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Formarsi con l’e-learning Patrizia Lùperi “Laboratorio di Scrittura Professionale – corso B” 28 Novembre 2008 ore 14.30-16 Patrizia Lùperi

Formarsi con l'e-learning

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Modulo "Formarsi con l'e-learnig", svolto in data 28 novembre 2008, all'interno dell'insegnamento "Laboratorio di scrittura professionale", Corso di laurea Informatica Umanistica dell'Università di Pisa

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Formarsi con l’e-learning

Patrizia Lùperi“Laboratorio di Scrittura Professionale – corso B”

28 Novembre 2008 ore 14.30-16

Patrizia Lùperi

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Questioni terminologiche

Esistono numerose distinzioni tra Formazione a distanza o FAD E-learning:

1. assisted learning

2. blended learning

3. learning puro (vedi M. Giacomantonio)

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Formazione a distanza (FAD)

Con l’espressione Formazione a Distanza (FAD) si indica genericamente una modalità di formazione caratterizzata da:

separazione fisica fra docente e discente distribuzione di materiale didattico con

modalità e supporti diversi forme comunicative marginali fra docente,

studenti e tutor

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Formazione a distanza (FAD)

Secondo l’evoluzione dei sistemi di comunicazione, i sistemi di formazione a distanza sono

divisi in tre generazioni

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FAD di prima generazione

Le prime applicazioni di Formazione a Distanza risalgono alla fine dell’800, quando le nuove tecniche di stampa e lo sviluppo del trasporto ferroviario hanno reso possibile la produzione e la distribuzione di materiale didattico a favore di studenti geograficamente lontani

I corsi formativi della FAD di prima generazione

sono infatti basati sulla corrispondenza postale senza rapporti di scambio diretti tra docente e discente

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FAD di seconda generazione

Negli anni 1960 nasce la cosiddetta FAD multimediale

I materiali a stampa vengono integrati da trasmissioni televisive, registrazioni audio e video, fino ad arrivare ai cd-rom

Il processo d’interazione è simile a quello di prima generazione, ma include l’assistenza telefonica, i collegamenti via fax e la posta elettronica

La comunicazione tra studenti e docenti è limitata alla verifica dell’apprendimento, che è necessariamente individuale

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FAD di terza generazione

Con lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie di rete, la FAD di terza generazione sposta l’attenzione dalla multimedialità all’interattività

Si passa dalla FAD di terza generazione all’ e-learning In realtà le due modalità sono completamente diverse e

i fattori che le rendono tali sono il grado di interazione nella comunità, la motivazione e il coinvolgimento del singolo corsista

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Tipologie di e-learning

La formazione attraverso la rete può essere suddivisa, in base ai modelli pedagogici di riferimento e all’uso degli strumenti di rete, in:

1. FAD

2. E-learning

3. Didattica web enhanced

Comunque tutta l’educazione è tecnology-oriented

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Per sintetizzare: la FAD

La FAD è basata sulla fruizione di materiali in autoapprendimento progettati ad hoc per l’erogazione on line

È presente, ma non essenziale, l’interazione tra studente e docente/tutor (uno-uno o uno-molti), mentre è del tutto assente la dimensione di classe virtuale (l’interazione molti-molti)

esempi: teledidattica, videoconferenza, webTV

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Per sintetizzare: l’e-learning

L’e-learning si basa sulla comunità d’apprendimento impegnata nella condivisione, negoziazione e co-produzione del sapere

La dimensione privilegiata è quella collettiva che riprende la filosofia costruttivista, secondo la quale la conoscenza è prodotto di una costruzione attiva del soggetto, ha carattere situato e si svolge attraverso forme di collaborazione sociale

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Teoria costruttivista: anni ‘90

Enfasi sul concetto di collaborazione piuttosto che la cooperazione

Collaborazione:

scambio di risorse per beneficio reciproco con potenziamento delle capacità altrui

obiettivo comune

si costruisce insieme la soluzione dei problemi

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Per sintetizzare:la didattica web enhanced

La didattica web enhanced è un approccio peculiare al mondo dell’università

Si tratta di una modalità nella quale la formazione in presenza resta in primo piano ma viene arricchita ed innovata dalla multimedialità e dalle tecnologie di rete

L’esempio più eclatante è l’utilizzo, nel corso di una lezione, di un’aula virtuale in collegamento con l’esterno

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Modelli didattici in rete

La didattica intesa come trasferimento di informazioni e conoscenze presuppone l’esistenza di un canale comunicativo e di un codice condiviso da chi insegna e chi apprende

I modelli didattici più diffusi sono: istruzione, addestramento, formazione

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Istruzione

L’istruzione è una didattica che prevede l’esistenza di norme generali trasmesse in direzione univoca, senza alcuna esperienza di feed-back

esempio principale è la lezione frontale, unicamente predisposta dall’insegnante

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Addestramento

L’addestramento, come l’istruzione, veicola indicazioni nell’unica direzione docente-allievo ma, a differenza di essa, privilegia l’operatività e punta alla realizzazione di un obiettivo, attraverso indicazioni specifiche e dettagliate (norme per l’uso). Non a caso è molto diffuso nell’ambito della cultura d’impresa, dove sono presenti anche esperienze di tirocinio e stage

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Formazione

La formazione si discosta da istruzione e addestramento in quanto:

richiede uno scambio continuo e reciproco tra docente e allievo che collaborano alla costruzione di forme di conoscenza condivise

ll passaggio delle informazioni è pluridirezionale: l’allievo può assumere il ruolo di docente verso i colleghi e verso lo stesso docente, chiamato spesso ad essere un facilitatore dei processi di apprendimento

studente

docente

studente

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Formarsi con il progetto TRIO

Collegandosi al portale della FAD della Regione Toscana scopriamo il progetto TRIO

http://www.progettotrio.it/trio/jsp/contents/homepage.jsp?service=ktrio&view=home

dove troverai oltre 1200 percorsi formativi completamente gratuiti con aule virtuali, tutor on line, community e videoconferenze

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La didattica in rete

La rete è uno strumento di trasmissione dei materiali didattici ma è soprattutto un luogo dove si dà vita ad un processo d’insegnamento/apprendimento, connotato da

un elevato livello di interattività fra gli attori coinvolti

Reteambiente di auto-apprendimento in cui si accede singolarmente a informazioni, documenti e materiale educativo

comunità di apprendimento, nella quale i partecipanti interagiscono sviluppando un tipo di conoscenza intesa come capitale sociale (relazioni e identità sociali)

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FAD non è formazione in rete

La FAD è un’interazione di tipo "formale", dove il passaggio delle informazione avviene tra allievo-tutor e tutor-allievo, senza la presenza di una comunità o "aula", nella quale condividere esperienze ed elaborare conoscenze

A differenza della FAD, l’e-learning: fa incontrare le persone stimola la comunicazione (non solo con il docente) favorisce la condivisione di esperienze e risorse

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L’e-learning è la formazione in rete

L’e-learning si basa: sull'importanza fondamentale degli ambienti

di apprendimento e del singolo, impegnato nella costruzione collaborativa del processo formativo, all’interno del quale l’interazione produce nuove forme di conoscenza

sulla condivisione delle risorse e sull’integrazione di più attività e strumenti formativi

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Integrazione

Caratteristiche dell’ integrazione: autoapprendimento asincrono (senza vincoli

di tempo e spazio) autoapprendimento in sincrono (vincolato nel

tempo, ma non nello spazio) attraverso aule virtuali

autoapprendimento collaborativo attraverso forum o comunità gestite all’interno della piattaforma

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E-learning: dall’informazione alla conoscenzaLa società occidentale si sta trasformando sempre più da

Information society (società dell’informazione) a Knowledge society (società della conoscenza).

La conoscenza non è più soltanto "il cemento" degli ambiti scolastici o universitari, ma si afferma come la terza componente fondamentale dell’impresa, insieme al capitale e alla forza lavoro

In questo contesto, nel quale aumenta la domanda di sapere nuovo o di rafforzamento e riorganizzazione della conoscenza già maturata, si impone un ripensamento dei paradigmi dell’apprendimento e della formazione.

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Fruitori dell’e-learning nella knowledge society

imprese: per necessità aziendali ma anche di aggiornamento del personale di qualsiasi categoria

istituzioni scolastiche e università: nell’intento di costruire reti territoriali, nazionali e internazionali

lavoratori: per l’acquisizione di competenze sempre più specifiche e professionalizzanti

cittadini: per acquistare il diritto di cittadinanza attiva, che consiste nel partecipare al processo generale di alfabetizzazione informativa e formativa (information literacy) e nell’uso consapevole di Internet

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E-learning: fattori di successo

L’e-learning ha senso quando offre valore aggiunto rispetto alla formazione in aula:

estendendo la formazione a gruppi molto più ampi di quelli gestibili in presenza

raggiungendo corsisti e docenti altrimenti fisicamente impossibilitati a partecipare ad attività formative

monitorando e verificando i progressi dell’apprendimento individuale, anche in gruppi molto ampi (tracciamento)

capitalizzando le conoscenze prodotte e condivise, per una loro documentazione, riutilizzo e applicazione in situazione (portfolio linguistico…)

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Fattori di criticità

Le esperienze di e-learning rischiano di fallire quando:

c’è scarsa motivazione dei corsisti il sistema tecnico funziona male o non

funziona affatto il tutoring latita i contenuti non sono aggiornati o progettati

per il web la formazione non è sufficientemente

progettata

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Le definizioni di e-learning

Le definizioni di e-learning sono molteplici, quindi è necessario partire dalla più "autorevole", cioè quella del CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione), contenuta all’interno del "Vademecum per la realizzazione di progetti formativi in modalità e-learning nelle Pubbliche Amministrazioni“

http://www.cnipa.gov.it/site/_files/cnipa_quad_32.pdf

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La definizione del CNIPAE-learning è una metodologia didattica che offre la possibilità di erogare

contenuti formativi elettronicamente (e-learning) attraverso Internet o reti Intranet. Per l’utente rappresenta una soluzione di apprendimento flessibile, in quanto fortemente personalizzabile e facilmente accessibile. Il termine e-learning copre un’ampia serie di applicazioni e processi formativi, quali computer based learning, Web-based learning e aule virtuali.In effetti, sviluppare un sistema di e-learning significa sviluppare un ambiente integrato di formazione utilizzando le tecnologie di rete per progettare, distribuire, scegliere, gestire e ampliare le risorse per l’apprendimento. Le modalità più utilizzate per realizzare tale integrazione sono:

l’autoapprendimento asincrono attraverso la fruizione di contenuti preconfezionati disponibili sulla piattaforma di erogazione

l’apprendimento in sincrono attraverso l’utilizzo della videoconferenza e delle aule virtuali

l’apprendimento collaborativo attraverso le attività delle comunità virtuali di apprendimento.

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Le possibilità didattiche offerte dalla rete

comunicazione offerta di informazione e servizi (banche dati, archivi, ecc.) di ogni genere

(dalla semplice esercitazione, al test, a materiale da completare ecc.) scambio a distanza di materiali didattici (posta elettronica, bacheca,

forum, chat)

A queste possibilità aggiungiamo: l'aspetto formativo implicito nell'uso dei sistemi di navigazione, ricerca,

selezione, recupero delle informazioni utili per il proprio lavoro la possibilità, per lo studente che interagisce comunicando, di acquisire

regole di comportamento che il nuovo sistema comunicativo richiede (e che vanno genericamente sotto il nome di netiquette)

l'aspetto formativo insito nell'essere membri di una comunità che affronta problemi, cerca soluzioni e realizza progetti

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Tipologie della comunicazione e implicazioni formative

Si possono identificare i tratti caratterizzanti delle tipologie

comunicative, ma si deve tener conto che nella realtà si trovano spesso situazioni miste; basti pensare a soggetti che interagiscono all’interno di uno stesso locale attraverso una LAN (Locale Area Network) e che sono quindi esteriormente in una situazione di presenza, ma di fatto comunicano in rete, come da postazioni remote

Tipologie comunicative

In presenza A distanza Mediate dal computer

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Comunicazione in presenza

gli attori condividono spazio e tempo le modalità dell’interazione sono del tipo uno-molti e del

tipo uno-uno i codici su cui si basa sono: paralinguistico, mimico-

gestuale e prossemico le modalità didattiche sono quelle tradizionali con

esposizioni a senso unico, oppure prevedono forme di didattica in piccolo gruppo, brainstorming, studi critici dei casi

la formazione in presenza si accompagna ad una scarsa progettazione preliminare ed è orientata alla proposizione di modelli uniformi

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Comunicazione a distanza

gli attori della comunicazione non condividono spazio e tempo

le modalità dell’interazione sono del tipo uno-molti e del tipo uno-uno

sfrutta i sistemi e i codici tecnologici della multimedialità e prevede un’organizzazione razionale, esaustiva, priva di ridondanze e conseguita attraverso un’accurata progettazione

richiede autonomia e responsabilizzazione del soggetto ricevente

le modalità didattiche richiedono particolare cura nella definizione di contenuti e delle forme di personalizzazione dei percorsi di apprendimento che devono sempre avvenire in maniera partecipativa

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Comunicazione mediata dal computer

gli attori della comunicazione non necessariamente condividono spazio e tempi, ma possono trovarsi in luoghi "virtuali" all’interno dei quali avvengono scambi e condivisioni

le modalità di interazione sono: uno a uno, uno a molti, e soprattutto molti a molti

il codice prevalente su cui si basa è quello testuale (la comunicazione è priva, o comunque povera, di elementi paralinguistici)

è orientata a stimolare reazioni emotive, con alta attenzione relazionale

sul versante dell’apprendimento, permette al soggetto un ruolo più dinamico nella costruzione attiva della propria conoscenza

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Comunicazione attraverso la rete

La comunicazione attraverso la rete comporta dinamiche relazionali intense, accompagnate da un forte senso di partecipazione sociale

La formazione in rete, oltre ad avere un forte connotato collaborativo, è una modalità di comunicazione che si adatta perfettamente alle esigenze della knowledge society, in quanto consente l’accesso alla formazione di molte persone altrimenti escluse ma soprattutto perché permette la formazione continua dentro e fuori l’orario lavorativo, anzi in alcuni casi è inserito nel CCNL

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E-learning risorsa per l’apprendimento “lifelong”

permette l’accesso alla conoscenza di molti e con continuità riduce notevolmente i costi della formazione continua (costi di

sincronicità, di assenza dal lavoro, costi di spostamento e soggiorno)

è flessibile, in quanto offre l’opportunità di scegliere tempi e modi della formazione secondo le proprie necessità, pur entro certi parametri che lasciano comunque uno spazio importante di libertà

offre la possibilità di avere tempo a disposizione per lo sviluppo delle proprie conoscenze, all’interno di un’idea di orario flessibile e legato agli obiettivi da raggiungere

Il cammino della società dell’industria verso la società della conoscenza è parallelo a quello della formazione tradizionale verso il "lifelong learning". Entrambi i percorsi implicano che sia rivisto il modello della formazione e quello della comunicazione

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“Blended learning"

Nel glossario del CNIPA, la voce "blended learning", apprendimento combinato, riporta la seguente spiegazione:

"Può riguardare l’uso di diversi media nell’ambito dell’e-learning, di diversi modelli didattici, di modalità sincrone e asincrone di studio. Il blended learning però è soprattutto conosciuto come modalità di erogazione di percorsi formativi che integra e-learning e formazione d’aula, soluzione che sta ottenendo un successo rilevante sia in efficacia che in gradimento."

L’accezione più diffusa di "blended learning" indica dunque una modalità di percorsi formativi che combina e-learning e formazione d’aula.

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Aula e web: integrazione come soluzione possibile

la modalità blended unisce incontri in aula e web

la ricchezza dell’aula è data dall’intensità e dalla qualità delle relazioni che produce, mentre i benefici della rete sono dati da flessibilità, apertura e riduzione dei costi

le scelte di integrazione consentono di ricostruire soluzioni ricche e adattabili alle diverse situazioni formative

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Vantaggi del blended learning:

passaggio soft dal tradizionale insegnamento in aula all’e-learning, che renderebbe più facili da accettare i cambiamenti insiti in questa transizione

limitazione dei fattori di demotivazione e solitudine che possono intervenire nel caso della prima esperienza di e-learning

possibilità di integrazione dei corsi esistenti piuttosto che loro sostituzione

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E-learning nelle università

Il panorama italiano conta complessivamente 79 atenei, tra università e istituti parificati di alta formazione

A partire dal 2002, la quantità di convegni e seminari promossi dagli atenei e centrati sul tema dell’e-learning, testimonia la convinzione che la formazione universitaria online presenti peculiarità difficilmente accostabili a quelle del training aziendale (e che dunque necessiti di modelli didattici propri)

Il 72% degli atenei italiani dichiara di aver adottato soluzioni e-learning: nella maggior parte dei casi si tratta di FAD e di modalità blended, che utilizzano la multimedialità e le tecnologie di rete per arricchire, innovare, aumentare l’efficacia e la quantità di un modello didattico che prevede comunque una presenza fisica in aula

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Corsi di laurea in e-learning puro

I corsi di laurea sviluppati secondo modelli didattici innovativi di e-learning "puro" sono complessivamente lo 0,6% del totale (tra i quali: Politecnico di Milano, Cattolica di Milano, Università di Firenze, Consorzio ICON)

In queste proposte formative è riconoscibile una progettazione, produzione e fruizione che coinvolge tutti gli elementi peculiari dell’e-learning: non solo materiali ad hoc ma anche approccio di processo, pianificazione dell’interazione con il tutor e tra utenti, dimensione di classe virtuale e monitoraggio continuo

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Considerazioni conclusive:

il modesto ruolo svolto dal mondo accademico in qualità di operatore della domanda è legato all’approccio scarsamente strutturato e strategico utilizzato nei confronti dell’e-learning: in molti atenei, come a Pisa, si assiste infatti ad iniziative autonome da parte di singoli docenti interessati alle nuove applicazioni tecnologico-didattiche, senza un reale supporto centrale ed istituzionale

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Considerazioni conclusive:

Il 17% degli atenei che hanno intrapreso attività di e-learning compra tecnologia

Molti atenei adottano soluzioni open source come Moodle che si caratterizza per:

1. si sviluppa per moduli

2. si inseriscono facilmente materiali aggiuntivi

3. ha numerosi strumenti collaborativi a disposizione (wiki, glossari, forum…)

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Moodle a Pisa

Collegati al sito dell’Università di Pisa:

http://www.unipi.it/

Entra nel link e-learning:

http://www.unipi.it/elearning/

Seleziona la facoltà di appartenenza e collegati…

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Considerazioni sui contenuti

L’8% degli atenei che hanno intrapreso attività di e-learning comprano contenuti. La domanda è concentrata soprattutto su due classi di discipline; il 5% dichiara di acquistare contenuti di informatica per l’alfabetizzazione informatica e per il conseguimento dell’ECDL, mentre il restante 3% compra contenuti relativi alle lingue

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L’e-learning rappresenta la nuova frontiera di un sapere costruito in collaborazione tra persone che condividono la medesima concezione legata alla costruzione di percorsi personalizzati nel variegato mondo della disseminazione dei saperi

Oggi l’e-learning in Italia è ancora relegato ad una nicchia, anche se lentamente si sta creando maggiore consapevolezza da parte delle istituzioni riguardo a questa tematica …

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Bibliografia

G.P. Bonanni, Formazione digitale, Milano, Angeli, 2003

A. Calvani, Rete, comunità e conoscenza, Trento, Erikson, 2006

L. Corazza, Internet e la società della conoscenza, Trento, Erickson, 2008

M. Giacomantonio, Learning object, Roma, Carocci, 2007

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Bibliografia 2

D.H. Jonassen, Learning to solve problem: an instructional design guide, San Francisco, Jossey-Bass, 2004

F. La Noce, E-learning: la nuova frontiera della formazione, Milano, Angeli, 2002

Pedagogia dell’e-learning, a cura di R. Maragliano, Bari, Laterza, 2004

M. Ranieri, Formazione e cyberspazio, Pisa, ETS, 2006

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Sitografia

S. Battaggia - Fad e Fad online www.univirtual.it/corsi/2003/battaggia/download/Mod06_7OL.pdf

B. Carbol - Studiare in rete non è più un'utopiawww.mediamente.rai.it/biblioteca/biblio.asp?id=65&tab=int&tem=62

S. Cerri - La formazione a distanza www.mediamente.rai.it/biblioteca/biblio.asp?id=71&tab=int&tem=62

E. Cicognini - Il mondo delle università www.tecnoteca.it/tesi/e_learning

E. De Kerckhove - Eccoci nell'era delle psicotecnologiewww.mediamente.rai.it/biblioteca/biblio.asp?id=109&tab=int&tem=62

H. Gardner - Intelligenze multiple e nuove tecnologie www.mediamente.rai.it/biblioteca/biblio.asp?id=157&tab=int&tem=62

P. Manzelli - L'E-Learning ed i percorsi delle memoria www.edscuola.it/archivio/lre/elearmem.html

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Sitografia 2

R. Maragliano E- learning ed Università www.elearningeuropa.info/doc.php?lng=5&id=5148&doclng=5

M. Ranieri - Dall'E-learning al blended learning: nuovi scenari nel rapporto tra educazione e nuove tecnologie www.garamond.it/koine/immagini/koine_scuolacit/articolo_89.pdf

S. Tagliagambe - Rete, paradigma della conoscenzawww.mediamente.rai.it/biblioteca/biblio.asp?id=336&tab=int&tem=62

G. Trentin - Cosa significa usare Internet nella didattica? www.esperanto.fast.mi.it/tecnologie/gtxfast.html

G. Trentin - Le tecnologie della comunicazione via rete (cap. tratto da "Didattica in rete: Internet, telematica e cooperazione educativa" Ed. Garamond Roma)www.bdp.it/iride/polaris/albero/tecnolog.html

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Per saperne di più… Patrizia Lùperi [email protected]

Arrivederci…..