Storia Memoria Identità. Fotografia contemporanea dall’Est Europa

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  • 8/14/2019 Storia Memoria Identit. Fotografia contemporanea dallEst Europa

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    Jitka Hanzlov

    Jitka Hanzlov nata nel 1958 aNachod (Repubblica Ceca). Nel1985 si trasferisce ad Essen, inGermania, dove scopre nella fo-tograa una forma di espressio -ne semplice e diretta. Realizzatanei dintorni dellomonima localitolandese, la serie Vielsalm(1999)restituisce latmosfera di un luogoancora incontaminato, solo so-rato dai chiassosi progressi dellacivilizzazione contemporanea. An-

    che quando guardano al paesaggio, le immagini di Han-zlov sono sempre verticali, a sottolineare linteresse chelartista rivolge ai pi piccoli dettagli, registrati come istan-tanee di tanti incontri casuali.Vincitrice nel 2003 del Grand Prix Award Project Grantdi Arles, lartista conta numerose mostre in tutto il mondo.Tra le personali, quelle al Museum Wolfgang di Essen,allo Stedelijk Museum di Amsterdam, al FotomuseumWinthertur, al Kunstverein di Francoforte.

    Anastasia Khoroshilova

    Anastasia Khoroshilova,nata a Mosca nel 1978,vive e lavora a Berlino.Russians (2007) unprogetto che porta larti-sta a viaggiare per oltredue anni nellenorme ter-ritorio della FederazioneRussa, dal Mar Baltico

    allOceano Pacico, fotografando persone, oggetti e luoghi.Il ritratto che emerge complesso, segnato da estrema di-versit etnica, sociale e religiosa, tanto che si fatica a di-stinguere tratti caratterizzanti: pi che da una reale comu-nanza culturale, la nazionalit russa appare risultato di unacondivisione storica, dettata da politiche nazionalistiche eda ideologie spesso imposte. Lapproccio di Khoroshilova di tipo esistenziale: le sue immagini rispecchiano la mo-dalit dellincontro reale, non impone punti di vista arbitrarima lascia che siano i singoli soggetti ad autopresentarsi,raccontandosi attraverso lo sguardo.Tra le mostre recenti a cui ha partecipato, le personali alMoscow Museum of Modern Art, alla Kunsthalle di Lingenin Germania, al Centro Pecci di Prato.

    Zbigniew Libera

    Zbigniew Libera unodegli artisti polacchi pioriginali e controversi.Nato a Pabianice nel1959 conduce negli ulti-mi anni uno stile di vitanomade. Le sue opere video, installazioni, fo-

    tograe, oggetti e disegni giocano in maniera penetrantee sovversiva con gli stereotipi della cultura contempora-nea, evidenziando linuenza delle immagini mediatichesulla vita sociale, sulleducazione e sulla Storia. Nella serieLEGO Concentration Camp (1996) Libera fa riferimento auno dei maggiori simboli del Novecento: sotto forma di gio-cattolo, riproduce un campo di concentramento in miniatu-ra, rappresentazione ideale di quello che troppe volte hasegnato e continuato a segnare la storia europea dellulti-mo secolo, dalle guerre anglo-boere ai campi di sterminionazisti, dai gulag alle pi recenti guerre balcaniche.I suoi lavori sono stati esposti alla Zacheta National Galle-ry di Varsavia, al Contemporary Art Museum di Kumamotoin Giappone, al Museum Serralves di Porto, al Jewish Mu-seum di New York.

    Anna Niesterowicz

    Anna Niesterowicz nata nel 1974 a Varsa-via, dove si diplomataallAccademia di BelleArti sotto la guida di Gr-zegorz Kowalski. Il video il mezzo privilegiatodella sua ricerca, spes-so rivolta a indagare lazona di conne tra la

    sfera pubblica e quella privata. Nel suo ultimo lm Untitled(Hair) del 2007, della durata di appena 2 minuti, lartistaconduce lo spettatore nella dimensione perturbante dellin-conscio: rappresentata nel video da un proprio alter-egomaschile, Niesterowicz inscena un incubo ricorrente nelquale, al posto delle parole, vede uscire dalla propria boc-ca una ciocca di capelli.Niesterowicz ha presentato i suoi lavori allinterno di diver-se personali e collettive, tra l e quali la Biennale di Bucareste le mostre organizzate presso la Kunsthalle di Basel, laTate Modern di Londra, la Zacheta National Gallery di Var-savia, The Renaissance Society di Chicago.

    Aleksander Petlura

    Aleksander Petlura, natin Ucraina nel 1955, uno degli artisti pi attive impegnati della scenmoscovita, conosciutsoprattutto per esseril pi grande collezionsta di riuti nella storidellarte russa. Da oltr

    trentanni raccoglie e cataloga vestiti, scarpe e oggetti dvario genere (ad oggi pi di 20.000), con cui inscena grandi performance corali, lm, slate di moda. The empire othings (2000) un grande progetto fotograco e video icui Petlura ricompone un ritratto della Russia dal dopoguerra ad oggi attraverso immagini allegoriche che evidenziani tratti distintivi dei diversi periodi storici e le trasformazionche hanno investito la societ.I suoi progetti e le sue performance sono stati presentatin occasione di festival internazionali darte e di teatro e dnumerose mostre, al National Center of Contemporary Ardi Mosca e al Kiasma Museum di Helsinki.

    Irwin

    Irwin un collettivo fondato nel1983 da cinque giovani espo-nenti della scena underground diLubiana, dal 1984 parte del mo-vimento NSK (Neue SlovenischeKunst) insieme ad altri gruppi at-tivi in ambito musicale e teatrale.Il loro lavoro si basa su un forteeclettismo e sul cosiddetto retroprincipio, mezzi attraverso cuirielaborano le eredit artistichedelle avanguardie storiche, ana-

    lizzando la loro relazione con i regimi totalitari e con larteoccidentale. Insieme allNSK Irwin fonda nel 1992 lNSKState in Time, che diventa il fulcro delle loro attivit, allimite tra realt, utopia e provocazione: unentit statalesovranazionale, slegata da conni geograci e fondatasulla libera adesione dei cittadini, che trova manifestazio-ne attraverso ambasciate, consolati ed eserciti tempora-nei.Ampiamente circuitati in Europa e in USA, i loro progettisono stati presentati a Manifesta, alla Biennale di Vene-zia e al MoMA di New York.

    Jlius Koller

    Jlius Koller (Pietany,1939 Bratislava, 2007) tra le gure pi interes -santi dellarte contempo-ranea mitteleuropea, ilcui lavoro stato impor-tante fonte dispirazionee riferimento per numero-

    si artisti e intellettuali. Gi promotore di un modello artisticoatto a coinvolgere e stimolare le persone verso nuove oc-casioni di pensiero attivo attraverso il contatto diretto conla realt, dal 1970, dopo la repressione della Primavera diPraga, Koller sviluppa il concetto di U.F.O. (Universal Futu-rogical Operations), molteplice acronimo con cui proponesituazioni culturali dal valore universale, orientate al futuroe volte a creare condizioni di v ita pi consapevole.Il suo lavoro stato esposto alla Biennale di Venezia e allaBiennale di San Paolo, alla Tate Modern di Londra, al Kl-nischer Kunstverein di Colonia, al MUMOK di Vienna, alCentre George Pompidou di Parigi.

    Oliver Musovik

    Oliver Musovik, nato aSkopje nel 1971, concen-tra la sua attenzione sullarealt pi prossima chelo circonda. Accostandoinstallazioni a fotograe evideo di basso prolo tec-nologico, registra le sem-plici azioni del quotidiano

    che, attraverso la lente di ingrandimento dellartista, si fan-no specchio di comportamenti diffusi e pi ampie strutturesociali. Scattate come documenti di unindagine criminalee accompagnate da un dettagliato apparato didascalicodal tono umoristico, le fotograe di Neighbours 2: The Yard(2002) compongono un ritratto del suo vicinato a partiredagli elementi e dalle strutture informali presenti nel cortile,restituendo un microcosmo di atteggiamenti, inclinazioni erelazioni.Musovik ha esposto le sue opere a Manifesta, al Museumof Contemporary Art di Skopje, alla Konsthall C di Stoccol-ma, al MACRO di Roma e al MAN di Nuoro.

    Adrian Paci

    Adrian Paci nato a Scu-tari nel 1969. Nel 1997lascia lAlbania duranteil grande esodo causatodalla crisi economica edalla guerra civile, trasfe-rendosi in Italia. Lespe-rienza dellemigrazionelo segna profondamente,

    introducendo nel suo lavoro temi legati alla casa e ai lega-mi familiari, al nomadismo culturale come alle dinamiche dicontrollo sociale. Emblematica di una condizione esisten-ziale sospesa ed espressione di una questione di gran-de attualit politica la fotograa Centro di PermanenzaTemporanea (2007), rafgurazione di un gruppo di personelatino-americane stipate sulla scala semovente di accessoa un aereo, che per non c e forse non arriver mai.Tra le numerose mostre a cui Paci ha partecipato ricordia-mo le personali al Moderna Museet di Stoccolma, al P.S.1di New York, alla Galleria Civica di Modena, al MAN diNuoro.

    Konrad Pustola

    Konrad Pustola natnel 1976 a Varsaviadove vive e lavora coniuga il suo lavorcon un forte impegn

    politico. Pi che creare visioni o mondi alternativi, lartistamira a porre losservatore di fronte a una porzione di realtconsapevole che ogni rappresentazione, per quanto neutra tenti di essere, non mai completamente oggettiva. Laserie Dark rooms (2008) esplora il mondo sotterraneo denight club polacchi, registrando gli ambienti appena dopolorario di chiusura, vuoti ma ancora carichi del vissuto ap-pena trascorso. Il lavoro documenta la realt di luoghi nascosti, spesso stereotipati e legati a idee preconcette, specialmente in un paese cattolico come la Polonia, dove lastessa presenza di locali notturni un fenomeno recente.Tra le sue esperienze espositive, ricordiamo le mostreal Centro de la Imagen a Citt del Messico e al CastellUjazdowski di Varsavia.

    Swetlana HegerSwetlana Heger nata a Brno(Repubblica Ceca) nel 1961,vive e lavora a Berlino. Daglianni 90 lavora sul conne spes-so labile tra arte e commercio,e sui processi di attribuzionee trasformazione di valore ne-gli oggetti artistici. Nella serieAnimal Farm (2007) rintracciae ritrae numerose sculture dibronzo sparse nei parchi berli-

    Iosif KirlyIosif Kirly nato nel1957 a Resita (Ro-mania), vive e lavoraa Bucarest. Afan-cando da sempre la

    sua ricerca personale a numerose collaborazioni artisti-che (tra le pi note quella avviata nel 1990 con Clin Dannel gruppo subREAL), a partire dal 1989 concentra il suolavoro sul fotomontaggio, strumento con cui cerca di rico-struire immagini mentali. Le sue visioni composite e multiprospettiche, assemblaggio di scatti realizzati nello stesso

    Ivan MoudovIvan Moudov, nonostante la gio-vane et nato a Soa nel 1975 si muove nel mondo artistico conestrema disinvoltura. Con tono pro-vocatorio, il suo lavoro ha comeoggetto primario proprio il sistemadellarte, indagando la natura stes-sa dellopera artistica spesso allimite tra originalit, citazione e veroe proprio furto o denunciando loscarso sostegno rivolto agli artisti

    Roman OndkRoman Ondk nato aZilina (Slovacchia) nel1966, vive e lavora aBratislava. Nel suo lavo-ro spazia tra video, foto-grae e performance abase partecipativa, chelo collocano in continuitcon la ricerca artistica di

    Jlius Koller. Sovrapponendo le regole dellarte concettua-le a quelle del vivere quotidiano, Ondk porta avanti una

    Renata PoljakRenata Poljak, nata Spalato nel 1974, si serve di elementi autobiograci per costruire narrazioni paradigmatichsul mondo contemporaneo e sullattuale situazione politica del suo Pa

    ese. Nel lm Great Expectation(2005) ricompone un lucidritratto della societ croata, intrecciando frammenti di storifamiliare, episodi di cronaca e fenomeni sociali pi ampi

    nesi, realizzate secondo la ricostruzione storica ripresadallartista dalla fusione della statua monumentale diStalin che si ergeva sulla Karl-Marx-Allee, rimossa in se-guito allufcializzazione del rapporto Chruev sui criminidel gerarca sovietico, nel 1961. Heger riette sul fenome-no di rimozione dellideologia e sulle continue contamina-zioni della storia, che lascia residui non solo politici maanche sici, oggetti di riciclaggio e di costruzioni mutevolidi signicato.Le sue opere sono state esposte al Cabaret Voltaire aZurigo, al Neuer Berliner Kunstverein, al MAK di Vienna,al Centre National de la Photographie di Parigi.

    luogo ma in momenti successivi, sono rappresentazioni delprocesso stesso della memoria personale e collettiva alcontempo che non mai lineare e registrata in un solomomento, ma accumulazione di tanti istanti differenti.Oltre alle numerose biennali e manifestazioni internazionalia cui partecipa con subREAL, Iosif Kirly ha esposto i suoilavori al Center for Contemporary Art di Bucarest, al NeuerBerliner Kunstverein, allAccademia di Francia a Roma.

    dalle istituzioni del suo Paese (tuttora privo di un museonazionale di arte contemporanea). In Already Made 5 (OneWeek Coffee) del 2007 la gura del critico darte ad es -sere messa ironicamente in discussione: indicatori del suopercorso artistico non sono i pareri di illustri curatori, ma lepredizioni di un chiromante che analizza i fondi di caff dalui raccolti e fotografati per sette giorni consecutivi.Ivan Moudov ha partecipato alla Biennale di Venezia e aManifesta, oltre a mostre organizzate alla Kunsthaus diDresda e alla Essl Collection di Vienna.

    riessione critica sulla condizione umana nella societ con-temporanea, pur senza per rinunciare a guardare il mon-do con uno spirito positivo, convinto che esistano semprealternative da seguire. A un futuro migliore sembra invoca-re anche il lm in 16mm Lucky Day(2006), durante il qualelartista riversa in una fontana migliaia di monetine in segnodi buon auspicio.Rappresentante della Repubblica Slovacca alla scorsa edi-zione della Biennale di Venezia, Ondk ha esposto i suoilavori nei maggiori musei internazionali, tra cui il MoMA diNew York e la Tate Modern di Londra.

    come labusivismo edilizio e la dilagante cementicaziondella costa. Secondo Poljak, la violenza scatenata durantela guerra dei Balcani non si esaurita con la creazione denuovo stato, ma si riversata nel periodo di transizione acapitalismo dando origine a una mentalit basata sullavidit e sulla sete di potere.Le sue opere sono state esposte al Muse dArt Moderndi Saint-tienne, allHungarian Cultural Center di New Yorkal Rooseum Center di Malm in Svezia e al Cultural Centedi Belgrado.

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    Marika Asatiani

    Marika Asatiani natnel 1977 a Tbilisi, dovvive e lavora. Laureata inSociologia, utilizza lobietivo come strumento pecogliere il mutamentoosservando la realtcome prodotto diretto d

    circostanze politiche, economiche e sociali, Asatiani esplora linstabile passaggio tra passato e futuro. Oggetto dellsua serie Achara(2006) la zona montagnosa georgianaal conne con la Turchia, un tempo frontiera inaccessibildellUrss, e la vita quotidiana della popolazione femminile in particolare che la abita. Specchio di una condizionetransitoria che ha coinvolto e coinvolge tuttora la regione elintero Paese, le donne di Achararimangono in bilico tra lperpetuazione della tradizione e il processo inesorabile domologazione globale.Entrata di recente nel circuito espositivo internazionaleAsatiani ha vinto nel 2007 il premio Camera Austria dellacitt di Graz per la fotograa contemporanea.

    Maja Bajevi

    Maja Bajevi nata Sarajevo nel 1967 e, pumantenendo uno strettlegame con la sua terraha vissuto in diverse citteuropee. Artista cosmopolita, ha saputo fonder

    nel suo lavoro elementi pubblici e privati, realizzando operedal forte impatto emotivo, capaci di evidenziare con estrema lucidit i meccanismi politici, sociali ed economici chedeterminano la realt. Nel ripetere perentorio della domanda Come vuoi essere governato? non passibile di unarisposta proprio per il tono coercitivo con cui essa vienerivolta - il video How do you want to be governed? (2009solleva una questione politica che tocca tanto la collettivitquanto la coscienza di ogni singolo individuo.Lartista ha partecipato a numerose personali e collettive itutto il mondo. Tra le pi recenti, la scorsa edizione di Documenta a Kassel e le mostre organizzate alla FondazionBevilacqua la Masa di Venezia, al Centre Pompidou di Parigi, allAkademie der Knste di Berlino.

    Fikret AtayFikret Atay nato ne1976 a Batman, una piccola citt curda situata sud dellAnatolia, iTurchia, dove vive e lavora. La qualit semplicdei suoi video, realizza

    ti con telecamera a mano, riette lurgenza di autenticitche muove lartista, interessato a raccontare la realt incui vive. Atay colleziona frammenti di quotidianit, soffermandosi sui punti di contatto tra il mondo tradizionale

    gli effetti del progresso. Lo slancio verso la modernit acentro del video GOOAALL!!(2007), metaforicamente rappresentata da una strada asfaltata su cui gioca a pallonun gruppo di ragazzini. Anche un anziano signore aspira aprendere parte allentusiasmo generale, ma a modo suoprende la palla e mira dritto verso la porta, il suo tiro contro di noi.Nonostante la giovane et, Atay ha presentato le sue operal Bonner Kunstverein, alla Biennale di Lione e di Istanbual SFMOMA di San Francisco, alla Tate Modern di Londra.