L'Italie dans l'Europe romantique. Confronti letterari e musicali by Anna Rosa Poli; EmanueleKanceffReview by: Raffaele de CesareAevum, Anno 71, Fasc. 3 (Settembre-Dicembre 1997), p. 877Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro CuoreStable URL: http://www.jstor.org/stable/20860799 .

Accessed: 15/06/2014 18:14

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RECENSIONI 877

Ultalie dans VEurope romantique. Con fronti letterari e musicali, a cura di An na Rosa Poli e Emanuele Kanceff, Moncalieri, Centro interuniversitario di ri cerche sul 'Viaggio in Italia', 1996. Due vol. di pp. 757.

II ?Centro di ricerche sull'Italia nell'Eu ropa romantica?, fondato alcuni anni fa presso l'Universita di Verona, ha scelto, fra le sue prime iniziative, il compito di orga nizzare, sempre a Verona, nell'ottobre del

1993, un congresso intemazionale sulYIta lia nelVEuropa romantica con particolare riguardo non solo ai rapporti letterari, ma anche a quelli musicali del nostro paese col l'intero continente europeo.

Ottima idea anche se, come bisogna su

bito riconoscere, di eccessiva ambizione stante il campo sterminato di ricerca che un tale proposito necessariamente esige.

I due volumi che segnaliamo oggi ai let tori di ?Aevum? costituiscono gli atti di questo congresso ed a questo argomento (re so ancor piu imponente dalla dilatazione qui prospettata del concetto di Romanticismo anche alia seconda meta del XIX secolo) dedicano una trentacinquina di saggi che il lustrano o commentano i piu diversi aspet ti del problema culturale proposto.

Come gia si e avuto occasione di dire, re censendo in questa stessa rivista atti di ana

loghi incontri congressuali, anche ora e in

dispensable premettere che la miscellanea qui raccolta non si presenta molto omoge nea dal punto di vista della qualita, e, sot to il rilievo scientifico, denuncia una note vole disparita di valore. Accanto a contri buti pregevoli (pochi, a dire il vero) che espongono idee nuove, procedono ad anali

si di questioni poco o per nulla esplorate, approdano a sintesi originali e convincenti, si succedono interventi di scarsa od inesi stente importanza, frettolosi, superficiali, ri

petitivi. Basti dire, per citare il caso piu vi stoso, che uno degli studiosi partecipanti al congresso, non ha fatto altro che riprende re testualmente, nella quarantina di pagine della sua comunicazione, una parte dell'e

sposizione di un suo libro pubblicato nel 1978. Ma anche studiosi piu seri, di rico nosciuta fama, senza raggiungere questo esempio limite, si sono lasciati tentare dal la facilita e dalla superficialita nel trattare i soggetti a loro affidati o da loro scelti.

Inutile pertanto dare qui un resoconto di ogni singolo intervento. Indichiamo, per il primo volume (dedicato ai confronti lette rari), i saggi che ci sono sembrati migliori e piu degni di nota per rigore e per impe gno, ed anche per l'equilibrio formale di una esposizione ne troppo rapida ne ecces sivamente verbosa ed enfatizzata. Essi si ri ducono alia comunicazione di B. Didier, Formes du recit de voyage en Italie chez Chateaubriand: les reecritures du premier sejour a Rome, e M.-H. Girard, Theophi le Gautier et VItalie. Qualche attenzione, anche se non piena

adesione, meritano pure i contributi di E. Kanceff, A. Amend, G. Duval-Wirth, L.

Conti Camajora, J.-M. Bailbe, S. Vierne ed A. Chantreau. Interessante, sebbene al

quanto eccentrico al tema, e il saggio di G.

Tagliaventi. Piu omogeneo e il secondo volume dedi

cato ai confronti musicali. Non sappiamo quale possa essere il giudizio di un 'tecni co'; ma a lettori come noi, semplici dilet tanti di musica strumentale o di ?bel can to?, destano viva curiosita queste pagine ri volte all'analisi di un fenomeno culturale in cui 1' Italia si e tagliata una sua gran parte, in Europa, per tutto il XIX secolo.

Per finire, particolare menzione merita la sintesi di M. Mufiiz-Mufiiz sul Romantici smo italiano ed il Romanticismo spagnolo (finita, non si sa perche, fra i contributi mu sicali) e degni di nota ci sembrano i due saggi (di R. Severi e di G. Volpato) che co stituiscono l'appendice Voci veronesi e lom

barde e che vanno al di la delle pagine di storia locale.

Raffaele de Cesare

Carlo Tenca, Delle strenne e degli alma nacchi, a cura di Alfredo Cottignoli, Napoli, Liguori, 1995. Un vol. di pp. 188.

Nel libro sono per la prima volta raccol ti gli interventi di Carlo Tenca dedicati al fenomeno editoriale delle strenne e degli al manacchi. Si tratta di ventotto articoli risa lenti al quindicennio 1845-1859 (i primi due, comparsi sulla ?Rivista Europea? nel gennaio del 1845; tutti gli altri, sul ?Cre puscolo?, a cominciare dal 1850), i quali

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