Sezione di Aversa

È stata Silvana Giacobini, famosa giornalista e opi-nionista televisiva, a intervenire nell’ultimo incontro dell’anno sociale della Fidapa, sezione di Aversa, pre-sieduta da Mariolina de Orsi.

Proprio quest’ultima, affiancata dal vicesindaco della città Nicola de Chiara, ha dato il benvenuto e intro-dotto l’attesa ospite, davanti ad una sala gremita non solo di fidapine, ma anche di tanti cittadini e giornali-sti intervenuti alla serata per conoscere da vicino l’ul-tima fatica letteraria della Giacobini, ”Conosco il tuo Segreto”

Un libro tutto al femminile che presenta valenze diverse. Si apre con un omicidio,sul quale indaga la commissaria Silvia Giorgini, coadiuvata da Chiara Mo-nelli, una giornalista dai poteri paranormali, che è sta-ta già protagonista nel romanzo scritto in precedenza

dall’autrice ”Chiudi gli occhi”. Alle indagini si ag-giungono le visioni di Chiara, che la riportano in una Venezia del 700, dove la vita di 3 donne, perseguitate da misteriosi messaggi, si incrociano.

Molti sono i temi che si intrecciano nel libro, in par-ticolar modo i problemi che opprimono la società mo-derna, dei quali la Giacobini ne ricerca le origini attra-verso un’analisi storica.

Colpiscono in particolar modo la descrizione dei per-sonaggi, dai quali vengono fuori l’estro e la personalità della giornalista, e la dedica del libro ”A tutti coloro che hanno fede in un futuro migliore”.

La Giacobini nel suo intervento ha posto l’accento su uno dei temi toccati nel libro: l’uguaglianza tra i sessi, che si scontra con vari problemi e a volte con l’intrinse-ca natura femminile.

“Purtroppo, ancora oggi le donne sono vessate da violenze fisiche e psicologiche, alle quali spesso non riescono a ribellarsi. Per farlo bisogna anzitutto aver rispetto e credere in se stesse”.

A volte così facendo, le donne riescono anche ad ap-propriarsi di una conoscenza che viene loro dagli oc-chi della mente, una sorta di conoscenza paranormale nella quale la Giacobini crede fermamente.

Infatti nel personaggio di Chiara Monelli vi è qualcosa di magico, autentico e autobiografico, che la scrittrice non manca di far intuire.

Un incontro interessante, con il quale la De Orsi con-clude il suo mandato di presidente della sezione Fidapa di Aversa, sezione che ha sempre offerto un notevole contributo all’attivismo culturale cittadino.

Le donne spesso riescono ad appropriarsi di una conoscenza

che viene loro dagli occhi della mente.

Charles Darwin e l’idea di evoluzioneSezione di Barcellona Pozzo di Gotto

La socia Anna Calderone, nel bicentenario della na-scita di C. Darwin, ci invia una sua riflessione sulla teo-ria evolutiva (n.d.r.).

Charles Darwin fu il primo a teorizzare la parentela

tra uomini e scimmie come discendenti da antenati

comuni. Il �2 febbraio 2009 avrebbe compiuto 200 anni e l’ Italia lo ricorda con due mostre a Roma (Pa-lazzo delle Esposizioni fino al 3 Maggio) e a Milano (Rotonda della Besana, dal � Giugno a Ottobre). Ba-sandosi sulle innumerevoli osservazioni fatte durante il suo viaggio durato 5 anni intorno al mondo, Charles

Page 16: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

��

Darwin naturalista inglese (�809-�882) ha formulato per primo delle ipotesi attualmente condivise da tutti gli scienziati, ma che all’epoca sconvolsero il mondo scientifico. Durante questo viaggio il naturalista ingle-se ha raccolto dati biologici e paleontologici che gli hanno permesso di costruire la sua teoria sull’evolu-zione dell’universo. Darwin ha sviluppato questa teoria nell’opera “ L’origine della specie per selezione natura-le”, pubblicata a Londra nel �859.

Darwin fu il primo a sostenere che l’evoluzione ge-neralmente si compie in conseguenza di un meccani-smo di selezione naturale, secondo il quale gli individui dotati di caratteri che permettono un migliore adat-tamento all’ambiente specifico hanno maggiore pro-babilità di sopravvivenza rispetto agli individui meno adattabili.

La selezione naturale è basata sui � principi:�. Sovrapproduzione: gli organismi in genere produ-

cono discendenti in numero maggiore di quanti ne possano sopravvivere.

2. Lotta per la sopravvivenza: a causa della grande po-tenzialità riproduttiva, gli organismi dello stesso tipo devono competere tra di loro per la sopravvivenza.

3. Variabilità individuale: in ogni popolazione gli indivi-dui pur appartenendo alla stessa specie si differen-ziano per certi caratteri.

�. Sopravvivenza del meglio adattato: gli organismi, che hanno caratteristiche più adatte all’ambiente in cui vivono e trasmissibili alla prole, hanno più pro-babilità di non essere eliminati nella lotta per l’esi-stenza.

Darwin ammette come Lamarck che trasformazioni delle specie sono lente e graduali, ma al contrario di Lamarck pensa che le variazioni degli individui sono casuali rispetto ai bisogni e non costituiscono a priori un miglior adattamento all’ambiente; è la se-lezione che sceglie tra di esse. Esi-stono numerose prove a sostegno della teoria darwiniana, soprattut-to quelle fornite dalla paleontolo-gia, biogeografia, anatomia com-parata e somiglianza genetica.

Nei tempi lontani dell’Eocene (Era Cenozoica) viveva l’Hyracotherium, creatura simile a un cane che abita-va nelle terre boscose. Da questa creatura, diversa dal nostro cavallo, derivò una serie di discendenti che gra-dualmente assunsero le forme del cavallo attuale. I vari cambiamenti rappresentavano un adattamento conti-nuo alla fonte alimentare: l’erba. Da questa si è passa-te alle praterie e l’anatomia del cavallo si è modificata, come ad esempio la dentatura, l’allungamento del collo etc... Anche la biogeografia offre una serie di prove a sostegno dell’evoluzione. I caratteri particolari degli or-ganismi che abitano zone geografiche specifiche fanno pensare a comuni antenati e a una comune storia evolu-tiva. Un’altra fonte di informazioni sui rapporti evolutivi proviene dallo studio dell’anatomia comparata. Infatti le strutture omologhe con una comune origine embriona-le suggeriscono una parentela evolutiva, al contrario di quelle analoghe che, non avendo un’origine embriona-le comune, non suggeriscono parentela. Inoltre la bio-chimica e l’ingegneria genetica hanno chiarito i rapporti evolutivi esistenti tra le specie. Infatti l’anomalia delle sequenze di amminoacidi nelle proteine comuni ha per-messo ai biologi di verificare le trasformazioni evolutive a livello molecolare.

La selezione naturale ebbe un gran successo perché corrispondeva a certe tendenze della società industria-le che si sviluppava allora.

Così, grazie a Darwin, il trasformismo finì per imporsi negli ultimi decenni del XIX secolo.La maggior parte

dei fenomeni biologici acquista un senso solo quando viene inqua-drata in una prospettiva evoluzio-nistica. La teoria del’evoluzione costituisce la più importante teoria biologica comparsa fino ad oggi, l’unica capace di offrire una visio-ne unitaria dell’enorme varietà dei fenomeni biologici.

L’evoluzione della specie per selezione naturale.

Le fonti alimentari come elementi

di trasformazione delle specie.

Innovazioni legislative: atti persecutori (art. 612 bis c.p.)

Sezione di Battipaglia

La sezione, presieduta da Silvia Carbone, ha svolto un’intensa attività associativa, mirata a fare movimen-to d’opinione sul territorio, coinvolgendo sempre le

Istituzioni. Di particolare interesse la presentazione del-la Legge sullo stalking. Da pochi mesi, infatti, è stato introdotto nel nostro codice penale l’art. 6�2 bis, che

Page 17: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�5

prevede una nuova figura di reato: lo stalking, rectius atti persecutori.

Tale norma era molto attesa perché risponde ad esi-genze espresse sia dagli operatori del diritto sia, soprat-tutto, dalle persone vittime di aggressioni, spesso fatali, come la cronaca nera degli ultimi anni ci mostra.

La previsione normativa, peraltro già da tempo presen-te in molti altri ordinamenti giuridici, di fatto riempie un vuoto legislativo, e pertanto è di notevole interesse.

Questo è quanto ha affermato il dott. Carmine Oli-vieri, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Saler-no, in un convegno - dibattito a scopo divulgativo che la sezione di Battipaglia ha organizzato presso l’Hotel San Luca.

Tema del convegno: “art. 6�2 bis c.p., molestie insi-stenti, nuovo strumento a tutela della donna”.

Il dott. Vincenzo Roca, questore di Salerno, ha illu-strato la procedura di ammonimento la cui competen-za è attribuita dalla legge, appunto, al questore.

La sezione produce e distribuisce un dèpliant con i numeri telefonici dei

centri antiviolenza.

Loredana Otranto, psicologa e nostra giovane socia, ha affrontato il tema sotto l’aspetto delle caratteristiche psicologiche dello “stolker”, nonché della vittima.

Il dott. Antonio Manzo, giornalista de “Il Mattino”, ha concluso relazionando su “violenza e mass - media nella società della comunicazione”.

Tenuto conto che dalle statistiche a tutt’oggi stilate ri-sulta che l’86% delle vittime di questo tipo di reato è donna, è parso opportuno, dopo una ricerca riguardan-te gli eventuali centri di ascolto o numeri verdi sul terri-torio, consegnare al pubblico presente un dépliant con i recapiti telefonici dei centri antiviolenza a cui rivolgersi.

A Bernalda promosse iniziative imprenditoriali per le fasce più deboli

Sezione di Bernalda

Si è svolto il 28 marzo 2009 alle ore �8,30 presso la sala consiliare del Comune di Bernalda il convegno: Malattie Rare “Disabilità e qualità della vita” organiz-zato dalla Sezione Fidapa di Bernalda e dall’Associa-zione “Esserci” Malattie Rare - Basilicata.

Durante il convegno il Dr. Eustachio Pisciotta diretto-re U.O.C. di Fisiatria Ospedale di Tinchi-Pisticci ha pre-so in considerazione l’aspetto psico neuro endocrino immunologico.

L’entità biologica ha il suo archetipo connettivale nel sistema PNEI, questo per sottolineare che il connettivo proprio dal suo termine identifica la continuità ed il collegamento dei sistemi biologici, quindi la “comuni-cazione” elemento strategico per sopperire ai deficit funzionali.

Il Dr. Nicola Petrigliano, segretario regionale, dell’As-sociazione “Esserci” Malattie Rare- Basilicata e mem-bro della consulta nazionale delle malattie rare, orga-nismo consultivo e rappresentativo delle associazioni nazionali che svolge la propria attività presso il centro nazionale malattie rare dell’I.S.S.. ha delineato l’iter

delle malattie rare dal punto di vista organizzativo, scientifico e legislativo a livello internazione europeo e nazionale dopo aver ringraziato la presidente della Fidapa di Bernalda che con tanta partecipazione in-teresse e sensibilità d’animo ha voluto e organizzato quest’incontro su di un tema poco conosciuto, poco sentito, di scarsa risonanza aggregativa, ma di forte rilevanza etica, sociale scientifica, psicologica qual è la problematica che investe i pazienti affetti da malattie rare e le loro famiglie. Dal 5 giugno 2007 il ministero della salute per dare voce ai pazienti e alle loro fami-glie attraverso le associazioni nazionali, ha insediato la consulta nazionale delle malattie rare costituita da 3� membri, in rappresentanza delle associazioni na-zionali. Nel 2007, con il coordinamento del centro na-zionale delle malattie rare ha elaborato un documento concernete l’individuazione delle maggiori criticità che il sistema sanitario nazionale presenta in tema di ma-lattie rare e ne ha suggerito le possibili soluzioni. Le tematiche trattate sono state le seguenti:Semplifica-zione delle procedure di accertamento della invalidità,

Page 18: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�6

Il rispetto delle idee altrui e il rispetto della salute

Sezione di Capo d’Orlando

La conferenza “Informazione è formazione” del Cav. di Gran Croce dott. Walter Bramanti è stata organiz-zata dalla Fidapa in collaborazione con il Lions di San-t’Agata.

Il tema trattato, di grande interesse e attualità, è stato magistralmente condotto dall’oratore, che ha sapientemente toccato i vari aspetti dell’informazio-ne, negativa e positiva dei mass media, per passare, poi, alla formazione determinante della famiglia, della scuola, dell’ambiente, della società. L’aspetto prima-rio puntualizzato è il ruolo formativo e massimamente condizionante, poiché incide profondamente nel pro-cesso educativo (o diseducativo) nel bene e nel male. L’informazione ha nella società in genere e nel singolo individuo un’importanza fondamentale. L’informazio-ne in ciascuno incide, come le scienze sociologiche e

psicologiche moderne insegnano, persino in termini determinanti, nel carattere, nelle azioni e nel pensie-ro.

In particolare, poi, il relatore, su specifica indicazione della presidente Fidapa Paola Sarasso, ha sottolineato l’importanza dell’essere leader, come ha sollecitato an-che la Past Presidente Nazionale Margherita Gulisano nell’ambito del tema internazionale “Il potere di fare la differenza” che suggerisce un percorso informativo – formativo per diventare trainer e formatori di sog-getti all’interno delle sezioni Fidapa che, a loro volta, potranno offrire la loro conoscenza e competenza, ed essere quindi formatori di altre donne.

Interventi, domande, commenti e approfondimenti da parte dei soci, sia Lions che Fidapa, e dei rispettivi ospiti, nonché le brillanti, tempestive e appropriate ri-sposte del dott. Bramanti, hanno vivacizzato la serata che si è conclusa con una piacevole cena all’insegna della collaborazione tra i club i cui presidenti portano avanti un discorso comune sull’importanza dei valori e dell’onestà intellettuale.

Il ruolo dell’informazione come momento formativo.

certificazione ed esenzione; Presa in carica e continui-tà assistenziale; Uniformità dell’assistenza sanitaria sul territorio nazionale (assicurare mediante la diffusione delle linee guide, protocolli diagnostico assistenziale e terapeutici); Potenziamento della rete dei centri per le malattie rare su tutto il territorio nazionale ed in particolare nelle regioni più carenti; Maggiori investi-menti nella ricerca scientifica clinica e farmaceutica; Maggiori investimenti per la formazione e l’aggiorna-mento continuo di tutto il personale medico operante nei centri regionali e sul territorio.

A breve il ministero provvederà all’aggiornamento dell’elenco delle patologie rare e saranno immesse al-tre nuove �09 malattie o gruppi, che avranno l’esen-zione di partecipazione alla spesa sanitaria.

Il numero di coloro che sono affetti da malattie rare (solo in Italia circa �.500.000) non ci permette di stare a guardare ed inoltre non tutte queste patologie pre-vedono l’esonero dalla partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, con un forte aggravio per le fa-miglie. Ricordiamo , conclude il segretario regionale , che spesso sono malattie il più delle volte genetiche che pongono,pertanto difficoltà diagnostiche e che attendono i principali risultati terapeutici dallo svi-luppo di nuovi farmaci ottenuti attraverso l’impiego di metodologie avanzate ( biotecnologie, terapia ge-

netica, cellulare). Aiutare la ricerca sui farmaci orfani e agevolare l’accesso dei malati a medicinali, terapie, alimenti e strumenti necessari per la cura delle malattie rare. Quando si parla di malattie rare si deve parlare, e no n si può non farlo, di farmaci orfani, ovvero di far-maci che, proprio a causa della frammentazione delle singole patologie, faticano ad incontrare l’interesse economico delle case farmaceutiche.

Sono stati stanziati 8.000 milioni di euro per la ricer-ca di nuovi farmaci orfani di cui 3.000 messi a disposi-zione dall’ AIFA e 5.000 milioni dal governo.

La presidente della sezione Fidapa di Bernalda Anto-nella Coviello dopo un breve intervento circa “la quali-tà della vita” sostenendo che il benessere non dipende solo dalla ricchezza ma anche dall’emozioni, dal senso di autorealizzazione e di creatività che ciascuno indivi-duo riesce ad esprimere nei diversi contesti della propria vita, a spiegato il binomio del convegno disabilità e qua-lità della vita introducendo assieme la presidente Fidapa di Marconia Giuseppina Lo Massaro i progetti impren-ditoriali illustrati dettagliatamente dalla commercialista Cristina Gessi. Le ipotesi progettuali sono indirizzate all’inserimento sociale dei soggetti appartenenti alle fa-sce più deboli della società. Al convegno erano presenti imprenditori amministratori locali, cooperative sociali e pazienti che hanno dato la loro testimonianza.

Page 19: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�7

La Fidapa - BPW ha promosso un Convegno Distret-tuale sull’argomento “Le Cellule Staminali: presente e futuro”. Il Convegno ha preso avvio nel contesto del tema nazionale Fidapa “Il Rispetto” ed entrando nello specifico sul ”Rispetto della Salute”.

Nel magnifico scenario di Villa Piccolo, ancor più lu-minoso per la bellissima giornata di sole, la Presidente della Fidapa Paola Sarasso ha aperto i lavori. Il Dr. Enzo Li Mandri, in rappresentanza della Fondazione Piccolo, e Lucia Chisari, Presidente Fidapa del Distretto Sicilia, hanno preso la parola subito dopo per porgere i loro saluti agli intervenuti.

Il Convegno è entrato, poi, nel vivo con l’intervento della Dr.ssa Anna Dabbicco che, nella veste di mode-ratrice, ha esposto brevemente le ragioni che hanno portato a suddividere l’argomento in due momenti distinti: il presente e il futuro, e, subito dopo, ha intro-dotto i relatori rappresentandone l’alto grado di quali-ficazione professionale.

Il Dr. Mario Russo, Direttore del Reparto di Ematolo-gia del P.O. di Taormina, dopo una breve introduzione ha illustrato il ruolo fondamentale delle cellule stami-nali nella cura delle malattie ematologiche, terapia già ben consolidata che ha già dato indubbi risultati nel tempo.

Il Dr. Pasquale Gallerano ha descritto l’attività della Banca del Cordone Ombelicale che ha sede nel Ser-

vizio di Medicina Trasfusionale e Microcitemia dell’A.O. di Sciacca, da lui diretto, con particolare riferimento alle modalità di raccolta, conservazione, tipizzazione delle cellule staminali ottenute da sangue cordonale.

La seconda sezione del Convegno, dedicata alla ri-cerca e produzione di cellule staminali come soluzione terapeutica di importanti malattie di organi e tessuti, ha visto come protagonisti i relatori provenienti dal-l’ISMETT, l’Istituto Mediterraneo dei Trapianti di Paler-mo, partnership della University of Pittsburgh Medical Center.

Il Dr. Fabio Triolo, Direttore Tecnico dell’Unità di Me-dicina Rigenerativa e Terapia Cellulari, ha prospettato nuove frontiere nella medicina con terapie innovative basate sull’uso di cellule progenitrici fetali umane ot-tenute in avanzatissimi laboratori di ricerca autorizzati dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).

Il Dr. Michele Pilato, Direttore del Reparto di Chirurgia Cardio-Toracica, ha descritto con dovizie di particolari le odierne terapie chirurgiche utilizzate nello scom-penso cardiaco, esponendo le possibilità e i limiti a cui sono soggette.

Infine il Dr. Cesare Scardulla, Direttore del Servizio di Cardiologia, ha fornito un’ampia descrizione delle difficoltà incontrate lungo il percorso nell’utilizzo delle cellule staminali nelle malattie cardiache e delle nuove possibilità offerte dalla scoperta di cellule progenitrici del muscolo cardiaco.

Il dibattito successivo è stato vivace e ha dimostrato il notevole interesse di tutti gli intervenuti per un ar-gomento importante e decisamente attuale, che potrà dare risposte positive alle aspettative di guarigione di malattie gravi e in atto, pressoché incurabili.

Le nuove frontiere della medicina.

La sezione ha trattato con vari incontri il tema na-zionale.

Viene qui riportato uno stralcio dell’intervento del dottore Elio Sica su :” il rispetto dei più deboli e dei più bisognosi”. Hanno altresì relazionato la dott.ssa Hana Dolezalova Porta e il prof. Enrico Di Salvo.

Quasi 6� anni fa, il �0 dicembre �9�8, l’Organizza-zione delle Nazioni Unite emanava in modo solenne la Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo. Questa è un monumento memorabile della storia della coesi-stenza umana, è una grande espressione di una civil-tà giuridica universale basata sulla dignità umana ed orientata alla pace.

La Dichiarazione ha riaffermato solennemente il valore supremo della dignità umana di ogni persona e di ogni

Il rispetto dei più deboli e dei più bisognosi.Sezione di Capri

popolo, senza alcuna distinzione per il sesso, per la con-dizione sociale, per l’appartenenza etnica, per la cultura o per le convinzioni politiche, religiose o filosofiche.

Con questo atto, la dignità umana viene infine rico-nosciuta come il valore essenziale su cui si fonda un ordine internazionale autenticamente pacifico o so-stenibile. La Dichiarazione proclama: ”Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.” (art. �). Essa

Un quinto della popolazione mondiale vive con un euro al giorno.

Page 20: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�8

è composta da 30 articoli, preceduti da un preambolo che afferma “il riconoscimento della dignità è intrin-seco agli esseri umani, e i diritti uguali e inalienabili di tutti i membri della famiglia umana costituiscono la pietra angolare su cui si fondono libertà, giustizia e pace nel mondo”.

Così si è definito un ordine planetario riassumibile nella celebre massima: “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te“ o, in positivo, con le parole di Gesù “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro” (Matteo).

Ancora oggi a distanza di 6� anni dalla Dichiarazio-ne, purtroppo passi enormi verso il rispetto dei diritti delle persone e dei popoli oppressi dalla violenza, dalla fame, dalla mancanza di cibo, di acqua, di medicina, di istruzione non sono stati fatti. I mass-media ci raccon-tano purtroppo, ogni giorno, le ingiustizie, le sopraf-fazioni consumate nei confronti del più deboli, degli anziani, dei bambini, degli zingari. Questi rappresen-tano nell’immaginario collettivo comunque l’altro, il diverso. Le nostre città spesso pigre e disattente hanno mostrato inaspettatamente capacità di compattezza e di mobilitazione proprio contro questi “cittadini.“

Fa riflettere come cristiani ed uomini del nostro tempo il fatto che la le nostre comunità non siano in grado di assumersi una minoranza così esigua. Ancora oggi con molta fatica vediamo nello “zingaro“ l’uomo senza una terra stabile, costretto ad una peregrinazione forzata. Egli diventa nomade a causa dei continui spostamenti e sgomberi, nel migliore dei casi, è considerato una citta-dino di seconda o terza classe, sembra che faccia parte solo del popolo dei poveri nelle nostre città e spesso è considerato il più povero tra i poveri. In realtà, in molti casi la povertà è legata all’essere straniero, alla mancata acquisizione di alcuni diritti fondamentali, quali una abi-tazione stabile, la cittadinanza, un lavoro dignitoso.

Si badi bene, la povertà non va più intesa solo come scarsità di reddito, ma come una condizione di conti-nuata o cronica privazione di risorse, di sicurezza in-dispensabili a vivere in condizioni dignitose e al godi-mento dei diritti umani fondamentali.

Secondo il Programma delle Nazioni Unite per lo Svi-luppo, un quinto della popolazione mondiale sopravvi-ve con un euro al giorno, mentre sono sottoalimentati �50 milioni di bambini sotto i cinque anni. La fame è aumentata mentre il mondo è diventato più ricco e ha prodotto più cibo di quanto ne abbia prodotto nell’ul-timo decennio.. Alla luce di tale situazione occorre ribadire con forza che la fame e la malnutrizione sono inaccettabili in un mondo che , in realtà, dispone di li-velli di produzione, di risorse e di conoscenze sufficienti per mettere fine a tali drammi ed alla loro conseguen-ze È sufficiente andare in Africa per verificare quante persone muoiono per la siccità,per l’ingiustizia per la mancanza dei primi alimenti , dei medicinali per curare l’AIDS, la malaria, la TBC, l’ulcera di Burulì. Certamen-te in Italia, grazie a Dio, non abbiamo queste epidemie

riscontrabili nei paesi sottosviluppati, ma riscontriamo invece la mancanza di rispetto della persona umana, della dignità del diverso, dello straniero, dell’immigra-to. Basta aprire un qualsiasi quotidiano per spaventarsi delle nefandezze che giovani anche appartenenti ap-parentemente a famiglie normali fanno a danno dei più poveri, dei diversi, degli immigrati.

È necessario in questo tempo avvicinarsi, stabilire un’amicizia, vincere la barriera del pregiudizio, capire dall’interno, condividere, cominciare a considerare “ i diversi“ non più ospiti di questa terra di passaggio ma davvero cittadini e fratelli.

Non ci sono formule, c’è un problema di conoscenza e di rispetto per tante diversità, per molteplici iden-tità culturali, nazionali, religiose. C’è bisogno di una grande attenzione, di memoria,di comprensione delle difficoltà piccole e grandi della vita quotidiana.

Allora mi sorge spontanea la domanda: siamo noi più propensi a rispettare gli altri , i più deboli, i più biso-gnosi di assistenza e di conforto, rispetto a tanti popoli, cosiddetti primitivi come gli Indios dell’Amazzonia Bra-siliana che Enrico di Salvo (docente presso la Facoltà di Chirurgia del Policlinico di Napoli) con la sua èquipe me-dica ha assistito, curato e rispettato con dignità duran-te le cinque spedizioni effettuate dal �996 al 2000. Ho forti dubbi di rispondere affermativamente. Durante il nostro soggiorno in queste aree lontane , abbiamo po-tuto constatare l’intensità del rispetto verso i più deboli: i bimbi, gli anziani, gli handicappati, il rispetto verso la natura e verso le risorse presenti nella foresta : il fiume, gli alberi,l’acqua , i pesci , gli animali, le piante, i fiori. Lì ho potuto constatare che cosa è l’ecologia, perché gli indios la praticano quotidianamente e sopravvivono grazie ad una agricoltura sostenibile, alla caccia control-lata ed alla pesca selezionata. Il rispetto degli altri e della natura è inculcato ai fanciulli fin dalla tenera età. Lì ho verificato di persona che essi praticano la teoria delle tre R: rispetto per te stesso, rispetto per gli altri e responsabilità per tutte le tue azioni.

Infine voglio chiudere con questo messaggio del Prof. Enrico di Salvo:

“I deboli e i bisognosi sono in tutto il mondo, ma nel sud povero sono infinitamente di più, fino a rap-presentare, in alcuni paesi, la stragrande maggioranza della popolazione; essi non hanno certezza di vivere e non hanno speranza che la loro situazione potrà mi-gliorare se noi non facciamo qualcosa per loro. Non possiamo aspettare che lo facciano i governi, dobbia-mo farlo noi, ciascuno per proprio conto, perché sare-mo chiamati a risponderne”.

La presidente Anna Catalano Tamai, nel ringraziare Elio Sica e gli altri illustri oratori per l’esperienza portata in se-zione, auspica un sempre maggiore coinvolgimento, so-prattutto delle donne, per fare rispettare i diritti umani.

I “diversi” non più ospiti di questa terra di pas-saggio, ma cittadini e fratelli.

Page 21: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�9

La Fidapa di Catania ha tenuto un incontro multietni-co sul tema “ La situazione della donna nel bacino del Mediterraneo e la sua integrazione in Italia”.

Alla manifestazione hanno partecipato donne del Marocco, del Burkina Faso, della Tunisia, del Senegal e della Palestina.

Le ragazze africane, splendide nei loro costumi tradi-zionali e con un velato senso di nostalgia, hanno par-lato dei loro Paesi d’origine, delle difficoltà incontrate, della nuova vita a Catania, delle loro aspirazioni.

Kumba, senegalese, in Italia da otto anni e perfetta-mente inserita nel settore del commercio (ma la sua più grande aspirazione è quella di riprendere gli studi universitari interrotti in Francia) ha parlato a lungo del “volto bello” del Senegal, che non è solo Aids, ben-sì anche una società costituita da donne impegnate in letteratura, politica, imprenditoria, musica e sport citando come esempi la scrittrice Aminata Sow Fall, il ministro Aissata Tall Sall, Amy Mback Thiam campionessa sportiva e la Shalimar Couture.

Gli stranieri, sostiene Kumba, rin-giovaniscono l’Italia (secondo i dati ISTAT sul Bilancio demografico na-zionale del �0/07/2006 sui 5�.97� neonati il 9,�% sono stranieri) e contribuiscono al suo sviluppo.

Anche Marie Denise, interprete e laureata in giuri-sprudenza parla con orgoglio del suo Paese, il Burkina Faso, le Pay des Hommes Integres e delle sue “ tredici amazzoni della politica”.

Con �2 milioni di abitanti, di cui il 5�% donne, il Burkina è il Paese più povero dell’Africa centro occi-dentale; Gorom, la capitale del Sahel burkinabè è una delle aree più depresse al mondo. Ancorato a forti valori, famiglia, dignità, solidarietà, tradizioni, è un Paese molto accogliente, e dignitoso nella sua estrema povertà. L’Africa, sostiene Marie Denise, è la madre del mondo e “ogni vecchio africano che muore è una biblioteca che brucia”.

Del tutto diversa la relazione di Fatima, una palesti-nese che difende il velo che porta da quando ha com-piuto dieci anni.

Il velo è una scelta – sostiene – è un simbolo religioso che preserva la donna, oggetto prezioso, da occhi indi-screti; dietro il velo si celano donne normali, con i loro sogni, le loro ambizioni e le loro emozioni.

L’esibizione di Lamia (Marocco) ha entusiasmato i presenti con una coinvolgente danza del ventre.

La Belly dance – ha spiegato Lamia – è una delle dan-ze più antiche del mondo in cui i movimenti ondulatori del corpo e del bacino, la vibrazione e l’ondeggiamento

dei fianchi favoriscono un atteggia-mento mentale positivo nei confronti del proprio corpo e sono espressione di forza e di femminilità.

La serata si è conclusa con l’esibizio-ne di cinque senegalesi, il Gueweul Group, che con percussioni e danze tribali hanno onorato la donna, ori-gine della vita.

Incontro interculturale tra donne dell’area del bacino del Mediterraneo

Sezione di Catania

L’Africa madre del mondo.

Ogni africano che muore

è una biblioteca che brucia.

La vita e le scoperte scientifiche di Rita Levi Montalcinianalizzate da Maddalena Barbieri

Sezione di Catanzaro

22 aprile 2009Cento anni fa a Torino nascevano le gemelline Rita e

Paola Levi Montalcini. Rita, pur ostacolata dal padre che non riusciva a vederla nei panni di un medico, si iscrive-

va, a Torino, alla facoltà di medicina. Una decisione, la sua, che la porterà, nel �986, ad essere insignita proprio per il suo ruolo di medico, del premio Nobel. Paola ac-quisterà fama per il suo essere pittrice.

Page 22: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

20

Cento anni! un secolo di vita, un secolo di storia! Una storia, quella di Rita Levi Montalcini così apparentemen-te demotivante da strabiliare nel vederla sempre più te-merariamente impegnata, sempre più fiduciosamente protesa verso l’altro da sè, sempre più audace nella sua apparente fragilità fisica. Di fronte a tanto articolarsi degli opposti, nel farsi nel tempo, ancora oggi, la “neo-nata” è capace di ripetere quasi con meraviglia “cento anni!?”. La vita mi emoziona ancora! Una vita, quella di Rita Levi Montalcini vissuta e sostenuta dalla operosità scientifica, illuminata da serena caratteriale umiltà, viva-cizzata da una ottimistica lettura della realtà circostante, arricchita da folgoranti creative intuizioni. All’ “intuizio-ne” della ricercatrice-creatrice l’Italia deve, oltre alla sua fama a livello internazionale, la fondazione dell’Istituto Ebri finalizzato alla ricerca nel campo della neuroscienza e l’istituzione, insieme alla sorella Paola, della Fondazio-ne Levi Montalcini.

L’Ebri è un laboratorio di ricerca scientifica dove il lavo-ro non discrimina i sessi.

La Fondazione “Il futuro ai giovani” ha istituito otto Centri finalizzati ad aiutare i giovani a conoscere per conoscersi. Le due realtà operative sembrerebbero non coordinabili, invece, ogni giorno sono visitati dalla “Maestra” che ascolta, approva, intuisce, propone. Una iniziativa trova nell’altra le ragioni delle sue possibili at-tività “scientificamente rivoluzionarie”. Nell’una e nel-l’altra attività la centralità dell’interesse è la gioventù, ed in particolare modo la gioventù di sesso femminile. La Levi Montalcini ha scientificamente dimostrato l’iden-tità genetica dei due sessi e col sostegno delle scienze umane ha documentato la presenza, nel tempo, delle Donne - genio.

Nel volume “Le tue antenate” (Guzzetti 200�) i ritratti di settanta donne intrecciano la validità delle conquiste scientifiche alla ricchezza di essere Donne. Il lavoro è scritto dalla Levi insieme alla reggina Giuseppina Tripodi, vicina alla Rita da più di trent’anni. Tra le settanta Don-ne, la prima la prima a venirci incontro è Ipazia vissuta ad Alessandria d’Egitto tra il terzo ed il quarto secolo

d. C. che ha l’ardire di alzare lo sguardo verso il cielo ed in esso scoprire la presenza di tanti corpi celesti e la scoperta, la guida nella costruzione di uno strumento adatto a rendere più esatta ogni ricezione. Le settanta Donne della Levi Montalcini sono tutte, in campo diver-so, “geni”, sono tutte fortemente guidate e sostenute dal cervello cognitivo. Cosa vuol dire cervello cognitivo? E perchè il cervello viene arricchito dalla qualificazione:cognitivo? Perché tutti noi abbiamo due cervelli.

Il cervello arcaico è sensorialmente più reattivo, i suoi impulsi sono maligni, astuti, capaci di nascondere la propria manchevolezza usufruendo, in modo fraudo-lento, del linguaggio che è proprio del superiore cervel-lo cognitivo.

Il cervello, dimostra la Levi Montalcini, sia esso arcaico o cognitivo, non invecchia, per cui apprezza ogni novità che gli viene proposta. Rita Levi Montalcini ha grande amicizia per i catanzaresi e con noi, donne di Calabria, la “Maestra” si intrattiene con naturale semplicità tanto da metterci a nostro agio.

Tanta disponibilità per i calabresi trova, a mio parere, le sue radici nei compagni di studio Vincenzo Caglioti e Renato Dulbecco che frequenterà anche durante il suo soggiorno in America.

Renato Dulbecco di padre ligure e di madre catanzare-se, dalla madre ha ereditato la ricchezza cognitiva che, legata alla perseverante laboriosità, lo porterà ad essere premio Nobel nel �975. Lo ricordo in questa stessa sala alla presenza delle maggiori autorità cittadine e di un pubblico che gli stringeva attorno per festeggiare il suo compleanno.

Catanzaro 22 febbraio 1914!Lo rivedo rosso in viso, così commosso da non riuscire

a spiccicare parola. Avrebbe voluto dirci della commo-zione vissuta davanti alla casa dove era nato, avrebbe voluto dirci grazie per la consegna dell’originale del suo attestato di nascita... avrebbe voluto ma in effetti ha potuto solo simbolicamente abbracciarci.

Il trio Luria, Dulbecco, Levi Montalcini segue le le-zioni del chiarissimo prof. Giuseppe Levi tra i primi a sperimentare la coltura in vitro. Tra i suoi meriti, credo, quello che più lo ha emozionato è stato il successivo ma puntuale conferimento ai suoi discepoli del premio Nobel. Lauria (�969), Dulbecco (�975) e Levi Montalcini (�986).

Gli anni trascorrono e Rita Levi Montalcini lascia l’Ame-rica, dove si era trasferita dietro preciso, pressante invito e ritorna nella sua Italia, tra la sua gente alla quale fa simbolicamente dono dell’Ebri e della Fondazione. Tra

Il premio Nobel analizza 70 donne che nel corso dei secoli si sono dedicate alla ricerca scientifica.

Presentazione del libro della socia Maddalena Barbieri, poetessa nazionale

Page 23: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

2�

gli otto Centri da istituire in Italia, la Fondazione ne destina uno a Catanzaro. A farsi rappresentante della Fondazione è invitato l’avv. Aldo Pegoraro: professio-nista, presidente del Kiwanis, sostenitore silenzioso dei bisogni della città. Il Centro avrà il sostegno della Regio-ne Calabria, del Comune di Catanzaro e del Consorzio per la promozione della cultura e degli studi universitari. Convinto sostenitore sarà il Comm. Guglielmo Papaleo che contribuirà al Fondo Borse di studio. Il Centro fun-zionerà nei locali dell Scuola Media Pascoli e sarà inagu-rato il 20 ottobre �993 alla presenza della Fondatrice.

L’inaugurazione si articola nell’arco di due giorni: il pri-mo è destinato alla creatività calabrese. Danza, Poesia e Musica riusciranno ad offrire momenti di sereno go-dimento.

Tra i presenti è Innocenza Scerrotta Samà che offre all’ospite un saggio della sua attività poetica. Il libro of-ferto è l’ultimo pubblicato (�992) ed è intitolato “Come Sorella”.

Il secondo giorno, 2� ottobre �993, è una giornata assai più coinvolgente per tutta la popolazione catan-zarese. La “Maestra” incontra i giovanetti delle Scuole Medie della Città che esorta a lavorare su se stessi per offrire, successivamente, agli altri il proprio lavoro.

“A me, Ella dice, nella vita è riuscito tutto facile perchè le difficoltà me le sono scrollate di dosso come fossero acqua sulle ali di un’anatra”.

Conclusosi l’incontro tutti i presenti si trasferiscono nella Sala Consiliare del Palazzo De No-bili dove il sindaco Antonio Bevacqua si fa protagonista di una semplice ma significativa cerimonia: il conferi-mento al premio Nobel della Cittadinanza Onoraria del-la Città di Catanzaro.

Dal �993 i catanzaresi sono concittadini di Rita Levi Montalcini che nel 200�, dal Presidente della Repubbli-ca Carlo Azeglio Ciampi sarà nominata senatrice a vita.

Tra la folla, per assistere alla commossa significativa investitura, è Innocenza Scerrotta Samà. La festeggia-ta la individua e la chiama vicino a sé. Alla poetessa la scienziata dice:”Questa notte ho letto le sue poesie. Le ho trovate assai coinvolgenti. La ringrazio vivamente del dono che ha voluto farmi”.

Il 7 giugno 2008 nel Salone dei Cinquecento di Firen-ze Innocenza riceve dall’Accademia Internazionale “Le Muse” l’altissimo riconoscimento che le attribuisce la collocazione nella sezione “Calliope”.

Dal 200� la Fondazione Levi Montalcini rivolge la sua attenzione alle giovani africane che subiscono ancora, la convinzione di essere strutturalmente diverse dagli uomini. Alle ragazze che hanno voglia di studiare e che

dimostrano di poter continuare la nuova via intrapresa la Fondazione offre il suo sostegno con congrue borse di studio.

Quanti anni sono passati da quel primo incontro del �993! Nel passare degli anni è possibile sottolineare come Rita non abbia mai smesso di cercare per intuire e quindi creare: non abbia mai smesso di sostenere i suoi simili e tra essi in particolare le donne.

Alla domanda: “È stata emozionata più dalla comu-nicazione della investitura del premio Nobel o dalla comunicazione della sua nomina a senatrice?”, la se-natrice risponde: “La comunicazione della mia nomina quale rappresentante ufficiale degli italiani mi è stata data da una voce calda, commossa, augurale; quella del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, l’altra comunicazione invece mi è stata data in forma stretta-mente burocratica.”.

Perchè tanta emozione? Perchè alla Levi Montalcini credo il presente abbia riportato i fotogrammi del pas-sato.

Un passato, il suo, puntualizzato da dequalificazione ufficiali, da fughe improvvise, da rinunce del proprio co-gnome, della scuola dei maestri, degli amici; un passato il suo, che l’aveva privata di tutti i diritti della persona umana. Ora è giunto il momento di proporvi una pagi-na di cronaca nella quale io fungo da protagonista.

Il chiarissimo prof. Giuseppe Nisticò, presidente del cir-colo Brutium (I Calabresi nel Mondo), operante a Roma,

nel 200� mi propone di presentare ai catanzaresi, fattisi romani, l’ultimo lavoro della Levi Montalcini. Tremore tanto, ma uguale senso di responsa-bilità mi spingono ad aderire all’invi-to.

Il �8 novembre 200� mi ritrovo a Roma nella sede del Brutium, a presentare “Abbi il co-raggio di conoscere” (2004).

Il mio timore sembra trovi conforto e sostegno proprio nella presenza di colei che più mi aveva preoccupato. La Levi Montalcini nel suo lavoro ha chiarito come oramai l’attività scientifica non possa essere un mondo inacces-sibile ai cultori del mondo umanistico. Alle due realtà necessitano incontri scambievoli, controlli e sostegni.

La serata si chiude con espressioni da parte della scien-ziata-scrittrice di gratitudine ed ammirazione.

Nel febbraio scorso ho ricevuto l’invito a partecipare alla seconda conferenza organizzata da Rita Levi Mon-talcini sul tema “L’Istruzione chiave dello sviluppo”

La presidente della sezione Fidapa di Catanzaro, Euge-nia Gallo, le ha inviato con profonda commozione il no-stro augurio perchè continui a vivere nella pienezza della sua operosità. Se fosse tra noi ci direbbe “Siate felici di essere nati in Italia. Credete nei valori ed amate la vita!”.

Io mi avvalgo delle parole di Einstein per sollecitare la riflessione su quanto sia “importante per l’uomo ac-corgersi che il Meraviglioso esiste e che lui stesso può accedervi”.

Catanzaro sede di uno degli otto centri della Fondazione Ebri.

“L’istruzione chiave dello sviluppo”.

Page 24: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

22

Si è tenuta a Cecina, presso la Villa Guerrazzi, la tavo-la rotonda su “Il disagio scolastico nella scuola prima-ria: problematiche e strategie di intervento”, organiz-zata dalla locale sezione della FIDAPA.

La Presidente della Sezione, Amalia Bassano di Tufil-lo, nel saluto inaugurale, ha voluto sottolineare che il lavoro svolto si inserisce non solo nell’ambito del Tema Nazionale “Il rispetto”, ma elabora, allo stesso tempo, il programma del Distretto Centro che ha proposto la costituzione di un Osservatorio Permanente sul Disa-gio dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Nicla Capua, Past President nazionale, ha portato il saluto della attuale Presidente nazionale Giuseppina Bombaci e, nel suo intervento, ha apprezzato il modo con cui è stato affrontato il problema oggetto della Ta-vola Rotonda, complimentandosi per il coinvolgimento determinante di tutte le scuole elementari dei comuni di Cecina e Rosignano Marittimo.

La segretaria del distretto Centro, M. Rita Schivo ha invece rivolto ai presenti il saluto della Referente dei gruppi di studio dell’Osservatorio Permanente Graziel-la Cilloni Benelli.

È quindi intervenuto Paolo Pacini, Sindaco del Co-mune di Cecina (patrocinatore della manifestazione insieme all’Amministrazione Comunale di Rosignano Marittimo), il quale, nel salutare i numerosi parteci-panti all’evento, ha sottolineato l’impegno della locale sezione della FIDAPA per aver realizzato, negli anni,

Il disagio scolastico nella scuola primariaSezione di Cecina

numerosi e mirati lavori sul territorio. Tali apprezza-menti sono stati anche ripresi negli interventi della Presidente delle Pari Opportunità Alessandra Meini, e dell’Assessore all’Istruzione ed al Sociale del Comune di Rosignano Marittimo Fiamma Nesi.

La tavola rotonda è quindi entrata nel merito e i risul-tati dell’indagine esplorativa e conoscitiva svolta sono stati illustrati dalla Dott.ssa Silvia Romagnoli, la quale ha elaborato i dati raccolti attraverso schede di rileva-zione approntate dalle socie e compilate dai Dirigenti Scolastici e dagli insegnanti.

I dati raccolti sono stati poi analizzati, per sfere di competenza, dalla neuropsichiatra infantile Dott.ssa M. Teresa Toler, dalla psicologa M. Cecchi e dall’inse-gnante Sara Basile, le quali hanno fornito spunti di ri-flessione e sulle possibili azioni di prevenzione del disa-gio infantile ed adolescenziale. Di particolare interesse è stata poi l’illustrazione del “Progetto Ventaglio”, in essere già da oltre sei anni sul territorio, progetto che si propone di prevenire le varie forme di disagio e di supportare genitori e docenti nell’affrontare tali pro-blematiche.

È quindi intervenuto, in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Livorno, il Dott. L. Lessi, al quale è affidato il compito di referente del disagio sco-lastico per le scuole della Provincia livornese, il quale ha esposto ulteriori aspetti del disagio, ma ha anche sottolineato come, a livello di scuola primaria, la pre-venzione di tali problemi è di buon livello, soprattutto facendo ricorso all’approccio sinergico (coinvolgendo cioè genitori, insegnanti ed esperti), che risulta essere il miglior antidoto contro il problema del disagio.

La Tavola Rotonda è stata coordinata e moderata dal Dott. E. Magazzini, Dirigente Scolastico del II° Circo-lo didattico di Rosignano Marittimo, il quale aveva in precedenza validamente supportato con ampia dispo-nibilità le socie che hanno raccolto i dati necessari allo studio realizzato.

Il miglior antidoto contro il problema del disagio

è l’approccio sinergico della famiglia e della scuola

Tre eventi importanti sul territorioSezione di Cosenza

Il VolontariatoPresso la sede dell’Assindustria di Cosenza, nell’ambi-

to del FORUM della Fidapa di Cosenza relativo all’an-no sociale 2009, la socia Adelaide Feraudo De Santis intrattiene l’uditorio sul tema: Volontariato.

L’argomento è nell’aria, lo si respira anche inconsa-pevolmente. Bisogna respingere la tendenza all’isola-mento, incontrare l’altro; non si tratta di invadere il campo altrui, ma dare all’altro piena accettazione.

Page 25: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

23

Elemento fondamentale è l’ascolto, può portare l’al-tro a riflettere. Deve diventare autore della sua vita.

No al protagonismo, no all’indottrinamento. Riflessioni: scoprire e ricreare, fare volontariato è un

dono inatteso che riceviamo.

S. Vincenzo De Paoli ricorda: dopo il soccorso distri-buiamo strumenti di lavoro.

Il campo del volontariato è la vita.Seguono esperienze di volontariato presso le carceri.Adelaide è stata particolarmente delicata ed ha mo-

strato grande sensibilità nel trattare il tema scelto. Dopo la sua relazione, così pregnante ed intensa, ci sentiamo un po’ insignificanti ed egoiste. Ha offerto alle fidapine parecchi spunti di riflessione.

Il campo del volontariato è vita.

* * *

Le monete dei BrettiiSi è svolto un pomeriggio letterario

presso la Terrazza Pellegrini, pre-stigiosa sede della omonima casa editrice, per la presentazione del li-bro “ Le Monete dei Brettii” di Lucio Addante, appassionato studioso di numismatica, avvocato ben noto in città nonché coniuge di una socia.

A sottolineare la valenza culturale della riunione sono intervenuti l’assessore alle politi-che culturali Salvatore Dionesalvi e il giornalista non-ché esperto numismatico Pasquale Attianese, che hanno affrontato la tematica dialogando con l’autore stesso.

La riunione si è svolta in un clima di attenzione e in-teresse, dovuto sia all’argomento appassionante per la particolarità ma soprattutto presentato in modo ac-cessibile anche per i non esperti e per gli opportuni in-terventi della moderatrice Antonietta Cozza, dell’ufficio

stampa Pellegrini, che ha simpatica-mente “guidato” i relatori, riportan-doli sempre all’attenzione sul testo anche nel corso di un breve dialogo tra l’autore e il giornalista Attianese; dialogo tra due esperti che tuttavia non ha escluso i presenti, anzi ha sol-lecitato ancora di più l’interesse e la curiosità verso l’argomento.

Il momento centrale della conversazione si è avuto nel corso della presentazione delle diapositive con cui è stata proposta una serie di monete con disegni af-fascinanti, da considerarsi vere e proprie opere d’arte, tali da far ritenere il livello culturale raggiunto dai Bret-tii raffinato e sofisticato, indicativo di una raggiunta potenza almeno commerciale, essendo stati in grado di battere monete d’oro o d’argento o di bronzo, nelle varie epoche, di notevole bellezza e precisione di par-ticolari in entrambi i lati.

* * *

Manifestazione conclusiva del Concorso Scolastico sul “Disagio Giovanile”

La Città dei Ragazzi di Cosenza, animata più che mai, è in gran fermento.

All’interno, la sala teatro, letteralmente gremita, vive l’attesa della Cerimonia di Premiazione delle produ-zioni migliori sul Disagio Giovanile, concorso bandi-to dalla nostra sezione in ossequio al tema nazionale 2007/09.

Tante le scuole che hanno aderito all’iniziativa, nume-rosi gli elaborati di natura letteraria, grafica e multime-diale che sono pervenuti e tutti, naturalmente in una doverosa, comprensibile scala di valori, davvero molto interessanti sia per la diretta constatazione dell’impe-gno in essi profuso, quanto per una nostra maggiore e migliore conoscenza del mondo e dei pensieri degli adolescenti, dei giovani d’oggi, con le loro realtà pro-gettuali e le loro più o meno legittime aspettative.

Così, in un clima di composta, fiduciosa attesa, l’or-chestra degli alunni della Scuola Media “ F. Gullo” di Cosenza, diretti dall’ottimo prof. Andrea Mileto, apre il cerimoniale dando l’avvio al concerto con gli splen-didi brani di Elgar e Ponchielli che si diffondono nel silenzio sacrale della sala.

Tutto si è svolto secondo i canoni delle celebrazioni più importanti. Dopo la lettura e la visione degli elabo-rati grafici e multimediali, si è proceduto alla procla-mazione dei vincitori con la consegna degli attestati di partecipazione, le targhe e i medaglioni in bronzo, appositamente coniati.

La Presidente di sezione, legittimamente e visibilmen-te compiaciuta, ha condotto e coordinato i lavori con competenza e cortesia e ha avuto per tutti i ragazzi e i loro referenti, così come per le scuole e gli istituti

Le monete dei Brettii rivelano l’alto livello

artistico-culturale raggiunto.

Page 26: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

2�

di appartenenza, un elogio, una parola di lode, una garbata attestazione di apprezzamento per i risultati conseguiti.

Le autorità presenti, il dott. Alessandro Nucci, per il Distretto Scolastico, la dott.ssa Maria Lucente, assesso-re del Comune di Cosenza e la vice Presidente del Di-stretto S.O. Fidapa, Linda Napoli, hanno avuto ciascu-no il proprio spazio, sì da conferire, al di là del crisma dell’ufficialità, ulteriore prestigio alla serata celebrativa che si è conclusa, come per l’apertura, con l’esibizione dell’orchestra sulle note di Verdi e di Strauss, chiuden-do poi con l’inno di Mameli.

Una serata tutta da ricordare per l’indiscussa validità del contributo dato al tessuto sociale della nostra città e per l’incisività dell’iniziativa, pedagogica e culturale al tempo stesso, che onora la sezione di Cosenza.

Il disagio giovanile e il concorso scolastico bandito dalla sezione.

La donna nella Costituzione ItalianaSezione di Crotone

Nell’aula magna dell’Istituto “Donegani” si è tenuto un convegno sul tema “La donna nella Costituzione” alla presenza della Presidente Nazionale Giuseppina Bombaci; ha relazionato la Presidente del Tribunale di Crotone dottoressa Maria Luisa Mingrone.

La Presidente di sezione Vanna Procopi, che in aper-tura dei lavori ha voluto salutare la nutrita assemblea, prevalentemente rosa, si è detta come donna e come cittadina soddisfatta per l’iniziativa e ha ribadito nella sua relazione introduttiva la necessità del rispetto dei diritti delle donne quali libertà, partecipazione attiva alla vita sociale e civile, uguaglianza di opportunità e pieno riconoscimento delle capacità, dei talenti e dei meriti. Questi valori, grazie alle grandi battaglie delle donne per la loro emancipazione, sono il prodotto di un lungo processo di trasformazione della società e di una graduale maturazione della coscienza collettiva. Con la stesura della nostra Costituzione, ha concluso la presidente della sezione crotonese, questi valori si sono fatti principi e diritti, che dobbiamo imparare a conoscere e a far rispettare, perché, in ultima analisi, tutto parte proprio dal rispetto, dal rispettarsi per quel-lo che si è in quanto uomini e donne, assolutamente uguali per diritti e doveri.

La Vice Presidente distrettuale, Linda Napoli, ha spie-gato come il convegno sia perfettamente in linea e sintonia con il tema nazionale, e ha ricordato come il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell’8 marzo, abbia evidenziato che baste-rebbe rispettare e far valere le norme della Carta Co-stituzionale per raggiungere la parità. Ancora oggi, purtroppo, le donne sono chiamate a riflettere e a confrontarsi per raggiungere la parità.

“La Fidapa - ha detto la Napoli - sempre attenta ai problemi sociali e di emancipazione delle donne, si è

battuta per la modifica dell’art. “5�”, e a ribadire an-cora una volta l’impegno messo in campo dall’associa-zione nel corso degli anni per i diritti delle donne”. La vice presidente distrettuale ha, purtroppo, constatato la delusione delle donne nel rendersi conto di essere lontane dalle raccomandazioni del Segretario generale del Consiglio d’Europa che ha fissato al �0% la pre-senza femminile nei parlamenti nazionali. “Abbiamo ancora tanto lavoro – ha concluso – e forse le campa-gne di sensibilizzazione non bastano, dobbiamo trova-re nuove strategie per essere maggiormente incisive, questo è la finalità che un’associazione femminile qua-le la Fidapa deve avere come priorità.”

La Presidente del Tribunale di Crotone, Maria Luisa Mingrone, brillante nell’oratoria e chiara nell’esposi-zione, ha quindi relazionato sul tema del convegno, facendo un’interessante ed approfondita carrellata di alcuni tra i principali articoli della Costituzione italiana. I primi �2, nello specifico, sanciscono in maniera chia-ra i diritti dell’essere umano e interessano le donne in quanto tali, a partire proprio dall’art. 2, l’articolo che riconosce e garantisce i diritti fondamentali della per-sona e del cittadino, e quindi anche delle donne, e ar-ricchisce con il suo enunciato gli altri diritti inviolabili.

Alla donna, nei primi articoli, sono garantiti tutti i di-ritti inalienabili riconosciuti agli esseri umani, così che si può affermare che la Carta Costituzionale Italiana ha riscattato la donna che nella storia ha vissuto schiac-ciata da millenni di soprusi e prevaricazioni e le ha ga-rantito (art. 3) pari dignità, “ per il cui raggiungimento

La Costituzione Italiana garantisce tutti i diritti alle donne.

Page 27: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

25

è necessario ancora oggi rimuovere gli ostacoli fin qui posti in essere dall’uomo, che temendo la donna e le sue capacità, l’ha distratta con altri compiti, soprattut-to quelli di cura della famiglia.”

La Presidente del Tribunale non ha dimenticato, al termine della sua relazione, di menzionare la presenza di ben 2� donne nella Costituente, che hanno contri-buito a redigere la nostra Costituzione dopo la procla-mazione della Repubblica italiana, ma solo 5 di esse, le più lungimiranti, l’hanno scritta pensando specificata-mente alle altre donne e sono riuscite a fare introdurre norme che sono per noi tutte un assoluto baluardo a salvaguardia della nostra parità con gli uomini.

La presenza di 21 donne nella Costituente.

A chiudere i lavori la Presidente Nazionale della Fida-pa, Giuseppina Bombaci, che si è soffermata sul tema della violenza sulle donne e delle norme che vedono pene più severe per i violentatori.

Ha menzionato in tal senso il sostegno economico della Fidapa, che sta promuovendo l’apertura di uno sportello presso gli ospedali, dove le donne che han-no subito violenza, saranno assistite dal punto di vista medico e psicologico. “I Comuni – ha spiegato la Bom-baci – si possono costituire parte civile ed è previsto il gratuito patrocinio per le donne che intraprendono le vie legali.”

Ha inoltre riferito all’assemblea che il ministro Car-fagna ha preparato �.522 proposte di sostegno alle donne, tra cui degno di nota quella che sostiene la pa-rità con gli uomini nel mondo del lavoro per consentire di conciliare i tempi lavoro - famiglia e l’attuazione di asilo nido nei luoghi di lavoro sia pubblici che privati, attivando così intelligenti bilanci di genere.

La sezione ha organizzato un interessante incontro sullo stalking”, tenuto da Valeria Vezzosi, i cui conte-nuti essenziali riteniamo sia giusto divulgare.

La parola “stalking” deriva dal linguaggio tecnico-gergale della caccia e letteralmente significa “fare la posta (alla preda)”.

In termini psicologici lo stalking è un complesso fe-nomeno relazionale che viene indicato anche come “”sindrome del molestatore assillante”: protagonisti del fenomeno sono lo stalker, la vittima e la relazione forzata e controllante che si instaura fra i due e che finisce per condizionare il normale svolgimento della vita quotidiana della vittima,provocandole uno stato continuo di ansia e paura. I comportamenti persecuto-ri, infatti cono stati definiti come “un insieme di con-dotte vassatorie sotto forma di minaccia, mollestia, atti lesivi, continuativi che inducono nella persona che le subisce un disagio psichico e fisico e un ragionevole senso di timore”. Non sono dunquenle singole con-dotte ad esseere considerate persecutorie, ma la mo-dalità ripetuta delle stesse nel tempo, contro la volontà della vittima e con la volontà dello stalker.

la vita di una persona perseguitata cambia radical-mente fino ad impregnarsi di paura per l’imprevedibilità di quello che le potrà accadere. La vittima si sente continuamente controllata e guar-data a vista; i comportamenti dello stalker le inducono ansia, insonnia, fino a sfociare in un vero e proprio disturbo post-traumatico da stress,

che ne compromette le relazioni sociali e l’attività la-vorativa. Lo stalking vede nella maggior parte dei casi la donna vittima e l’uomo persecutore, anche se non mancano i casi inversi, donne persecutrici e uomo vit-tima: il rapporto è di 3 a � fra la prima e la seconda modalità. Vittima e stalker si conoscevano precedente-mente agli episodi nell’80% dei casi, nel 50% erano stati partner in una relazione affettiva.

Il fenomeno è ancora sommerso in quanto poco de-nunciato; i dati quindi si riferiscono ai casi denunciati e non danno contezza del fenomeno che ha ben altra portata. Istat 2007 relativa a “La violenza e i maltrat-tamenti contro le donne dentro e fuori la famiglia” relativa all’anno 2006 rileva che due milioni e 77 mila donne hanno subito comportamenti persecutori che le hanno lasciate particolarmente spaventata.

Il Legislatore si è occupato del fenomeno, data la cre-scita esponenziale degli ultimi anni e l’art. 6�2 bis cp “Atti persecutori” introdotto con il decreto legge n. ��/209 c.d. decreto antiviolenza convertito con legge 23.�.2009 n. 38 va a colmare una grossa lacuna legi-slativa.

I fatti persecutori assumevano precedentemente ri-levanza giuridica quasi esclusi-vamente quando esistevano in violenza fisica o sessuale o, nei casi più gravi in omicidi o tentati omicidi.

Il reato introdotto nel codice pe-nale con l’art, 6�2 bis trova pro-prio nella serialità dei comporta-

Lo stalking, un fenomeno socialeSezione di Empoli

“lo stalking viene indicato anche come

‘sindrome del molestatore assillante”

Page 28: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

26

menti l’elemento costitutivo, perché è nella serialità, e non nella entità delle condotte che la compongono, che si individua la misura effettiva della lesione al bene tutelato, la libertà personale.

Importante, inoltre, la previsione di una pena edittale elevata che consente quindi l’arresto in flagranza di reato (facoltativo) e l’applicazione di tutte le misure cautelari. È stata introdotta, poi, una misura coerciti-va come il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, dai suoi prossimi congiunti o da persone con questa conviventi o legate da relazio-ne affettiva, divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con dette persone, prescrizione di modalità o limita-zioni qualora l’autore debba frequentare i luoghi per motivi di lavoro o esigenze abitative. Innovativa anche la misura di prevenzione introdotta (art. dl n,. ��/2009) costituita dall’ammonimento da parte del questore. La vittima può rivolgersi all’autorità di PS con un esposto e chiedere un provvedimento formale di ammonimen-to nei confronti dell’autore della condotta. Il questore

convoca l’autore della condotta e gli intima la cessazio-ne della stessa, prospettandogli le conseguenze di una reiterazione, può assumere provvedimenti in materia di armi e munizioni, disponendone il sequestro. Scopo della misura è prevenire la ripetizione delle condotte lesive. Qualora dopo essere stato ammonito il sogget-to ripeta le condotte, infatti, il reato di atti persecutori diviene aggravato e la procedibilità d’ufficio, in quanto la pericolosità sociale del soggetto emersa fa sorgere l’esigenza di tutela della collettività e non solo del sin-golo, in capo allo Stato. La prova dei fatti consentirà di valutare l’efficacia dello strumento, sia in termini di riduzione del fenomeno che in termini di rappresen-tanza delle condotte già attuale.

“Il fenomeno è ancora sommerso in quanto poco denunciato”

Il potere di fare la differenza attraverso la Leadership

Sezione di Ischia

Anche la Fidapa di Ischia ha voluto onorare il tema internazionale per il triennio 2008/20��: “Il potere di fare la differenza attraverso la leadership”

Tutto il lavoro svolto, coordinato dalla Presidente di Sezione Vanna Di Meglio, dalla Past President Rita Agostino e dalla Past Presidente Distrettuale Caterina Mazzella, è culminato nella serata conclusiva in cui è stato assegnata la leadership alla donna ischitana che più si è distinta nello scenario lavorativo.

Nella splendida location del Parco Termale Tropical le relatrici su citate hanno ribadito ciò che la Presidente Internazionale ha precisato nell’assemblea di Città del Messico: le donne devono combattere la loro battaglia per la conquista di ruoli di responsabilità soprattutto con l’arma della cultura, che è il punto di partenza per ogni ulteriore passo in avanti.

Non è facile per le donne farsi strada e superare il ‘tetto di cristallo’, quella barriera invisibile, ma operan-te, che le tiene lontane dai luoghi di potere; tuttavia le donne possono farcela se mettono in atto intelligenza, competenza, professionalità, calore umano, carisma.

Tutte queste caratteristiche sono state individuate nella Dott.ssa Tiziana Di Iorio, che è stata insignita del titolo di Leader. Testimoniando le sue molteplici espe-rienze la giovane imprenditrice si è messa in luce prima nel campo dello studio e poi in quello lavorativo. Dopo un’attenta ricerca ha pubblicato un libro sulla storia del vino ischitano. In esso, seguendo le rotte maritti-me attraverso cui questo prodotto ha raggiunto paesi lontani, ha raccolto le testimonianze dei nipoti di colo-ro che compravano il vino direttamente dai marinai di Ischia. Convinta, inoltre, che la bellezza di una donna nasce dalla perfetta armonia tra mente e corpo, ha dato vita ad una linea di cosmetici che portano la sua firma, tra cui un super siero anti-age rinforzato, pub-blicizzato a livello nazionale.

Nella stessa serata proseguendo il discorso sul be-nessere psico- fisico (si può star bene con se stessi soprattutto quando il corpo è in salute), il giovane Dott. Alfredo Di Iorio ha spiegato gli effetti benefici del metodo Monari che, a differenza della fisioterapia classica, interviene sulla struttura muscolare per poter migliorare la qualità della vita.

Tiziana Di Iorio: imprenditrice leader.

La bellezza di una donna nasce dall’armonia fra mente e corpo.

Page 29: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

27

“Il Valore Donna nell’Impresa”, questo il titolo del press tour della durata di tre giorni, organizzato dalla nostra sezione, sostenuto e condiviso dalla Fonda-zione Fidapa che ha coinvolto numerose aziende lo-cali. L’iniziativa è riuscita nell’intento di promuovere l’imprenditoria femminile di Jesi e della Vallesina, a livello locale e internazionale.

Giornalisti della stampa locale ed estera, corri-spondenti provenienti addirittura dalla Germania e dal Giappone, sono stati invitati dalla Fidapa a vi-sitare le aziende guidate da fidapine, valorizzando la capacità delle donne nel portare al successo le loro attività, specialmente in questo difficile momen-to economico.

Con il contributo di Assivip e dell’agenzia Incontri Europei, nei tre giorni del Press Tour, i giornalisti ac-creditati hanno avuto la possibilità di conoscere a fon-do gli aspetti storici, culturali e culinari del territorio. Dal centro storico di Jesi ai paesi limitrofi, dal vino ai prodotti tipici. Soddisfatta per la riuscita dell’evento l’Istituzione delle Consigliere di Parità da sempre vici-na alle iniziative della Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari.

Durante il Press Tour ha raggiunto i giornalisti anche Fabio Badiali, Assessore Regionale alle Attività Produt-tive. “ Il Press Tour è stato una importante opportunità non solo per le imprese femminili del territorio, ma per il territorio in generale – ha affermato Badiali. Un’ occasione lodevole per valorizzare le nostre eccellenze imprenditoriali, la ricchezza naturale delle nostre terre, ma soprattutto- ha sottolineato l’Assessore - un modo per riscoprire le Marche come regione ricca di valori economici, sociali e di coesione”. Sull’evento è stato

Il Valore Donna nell’Impresa Sezione di Jesi

realizzato uno speciale televisivo.

In occasione della Giornata della Legalità, il 2� mar-zo la sezione ha presentato ufficialmente insieme alle Consigliere di Parità della Provincia di Ancona (Patrizia Barigelletti e Rosanna Nichilo) due volumi dedicati alle leggi sulla parità di genere.

La presidente Stefania Petrini ha affermato che la sezione vuole mettere un punto esclamativo sul tema della Legalità, conformemente alla Fidapa nazionale, ritenendo quanto sia importante questa tematica nel momento storico che stiamo vivendo. La giustizia non funziona se i cittadini con comprendono il perché delle regole e tendono ad eludere le norme quando le ve-dono faticose e a violarle quando non rispondono alla loro volontà”.

I volumi sono l’uno la Guida ai congedi parentali, curata dalla Consigliera di Parità supplente della re-gione Marche Bianca Maria Orciani, uno strumento in-formativo di facile lettura, pratico e completo; l’altro, redatto con la collaborazione di Alessandra Corradini, Consulente d’impresa, è dedicato alla legge sulla Con-ciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

“Cultura d’estate” è stato l’evento estivo che chiude l’anno sociale.L’appuntamento, che si è tenuto presso l’Agriturismo “Il Campetto” di Montignano di Seni-gallia alla presenza di ospiti illustri, è stato aperto in ricordo della socia Isabella Casci Ceccacci.

“Siamo rimaste molto colpite dalla triste notizia della prematura ed inaspettata scomparsa della nostra cara fidapina- ha affermato la presidente Stefania Petrini - Con Isabella si era creato subito un feeling speciale, era una donna intelligente, bella, a cui la vita aveva riservato un triste epilogo. Rimarrà sempre tra noi e nei nostri cuori”.

Ospite dell’appuntamento culturale è stata Lara Balercia, giovane scrittrice di Chiaravalle, autrice del thriller “Le Tre Facce della Medaglia”, sua prima opera apprezzata dalla critica, pubblicato dalla stessa scrit-trice e disponibile in copia omaggio presso la libreria Cattolica di Jesi.

“Mi è sempre piaciuto scrivere- ha dichiarato Lara- e con questo libro ho voluto proporre una storia coin-volgente dai tratti quotidiani, dove ogni lettore può facilmente calarsi e rimanere irretito nella tragica verità che nessuno svela mai se stesso”.

A Lara sono andati complimenti e auguri.

Page 30: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

28

A Venezia c’era il vetro migliore del mondo già nel �609. Esattamente �00 anni fa Galileo Galilei, mate-matico, filosofo, artista, scrittore e fisico sperimentale, lo sapeva benissimo. Quando dalle Fiandre ebbe noti-zia di un “occhiale per vedere vicine le cose lontane”, Galilei si mise a farne uno, più grande e più bello, con vetro veneziano. Lo puntò al cielo, scoprendo monta-gne sulla Luna, satelliti intorno a Giove, macchie sul Sole, fasi per Venere e tante, tantissime stelle. Nasceva così la Scienza moderna.

Ma Galilei non è stato soltanto colui che ha dato vita a un metodo totalmente nuovo per leggere il Libro del Creato. Egli è un uomo che, da solo, ha saputo dimostrare, grazie alle sue innumerevoli scoperte ed innovazioni, che non siamo figli del caos ma della Lo-gica che regge il Creato. “Grandissima mi par l’inezia di coloro che vorrebbero che Iddio avesse fatto l’uni-verso più proporzionato alla piccola capacità del lor discorso…”, scrive Galilei a proposito di chi vorrebbe l’Universo fatto a misura delle sue idee. Senza il suo atto di fede nel Creatore non sarebbe stata scopertala Scienza, che ci porta pino piano sulle tracce del “Gran-de Disegno” che Galilei identifica nella potenza divina le cui impronte sono nelle pietre.

L’ONU ha dichiarato il 2009 Anno internazionale del-l’Astronomia per celebrare il �00.mo anniversario del-le prime osservazioni astronomiche che Galilei realizzò nel �609, puntando il suo cannocchiale verso il cielo. Circostanza questa che ci da l’occasione, non solo di approfondire i contributi dell’astronomia al cammino dell’umanità, ma anche per approfondire i legami tra scienza e fede , proprio ripartendo dal dibattito inne-scato dal cosiddetto caso Galileo.

Queste le motivazioni che hanno acceso, nelle inten-zioni della Sezione di Lecce della FIDAPA, il desiderio di progettare il nostro incontro, realizzato grazie alla collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Cit-tà di Lecce, nella persona della Senatrice Adriana Poli Bortone, con l’indispensabile sostegno della Madre Benedetta Grasso, Madre Badessa del Monastero di S. Giovanni Evangelista di Lecce e con la cortese e squisi-ta disponibilità del relatore Padre Josè Gabriel Funes.

Argentino, quarantacinque anni, astronomo e sacer-dote, il gesuita Josè Gabriel Funes, Direttore della Spe-cola Vaticana, dall’Agosto del 2006, ha le chiavi della storica sede nel Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, che Pio XI concesse all’osservatorio vaticano nel �935. Un po’ filosofo e un po’ investigatore, come tutti gli astronomi, contemplare il Cielo è per lui l’atto più au-tenticamente umano che si possa fare, perché, spie-ga in una intervista all’Osservatore Romano, “dilata

“Con gli occhi verso il cielo”Sezione di Lecce

il nostro cuore e ci aiuta a uscire dai tanti inferni che l’umanità si è creata sulla Terra: le violenze, le guerre, la povertà, le oppressioni”.

Cercheremo di comprendere, grazie al contributo eminentissimo di Padre Funes, in che modo l’astro-nomia ha un valore profondamente umano. In che modo essa sia una scienza capace di aprire il cuore e la mente. Come ci possa aiutare a collocare nella giusta prospettiva la nostra vita, le nostre speranze, i nostri problemi. E, soprattutto, in che senso sia il più efficace strumento apostolico che può avvicinarci a Dio.

Queste e tante altre le questioni trattate in questo incontro, compresa quella che tanto clamore ha susci-tato nel mondo scientifico e mediatico relativa alle af-fermazione che Padre Funes ha rilasciato riguardo alla presenza del “Fratello Extraterrestre”, cioè di altre for-me di vita intelligente in questo nostro Universo che, pur essendo molto grande, secondo le conoscenze più recenti, presenta un limite di finitezza nello spazio.

La sfida dell’astronomia si gioca ancora e sono pro-prio gli europei ad essere protagonisti. Dal piccolo te-lescopio, con lenti di pochi centimetri, di Galilei, col quale abbiamo capito molto di più negli ultimi �00 anni sull’Universo che nei quattromila precedenti, allo specchio dello E-ELT (European Extremely Large Tele-scope) che avrà un diametro di �5 metri. Sembra un sogno, ma è già sul tavolo da disegno. Il suo capo, an-cora una volta, è italiano. È come se l’eredità di Galileo e delle sue lenti di vetro veneziano, ormai patrimonio del mondo, tornasse a casa, per altri �00 anni di esplo-razioni stellari.

Page 31: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

29

In una affollatissima sala del Grand Hotel Lamezia, alla presenza della Past Presidente Nazionale Marghe-rita Gulisano, di Marisa Fagà, componente CNL, e del Presidente ARPA Calabria e di autorità istituzionali, si è svolto il convegno “ La donna è ambiente – Espe-rienze di lavoro in un ambiente a misura di donna”, che ha visto presenti numerose amiche dell’interland lametino e molti amici della Fidapa, convenuti per la consegna del “Premio Lavoro Fidapa” �° edizione, istituito dal comitato di presidenza presieduto da Fi-lomena Cervadoro, a conclusione della realizzazione del progetto Donna, finanziato dalla Regione Calabria e condiviso dalla Fidapa lametina con l’associazione di volontariato “Mago Merlino”, partner del progetto D.A.L.I.A. (Donne Al Lavoro In Autonomia).

Ed è stata proprio l’esperienza lavorativa concreta delle donne che ha reso possibile la realizzazione del-l’idea progettuale, sviluppatasi in due direzioni, come spiega la presidente Cervadoro, per essere in osser-vanza dello statuto e in sintonia col tema nazionale ed internazionale.

Infatti la prima direzione è quella di appoggiare la formazione on the job per sostenere nel processo lavorativo, con percor-si di inclusione e di promozione so-ciale, giovani donne, anche rom, in situazioni di svantaggio sociale o in situazioni di fragilità personale che è quanto avviene presso la “Mago Merlino”; la seconda è una iniziati-

va di diffusione della cultura del lavoro tra i giovani, consentendo a due studentesse meritevoli per profitto e comportamento, frequentanti le ultime classi degli istituti professionali lametini, di effettuare uno stage presso aziende locali, nei settori del turismo e della moda, e assegnando loro un premio incentivante.L’iniziativa ha avuto un’ottima ricaduta sul territorio

ed è ben riuscita per effetto dell’azione sinergica delle socie consigliere Ippolita Lo Russo e Anna Vezio. Tale iniziativa ha trovato il consenso e l’approvazione del-le scuole e del mondo imprenditoriale lametino, con i quali si sono aperti nuovi legami di collaborazione e di sostegno reciproco.

Sono state consegnate le targhe alle due stagiste lametine con gli attestati di frequenza da parte delle aziende ospitanti ma il riconoscimento più alto è an-dato all’associazione “Mago Merlino” per avere realiz-zato la formazione di sette donne nel settore dell’agri-coltura biologica.

La motivazione del titolo del convegno, spiega Filo-mena Cervadoro, si evince dalla frase che apre la bro-chure e che identifica la donna all’ambiente, essendo il grembo materno, inteso come habitat naturale del-l’essere umano, la prima cellula e quindi spazio vitale da rispettare, da salvaguardare, da sostenere nel suo ruolo di custode dell’umanità.

Ecco come il rispetto per la donna e il rispetto per l’ambiente procedono insieme: l’esperienza lavorativa

delle donne di “Casa Meulì” ci dà l’esempio di come le attività umane se opportunamente indirizzate pos-sano contribuire a valorizzare luoghi e spazi in cui la difesa della natura può coniugarsi con una possibile cre-scita economica e sociale.

La donna è ambienteSezione di Lamezia Terme

Progetto Donna e le sue iniziative

Il grembo materno come habitat naturale

dell’essere umano.

Donne in poesiaSezione di Livorno

Prima della pausa estiva la nostra sezione ha offerto agli amanti della poesia un pomeriggio letterario parti-colare di notevole spessore che ha ricevuto molti con-sensi dal pubblico e, in particolare, dagli appassionati della materia: una originale ricerca di Erminia Libardo Montecalvo, dal titolo “Donne in poesia” da Saffo a Alda Merini. L’interesse per la poesia ha portato l’au-

trice poetessa, a fare ricerche sulle donne del passa-to che si sono espresse in modo poetico. Ne è nato un gradevole spettacolo curato da Dora Finis e Laura Conforti con l’intervento dell’autrice, la partecipazione della pianista Scilla Lenzi, delle attrici Laura Conforti, Dora Finis, Marisa Genovesi, Liafranca Pardelli, Guia Raugi, Silvana Urru, tutte socie della nostra sezione.

Page 32: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

30

Per l’autrice la poesia è dolcezza, gioia, disperazione, diletto e devozione e le donne sono capaci di soffrire, amare, partecipare, combattere e attendere, vivendo – alle volte – nell’ombra; ha spiegato che, nei secoli che precedono il nostro, poche donne si sono distinte, ad eccezione della poetessa greca Saffo vissuta nel VII secolo A.C. e la cui poesia è di eccezionale vigore e intensità espressiva.

Per trovare altre voci femminili di un certo valore, dobbiamo saltare d’un balzo l’età romana, decisamen-te maschilista, e tutto l’Alto Medio Evo; solo nel XII secolo troviamo nella “poesia provenzale” un raffinato dolcissimo lirismo che caratterizza il canzoniere delle “trovatrici” come, ad esempio, Contessa di Dia. Ma la prima stagione trionfale delle donne è quella che dà i suoi frutti nel �500, in piena Rinascita, nella elegante cornice del mondo di corte: le Signorie culturalmente più evolute permettono a dame di particolare impe-gno di esprimersi anche letterariamente. In certi casi si tratta di vere e proprie “cortigiane” come Tullia D’Ara-gona, in altri, di nobildonne amanti delle arti come Ga-spara Stampa. Nel ‘600, bizzarro variopinto, la Musa femminile è quasi assente, ma nel ‘700 si fa notare

Faustina Maratti Zappi, moglie del noto poeta Giam-battista Zappi, che canta il mondo mitologico-classico. Nel secolo IX, nella stagione del Romanticismo, la don-na acquista sempre più autonomia di espressione. Il primato poetico è però della Musa anglo-americana e inglese delle sorelle Bronte, Elizabeth Barrett Brawning ed Emily Dickinson. Fa da cerniera tra ‘800 e ‘900 Lui-sa Giaconi che piacque tanto a Gabriele D’Annunzio. Ada Negri, la prima femminista, affrontò i temi della più misera condizione umana e, alla passione sociale unì, anche con la stessa enfasi, l’intimismo familiare. Hanno emozionato anche la russa Anna Achmatova e l’americana Sylvia Plath. Il premio Nobel Gabriela Mi-stral si batté nei consessi internazionali contro a guer-ra e ogni discriminazione. La poesia della nostra Alda Merini non può che essere considerata “sublime” in rapporto alle sue tragiche esperienze di vita.

Di ognuna di queste poetesse abbiamo ascoltato un particolareggiato curriculum e una significativa poe-sia, il tutto intercalato da brani musicali scelti da Scilla Lenzi.

Interessante ricerca sulle donne del passato

che si sono espresse in forma poetica

Artisti per Dino CampanaSezione di Marradi

Fra le molte ed interessanti attività svolte in questo biennio dalla Sezione di Marradi, va segnalata la colla-borazione con il Centro Studi Campaniani.

Lo scorso anno è stata inaugurata, nei locali del Cen-tro Culturale Dino Campana, la mostra del pittore Leo-nardo Poggiolini che ha riscosso un grande consenso di pubblico; quest’anno è in allestimento il Museo di Arte Contemporanea “Artisti per Dino Campana” che verrà inaugurato nel mese di settembre alla presenza del Ministro ai Beni Culturali On. Sandro Bondi.

Il Museo comprende 68 opere (pitture e sculture) do-nate da artisti italiani e stranieri di grande valore che si sono ispirati alla poesia del poeta.

Corso “Memory training”: la stimolazione della memoria

nell’anziano

Page 33: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

3�

Per l’occasione la Sezione FIDAPA, oltre ad offrire la sua collaborazione, ha contribuito economicamente alla realizzazione di una targa in pietra che verrà posta nella casa che un tempo fu sede della Tipografia Rava-gli dove, nel �9�� furono stampati i “Canti Orfici” di Dino Campana, uno dei maggiori poeti del ‘900.

Dopo le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali, svoltesi in un clima sereno e amichevole alla presenza della segretaria del Distretto centro Mariarita Schivo, la presidente uscente Anna Maria Gentilini, alla pre-senza di un pubblico attento ed interessato, ha fatto un breve bilancio delle attività svolte e ha presentato e spiegato il Corso “Memory Training: la stimolazione della memoria nell’anziano” che avrà inizio nella prima quindicina di settembre.

Il Corso (�0 incontri per la durata di due mesi), tenu-to dalla psicologa dott.ssa Donatella Venturi in colla-borazione con l’assessorato alla salute e alle politiche sociali, è rivolto a soggetti che non hanno disturbi mnemonici a livello patologico, ma che lamentano dif-ficoltà dovute ai normali processi di invecchiamento e desiderano prendersi cura della propria memoria per migliorare la propria efficienza mentale.

Nella foto alcune socie nei locali del Centro Studi.Da sinistra a destra in piedi: Giovanna Lippi, la past vice presidente Fedora Anforti, la neo eletta Presidente Antonella Visani, la past President Anna Maria Gentilini.In primo piano, sempre da sinistra: la neo vice presidente Lidia Vanni, Rosanna Billi, la neo eletta tesoriera Nella Scagliarini e Silva Gurioli anche Ass.re ai Lavori Pubblici del Comune di Marradi.

“La Mail-Art al servizio del rispetto dei diritti del fanciullo”

Sezione di Massa Carrara

Col Concorso riservato agli studenti delle Scuole Se-condarie di Primo Grado di Carrara “LA MAIL-ART al servizio del RISPETTO dei DIRITTI del FANCIULLO” si è conclusa l’attività della sezione riguardo alla Con-venzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia sancita dall’ONU nel �989. (Un primo appuntamento si era svolto nel novembre 2008 con la partecipazione all’iniziativa rivolta alla tutela dei fanciulli e dei loro diritti voluta dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Parma con una mostra di Mail-Art e laboratori per i ragazzi al fine di realiz-zare le cartoline postali).

Il concorso è stato possibile grazie al contributo della Fondazione F.I.D.A.P.A. e della Libreria Bajni ed il patro-

La Mail-Art è uno strumento creativo che utilizza la comunicazione

tramite spedizione postale

cinio del Comune di Carrara. Il progetto è stato curato dalla presidente Francesca Menconi e si è aperto con l’inaugurazione della mostra personale: “La Mail–Art al servizio dei Diritti del Fanciullo”, della socia Monica Michelotti, artista, docente presso l’Accademia di Bel-le Arti di Carrara dove si sono potute ammirare circa �00 cartoline d’artista, opere uniche in formato �0,5 x �5 cm a tecniche miste sul tema dei diritti del mondo dell’infanzia.

La “MAIL-ART”, ovvero l’arte postale è uno stru-mento creativo che utilizza la comunicazione tramite spedizione postale. In questo modo diviene espressio-ne artistico-comunicativa per eccellenza, in quanto le opere possono viaggiare e raggiungere le più disparate destinazioni del mondo, contribuendo a promuovere i valori e il rispetto dei diritti basilari e sacrosanti dei fan-ciulli, affinché il concetto di tutela dell’infanzia possa espandersi al di là dei confini.

Durante il periodo espositivo gli studenti sono stati dapprima sensibilizzati con incontri informativi coordi-nati dalla socia Alessandra Battistini sulla Convenzio-

Page 34: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

32

ne dei Diritti del Fanciullo del �989 e in seguito hanno partecipato ai laboratori tenuti dalle socie e coordinati dalla prof.ssa Michelotti per realizzare loro stessi car-toline di mail-art che sono state esposte in una nella sezione della mostra a loro dedicata.

Al termine sono state premiate le opere più significa-tive alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comu-ne di Carrara Giovanna Bernardini che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa volta far riflettere i ragazzi sulla consapevolezza di essere portatori di diritti.

la sezione ha inoltre trattato il tema della “La scrit-tura come specchio della personalità” tenuto dal-l’esperta Lorella Lorenzoni.

La grafologia nasce fin dai tempi più antichi come intuizione dell’esistenza di un rapporto stretto tra per-sonalità e scrittura. Studiosi, pensatori e filosofi (gre-ci, latini, indiani, cinesi) si interessarono della scrittura come mezzo per conoscere l’uomo, benché non si ab-bia traccia di documenti a testimonianza di veri studi fatti in tal senso se non dopo il XVI secolo.

Oggi la grafologia è riconosciuta come una discipli-na scientifica empirica o sperimentale che, basandosi su un proprio metodo, studia la personalità, la psico-logia del profondo a partire dalla produzione grafica del soggetto ed ha molteplici applicazioni nell’ambito psicologico, in quello scolastico, in quello della cop-pia così come quello aziendale e della giustizia; a tal proposito a Lorella Lorenzoni, il Sunday Ex-press ha commissionato e pubblicato lo studio del profilo di Amanda Knox.

Durante l’incontro la grafologa ha illustrato come l’indagine del gesto grafico possa fornire un quadro complessivo e dettagliato relativo alla personalità. Ha enunciato brevemente gli ambiti applicativi, la com-plessità interpretativa e i limiti riguardo alla compren-sione di genere, età anagrafica, status sociale ed altro, proprio perché la scrittura rispecchia la personalità a prescindere da questi fattori.

Ne è seguita l’analisi di grafie di personaggi e cop-pie famose dove venivano evidenziati i tratti che ne

sottolineavano le caratteristiche psicologiche per poi passare ad esempi di come, attraverso la grafologia si possa studiare la personalità, la psicologia del pro-fondo al fine di ottimizzare le risorse umane nell’am-bito lavorativo e come certi problemi adolescenziali e nell’ambito scolastico siano “leggibili” nella scrittura e quanto questo possa essere d’aiuto alla comprensione di disagio.

In chiusura il dott. Aldo Giubilaro, sostituto procu-ratore della Corte di Appello di Firenze, ha sottoli-neato l’importanza della perizia grafologica nell’ambi-to processuale con esempi concreti di fatti avvenuti.

La premiazione del Concorso di Mail-Art della sez. Massa Carrarada destra: la socia Monica Michelotti, la presidente Francesca Menconi, la vice presidente Olga Raffo, la vincitrice del concorso Irene Aiazzi, l’Assessore alla Cultura del Comune di Carrara prof.ssa Giovanna Bernardini, il Dirigente Scolastico dott.ssa Luciana Ceccarelli.

La grafologia studia la personalità, la psicologia del profondo, ed ha

molteplici applicazioni nell’ambito spicologico e della giustizia

* * *

Grande partecipazione di avvocati, medici e citta-dini ha avutro, inoltre, il al convegno sul “Consenso informato”. Tale convegno è stato voluto fortemente a causa delle erronee interpretazioni provocate dalla mancanza in Italia di una normativa specifica ed esau-riente in merito. Pertanto si è ritenuto necessario fare corretta informazione sulla materia affinché fosse chia-ro che il consenso informato non venga inteso come un ulteriore adempimento burocratico o come un mo-mento di conflitto nella relazione Medico-Paziente, ma deve essere ritenuto un momento di quella con-divisione terapeutica fondamentale per affronta-re in modo corretto la malattia.

I lavori sono iniziati con gli interventi di Giovan-ni Mocci, coordinatore del Tribunale per i diritti del malato, e del Dott. Aldo Giubilaro, sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Firenze che ha precisato come del consenso infor-mato non sia detto in maniera esplicita nei codici penali e civili, benché l’obbligo di richiesta del con-senso si possa estrapolare da alcuni articoli della Costituzione, del Codice Penale, del Codice Civile, del Codice di Deontologia Medica, nonché da una Convenzione del Consiglio d’Europa (Oviedo �997) sui diritti dell’uomo e sulla biomedicina, ratificata anche dall’Italia.

Page 35: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

33

Ne è seguita la tavola rotonda, alla quale hanno par-tecipato il dott. Adriano Amedei, segretario di Cit-tadinanzAttiva della Regione Toscana, il dott. Andrea Macuzzi, direttore sanitario della Usl n. �, il dott. Aldo Giubilaro e la dott.ssa Mariella Immacolato, direttore U.O. Medicina Legale Asl �, presidente Comi-tato Etico Locale che hanno fatto il punto riguardo al “Testamento biologico”.

La necessità della presa di coscienza sul consenso informato è stata anche al centro dell’intervento del-l’assessore provinciale alle Politiche Sociali e Sanitarie Sara Vatteroni.

Per consenso informato si intende la consapevole scelta

in ordine alla terapia o al trattamento medico

a seguito di una compiuta informazione da parte del sanitario

La sezione F.I.D.A.P.A. di Melfi ha concentrato gran parte delle manifestazioni sullo svolgimento del tema nazionale, ponendo l’accento soprattutto sul proble-ma del rispetto verso i giovani, le donne, i diversi, le strutture ambientali, le regole…

Tanti sono stati gli argomenti che, affrontati sin al-l’inizio del biennio, hanno trovato il loro punto d’arrivo conclusivo in manifestazioni che hanno visto la pre-senza di nomi illustri e non, di pubblico interessato e vivace, riscuotendo successo ed interesse di opinione pubblica proprio per l’impegno profuso soprattutto sul territorio.

Nell’ambito della dispersione scolastica, quest’anno la collaborazione tra il Liceo Artistico e l’Istituto Compren-sorio “Nitti”, ha realizzato un seminario sulle tecniche della fotografia conclusosi con un’interessante mostra dei lavori realizzati. All’inaugurazione erano presenti, per ritirare il premio assegnato loro dalla Fondazione, anche alunni dell’Istituto Comprensorio “Ferrara” che hanno partecipato al concorso “Le voci nel silenzio”.

Il rispetto per la donna e le sue problematiche è stato argomento molto sentito dalle socie ed è stato svolto secondo diverse punte di vista: la violenza, attraverso un lavoro svolto da alunne del Liceo Scientifico; l’edu-cazione interculturale e l’inserimento delle donne stra-niere con un seminario sulle tradizioni popolari e la cucina europea conclusasi con una cena; il desiderio tipicamente femminile di apparire belle è stato trattato

I 60 anni della CostituzioneSezione di Melfi

in un convegno che ha voluto essere un excursus sulla nascita del trucco, dai tempi più remoti (l’antico Egitto, ad es.) fino ad oggi in cui la donna, a volte, insegue un ideale estremo di bellezza che spesso produce vere e proprie patologie mentali.

Altre problematiche femminili sono state trattate da competenti ospiti sulla vaccinazione HPV, sullo studio e l’utilizzazione a scopo terapeutico delle cellule stami-nali e sulla donazione del cordone ombelicale.

Non è mancato l’interesse per il rispetto delle regole; le socie, con insegnanti, magistrati e psicologi, hanno incontrato i ragazzi delle scuole superiori per discutere sui 60 anni della Costituzione Italiana.

La nostra sezione, sempre attenta al sociale e, in quanto movimento di opinione, ha costantemente cercato di essere presente sul territorio e di promuo-vere occasioni d’incontro e di dibattito su argomenti di interesse pubblico quale l’annoso problema che ri-guarda il nostro centro storico. L’incontro, alla presen-za del Sindaco, sempre partecipe alle nostre iniziative, dei commercianti, di tanti giovani e dei residenti del centro, è stato interessante e vivace ed ha dato il via ad una serie di iniziative che stanno cercando di far decollare il quartiere e riportarlo alla vivacità culturale e sociale di un tempo.

All’insegna del rispetto per l’amicizia, le idee altrui, la socializzazione, non sono mancate occasioni di “sva-go” con partecipazione di socie ed ospiti.

Il rispetto della memoriaSezione di Melito Porto Salvo

L’Ospedale “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo è uno dei più antichi di tutta la Regione Calabria e forse

del Meridione d’Italia, e fino agli anni ’80 uno dei più prestigiosi.

Page 36: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

3�

Grandi medici , grandi professionisti hanno prestato la loro opera nel nostro Ospedale che porta il nome del suo fodatore, e tanta gente, da tutte le parti della Calabria e anche dalla vicina Sicilia, venivano a curarsi nell’allora Ospedale Provinciale Garibaldi, nome che fu attribuito alla struttura al momento della sua apertura nel �9�5!

L’Ospedale a Melito è un’istituzione, oltre ad essere la più grande “azienda” del nostro paese.

Ma da un po’ di anni a questa parte ha perso molto del suo prestigio e della sua forza.

Con l’intento di recuperare la “memoria storica“ del nostro Ospedale e quindi nel rispetto delle nostre ori-gini, la nostra Associazione ha organizzato un Conve-gno sulla figura del Prof. Tiberio Evoli, a �0 anni dalla sua morte.

In quella occasione, con grande sforzo organizzati-vo, abbiamo riportato alla luce la prima Carrozza-Am-bulanza, dimenticata nella polvere dei magazzini del nostro nosocomio, usata all’epoca per trasportare in Ospedale i malati che arrivavano alla stazione di Melito da ogni parte della Regione e oltre.

La Carrozza-Ambulanza, Gran Premio all’Esposizione Internazionale di Torino del �9�� (come si legge in una targhetta posta nella parte anteriore), è un’autentica “chicca”. Costruita a Pistoia, è in legno color noce, e la sua struttura, anche da un punto di vista artistico rispet-ta in pieno i canoni stilistici del Liberty dei primi anni del ‘900, e si presenta come una vera e propria rarità.

Il recupero dell’Ambulanza ha avuto da subito un va-sto eco tra la cittadinanza e tutti i giornali locali ne hanno parlato. Lo scopo della nostra Associazione è stato raggiunto…..riparlare della storia che ha visto grande il nostro ospedale, storia che poi si intreccia con la storia della nostra cittadina.

Ma il tempo aveva lasciato i suoi segni su questa me-raviglia e un’importante opera di restauro si rendeva necessaria. Grazie al finanziamento dell’Assessorato alla Cultura e Beni Culturali della Provincia di Reggio Calabria, la nostra sezione ha potuto far restaurare l’Ambulanza e restituirla all’Ospedale e all’intera cit-tadinanza.

Oggi l’Ambulanza, patrimonio comune di tutti, fa bel-la mostra di sé nell’atrio principale del ”Tiberio Evoli”, a testimonianza dell’antica grandezza dell’Ospedale.

La Fidapa di Melito ha fatto questo con grande senso di appartenenza ad una comunità che ha il suo punto di riferimento proprio nell’Ospedale e l’ha fatto con il cuore, perché come diceva il Prof Evoli “ il cuore è la leva di tutto ciò che è grande”

Dal 28 Dicembre 2008 al �0 marzo 2009 l’Ambulan-za, su richiesta del Sindaco di Reggio Calabria, è stata esposta a Villa Zerbi, in occasione della mostra orga-nizzata dall’Università di Reggio Calabria e dal Comu-ne per ricordare il terremoto del �908.

La nostra carrozza, sulla quale è stata esposta la targa della Fidapa di Melito, è stata ammirata da migliaia di persone ed è stato l’oggetto più fotografato della mostra.

Carrozza-ambulanza storica dell’ospedale “T. Evoli” di Melito Porto Salvo

Una Carrozza - Ambulanza in stile Liberty

La Sezione interviene per il restauro

Crescere insieme: il mondo dei figliSezione di Misterbianco

Sostenere i genitori nel ruolo sempre più difficile di educare i propri figli. È stato questo l’obiettivo del progetto “Crescere insieme: il mondo dei figli” che la sezione di Misterbianco ha realizzato in rete con l’Istituto Comprensivo “Aristide Gabelli”. “Il progetto

rivolto ai genitori dei bambini della scuola dell’infanzia - hanno precisato le referenti del progetto, la respon-sabile della commissione Arte e Cultura, Giusi Licciar-dello e la responsabile del gruppo di lavoro”Carta dei diritti della bambina”, Vitina Ferrara – dopo la prima

Page 37: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

35

fase di presentazione nei locali del Teatro comunale, si è sviluppato attraverso una serie di incontri con psico-logi, sociologi ed esperti”.

Sul tema “Stili educativi in ambito familiare” hanno parlato la dott.ssa Marinella Laudani, pedagogista del-la Asl 3 e la dott.ssa Sara Tornabene, logopedista.. Lo stile educativo è il modo in cui il genitore educa e si comporta con il proprio figlio e dipende da credenze individuali, ideali, pratiche sociali, caratteristiche della personalità e vissuti personali. Gli stili si distinguono in iperansioso, iperprotettivo, ipercritico, perfezionistico, incoerente e coerente. Il “parent training” è il metodo per affrontare i problemi educativi e gli aspetti della vita familiare, rapporti genitori-figli.

Nei vari incontri tenutisi nei locali dell’Istituto Com-presivo “ A. Gabelli”, sono stati trattati anche temi come: “Corresponsabilità educativa scuola-famiglia” (dott.ssa Giusep-pina Barresi, dirigente scolastico),

“Conoscere il bambino-Stadi di sviluppo” (dott.ssa Vitina Ferrara, psicologa), “Aggressività e remissività: due manifestazioni da interpretare” (dott.ssa Agata Caruso, psicologa), “Modelli di famiglie a confronto” (dott.ssa Enzia Spampanato, psicologa), “Disturbi del linguaggio e dell’apprendimento nell’età prescolare” (dott.ssa Sara Tornabene, logopedista.).

La professionalità e la competenza dei relatori hanno coinvolto i genitori che hanno seguito con entusiasmo e partecipazione tutti gli incontri palesando i loro dub-bi nel cercare il più possibile di essere adeguati al loro difficile compito di educare i figli al rispetto dei ruo-li. Dal dibattito è emerso che i bambini chiedono più tempo ai genitori da dedicare ai giochi e al dialogo e la donna che lavora è sempre più impegnata e meno attenta ai bisogni dei figli, anche la TV ed il PC con-tribuiscono all’isolamento dei bambini. La presidente Giusi Ferlito si dichiara pienamente soddisfatta di aver raggiunto l’intento del progetto, cioè di sostenere il ruolo genitoriale in una prospettiva di prevenzione for-mativa, ipotizzando che genitori consapevoli aiutino i

figli a crescere con autostima e sicu-rezza, promuovendo il loro sviluppo al meglio delle possibilità personali.

Il rispetto della persona e dei ruoli nel rapporto adulti-bambini.

Il parent - trainig.

“Il maggio molfettese” per rivitalizzare il centro antico

Sezione di Molfetta

Grande successo per il “Maggio Molfettese”, il ricco calendario di iniziative organizzato dall’associazione FIDAPA di Molfetta e dallo studio Graphix, con il pa-trocinio dell’amministrazione comunale e la collabora-zione del periodico “l’altra Molfetta”.

In cartellone circa trenta eventi (come trenta sono gli anni di vita che la FIDAPA celebra quest’anno), che hanno spaziato in ogni ambito della cultura (dall’arte alla musica, dalla letteratura al teatro, alla gastrono-mia…) con mostre, dibattiti, conferenze, proiezioni, avendo come scenario gli angoli più suggestivi del Centro Antico.

Seguendo il battito d’ali di colorate farfalle, logo del-l’iniziativa, che scandivano il calendario di appunta-menti, il pubblico si è riappropriato dei luoghi simbolo del borgo antico: Via Piazza, Torrione Passari, Palazzo Turtur…

Le manifestazioni hanno avuto come protagoniste le stesse socie della sezione, impegnate nelle esposizioni d’arte e nelle visite guidate del Centro Antico alla sco-perta delle grandi figure femminili del passato.

Nel corso del “Maggio” sono stati promossi anche i concorsi “Foto/Sintesi” e “Arteinformazione”. Nel pri-mo, diciannove autori si sono confrontati proponendo videoproiezioni di foto e filmati a tema libero; nel se-condo sono state illustrate le copertine donate da artisti molfettesi al periodico “l’altra Molfetta”, media partner dell’iniziativa. La premiazione è avvenuta in occasione della serata dedicata al trentennale FIDAPA, evento aperto anch’esso alla cittadinanza, che ha visto la parte-cipazione della Presidente Nazionale Giuseppina Bom-baci, della Segretaria Nazionale Eufemia Ippolito e della Presidente del Distretto Sud Est Anna Teresa Olivieri.

Nel corso della serata la socia fondatrice Ottavia Spa-davecchia ha illustrato, avvalendosi della proiezione di immagini, le numerose iniziative realizzate dalle “Fida-pine” nel corso degli ultimi trent’anni.

Arte e artigianato nei luoghi della nostra storiaL’immagine mitologica di “Minerva al tavolino”,

adottata da Adriana Chemello per definire l’essenza dell’intellettualità muliebre del secolo XVI, bene defi-nisce l’energica operosità che traspare dagli “Itinerari

Page 38: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

36

al femminile: arte e artigianato nei luoghi della nostra storia” (2° edizione) tracciati dalla FIDAPA nel Centro Storico di Molfetta in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. La manifestazione, realiz-zata in collaborazione con il Comune di Molfetta, si snoda tra lo “Spazio aperto all’arte”, il “Torrione Pas-sari” e la “Sala dei Templari”, ed è scandita dalle visite

guidate nel centro antico a cura dell’archeologa Sabri-na Spadavecchia, giovanissima socia della sezione.

Obiettivo dell’Associazione in tutte le manifestazioni è stato quello di ridestare nella cittadinanza l’amore e il rispetto per il nostro Centro Antico, luogo ricco di memorie storiche ma da sottrarre ancora al degrado ambientale.

“Le Vie del …… dell’ ipogeo osimano”

Sezione di Osimo

Le socie della sezione di Osimo hanno organizzato una visita guidata della città attraverso le vie del sot-tosuolo.

La cittadina, infatti, presenta un imponente sistema di grotte, non ancora del tutto esplorato, che si esten-de per una lunghezza totale di circa 5 km e che, nel suo insieme, costituisce una vera e propria città sot-terranea.

La visita ha offerto l’occasione di vedere sia il per-corso aperto al pubblico dal Comune, sia altri due più tortuosi e non illuminati, di proprietà privata e posti sotto ad alcuni dei più importanti palazzi nobiliari della città.

La visita del tratto comunale è stata preceduta da una spiegazione relativa alle grotte e dall’analisi dei pan-nelli esplicativi contenuti nella bellissima sala ricavata da un ex-monastero, proprio a ridosso delle mura ro-mane. Dalla sala siamo scesi nel percorso

sotterraneo.Le grotte sono artificiali, scavate nella roccia arena-

ria dell’epoca geologica del Pleistocene (ossia circa �,8 milioni di anni fa) e costruite negli strati più elevati del-la collina su cui sorge la città di Osimo.

La caratteristica unica delle grotte è la regolare forma delle nicchie, quasi tutte della stessa dimensione (��0

cm. di larghezza) e la disposizione a pettine: lungo il corridoio principale del percorso si aprono, infatti, del-le nicchie a pianta sub-quadrata simmetriche

Al posto delle nicchie possono poi aprirsi altri corri-doi, creando un complesso sistema quasi labirintico. Gli stessi corridoi, in alcune occasioni corrono in uno stretto circolo, formando una sorta di piccola sala cir-colare su cui si aprono le diverse nicchie.

Sono presenti anche dei pozzi di aerazione (utilizzati anche come via di accesso secondaria o d’emergenza) e dei pozzi idrici che raggiungono la falda freatica sot-tostante, ad alcune decine di metri di profondità.

Sulle pareti dei sotterranei si trovano incisioni o bas-sorilievi, che sono databili dal �200 fino al �9��, anno in cui le grotte furono frequentate dalla popolazione locale come rifugi antiaerei.

In particolare, nel tratto comunale, che si estende sotto al monastero francescano del XIII sec., si vedono incisi numerosi simboli religiosi (angeli, croci e simboli legati alla Madonna) ed alcuni bassorilievi mostranti dei frati, forse anche lo stesso San Francesco (purtroppo, i volti sono rovinati), tutti databili tra �500 e �800.

L’origine dei sotterranei viene fatta risalire a tempi as-sai antichi, addirittura all’età romana, prova ne sono alcuni corridoi più piccoli con una struttura ed un an-damento diverso rispetto a quelli principali, addirittura alcuni si dirigono verso una importante fonte esterna alle mura – la cosiddetta Fonte Magna – con importan-ti strutture murarie di certa età romana.

La visita dell’ipogeo osimano ha dato alle socie

una bella sensazione di continuità temporale

con il passato

Page 39: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

37

Parimenti di epoca romana è la cisterna posta sotto l’odierna piazza del Comune e coincidente con l’antico Foro del forse più importante municipium del piceno, pertanto le grotte medievali e delle epoche successive potrebbero essere state impostate sui precedenti ipo-gei. Ancora da valutare è se alcuni tratti abbiano avuto origine ancora più antiche: lo stesso municipium di età romana sembra sorgere su un precedente insedia-mento di età picena, posto sulle due sommità artifi-cialmente spianate (“gradine”) dei due colli su cui sor-ge l’attuale Osimo. Inoltre alcuni cunicoli e pozzi sono senz’altro attribuibili ai Piceni probabilmente destinati a scopi difensivi e di rifornimento idrico e si ipotizza che nel corso dei secoli si sia dato corso ad un’opera di ampliamento, sviluppo che ha portato agli affascinanti complessi attuali. Esistono diversi livelli di profondità delle grotte che variano tra i 6 mt. e gli oltre �5 metri (come in via Pompeiana, o sotto l’Episcopio) per una media di circa �5 m di profondità dall’attuale livello del piano di calpestio.

Una parte della visita ha riguardato le grotte di natura privata; le grotte sotto Palazzo Simonetti, in partico-lare, si sono mostrate in tutto il loro fascino primitivo:si tratta di grotte ben tenute e sede dell’archeoclub di Osimo che rivelano i segni di un passato vissuto nella segretezza, probabilmente di alcune associazioni.

La visita, a lume di torcia, ci ha rivelato oltre che in-numerevoli croci templari e di Malta incastonate nel-l’arenaria anche un’immagine di grande importanza simbolica, spesso usato in edifici templari, la “triplice cinta”. Viene anche chiamato “labirinto” ed ha un profondo significato iniziatico ed esoterico perché rap-presenterebbe il percorso dell’iniziato verso il centro, la rivelazione.

La visita si è conclusa in tarda mattinata lasciando-ci una bella sensazione di continuità temporale con il passato, facendoci sentire parte di una lunga storia che caratterizza il paese dove viviamo, lavoriamo e crescia-mo i nostri figli, storia che oggi stiamo contribuendo anche noi a scrivere.

DNA e AmbienteSezione di Partanna

Presso le Scuderie del Castello Grifeo di Partanna, alla presenza di un folto pubblico e delle autorità civili la nostra sezione Fidapa ha voluto affrontare l’argomen-to DNA e Ambiente con gli illustri ricercatori Dott. Lil-lo Ciaccio e Dott.ssa Michela Gesù, per capire meglio come i fattori ambientali modulino l’espressione dei geni dell’essere umano.

Esaminando negli ultimi � anni le caratteristiche di cir-ca �0.000 unità di sangue placentare e di circa �.000 donatori di midollo osseo provenienti dalla Sicilia e dal-la Calabria i nostri due ricercatori hanno scoperto una particolare modificazione del DNA nella popolazione siciliana e la ricerca ha condotto all’ipotesi che sia stato il terremoto del �908 di Messina a far cambiare il DNA della popolazione dello stretto.

La sezione ringrazia gli ospiti per averci illustrato que-sta ricerca di grande valenza scientifica e augura che la scienza e la tecnica siano sempre a beneficio del-l’uomo per cercare di capire meglio il funzionamento del proprio organismo e di poter intervenire per curare malattie incurabili.

Le popolazioni dello Stretto di Messina

cambiano il DNA

Le donne del vinoSezione di Partinico

Presso la Real Cantina Borbonica si è svolto il Con-vegno Distrettuale “Le donne del vino”. Per i saluti d’indirizzo erano presenti le Autorità Fidapa, la Vi-cepresidente nazionale Giuseppina Seidita e la Pre-sidente distrettuale, Lucia Chisari e le Autorità civili, il Presidente della Provincia Regionale di Palermo, ing.

Giovanni Avanti, l’Assessore provinciale Vito Di Marco e l’Assessore alla promozione culturale del comune di Partinico, Bartolomeo Parrino.

Dopo l’apertura dei lavori a cura della Presidente del-la Sezione di Partinico, Serafina Turdo. l’Arch. Vincenza Quartuccio e il Prof. Tommaso Aiello hanno presentato

Page 40: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

38

“La Real Cantina Borbonica: Perla della Sezione Fidapa di Partinico”. Sono seguiti gli interventi di Elena Oddo, Enologa e di Maria Luisa Alberico, Direttore della ri-vista “Donne Sommelier Europa”. Molto graditi sono stati la degustazione di vini delle più importanti Can-tine del territorio, il buffet e l’ esibizione del Gruppo Folkloristico “Città di Palermo”.

Ha svolto la funzione di moderatrice la dott. France-sca Greco.

Il Convegno si è concluso con la visita della Real Can-tina Borbonica guidata dalla Dott. Giovanna Cossenti-no, responsabile del monumento. A tutti gli intervenu-ti è stata offerta la brochure “Real Cantina Borbonica – Perla della sezione Fidapa di Partinico”.

Il Convegno è nato dall’esigenza di dar voce alle don-ne che si prodigano per lo sviluppo del settore vitivini-colo, un‘economia non più appannaggio maschile, ma che registra una crescente presenza femminile. Inoltre si è voluto dare spazio alle diverse iniziative riguardanti “Le vie del vino” portate avanti negli ultimi 2 bien-ni dalle responsabili distrettuali della Commissione

Da sinistra: arch. Enza Quartuccio, dott. Serafina Turdo (presidente di sezione), prof. Tommaso Aiello, enologa Elena Oddo

Imprenditorialità Fidapa: il vino come storia, cultura, tradizione.

Il Convegno è stata l’occasione comunque per far conoscere il complesso monumentale che va sotto il nome di Real Cantina Borbonica, un Bene Culturale di cui si è voluta lasciar traccia nella brochure distribuita a tutti i partecipanti.

Il Convegno si inserisce nel tema del biennio “ Alla ri-cerca di un valore perduto… il Rispetto”, come rispet-to delle tradizioni e dei Beni Culturali che il territorio custodisce.

Imprenditorialità al femminile e conservazione

dei Beni Culturali.

Il rispetto e la donnaSezione di Paternò

La Fidapa di Paternò ha celebrato, presso Hotel She-raton di Catania, la Cerimonia delle Candele 2009 ricordando il Convegno Nazionale della Fondazione Fidapa “Venti anni in difesa della donna contro ogni violenza”.

Il cerimoniale è stato condotto dalla presidente della sezione paternese, Maria Ciancitto alla presenza delle autorità Fidapa: la Presidente della Fondazione Fidapa, Eugenia Bono, la Vice Presidente Nazionale, Giuseppi-na Seidita, la Presidente del Distretto, Lucia Chisari, la Vice Presidente Distrettuale, Lucia Emmi. Presenti nu-merose socie, presidenti di sezioni limitrofe, autorità civili e militari. Ospite d’onore della serata, il prof. Giu-seppe Giarrizzo, Accademico dei Lincei, che ha parla-to su “Donne in Sicilia: matriarcato e potere”. Molto apprezzato anche l’intervento della Presidente della Fondazione, Eugenia Bono, la quale ha sottolineato il permanente impegno della donna nella società.

La sezione, nel corso dell’anno sociale, ha svolto un’intensa attività culturale, realizzando convegni, conferenze e tavole rotonde rivolte essenzialmente

Cerimonia delle candele, sabato 9 maggio 2009Accende la candela più alta Eugenia Bono, presidente Fondazione Fidapa

Page 41: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

39

alla donna, analizzandone la condizione e la sua evo-luzione nei secoli. La Fidapa di Paternò ha contribuito in modo forte sul territorio, attraverso questi incontri, a essere e a fare movimento di opinione per denun-ciare quelle inadempienze e quei soprusi che esistono ancora nel “villaggio globale”.

Donne in Sicilia: matriarcato e potere.

Storia e memoria: Gemma Capra Calabresi,un impeccabile esempio di umanità e tolleranza.

Sezione di Pordenone

Giovedì 26 marzo memorabile serata conviviale in-terclub all’Hotel Moderno: numerosi soci e socie dei clubs

Rotary Pordenone e Fidapa si sono riuniti per incon-trare la Signora Gemma Capra Calabresi, dal �7 mag-gio �972 vedova del Commissario Luigi Calabresi.

Al tavolo d’onore con la Signora Gemma vi erano la Presidente Fidapa Gea Arcella, il Presidente incoming

del Rotary Club Pordenone Gian Luigi Nicolosi in rap-presentanza del Presidente Valter Santarossa, la vice Presidente Fidapa Iva Mari, la past president Fidapa Romanina Santin.

Alla cena è seguita la conversazione sollecitata dagli interventi dei Presidenti Arcella e Nicolosi e di alcuni

presenti. Facendo fra l’altro riferimento al libro “Spin-gendo la notte più in la”, scritto dal figlio Mario, la Signora Calabresi con la compostezza, la sobrietà, la dignità, la signorilità e la generosità in lei innate, ri-spondendo ha condiviso con i partecipanti alla serata momenti di drammatica realtà vissuti dalla sua fami-glia, indicando al pubblico notevolmente coinvolto l’impegnativo percorso della memoria condivisa per recuperare i valori delle vittime, con la cruda consape-volezza che il termine “fine pena” riabilita i colpevoli

di atti terroristici, ma mai potrà essere pronunciato

per porre fine alla sofferenza per le perdite subite dai familiari delle vittime.

Quando la memoria origina da testimoni che sono esempio di profonda umanità, diventa esemplare le-zione di vita: questo ha trasmesso la Signora Gemma, ambasciatrice del perdono.

Isabella Scotti, addetta stampa Fidapa, sezione di Pordenone

Da sinistra: Iva Mari, vice presidente, Gemma Capra Calabresi, Romanina Santin, past-president, Gea Arcella, presidente

Il sacro valore della vitaSezione Reggio Calabria Morgana

“Aspettando l’8 marzo”, la manifestazione organiz-zata dalla Fidapa Morgana, ha riservato al numeroso pubblico intervenuto presso la scuola media Pithago-ras di Ravagnese, momenti densi di fortissime emozio-ni. La sezione “Morgana” ha celebrato in un modo insolito la giornata dedicata alla donna: la consegna di una targa alla memoria di Cinzia Richichi, giovane donna che “non ha esitato a sacrificare la propria vita

nel disperato, purtroppo vano tentativo di salvare la figlioletta Olga dalla furia assassina di chi, ottenebrato dalla meschinità degli interessi materiali, ha calpesta-to il sacro valore della vita”. È questa la motivazione incisa sulla targa in ceramica, realizzata dal maestro d’arte Maria Grazia Geniale, offerta dalla Fidapa e consegnata dalla delegata alle Pari Opportunità del Comune di Reggio Calabria, avv. Giovanna Cusuma-

Page 42: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�0

no, alla signora Maria Musolino Richichi, la dignitosa mamma di Cinzia. Nell’ambito della stessa manifesta-zione si è svolta anche la cerimonia di premiazione dei vincitori della Borsa di Studio intitolata alla giova-ne donna. La presidente del Premio, Irene Tripodi, ha spiegato la scelta dell’8 marzo come un’occasione, molto significativa sul piano simbolico, per riflettere sul tema nazionale della Fidapa “Alla ricerca di un va-lore perduto: il rispetto” e per ricordare, con affetto e partecipazione sincera chi ha testimoniato in modo autentico come una donna sappia essere responsabile del rispetto verso la vita e farsene carico fino all’estre-mo sacrificio. Maria Luisa Neri, vice presidente della “Morgana”, che ha introdotto la manifestazione, in assenza per motivi di salute, della presidente, Caterina Palmisani Ielasi, ha sottolineato l’emergenza etica che la società attuale sta vivendo e quindi la necessità di un ritorno al valore del rispetto. Particolarmente toccante l’intervento della signora Musolino, che ha tra l’altro comunicato la sua l’intenzione di istituire una Fonda-zione a nome della figlia Cinzia e della nipotina Olga.

Come si ricorderà questo delitto che ha stroncato una intera famiglia ha suscitato sdegno in tutta la nazione. È intervenuto oltre a don Valerio Chiovaro, compagno di infanzia di Cinzia, il vice sindaco della città dott. Giuseppe Raffa e l’assessore alle Pari Opportunità avv. Giovanna Cusumano che hanno evidenziato la valen-za pedagogica della iniziativa. Alle quattro sezioni del concorso, bandito dalla sezione Fidapa “Morgana”, di recente costituzione, hanno aderito moltissime scuo-le di tutta la provincia reggina, che hanno elaborato versi, riflessioni, illustrazioni sul grande tema del “Ri-spetto della vita”. Le splendide esibizioni del tenore Paolo Federico hanno fatto da cornice all’evento.

Un concorso e una borsa di studio per ricordare il vano sacrificio

di una madre.

Giocare per crescereSezione di Roccella Jonica

La Sezione ha organizzato un evento importante: una mostra di giocattoli antichi presso il Convento dei Minimi Paolotti di Roccella Jonica, con il patrocinio del Comune

dal titolo: “�50 anni di giochi dal �800 al �950. L’ac-cessibilità del gioco e dei giocattoli per favorire la cre-scita di tutti e di ciascuno”.

La mostra è stata inaugurata con un convegno “Gio-care per crescere”, che ha visto la presenza del docen-te dott. Francesco Rosa, membro ESG (Laboratorio di Psicologia cognitiva) dell’Università della Calabria che ha relazionato su: “Giocando s’impara: il giocattolo e l’apprendimento cognitivo. I giochi nell’era della mul-timedialità”.

Il convegno è stato presentato da Maria Caterina Aiello presidente della locale sezione Fidapa e dal sen. Sisinio Zito, Sindaco del Comune. La past-presidente della Sezione, Cinzia Jeraci ha introdotto nel vivo la mostra con la presentazione dei giocattoli stessi.

La presidente ha illustrato la mostra con un discorso sull’importanza del gioco per il bambino e la storia dei giocattoli: “La manifestazione nasce con l’intento di

valorizzare gli alti valori del gioco tradizionale come momento di socializzazione, strumento di creatività e di recupero della memoria. Il gioco è un’attività che possiede molte funzioni e, tra esse, quella ricreativa, educativa, biologica e sociale. Esso stimola l’inventi-va, la curiosità, l’ingegno, la manualità, la creatività e abitua alla competizione, alla riflessione, al rispetto delle regole. Con il gioco, principale componente della formazione psico-fisica, il bambino misura l’ambien-te; prende coscienza dello spazio; ritrova il sorriso e la spensieratezza. La tendenza ad usare taluni oggetti come giocattoli è comune a molti animali e svolge una funzione importante nell’apprendimento, di conoscen-ze e abilità che saranno loro necessarie nell’età adulta. Data la tendenza istintiva dei mammiferi a giocare con gli oggetti, non stupisce che l’uomo, fin dall’antichità, si sia cimentato nella produzione e nel concepimento di oggetti specificatamente pensati a questo scopo. Molti dei giocattoli che sono stati rinvenuti nei siti ar-cheologici sono di tipo “classico”, che anche i bambini dell’epoca moderna ancora utilizzano; l’evoluzione dei giochi, infatti, per lo meno rispetto alla varietà delle ti-pologie, è stata relativamente lenta per gran parte del-la storia dell’uomo. L’attività ludica dei bambini greci si esprimeva all’interno della famiglia, le bambine gio-cavano con le bambole, i maschietti con la palla, con il cerchio, con l’arco e si cimentavano nella corsa e nella lotta, praticavano il tiro alla fune, l’altalena, il gioco

Nel ‘700 i primi collegamenti fra la scuola e il gioco.

Page 43: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

��

della settimana e la trottola che chiamavano “strom-bos” (termine rimasto nel nostro dialetto locale). I Greci, tuttavia, tenevano il gioco ai margini della vita sociale, così come veniva considerato lo stesso bam-bino fino a sette anni: marginale e poco importante. Non mancano, comunque, testimonianze d’autorevoli personaggi che misero in evidenza la grande impor-tanza della pratica ludica per il bambino in giovanis-sima età. Lo stesso Platone riteneva che il gioco fosse utilissimo per la formazione dell’infante (Gioco educa-tore), in special modo quelle attività svolte in gruppo e che privilegiavano il movimento fisico e l’integrazione maschio - femmina; il tutto doveva avvenire, natural-mente, sotto il controllo dei grandi. I bambini romani, invece, come ci testimoniano Orazio, Marziale, Cice-rone, praticavano molti di quei giochi che, a distanza di oltre duemila anni sono pervenuti a noi. Giocavano, spesso insieme agli adulti, a ‘Par imparar’ (Pari o Dispa-ri), ‘Caput et navis’ (Testa o croce), al tiro al bersaglio, a moscacieca, con i birilli, a nascondino, con la corda, con la trottola (turbo); amavano far trascinare un carretto da un topo, amavano cavalcare una canna, facevano il girotondo, costruivano aquilo-ni…, si cimentavano nel tiro alla fune, nel gioco della morra (micare digitis), con gli astragali e le bambine giocavano con le bambole. I giovani romani praticava-no, inoltre, molti giochi con le noci, e questo fatto era così frequente ed usuale che si usava indicare il perio-do dell’abbandono dell’infanzia proprio con il termine “Lasciare il gioco delle noci”. “Nel Medioevo, invece, sia i giochi degli adulti che quelli dei bambini venivano contrastati, limitati, additati come attività pericolose. Si deve arrivare verso la fine del Quattrocento per tro-vare un atteggiamento più tollerante verso il gioco. Si cominciava ad ammettere l’utilità di praticarne alcu-ni, come i giochi di corsa o di salto, considerati non pericolosi, comunque qualsiasi attività ludica doveva avvenire sotto il controllo degli adulti che dovevano guidare il gioco rendendolo ‘moralÈ. Il dibattito sul-l’utilità del gioco prosegue per tutto l’Umanesimo e il Rinascimento. Bisogna attendere, l’Età moderna, tut-tavia, per vedere attribuite al gioco una soddisfacente dignità e una favorevole attenzione. Il Settecento è, probabilmente, il momento più alto di questo rinnova-mento, un’epoca nella quale si viene sviluppando una pedagogia orientata ai valori sociali e civili e più aperta al cambiamento ed al rinnovamento. È il periodo nel

quale si diffonde un modello di educazione più aperta e democratica, meno legata ai pregiudizi e alle tradi-zioni, più attenta alla formazione globale dell’educan-do, più rispettosa delle esigenze e delle esperienze dei bambini. Non a caso troviamo in questo periodo vari tentativi di collegare la scuola al gioco, la cultura degli adulti a quella dei bambini . Con l’avvento della società industriale e con l’arrivo del consumo di massa, quin-di con lo sviluppo dell’industria dei giocattoli, anche il modo di divertirsi comincia a cambiare, non più giochi e giocattoli auto-costruiti con regole auto-elaborate, ma giocattoli prefabbricati, imposti, senz’anima, con il risultato di espropriare il bambino dell’azione della ma-nipolazione delle cose e della progettazione dell’intera struttura ludica.

La maggior parte dei giochi di ieri si svolgevano al-l’aria aperta, erano passatempi sem-plici, salutari e più adatti alla vita di allora. Le case erano molto piccole e poco comode, mentre di spazi li-beri se ne trovavano in abbondanza, la piazza diveniva un ottimo labora-torio. I momenti di tempo libero da

dedicare al gioco erano veramente pochi ma, quando questo accadeva, giocavano tutti, grandi e piccini, e non mancavano gli spettatori che assistevano alle pro-ve. I giochi erano basati sulla destrezza, sull’agilità, sul-la velocità, sulla coordinazione ma principalmente sulla forza fisica. A volte diventavano violenti ed aggressivi perché, in parte, rispecchiavano i comportamenti so-ciali del tempo. A partire dagli inizi del XX secolo, in concomitanza con l’impressionante sviluppo tecnico industriale del pianeta, questo stato di cose è mutato radicalmente, con l’introduzione della progettazione e produzione industriale e tecnologica dei giocattoli. I giochi, sono sempre figli del tempo e si adattano al contesto sociale nel quale si svolgono. Ieri non esisteva nessun disturbo dall’esterno, niente TV, niente compu-ter, scarsissima produzione industriale di giocattoli con, in compenso, una solida presenza di rapporti interper-sonali e di socializzazione. Era considerato importante lo stare insieme, anche i momenti di lavoro si trasfor-mavano in occasione di socializzazione. La persona al-lora era al centro della società e il gioco era di tipo col-lettivo - creativo e ad alto contenuto sociale. I bambini di oggi non sanno più cosa voglia dire avere un cielo azzurro sulla testa, schiacciati dalla loro passività di soggetti cresciuti davanti alla TV, con gli occhi abituati ad incamerare sempre più immagini e a produrre sem-pre meno parole. Ieri il bambino non aveva bisogno dell’adulto, della guida, erano indipendenti ed autono-mi nel gioco prima e nella vita, poi; oggi non sono abi-tuati a scegliere, c’è sempre qualcuno che provvede ad indirizzarli verso qualcosa e quando non c’è l’adulto c’è bisogno del computer o di altro. L’oggetto giocattolo è il nulla e dietro di esso si aggrovigliano il vuoto delle relazioni umane e l’assenza della fantasia, della crea-

La piazza come laboratorio ludico.

L’industrializzazione del giocattolo rischia di far scomparire il gioco

stesso e il pianeta infanzia.

Page 44: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�2

tività e dell’inventiva; in questo modo il gioco, inteso come tempo della piena libertà infantile, viene spoglia-to di spazi ampi e differenziati e mutilato dei propri segni educativi quali il movimento, la comunicazione, la fantasia, l’avventura, la costruzione, la socializza-zione. Il bambino, spesso, non sceglie in base alle sue esigenze ma viene trascinato in forme di divertimento imposte, create artificialmente, prefabbricate. Bambini che stanno insieme fisicamente ma che non socializza-

no affatto, tra loro non si creano rapporti interperso-nali ma soltanto muri di isolamento e solitudine. “Se dovessero scomparire la cultura del gioco, allora po-trebbero dirsi concluso il pianeta infanzia. Perché con la cultura del gioco scomparirebbe anche il bambino, sempre più espropriato, derubato, scorticato del suo mondo di cose e di valori e costretto a specchiarsi in culture non sue: prefabbricate, surgelate, imposte sur-rettiziamente dal mercato industriale”.

Convegno “Creatività ed innovazione” Sezione di Roma

Come sia possibile coniugare creatività con innovazio-ne e come tali argomenti non siano astrusi se affronta-ti con semplicità, è scaturito dal convegno: “Creatività per l’innovazione”, che la sezione ha tenuto a Palazzo Valentini sede della Provincia.

Quando la Commissione Europea ha deciso di nomi-nare il 2009 anno europeo della creatività e dell’inno-vazione, ci è sembrato assolutamente naturale conti-nuare un ciclo già iniziato nel 2008 su intercultura e rispetto.

La parola creatività viene comunemente associata al pensiero artistico. In realtà le innovazioni più significa-tive sono quasi sempre state determinate da personag-gi eclettici che hanno saputo sfruttare le caratteristiche del loro pensiero trasversale. Grandi maestri del Desi-gn (tra cui molti architetti e ingegneri) ci insegnano che grazie alla semplicità sono stati realizzati prodotti o processi con le funzioni più innovative. Abbiamo af-frontato il tema della creatività proprio partendo dal-l’insegnamento dei designer per capire se la formula della semplicità da loro applicata può essere applicata per fronteggiare l’emergenza socio-economica attua-le. Abbiamo voluto dimostrare come il binomio crea-tività e innovazione sia alla portata di tutti, che è pos-sibile sviluppare la creatività delle persone sin bambini e non solo e soprattutto che creatività e innovazione riguardano tutti i campi della vita sociale, economica e culturale.

Alla presentazione di apertura della Presidente Bruna Volpato è seguito l’intervento introduttivo di Daniela Troina: “le leggi della semplicità”, titolo mutuato da un libro di John Maeda che afferma «Semplicità significa sottrarre l’ovvio e aggiungere il significativo». Il dott. Simone Magrì, giovanissimo e brillante giornalista, an-che avvalendosi di un video, ha illustrato i risultati di un sondaggio predisposto per l’occasione. Il prof. Zi-chichi ha tenuto una vera e propria lezione magistra-le sulla creatività nel linguaggio, nella logica e nella scienza. Alla tavola rotonda hanno partecipato anche

la socia Giovanna Spagnuolo, ricercatrice dell’ISFOL ed esperta di Life long Learning, che attingendo da casi reali di organizzazione della creatività ne ha individua-to i caratteri fondamentali e i metodi di trasferibilità per innovare nei contesti socio-produttivi, della ricerca e delle professioni. La socia Lucia Votano, Direttore di ricerca dell’INFN, ha affrontato il tema della ricerca e dell’innovazione in Italia e ha parlato, in particolare, della necessità di dotare la ricerca di mezzi finanzia-ri adeguati e continuativi, confrontando la situazione italiana con quella di altri paesi non solo Europei.

L’evento ha ottenuto l’autorizzazione all’utilizzo del logo ufficiale DELLA cOMUNITà Europea ed è stato in-serito tra gli eventi nazionali.

La sezione inoltre, presenta uno spettacolo teatrale che ha avuto consensi sia a Latina che a Roma, perché possa diventare un progetto nazionale sul tema della diversa abilità in maniera alternativa.

Lo spettacolo teatrale è di Mimmo Mancinie Pietro Albino Di Pasquale con a regia di Enrico Maria Laman-na e viene proposto nelle suelinee essenziali: “Lo Zì”.

“LO Zì”

…lo scandire del tempo, dalle giornate piovose d’in-verno alle torride estati, sempre sulla tua sedia.

Che cos’ è?È il prodigio incessante dell’invecchiare quando

linee profonde solcano il tuo viso e le mani inci-dono quaderni di lunghi segni piatti: ideogram-mi, filigrane….

Come sono? Che cosa significano?Sono poesie, sono romanzi: sono tutti i nomi

della libertà…Questa è la storia di chi non sa raccontare, il

cammino difficoltoso di un disabile attraverso i luoghi dell’Italia di Ieri.

(dall’opera teatrale “Lo Zì”)

Page 45: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�3

Chi sono i diversi? Sono persone che percepiscono la vita diversamente

dagli altri e che spesso vedono erigersi muri sempre più alti.

Oggi, nella società dell’immagine e del bello, il diver-so appare deforme, cattivo, apolitico.

Per abbattere il mutismo e il semplicismo delle rap-presentazioni è stata meditata un’opera teatrale che si prefigge il compito di trattare il problema dell’handicap in maniera alternativa: una rivoluzione copernicana che ribalti le prospettive. Perchè “La disabilità – sostie-ne Ileana Argentin - è patrimonio anche dell’arte”.

La vita di una persona nell’arco di trasformazione di cinquant’anni, da quando essere uno “storpiato” era sinonimo di piaga infetta e untuosa, fino ai nostri gior-ni quando si coniano nuovi sinonimi per mortificare e ignorare il problema: “Il diversamente abile”.

Che cosa accadrebbe se un uomo si accorgesse di soffrire di una malattia invalidante? Come dir-lo agli altri e come imparare ad accettarsi?

Un’ora e un quarto di spettacolo, uno scoppiettante monologo comico in cui l’attore si mette in gioco dan-do prova di straordinarie capacità interpretative.

La rappresentazione di un’opera matura come “Lo Zì” può compiere un grande prodigio: il sorriso.

“Lo Zì” è uno spettacolo necessario e buono. È evi-dente che il buono è bello, ma questa volta sarà anche divertente.

“Lo Zì” vince la scommessa della comicità: un’ironia intelligente che, attraverso il sorriso, palesa problemi spinosi raccontando e raccontandosi, mescolando ita-liano e dialetto in una preziosa partitura musicale.

“Lo Zì” è un’archetipica esperienza conoscitiva, insi-nua importanti domande che continueranno a bussare dentro di noi anche a sipario calato.

“Chi sono, che cosa cerco, che cosa voglio dalla vita? Voglio essere accettato…per come sono!”

Un monologo fatto di tante voci colorate fuse nella caleidoscopica e grumosa lingua dialettale di Mimmo Mancini. Un monologo rocambolesco, momento dopo momento, coinvolge gli spettatori in una seduta d’au-topsia nel corpo e nell’anima di un disabile.

Una storia ambientata al Sud, in un’Italia povera, poco sviluppata, dai rapporti rozzi e spinosi ma sor-prendentemente umani. Mimmo Mancini autore e at-tore valente figlio di questa terra si sveste indossan-do gli abiti di tutti i suoi personaggi.

Lo spettacolo ha lo scopo di avvicinare il teatro a quelle persone che più di altre sentono l’esigenza di nominare e di chiamare la realtà circostante.

Il teatro da sempre è lo strumento per trovare subli-mazione e catarsi, un modo per sfogare e ordinare l’an-sia delle passioni che tempesta le nostre anime.È l’alito che sospinge a superare le prove di una vita molto dura oppure, il rifugio-strumento cui fidare le nostre paure: spazio dove abbandonarci ad aspirazioni o illusioni.

Questo spettacolo non ha nessun compito, non vuole e non può ovviamente risolvere i problemi del-l’handicap, ma unire e avvicinare persone colpite dal problema e non farle sentire sole, forse questo in pun-ta di piedi può farlo. Questo monologo vuole urlare a coloro i quali hanno vissuto e vivono il dramma in prima persona e soprattutto alle loro famiglie di non vergognarsi della propria condizione, non c’è nulla da nascondere, è la “società civile”, “gli abili non diversi” che devono chiedersi molte cose, e sarebbe ora.

Un esempio per tutte le donneSezione di Roma Campidoglio

Nell’ambito delle manifestazioni organizzate per il “Ventennale” della Sezione Roma Campidoglio, la Presidente Irma Berrone Ricci ha affidato il compito di trattare il tema internazionale “La leadership”, come

da tradizione, alla past Presidente arch. Carla Tagliafer-ri che ha curato e coordinato egregiamente l’incontro che si è tenuto nella prestigiosa “Sala Tevere” presso la Regione Lazio in Roma.

Ospiti di eccellenza:Prof.ssa Loredana Bettonte, Maestro Marcella Cru-

deli, Dott. Anita Garibaldi, Prof.ssa Maria Medri Litta, Ing. Maria Giovanna Piva, Avv. Angela Radesi Metro, Dott. Patrizia Rodinò, Prof.ssa Avv. Maria Rita Saulle, Prof.ssa Alessandra Xerri, Prof.ssa Margherita Gulisa-no, dieci donne leader che si sono distinte a tal punto,

Dieci donne leader che si sono distinte nella professione

sino a diventare esempio e stimolo per tutte

Page 46: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

��

nella loro professione, da diventare esempio e stimolo per noi tutte, donne carismatiche che hanno saputo esercitare una forte influenza sugli altri con autorevo-lezza.

La loro testimonianza ed il profilo personale e lavora-tivo hanno posto in evidenza gli elementi che hanno contribuito alla loro affermazione.

È stato interessante portare a conoscenza quelle qua-lità che vanno nella direzione di favorire quelle com-petenze che possano facilitare la progressione della carriera ed il conseguimento di posizioni apicali.

Ha concluso i lavori l’intervento della Prof. Margheri-ta Gulisano, past Presidente FIDAPA.

Un altro appuntamento ci attende presso la “Sala della Protomoteca” in Campidoglio, il giorno �6 di set-tembre, per ricordare e festeggiare il lungo percorso di vita e di attività della Sezione, nel luogo simbolico a cui si è ispirata.

L’evento sarà associato ad un convegno sul tema “Il rispetto per l’ambiente” organizzato, su interessa-mento della Presidente Donatella Di Biasio, dal Distret-to Centro.

Ringraziamo la Presidente della Fondazione Eugenia Bono per il sostegno ed il patrocinio.

Seguirà un momento festoso, brindando insieme, nella magnifica cornice della “Terrazza Caffarelli”.

Un anno sociale ricco di sfide, di gioia, intenso di emozioni e di mete raggiunte, tenendo presenti i valori tradizionali della nostra Associazione, con uno sguar-do al futuro in vista di cambiamenti epocali, frutto del lavoro e dell’impegno di tante donne come noi.

* * *

La Carta dei diritti della bambina: “Sfoglia la margherita”

Sezione di Rovigo

In sintonia con lo spirito del Tema Nazionale “Alla ricerca di un valore perduto: il rispetto” ed in consi-derazione di quanto indicato all’art. 3 della “Carta dei diritti della bambina”, che recita “Ogni bambina ha il diritto di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali”, la Sezione rodigina di FIDAPA, da sempre attenta al rispetto dei diritti umani dei minori d’età di sesso femminile, ha voluto dedicare un’atten-zione speciale al mondo dell’infanzia, organizzando una visita animata guidata, caratterizzata da un’atti-vità didattica ricca, coinvolgente, divertente, istruttiva. alle sale espositive della mostra “Decò-Arte in Italia”.

Hanno curato il progetto la Socia-Consigliera Fidapa e Capo Delegazione FAI di Rovigo, Chiara Tosinini e la Presidente di Sezione Lucia Toffanin . L’itinerario animato, che ha ottenuto un buon successo, aveva lo scopo di avvicinare il mondo dell’infanzia all’arte, coin-volgendo direttamente le piccole visitatrici con ruoli da

protagoniste nella costruzione di un percorso didattico che le interessasse.

Maria Grazia Avezzù, Socia della Sezione di Rovigo, vicepresidente del Distretto Nord-Est, Presidente della Commissione Pari Opportunità Provinciale, ha ideato il Concorso a premi “Sfoglia la margherita e scegli un petalo.

Le Pari Opportunità per il valore Rispetto”, anno sco-lastico 2008-2009. L’iniziativa si è proposta di contri-buire a far riflettere le bambine e i bambini di età com-presa tra i 6 e i �0 anni sul tema del “Rispetto”, valore che sembra perduto nella società attuale, indispen-sabile, invece, per l’attuazione di “Pari Opportunità per Tutti”. Gli scolari hanno idealmente “sfogliato” la margherita delle Pari Opportunità e “scelto un petalo” come tema da approfondire fra i seguenti: ambiente, anziani, bambine e bambini, disabili, diversità, donne, legge e salute.

Page 47: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�5

Tutti gli elaborati dei partecipanti sono stati esposti presso la Sala Celio della Provincia di Rovigo durante il mese di marzo 2009 ove è avvenuta contestualmente una manifestazione con allievi, autorità, rappresentan-ti delle Associazioni coinvolte e insegnanti. La mostra è

stata allestita dalla prof.ssa Donatella Ferraresi , Socia FIDAPA della Sezione di Rovigo

La FIDAPA nella Giuria esaminatrice era rappresentata dalla vicepresidente della Sezione di Rovigo, Manuela Nissotti. LA Giuria ha scelto 8 elaborati corrispondenti ai petali/diritti della margherita. Gli elaborati sono stati riprodotti in manifesti pubblicitari che sono stati espo-sti in punti strategici della città di Rovigo e dei Comuni le cui scuole hanno partecipato al concorso.

La Socia della Sezione di Rovigo, Mara Berto, Assesso-re alle Pari Opportunità del comune di Fratta Polesine, ha adottato l’azione positiva della Provincia di Rovigo e della Sezione FIDAPA di Rovigo ed ha promosso per l’anno scolastico 2008/9 il concorso a premi “Segui la stella nel segno del Rispetto”, nelle scuole primarie di secondo grado nell’ambito del territorio Obiettivo: far riflettere i ragazzi sul valore rispetto, indispensabile in una società civile e democratica che riconosce pari op-portunità a tutti e quindi difesa dei Diritti Umani, come sancisce la Costituzione.

Gli studenti sono stati invitati, come classe o in grup-pi, o individualmente, a presentare un’opera grafica e/o letteraria con titolo e breve commento di accom-pagnamento per la realizzazione di un manifesto pub-blicitario. Agli incontri di preparazione con gli studenti hanno partecipato le Socie della Sezione di Rovigo Maria Grazia Avezzù e la dottoressa Anna Maria Vi-sentin.

Tavola rotonda “Cipro, la questione del muro”.Da sin. Lucia Toffanin, presidente della sez. di Rovigo, Maria Grazia Avezzù, vice presidente del ditretto Nord-Ovest, Laura Fogagnolo, responsabile della Commissione Dispersione Scolastica, Dinos Toumazi, consigliere del Comune di Famagosta a Cipro e Guglielmo Brusco, assessore provinciale alle Pari Opportunità

* * *

Vite sospese

Conferenza “Vite sospese”. Relatrici: Elisa Pozzata-sca, Presidente di Penelope e Premio BPW “Power to Make a difference through Leadership” a Città Del Messico ; Gilda Milani Bianchi Presidente di Penelope Veneto che ha presentato anche il “Diario di una vita spezzata” quella della figlia ventenne Milena, scom-parsa in Tunisia nell’estate del �995.

All’incontro, molto partecipato, era presente anche il Colonnello Andrea Firrincieli che si è impegnato a rie-saminare i casi degli scomparsi in provincia di Rovigo. Inoltre nel Marzo 2009,il Colonnello ha organizzato una conferenza nel ciclo degli incontri di aggiorna-mento professionale organizzati dal Comando provin-ciale Carabinieri Rovigo, tenuta da Elisa Pozzatasca. La Presidente di Penelope ha evidenziato che per la prima volta, grazie all’opinione suscitato dalla Sezione FIDA-PA di Rovigo, ha partecipato ad un aggiornamento per Carabinieri. Hanno preso la parola anche i familiari di alcune fra le persone scomparse in provincia di Rovi-go. Nell’ambito del rispetto dei diritto alla libertà, la

Sezione di Rovigo ha firmato un gemellaggio con la BPW Larnaca Famagusta. La Sezione, ha organizza-to una serie di iniziative, alle quali hanno partecipato anche rappresentanti del Distretto FIDAPA Nord-Est, la Presidente Mariella Montemurro e la responsabile della Commissione Distrettuale rapporti BPW, Carla Ciani Bassi, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione cipriota, per favorire un clima di attenzione sull’assoluta necessità delle riprese dei negoziati fra le comunità greco cipriota e turco cipriote, al fine di tro-vare una soluzione giusta al problema dell’Isola invasa dai militari turchi nel �97� e per il ristabilimento dei diritti umani di tutti i cittadini ciprioti.

Diritti umani che anche allora furono lesi soprattut-to a danno delle persone più deboli: donne, bambine, bambini,vecchi. Di notevole interesse l’incontro pub-blico la Tavola Rotonda “Cipro e la storia del muro”. Coordinatrice e traduttrice la dottoressa Laura Foga-gnolo. Fra i relatori Maria Grazia Avezzù, vicepresi-dente del Distretto Nord-Est.

Page 48: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�6

La sezione Fidapa di Salerno, di cui è presidente Dina Oliva Crimaldi, ha dedicato molta attenzione al rispet-to della salute, in sintonia con la produzione territoria-le in ambito agricolo, vinicolo ed industriale.

Espressione di tale attenzione è stato il Convegno “Come coltivare la nostra salute con un corretto stile di vita”, in collaborazione con l’ ASL Salerno 2 e con la Provincia.

Tale tematica è stata trattata anche dalla Referente di sezione della Fondazione Fidapa Clotilde Baccari Cioffi con il Convegno “Dal molino … alla tavola, tra storia e tradizione dai Borbone a oggi”.

Tale evento, realizzato in collaborazione con il comu-ne di Salerno, ha fruito del patrocinio morale ed eco-nomico della Fondazione grazie al sentito coinvolgi-mento della presidente Eugenia Bono che purtroppo, per motivi indipendenti dalla propria volontà, non ha potuto partecipare al Convegno.

Ella ha però delegato a rappresentarla Silvana Sor-vino, componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, la quale validamente ed in maniera affabulante ha ripercorso le attività della Fondazione svolte nel rispetto degli scopi e dei fini statutari, pun-tualizzandone l’operatività volta a consentire a donne giovani e meno giovani un inserimento qualificato nel sistema produttivo.

Significativa è stata la presenza di Caterina Mazzella, Referente distrettuale della Fondazione e Past-Presi-

Federazione e Fondazione per il rispetto della salute

Sezione di Salerno

dente del Distretto Sud/Ovest la quale ha evidenziato l’importanza dell’evento per la sua ricaduta culturale e sociale, per la credibilità della Fidapa sul territorio e per la lodevole simbiosi di Federazione e Fondazione nel Distretto.

Una straordinaria presenza di socie della Sezione di Salerno e di numerose sezioni limitrofe, la partecipa-zione di simpatizzanti e di estimatori della nostra asso-ciazione, la presenza dell’enogastronomo dott. Ferdi-nando Cappuccio, nonché le degustazione di prodotti dell’antico pastificio “Garofalo” di Gragnano e del-l’azienda vinicola “Turandea” di Montecorvino Puglia-no, hanno reso eccezionale l’evento a documentazio-ne del quale è stato realizzato un opuscolo di carattere storico ed economico, ricco di curiosità e di riferimenti letterari.

Un corretto stile di vita per una corretta salute.

Dal molino… alla tavola tra storia e tradizioni.

Giornata dedicata al rispettorelatore Gherardo Colombo

Sezione di Saluzzo

Dopo un lungo e faticoso lavoro preparatorio il �2 marzo è stata realizzata l’iniziativa sul tema nazionale del rispetto in tutte le sue forme, rivolta ai giovani stu-denti delle scuole superiori ed alla popolazione saluz-zese. Il percorso era iniziato mesi fa, quando era stato

contattato il Dottor Gherardo Colombo, ex magistrato noto a tutti per le sue inchieste ai tempi del pool che aveva compiuto le indagini denominate“mani pulite”, ma anche quelle sulla famigerata loggia P2, il cosid-detto lodo Mondadori…

Page 49: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�7

Dopo aver deciso di abbandonare la magistratura, il Dottor Colombo si era dedicato a girare instanca-bilmente e gratuitamente l’Italia per portare a tutti e,soprattutto, ai giovani il suo personale credo ed il suo messaggio sull’importanza delle regole e del loro rispetto, al fine di stimolare in ciascuno di noi una ri-flessione approfondita sull’argomento. Quale migliore occasione dunque per noi della FIDAPA per approfit-tare della disponibilità di un tale personaggio ed orga-nizzare qualcosa che potesse davvero coinvolgere tutti su un tema così accattivante?

Siamo partite col contattare le scuole della città:il Liceo Bodoni,Il Liceo Soleri,l’Istituto Denina,l’ Istituto Pellico, la Scuola d’Arte,presso le quali abbiamo incon-trato docenti informati,interessati ed entusiasti all’idea di aderire al progetto ambizioso di far lavorare i loro ra-gazzi, in modo libero,sul tema proposto,suddividendo gli elaborati in tre categorie:video,elaborato vero e proprio da realizzare singolarmente o in gruppo,poesia o canzone.

Il 28 febbraio sono state raccolte le opere prodot-te ed una commissione apposita di esperti, composta

da Luciana Allasia (rappresentante Fidapa), Nuccio Cantamutto(attore di teatro), Silvio Pautasso(operatore cinematografico), Marcella Risso(assessore comuna-le), Enrico Sabena(compositore musicale),Francesca Cappelli(presidente della commissione), ha esaminato e giudicato i lavori,molto numerosi e pregevoli a testi-monianza del grande interesse suscitato, ed ha asse-gnato i premi ai migliori, nelle rispettive categorie.

Il �2 marzo la sala del Cinema Italia di Saluzzo, gen-tilmente offerta dal Comune, sponsor della manifesta-zione, unitamente alla locale Cassa di Risparmio, era gremita di giovani e non; circa 300 studenti hanno ascoltato in maniera veramente partecipata, le argo-mentazioni del Dottor Colombo, che in modo sempli-ce e prevalentemente in forma di dialogo, è riuscito a coinvolgere e ad appassionare un uditorio davvero entusiasta.

In seguito,alla presenza delle più alte autorità della Fidapa, nelle persone di Giuseppina Bombaci, Presi-dente nazionale, Giuseppina Seidita, vicepresidente nazionale, Claudia Amerio, Presidente del Distretto Nord-Ovest e Graziella Camurati, Segretaria del Di-stretto Nord-Ovest, si è svolta la tanto attesa premia-zione dei ragazzi.

Alla sera un ulteriore appuntamento, nel gremitissi-mo salone dell’antico Palazzo comunale della città, ha offerto a tutti la possibilità di ascoltare e di apprezza-re, ancora una volta, la capacità del Dottor Colombo di analizzare e di sintetizzare le difficoltà del rapporto tra le regole, pregnanti di ogni società civile ed i cittadini stessi.

Prendiamo a prestito le ultime righe del libro del Dot-tor Colombo intitolato “Sulle Regole”:”È il percorso, non il traguardo, a riempire la persona del proprio va-lore e della propria dignità. Tutti noi siamo sul percor-so, dipende da ognuno dove questo ci porterà”.

“Ritrovare la genitorialità oggi”Sezione di Senigallia

Questo il tema di una tavola rotonda organizzata dal-la nostra Sezione inserita nel programma delle attività del Comune di Senigallia e presentato in conferenza stampa dal Sindaco Luana Angeloni e dall’Assessore Patrizia Giacomelli con rappresentanti del Consiglio delle Donne, della FIDAPA, dell’associazione Dalla Par-te Delle Donne e del CIF. Tutte le associazioni femminili hanno proposto, per il mese di marzo, iniziative lega-te ai problemi delle donne con un manifesto comune: “MAI SOLE”.

La tavola rotonda si è svolta nella Sala del Trono del Palazzo del Duca di Senigallia alla presenza di rappre-

sentanti del mondo della scuola, delle istituzioni e delle associazioni dei genitori. Dopo il saluto e la presenta-zione della Presidente Maria Galvagno, sono interve-nuti: la dott.ssa M.Cristina Cremonini del Centro TAN-GRAM, la dott.ssa Angela Leone, dirigente scolastico,

È importante sostenere ogni forma di servizio sociale

a favore delle famiglie

Page 50: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�8

Alberto Di Capua, presidente AGE e la nostra Simonet-ta Lazzari, responsabile della Commisione Nazionale FIDAPA “Carta dei diritti della bambina”.

Dall’analisi condotta dai relatori e dal dibattito che ne è scaturito sono emerse le difficoltà che accomunano la maggioranza dei genitori: la conflittualità, il senso di inadeguatezza di fronte ai figli che diventano indi-pendenti, la preoccupazione di fronte alle “minacce” esterne e alle richieste di libertà.

I figli crescendo tendono a mettere in discussione l’autorità dei genitori, contrapponendosi al rispetto delle regole. L’adolescenza, infatti, è caratterizzata da una molteplicità di cambiamenti su svariati fronti che coinvolgono il giovane e spesso sconvolgono la sua famiglia. In questo periodo della vita diventano fonda-mentali gli amici, si sente l’esigenza di fare parte di un gruppo di coetanei con cui trascorrere il tempo libero, condividere interessi, confrontarsi. Accanto ai vantaggi dell’appartenere ad un gruppo, si possono intravede-re degli aspetti negativi: protetti dal gruppo ci si sen-te forti e si possono commettere azioni sconsiderate,

dettate da sensazioni di onnipotenza, o si possono assumere comportamenti contrari ai propri principi per la paura di contraddire il gruppo e rimanere soli. L’adolescente ha comunque ancora bisogno che il ge-nitore continui a svolgere la sua funzione di conteni-mento adattandosi ai nuovi bisogni dei figli che cre-scendo adottano modalità diverse di esprimersi e di relazionarsi con il mondo degli adulti.

In questa fase della vita i ragazzi, che abbandonano lentamente il concetto di sé costruito sull’opinione dei genitori per sostituirlo con un’identità derivata dalla sperimentazione, hanno diritto ad un ambiente fami-liare e relazionale adeguato, diritto alla propria forma-zione e all’ espressione delle proprie capacità , diritto alla tutela della propria salute per una crescita sana. Di qui l’importanza e quindi l’utilità di ogni forma di so-stegno e di “servizio sociale” a favore delle famiglie.

L’incontro ha individuato importanti aree di interven-to, che verranno esaminate prossimamente, per con-tribuire alla sempre più crescente domanda di aiuto dei genitori nel rapporto con i figli.

La Leadership nella LocrideSezione di Siderno

Dopo una serie di incontri per individuare, discutere e valutare la scelta di personalità femminili da designare per la Leadership del Distretto S. O., le Sezioni Fidapa di Siderno, Locri, Roccella e Brancaleone si sono riu-nite, presso il Circolo di Società di Locri, per discutere sul tema internazionale: “Il Potere di fare la differenza attraverso la leadership, il sostegno e l’azione”.

Sono intervenute all’ incontro Caterina Mazzella, past Presidente Distrettuale e Referente della Fonda-zione Fidapa, Patrizia Pelle, past Presidente Fidapa di Siderno e Revisore dei Conti Distrettuale e la dott.ssa in Scienze Manageriali, Gabriella Pedullà che ha rela-zionato su “Modelli e stili della leader”. Erano presenti all’ incontro anche le socie Adele Tuccio di Reggio Ca-labria e Maria Rao, tesoriera distrettuale.

Cinzia Jeraci, past Presidente della Fidapa di Roccel-la, considerando le qualità di una leader, ha dichiarato che tutte le socie della sua Sezione meriterebbero tale titolo, perché impegnate con successo sia nelle profes-sioni, nell’Associazione, nella società civile, sia tra le mura domestiche.

Carmelita Mittoro, della Sezione di Locri, ha presento quale leader scelta dalla sezione di Locri Maria Gra-zia Vecchiotti Crupi, artista e pittrice, nonché perso-na capace di mediazione nelle relazioni sociali difficili, entusiasta ed operosa nelle varie attività culturali del-l’Associazione.

La Sezione di Brancaleone ha scelto Carmela Paler-miti, presentata dalla Presidente Ester Leggio, che ha elencato le motivazioni che l’hanno resa protagonista e animatrice di molte attività sociali del territorio, nella sua lunga carriera d’insegnante attiva e ricca di ini-ziative, socia fondatrice della Fidapa di Brancaleone e Presidente della stessa sezione.

La Sezione di Siderno ha scelto Silvia Falvo Macrì. me-dico chirurgo Direttore del Distretto Sud di Bovalino dell’Azienda Sanitaria di Locri. La Presidente della se-zione di Siderno, Anna Maria Ferraro, dopo aver illu-strato il suo ricco curriculum formativo e professionale ha letto la seguente motivazione, scritta su pergame-na:

“La Sezione Fidapa di Siderno, per il biennio 2007-09, ha designato “Donna Leadership” la socia Silvia Falvo Macri’ per la sua competenza professionale in campo medico, per la cultura scientifica approfondi-ta con diverse specializzazioni e master di formazione

Le quattro sezioni della Locride fanno squadra

per le iniziative associative.

Page 51: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�9

manageriale, che ha valorizzato a favore del nostro territorio, sia in ambito sanitario che didattico.

La sua personalità l’ha resa protagonista in numero-se attività della Sezione e nel contesto sociale in cui ha operato ed opera, raggiungendo, con volontà e fermez-za, vertici dirigenziali nell’ambito della Sanità territoria-le, alla cui organizzazione ha dato una svolta incisiva ”.

Menzionata anche la socia Silvia Vittoria Falvo che ha ringraziato con semplicità, ricordando il periodo in cui ha lavorato come Presidente della Sezione, incarico molto impegnativo che richiede, a chi lo svolge, anche qualità di leader.

La serata si è conclusa in forma socio-conviviale e mu-sicale.

I nostri primi due anniSezione di Spoleto

Nata il 2� maggio del 2007, la “giovanissima” se-zione Fidapa di Spoleto, costituitasi grazie all’impegno delle socie di Perugia, ha festeggiato i suoi primi due anni di attività caratterizzati da entusiasmo e spirito di servizio.

Sotto la presidenza di Maria Donatella Aiello sono state infatti concretizzate iniziative culturali con forte connotazione sociale senza dimenticare i temi nazio-nali e internazionali che ogni anno, come un fil-rouge, ci legano in maniera armoniosa facendoci sentire parte viva di un’organizzazione planetaria.

Ci piace quindi ripercorrere le tappe che hanno se-gnato questi primi due anni di vita che abbiamo fe-steggiato con grande entusiasmo, ringraziando di cuore la Presidente uscente che ci ha guidato con fer-mezza e non poco coraggio – visto che eravamo alla prima esperienza – e salutando tra gli applausi l’ingres-so al vertice della neo presidente Pina Zito. Con grande soddisfazione è stata accolta inoltre la nomina, in seno alla Fondazione Fidapa, della past president Maria Do-natella Aiello quale referente DELLA Fondazione Fida-pa per la Regione Umbria.

Il primo incontro che ha ufficializzato la nostra sezio-ne è avvenuto dopo la pausa estiva: nel settembre del 2007 abbiamo avuto l’onore di essere tenute a batte-simo dalla presidente nazionale Margherita Gulisano Procopio e dalla presidente distrettuale M. Giovanna Alari.

A suggellare il sodalizio nato in una delle città rico-nosciute a livello internazionale come culla delle arti, a dicembre ci siamo deliziate con un concerto della giovane soprano Francesca Cappelletti, più che una promessa della lirica, accompagnata al pianoforte dal maestro Angelo Silvio Rosati.

La prima cena delle candele è stata emozionante e suggestiva, tale da rendere indimenticabile quella sera del 26 febbraio del 2008. Poi siamo entrate nel vivo dell’attività con un coinvolgente convegno sul tema “Dai riti occulti alle sette sataniche”.

Particolarmente interessanti sono stati gli interventi, su un argomento dai molteplici aspetti, delle socie An-nalisa Moriconi, Elisabetta Monini, della socia di Peru-gia molto vicina alla sezione di Spoleto Paola Briglia e dell’avvocato Donatella Tesei, stimata professionista e recentemente eletta Sindaco di Montefalco.

Altro appuntamento che ha coinvolto istituzioni e molti addetti ai lavori è stato il convegno sull’impren-ditoria femminile dove, tra i vari interventi, è stato illustrato dall’attuale presidente Pina Zito il progetto LINFA che vede direttamente coinvolte Fidapa Umbria e la Provincia di Perugia. A ridosso della festa della donna, il 6 marzo scorso si è svolto un qualificato in-contro sulla “Carta dei diritti della Bambina” con re-latori prestigiosi: l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mon-signor Riccardo Fontana, il professor Roberto Segatori dell’Università di Perugia, l’assessore regionale Maria Prodi, la dottoressa Roberta Vicini, giudice del Tribuna-le di Spoleto e la socia Ilaria Rapacchio.

A coronamento delle tante iniziative della sezione, si è svolto un pomeriggio culturale nella villa De’ Pazzi, prestigiosa residenza nella ridente località di Eggi alle porte di Spoleto.

La socia Romanella Gentili Bistoni, presidente della sezione di Alta Valle del Tevere, in quella suggestiva cornice, ha illustrato la storia della famiglia De’ Pazzi e i suoi legami con la villa di Eggi.

Al primo giro di boa la sezione di Spoleto si appre-sta ad affrontare una ancor più intensa fase di attivi-tà associativa. Il gruppo è coeso, l’entusiasmo a mille, la simpatia che suscita Fidapa è altissima e di questo siamo grate a chi da tanti anni con competenza e de-dizione ha fatto crescere il sodalizio che vede tante donne diverse per cultura e provenienza, per attitudi-ni e sensibilità, unite da un unico grande sentimento: l’amore per la vita e per il prossimo.

Dai riti occulti alle sette sataniche

Page 52: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

50

La presidente racconta trent’anni di vita associativa

Sezione di Termini Imerese

Trent’anni…. questo traguardo è per noi motivo di orgoglio, che ci spinge a lavorare sempre di più, ani-mate da spirito di collaborazione e di amicizia.

È stato un onore, per me, essere presidente nel 30° anno della sezione Fidapa di Termini Imerese.

La nostra sezione fu fondata il 26 marzo �979, grazie all’impegno di Pina Abramo Battaglia, che ne divenne la prima presidente, ed alle cura della madrina Rosetta Sunseri, che hanno saputo coinvolgere altre donne in questa fantastica ed importante avventura.

Dalla sua costituzione ad oggi la sezione di Termini Imerese ha percorso un cammino che l’ha portata a crescere anno dopo anno con l’adesione di altre donne impegnate in vari settori della vita sociale.

Oltre ad organizzare incontri su temi di carattere culturale ed artisti-co, gite e visite a mostre, la sezione ha svolto un ruolo importante sul territorio.

Dall’organizzazione della “Mostra Regionale Arte e Artigianato”, nata per valorizzare il lavoro artigianale e artistico delle donne siciliane dan-do loro la possibilità di “mostrarsi” in ambiti anche territorialmente differenti dai propri, all’istituzione del primo “consultorio” dove le nostre socie con una fitta campagna di sensibilizzazione han-no avvicinato le donne del nostro territorio al PAP-TEST e, sempre nel campo della salute, sono state volute dalla Fidapa di Termini le sezioni cittadine ADVS, AIDO e AIRC.

Ed ancora con la nostra sezione è nata la Consulta Femminile Pari Opportunità ed è stato organizzato il corso di formazione “Donne e Politica”, e il concorso “Natale in Vetrina”.

Siamo state sponsor della sezione di Partinico e siamo gemellate con la sezione di Sciacca.

Tra i gioielli della sezione voglio ricordare: la “borsa di studio” assegnata ogni anno a una studentessa del-le scuole superiori termitane che si è diplomata con il

massimo dei voti e l’attribuzione del Premio “Corallo Rosso”, destinato a donne che si sono distinte nel so-ciale.

Nello sfogliare insieme alle past presidenti le pagine degli album che raccolgono tren-ta anni di attività, tra le tante foto sbiadite e gli articoli ingialliti si rincorrono emozioni, ricordi e no-stalgie.

Alcune tra le protagoniste del-la nostra storia non sono più tra noi….. mi riferisco a Pina Abramo Battaglia, la nostra prima Presi-dente, a Liliana Pistorio che ha realizzato il nostro gagliardetto, a Ina Todaro Ciofalo, che ha reso

possibile l’attuazione del servizio pap-test, e a Teresa Fazioli Burgio, che ha raccolto scrupolosamente tutta la documentazione delle nostre manifestazioni.

Festeggiare trenta anni significa, dunque, che le fida-pine, scelte con il cuore dalla nostra prima Presidente e le tante altre che si sono successivamente aggiunte, hanno contribuito con intelligenza, entusiasmo e co-raggio alla crescita della sezione.

Enza, Dina, Mimma e Giusi e io diciamo grazie a Pina, Ina, Mariella, Maria, Nina, Enza, Giuseppina, Pupetta, Rosamaria, meravigliose presidenti che ci hanno portato fino ad oggi e che con grande im-pegno hanno fatto la storia della nostra sezione ed auguriamo alla Fidapa di Termini Imerese di guardare sempre avanti perchè questa è solo una tappa verso nuovi traguardi.

Il ruolo importante svolto dalla sezione

sul territorio.

La Fidapa come movimento

di opinione per la crescita delle donne.

Da sin.: Rosamaria La Scola, Nina Santino, Giuseppina Caruana, Mariella Versaci, Lucia Emmi, Margherita La Barbera, Lucia Chisari, Lucia Ajovalasj, Giuseppina Bombaci, Giuseppina Versaci, Giuseppina Seidita, Enza Monastra, Cettina Olivieri

Page 53: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

5�

L’arte ornamentaleSezione di Terra di Lavoro

La composizione floreale ornamentale è un’arte che affascina l’uomo da secoli.

La presidente Carla Giaquinto ha presentato all’in-contro la vice presidente del Garden, Rosetta Salemme Valentino, nonché socia della Fidapa, che ha fornito una valida dimostrazione di questa arte ornamentale.

La storia del motivo floreale fa risalire le sue origini all’area mediterranea, fin dalle prime manifestazioni della cultura figurativa cretese micenea.

I soggetti vegetali, presenti in quest’area culturale, costituiscono un’anticipazione dei motivi floreali che saranno successivamente trattati nell’ambito dell’arte greca, etrusca e latina e che, almeno in parte, ritorne-

ranno nell’iconografia italiana. Si tratta infatti di ornati con edera, acanto, fiore di loto, palma e altri elementi vegetali più o meno stilizzati. In ambito etrusco, in-vece, la presenza del fiore e di altri elementi vegetali è documentabile soprattutto nella decorazione delle tombe e, almeno in parte, dei vasi.

Il motivo floreale da sempre presente nell’area

mediterranea.

Le iniziative FIDAPA per la lotta al doloreSezione di Torino

La lotta al dolore costituisce un importante aspetto specifico della scienza medica. Un aspetto che, però, è troppo spesso trascurato o, quantomeno, non consi-derato con l’attenzione che merita.

La FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti, Professio-ni, Affari)- Sezione Torino ha organizzato un convegno su questo tema che si terrà sabato �6 maggio 2009 a Torino, nella sala convegni della Regione Piemonte, in corso Stati Uniti, 23, con il duplice obiettivo di dibat-tere ed approfondire la materia della lotta al dolore e delle cure palliative, e di diffonderne la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti sia tra i singoli cittadini che tra gli operatori sanitari ai vari livelli.

Il convegno è stato organizzato con la collaborazione della Regione Piemonte e dell’Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità della Regione Piemonte, dell’Uni-versità di Torino (Facoltà di Medicina e Chirurgia, e Fa-coltà di Farmacia), dell’Ordine dei Medici, dell’Ordine dei Farmacisti, della Federfarma, della Farmaservizi, della FIMMG, della FIMP, dell’ARESS, del Corso di Lau-rea Infermieristica e avrà, tra i suoi relatori, eminenti personalità della medicina e la presenza di autorità re-gionali.

Le problematiche relative alle terapie contro il dolo-re sono complesse e articolate. Terapie magari effica-cissime possono avere effetti collaterali che, se sono assolutamente irrilevanti nel caso di malati terminali (quale, ad esempio, il rischio di tossicodipendenza per un malato con pochi mesi di aspettativa di vita) vanno invece attentamente valutati nel caso di malati con una elevata aspettativa di vita (si pensi a malattie

croniche ma non mortali) oppure a dolori ingenerati da cure temporanee (come,ad esempio, un anestetico usato per interventi chirurgici).

Lo spettro dei rimedi non è ristretto ai soli farmaci; esistono strumenti o procedure alternative o di sup-porto al trattamento farmaceutico. Esse possono es-sere di ordine meccanico, psicologico, ambientale, op-pure tipici di medicine alternative. Ciascuno di essi ha proprie caratteristiche e campi di impiego specifiche.

La diffusione degli strumenti che possono scaturire dalla conoscenza di questa vasta materia appare at-tualmente insufficiente e, comunque, non adeguata-mente proporzionata alla sua importanza.

La Regione Piemonte, tra le prime a recepire le linee programmatiche del Piano Nazionale sulle Cure Pallia-tive, ha già istituito in merito diversi organismi perma-nenti e dato vita a specifiche iniziative.

La FIDAPA - sezione Torino, nel quadro del suo spe-cifico progetto “LOTTA AL DOLORE E CURE PALLIATI-VE”, ha elaborato una proposta articolata indicando una serie di interventi specifici da attuare, quali:

l’obbligatorietà di tali materie sia nel tirocinio forma-tivo dei neolaureati in Medicina e Chirurgia, che nella formazione triennale per i medici di famiglia e nelle varie scuole di specializzazione;

l’istituzione in via sperimentale di una specializzazio-ne presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino;

l’introduzione di quesiti specifici della materia negli esami di idoneità alla professione medica, la forma-zione continua di tutti gli operatori sanitari, in tutte le specializzazioni e per i medici di medicina generale.

Page 54: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

52

“Nella tutela dell’ambiente la sopravvivenza dell’uomo”

Sezione di Treviso

Mai come i questi ultimi tempi ci si rende conto che prima l’insipienza, poi l’incoscienza e l’incuria di alcuni comportamenti hanno compromesso e tuttora com-promettono la salute e l’integrità dell’ambiente in cui tutti vivono, compresi quelli che, colpevolmente, con-tribuiscono a distruggerlo.

Nel tentativo di porre un rimedio, l’Italia è stata la prima nazione in Europa che ha istituito una forza scelta ed orientata all’applicazione della normativa ambientale: nel �986 venivano istituiti il Ministero dell’Ambiente ed il NOE (Nucleo Operativo Ecologi-

co) dei Carabinieri che, nel �993, ha assunto la nuova denominazione di Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente (CCTA) e la struttura organizzativa del reparto è stata potenziata e calibrata in modo da ga-rantire una presenza qualificata su tutto il territorio nazionale.

Il Colonnello Michele Sarno, Comandante del Grup-po di Treviso del CCTA ha tenuto una conferenza con argomento: “La prevenzione del reato ambientale”, organizzata dalla sezione di Treviso della FIDAPA ,nel Palazzo Rinaldi in Treviso.

In occasione dell’iniziativa, uno degli sponsor del convegno – lo Studio Immobiliare Gilardi – ha istituito un premio per una tesi su “Lotta al dolore cronico in Europa”.

Sul blog www.fidapatorinoprogetti.org, rivolto ad un pubblico il più vasto possibile, è reperibile il testo in-tegrale della suddetta proposta e si possono scrivere testimonianze, commenti, proposte.

Il rispetto della malattiaSezione di Trieste

Il �9 marzo presso la sala Baroncini delle Assicurazio-ni Generali a Trieste è stata ospite della FIDAPA, Sezio-ne Storica di TRIESTE, la dottoressa Gabriella Paparel-la, medico fisiatra che la parlato sul tema: “Il Rispetto della malattia”.

La conferenza fa parte del ciclo di incontri cultura-li organizzati dalla FIDAPA TRIESTE iniziati a gennaio 2009, con cadenza bimensile e aventi come tema “il rispetto della persona”.

Ha spiegato la dottoressa Gabriella Paparella, me-dico chirurgo fisiatra attualmente impegnata presso il Presidio di Riabilitazione di Pieve di Soligo, Associazio-ne “La Nostra Famiglia”, Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico “E. Medea”: “Secondo recenti ri-

cerche nel mondo vi sono circa 650 milioni di disabili, oltre il �0% della popolazione globale (essi rappresen-terebbero la terza nazione più popolata del mondo, dopo Cina e India). In Italia questi sono 6 milioni, la seconda “regione” dopo la Lombardia. A livello inter-nazionale - vedi Convenzione ONU - e nazionale (vedi legge �0�) vi sono precise normative a tutela delle persone con disabilità. Nonostante la presenza di tali regolamentazioni a tutela dei disabili, nella vita quo-tidiana questi vengono troppo spesso considerati dei “diversi”. Si assiste spesso nei confronti dei disabili ad atteggiamenti emotivi misti di curiosità, di assistenzia-lismo, di compassione, di dipendenza, il tutto a scapi-to di una vera cultura dell’integrazione.”

* * *

Salute e prevenzione nelle patologie femminili

Dell’argomento ha parlato alla sezione Fidapa la Dot-toressa Roberta Natale, del Dipartimento Ostetrico Gi-necologico IRCCS “Burlo Garofalo” di Trieste.

Nel nuovo secolo appena iniziato la salute della don-na vive grandi contraddizioni: la vita media è indub-

biamente più lunga e la donna ha largamente conqui-stato istruzione e visibilità, ma contemporaneamente si ammala e muore di patologie spesso curabili, se cor-rettamente individuate e trattate.

Il concetto di prevenzione è entrato ormai da anni

Page 55: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

53

nella cultura femminile; è emblematico come, a pro-posito o meno, su qualsiasi pubblicazione femminile compaiano articoli inerenti agli esami consigliati nelle patologie femminili più serie o più comuni.

La ricerca scientifica lavora incessantemente, seppure con le difficoltà legate alla cronica carenza di risorse, alla scoperta di nuove strategie di diagnosi e cura delle principali patologie che colpiscono la donna.

Enormi successi sono stati riportati nella riduzione della mortalità dovuta ad alcune neoplasie, alla pre-venzione e cura dell’osteoporosi, alla lotta contro al-cune infezioni, ma lunga è ancora la strada verso una vera educazione alla prevenzione di altre patologie.

Campagne di prevenzione in ambito oncologico fem-minile, di prevenzione di patologie che possono colpi-re il neonato, di patologie femminili legate ad uno stile di vita scorretto hanno sicuramente dato fino ad oggi

un notevole apporto al raggiungimento di obiettivi in-coraggianti.

Negli ultimi anni si sta inoltre affermando contem-poraneamente una nuova branca della medicina, che finalmente prende in considerazione patologie e farmaci “al femminile” quella “Gender Medicine” o Medicina di Genere, che analizza gli effetti di farmaci, sostanze, inquinanti, cure, studiandone gli effetti sul-l’organismo femminile.

Solo un impegno congiunto tra mondo scientifico e istituzioni potrà aprire nuove strade verso ulteriori traguardi.

Il mondo associazionistico, soprattutto femminile, da sempre è una pedina fondamentale nella rete di conoscenza di tali problematiche, nella divulgazione della conoscenza e nel contributo concreto alla ricerca di soluzioni.

Il rispetto a 360 gradi: la Carta dei diritti della bambina

Sezione Valle d’Aosta

Il 27 maggio presso la Biblioteca Comunale di Saint Christophe ha avuto luogo la premiazione del Con-corso “Carta dei Diritti della Bambina” che la sezione Valle d’Aosta della F.I.D.A.P.A. ha indetto per l’anno scolastico 2008/2009 nelle Scuole Primarie e Secon-darie di I° grado della nostra Regione, con il patrocinio dell’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Valle d’Aosta.

La Carta dei Diritti della Bambina è stata approvata nel �997 al IX Congresso della Federazione Europea B.P.W. (Business Professional Women) organizzato dal-la International Federation of Business and Professio-nal Women, ONG che lavora in collaborazione con le Nazioni Unite, alla quale la Fidapa è affiliata, dopo che la drammatica condizione delle bambine e adolescen-ti nel mondo fu denunciata dalle donne convenute a Pechino nel �995 per la Quarta Conferenza Mondiale organizzata dall’ONU.

Attraverso la Carta la Fidapa si propone di promuo-vere la cultura di parità e tutela dei diritti dei minori

d’età specie di sesso femminile e stimolare il dibattito sulle condizioni delle bambine e adolescenti, suoi loro diritti risultati solo formalmente, non in modo sostan-ziale pari a quelli maschili .

La Fidapa, associazione femminile che ha tra i suoi obiettivi la promozione delle donne in ambito sociale, economico, politico e l’affermazione delle pari oppor-tunità nel rispetto della diversità di genere, ha inteso proporre agli alunni, tramite la mediazione degli inse-gnanti, una riflessione su di un documento, la Carta dei Diritti della Bambina appunto, che declina nei suoi nove articoli il tema del rispetto dei diritti delle minori.

Attraverso la Carta dei dirittila Fidapa si propone di promuovere

la cultura di parità e tutela dei minori

Page 56: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

5�

Nel corso della cerimonia, in un clima di festosa alle-gria, la Sovrintendente agli Studi Patrizia Bongiovanni e la Presidente della Fidapa sez.Valle d’Aosta Serena Dani hanno consegnato i premi, consistenti in una pergamena e un buono acquisto in materiale didatti-co, agli elaborati vincitori alla presenza di più di cento alunni delle classi vincitrici, Dirigenti Didattiche, in-segnanti, la responsabile dell’Unicef Ester Bianchi, la rappresentante delle pari opportunità regionale, gior-nalisti e socie Fidapa.

I presenti hanno potuto ammirare alcuni cartelloni e disegni realizzati dai ragazzi, ascoltare le poesie re-citate dagli alunni delle classi elementari del plesso di St.Christophe BRET, vedere DVD e CD realizzati dalle classi vincitrici.

Vogliamoci bene per voler più bene agli altri

Sezione di Varese

Un seguitissimo incontro organizzato dalla Federa-zione professioniste di Varese con la psicologa Silvia Trolli, nell’ambito del tema nazionale sul rispetto, in particolare verso sé stessi, ha aperto molti squarci di riflessione per persone abituate a lavorare senza mai o quasi mai guardarsi dentro, senza trovare tempo per sé stesse.

Con questi nostri comportamenti rischiamo di perde-re di vista l’obiettivo.

Se invece usiamo la volontà ci accorgiamo di comin-ciare ad agire in modo saggio: l’idea che prende forma costruisce la nostra realtà di vita, anzi la nostra qualità di vita e le nostre scelte diventano coscienti. Ci accorgia-mo di cambiare noi stessi cambiando la nostra visuale.

La tecnica è quella di osservarci, di osservare i no-

stri limiti da una parte e le nostre risorse dall’altra, pur mantenendo una giusta ambizione.

Solitamente abbiamo tutti una grande resistenza al cambiamento, ma tutto nella vita è in dinamica: non c’è staticità. Agiamo quindi il cambiamento anziché subirlo, usiamo la creatività dandoci una mèta.

Attraverso la consapevolezza di noi stessi illuminiamo il nostro cammino, irraggiamo dando propulsione alla nostra vita.

Non solo, ma apprezziamo la bellezza del condivide-re queste sensazioni, diventiamo persone che hanno vibrazioni, che ascoltano con il cuore e non solo con la testa. Attraverso l’ascolto si instaura uno scambio di energie, fatte di sentimenti profondi e di interessi comuni.

Smettiamo allora di distribuire consigli, al massimo diamo la nostra opinione, mostriamoci accoglienti ed affettivi.

Prima ancora, impariamo a volerci bene, a vivere il sacrificio come una cosa preziosa senza lamentarci, di-ventando degni di fiducia perché abbiamo in noi un valore e lo manifestiamo.

Impariamo a dire di no per la nostra salute mentale, limitiamo la visione della televisione che ci chiude e ci toglie le facoltà di immaginazione; ascoltiamo invece la musica, che ci permette di spaziare in un universo ampio.

Separiamo le emozioni, che sono passeggere e tran-sitorie, dai sentimenti, che sono più profondi e ci fan-no vivere una energia attiva, cinetica, aperta agli altri.

Page 57: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

55

Tradurre o tradire?

Un interessante incontro volto a far conoscere so-prattutto alle giovani un lavoro misconosciuto ma di grande attrattiva è quello svoltosi a Varese sul tema delle traduttrici.

Manuela Vasconi, traduttrice e pittrice, ed Elina Kler-cy, che ha tradotto tutti i libri di Dominique Lapierre, entrambe abitanti nel Varesotto, hanno parlato alla Fi-dapa di Varese del loro lavoro, una professione poco conosciuta che potrebbe costituire uno sbocco inte-ressante per tanti giovani che aspirano a un lavoro nel campo letterario.

“Il traduttore – dice Elina – lavora in solitudine, parla solo con sé stesso, spesso è poco gratificato e ogni volta deve dare la miglior prova di sé se vuole essere ri-chiamato per altri incarichi; inoltre non c’è garanzia di continuità, la carriera è precaria, a pause interlocutorie lunghissime si alternano periodi in cui viene chiesto di tradurre due opere in contemporanea”.

Manuela è più pittrice che traduttrice, ma si è dedi-cata con molto impegno alla traduzione di “Non sono passata per il camino”, Macchione Editore, la storia di Francine Christophe, uscita viva dai campi di concen-tramento.

“È possibile tradurre senza tradire? – si chiede – È importante non tradire il messaggio che l’autore vuol dare. Infatti il traduttore ha due strade: tradurre alla lettera o inventare una traduzione diversa per non tradire gli aspetti culturali e simbolici del testo. Solo il traduttore può avere una vera comprensione del testo letterario, ma deve possedere una studiata capacità, anche quando decide di fare una traduzione inventiva e non letteraria”. La fiducia da parte dell’autore è de-terminante: per questo fra i due soggetti si crea spes-so un rapporto indissolubile, di amicizia e comunque di intesa. Prima, dicono entrambe, occorre capire, poi tradurre e rendere accessibile il testo al lettore.

Gemellaggio fra le sezioni di Roma e Venezia

Sezione di Venezia

Si è celebrato il gemellaggio tra le due sezioni nella Locanda Cipriani a Torcello alla presenza della Presi-dente Nazionale Giuseppina Bombaci, delle Presidenti del Distretto Centro Donatella Di Biasio e del Distret-to Nord-Est Mariella Montemurro, delle Presidenti di Roma Bruna Volpato e di Venezia Bruna Gard oltre a molte Presidenti e Presidenti Incoming di Sezione.

Le socie di Venezia che ospitavano l’evento erano presenti al gran completo e moltissime anche le ami-che di Roma.

L’appuntamento era a San Marco e dalla Piazza una breve navigazione ha portato tutte a Burano, l’isola famosa per la lavorazione dei merletti e dalle carat-teristiche case multicolori e poi a Torcello, primo in-sediamento della futura Venezia con le sue antiche chiese e il mitico trono di Attila, dove la Locanda Cipriani ci ha accolto nei suoi giardini profumati di rose con un’ospitalità naturalmente all’altezza delle aspettative.

I legami di amicizia che da sempre legano le nostre due Sezioni sono stati ricordati dalle Presidenti nei loro discorsi di saluto e Giuseppina Bombaci ha sottolinea-to l’importanza dei gemellaggi per consolidare i lega-mi di amicizia tra le socie della Fidapa e per favorire la collaborazione in progetti comuni.

Il saluto della città è stato portato dalla Professoressa Anna Maria Miraglia Assessore alle Politiche Educati-ve del Comune di Venezia che ha espresso apprezza-mento e condivisione per le iniziative della Fidapa, che conosce ed stima da sempre per la sua presenza attiva sul territorio da quasi 60 anni.

Una giornata di sole e cielo terso, cosa rara con que-sto tempo variabile, ci è stata regalata per l’occasione. Arrivederci a Roma per il prossimo incontro.

Page 58: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

56

Due temi scottanti e impegnativi :la prostituzione e il potere alle donne

Sezione di Vittoria

La sezione, nel corso dell’anno 2009, ha portato avanti il tema nazionale: ”Alla ricerca di un valore per-duto: il rispetto”, organizzando delle manifestazioni che avessero come protagonista la donna.

Uno dei temi sviluppati è stato: “La prostituzione dal-la legge Merlin al disegno di legge Carfagna: Profili giuridici e sociali”.

Giovanna Latino e Giovanna Pitruzzello, fidatine, hanno svolto un excursus storico sulla legge Merlin, elogiando non solo le qualità della Senatrice da cui ha preso nome la legge, ma soprattutto la sensibilità della stessa, che per la prima volta ha visto nel volto della prostituta una ”persona” e non un “oggetto”.

È stato analizzato anche il disegno di legge presenta-to dal Ministro Mara Carfagna per sconfiggere la pro-stituzione che risulta difficilmente applicabile, date le dimensioni con cui si presenta oggi il fenomeno, poi-chè la prostituzione clandestina non è controllabile e segnerebbe in ogni caso un ritorno al passato.

L’incontro si è concluso con l’intervento del Dott. Sal-vo Noè, psicologo, il quale ha evidenziato che chiara-mente il problema non è di facile soluzione e che si deve incidere sull’educazione dei giovani per ottenere un cambiamento di mentalità nella società.

Non è concepibile che ancora oggi una certa categoria di uomini si ritenga superiore alla donna e reputi legit-timo il proprio comportamento violento contro di essa, convinto di poter esercitare su di lei qualsiasi diritto.

Il secondo incontro ha avuto come tema: ”Donne e Potere”. La Presidente Salvina Lo Monaco ha aperto la seduta introducendo il tema stesso e gli obiettivi prefissati dalla BPW. È seguita la proiezione del docu-mentario di Roberto Olla. Questi ha percorso il difficile cammino delle donne dalle battaglie per il voto a quelle per la pienezza dei diritti fino ai vertici del potere. L’au-tore si è soffermato su alcune figure leader femminili del nostro tempo, quali la Jotti, la Merkel, la Clinton, la Gandhi , ed altre, delle quali ha messo in evidenza la capacità di inserirsi nella vita politica dei loro paesi, con la loro intelligenza e la forte personalità, senza mai abbandonare il ruolo di donna nella società e sempre alla pari con i leader maschi. Per accedere al potere, dunque, la donna non deve acquisire l’aggressività maschile, ma deve mantenere le sue caratteristiche di donna nella sua femminilità e quindi nella sua diversità con l’uomo, pur nell’ uguaglianza di diritti.

Il cammino è molto difficoltoso, ma la donna deve impegnarsi per rimuovere gli ostacoli che impediscono la realizzazione delle pari opportunità in tutte le fasi, dalla formazione scolastica e culturale all’accesso alla carriera.

Dopo la proiezione, la giornalista Silvia Ragusa ha tratteggiato con garbo e chiarezza la figura della ra-gusana Maria Occhipinti, donna della nostra terra che partecipò attivamente alla vita politica dell’ Italia subi-to dopo la liberazione, schierandosi con decisione tra le fila di coloro che proclamarono veementemente il “non si parte” nel dicembre del ‘�� e dedicando poi con discrezione il suo tempo e la sua vita alla politica attiva, sempre per la difesa dei diritti delle donne.

La prostituzione dalla legge Merlin

al disegno di legge Carfagna. Profili giuridici e sociali.

Differenza di genere anche per il potere.

Page 59: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

La Bellezza delle ArtiLa Bellezzadelle Arti

La

Bel

lezz

ade

lle A

rti

Dalla Sezione di Lecce

“Nella bufera” Quale che sia il nostro concetto di felicità, o meglio quale che sia il modo in cui la

percepiamo e riteniamo di essere felici traducendola in una condizione dello spirito per conquiste emozionali, oggi siamo giunti a considerarla come “misuratore” della qualità della vita. Una conquista che vede la felicità non più solo un concetto senti-mentale ma un concreto indice che concorre alla valutazione del nostro benessere.

La sensazione è invero quella che il tema della felicità “parametro” sia, nella sua va-lenza metaforica, al contrario, la testimonianza della diffusa influenza relativistica del pensiero debole. �n assenza di forti principi fondanti è la nostra soddisfazione che of-fre un senso alle cose. Viviamo in una società dove vince il pragmatismo del quotidia-no e non un’idea di futuro migliore attraverso spinte ideali fondate su emozioni forti. Non è certamente più il tempo della rappresentanza di interessi e bisogni collettivi.

Ben pochi secoli sono stati crudeli come il Ventesimo. Nel suo ultimo lavoro, Nella bufera, Giovanna Scaramella Barone affronta questi

temi e usa l’amore, “il più capace tra tutti i sentimenti”, come mezzo di comunica-zione tra le varie esperienze all’interno del romanzo. Oggi come allora l’etica della comprensione costituisce un’esigenza chiave contro la caratterizzazione di una in-comprensione generalizzata. Viviamo in un mondo d’incomprensione tra stranieri, ma anche fra membri di una stessa società, di una stessa famiglia, tra genitori e figli. L’autrice sottolinea che c’è comprensione umana quando sentiamo e concepiamo gli uomini come soggetti, quando siamo aperti alle loro sofferenze e alle loro gioie. È a partire dalla comprensione che si può lottare contro l’odio e l’esclusione, proprio come i protagonisti di Nella bufera.

L’autrice, attraverso la storia di due appassionati quanto distanti amanti, tenta un’operazione per certi versi ambiziosa, tenta di ridare respiro a nuove e più forti ed autentiche tensioni morali, sostanzialmente addormentate da una sor-ta di edonismo di massa e rese inoffensive da potenti ammortizzatori sapiente-mente progettati. �l senso più alto della sua riflessione è quello sui diritti umani e risiede soprattutto nel fatto che non si tratta solo di ricordare il passato, ma principalmente di realizzare le sue speranze. E l’unico modo di valorizzare il passato è quello di saper essere innovatori, cercando d’immettere il ricordo e le immagini entro un circuito di stimoli e di pensiero rinnovato.

La Scaramella sa che l’unica cosa che possa salvare l’uomo è l’amore e che la libertà è intrinsecamente legata all’amore in una comunione che rivela lo Spirito Universale.

Nella bufera, alla presenza dell’autrice e col patrocinio della Fidapa, è stato presentato il 16 maggio presso la Biblioteca Caracciolo di Sant’Antonio a Fulgenzio in Lecce.

Page 60: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

��

Dalla Sezione di Livorno

Dalla Sezione di Pordenone

Le spire del tempo in provinciaLa sala Consiliare della Provincia di Pordenone ha ospitato la cerimonia di consegna

dell’opera di Marzia Truant “Le Spire del Tempo” collocata nel piazzale d’ingresso della Provincia in Largo San Giorgio.

�l progetto del mosaico tridimensionale raffigurante con una spirale le innumerevoli difficoltà che la donna deve superare, aveva meritato una segnalazione speciale nel-l’ambito del Premio Vittoria Alata istituito dalla Fidapa: è diventato opera concreta grazie all’impegno sinergico della Fidapa, dell’Unione Artigiani e della Fondazione CRUP, istituzioni che hanno donato la statua alla Provincia.

La Presidente Fidapa Gea Arcella ha coordinato la cerimonia, alla presenza degli assessori provinciali Cella, Consorti, Sartori di Borgoricco e Markus, dell’assessore regionale De Anna, del Presidente dell’Unione Artigiani Silvano Pascolo.

Romanina Santin, attuale past –president, ha raccontato al numeroso e qua-lificato pubblico in sala l’appassionante storia della realizzazione del progetto; Marzia Truant, autrice dell’opera, ha esposto le riflessioni che l’hanno portata a concepire l’imponente mosaico tridimensionale: “il Tempo misura e consuma lo Spazio, il duello cosmico fra Spazio e Tempo ha un andamento spiroidale intorno ad un asse imperituro …ho voluto rappresentare la polarità del concetto <Spire del Tempo> con una spirale che si sviluppa in maniera ascendente attorno a un asse invisibile ma necessario e che, con linee essenziali, forgia i contorni di una silhouette femminile”. L’opera ha un’altezza totale di quattro metri e trenta centimetri.

Preziose per la Truant sono state la collaborazione degli artigiani-artisti del ferro Piero Chilivò e Gabriele De Nardo e quella dello scultore Paolo Garelli.� vari interventi sono stati cadenzati dai brani eseguiti dalla Banda di Tiezzo, fra cui l’inno di Mameli e in

conclusione brindisi e buffet a cura dello �AL di Aviano.

La Bellezza delle Arti“Gli innamorati di Castiglioncello”

Ancora una volta Liafranca Pardelli ci ha divertiti con un altro suo libro su Castiglioncello dedicato agli “innamorati” di questa fa-mosa località balneare in provincia di Livorno, luogo cult di donne e uomini dello spettacolo e anche di tutti quelli che amavano ed amano trascorrervi le vacanze.

Liafranca dedica questo libro all’amicizia e quindi ai tanti amici che, per lunghi anni, ed ancora, hanno circondato di stima e di affetto quel suo negozio nella ben nota “piazzetta”, dove si po-teva trovare di tutto, “dall’ago al milione” come si suol dire, ma soprattutto la disponibilità e la simpatia della proprietaria.

“Gli innamorati di Castiglioncello” sono molti, tutti amici, da Barbara e Marcello Mastroianni a Chiara Mattioli, a Elda Di Sacco a Enzina Conte, a Paolo e Patrizia Bonciani e molti altri che, con poche, simpatiche “pennellate” l’autrice ricorda, mettendone in risalto, con rara bravura, il carattere, la personalità, il modo di essere gl’innamorati di Castiglioncello. Diciamo nuovamente a Liafranca Pardelli un sincero “Brava” e ci auguriamo di rileg-gerla ancora con altri flash sulla storica Castiglioncello.

Page 61: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

��� La

Bel

lezz

a de

lle A

rti

Dalla Sezione di Pordenone

Premio “Vittoria Alata” 2009La seconda edizione del Premio Biennale “Vittoria

Alata” ha avuto come protagonista il mezzosopra-no Luciana D’�ntino: la cerimonia di premiazione si è tenuta venerdì 29 maggio nella Sala Consiliare del Municipio di Pordenone, presenti al tavolo d’ono-re il Sindaco Sergio Bolzonello, padrone di casa e Presidente della Giuria, la Presidente Fidapa sezio-ne di Pordenone Gea Arcella, la vicepresidente �va Mari, la past-president Romanina Santin, ideatrice del Premio nel corso del proprio mandato, il dottor Sante Merlo per FriulAdria Crédit Agricole.

�n sala numerose Autorità, per la Prefettura il dot-tor Francesco Buccellato, Gino Gregoris Sindaco di San Vito, città natale della signora D’�ntino, pre-sidenti o rappresentanti delle istituzioni che com-pongono la Giuria, il presidente della Scuola Mo-saicisti del Friuli Alido Gerussi, il tenore Beniamino Prior, la signora Albina Poles Cimolai, vincitrice del-la prima Edizione del Premio nel 2007.

�l sindaco Bolzonello ha consegnato alla vincitrice D’�ntino anche il Sigillo della Città.

La statua “Vittoria Alata”, opera di Fiorenzo Bac-ci, è stata consegnata alla Signora D’�ntino dal Sin-daco, dalla presidente Arcella, da Romanina Santin in rappresentanza della presidente Nazionale Fida-

pa Giuseppina Bombaci, non presente perché suo malgrado “dirottata” dagli operativi della compa-gnia aerea.

Oltre alla statua il mezzosoprano ha ricevuto una targa con la dicitura “per la dolcezza infinita del suo canto” e un messaggio augurale di Marghe-rita Procopio Gulisano, past-president Nazionale e presente all’edizione 2007 del Premio.

�l Premio per la Sezione Giovani è stato assegnato a Cristina Molinari, iscritta al corso di perfeziona-mento della Scuola di Spilimbergo: il tema del con-corso era “La donna nelle arti, nelle professioni e negli affari”, il Comitato di presidenza della Fidapa ha scelto il progetto di Cristina Molinari, l’artista ha quindi realizzato l’opera musiva che rappresen-ta una carta da gioco: la Donna di Cuori.

Sponsor del Premio Giovani è FriulAdria Crédit Agricole, quindi il premio a Molinari è stato conse-gnato dalla Presidente Arcella, dalla Vice-presiden-te �va Mari e dal dottor Merlo di FriulAdria; il pre-mio prevede un contributo in denaro e una targa con queste parole: a Cristina Molinari,” per essersi messa in gioco con tutto il cuore”.

La cerimonia si è gioiosamente conclusa con un brindisi e golosità nella Loggia del Municipio.

Dalla Sezione di Savona

Premio “Donna In Carriera” 2009 VI Edizione

�l “Premio F�DAPA Savona - Donna in Carriera” nella Sala Rossa del Comune di Savona, ha visto la presenza del Prefetto di Savona Nicoletta Frediani, del Sindaco Federico Berruti, del Questore Giovanni Trimarchi e di rappresentanti di Club e Associazioni savonesi, fra cui la nostra pastpresident distrettuale Marcella Desalvo e il governatore del Distretto Lions 108-�-A3 Gimmi Moretti.

DONNA �N CARR�ERA è un premio rivolto alle donne che hanno saputo raggiungere importanti traguar-di in lavori tradizionalmente riservati agli uomini.

La nostra Presidente ha aperto la manifestazione presentando l’ospite e destinataria del premio: Mariel-la Devia, soprano di fama internazionale, di origini liguri.

Dopo un breve e cortese saluto del Sindaco, il giornalista di Radio 3 Michele Mannucci, ospite della Sezione, ha validamente collaborato con la Presidente intrattenendoci in una piacevole conversazione con la nostra ospite, di natura schiva e riservata.

Mariella Devia ha affrontato con dedizione e professionalità il lungo cammino che l’ha portata ad essere una dei più giovani e quotati soprani al mondo. Una carriera segnata dal rispetto per l’arte e per l’espres-sione indicata dai vari compositori di cui si è sempre premurata di interpretare il pensiero.

Page 62: Federazione italiana donne arti roFessioni aFFari · 2018-02-20 · un convegno dedicato alle donne ricche e alle donne povere del Risorgimento. In questo modo si è voluto onorare

�V

Una annotazione interessante: il ruolo di soprano era anticamente ricoperto da uomini, come tutti i ruoli teatrali nelle epoche in cui il palcoscenico era vietato alle donne.

Anche da questo è partita la motivazione del premio che è indirizzato a donne che si sono distinte in ruoli tradizionalmente riservati a uomini.

Al termine dell’incontro è stato consegnato il premio alla signora Devia con la seguente mo-tivazione: Mariella Devia che con la sua vocalità di grande soprano e la sua forza interpretativa segna un punto d’arrivo difficilmente superabile nella storia del bel canto, come le è stato riconosciuto da critica e pubblico nei più importanti teatri del mondo ha rappresentato perso-naggi femminili di primo piano nella storia dell’opera lirica ottenendo affermazioni personali di assoluto rilievo in ognuno dei ruoli eseguiti. La motivazione del premio si allinea perfettamente al tema nazionale F�DAPA 2007-2009 “Alla ricerca di un valore perduto “il rispetto”: in questo caso rispetto per l’arte e la salvaguardia del patrimonio culturale italiano che fra le sue molte-plici espressioni annovera il bel canto.

La

Bel

lezz

a de

lle A

rti

Dalla Sezione di Treviso

“Donne e madonne, sante e regine: la figura femminile nell’iconografia filatelica”

“Donne e madonne, sante e regine….” Nello splendido chio-stro del trecentesco convento di S.Margherita in Treviso, la F�DAPA, in collaborazione con l’Archivio di Stato e la “Filatelia Trevisana”, ha organizzato un esposizione di francobolli con soggetti femminili, partendo dal primo francobollo ai nostri giorni: dalla regina Vittoria a madre Teresa di Calcutta, non tralasciando le “divine” Greta Garbo e Grace Kelly, le scienziate come M.me Curie, le statiste come Evita Peron e tante altre donne “eccellenti”, tutto un mondo di emozioni, passioni, sto-ria, arte, scienza e tant’altro ancora in pochi millimetri.

La stampa specializzata ha dato notevole rilievo alla manife-stazione con particolare riferimento all’originalità dell’idea, alla cura e alla perfezione dell’allestimento, affidato ad A.M.Zanutto, appassionata collezionista trevigiana.