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(/' t v scnitta rza e civiLtà 6 (1992) Elotte0a zrenctsrno tonino

scnittarza eciviLtà - mgh-bibliothek.de · fascicoli che compongono un manoscritto, inteso quale unità codi-cologica originaria, soltanto per il sec. IX ... codicologia strido sensu

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scnitta rzaeciviLtà

6 (1992)

Elotte0a zrenctsrnotonino

MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

INDAGINE SU ALCUNI ASPETTI MATERIALIDELLA PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

NEL SECOLO IX *

« la codicologie est une science récente base surl'observation matérielle d'un nombre énorme de témoinsdont la majorité d'entre eux reste encore à questionner.Les hypothèses, si alléchantes soient-elles, ne servirontla connaissance scientifique que dans la mesure où nousles aurons minutieusement vérifiées à propos d'un nom-bre statistiquement suffisant de problèmes identiques.Assurément, l'histoire du livre ne s'écrirà pas demain ».(Léon Gilissen, Prolégomènes d la codicologie..., p. 10).

Lo studio archeologico del libro manoscritto sembra trovareun terreno particolarmente favorevole nei prodotti dell 'ambientemonastico altomedievale a causa dell'unitarietà del processo di fab-bricazione, che poteva essere controllato direttamente dallo scribaanche quando non fosse artigiano in prima persona. Tale processotrovò invece nelle aree scolastico -urbane una diversificazione di fasiche, coinvolgendo operatori in vari tempi e a diversi livelli, ne inter-rompeva la continuità.

Sotto questo profilo il centro scrittorio di Nonantola nel sec. IXè parso quanto mai adatto a un'indagine di tipo archeologico sui

* Ringraziamo Armando Petrucci per l'attenzione con cui ci ha seguiti. A CarlaBozzolo ed Ezio Ornato dobbiamo un puntuale contributo critico. La ricerca è statacondotta unitariamente, tuttavia la responsabilità definitiva per le varie sezioni ècosì ripartita: a Miccia Morelli si devono l'introduzione nonché la scelta, l'esamee l'elaborazione dei dati dei codici del gruppo di confronto (pp. 23-7, 30-2,53-67, tabelle contrassegnate dalla lettera B e XI -XIII); a Marco Palma sono daattribuire la definizione dei parametri dell'analisi archeologica, il lavoro sui mano-scritti nonantolani e la presentazione dei risultati (pp. 28-30, 32-52, tabelle con-trassegnate dalla lettera A, pp. 91-8).

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principali aspetti della realizzazione materiale del codice: dimensionidei fogli, composizione dei fascicoli, impaginazione, rigatura e fora-tura. Questo scriptorium elaborò infatti all'inizio di quel secolo unatipizzazione della minuscola libraria che lo individuò per alcunidecenni e che cedette solo faticosamente alla carolina ormai datempo adottata in quasi tutti i centri dell'Italia settentrionale. Aesso risale con sufficiente sicurezza un gruppo di manufatti nume-ricamente significativo.

Gli studi su Nonantola sono stati il punto di partenza per laselezione del materiale, che si è basata su una diretta verifica dellascrittura e della decorazione di tutti i manoscritti finora attribuitia questo centro scrittorio per il sec. IX l.

Nel suo lontano lavoro sui manoscritti di Tours Edward Ken-nard Rand aveva proposto una descrizione codicologica che, andandooltre il testo e l'aspetto grafico -decorativo del libro, si soffermassesu alcune caratteristiche dell'impaginazione e definisse in particolareil sistema di rigatura 2. Così questo « élément codicologique troppeu exploit é » ' diventava un utile strumento di verifica e di con-ferma per l'identificazione dei prodotti turonensi, mentre le espres-sioni « old style » e « new style » entravano a far parte della comuneterminologia codicologica.

Il metodo seguito da Rand prevedeva una descrizione sia puresommaria del codice nella sua globalità, mentre l'analisi del

mate-1. Il p r incipal e con t r ibu to su l l a t ip izzazione nonan to l ana e su i cod ic i da a t t r i-

buirsi al lo scriptorium emil iano è st a to o ffer to da G. CENCETTI, Scriptoria e scri tturenel monachesi mo benedet t i no, i n Il monachesi mo nel l 'a l to medi oevo e la formazi onedella civi ltà occidentale, Spoleto 1957 (Set t i mane d i s t ud i o de l Cen t ro i t a l i ano d is tudi sul l 'a l to medi oevo, IV. 8 -1 4 ap r i l e 1 9 5 6 ) , PP . 2 0 0 -9 ( = Li b r i e l e t t o r i n e lmedioevo. Guida storica e cri ti ca, a cura di G. CAVALLO, Roma -Bari 1977 (UniversaleLaterza, 4 1 9 ] , p p . 8 5 -9 0 ) . Un a rassegn a d e i p ro d o t t i n o n an t o l an i è st a t a a ffro n t a t an e l l ' i n e d i t a t e s i d i l a u r e a d i L . AVITABILE, La mi nusco la ca ro l i na a Nonan to la ,d iscu ssa n e l 1 9 6 5 e co n serva t a a t t u a l men t e n e l l a b ib l io t eca d e l l 'Is t i t u t o d i Pa l co -gra fia d e l l 'Un iversi t à d i Ro ma so t t o l a segn a t u ra T 6 9 . Po ich é a l cu n i co d ic i c i t a t iin t a l i l avori hanno cambiato nel fra t t empo segnatu ra , per gl i ind ic i d i concordanzasi r in via a M. PALMA, Sessori ana. Materi ali per la stori a dei manoscri tti appartenutia l l a b i b l i o t eca romana d i S . Croce i n Gerusa l emme, Roma 1 980 (Sussi di erudi t i ,32 ) , pp . 121 -6 .

2 . E . K . RAND, A S u r v e y o f t h e Ma n u s c r i p t s o f To u r s , I -II (S t u d i e s i n t h eS c r i p t o f To u r s , I ) Cambridge Mass. 1929 (Th e Med i a eva l A ca d em y o f A m er i ca ,Publi cat i on no. 3).

3. L. GILISSEN, U él ém en t co d i co l o g i q u e t r o p p eu exp l o i t é : l a r ég l u r e , i nScriptorium, XXIII (1969), Pp. 150-62.

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 25

riale attribuito a Tours si estendeva fino al sec. XII. La presentericerca, d'indirizzo puramente archeologico, esamina invece i singolifascicoli che compongono un manoscritto, inteso quale unità codi-cologica originaria, soltanto per il sec. IX

Abbiamo poi voluto confrontare i dati emersi dall'inchiesta suNonantola con quelli risultanti da un'analoga ricerca condotta su unaltro gruppo di manoscritti di origine italiana dello stesso periodo,omogenei quindi ai primi per arco cronologico e area geografica.Questi manoscritti sono stati selezionati in modo da essere rappre-sentativi delle principali zone grafiche e di alcuni tra i più notiscriptoria. La scelta di un numero pari a quello dei nonantolani(ventiquattro), che per la sua esiguità non ha alcuna pretesa di indi-viduare nel loro complesso i sistemi di produzione libraria del-l'epoca, ci è sembrata costituire il livello minimo al di sotto delquale sarebbe stato difficile mettere in rilievo le eventuali peculia-rità dei codici nonantolani. Riteniamo comunque che un'analisi quan-titativamente più estesa, se da una parte avrebbe contribuito a get-tare luce su altri manufatti coevi, non avrebbe probabilmente ag-giunto molto di più alla caratterizzazione dei codici nonantolani.

Siamo convinti che allo stato attuale delle nostre conoscenzeun'indagine di tipo qualitativo guidata da una rigorosa metodologia

4 . Con l 'esp ressione « ind ir izzo archeo logico » c i r ifer iamo al l a d ist inzione t racodicologia s t r i do sensu (l 'archeo logia del l ib ro in tesa come stud io del cod ice nel l esue carat terist iche fisiche) e codicologia lato sensu (l 'elaborazione complessiva del lein fo rmazion i fo rn it e dal l e d isc ip l ine che si in t eressano a l manoscr it t o ) , ind ividuata

d a A . Ga u t t s , Cod i co logy o r t he Archaeo logy o f t he Book? A Fa l s e D i l emma , i nQuaerendo, 11 (1972), pp. 1 0 2 -6 . Per u n it à co d ico l o gica o r igin ar ia in t en d iamo u nma n o sc r i t t o o mo gen eo in q u an t o a id e az io n e e r e a l iz za z io n e . No n c i è semb ra t oq u est o i l caso d i d u e co d ic i an a l izza t i n e l co rso d e l p resen t e l avo ro , i Sesso r ian i38 e 40 , conservat i p resso l a Bib l io t eca nazionale d i Roma e r it enu t i fino ra un it ar i.Nel p r imo l a p resenza dell'ex -libris d e l l 'ab a t e An sfr id o ( f. 5 6 ar ) r igu ard a so l t an t ol a se c o n d a p a r t e d e l c o d ic e ; in o l t r e l 'u so n e i ff . 1 - 5 6 d e l « t ip o d i No n a n t o l a »p o r t a ad esc l u d ere l 'ap p ar t en en za a u n o st esso esemp l a re d e l l a seco n d a p a r t e d e lman o scr i t t o , l a cu i sc r i t t u ra a t t e st a co n ch ia rezza l a p resen za d i mo d e l l i ca ro l in i(v. o l t r e p . 3 0 ) . Un a co n fe rma è ven u t a an ch e d a l l a n u o va segn a t u ra d e i fa sc ico l ich e marca q u est a seco n d a met à d e l co d ice . L 'esame p a l eo gra fico c i h a p ersu asi d iuna datazione p iù t arda del l a seconda part e del Sess. 40 (ff. 185-205), che non puòper t an to essere considera t a con t emporanea a l l a p r ima. Non sono st a t i ino l t re p resiin co n sid eraz io n e r ifac imen t i d i man o scr i t t i p reced en t i , co me ad esemp io i fr . 1 -8del Vit torio Emanuele 1006 del la Nazionale romana o fascico l i iso lat i d i manoscrit t ico mp o sit i . S i è in vece r ico mp o st a l 'u n it à o r igin ar ia d e i ff. 5 0 -7 d e l Sess. 3 9 co n iff. 1-204 del Sess. 96.

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sia ancora la condizione essenziale per lo sviluppo di una codicologiadi tipo statistico che possa far compiere effettivi progressi allo stu-dio scientifico del manoscritto medievale 5. Una eccessiva generaliz-zazione e approssimazione di dati non puntualmente verificati cisembra imprudente almeno quanto un'analisi minuziosa e capillaredi tipo fisico -tecnologico condotta su un pezzo singolo °. Da unaparte si rischia di smarrire quel carattere di unicum che resta pursempre l'elemento individuante del manoscritto; dall'altra si isolain una situazione privilegiata un prodotto singolo che, avulso dalsuo contesto, non sarà più elemento di un insieme nemmeno perquanto concerne la fattura materiale. Questo non significa natural-mente che non si debbano mettere a punto metodi di analisi nondistruttivi e ripetibili, in grado di offrire indicazioni precise suimateriali e le tecnologie utilizzati per la confezione del manufatto',né tantomeno che si debba rinunciare a quantificare e interpretarei dati di una ricerca sia pure di dimensioni limitate.

Il recente libro di Carla Bozzolo ed Ezio Ornato, coraggioso einnovatore ma forse un po' in anticipo rispetto all 'attuale livellodi conoscenza archeologica del libro medievale, evidenzia quali risul-tati si possano raggiungere con l 'utilizzazione e la combinazione

5. Il prodotto più tipico della ricerca codicologica di tipo quantitativo è senz'altroil vasto e articolato lavoro di C. Bozzoto -E.

ORNATO, Pour une histoire du livremanuscrit au moyen ége. Trois essais de codicologie quantitative: I. La productiondu fiore manuscrit en France du Nord. Il. La constitution des cahiers dans le: ma-nuscrits en papier d'origine francaise et le problème de l'imposition. III. Le: dimen-sions des feuillets dans le: manuscrits francais du moyen ilge, Paris 1980 (Équipede recherche sur l'humanisme trai:Kis des XIV ° et XV' siècles. Textes et Études, 2).I principi teorici che ne hanno guidato la metodologia di ricerca sono espressi congrande chiarezza in C. BOZZOLO - E. ORNATO, Pour une codicologie « expérimentale »,in Scrittura e civiltà, VI (1982), pp. 263-302.

6. Ci riferiamo in particolare all'accurata indagine di A. M.ADORISIO - C. FR-DERICI, Un manufatto medievale poco noto: il codice, in Archeologia medievale,

VII (1980), pp. 483-506. Ulteriori contributi di tipo teorico a sostegno della ricercaarcheologica sperimentale sono offerti sempre da C.

FEDERICI, Archeologia del libro,conservazione, restauro ed altro. Appunti per un dibattito, in Oltre il testo. Unitàe strutture nella conservazione e nel restauro dei libri e dei documenti, a cura diR. CAMPIONI, Bologna 1981 (Ricerche dell'Istituto per i beni artistici culturali natu-rali della Regione Emilia -Romagna, 5), pp. 13-20.

7. A questo proposito rinviamo ancora alla ricerca diADORISIO -FEDERICI Unmanufatto medievale cit., p. 492, dove si fa riferimento all'applicazione di una meto-

dologia non distruttiva per la determinazione della specie animale della pergamena,sperimentata per la prima volta sul codice Udinese Cap. 3.

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di dati finora ritenuti marginali per la ricerca codicologica 8. Tut-tavia l'uso indifferenziato delle fonti a disposizione (cataloghi diogni tipo, monografie su singoli scriptoria, varia documentazioneinedita), così diverse per affidabilità e lontane fra di loro nel tempo ",ci ha convinto dell'opportunità di condurre preliminarmente inda-gini dirette sul materiale. Al lavoro dei due studiosi dobbiamo lascelta di un parametro fondamentale come quello della proporzionedel foglio e soprattutto lo stimolo a individuare e analizzare, pursenza adottare la loro raffinata metodologia statistica, nuovi elementidella composizione materiale del codice, come per esempio il rap-porto tra l'area dei margini e quella del foglio.

Una conferma della validità del metodo archeologico ai finidella localizzazione di un manoscritto ci è venuta dai dati ricavatidall'esame del Vittorio Emanuele 1190 della Biblioteca nazionaledi Roma, la cui origine è stata attribuita a Nonantola da GiorgioCencetti e all 'area beneventana da Elias Avery Lowe ". Il con-fronto con gli altri prodotti nonantolani sembra infatti avvalorarel 'ipotesi meridionale. t tuttavia il caso di ribadire che una data-zione e una localizzazione sufficientemente sicure non possono cheessere i l risultato di più elementi convergenti . Del resto anchel'archeologia del libro, che pur rivendica una sua identità e autono-mia, in tanto è strumento indispensabile alla ricerca codicologica inquanto riesce a correlarsi con lo studio di tutti i caratteri del mano-scritto, a cominciare dal testo e dalla scrittura, senza i quali i lcodice stesso non avrebbe ragione di esistere.

8. Si veda in particolare la terza parte del lavoro diBOZZOLO -ORNATO, Pourune histoire cit., pp. 215-351, sulle dimensioni dei fogli, condotta su un campione

di 6200 codici di origine francese.9. Cfr. BOZZOLO -ORNATO, Pour une histoire cit., pp. 224-6, dove sono elencate

le fonti utilizzate. Si noti inoltre che i due studiosi (p. 239) hanno verificato diret-tamente i dati di 60 dei 6200 manoscritti considerati.

10. CENCETTI, Scriptoria e scritture cit., pp. 202, 203 n. 13 (= Libri e lettorinel medioevo dl., pp. 86, 266 n. 13).

11. E. A. LOWE, A New List of Beneventan Manuscripts, in Collectanea Vati-cana in bonorem Anselmi M. Card. Albareda a Bibliotheca Apostolica edita, II,Città del Vaticano 1962 (Studi e Testi, 220), p. 233, ora ampliata in E. A.

LOEW,The Beneventan Script. A History ol the South Italian Minuscule, a c ura d iV. B ROWN, Roma 1980 (Sussidi eruditi, 33-4), II, Hand List of Beneventan MSS.,pp. 125-6, dove é corretta l'errata segnatura 1098 della New List.

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I codici utilizzati

MIRELLA MORELIA - MARCO PALMA

Nella costituzione del gruppo nonantolano si è scelto un cri-terio selettivo, in base al quale sono stati eliminati gli esemplariche non consentivano un'attribuzione sicura alla produzione delloscriptorium emiliano nel sec. IX.

Non si è quindi ritenuta dimostrabile l 'origine nonantolanadei codici dell'Archivio capitolare di Modena 0.1.4, 0.1.11 e 0.11.2.Il primo e il terzo di essi, citati da Domenico Fava in una rapidarassegna dei più importanti esemplari conservati presso il duomomodenese ", non presentano caratteristiche grafiche sicuramentenonantolane, in particolare per quanto concerne la formatissima epiù tarda carolina del codice 0.11.2, mentre la scrittura del secondo,0.1.11 (CLA III 368), che nel la sua prima parte è datato 801,non offre significative affinità con la tipizzazione nonantolana.

La ricca decorazione dei manoscritti 660 (ff. 75-142) dellaBibliothèque Mazarine di Parigi e CXLVIII della Biblioteca capito-lare di Vercelli ci ha trattenuto dall'accogliere l'attribuzione a Nonan-tola proposta per questi esemplari da Bernhard Bischoff ", sebbenela loro scrittura, in particolare quella del Vercellese, presenti trattiabbastanza vicini alla nonantolana tipizzata.

Su motivi cronologici è basata l'esclusione di altri codici chenon rientrano con sicurezza nel sec. IX. il caso dell'OxonienseBodl. Add. C.152 " e dei Sessoriani 71 e 76 della Biblioteca nazio-nale di Roma, per i quali la datazione oscilla tra la fine del IX e

12 . D. FAVA, Bi bl i oteche del le provi nci e di Modena e di Reggi o, i n Tesori del lebi bli oteche d'Ital i a. Emi li a e Romagna, a c u r a d i D . FAVA, Milano 1932, pp . 137-8.

13. B. BISCHOFF, Panorama der Handschri f teni i ber l i eferung aus der Zei t Karlsdes Grossen, i n Kar l der Grosse. Lebenswerk und Nachleben. Il . Das gei s t i ge Leben,a c u r a d i B . BISCHOFF - W. BRAUNFELS, Di i s se l d o r f 1 9 6 5 , p . 2 5 1 n . 1 4 1 ( = Librie l e t t o r i n e l m ed i o evo c i t . , p . 2 6 1 n . 3 0 2 ; Mi t telal ter l i che Studi en. AusgewdhlteAufsdtze zur Schri ftkunde und Li teraturgeschi chte, III, S tu t t gar t 1981 , p . 33 n . 141 ) .L 'a t t r ib u z io n e a No n a n t o l a è s t a t a fa t t a p r o p r ia , se n z a c o n fr o n t i c o n i p r o d o t t isicu ramen t e o r igin ar i d i q u e l l o scriptorium, a n c h e d a H . BELT/NG, Probleme derKunstgeschichte Itali ens im Fri ihmi ttelalter, in Fri ihmi ttelalterli che Studien, I (1967),pp. 103 n . 43 , 129 n . 129.

1 4 . Du b b i su l l a d a t az io n e a l sec . IX so n o esp ressi d a F . MADAN, A S u m m a r yCa ta logue o f Wes t ern Manuscr i p t s i n t he Bod le i an Li b ra ry a l Oxfo rd , V, Oxfo r d

1 9 0 5 , p p . 4 9 6 -7 . An a l o ga è l a p o siz io n e d e l l a AVITABILE, La mi nuscola carol i nac i t . , p . 9 8 .

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 29

l'inizio del X secolo, come conferma anche l'ex -libris a f . l r d e lSess. 71, in cui è ricordato l 'abate Leopardo, che resse l 'abbaziaa cavallo dei due secoli ".

Del V. E. 1190, di origine discussa, si è già parlato a propo-sito della sua utilizzazione come strumento di verifica dei risultatidella nostra ricerca.

Tra i manoscritti utilizzati, oltre tutti quelli giustamente con-siderati di origine nonantolana da Cencetti, sono stati inclusi quat-tro esemplari attribuiti recentemente allo scriptorium dell'abbaziaemiliana, il Parigino n.a.l. 1672 P', il V. E. 1452 ", il codice Vati-cano del Liber diurnus (Archivio Segreto Vaticano, Misc., Arm. XI,19)" e i l Vat. lat . 5951 ".

Una cronologia del materiale, in attesa di uno studio completodella tipizzazione nonantolana, può essere solo sommariamente sta-bilita in base all'introduzione progressiva della morfologia carolina.

1 5 . S i ved an o l e sch ed e re l a t ive a i d u e Sesso r ian i red a t t e d a L. AVITABILE, inCensi mento dei codi ci dei secol i XI (così per X ) - X II , i n S t u d i m ed i eva l i , s . I I I ,IX (1968), pp . 1174-6 . Per il Sess. 71 cfr . anche il Catalogo dei manoscri tti i n scri t-tura lat i na datat i o databi l i per i ndi cazi one di anno, di luogo o di copi sta. I. Bi bli o-teca nazionale centrale di Roma, a cu ra d i V. JEMOLO, Torino 1971, pp . 74-5 nr. 51 ,in cu i sono ind icate come t ermin i est remi del governo d i Leopardo l e date 899-911 ,

già messe in d iscu ssio n e su l l a b ase d i a l cu n i d o cu men t i d a G. TIRABOSCHI, Storiadel l 'augusta badi a di S. Si lvestro di Nonantola, I, Mo d en a 1 7 8 4 , p p . 8 6 , 8 8 -9 , ch eproponeva 895-907.

16 . L'a t t r ibuzione è dovu t a a Bischo ff, c fr . F . NEWTON, The Desi deri an Scri p-tori um at Monte Cassi no, The CFi roni cle and Some Survi vi ng Manuscri pts , in Dum-bar ton Oaks Papers , XXX (1 9 7 6 ) , p 4 9 n . 5 2 . No n semb ra a ffid ab il e l a d a t az io n ed u b i t a t iva t r a IX e X seco l o p ro p o st a , su l l a b ase d e l co n fro n t o co n i l b en p rece -d en t e V. E . 1 3 4 8 (c i t a t o co me Bea t t y 1 2 ) , d a F . AVRIL - Y. ZALUSKA, Manuscritsenlumi nés d 'ori gi ne i tal i enne. 1. VI -XII' s i ècles, Paris 1980 , pp . 11-2 n r . 21 .

17. Bede's Ecclesi asti cal Hi story of the Engli sh People, a cu ra d i B . COLGRAVE •R. A. B . MYNORS, Oxford 1969 (Oxford Medi eva l Texts ), pp. LXIX-LXX. Un'« exper-t ise » di Bischoff è citata i n Catalogue of Manuscri pts on Papyrus, Vellum and Paperf rom the Celebra ted Col lect i on Formed by S i r Thomas Ph i l l i pps , B t . (1792-1872).

Th e Pr o p er t y o f t h e Tr u s t ees o f t h e R o b i n s o n Tr u s t . D a y o f S a l e : Tu es d a y , 3 0 t hNovember 1976, (London 1976) (Bibli otheca Phi ll i ppi ca. Medieval Manuscripts: NewSeries:Eleventh Pare), p . 4 n r . 853 .

18 . M. PALMA, L'ori gi ne del codi ce Vati cano del Liber d iurnus, i n Scri ttura eciviltà, IV (1980), pp. 295-310.

19. GIUSEPPE BILLANOVICH, Mi lano, Nonantola, Bresci a, i n G . BILLANOVICH -M. FERRARI, La t rasmi ss i one dei t es t i nel l ' I t a l i a nord -occi den ta le, i n La cu l tu raan t i ca nel l 'Occi den te l a t i no da l VII a l l 'X I s eco lo , I, Spoleto 1975 (Set t i mane d istudio del Centro i tali ano di studi sull 'alto medioevo, XXII. 18-24 aprile 1974),

p. 332.

30 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

I punti di riferimento certi si riducono infatti al V.E. 1348, cheper ragioni testuali non può risalire a prima dell'816 ", e alla secondaparte del Sess. 38, trascritta durante il governo dell'abate Ansfrido(825-838)". Nel primo manoscritto si nota già qualche cedimentorispetto al rigido « tipo di Nonantola » che caratterizza, ad esem-pio, il Bambergense Patr. 20 (ff. 70-176), la prima parte del Sess.40, i Sess. 41 e 66, il V.E. 1347 22; nella seconda sezione del Sess.38 l'influenza carolina è richiamata, più che dalla morfologia, dal-l'aspetto arioso della scrittura e dallo scarso contrasto tra pieni efiletti. Gli altri codici presentano tutti, in diversa misura, una com-mistione di elementi che ne impedisce, allo stato attuale delle cono-scenze, una ripartizione sicura all'interno del sec. IX.

Con i codici del gruppo di confronto si è inteso presentare,come si è già detto, un panorama della produzione di alcuni impor-tanti centri scrittori e delle diverse aree geografiche d'Italia nelnono secolo. Il Nord è stato privilegiato in ragione dell'appartenenzadello s c r i p t o r i u m nonantolano a quella zona, ma la scelta è stataallargata al Centro e al Sud, i cui percorsi grafici nel periodo esa-minato divergono significativamente da quelli dell'area settentrionale.

Allo s c r i p t o r i u m veronese e ai primi decenni del sec. IX sonoattribuiti i codici della Biblioteca capitolare di Verona XIX, LXXV,LXXVI, CVI " nonché il Vat. lat. 5764, rappresentanti quindi tuttidella scuola di Pacifico Verso la metà o nella seconda parte del

20. Contiene infatti il testo dei canoni del concilio tenutosi ad Aquisgrana nel-1'816 (MGH, Legum sectio I I I , Concil ia aevi Karo lin i , I I , 1 , a cura di A. WE R-MINGHOFF, Hannoverae - Lipsiae 1906, pp. 307-456).

21. Nel Catalogo dei manoscritti... datati ci t . , pp. 69-70 nr. 47 i l codice è con-siderato unitario. Per la data dell '838 come anno conclusivo del governo di Ansfridosi veda K. ScHrvun, Anselm von Nonantola. Olivi dux militum - trunc dux monacho-rum, in Quelle,: und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken, XLVII(1967), pp. 43, 119.

22. Sulle caratteristiche dei più antichi codici in nonantolana tipizzata cfr. Avi-TABILE, La minuscola carolina cit., pp. 67-8.

23. T. VENTURINI, Ricerche paleografiche intorno all'arcidiacono Pacifico di Ve-rona, Verona 1929, pp. 88-95, 124-5, 149,

24. Per i l Vat. lat . 5764 cfr. B. BISCHOFF, Die europiiische Verbreitung derWerke Isidors von Sevilla , in Isidoriana. Colección de estudios sobre Isidoro deSevilla, a cura di M. C. D'AZ Y DI/a, León 1961, p. 339 (= Mittelalterliche Studiencit., I , Stuttgart 1966, p. 190). Sulla scuola e la mano di Pacifico si veda il recentestudio di R. AVESANI, La cultura veronese dal sec. IX al sec. XII, in Storia della

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sec. IX gli studi di Ettore Gnu hanno collocato i Novaresi Cap. LI,LXV, LXXI, LXXVI, LXXXIII, originari i primi quattro del locales c r i p t o r i u m e l'ultimo di qualche altro centro dell'Italia settentrio-nale ". A questa zona Bischoff ha attribuito i Pal. lat. 169 e 1547, lacui carolina tutt'altro che pura ne consiglia la datazione ai primianni del secolo ". A Bobbio si ricollegano il Vat. lat. 5775, fattoscrivere per quell'abbazia da Teodolfo vescovo di Tortona nell'862e i Vat. lat. 5749 e 5754, recanti l'ex -libris dell'abate bobbiese Agi-lulfo (circa 887-896)".

All'Italia centrale e all'inizio del sec. IX Bischoff ha attribuitoil Vat. lat. 3314 ", mentre intorno alla metà del secolo un recentelavoro di Paola Supino Martini ha collocato il Reg. lat. 1997 (CLA I113), di sicura origine teatina ". All'area grafica romana apparten-gono il Farf. 29 della Biblioteca nazionale di Roma, scritto dopoP842 nell'abbazia da cui proviene e il Vat. lat. 4965, il « codicedi lavoro » di Anastasio Bibliotecario prodotto, secondo gli studi

cultura veneta. I. Dalle origini al Trecento, Vicenza 1976, pp. 252-7 e relativa biblio-grafia (particolarmente le nn. 37-8).

25. E. CAU, Scrittura e cultura a Novara (secoli VIII -X), in Ricerche medievali,VI-IX (1971-4), pp. 74-6, 80-2, 83-4.

26. B. BISCHOFF, Palaographie und friihmittelalterliche Klassikeriiberlieferung, inLa cultura antica nell'Occidente latino, I ci t . , pp. 80-1 (= Mittelalterliche Studien,III cit., pp. 68-9).

27. E. CAU, Ricerche su scrit tura e cu ltura a Tortona nel IX e X secolo , inRivista di storia della Chiesa in Italia, XXVI (1972), pp. 82-5.

28. G. MERCATI, Prolegomena de latis bibliothecae monasterii S. ColumbaniBobiensis .., Ex Bibliotheca Apostolica Vaticana 1934, pp. 40-2; P. ENDELBERT, ZurFriihgeschichte des Bobbieser Skriptoriums, in Revue bénédictine, LXXVIII (1968),pp. 255-6. I l Vat . lat . 5749 sarebbe stato scri t to a Roma da uno scriba bobbiese« alla fine dell '871 » o « forse tra 1871 e 1880 » secondo C. LEONARDI, AnastasioBibliotecario e l'ottavo concilio ecumenico, in Studi medievali, s . I I I , VI I I (1967) ,pp. 104-9, 148 ( le due datazioni sono proposte rispettivamente alle pp. 108 e 148).

29. B. BISCHOFF, Lorsch im Spiegel seiner Handschriften , Miinchen 1974(Miinchener Beitsage zur Medilivistik und Renaissance-Forschung, Beiheft), p . 8 0n. 122. I l codice è stato descrit to da R. AVESANI, Per la biblioteca di AgostinoPatrizi Piccolomini vescovo di Pienza, in Mélanges Eugène Tisserani, VI , Cit tà delVaticano 1964 (Studi e Testi, 236), pp. 67-8.

30. P, SUPINO MARTINI, Per lo studio delle scritture altomedievali italiane: lacollezione canonica chietina (Vat. Reg. lat. 1997), in Scrittura e civiltà, I (1977),pp. 133-54.

31. Catalogo dei manoscritti.,. datati cit., pp. 41-2 or. 14; P. SUPINO MARTINI,Carolina romana e minuscola romanesca. Appunti per una storia della scritturalatina in Roma tra IX e XII secolo, in Studi medievali, s. III, XV (1974), pp. 784-5.

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di Claudio Leonardi, tra 870 e 871 nello scriptorium lateranense ".La zona grafica meridionale è rappresentata da notissimi esem-

plari, il più antico dei quali è probabilmente la prima sezione delCasanat. 641, di origine cassinese e datata 811-812". A Beneventofu scritto il Casanat. 1086 (sec. IX per Lowe)", mentre è sicurala sola provenienza dalla biblioteca della cattedrale dello stessocentro per il Reg. lat. 1823" e il Vat. lat. 3313", entrambi data-bili entro la prima metà del sec. IX. Incerta infine, ma presumibil-mente simile a quella cassinese o beneventana dei precedenti, è l'ori-gine del Vat. lat. 3320, per la cui datazione Lowe non va oltrel'indicazione del secolo".

I parametri dell'analisi archeologica

Per l'esame dei manoscritti sono stati scelti dei criteri chepotessero fornire dati significativi e facilmente verificabili. Abbiamorinunciato ad alcuni parametri largamente utilizzati o recentementeproposti, così come all'uso di tecniche di laboratorio, nell'intentodi presentare un quadro essenziale dei risultati scaturiti da un'inda-gine archeologica ripetibile nei luoghi di conservazione degli esem-plari e senza l'uso di particolari strumenti".

Abbiamo inoltre evitato di calcolare le medie dei valori nume-rici, convinti che la modesta quantità di manoscritti esaminati non

32. LEONARDI, Anastasio Bibliotecario cit . , pp . 90-104; SUPINO MARTINI, Caro-lina romana cit . , pp . 772-6 .

33. E. A. LOWE, Scriptura Beneventana. Facsimi les of South Italian and DalmatianManuscr i p t s f rom the S i xth to the Four t een th Cen tu ry, I , Oxfo r d 1 9 2 9 , t a v. XIII .Ulteriore bibliografia è raccolta ora in LOEW - BROWN, Hand Li st cit . , p . 122.

34. LOWE, Scr i p tura Beneventana ci t . , t av. XVI; LOEW - BROWN, Hand Li s tci t., p . 1 2 3 .

35. LOWE, Scriptura Beneventana c i t . , t a v. XVII; LOEW - BROWN, Hand Li s tc i t . , p . 1 6 8 .

36. LOWE, Scr i p tura Beneventana ci t . , t av. XV; LOEW - BROWN, H a n d L i s tc i t . , p . 1 4 6 .

37. LOWE, Scri ptura Beneventana ci t . , tav. XVIII ; LOEW - BROWN, Hand Li s tc i t . , p . 1 4 7 .

38. ADORISIO-FEDERICI, Un manufa t to medi eva le c it . , p . 4 8 6 r ico n o sco n o co mei l p r o c e d ime n t o d i a n a l i s i a r c h e o l o gic a sp e r ime n t a l e à l o r o p r o p o s t o n o n p o ssa« essere sempre, dovunque e da t u t t i u t i l izza t o , p o ich é esige u n so st ra t o t ecn icoed o rgan izzat ivo quale so l t an to una st ru t tu ra d i r icerca, a ciò appositamente final iz-zata, può fornire ».

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giustificasse la rappresentazione di un « codice medio » cui far rife-rimento nella valutazione dei dati offerti da ogni esemplare. Si èpreferito quindi presentare nelle relative coppie di tabelle (II -IV,VI -X) un quadro del raggruppamento dei valori entro scaglioni rego-lari. Anche la percentualizzazione del numero dei fogli utilizzati edi quelli scartati (tabelle I A -B), che ci è sembrata giustificata dallaquantità delle unità considerate, intende chiarire la ripartizione com-plessiva del materiale, ma non costituisce riferimento valido peri singoli codici.

Tutti i dati sono stati ricavati dall'esame dei soli quaternionidei 48 manoscritti. Gli altri tipi di fascicolo, assolutamente minori-rari, e più ancora i fascicoli mutili, avrebbero falsato i risultatidi un'indagine che si proponeva lo studio di alcuni aspetti dellafattura del codice nella sua forma più consueta. Abbiamo così indi-cato all'inizio di ogni scheda quanti e quali fogli di ogni mano-scritto sono stati utilizzati o scartati nell'acquisizione dei dati. Sol-tanto al materiale preso in considerazione si fa quindi riferimentonella presentazione dei risultati.

Un certo grado di formalizzazione si è rivelato inevitabilenella formulazione delle risposte che i manoscritti hanno fornito aidiversi parametri dell'analisi archeologica ". Così, ad esempio, perla segnatura dei fascicoli non si è data notizia della q o dei segniornamentali che accompagnano cifre e lettere, mentre dimensioni eimpaginazione sono state rilevate da un solo foglio, in linea di mas-sima il primo del secondo fascicolo, a condizione che non si disco-stasse dalle caratteristiche generali del codice. Non si sono perciòutilizzati fogli irregolari o non adatti per motivi diversi al rileva-mento dei dati ".

La scelta di ricavare dimensioni e caratteristiche dell'impagi-nazione da un solo foglio, oltre a rispondere alle esigenze di sem-plicità e verificabilità di cui si è detto, ci è sembrata più adatta allamisurazione empirica dei prodotti di un'attività artigianale che, purobbedendo a ben determinate regole, non riusciva a raggiungere

39. BOZZOLO -ORNATO, Pour une codicologie cit . , pp. 272-3 affermano giustamentec h e l a r id u z io n e e n t r o p a r a me t r i fo n d a me n t a l i d e i d a t i fo r n i t i d a u n p a r t ic o l a r emanoscrit to serve ad acquisire maggiori in formazioni general i e qu indi, in defin it iva,ad approfondire la conoscenza di quel lo stesso codice.

4 0 . Un b u o n esemp io è fo rn it o d a l Va t . l a t . 3 3 2 0 , co n t en en t e u n gl o ssa r io supiù colonne, la cui impaginazione normale è però su due sole.

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la ripetitiva esattezza di una macchina. Abbiamo quindi misurato ilfoglio e lo spazio compreso tra le estreme linee orizzontali e ver-ticali della rigatura con metodo altrettanto artigianale, cercando dievitare per quanto possibile le irregolarità dei margini e le frequentideviazioni dello strumento incisore. Non crediamo che una mediamatematica delle dimensioni, calcolata su un certo numero di misu-razioni, potrebbe fornire risultati più affidabili, tanto più che do-vrebbe comunque essere preceduta dalla eliminazione delle irrego-larità più vistose ".

Le misure del foglio e dello spazio rigato sono seguite dal-l'indicazione della proporzione, cioè del rapporto tra larghezza ealtezza ". Questo valore risponde alla necessità di individuare laforma tendenziale della superficie misurata: poiché la proporzionedi un quadrato è pari ad 1, la forma appare tanto più oblunga quantopiù il valore della proporzione si allontana dall'unità.

Siamo consapevoli che le dimensioni del foglio sono stateridotte dalla rifilatura, ma riteniamo con Bozzolo e Ornato che que-sto fatto, comune alla generalità dei manoscritti, non muti sostan-zialmente il valore della proporzione, avendo la rifilatura interessatosia l'altezza sia la larghezza ". Inoltre, pur ammettendo che le mi-sure volute da chi ha approntato il codice non siano più esatta-mente identificabili ", il confronto tra manoscritti tutti rifilati con-sente un panorama delle tendenze prevalenti in un scriptorium oin un gruppo di esemplari.

Coerente con quest'ultima esigenza ci è parso l'inserimento,tra i parametri dell'impaginazione, del rapporto tra l'area dei mar-gini e quella del foglio. La quantificazione della superficie riservata

41 . Gl i st essi BOZZOLO -ORNATO, Pour une h i s to i re c it . , pp . 239 -42 hanno con -st a t a to che gl i scar t i t ra l a med ia del l e l o ro misu razion i mu l t ip l e e i co rr isponden t idat i forn it i dal catalogo del la Bib l io teca nazionale d i Parigi sono est remamente l ievi.An ch e i l l o ro me t o d o p reved e l 'e l imin az io n e d e i fo gl i l e cu i d imen sio n i s i a l l o n -tanano troppo da quel le normali del codice (Pour une hi stoi re cit ., pp. 239-40).

42. BOZZOLO -ORNATO, Poto une hi s to i re c it . , p . 2 1 7 . S i n o t i ch e i l va l o re d e l l ap ro p o rz io n e è st a t o d a n o i a r ro t o n d a t o a l cen t esimo (ad esemp io i va l o r i d a 0 ,7 0 5a 0,714 sono unificat i a 0 ,71).

43. BOZZOLO -ORNATO, Po u r u n e h i s t o i r e c i t . , p . 2 4 4 ; Pour une codicaogiecit ., p. 295.

44 . La valu tazione del l 'est ensione del l a r ifil a tu ra p roposta da BOZZOLO -ORNATO,Pour une hi s toi re c i t . , p p . 2 4 6 -8 è , co me r ico n o sco n o gl i s t essi s t u d io si (p . 2 4 6 ) ,e s t r emamen t e ap p ro ssima t iva : i l so l o caso in cu i s i p u ò t en t a re u n a r ico st ru z io n edel l e d imension i o r igina l i è quel l o de i fogl i che p resen t ano r ip iegatu re agl i ango l i .

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ai margini in proporzione all'estensione del foglio, pur rimanendoleggermente inferiore al valore originario a causa della rifilatura,consente tuttavia di conoscere meglio, da un importante aspetto del-l'« architettura » della pagina, la volontà di chi ha concepito il codicee la disponibilità di materiale da parte dello scriptorium che loha prodotto.

Tra i parametri non utilizzati il più noto è forse l'unità di riga-tura proposta da Gilissen, cioè il rapporto tra altezza dello spaziorigato e numero delle interlinee". Oltre la già ricordata rinunciaal calcolo delle medie, ci hanno dissuaso nel caso specifico dall'adot-tare questo criterio di misurazione l'evidente irregolarità di molterigature e la frequente presenza di ribadimenti della primitivaincisione.

Per semplicità abbiamo fatto uso di espressioni tradizionalidella terminologia codicologica come « regola di Gregory »", « oldstyle » e « new style »", la cui formulazione originaria risultatalora più estesa del significato che abbiamo loro attribuito. Perrispetto della regola di Gregory intendiamo l'affrontarsi costantedello stesso lato della pergamena tra il verso di un foglio e il rectodel successivo (carne/carne, pelo/pelo). Con le espressioni di Rand« old style » e « new style » indichiamo rigature effettuate rispet-tivamente su più bifoli (raramente fogli) sovrapposti oppure suisingoli bifoli. Nel primo caso facce incise e facce in rilievo si con-trappongono regolarmente tra il verso di un foglio e il recto delsuccessivo (con l'ovvia esclusione del bifolio centrale), mentrenel secondo caso il fascicolo è costruito in modo da far affrontarefacce dalla rigatura omogenea ". L'espressione « old style » si rife-

45. GILISSEN, Un élément codi cologi que cit . , p . 152 .46 . Il t esto del l a comunicazione l e t t a il 7 agosto 1885 da Caspar René Gregory

al l 'Académie des Inscrip t ions et Bel les-Let t res d i Parigi ( t ito lo Les cahi ers des ma-nuscri ts grecs) è r is t amp a t o in L. GILISSEN, Prolégomènes à la codicologie. Recher-ches sur l a cons t ruct i on des cah i er s et l a mi se en page des manuscr i t s médi évaux,Gand 1977 (Les publi cations de Scriptorium, VII) , pp . 15-9 .

47 . La p rima fo rmulazione dei t ermin i « o ld style » e « new style », con l a rela-t iva appl icazione del criterio del la rigatura al la dotazione dei codici di Tours, apparvein E . K . RAND, How Many Leaves a l a Ti me?, i n Pa laeographi a Lat i na , V, Oxfo rd1927 (Si . Andrews Uni versi ty Publi cat i ons, XXIII) , pp . 52-78 .

48 . In rea l t à l e esp ression i « o ld styl e » new styl e » r iun iscono due operazion idiverse, l 'incisione e la disposizione dei fogl i nel l 'ordine prescel to , RAMO, H o w Ma n yLeaves c it . , p . 77 defin ì in iz ia lmen t e « new styl e » i l metodo d i r igare non uno ma

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risce esclusivamente alla rigatura originaria e prescinde dai ribadi-menti successivi che spesso, senza alcuna regolarità, cambiano l'aspettodell'incisione primitiva ".

Meritano un chiarimento anche le espressioni « lungo i mar-gini » e « all'intersezione delle linee », con le quali abbiamo indi-cato la posizione dei fori. In entrambi i casi si deve infatti inten-dere esclusa la parte interna del foglio, dove le linee orizzontali,che si prolungano normalmente sull'altra metà del bifolio, nonhanno bisogno di fori -guida ".

Si è rinunciato a indicare la forma dei fori per l'estrema dif-

due b ifo l i a l l a vo l t a e d i d isporl i successivamente in modo da r ispet t are nel lo st essot emp o l a rego l a d i Grego ry e l 'e sigen za d i fa r a ffro n t a re fra d i l o ro l e facce in c isee q u e l l e in r i l ievo . Su l l 'a rgo men t o l o st esso Rat e , t o rn ò in segu it o co n u n a r t ico l odal lo stesso t ito lo del p rimo, « H o w Ma n y Lea ves a i a T i m e? » , in Harvard Studi esi n Classi ca! Phi lology, XLIX (1938) , pp . 257 -60 (Appendi x a A . P . MCKINLAY -E . K. RAND, A Fragment o f Juvena l i n a Manuscr i p t o f Or léans , pp. 229-63), pre-c isan d o (p . 2 5 7 ) ch e l a d i ffe r en za p iù evid en t e fr a i d u e s t i l i co n sis t e n e l l a co n -trapposizione di facce incise e in ril ievo nel vecchio e nel l 'affrontarsi di facce entrambeincise o en t rambe in r il ievo nel nuovo. Ci è parso p iù ch iaro adot tare la t erminologiad i R a n d in q u e s t 'u l t imo se n so , t a n t o p iù c h e i b i fo l i d e i c o d ic i l a c u i r iga t u r a èd e fin i t a « n e w s t y l e » n e l l e n o s t r e sc h e d e so n o s t a t i c e r t a me n t e in c i s i u n o e l l avo l t a . Di q u est o fa t t o , so t t o va l u t a t o in p reced en za , s i a cco r se d e l r e s t o l o s t e ssoRano, Traces de p i qares dans quelques manuscr i t s da haut moyen àge, i n Académi edes Inscri pt i ons et Bel les-Lettres . Comptes renda: des séances de l 'année 1939, Paris1 9 3 9 , p p . 4 3 0 -1 , r ico n o scen d o ch e a To u rs a p a r t i re d a l l a met à d e l sec . IX si d if-fonde l 'uso d i r igare b ifo l io per b ifo l io .

49 . Non c i è sembrat a possib il e nel nost ro caso una met ico losa descr iz ione deisist emi d i r iga t u ra d e l t ip o d i q u e l l a co mp iu t a p e r i cod ici greci da J. LEROY,

Ladescr i p t i on cod i co log i que des manuscr i t s g recs de parchemi n , i nL a paléographiegrecque et byzant i ne, Par is 1977 (Col loques i n terna t i onaux du Cent re na t i ona l de

la recherche scienti fique, 559. Paris 21-25 octobre 1974), pp. 30-5; Quelques systèmesde réglure des manuscri ts grecs, i n Studi a codi cologi ca, a c u r a d i K . TREU, Berlin1977 (Texte und Untersuchungen zar Geschi chte der a l tchr i s t l i chen Li tera tur , 124),p p . 2 9 1 -3 1 2 . Le ir rego l a r i t à d e l t r acc ia t o e l a fr eq u en za d e i r ib ad imen t i c i h an n oan ch e su gger i t o d i r in u n c ia re a l l a d escr iz io n e d e i t ip i d i r iga t u ra o l t re l a semp l iceind icazione del l 'a l t ernat iva p iena pagina/due co lonne e del numero del l e l inee . Su lr i l e va me n t o d e i t ip i e l a me t o d o l o gia d e l l a l o r o c l a ss i fic a z io n e l a d ive r ge n z a d io p in io n i t r a gl i s t u d io s i è d e l r e s t o mo l t o a mp ia , c o me d imo st r a a n c h e i l r e c e n -t issimo in t erven to d i L. GILISSEN, Le: réglures des manuscri ts . Réflexi ons sur quel-ques éludes récentes, in Scri ttura e civi ltà, V (1981), pp. 231-52.

5 0 . Ne i c o d ic i in su l a r i in ve c e i fo r i s i t r o va n o a n c h e n e l l a p a r t e in t e rn a d e lfogl io , cfr. da u l t imo J. VEZIN, La réali sation matéri elle des manuscri ts latin: pendantle hau t moyen dge, i n Cod i co log i ca . 2 . B lémen t s pone une cod i co log i e comparée ,Leiden 1978, pp. 30-2.

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ficoltà di formalizzare dati molto variabili e incoerenti". Abbiamoinvece incluso il parametro dell'esecuzione della foratura, che si èrivelato un indicatore molto significativo. Nei codici esaminati ifori sono stati praticati in due modi, sull'intero fascicolo compostoe piegato (perforando cioè in una sola volta otto fogli sovrapposti)oppure su un solo bifolio piegato per ogni fascicolo "'. Entrambii sistemi mirano a un'economia di tempo e di lavoro, ma solo ilprimo consente la rigatura « new style », che richiede fori -guidaper ciascun bifolio".

5 1 . Pe r u n a c a t a l o ga z io n e d e l l e fo r me d e i fo r i e i l c o n se gu e n t e t e n t a t ivo d ir i s a l i r e a gl i s t r u me n t i u s a t i p e r p r a t i c a r l i s i ve d a i n p a r t i c o l a r e L . W . JONES,Pri cki ng Manuscr i p t s • the Ins t ruments and Thei r S i gn i f i cance, i n Specu lum, XXI(1946), pp. 389-403.

5 2 . S i t r a t t a d i s i s t e mi d i u so l a r gh iss imo , s ia n e i c o d ic i l a t in i s ia in q u e l l igreci, cfr . r ispet t ivamente L. W. JONES, Pr i cki ng Sys tems i n New York Manuscr i p ts ,i n Mi scellanea Gi ovanni Mercati , VI, Cit t à d e l Vat icano 19 46 (S tud i e Tes t i , 126),pp. 82-3 e J. IRIGOIN, Pour une l i nde des centres de copi e byzant i ns , in Scriptorium,XII (1 9 5 8 ) , p . 2 1 4 . S i n o t i ch e , q u an d o l a fo ra t u ra è p ra t ica t a su u n so l o b ifo l io ,esso si t rova nel la posizione p iù esterna o in quel la p iù in terna del fascicolo .

53. JONES, Pricking Systems cit . , pp. 85-6.

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I CODICI NONANTOLANI

BAMBERG, Staatsbibliothek, Patr. 20 (B.III.30), ff. 70-176

Utilizzati undici fascicoli, II (ff. 77-84), IV -VIII (ff. 91-130), X -XI(ff. 135-150), XIII -XV (ff. 153-176), per un totale di ottantotto fogli.Non utilizzati diciannove fogli (70-76, 85-90, 131-134, 151-152).

Dimensioni (f. 77)199 X 125 (proporzione 0,63).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: non visibile.

Impaginazione (f. 77)Piena pagina; linee 17; spazio rigato 149 X 98 (proporzione 0,66);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,41.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato.

COLOGNY-GENÈVE, Fondation Martin Bodmer - Biblioteca Bodme-riana, Bodmer 98

Utilizzati ventuno fascicoli, I -XXI (ff. 1-168), per un totale di cen-tosessantotto fogli. Non utilizzato un foglio (169).

Dimensioni (f. 9)301 x 200 (proporzione 0,66).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: lettere nella parte sinistra del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 9).Due colonne; linee 30; spazio rigato 230 X 162 (proporzione 0,70);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,38.

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato.

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COLOGNY-GENÈVE, Fondation Martin Bodmer - Biblioteca Bodme-riana, Bodmer 99

Utilizzati ventiquattro fascicoli, I -V (ff. 1-40), VII -XVI (ff. 47-126),XVIII -XXVI (ff. 136-207), per un totale di centonovantadue fogli. Nonutilizzati diciotto fogli (41-46, 127-135, 208-210).

Dimensioni (f. 9)299 X 201 (proporzione 0,67).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory tranne che

per i bifoli 104-109, 105-108, 106-107.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 9)Due colonne; linee 30; spazio rigato 229 X 160 (proporzione 0,70);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,39.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato.

PARIS, Bibliothèque nationale, n.a.l. 1672, ff. 1-86

Utilizzati dieci fascicoli, I -X (ff. 1-80), per un totale di ottanta fogli.Non utilizzati sei fogli (81-86).

Dimensioni (f. 9)271 X 172 (proporzione 0,63).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.

40 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del versodell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 9)Due colonne; linee 30; spazio rigato 217 X 144 (proporzione 0,66);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,33.

Rigatura« Old style », due bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato.

Roma, Biblioteca nazionale, Sess. 16 (2101)

Utilizzati quattro fascicoli, II -IV (ff. 10-32), VI (ff. 41-48), per untotale di trentadue fogli. Non utilizzati ventiquattro fogli (3-9, 33-40, 49-57).

Nella numerazione è ripetuto il f. 28.

Dimensioni (f. 10)274 x 179 (proporzione 0,65).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 10)Piena pagina; linee 28; spazio rigato 205 X 144 (proporzione 0,70);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,40.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato.

ROMA, Biblioteca nazionale, Sess. 23 (1254)

Utilizzati ventisette fascicoli, I -XI (ff. 1-88), XIII -XXI (ff. 96-167),XXIII -XXIX (ff. 175-230), per un totale di duecentosedici fogli. Nor.utilizzati quattordici fogli (89-95, 168-174).

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 41

Dimensioni (f. 9)294 X 210 (proporzione 0,71).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory tranne che

per il bifolio 186/187.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio tranne che per il fase. I, segnato con lettera nellastessa posizione.

Impaginazione (L 9)Piena pagina; linee 31; spazio rigato 226 X 166 (proporzione 0,73);

rapporto tra l'area dei margini e qualla del foglio 0,39.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta tranne che per i fascc. V, VIII,

XI, XXV, rigati due bifoli alla volta, e per il fase. IV, rigato già piegato.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee tranne che per i fasce. X, XV,

XXI, nei quali i fori sono disposti lungo i margini.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato tranne che per i

fascc. XXVIII e XXIX, forati su un solo bifolio piegato.

ROMA, Biblioteca nazionale, Sess. 26 (2097)

Utilizzati diciotto fascicoli, I -VI (ff. 1-48), VIII -XV (fI. 53-116),XIX (ff. 131-138), XXI -XXIII (ff. 149-172), per un totale di centoqua-rantaquattro fogli. Non utilizzati trentatré fogli (49-52, 117-130, 139-148,173-177).

Dimensioni (f. 9)300 X 205 (proporzione 0,68).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 9)Due colonne; linee 27; spazio rigato 223 X 162 (proporzione 0,73);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,41.

4 2 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

Rigatura« Old style », qua t t ro bifol i a l la vol ta t ranne che per i fa sce. I e

XIII, r igati due bifoli a lla volta .

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta , a fascicolo piegato.

ROMA, Biblioteca nazionale, Sess. 38 (2095), ff. 1-56

Uti l izza t i qua t t ro fa scicol i , I ( ff. 1 -8 ) , I I I -V ( ff. 19 -42 ) , per untotale di trentadue fogli. Non utilizzati ventiquattro fogli (9-18, 43-56).

Dimensioni (f. 19)

320 X 190 (proporzione 0,59).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : ci fre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 19)

Piena pagina; linee 29; spazio rigato 238 X 155 (proporzione 0,65);rapporto tra l 'area dei margini e quella del foglio 0,39.

Rigatura« Old style », quattro bifoli a lla volta .

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta , a fascicolo piegato.

ROMA, Biblioteca nazionale, Sess. 38 (2095), ff. 56 a-139

Utilizzati nove fascicoli, I (ff. 56 a -63), III -X (ff. 71-134), Per untota le di settantadue fogli . Non util izzati dodici fogli (64-70, 135439).

Dimensioni (f. 71)

319 X 193 (proporzione 0,61).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : ci fre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 43

Impaginazione (f. 71)Piena pagina; linee 29; spazio rigato 237 x 157 (proporzione 0,66);

rapporto tra l 'area dei margini e quella del foglio 0,40.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta , a fascicolo piegato.

ROMA, Biblioteca nazionale, Sess. 39 (1372), ff. 50-57 + S e s s .96 (1565), ff. 1-204

Utilizzati ventiquattro fascicoli, I -IV (Sess. 39, ff. 50-57 + Sess. 96,ff. 1-24), VI -XX (ff. 28-146), XXII -XXIV (ff. 154-177), XXVI -XXVII(ff. 185-200), per un totale di centonovantadue fogli. Non utilizzati ven-tuno fogli (25-27, 147-153, 178-184, 201-204).

Nella numerazione è ripetuto il f. 74.

Dimensioni (f. 1)

273 X 171 (proporzione 0,63).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : cifre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 1 )

Due colonne; linee 27; spazio rigato 208 X 142 (proporzione 0,68);rapporto tra l 'area dei margini e quella del foglio 0,37.

Rigatura« Old style », quattro bifoli a lla volta tranne che per i fasce. XIII-

XVII, rigati due bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta , a fascicolo piegato.

ROMA, Biblioteca nazionale, Sess. 40 (1258), ff. 1-184

Utilizzati ventuno fascicoli, 1 -VII (ff. 1-56), IX-XXII (ff. 67-178),per un tota le di centosessantot to fogli . Non u ti l izza t i sedici fogli (57-66, 179-184).

44 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

Dimensioni (f. 9)

297 X 200 (proporzione 0,67).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : ci fre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 9 )

Due colonne; linee 25; spazio rigato 231 x 164 (proporzione 0,71)rapporto tra l 'area dei margini e quella del foglio 0,36.

Rigatura

« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta , a fascicolo piegato.

ROMA, Biblioteca nazionale, Sess. 40 (1258), ff. 185-205

Utilizzati due fascicoli, I -II (ff. 185-200), per un totale di sedici fogli.Non utilizzati cinque fogli (201-205).

Dimensioni (f. 193)

298 X 198 (proporzione 0,66).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: non visibile.

Impaginazione (f. 193)

Due colonne; linee 23; spazio rigato 243 X 172 (proporzione 0,71);rapporto tra l 'area dei margini e quella del foglio 0,29.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: non definibile tranne che per la pr ima metà del fasc. I,

in cui i fori sono parzialmente visibili lungo i margini.Esecuzione: non definibile.

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 45

ROMA, Biblioteca nazionale, Sess. 41(1479)

Utilizzati diciannove fascicoli, I -X (II. 1-80), XII -XV (ff. 91-122),XVII -XIX (ff. 131-154), XXI -XXII ((I. 163-178), per un totale di cen-tocinquantadue fogli. Non utilizzati trentuno fogli (81-90, 123-130, 155-162, 179-183).

Dimensioni (f. 9)

298 X 206 (proporzione 0,69).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : cifre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 9 )

Due colonne; linee 27; spazio rigato 224 X 162 (proporzione 0,72);rapporto tra l 'area dei margini e quella del foglio 0,41.

Rigatura« Old style », quattro bifoli a lla volta tranne che per i fascc. V -VI

e XIII, rigati due bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta , a fascicolo piegato.

Roma, Biblioteca nazionale, Sess. 63 (2102)

Utilizzati ventiquattro fascicoli, II -X (ff. 10-81), XII -XVI (ff. 88-127), XVIII -XXIII (ff. 138-185), XXV -XXVIII (ff. 195-226), per untota le di centonovantadue fogli . Non utilizzati trentaquattro fogli (1-9 ,82-87, 128-137, 186-194).

Dimensioni (f. 10)

267 X 180 (proporzione 0,67).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : cifre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 10)

Piena pagina; linee 27; spazio rigato 206 X 145 (proporzione 0,70);rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,38.

46 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: a ll 'intersezione delle l inee tranne che per i fasce. IX-X,

nei quali i fori sono disposti lungo í margini.Esecuzione: in una sola volta , a fascicolo piegato.

ROMA, Biblioteca nazionale, Sess. 66 (2098)

Utilizzati diciannove fascicoli, II -XVII (11. 7-134), XIX -XXI (ff. 142-165), per un totale di centocinquantadue fogli. Non utilizzati diciassettefogli (1-6, 135-141, 166-169).

Dimensioni (f. 7)

284 X 194 (proporzione 0,68).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : ci fre romane a l centro del margine infer iore del verso_

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 7)

Due colonne; linee 26; spazio rigato 212 X 150 (proporzione 0,71)rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,42.

Rigatura

« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: a l l 'intersezione del le l inee nei fasce. IV -VIII ; lungo i

margini nei fasce. IX-XIII, XV, XVII; in parte all'intersezione delle linee,in parte lungo i margini nei fascc. II -III, XIV, XVI, XIX -XXI.

Esecuzione: in una sola volta , a fascicolo piegato.

ROMA, Biblioteca nazionale, Sess. 70 (1557)

Uti l izza t i tu t t i i vent iset te fa scicol i , per un tota le di duecentose-dici fogli .

Dimensioni (f. 11)

278 X 183 (proporzione 0,66).

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 47

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : cifre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 11)

Piena pagina; linee 25; spazio rigato 206 X 144 (proporzione 0,70);rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,42.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: a ll 'intersezione delle linee tranne che per il fase. XX, in

cui i fori sono disposti in parte all 'intersezione delle linee, in parte lungoi margini .

Esecuzione: in una sola volta , a fascicolo piegato.

ROMA, Biblioteca nazionale, Sess. 74 (1307)

Utilizzati dieci fascicoli, I -X (ff. 1-80), per un totale di ottanta fogli.Non utilizzati cinque fogli (81-85).

Dimensioni (f. 9)253 x 166 (proporzione 0,66)

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza del le facce: r ispet ta ta la regola di Gregory tranne che

per il bifolio 67/70.Segna tu ra : cifre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 9 )

Piena pagina; linee 26; spazio rigato 200 X 130 (proporzione 0,65);rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,38.

Rigatura« Old style », quattro bifoli a lla volta tranne che per i fasce. I -I l ,

rigati due bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta , a fascicolo piegato.

48 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

ROMA, Biblioteca nazionale, Sess. 95 (2081)

Utilizzati venti fascicoli, I (ff. 1-8), III -V (ff. 16-39), VII -VIII(ff. 50-65), XI -XXIV (l'I. 78-188), per un totale di centosessanta fogli.Non utilizzati trentadue fogli (9-15, 40-49, 66-77, 189-190).

Nella numerazione non è compreso un foglio tra i ff. 70 e 71 edè ripetuto il f. 123.

Dimensioni (f. 16)

285 X 190 (proporzione 0,67).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 16)

Piena pagina; linee 20; spazio rigato 205 X 134 (proporzione 0,65);rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,49.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta tranne che per i fasce. V,

VII -VIII, XI -XII, rigati due bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee tranne che per il fasc. V, in

cui i fori sono disposti lungo i margini.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato tranne che per i

fascc. XIII -XVII, forati su un solo bifolio piegato.

ROMA, Biblioteca nazionale, V. E. 1347

Utilizzati ventiquattro fascicoli, I -XVI (ff. 1-128), XVIII -XXV (139-202), per un totale di centonovantadue fogli. Non utilizzati quattordicifogli (129-138, 203-206).

Dimensioni (f. 9)273 X 191 (proporzione 0,70).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 49

Impaginazione (f. 9)Due colonne; linee 26; spazio rigato 211 X 157 (proporzione 0,74);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,36.

Rigatura« Old style », a fascicolo già piegato tranne che per il fase. I, rigato

due bifoli alla volta, e per i fascc. II, V -VI, XVI, rigati quattro bifolialla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato.

ROMA, Biblioteca nazionale, V. E. 1348

Utilizzati diciassette fascicoli, I -XVII (ff. 1-136), per un totale dicentotrentasei fogli. Non utilizzati quattro fogli (137-140).

Dimensioni (f. 9)294 X 202 (proporzione 0,69).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 9)Piena pagina; linee 27; spazio rigato 227 x 165 (proporzione 0,73);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,37.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee nei fascc. XIV -XVII;

lungo i margini nei fascc. III -V; in parte all'intersezione delle linee, inparte lungo i margini nei fasce. VI -XIII.

Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato.

ROMA, Biblioteca nazionale, V. E. 1452

Utilizzati tredici fascicoli, II -VII (ff. 7-54), XII -XIII (ff. 88-103),XV (ff. 110-117), XVII -XX (ff. 128-159), per un totale di centoquattro

50 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

fogli. Non utilizzati sessantaquattro fogli (1-6, 55-87, 104-109, 118-127, 160-168).

Dimensioni (f. 7)285 X 195 (proporzione 0,68).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso_

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 7)Piena pagina; linee 28; spazio rigato 219 x 156 (proporzione 0,71)

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,39.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta tranne che per i fasce. IV

rigato già piegato, VI, privo di rigatura, XV, rigato due bifoli alla volta

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee tranne che per i fascc. IV e VI

nei quali i fori non sono visibili.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato.

VATICANO (CITTÀ DEL), Archivio Segreto Vaticano, Misc., ATM. XI, 19

Utilizzati tutti i tredici fascicoli, per un totale di centoquattro fogli.

Dimensioni (f. 9)174 x 109 (proporzione 0,63).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 9)Piena pagina; linee 20; spazio rigato 135 X 88 (proporzione 0,65);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,37.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 51

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee tranne che per i fascc. V,

XI -XII, nei quali i fori sono disposti lungo i margini.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato tranne che per il

fasc. XIII, in cui i fori sono visibili soltanto sul f. 97.

VATICANO (CITTÀ DEL), Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 5951

Utilizzati sedici fascicoli, I -V (ff. 1-40), VII -XIII (ff. 51-106), XV-XVIII (ff. 117-148), per un totale di centoventotto fogli. Non utilizzativentisette fogli (41-50, 107-116, 149-155).

Dimensioni (f. 21)318 X 209 (proporzione 0,66).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 21)Piena pagina; linee 28; spazio rigato 240 x 168 (proporzione 0,70);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,39.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta tranne che per il fase. III,

rigato due bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato, nei fascc. I -V,

VII-IX; su un solo bifolio piegato nei fasce. X -XIII, XV -XVIII.

VATICANO (CITTÀ DEL), Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 9882

Utilizzati trentasei fascicoli, I -XXI (ff. 2-169), XXIII-XXXVII (ff. 180-298), per un totale di duecentoottantotto fogli. Non utilizzati diecifogli (170-179).

Nella numerazione è ripetuto il f. 266.

Dimensioni (f. 10).

220 X 135 (proporzione 0,61).

52 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory tranne che

per il bifolio 109/110.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 10)Piena pagina; linee 16; spazio rigato 162 X 98 (proporzione 0,60);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,47.

Rigaturaot Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: all'intersezione delle linee tranne che per il fase. XXIX,

in cui i fori sono disposti in parte all'intersezione delle linee, in partelungo i margini.

Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato.

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

I CODICI DEL GRUPPO DI CONFRONTO

53

NOVARA, Biblioteca capitolare, LI (33)

Utilizzati tredici fascicoli, II (ff. 8-15), IV -XIII (ff. 23-102), XV -XVI(ff. 113-128), per un totale di centoquattro fogli. Non utilizzati trentafogli (I, 1-7, 16-22, 103-112, 129-133).

Dimensioni (f. 8)313 X 215 (proporzione 0,69).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 8)Piena pagina; linee 23; spazio rigato 221 X 168 (proporzione 0,76);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,45.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta tranne che per i fascc. IV,

IX-X, rigati due bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: lungo i margini tranne che per i fascc. XV -XVI, nei quali

i fori sono disposti all'intersezione delle linee.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato tranne che per i

fasce. XII -XIII, XV -XVI, forati su un solo bifolio piegato.

NOVARA, Biblioteca capitolare, UCV (71)

Utilizzati tredici fascicoli, I -XIII (ff. 1-104), per un totale di cen-toquattro fogli. Non utilizzati otto fogli (105-112).

Dimensioni (f. 17)304 X 229 (proporzione 0,75).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

54 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

Impaginazione (f. 17)Piena pagina; linee 33; spazio rigato 234 X 174 (proporzione 0,74);

rapporto tra l 'area dei margini e quella del foglio 0,42.

Rigatura« New style », t r a n n e ch e p e r i f a sce . r iga t i du e bi fol i

alla volta.

ForaturaPosiz ione: in pa r t e a l l ' i n t er sezione del l e l inee, in pa r t e lu ngo i

margini.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato.

NOVARA, Biblioteca capitolare, LXXI (134)

Utilizzati ventiquattro fascicoli , II -XII (ff. 8-95), XIV -XXVI (ff.102-205) , per un tota le di centonovantadue fogl i . Non u t i l izza t i vent ifogli (1-7, 96-101, 206-212).

Dimensioni (f. 8 )

285 x 213 (proporzione 0 ,75).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : cifre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 8)Piena pagina; linee 26; spazio rigato 202 X 148 (proporzione 0,73);

rapporto tra l 'area dei margini e quella del foglio 0,51.

Rigatura« New style » tranne che per i l fasc. IV, in cu i i due bifol i interni

sono r iga t i in una sola vol ta .

ForaturaPosizione: lungo i margini.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato.

NOVARA, Biblioteca capitolare, LXXVI (22)

Utilizzati nove fascicoli, I -II (ff. I, 1-15), IV -V (ff. 24-39), VII -VIII(ff. 49-64) , X (ff. 69-76) , XIII -XIV (ff. 92-107) , per un tota le di set-tantadue fogli. Non utilizzati quarantadue fogli (16-23, 40-48, 65-68, 77-91, 108-113).

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 55

Dimensioni (f. 24)280 x 200 (proporzione 0,71).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : non visibi le t ranne che per i l fa se. VII , numera to con

cifra romana a l centro del margine infer iore del verso dell 'u ltimo fo-gl io (56) .

Impaginazione (L 24)

Piena pagina; linee 27; spazio rigato 197 X 157 (proporzione 0,80);rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,45.

Rigatura« New style » t ranne che per i l fa se. I , in cu i i due bi fol i interni

sono rigati in una sola volta .

ForaturaPosizione: lungo i margini.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato.

NOVARA, Biblioteca capitolare, LXXXIII (49)

Util izzati quattordici fascicoli , I -III (ff. 1 -24), V -VI (ft . 29-44),VIII -XIV (ff. 54-109), XVI -XVII (ff. 118-133), per un tota le di cen-tododici fogli . Non u t i l izza t i t rentadue fogli (25-28 , 45-53 , 110-117 ,134-144).

Dimensioni (f. 29)

287 X 229 (proporzione 0,80).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tura : cifre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 29)

, Piena pagina; linee 27; spazio rigato 204 X 157 (proporzione 0,77);rapporto tra l 'area dei margini e quella del foglio 0,51.

Rigatura« New style » t ranne che per i l fase. V, in cu i è sta ta presumibi l-

mente invertita la posizione del bifolio 31/34.

56 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

ForaturaPosizione: lungo i margini .Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo piegato.

R O M A , B i b l i o t e c a C a s a n a t e n s e , 6 4 1 , f f . 1 - 8 2

Utilizzati sette fascicoli, I -VI (ff. 1-48), IX (li 61-68), per un totaledi c i n q u a n t a s e i f o gl i . N o n u t i l i z z a t i ve n t i s e i f o gl i ( 4 9 - 6 0 , 6 9 - 8 2 ) .

Dimensioni ( f . 9 )

2 5 2 X 2 0 5 ( p r o p o r z i o n e 0 , 8 1 ) .

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : cifre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione ( f . 9 )

P i e n a p a g i n a ; l i n e e 2 8 ; s p a z i o r i ga t o 1 9 8 X 1 5 4 ( p r o p o r z i o n e 0 , 7 8 ) ;

r a p p o r t o t r a l ' a r e a d e i m a r g i n i e q u e l l a d e l f o g l i o 0 , 4 1 .

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: lungo i margini.Esecuzione: su un solo bifolio piegato.

R O M A , B i b l i o t e c a C a s a n a t e n s e , 1 0 8 6

Utilizzati cinque fascicoli, I -III (ff. 1-24), VIII-IX (ff. 49-64), peru n t o t a l e d i q u a r a n t a f o gl i . N o n u t i l i z z a t i ve n t i c i n q u e fo gl i ( 2 5 - 4 8 ) .

N e l l a n u m e r a z i o n e è r i p e t u t o i l f . 4 7 .

Dimensioni ( f . 9 )

3 2 2 X 2 4 1 ( p r o p o r z i o n e 0 , 7 5 ) .

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : cifre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione ( f . 9 )

D u e c o l o n n e ; l i n e e 3 8 ; s p a z i o r i ga t o 2 6 0 X 2 0 2 ( p r o p o r z i o n e 0 , 7 8 ) ;

r a p p o r t o t r a l ' a r e a d e i m a r g i n i e q u e l l a d e l f o g l i o 0 , 3 2 .

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: lungo i margini.Esecuzione: su un solo bifolio piegato.

57

R O M A , B i b l i o t e c a n a z i o n a l e , F a r f . 2 9 ( 3 4 1 ) , f f . 7 - 2 8 6

Utilizzati trenta fascicoli, I -VIII ((f. 7-70), X -XII (ff. 77-99), XIV-X V I I ( f f . 1 1 3 - 1 4 4 ) , X I X - X X X ( f f . 1 5 1 - 2 4 6 ) , X X X I I I - X X X V ( f f . 2 6 3 - 2 8 6 ) ,

per un totale di duecentoquaranta fogli. Non utilizzati quarantadue fogli( 7 1 - 7 6 , 1 0 0 - 1 1 2 , 1 4 5 - 1 5 0 , 2 4 7 - 2 6 2 ) .

N e l l a n u m e r a z i o n e s o n o s t a t i r i p e t u t i i f f . 8 9 e 1 4 8 .

Dimensioni ( f . 1 5 )

3 4 8 x 2 8 2 ( p r o p o r z i o n e 0 , 8 1 ) .

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza del le facce: r ispet ta ta la regola di Gregory tranne che

p e r i l b i f o l i o 2 3 3 / 2 3 6 .

Segnatura : non visibi le t ranne che per i l fasc. XXI, numera to concifra romana a l centro del margine infer iore del verso dell 'u ltimo fo-g l i o ( 1 7 4 ) .

Impaginazione ( f . 1 5 )

D u e c o l o n n e ; l i n e e 2 8 ; s p a z i o r i ga t o 2 7 2 X 2 2 0 ( p r o p o r z i o n e 0 , 8 1 ) ;

r a p p o r t o t r a l ' a r e a d e i m a r gi n i e q u e l l a d e l f o gl i o 0 , 3 9 .

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta tranne che per i fascc. XXIX-

XXX, XXXIII-XXXV, rigati due bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: lungo i margini.Esecuzione: su un solo bifolio piegato tranne che per i fasce. XXIX-

XXX, XXXIII-XXXV, forati in una sola volta già piegati.

VATIC ANO ( C ITTÀ DE L) , B ib l io t e c a Ap o s t o l i c a Va t i c a n a , P a l . l a t . 1 6 9

Utilizzati sedici fascicoli, I -II (il. 1-16), IV -XI (11. 25-88), XIII -XVIII(11. 94-141), per un totale di centoventotto fogli. Non utilizzati ventitréfo gl i ( 1 7 - 2 4 , 8 9 - 9 3 , 1 4 2 - 1 5 1 ) .

58 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

Dimensioni (f. 13)302 X 200 (proporzione 0,66).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza del le facce: r ispet ta ta la regola di Gregory t ranne che

per i bifoli 10/15, 36/ 37, 104/ 107, 105/ 106, 113/114, 127/ 132, 129/130, 135/140, 137/ 138.

Segna tu ra : cifre romane a l centro del margine infer iore del versodell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 13)Piena pagina; linee 23; spazio rigato 234 X 145 (proporzione 0,62);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,44.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: lungo i margini t ranne che per i fascc. XVI -XVII , nei

quali i fori sono disposti all 'intersezione delle linee.Esecu zione: su u n solo b i fo l io p iega to t r a nne che per i l fa sc . I ,

forato in una sola volta già piegato.

VATICANO (CITTÀ DEL), Biblioteca Apostolica Vaticana» Pal. lat. 1547

Utilizzati quattro fascicoli, IV -V (ff. 23-38), XIII (ff. 92-99), XVIII(ff. 131-138), per un totale di trentadue fogli. Non utilizzati centosedicifogli (1-22, 39-91, 100-130, 139-148).

Dimensioni (f. 23)245 X 166 (proporzione 0,68).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: mai rispettata la regola di Gregory.Segnatura: lettere o cifre romane al centro del margine inferiore del

verso dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 23)Piena pagina; linee 29; spazio rigato 198 X 129 (proporzione 0,65);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,37.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 59ForaturaPosizione: lungo i margini t ranne che per i l fa sc. I I , in cu i i for i

sono disposti in parte all'intersezione delle linee, in parte lungo i margini.Esecuzione: su un solo bifolio piegato.

VATICANO (CITTÀ DEL), Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 1823

Utilizzati ventuno fascicoli, I-IX (ff. 1-72), XI -XIV (ff. 80-111),XVII -XXIV (ff. 118-181), per un tota le di centosessantotto fogli . Nonutilizzati tredici fogli (73-79, 112-117).

Per un errore di legatura a ttua lmente i l fasc. VII si presenta comeun qu inione e l 'VIII come un ternione.

Dimensioni (f. 9).236 X 175 (proporzione 0,74).

Composizione dei fascicoliAlternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory (fa apparen-

temente eccezione il bifolio 35/38 per un errore di legatura).Segna tu ra : cifre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 9)Piena pagina; linee 24; spazio rigato 174 X 120 (proporzione 0,69);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,49.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: lungo i margini.Esecuzione: in una sola volta , a fascicolo piegato tranne che per il

fase. XIII , fora to su un solo bifolio piegato.

VATICANO (CITTÀ DEL), Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 1997

Utilizzati quindici fascicoli, II (ff. 8-15), IV -XVI (ff. 22-125), XXI(ff. 150-157), per un totale di centoventi fogli. Non utilizzati trentasettefogli (1-7, 16-21, 126-149).

Dimensioni (f. 12)277 X 194 (proporzione 0,70).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.

60 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane nella barre A..ectra 9-101 9_ laanà5111C 1 1 1 1 C r lo r e aeiverso dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 12)Due colonne; linee 27; spazio rigato 198 x 150 (proporzione 0,76);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,45.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: lungo i margini tranne che per il fasc. XVI, in cui i_ ILeinente Visibili.Esecuzione: in una sola volta, a fascicolo

fasce. IV -V, forati su un solo bifolio piegato. piegato tranne che per i

VATICANO (CITTÀ DEL), Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3313

Utilizzati trentanove fascicoli, II -VIII (ff. 5-60), XII -XIV (ff. 87-110),XVI-XXXI (ff. 115-242), XXXIII-XLV (ff. 249-352), per un totale ditrecentoclodici fogli. Non utilizzati quaranta fogli (1-4, 61-86, 111-114, 243-248).

Dimensioni (f. 5)298 x 212 (proporzione 0,71).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane nella parte destra del margine inferiore del

verso dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 5)Piena pagina; linee 26; spazio rigato 199 X 154 (proporzione 0,77);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,51.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: lungo i margini.Esecuzione: su un solo bifolio piegato.

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 61

VATICANO (CITTÀ DEL), Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3314

Utilizzati diciotto fascicoli, "XVIII (ff. 1-136, 144-151), per untotale di centoquarantaquattro fogli. Non utilizzati tredici fogli (137-143,152-157).

Per un errore di legatura sono stati invertiti i fascicoli XVIII e XIX.

Dimensioni (f. 13)340 X 235 (proporzione 0,69).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory tranne che

per il bifolio 84/85.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 13)Due colonne; linee 30; spazio rigato 261 X 191 (proporzione 0,73);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,38.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: lungo i margini.Esecuzione: su un solo bifolio piegato.

VATICANO (CITTÀ DEL), Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3320

Utilizzati ventisette fascicoli, I -XXVII (ff. 1-216), per un totale diduecentoseclici fogli. Non utilizzati tre fogli (217-219).

Dimensioni (f. 25)350 X 275 (proporzione 0,79).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane nella parte destra del margine inferiore del

verso dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 25)Due colonne; linee 36; spazio rigato 265 X 211 (proporzione 0,80);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,42.

62 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: lungo i margini.Esecuzione: su un solo bifolio piegato.

VATICANO (CITTÀ DEL), Bib l i o t e ca Apos to l i ca V at i cana, V at . l a t . 4965

U t i l i z z at i qu i nd i ci fasci co l i , I ( f f . 1 -7) , I I I -V I I I ( f f . 12-59) , X -X V I I(ff. 72-135), per un totale di centoventi fogli. Non utilizzati trentacinquefogl i ( 8 -11 , 60 -71 , 136-154) .

Nella numerazione è ripetuto il f. 1 .

Dimensioni ( f . 1 2 )

3 6 6 X 2 5 4 ( p ro p o rz i o n e 0 , 6 9 ) .

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : ci fre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 1 2 )

D u e co l o n n e ; l i n e e 3 1 ; s p az i o r i ga t o 2 6 1 X 1 7 9 ( p r o p o r z i o n e 0 , 6 9 ) ;r appor t o t r a l 'a r e a de i margi n i e que l l a de l fogl i o 0 , 50 .

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: a l l 'intersezione delle l inee nei fascc. VII -VIII ; lungo i

margini nei fascc. I, III -VI; in parte all 'intersezione delle linee, in partelungo i margini nei fascc. X -XVII.

Esecuzione: su un solo bifolio piegato.

VATICANO (CITTÀ DEL), Bib l i o t e ca Apos to l i ca V at i cana, V at . l a t . 5749

Utilizzati quindici fascicoli, I -XV (ff. 1-120), per un totale di cen-t ove n t i fogl i . N on u t i l i z z at i s e t t e fogl i ( 121-127) .

Dimensioni ( f . 9 )

2 8 5 X 2 2 0 ( p r o p o r z i o n e 0 , 7 7 ) .

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 63

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segna tu ra : cifre romane a l centro del margine infer iore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione ( f . 9 )

Piena pagina; linee 34; spazio rigato 203 X 151 (proporzione 0,74);rappor t o t r a l 'a re a de i margi n i e que l l a de l fogl i o 0 , 51 .

Rigatura«New style ».

ForaturaPosizione: in pa r te a l l ' i n ter sezione del l e l inee, in pa r te lu ngo i

margini.Esecuzione: in una sola volta , a fascicolo piegato.

VATICANO (CITTÀ DEL), Bibl io t e ca Apos tol i ca Vat i cana, Vat . l at . 5754

U t i l i z z a t i ve n t i qua t t ro f as c i co l i , 1 -V I I ( f f . 1 -56 ) , X -X I ( ( L 73 -88 ) ,XIV -XXVIII (ff. 107-227), per un totale di centonovantadue fogli. Nonu t i l i z z at i t re n t ase i fogl i ( 57-72 , 89-106 , 228-229) .

N e l l a n u m e r az i o n e m an ca i l f . 2 1 7 .

Dimensioni ( f . 9 )

2 9 0 X 2 2 3 ( p r o p o r z i o n e 0 , 7 7 ) .

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: non visibile.

Impaginazione (f. 9)

P i e n a p agi n a ; l i n e e 2 6 ; s p az i o r i ga t o 2 1 3 X 1 6 0 ( p r o p o r z i o n e 0 , 7 5 ) ;r ap p o r t o t r a l 'a r e a d e i m argi n i e q u e l l a d e l fo gl i o 0 , 4 7 .

Rigatura« New style ».

ForaturaPosizione: in pa r te a l l ' i n ter sezione del l e l inee, in pa r te lu ngo i

margini.Esecuzione: in una sola volta , a fascicolo piegato.

64 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

VATICANO (CITTÀ D E L ) , Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 5764

Utilizzati quattordici fascicoli, I -VIII (ff. 1-64), XI (ff. 78-85), XVI(ff. 118-125), XIX -XXII (ff. 142-172), per un totale di centododici fogli .Non ut i l izzat i ot tantuno fogl i (65-77, 86-117, 126-141, 173-192) .

Nella numerazione è r ipetuto i l f. 151.

Dimensioni (f. 9)

209 X 136 (proporzione 0,65) .

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza del le facce: r ispet tata la regola di Gregory.Segnatur a : c i fr e r omane a l cent r o de l mar gine infer io r e de l verso

dell 'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 9)

Piena pagina; l inee 23; spazio r igato 155 X 107 (proporzione 0,69) ;rapporto tra l 'area dei margini e quella del foglio 0,42.

Rigatura« Old style », quattro bifoli al la volta.

ForaturaP o si z i o ne : i n p a r t e a l l ' i n t e r se z i o ne d e l l e l i ne e , i n p a r t e l ungo i

margini.Esecuzione: su un solo bifolio piegato.

VATICANO (CITTÀ D E L ) , Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 5775

Ut i l izzat i d ic io t to fascicol i , I I I -XX ( fE . 11-154) , per un to tale d icentoquarantaquattro fogli . Non util izzati undici fogli (1-10, 155).

Dimensioni (f . 11)

347 X 268 (proporzione 0,77) .

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: r ispettata la regola di Gregory.Segnatur a : c i fr e r omane a l cent r o de l mar gine infer io r e de l verso

dell 'ultimo foglio.

Impaginazione ( f. 11)

Due colonne; l inee 30; spazio r igato 262 X 191 (proporzione 0,73) ;rappor to t ra l 'area dei margini e quel la del fogl io 0,46.

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

Rigatura« New style ».

ForaturaPosizione: lungo i margini .Esecuzione: in una sola vol ta, a fascicolo piegato.

65

VERONA, Biblioteca capitolare, XIX (17)

Utilizzati dieci fascicoli, ( ff. 5-28), VI -XII (ff. 33-88), per untotale di ottanta fogli. Non utilizzati quattordici fogli (1-4, 29-32, 89-94)

Dimensioni (f. 5)

250 X 165 (proporzione 0,66) .

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Al ternanza de l l e facce : r i spe t t a t a l a r egola d i Gregory t r anne che

per i bifoli 6 / 11 , 34 / 39 , 8 2 / 87.Segnatura : c i fr e r omane a l cent ro de l margine infer io r e de l verso

dell 'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 5)

Piena pagina; l inee 24; spazio r igato 180 X 136 (proporzione 0,76)rapporto tra l 'area dei margini e quella del foglio 0,41.

Rigatura« Old style », quattro bifoli al la volta.

ForaturaP o si z i o ne : i n p a r t e a l l ' i nt e r sez i o ne d e l l e l i nee , i n p a r t e l ungo i

margini.Esecuzione: su un solo bifolio piegato.

VERONA, Biblioteca capitolare, LXXV (72), il. 9-78

Uti l izzat i cinque fascicol i , I I -VI ( (T. 10-49) , per un totale di qua-ranta fogli . Non util izzati trenta fogli (9, 50-78).

I l f . 9 è sta to er roneamente legato con i l fasc . I I .

Dimensioni (f. 10)

259 X 170 (proporzione 0,66) .

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.

66 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 10)Piena pagina; linee 23; spazio rigato 192 x 134 (proporzione 0,70);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,42.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: in parte all'intersezione delle linee, in parte lungo i

margini.Esecuzione: su un solo bifolio piegato.

VERONA, Biblioteca capitolare, LXXVI (73)

Utilizzati tutti i sette fascicoli, per un totale di cinquantasei fogli.

Dimensioni (f. 9)263 X 164 (proporzione 0,62).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory tranne che

per i bifoli 43/46, 44/ 45.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 9)Piena pagina; linee 22; spazio rigato 188 X 132 (proporzione 0,70);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,42.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: in parte all'intersezione delle linee, in parte lungo i

margini.Esecuzione: su un solo bifolio piegato.

VERONA, Biblioteca capitolare, CVI (99), ff. 1-56

Utilizzati cinque fascicoli, III -VII (ff. 10-49), per un totale di qua-ranta fogli. Non utilizzati sedici fogli (1-9, 50-56).

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 67

Dimensioni (f. 18)234 X 151 (proporzione 0,65).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory.Segnatura: cifre romane al centro del margine inferiore del verso

dell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 18)Piena pagina; linee 16; spazio rigato 164 x 120 (proporzione 0,73);

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,44.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: in parte all'intersezione delle linee, in parte lungo i mar-

gini tranne che per il fasc. III, in cui sono visibili soltanto i fori all'in-tersezione delle linee.

Esecuzione: su un solo bifolio piegato.

68 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

La tabulazione dei dati

I dati ricavati dall'analisi archeologica sono stati raccolti indieci coppie di tabelle. Con la lettera A sono contrassegnate letabelle relative ai codici nonantolani e con la lettera B quelle rela-tive al gruppo di confronto. La grande omogeneità dei dati, comun-que riportati nella successiva presentazione dei risultati, ha resosuperflua la tabulazione per i parametri della composizione dei fasci-coli. Per lo stesso motivo le tabelle XI -XIII (rigatura, posizione edesecuzione della foratura) riguardano soltanto i manoscritti del gruppodi confronto.

TAB. I A

Fogli utilizzati Fogli non utilizzati

Vat. lat. 9882 288 10Sess. 23 216 14Sess. 70 216 0Bodmer 99 192 18Sess. 39 + 96 192 21Sess. 63 192 34V. E. 1347 192 14Bodmer 98 168 1Sess. 40 (1) 168 16Sess. 95 160 32Sess. 41 152 31Sess. 66 152 17Sess. 26 144 33V. E. 1348 136 4Vat. lat. 5951 128 27V. E. 1452 104 64Vat. Arch. Misc. XI, 19 104 0Bamberg Patr. 20 88 19Paris n.a.l. 1672 80 6Sess. 74 80 5Sess. 38 (2) 72 12Sess. 16 32 24Sess. 38 (1) 32 24Sess. 40 (2) 16 5

3304 (88,46%) 431 (11,54%)

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

TAB. I B

Fogli utilizzati Fogli non utilizzati

Vat. lat. 3313 312 40Farf. 29 240 42Vat. lat. 3320 216 3Novara LXXI 192 20Vat. lat. 5754 192 36Reg. lat. 1823 168 13Vat. lat. 3314 144 13Vat. lat. 5775 144 11Pal. lat. 169 128 23Reg. lat. 1997 120 37Vat. lat. 4965 120 35Vat. lat. 5749 120 7Novara LXXXIII 112 32Vat. lat. 5764 112 81Novara LI 104 30Novara LXV 104 8Verona XIX 80 14Novara LXXVI 72 42Casanat. 641 56 26Verona LXXVI 56 0Casanat. 1086 40 25Verona LXXV 40 30Verona CVI 40 16Pal. lat. 1547 32 116

69

2944 (80,79%) 700 (19,21%)

70 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

TAB. II A

Dimensioni del foglio (altezza)

Sess. 38 (1) 320Sess. 38 (2) 319Vat. lat. 5951 318Bodmer 98 301Sess. 26 300Bodmer 99 299Sess. 40 (2) 298Sess. 41 298Sess. 40 (1) 297Sess. 23 294V. E. 1348 294 151-200 2Sess. 95 285 201-250 1V. E. 1452 285 251-300 17Sess. 66 284 301-350 4Sess. 70 278Sess. 16 274Sess. 39+96 273V. E. 1347 273Paris n.a.l. 1672 271Sess. 63 267Sess. 74 253Vat. lat. 9882 220Bamberg Patr. 20 199Vat. Arch. Misc. XI, 19 174

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

TAB. II B

Dimensioni del foglio (altezza)

71

Vat. lat. 4965 366Vat. lat. 3320 350Farf. 29 348Vat. lat. 5775 347Vat. lat. 3314 340Casanat. 1086 322Novara LI 313Novara LXV 304Pal. lat. 169 302Vat. lat. 3313 298Vat. lat. 5754 290 201-250 5Novara LXXXIII 287 251-300 10Novara LXXI 285 301-350 8Vat. lat. 5749 285 351-400 1Novara LXXVI 280Reg. lat. 1997 277Verona LXXVI 263Verona LXXV 259Casanat. 641 252Verona XIX 250Pal. lat. 1547 245Reg. lat. 1823 236Verona CVI 234Vat. lat. 5764 209

72 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

TAB. III A

Dimensioni del foglio (larghezza)

Sess. 23 210Vat. lat. 5951 209Sess. 41 206Sess. 26 205V. E. 1348 202Bodmer 99 201Bodmer 98 200Sess. 40 (1) 200Sess. 40 (2) 198V. E. 1452 195Sess. 66 194 101-150 3Sess. 38 (2) 193 151-200 15V. E. 1347 191 201-250 6Sess. 38 (1) 190Sess. 95 190Sess. 70 183Sess. 63 180Sess. 16 179Paris n.a.l. 1672 172Sess. 39 -I- 96 171Sess. 74 166Vat. lat. 9882 135Bamberg Patr. 20 125Vat. Arch. Misc. XI, 19 109

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

TAB. III B

Dimensioni del foglio (larghezza)

73

Farf. 29 282Vat. lat. 3320 275Vat. lat. 5775 268Vat. lat. 4965 254Casanat. 1086 241Vat. lat. 3314 235Novara LXV 229Novara LXXXIII 229Vat. lat. 5754 223Vat. lat. 5749 220Novara LI 215 101-150 1Novara LXXI 213 151-200 9Vat. lat. 3313 212 201-250 10Casanat. 641 205 251-300 4Novara LXXVI 200Pal. lat. 169 200Reg. lat. 1997 194Reg. lat. 1823 175Verona LXXV 170Pal. lat. 1547 166Verona XIX 165Verona LXXV 164Verona CVI 151Vat. lat. 5764 136

74 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

TAB. IV A

Proporzione del foglio

Sess. 23 0,71V. E. 1347 0,70Sess. 41 0,69V. E. 1348 0,69Sess. 26 0,68Sess. 66 0,68V. E. 1452 0,68Bodmer 99 0,67Sess. 40 (1) 0,67Sess. 63 0,67Sess. 95 0,67 0,56-0,60 1Bodmer 98 0,66 0,61-0,65 7Sess. 40 (2) 0,66 0,66-0,70 15Sess. 70 0,66 0,71-0,75 1Sess. 74 0,66Vat. lat. 5951 0,66Sess. 16 0,65Bamberg Patr. 20 0,63Paris n.a.l. 1672 0,63Sess. 39 4- 96 0,63Vat. Arch. Misc. XI, 19 0,63Sess. 38 (2) 0,61Vat. lat. 9882 0,61Sess. 38 (1) 0,59

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

TAB. IV B

Proporzione del foglio

75

Casanat. 641 0,81Farf. 29 0,81Novara LXXXIII 0,80Vat. lat. 3320 0,79Vat. lat. 5749 0,77Vat. lat. 5754 0,77Vat. lat. 5775 0,77Novara LXV 0,75Novara LXXI 0,75Casanat. 1086 0,75Reg. lat. 1823 0,74 0,61-0,65 3Novara LXXVI 0,71 0,66-0,70 8Vat. lat. 3313 0,71 0,71-0,75 6Reg. lat. 1997 0,70 0,76-0,80 5Novara LI 0,69 0,81-0,85 2Vat. lat. 3314 0,69Vat. lat. 4965 0,69Pal. lat. 1547 0,68Pal. lat. 169 0,66Verona XIX 0,66Verona LXXV 0,66Vat. lat. 5764 0,65Verona CVI 0,65Verona LXXVI 0,62

76 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

TAB. V A

Piena pagina Due colonne

1 Bamberg Patr. 20 1 Bodmer 982 Sess. 16 2 Bodmer 993 Sess. 23 3 Paris n.a.l. 16724 Sess. 38 (1) 4 Sess. 265 Sess. 38 (2) 5 Sess. 39 + 966 Sess. 63 6 Sess. 40 (1)7 Sess. 70 7 Sess. 40 (2)8 Sess. 74 8 Sess. 419 Sess. 95 9 Sess. 66

10 V. E. 1348 10 V. E. 134711 V. E. 145212 Vat. Arch. Misc. XI, 1913 Vat. lat. 595114 Vat. lat. 9882

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

TAB. V B

Piena pagina Due colonne

1 Novara LI2 Novara LXV3 Novara LXXI4 Novara LXXVI5 Novara LXXXIII6 Casanat. 6417 Pal. lat. 1698 Pal. lat. 15479 Reg. lat. 1823

10 Vat. lat. 331311 Vat. lat. 574912 Vat. lat. 575413 Vai lat . 576414 Verona XIX15 Verona LXXV16 Verona LXXVI17 Verona CVI

1 Casanat. 10862 Farf. 293 Reg. lat. 19974 Vat. lat. 33145 Vat. lat. 33206 Vai lat . 49657 Vat. lat. 5775

77

78 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

T A B . V I A

L i n e e

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 79

T A R . V I B

L i n e e

S e s s . 2 3 3 1 iC a s a n a t . 1 0 8 6 3 8

B o d m e r 9 8 3 0 V a t . l a t . 3 3 2 0 3 6

B o d m e r 9 9 3 0 V a t . l a t . 5 7 4 9 3 4

P a r i s n . a . l . 1 6 7 2 3 0 N o v a r a L X V 3 3

S e s s . 3 8 ( 1 ) 2 9 V a t . l a t . 4 9 6 5 3 1

S e s s . 3 8 ( 2 ) 2 9 V a t . l a t . 3 3 1 4 3 0

S e s s . 1 6 2 8 V a t . l a t . 5 7 7 5 3 0

V . E . 1 4 5 2 2 8 P a l . l a t . 1 5 4 7 2 9

V a t . l a t . 5 9 5 1 2 8 C a s a n a t . 6 4 1 2 8

S e s s . 2 6 2 7 F a r f . 2 9 2 8

S e s s . 3 9 + 9 6 2 7 1 6 - 2 0 4 N o v a r a L X X V I 2 7 1 6 - 2 0 1

S e s s . 4 1 2 7 2 1 - 2 5 3 N o v a r a L X X X I I I 2 7 2 1 - 2 5 7

S e s s . 6 3 2 7 2 6 - 3 0 1 6 R e g . l a t . 1 9 9 7 2 7 2 6 - 3 0 1 1

V . E . 1 3 4 8 2 7 3 1 - 3 5 1 N o v a r a L X X I 2 6 3 1 - 3 5 3

S e s s . 6 6 2 6 V a t . l a t . 3 3 1 3 2 6 3 6 - 4 0 2

S e s s . 7 4 2 6 V a t . l a t . 5 7 5 4 2 6

V . E . 1 3 4 7 2 6 R e g . l a t . 1 8 2 3 2 4

S e s s . 4 0 ( 1 ) 2 5 V e r o n a X I X 2 4

S e s s . 7 0 2 5 N o v a r a L I 2 3

S e s s . 4 0 ( 2 ) 2 3 P a l . l a t . 1 6 9 2 3I

S e s s . 9 5 2 0 i V a t . l a t . 5 7 6 4 2 3

V a t . A r c h . M i sc . X I , 1 9 2 0 V e r o n a L X X V 2 3

B a m b e r g P a t r . 2 0 1 7 V e r o n a L X X V I 2 2

V a t . l a t . 9 8 8 2 1 6 V e r o n a C V I 1 6

80 MIRELLA MORPLLI - MARCO PALMA

TAB. VII A

Dimensioni dello spazio rigato (altezza)

Sess. 40 (2) 243Vat. lat. 5951 240Sess. 38 (1) 238Sess. 38 (2) 237Sess. 40 (1) 231Bodmer 98 230Bodmer 99 229V. E. 1348 227Sess. 23 226Sess. 41 224Sess. 26 223 101-150 2V. E. 1452 219 151-200 2Paris n.a.l. 1672 217 201-250 20Sess. 66 212V. E. 1347 211Sess. 39 + 96 208Sess. 63 206Sess. 70 206Sess. 16 205Sess. 95 205Sess. 74 200Vat. lat. 9882 162Bamberg Patr. 20 149Vat. Arch. Misc. XI, 19 135

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

TAB. VII B

Dimensioni dello spazio rigato (altezza)

81

Farf. 29 272Vat. lat. 3320 265Vat. lat. 5775 262Vat. lat. 3314 261Vat. lat. 4965 261Casanat. 1086 260Novara LXV 234Pal. lat. 169 234Novara LI 221Vat. lat. 5754 213Novara LXXXIII 204 151-200 11Vat. lat. 5749 203 201-250 7Novara LXXI 202 251-300 6Vat. lat. 3313 199Casanat. 641 198Pa]. lat. 1547 198Reg. lat. 1997 198Novara LXXVI 197Verona LXXV 192Verona LXXVI 188Verona XIX 180Reg. lat. 1823 174Verona CVI 164Vat. lat. 5764 155

82 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

TAB. VIII A

Dimensioni dello spazio rigato (larghezza)

Sess. 40 (2) 172Vat. lat. 5951 168Sess. 23 166V. E. 1348 165Sess. 40 (1) 164Bodmer 98 162Sess. 26 162Sess. 41 162Bodmer 99 160Sess. 38 (2) 157V. E. 1347 157 76-100 3V. E. 1452 156 101-125Sess. 38 (1) 155 126-150 8Sess. 66 150 151-175 13Sess. 63 145Paris n.a.l. 1672 144Sess. 16 144Sess. 70 144Sess. 39 + 96 142Sess. 95 134Sess. 74 130Bamberg Patr. 20 98Vat. lat. 9882 98Vat. Arch. Misc. XI, 19 88

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

TAB. VIII B

Dimensioni dello spazio rigato (larghezza)

83

Farf. 29 220Vat. lat. 3320 211Casanat. 1086 202Vat. lat. 3314 191Vat. lat. 5775 191Vat. lat. 4965 179Novara LXV 174Novara LI 168Vat. lat. 5754 160Novara LXXVI 157Novara LXXXIII 157 101-125 3Casanat. 641 154 126-150 7Vat. lat. 3313 154 151-175 8Vat. lat. 5749 151 176-200 3Reg. lat. 1997 150 201-225 3Novara LXXI 148Pal. lat. 169 145Verona XIX 136Verona LXXV 134Verona LXXVI 132Pal. lat. 1547 129Reg. lat. 1823 120Verona CVI 120Vat. lat. 5764 107

84 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

TAB. IX A

Proporzione dello spazio rigato

V. E. 1347 0,74Sess. 23 0,73Sess. 26 0,73V. E. 1348 0,73Sess. 41 0,72Sess. 40 (1) 0,71Sess. 40 (2) 0,71Sess. 66 0,71V. E. 1452 0,71Bodmer 98 0,70Bodmer 99 0,70 0,56-0,60 1Sess. 16 0,70 0,61-0,65 4Sess. 63 0,70 0,66-0,70 10Sess. 70 0,70 0,71-0,75 9Vat. lat. 5951 0,70Sess. 39 + 96 0,68Bamberg Patr. 20 0,66Paris n.a.l. 1672 0,66Sess. 38 (2) 0,66Sess. 38(1) 0,65Sess. 74 0,65Sess. 95 0,65Vat. Arch. Misc. XI, 19 0,65Vat. lat. 9882 0,60

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

TAB. IX B

Proporzione dello spazio rigato

85

Farf. 29 0,81Novara LXXVI 0,80Vat. lat. 3320 0,80Casanat. 641 0,78Casanat. 1086 0,78Novara LXXXIII 0,77Vat. lat. 3313 0,77Novara LI 0,76Reg. lat. 1997 0,76Verona XIX 0,76Vat. lat. 5754 0,75 0,61-0,65 2Novara LXV 0,74 0,66-0,70 5Vat. lat. 5749 0,74 0,71-0,75 7Novara LXXI 0,73 0,76-0,80 9Vat. lat. 3314 0,73 0,81-0,85 1Vat. lat. 5775 0,73Verona CVI 0,73Verona LXXV 0,70Verona LXXVI 0,70Reg. lat. 1823 0,69Vat. lat. 4965 0,69Vat. lat. 5764 0,69Pal. lat. 1547 0,65Pal. lat. 169 0,62

86 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 87

TAB. X A

Rapporto margini/foglio

TAB. X B

Rapporto margini/foglio

Sess. 95 0,49 Novara LXXI 0,51Vat. lat. 9882 0,47 Novara LXXXIII 0,51Sess. 66 0,42 Vat. lat. 3313 0,51Sess. 70 0,42 ' Vat. lat. 5749 0,51Bamberg Patr. 20 0,41 Vat. lat. 4965 0,50Sess. 26 0,41 Reg. lat. 1823 0,49Sess. 41 0,41 Vat. lat. 5754 0,47Sess. 16 0,40 Vat. lat. 5775 0,46Sess. 38 (2) 0,40 I Novara LI 0,45Bodmer 99 0,39 Novara LXXVI 0,45Sess. 23 0,39 0,26-0,30 1 Reg. lat. 1997 0,45 0,31-0,35 1Sess. 38 (1) 0,39 0,31-0,35 1 Pal. lat. 169 0,44 0,36-0,40 3V. E. 1452 0,39 0,36-0,40 15 Verona CVI 0,44 0,41-0,45 12Vat. lat. 5951 0,39 0,41-0,45 5 Novara LXV 0,42 0,46-0,50 4Bodmer 98 0,38 0,46-0,50 2 Vat. lat. 3320 0,42 0,51-0,55 4Sess. 63 0,38 Vat. lat. 5764 0,42Sess. 74 0,38 Verona LXXV 0,42Sess. 39 -1- 96 0,37 Verona LXXVI 0,42V. E. 1348 0,37 Casanat. 641 0,41Vat. Arch. Misc. XI, 19 0,37 Verona XIX 0,41Sess. 40 (1) 0,36 Farf. 29 0,39V. E. 1347 0,36 I Vat. lat. 3314 0,38Paris n.a.l. 1672 0,33 Pal. lat. 1547 0,37Sess. 40 (2) 0,29 Casanat. 1086 0,32

88 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

TAB. XI

Rigatura (sistema prevalente)

« Old style »

1 Novara LI2 Casanat. 6413 Casanat. 10864 Farf. 295 Pal. lat. 1696 Pal. lat. 15477 Reg. lat. 18238 Reg. lat. 19979 Vat. lat. 3313

10 Vat. lat. 331411 Vat. lat. 332012 Vat. lat. 496513 Vat. lat. 576414 Verona XIX15 Verona LXXV16 Verona LXXVI17 Verona CVI

« New style »

1 Novara LXV2 Novara LXXI3 Novara LXXVI4 Novara LXXXIII5 Vat. lat. 57496 Vat. lat. 57547 Vat. lat. 5775

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA

TAB. XII

Foratura (posizione prevalente)

Margini

1 Novara LI2 Novara LXXI3 Novara LXXVI4 Novara LXXXIII5 Casanat. 6416 Casanat. 10867 Farf. 298 Pal. lat. 1699 Pal. lat. 1547

10 Reg. lat. 182311 Reg. lat. 199712 Vat. lat. 331313 Vat. lat. 331414 Vat. lat. 332015 Vat. lat. 5775

Posizioni miste(intersezione delle linee - margini)

1 Novara LXV2 Vat. lat. 49653 Vat. lat. 57494 Vat. lat. 57545 Vat. lat. 57646 Verona XIX7 Verona LXXV8 Verona LXXVI9 Verona CVI

89

90 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA 91

TAB. XIII

Foratura (sistema di esecuzione prevalente)

Fascicolo

1 Novara LI2 Novara LXV3 Novara LXXI4 Novara LXXVI5 Novara LXXXIII6 Reg. lat. 18237 Reg. lat. 19978 Vat. lat. 57499 Vat. lat. 5754

10 Vat. lat. 5775

Bif olio

1 Casanat. 6412 Casanat. 10863 Farf. 294 Pal. lat. 1695 Pal. lat. 15476 Vat. lat. 33137 Vat. lat. 33148 Vat. lat. 33209 Vat. lat. 4965

10 Vat. lat. 576411 Verona XIX12 Verona LXXV13 Verona LXXVI14 Verona CVI

I risultati

La tabulazione dei dati mette in evidenza la contrapposizionedei due gruppi di codici per buona parte dei parametri prescelti.I risultati indicano inoltre una notevole omogeneità degli esemplarinonantolani rispetto alle differenze anche notevoli che si registranoall'interno del gruppo di confronto.

Non mancano tuttavia casi in cui le divergenze tra i due gruppidi manoscritti sono scarsamente significative o addirittura inesistenti.Ad esempio, nell'ambito della composizione dei fascicoli, il para-metro della faccia iniziale non presenta eccezioni: tutti i fascicolipresi in esame iniziano, come avviene di solito nel mondo latino,con il lato pelo ".

Sostanzialmente rispettata è anche la regola di Gregory, con lasola eccezione totale del Pal. lat. 1547. Altri casi sporadici di con-trapposizione pelo -carne tra le facce che si affrontano di fogli conti-gui si verificano più spesso nel gruppo di confronto (Farf. 29, Pal.lat. 169, Vat. lat. 3314, Verona XIX e LXXVI) che nei codici nonan-tolani (Bodmer 99, Sess. 23 e 74, Vat. lat. 9882).

Secondo la nota tesi di Gilissen la regola di Gregory è la con-seguenza della previa piegatura delle pelli che compongono i fasci-coli ". Il numero delle eccezioni che risulta dalla nostra analisi, seè tanto limitato da confermare l 'uso di contrapporre facce omo-genee, risulta tuttavia troppo elevato per giustificarne, almeno nel-l'ambito e all'epoca degli esemplari considerati, una spiegazione mec-canica come quella proposta dal codicologo belga".

5 4 . Le eccez io n i a q u est 'u so , n e t t amen t e p reva l en t e a l men o fin o a l sec . XIII,si regist rano soprat tu t to nei codici t ardoant ich i, cfr . VEZIN, La réali sation matériellec i t . , p p . 2 6 -7 .

55. GILISSEN, Prolégomènes c it . , p p . 1 3 -1 2 2 . Han n o p o r t a t o a rgo men t i d i t ip ost a t is t ico in favo re d e l l a t e si d e l l a p iega t u ra BOZZOLO -ORNATO, Pour une b i s to i r ecit . , pp . 252-64 .

56. Sostanzialmente favorevole al la teoria tradizionale della cost ituzione dei fasci-co l i med ian t e b i fo l i p r even t ivamen t e r ic ava t i d a l l e p e l l i è VEZIN, La réali sationmatérielle cit . , p . 25 . Qualche dubb io , peral t ro sub ito superato , c irca l 'app l icab il it àdel l a t esi d i Gil issen a i manoscr it t i de i seco l i IX e X è esp resso anche da BOZZOLO-ORNATO, Pone une bi s toi re c i t . , p . 2 6 1 . S i n o t i in fin e ch e ADORISIO-FEDERICI, U nmanufatto medi evale c i t . , p p . 4 9 2 -3 n o n so n o r iu sc i t i a t ro vare n e l co d ice d a l o roesamin a t o ( sec . XI/ XII, p . 4 8 4 ) u n a co n fe rma sp e r imen t a l e d e l l a p ro ven ien za d e ibifoli di ogni fascicolo dalle stesse pell i.

92 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

La segnatura dei fascicoli A. . a - - - _ •,tietwara nella grande mag-gioranza dei manoscritti mediante cifre romane al centro del mar-

gine inferiore del verso dell'ultimo foglio. La segnatura con letteresi registra in pochissimi casi sia a Nonantola (Bodmer 98, Sess. 23,V. E. 1348) sia nel gruppo di confronto (Casanat. 1086, Pal. lat.1547), mentre la collocazione appare spostata a sinistra nel soloBodmer 98 e a destra nei centromeridionali Reg. lat. 1997, Vat.lat. 3313 e 3320.

Modeste differenze tra i due gruppi di codici si notano nellaquantità di fogli utilizzati: i quaternioni costituiscono 1'88,46%del materiale nonantolano, ma ugualmente altissima è nel gruppo diconfronto la presenza del tipo più comune di fascicolo (80,79%)"(tabelle I A -B).

Non è eccessiva neppure la divergenza per due parametri riguar-danti l'impaginazione, come l'alternanza tra piena pagina e due co-lonne (rispettivamente 14 e 10 casi tra i nonantolani, 17 e 7 tragli altri codici) (tabelle V A -B) e il numero delle linee, che si aggiraintorno a 26-30 in due terzi dei prodotti di Nonantola e in quasimetà del gruppo di confronto (tabelle VI A -B).

I dati dei due gruppi differiscono invece notevolmente per ledimensioni del foglio. Circa due terzi dei manoscritti nonantolanirisultano alti tra 251 e 300 mm e larghi tra 151 e 200 mm (tabelleII A, III A), mentre gli esemplari del secondo gruppo mostranola tendenza a ripartirsi verso valori maggiori (10 tra 251 e 300 mm,ma 8 t ra 301 e 350 mm per l 'a l tezza; 9 t ra 151 e 200 mm, ma10 tra 201 e 250 mm per la larghezza) (tabelle II B, III B).

Il rapporto tra larghezza e altezza del foglio attesta una pre-ferenza per la forma oblunga a Nonantola (quasi due terzi dei valorisi addensano tra 0,66 e 0,70 " (tabella IV A); nei codici dell'altrogruppo prevale una forma più incline al quadrato (13 valori su 24sono superiori a 0,70) " (tabella IV B).

57 . Per il numero dei fogl i dei fasc ico l i si veda VEZ/N, La réalisation matériellec it . , p p . 2 7 -9 .

5 8 . La co st an za d e l l e d imen sio n i d e i p ro d o t t i d i u n o scriptorium i n u n a r c od i t emp o an ch e ab b ast an za l u n go n o n è so rp ren d en t e ( c fr . ad e semp io l e o sse rva -zion i d i BOZZOLO -ORNATO, Pour une hi s to i re cit . , pp . 300-1 a proposito dei codicioriginari d i Mont-Saint -Michel nel sec. XI).

5 9 . La p ro p o rz io n e n e l gru p p o d i co n fro n t o s i d is t r ib u isce p iù r ego l a rmen t ein torno al valore del l a « p roport ion invarian te » (il rapporto t ra l arghezza e al t ezza

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA93

Le dimensioni dello spazio rigato registrano un'inversione ditendenza rispetto a quelle del foglio. A Nonantola i valori si rag-gruppano verso i l l imite superiore (20 su 24 tra 201 e 250 mmper l'altezza, in maggioranza assoluta tra 151 e 175 mm per la lar-ghezza) (tabelle VII A, VIII A), mentre nel gruppo di confronto ladistribuzione è più equilibrata e tende al limite inferiore (11 casisu 24 tra 151 e 200 mm per l 'al tezza, 10 casi sotto i 150 mm esolo 8 nello scaglione centrale di 151-175 mm per la larghezza)(tabelle VII B, VIII B).

La proporzione dello spazio rigato mette in evidenza in en-trambi i gruppi la propensione per una forma più vicina al qua-drato rispetto a quella risultante dal rapporto larghezza/ altezza delfoglio. I valori tra 0,71 e 0,75 passano infatti da 1 a 9 a Nonan-tola (tabelle IV A, IX A), mentre gli altri codici tendono a rag-grupparsi intorno a valori più alti: ben 17 esemplari presentanoinfatti una proporzione dello spazio rigato maggiore di 0,70, quandolo stesso limite per la proporzione del foglio era superato da 13manoscritti (tabelle IV B, IX B). Nel complesso è comunque con-fermata la preferenza per forme più oblunghe a Nonantola rispettoal gruppo di confronto, nel quale 11 codici su 24 superano il valoremassimo (0,74) registrato nello scriptorium emiliano (tabelle IX A -B).

Il rapporto tra l'area destinata alla scrittura e quella comples-siva del foglio corrisponde coerentemente all'inversione di tendenzatra i due gruppi registrata a proposito delle dimensioni dello spaziorigato. Quest'ultimo, come lasciava presagire il raggruppamentoverso l'alto dei valori delle dimensioni nei codici nonantolani, risultaproporzionalmente più ampio nei prodotti di quel singolo scripto-rium che negli altri esemplari. La differenza è netta: i margini supe-rano i l 40% dell 'area del foglio in 20 casi su 24 del gruppo diconfronto, mentre in ben 15 manoscritti nonantolani non arrivanoa quel valore (tabelle X A -B).

Esaminiamo infine i parametri per i quali è apparsa più evi-

pari a 0,707 che non muta nel corso di successive piegature simmetriche, cfr. BOZZOLO

ORNATO, Pour une hi s to i re c i t . , p p . 2 1 8 -9 ) r isp e t t o a q u an t o accad e p e r i codicinonan to l an i, t ra i qual i i l va lo re massimo è 0 ,71 (co rr isponden t e , con l 'a r ro tonda-men t o a l cen t esimo , ap p u n t o a l l 'e in var ian t e ») . S i n o t i an co ra , p e r No n an t o l a , i lno tevole d istacco r ispet to ai manoscrit t i d i o rigine francese dei seco l i IX e X censit ida BOZZOLO -ORNATO, Pour une h i s to i r e c i t . , p p . 2 8 7 , 2 9 6 - 8 , l a c u i p r o p o r z io n emedia è 0 ,740.

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dente la divergenza tra le due sezioni del materiale esaminato, cioèla rigatura e la foratura.

A Nonantola i l s is tema di r igatura è costantemente « oldstyle », sia pure con frequente uso di ribadimenti. Nella grandis-sima maggioranza dei casi si rigavano quattro bifoli alla volta; l'inci-sione su due soli bifoli e la rigatura del fascicolo già piegato appaionoin modo sporadico, a eccezione rispettivamente dell'intero Pariginon.a.l. 1672 e del V. E. 1347 (19 fascicoli su 24).

Nel gruppo di confronto invece quasi un terzo dei codici pre-senta la rigatura « new style », né sarà probabilmente dovuto alcaso il fatto che si tratti di esemplari originari dell 'Italia setten-trionale (quattro Novaresi su cinque, i due bobbiesi, quello fattoscrivere a Tortona per Bobbio) e databili a non prima della metàdel sec. IX (tabella XI).

La posizione della foratura nei codici nonantolani è localizzataquasi sempre all'intersezione delle linee. Fori lungo i margini o inPosizioni miste (in parte all'intersezione delle linee, in parte lungoi margini) si registrano rispettivamente in 19 e 17 fascicoli su 413e mai in maggioranza assoluta nei relativi codici.

Nel gruppo di confronto i fori si trovano al contrario in granparte dei casi (15 su 24) lungo i margini, mentre le posizioni mistesono in minoranza (tabella XII). I fori sono situati all'intersezionedelle linee in appena 6 fascicoli su 368.

Normalmente a Nonantola la foratura è eseguita in una solavolta sul fascicolo già piegato; quella effettuata su un solo bifoliopiegato si registra in un totale di 115 fascicoli ripartiti fra tre mano-scritti, Sess. 23 e 95, Vat. lat. 5951, raggiungendo la metà dei qua-ternioni soltanto nel terzo.

Quest'ultimo sistema, eccezionale nei codici nonantolani, pre-domina invece nel gruppo di confronto, nel quale solo 10 codicisono forati in prevalenza a fascicolo piegato (tabella XIII).

Come si è visto per la rigatura, anche posizione ad esecuzionedella foratura coincidono significativamente in prodotti originari dellostesso scriptorium o della stessa area. Così, ad esempio, i fascicolidei quattro Veronesi sono forati, in parte all'intersezione delle lineee in parte lungo i margini, su un solo bifolio ", mentre nei due

6 0 . I d a t i fo rn i t i dai codici vero n esi d a n o i esamin at i co n ferman o l e o sserva-zioni sugl i usi d i quel lo scriptorium n e l sec . IX fa t t e d a G. MOSCHETTI,

/ frammentiveronesi del secolo IX delle Istituzioni di Giustiniano, in Att i del Congresso inter-

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA95

bobbiesi (Vat. lat. 5749 e 5754) i fori, in posizione mista, sono statieseguiti in una sola volta a fascicolo piegato. La foratura è simile per icinque Novaresi (fa eccezione solo la posizione mista del codiceLXV), così come i manoscritti di area grafica beneventana presen-tano tutti la foratura lungo i margini, eseguita, tranne che per ilReg. lat. 1823, su un solo bifolio.

Pur tenendo nel debito conto la limitatezza del campione esa-minato, dai dati archeologici illustrati appare un panorama com-posito ma coerente della produzione libraria italiana nel sec. IX.Le caratteristiche materiali dei codici nonantolani risaltano con suf-ficiente chiarezza in confronto al variegato quadro offerto dagli esem-plari coevi di diversa origine.

Certamente nessuno dei parametri prescelti è di per sé suffi-ciente a individuare luogo e data di produzione di un singolo esem-plare, ma una valutazione complessiva dei risultati dell'analisi archeo-logica può contribuire a indirizzare il giudizio verso una soluzionepiù sicura soprattutto per il problema dell'origine.

Non significativi sono invece gli esiti dell'indagine riguardoalla datazione. L'unico vero cambiamento sembra rappresentato dal-l'introduzione del « new style » nella rigatura, ma il fatto riguardauna minoranza di esemplari di un campione limitato. Per il restola fattura dei codici esaminati non registra apprezzabili variazioniin rapporto alla loro collocazione cronologica all'interno del sec. IX.Questa constatazione assume una particolare importanza per Nonan-tola, la cui produzione è stata analizzata complessivamente e i cuiusi grafici mutano al contrario notevolmente nel periodo in esame.

Il caso del V. E. 1190, al quale si è più volte fatto riferimento,ci è sembrato particolarmente adatto a una verifica delle conclusionidella nostra indagine. Abbiamo sottoposto il manoscritto allo stessoesame riservato ai 48 codici del gruppo nonantolano e di quellodi confronto, riassumendo i risultati in una scheda simile alle altre.

nazionale di diritto romano e di storia del diritto. Verona 27-28-29 - IX - 1948, ac u r a d i G . MOSCHETTI,

I , Milano 1953, pp. 465-9; ID., Primordi esegetici sullalegislazione longobarda nel sec. IX a Verona secondo il cod. Vat. lat. 5359, Spoleto1954 (Centro italiano di studi sull'alto medioevo, 1), pp. 58-60.

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ROMA, Biblioteca nazionale, V. E. 1190, ff. 33-293.

Utilizzati ventiquattro f a s r i ml i TT t a Al AO\ TI/ . . . . .1... v - v m 1 1 :t .XII -XVI (ff. 124-163), XVIII -XXII (ff. 172-211), XXIV -XXVI (ff. 220-243), XXVIII-XXXII (ff. 248-287), per un totale di centonovantaduefogli. Non utilizzati sessantanove fogli (33-40, 49-54, 95-123, 164-171,212-219 244_,A7 )12S2 102k, _ ,

Dimensioni (f. 41)299 x 217 (proporzione 0,73).

Composizione dei fascicoliFaccia iniziale: pelo.Alternanza delle facce: rispettata la regola di Gregory tranne

ner il STO /on

Segnatura: cifre romane aldell'ultimo foglio.

Impaginazione (f. 41)Due colonne; linee 25; spazio rigato 222 X 160 (proporzione 0,72

rapporto tra l'area dei margini e quella del foglio 0,45.

Rigatura« Old style », quattro bifoli alla volta.

ForaturaPosizione: lungo i margini.Esecuzione: su un solo bifolio piegato.

Come si può osservare dal confronto con le relative tabelle,i dati del V. E. 1190 presentano alcune significative differenzerispetto a quelli del gruppo nonantolano. Il codice supera di 7 mmla larghezza del Sess. 23, che con 210 mm è il più ampio dei mano-scritti nonantolani (tabella III A); la proporzione del foglio (0,73)indica una tendenza alla forma quadrata anch'essa superiore, siapure di poco, al valore massimo (0,71) riscontrato a Nonantola(tabella IV A). Il sistema di foratura è poi completamente oppo-sto a quello in uso nello scriptorium emiliano: i fori si trovanosempre lungo i margini e sono stati eseguiti su un solo bifolio pie-gato per ogni fascicolo.

Il composito quadro dei risultati del gruppo di confronto per-metterebbe invece un facile inserimento dei dati del V. E. 1190,tra i quali si distinguono per l 'analogia con i manoscritti di area

che

centro del margine inferiore del verso

);

PRODUZIONE LIBRARIA A NONANTOLA97

beneventana quelli della posizione e dell'esecuzione della foratura(tabelle XII -XIII).

L'analisi archeologica del codice offre quindi un valido supportoalla sua inclusione da parte di Lowe nella New List di manoscrittibeneventani, mentre rende meno probabile la tesi dell'origine nonan-tolana sostenuta da Cencetti 61.

L'esempio del V. E. 1190 torna opportuno anche per sotto-lineare l'esigenza di un lavoro di scavo dettagliato e finalizzato allaconoscenza di realtà archeologiche non scelte casualmente, ma inbase alla loro rispondenza a un ben determinato progetto di ricerca.Senza un quadro complessivo degli aspetti materiali della produzionenonantolana del sec. IX non vi sarebbe stata la possibilità di con-tribuire alla soluzione di un tipico problema paleografico, cui certogioverebbe il confronto con i dati forniti da un analogo esame dei pro-dotti meridionali dello stesso periodo.

L'archeologia del libro ha dunque bisogno di concentrarsi suobiettivi precisi e di affinare le proprie metodologie per poter darerisposte attendibili alle crescenti richieste provenienti dai settoridi ricerca che utilizzano ai loro diversi fini il manoscritto medie-vale. D'altra parte le conoscenze archeologiche potranno approfon-dirsi e connettersi in una rete organica soltanto se si baseranno sulpatrimonio, criticamente verificato, dei risultati di studi grafici, starico-testuali, storico -artistici ".

61 . Al l 'o r igine del l a t esi d i Cencet t i po t rebbe essere st a to un equ ivoco l ingu i-st ico . E gl i in fa t t i , r i fe ren d o l 'a t t r ib u z io n e a l l 'It a l ia se t t en t r io n a l e d e l V. E . 1 1 9 0(già Bea t t y 2 ) d a p a r t e d i E . G. MILLAR, Th e Li b r a r y o f A . Ch es t er B ea t t y . A D e-scri pt i ve Catalogue of the Western Manuscri pts . I. Manuscri pts 1 i o 43. Text , Oxford1927, pp. 2 , 15 , d ichiara che la convinzione del l 'au tore del catalogo del la col lezioneBea t t y e ra mat u ra t a « d o p o ch e i l Lo we gl i aveva ca t ego r icamen t e esc l u so l a p o s-sib il it à d i a t t r ibu ir lo a zona beneven tana » (CENCETTI, Scriptori a e scri tture cit . , p .203 n. 13 --, . Li bri e let tori nel medi oevo cit . , p . 2 6 6 n . 1 3 ) . Nel t est o d i Mil l a r sil e gge in ve c e ( p . 1 5 ) : «. . . wh i l e Dr . Lo we , wh o wa s l d n d e n o u gh t o ma ke a b r i e fexamin at io n o f t h e MS. , sees n o t h in g t h a t wo u l d make i t s a t t r ib u t io n so t h e Ben e-ventan zone impossible ».

62 . Analogamente sembrano esprimersi BOZZOLO -ORNATO, Pour une codi cologi ecit., p. 271 quando sostengono la complementarità della metodologia euristico -deduttivae di quel la « sperimentale », la quale ul t ima « perd beaucoup de son intérét lorsqu 'el len e d i sp o se p a s des d a t a t io n s e t d e s l o ca l isa t io n s o b t en u es grAce au x p ro céd éshabituels ».

98 MIRELLA MORELLI - MARCO PALMA

Ed è proprio quest'ultima eCifjP11,7a __ a - - —....,. . ...... s.11, , . .1 JC111113ra opportunoribadire alla conclusione del nostro lavoro, quella cioè di un riesamecostante e approfondito delle acquisizioni delle varie discipline inte-ressate al codice, da condursi senza la pretesa di una competenzauniversale ma anche con la convinzione che solo un preliminare emultiforme approccio alla problematica presentata dal singolo mano-scritto può rendere l'archeologia del libro strumento indispensabilea una ricerca codicologica qualitativa.

GIANCARLO PRATO

IL MONACO EFREM E LA SUA SCRITTURA

A PR OPOS I TO DI UN NUOVO CODI CE S OTTOS CR I TTO ( A THE N. 1 )

A partire dal 1943, quando per la prima volta Kirsopp e SilvaLake si occuparono di lui l, il monaco Efrem, ai suoi tempi cono-sciuto probabilmente solo nell'ambito del monastero cui appartenevae nella ristretta cerchia di committenti e/o lettori dei suoi manu-fatti, è andato acquistando sempre maggiore notorietà. Studiosid'ogni paese si sono interessati di lui e una scrittura ha da luipreso il nome Tuttavia, dopo l'ormai classico lavoro di Jean

In-

Panagiotis Nikolopulos, Direttore della Biblioteca Nazionale di Atene, ha age-volato in ogni modo la mia ricerca: a lui va la mia più sincera riconoscenza. Unparticolare ringraziamento a Lidia Perria e Paolo Eleuteri , che stanno conducendouno studio sulla scrittura minuscola inclinata e hanno avuto la pazienza di discuterecon me i vari problemi che il codice di Atene presenta.

1. K. and S. LAKE, The scribe Ephraim, in Journal of Biblica! Literature, 62(1943), PP. 263-268.

2. Pe r l a vasta bibl iografia re lat iva ad E frem, rinvio al l avoro di L. Pe rriaci tato al la n. 5.

3. « Tipo Efrem » è stata definita una scrittura minuscola libraria del secolo Xche presenta una serie di caratterist iche riscontrabili in numerosi codici di prove-nienza diversa; si veda E. FOLL/ERI, La minusco la l ibra ria dei seco li IX e X, inLa Paléographie grecque et byzantine (Paris 21-25 octobre 1974), Paris 1977 (Col-loques Internationaux da Centre National de la Recherche Scientifique, 559) , pp.139-165, precisamente p. 148. La denominazione « tipo Efrem », ormai entrata nel-l 'uso, è ovviamente convenzionale e come tale deve essere intesa. « Tipo », infatti,è un conce t to « t roppo legato a certa real tà scri t toria lat ina al tomedievale ove i' tipi ' si determinavano entro scuole scrittorie (scriptoria in cui si seguiva rigidamenteun indirizzo unitario guidato da una personalità ad esso preposta) », cf. G. CAVALLO,Lo stile di scrittura ' epsilon-theta ' nei papiri letterari: dall'Egitto a Ercolano, inCronache Ercolanesi, 4 (1974), p. 33 n. 3. E chiaro che non è questo i l caso del lascrittura in questione, specie se si tien conto della diversa localizzazione dei codiciche in tale scrittura sono vergati.