10
appunti di viaggio Sadhana Forest la comunità della speranza

appunti di viaggio Sadhana Forest - Nomad Travellersnomadtra/images/publications/p… · Sadhana Forest: un progetto di vita sostenibile Arrivato ad Auroville, mi concedo 3 giorni

  • Upload
    others

  • View
    2

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: appunti di viaggio Sadhana Forest - Nomad Travellersnomadtra/images/publications/p… · Sadhana Forest: un progetto di vita sostenibile Arrivato ad Auroville, mi concedo 3 giorni

appunti di viaggio

Sadhana Forestla comunità della speranza

Page 2: appunti di viaggio Sadhana Forest - Nomad Travellersnomadtra/images/publications/p… · Sadhana Forest: un progetto di vita sostenibile Arrivato ad Auroville, mi concedo 3 giorni

111

Ormaichimiconoscelosa.Sonoprepa-rati.Primaopoisuccederàancora.All’eternaricercadiunritornoadunacon-dizionepiùnaturale,cheprediliga ibiso-gni delle persone e le risorse del nostropianetaalprofittoedall’affermazioneper-sonale,decidoperlasecondavoltanellamiavitadilasciaretuttoepartire.Destina-zioneIndia,eprecisamentelacomunitàdiAuroville inTamilNadu. Ilprimocontattoconl’Indiaèdiquellichesiricordanoperunavita.Atterroinpienanotteall’aeropor-todiChennai,quartacittàindiana,esonoaccoltodaundiroccatoaeroporto“inter-nazionale”.Daquiconunbuspubblicomidirigoalla stazionecentraledeipullman,

Situata nel territorio indiano di Tamil Nadu, Sadhana è una delle 100 Comunità che fa parte di un ampio progetto denominato Auroville, realizzato negli anni ’60 dall’architetto francese Roger Anger e sostenuto dall’UNESCO. L’obiettivo era quello di creare una società alla ricerca di “unità umana”. Agricoltura biologica, scuole di yoga e medicina alternativa, abitazioni fatte di legno e materiali naturali, vita semplice all’insegna del risparmio energetico, del rispetto del territorio e di risorse preziose come l’acqua: sono queste alcune delle peculiarità condivise che permettono di vivere pacificamente in un’area di 20 km2 alla ricerca di un futuro sostenibile.

di Davide Vadalà

“Tutto ciò che non viene donato va perduto”

Dominique Lapierre, La città della gioia

A sinistra un gruppo di mamme appena arrivato a Sadhana Forest con i propri figli per partecipare ad un programma di sensibilizzazione; in alto Main Hut: la capanna principale dove si svolgono le attività colletti-ve; a destra donna Tamil lava i panni in un villaggio limitrofo ad Auroville.

Page 3: appunti di viaggio Sadhana Forest - Nomad Travellersnomadtra/images/publications/p… · Sadhana Forest: un progetto di vita sostenibile Arrivato ad Auroville, mi concedo 3 giorni

recentemente ricostruita ed attualmentepiùgrandedi tutta l’Asia.Appena faccioingressonellastrutturacredoseriamentedi trovarmi in un campo di sfollati: unamassa di corpi ricopre ogni centimetrolibero di pavimento. Penso inizialmenteche siano persone povere prive di casache utilizzino la stazione come bivacconotturno, salvo poi scoprire che stannosemplicemente aspettando la coinciden-zaper ilgiornosuccessivoo ilbus in ri-tardodialcuneore. Impareròbenprestoafareiconticonquestarealtà.Aspettareneipaesipiùpoverièunacondizionenor-male,edopoalcunimesidi immersioneinquestacultura,lapercezionedeltempocambia completamente: in un paese incuiunviaggiointrenopuòdurareanche3giorni ininterrottisenzamaiscendere,adunavelocitàmediadi30km/hscarsi,unritardodialcuneorediventaassolutamen-teirrilevante.Ilviaggiochemiportaall’excoloniafrancesediPondicherryduraaltre3 ore, ed esausto per non aver dormitoda circa due giorni, passo da momentidi vegliaadattimidi sonnoprofondo. Inunmixdiricordivedoscorrereattraversoi finestrini tra una vegetazione fiabescaavvoltadaunanebbiamattutina,lavitalo-calechenonostantesiaancoral’albagiàsiattivapertirareavantiun’altragiornata.IltuttomentreunimprobabilelettoreDVDtrasmette video musicali in lingua Tamildaunbus fatiscente.Daquiconun ter-zoautobusedunbreveviaggio inauto-rickshawgiungofinalmenteadestinazio-ne:lacomunitàdiAuroville.

Auroville: la città universale Sorta a partire dal 1968 grazie all’inse-gnamentodelfamosomisticoindianoSriAurobindo e della sua compagna MirraAlfassa, Auroville nasce con lo scopo disperimentareunanuovaformadisocietàallaricercadell’“unitàumana”.Riportandounacitazioneinfatti“Auroville vuole essere una città universale dove uomini e donne di tutte le nazioni siano capaci di vivere in pace e progressiva armonia sopra ogni credo, politica e nazionalità. Lo scopo di Auroville è di realizzare l’unità umana”.Il progetto, realizzato dall’architetto fran-ceseRogerAnger,divieneprestofamoso,tantodaessereappoggiatodall’UNESCOe dalle 124 nazioni che partecipano allasua inaugurazione.Dopooltre40anni, il

Page 4: appunti di viaggio Sadhana Forest - Nomad Travellersnomadtra/images/publications/p… · Sadhana Forest: un progetto di vita sostenibile Arrivato ad Auroville, mi concedo 3 giorni

progettovaancoraavanti,seppureanco-ra lontano dagli obiettivi del masterplanoriginario,cheprevedeva50000abitan-ti.Èoggicostituitodaoltre100comunitàsparsesuun’areadi20km2,ciascunaconun’attivitàdistintiva.Moltediquesteso-noindirizzateall’agricolturabiologica,manonmancanoistitutidiricerca,centriarti-stici,scuolediyogaemedicinaalternati-va.Esiste inoltreunnucleodiserviziperresidentievisitatori,conristoranti,centroinformazioni, strutture di accoglienza epadiglioni espositivi dedicati alle nazionicoinvoltenelprogetto.MailpuntofocalediAurovilleèilMatrimandir,untempiori-conoscibileperilsuoaspettosimileaunasferadorata,adagiatasu12petalilaterali.Al suo interno non si pratica alcuna reli-gione,inquantoèstatoprogettatoperla“concentrazione”, parte della dottrina diSri Aurobindo. Una visita dell’interno la-sciaaboccaaperta:un’architettura futu-risticadoveunarampaspiraliformeportaallasalacentraleimmersainun’atmosferadipace.Tra i residenti stabilidiAurovillec’è una grossa componente di stranierigiunti da tutto il mondo per dedicarsi aquestoprogetto: infattidei2007abitanti,solamente836sonodiorigineindiana.

Sadhana Forest: un progetto di vita sostenibileArrivatoadAuroville,miconcedo3giornidi riposo, ospitato gratuitamente da unodei residenti grazie al progetto “couch-surfing”. Ne approfitto per riprendermidal lungoviaggioeperesplorarelemol-te realtà presenti sul territorio, cercandodi capirne il funzionamento, e deciderein quale delle comunità poter essere diaiuto.AllafinelamiasceltaricadesuSa-dhanaForest.SituataaibordidelterritoriooccupatodaAuroville,di cuine faparte

A sinistra dall’alto vista delle tipiche coperture a capanna di Sadhana Forest; gruppo di mamme india-ne; donne locali dai villaggi vicini; intrattenimento musicale.In pagina dall’alto stireria con ferro a carbone ad Auroville; attività ludi-ca al “Children’s Land”; circolo al “Children’s Land”; coinvolgimento dei ragazzi locali tramite il program-ma “Children’s Land”.

Page 5: appunti di viaggio Sadhana Forest - Nomad Travellersnomadtra/images/publications/p… · Sadhana Forest: un progetto di vita sostenibile Arrivato ad Auroville, mi concedo 3 giorni
Page 6: appunti di viaggio Sadhana Forest - Nomad Travellersnomadtra/images/publications/p… · Sadhana Forest: un progetto di vita sostenibile Arrivato ad Auroville, mi concedo 3 giorni

pur costituendo una realtà autonoma,questoesperimentoèunodeiprogettipiùinsalute.Durantelamiapermanenzadi4settimaneinfatti,ivolontariimpegnatiso-nostatifinoa150contemporaneamente.Sadhana Forest è una comunità abba-stanzagiovane,essendonatasolamenteallafinedel2003fondatadaunacoppiaisraeliana,YoritedAviram,conloscopodiricrearela“tropicaldryevergreenforest”,la foresta originaria del luogo, distruttadaldisboscamentodelperiodocoloniale.Dalgiornodellasuacreazione,sonostatipiantati oltre 20.000 alberi di 150 speciediverse.Graziealletecnichenaturaliutiliz-zate, lapercentualedisopravvivenzadeinuovialberièstimatatral’80%edil90%,enonscendemaialdisottodel70%ne-anchesuisuolipiùdegradati.Uno dei meriti principali di questo pro-getto, è quello di fungere da centro diapprendimento delle pratiche di vita so-stenibili.“Possanoessercipiùforestepercrescere le persone”: questo è il mottochecaratterizzaquestavisione.Per poter partecipare come volontari,bisogna lavorare 4 ore giornaliere per5 giorni, ed accettare delle linee guidaabbastanza ferree, a partire dalla dieta:i pasti sono strettamente vegani (cioè èesclusoognicibodiderivazioneanimale:carne,latte,uova,miele,etc.)edèinoltrevietatol’utilizzodiqualsiasiciboraffinato,daglisnackfinoalrisononintegrale,cosìcome è da evitare l’uso dello zucchero,responsabile della deforestazione mirataallacreazionedinuovispaziper lepian-tagioni.Nonesisteacquacorrentenétan-tomenocalda,inquantol’unicopuntodiapprovvigionamento è costituito da unapompamanuale,cosìcomeancoraavvie-ne in gran parte dell’India. Ciò permette

di avere una maggiore coscienza dellaquantità utilizzata, limitandone l’estrazio-ne allo stretto necessario. La pompa èalimentata per gravità da un serbatoio,il quale viene riempitoelettricamentedalsottosuolo. L’acqua viene resa potabilee dinamizzata grazie ad un dispositivorealizzato ad Auroville. Le docce sonocostituite da divisori realizzati con pare-ti in foglie intrecciate,dentro cuiportarsiun secchio d’acqua per potersi lavare.Limitarealmassimoognisprecoèfonda-mentale,soprattuttoinunanazionedovelasiccitàèunacompagnagiornalierapermoltimesidurantelastagionesecca,edil problema dello scarso assorbimentodel terrenoargillosoèprimariodurante imonsoni. Allo stesso modo al posto deilavandini, sono state studiate delle “sta-zionidilavaggio”costituitedaunpiccolorecipiente con un foro, con cui attingerel’acquadaunsecchio,utilizzandocosìlasola quantità strettamente necessaria allavaggiodellemani.Nonesistononé fo-gnature,néscarichineibagni,poichéso-noutilizzatideisistemidiCompostToilet,conraccoltadiurinaefeciseparatamen-te, che permettono di avere dei bagni aseccosenzautilizzodiacqua.Finitoilpe-riododiriposoedecomposizione, irifiutisolidi divengono innocui e tornano a farpartedelciclonaturale.Anchel’utilizzodidetersivichimicièvietato,poichénones-sendociunsistemadismaltimentodegliscarichi, tutto finiscedirittamentenel ter-renoperirrigaregliorti,esuccessivamen-te nella falda acquifera da cui si attingel’acquapotabile.Achinonnefosseprov-visto vengono quindi forniti dei saponi edentifriciobiodegradabilial100%. Inoltreciascunopuliscilestoviglieutilizzateper-sonalmente, usando solamente cenereedacetocomeantibatterico.Percucinaresonoutilizzatedelle“RocketStove”,dellestufechiuseche riducono ladispersionedicaloreediconseguenzaillegname,re-peritolocalmenteprincipalmentedascar-ti,asolo1/5diunsistemaaperto.È un po’ un ritorno al passato, raccontispessosentitidainostrinonniogenitori,echeforseappaionoesageratirispettoalleattualiabitudinioccidentali,maessenzialiper farcapireaciascunvolontarioquan-tosiamo lontaninella vitadiognigiornoda un vero vivere sostenibile. Non c’èneanche un sistema di energia elettrica

A sinistra in senso orario impian-to fotovoltaico; bagno a secco; igiene orale: scaffale comunitario; preparazione dei pasti; stazione di lavaggio delle mani: il banano si nutre dell’acqua utilizzata; Rocket Stoves; sistema di pompaggio manuale in cucina.In pagina dall’alto Solitude Farm ad Auroville; sistema elettrico a pedali, momentaneamente fuori uso; la-vaggio della biancheria a Sadhana, come nei villaggi locali.

Page 7: appunti di viaggio Sadhana Forest - Nomad Travellersnomadtra/images/publications/p… · Sadhana Forest: un progetto di vita sostenibile Arrivato ad Auroville, mi concedo 3 giorni

116

veganesimo, questo sconosciuto

Il problema attuale della nostra alimentazione spesso non risiede sul fatto che la scelta sia giusta o sbagliata, ma si trova a monte: non è consapevole. Un’alimentazione vegana, a differenza di quella vegetariana, presuppone l’esclusione di qualsiasi alimento derivato da animali, quin-di non solo carne e pesce, ma anche latticini, uova, miele. Stando agli studi più recenti ed al parere dei nutrizionisti, la dieta vegana è salutare e completa. Il passaggio da una dieta onnivora ad una vegana deve però essere graduale, in modo da trovare il giusto equilibrio e non farsi mancare nessun nutrimento essenziale. In alcuni casi, possono ve-rificarsi carenze di vitamina B12, presente solitamente nei batteri del terreno. Con l’eccessiva igienizzazione del cibo se ne è persa così la fonte primaria, necessitando così una supplementazione con degli integratori alimentari. La scelta di una dieta vegana, è spesso dovuta a motivazioni animaliste, antispeciste, religiose od ambientali. Ma è que-sto ultimo aspetto che vogliamo approfondire. Lo studio “Livestock’s Long Shadow” finanziato da Banca Mondiale, ONU ed UE nel 2006, giungeva alla conclusione che gli al-levamenti sono responsabili della produzione del 18% del-le emissioni di CO2 equivalente. Ancora più sconcertanti le conclusioni dello studio condotto nel Novembre 2009 da Goodland and Anhang, e presentato alla conferenza di Copenhagen, che valutano nel 51% la produzione di gas serra di questo settore. La conclusione che ne deriva è abbastanza chiara: l’industria della carne è uno dei princi-pali responsabili dell’innalzamento dei livelli di gas serra nel mondo. Secondo l’articolo scritto da Caroline Davies per The Guardian “i gas serra emessi dalla produzione di 1 kg di carne di manzo, equivalgono a guidare un’automo-bile per 250 km”. È inoltre uno dei responsabili della fame nel mondo, poiché la maggior parte dei cereali prodotti, vengono utilizzati per cibare gli animali. Il bestiame man-gia molte più proteine di quante non ne produca con la propria carne: è per questo che viene chiamato fabbrica di proteine alla rovescia. Per produrre 1 kg di carne di vitello, bisogna fornire 18 kg di vegetali, per un pollo 4 kg e per un agnello 33 kg. È inoltre stato evidenziato il grande spreco di terreno ed acqua dell’industria della carne, non-ché l’abbattimento delle foreste primarie per la creazione di nuovi pascoli. Sarebbe ipocrita dedicare la nostra vita a progettare edifici sostenibili, per poi rovinare tutto con le nostre scelte culinarie. Allo stato attuale, cambiare la no-stra dieta può essere il più semplice ed efficace metodo per contrastare il riscaldamento globale. La sola riduzione del nostro consumo di carne, senza per forza adottare una scelta vegetariana o vegana può fare molto. Per una scelta consapevole è bene ricordare anche il consumo di prodotti locali e di stagione evitando così ogni imballaggio non riciclabile.

www.fao.org/docrep/010/a0701e/a0701e00.HTMwww.worldwatch.org/node/6294

Page 8: appunti di viaggio Sadhana Forest - Nomad Travellersnomadtra/images/publications/p… · Sadhana Forest: un progetto di vita sostenibile Arrivato ad Auroville, mi concedo 3 giorni

diffusa,néilluminazionenotturna,senonnella capanna comunitaria. Infatti l’unicafontedielettricitàsonodeipannellisolariche ricaricano un sistema di accumulo:un impiantocompletamenteautonomoesconnessodallareteelettrica.Durantelastagionedellepiogge, inassenzadi irra-diazionesolarepermoltigiorni,lepiccolenecessitàvengonosopperitegrazieall’uti-lizzo di un sistema ad “energia umana”:quattrobiciclettesucuisipedalaaturno,collegateadunadinamochevaaricari-carelabatteria.

Aspetti architettonici e costruttivi Aquestalatitudineilclimaètropicaleca-ratterizzatodaaltetemperatureedelevata

umidità,conunastagioneseccaseguitada due distinte stagioni delle piogge, econ le temperature che scendono rara-mentealdisottodei20°C,anchedinot-te.Èperquestochecomeformaabitativaè stata scelta la capanna ripresa dallatradizione locali,edicui lostessoVictorOlgyay,unodeipadridell’architetturabio-climatica, ne suggeriva l’utilizzo in climatropicale per poter contrastare l’umiditàcon l’utilizzo della ventilazione incrocia-ta. Ilcuoredellacomunitàè laMainHut(Capannaprincipale),doveoltreadintrat-tenersi lerelazionisociali,sicondividonoi pasti, vengono tenuti i workshop ed imeetingcomunitari.Altrestrutturedistintesonostaterealizzateperlacucina,ibagniedilsistemaelettrico.Esistonoinoltreunaseriedicapannedormitoriodovevengo-noospitati i volontari, echecrescono innumero annualmente con l’incrementodei partecipanti. La costruzione non haseguito un layout predeterminato, ma ivari elementi sono stati aggiunti quandoseneèpresentatalanecessitàneltempo.Le capanne, progettate per durare oltre20anni,vengonocostruitevelocementeinalcunigiornidaoperaidelluogo,utilizzan-dosolamentematerialilocali,cheincasodismontaggiopossonotornareinnaturasenzaalcundannoperl’ambiente.Latipologiadicapanneutilizzata,ècom-pletamenteapertasualmenoduelatiperfavorirelaventilazione,epresentaunaco-

A sinistra dall’alto lavori di manu-tenzione di un edificio costruito con sacchi di sabbia; dettaglio del sistema costruttivo con un unico sacco di sabbia avvolto a spirale; lavori sull’intonaco dell’edificio prototipo; dettaglio di un’apertura; vista interna durante la manuten-zione.In pagina dall’alto lavori di manu-tenzione di un edificio costruito con sacchi di sabbia; dettaglio di un’apertura vista dall’interno; ope-rai locali costruiscono una nuova capanna; dettaglio del raccordo Travi-Pilastro.

Page 9: appunti di viaggio Sadhana Forest - Nomad Travellersnomadtra/images/publications/p… · Sadhana Forest: un progetto di vita sostenibile Arrivato ad Auroville, mi concedo 3 giorni

118

pertura particolarmente inclinata, che difattosvolgeancheilruolodiparetelatera-le.Ciòpermettediaveredegliambientiin-ternimoltoalti,incrementandocosìimoticonvettivi dell’aria. Durante la stagionedellepioggeinoltre,questoaccorgimentoè fondamentale per permettere il veloceallontanamentodelleprecipitazioni.L’altezza elevata permette inoltre, dovenecessario, la creazione di mezzanini epiani sopraelevati per sfruttare al massi-molospazio.Inquesticasivengonorea-lizzatianchedegliabbainiperincrementa-rel’illuminazionenaturaleelacircolazionedell’aria, che viene regolatacon l’utilizzodistuoiedichiusura.Lecapannesonoelevatesupalafitteperfungere da protezione contro la faunalocale e soprattutto per limitare i disagidurante imonsoni.Attualmentevengonoutilizzati dei pilastri in granito, materialefacilmentereperibileinloco,mentreorigi-nariamente furono usate anche struttureinacciaio.Le traviprincipalidel tettoso-no realizzate con legname di Eucalipto,un legnoresistenteedacrescitaveloce,che si trova spontaneamente nell’area,

In pagina dall’alto realizzazione della copertura; dettaglio del rac-cordo Travi-Pilastro; l’interno della Main Hut; capanna residenziale: chiaramente visibili i dispositivi di controllo della ventilazione.A destra dall’alto dettaglio di un abbaino; dettaglio dell’appoggio di una trave su pilastro centrale; l’allegria e spontaneità dei bimbi al “Children’s Land”.

purnecessitandodigrandiquantitàdiac-qua. L’olio naturalmentepresenteal suointerno, ne rende difficile il marcimentoe l’attaccodapartediparassitied inset-ti. Per la realizzazione di travi e strutturesecondariesifainveceusodiCasuarina,unlegnoduroeresistentealfuoco.Ipa-vimentisonoinvececreatidallacortecciadellaPalmadiBetel.Anchedelbamboosifaampiousoinstrutturesecondarieeperlarealizzazionedellamobilia.Ilmantodellacoperturaèinvecerealizza-toconpagliaomaterialeprovenientedalcocco, o dalle foglie di palma, dispostiin due strati a direzione incrociata, con

Page 10: appunti di viaggio Sadhana Forest - Nomad Travellersnomadtra/images/publications/p… · Sadhana Forest: un progetto di vita sostenibile Arrivato ad Auroville, mi concedo 3 giorni

unapiccolaintercapedined’ariatraidue.Questimaterialihannoilvantaggiodies-sere economici, localmente disponibili,resistenti alle intemperie e poter essereriutilizzaticomecompostafinevita,ritor-nandoafar parte del ciclo naturalesenzaalcunaproduzionedirifiuti.Ilmantodeveesseremanutenutoalmenoogni3-5annipermantenere lesuecaratteristichepre-stazionali.LescalesonoinvecerealizzatecontraviinCasuarinaepedateconfunidijutaavvoltaintornoaisupporti.Lostessomateriale è utilizzato per la realizzazionedei giunti tra strutture verticali ed orizzo-nali,etraprimarieesecondarie.

Miglioramenti futuri Macomeognicosaovviamentenontuttoè rose e fiori. Un punto da migliorare infuturo,è ilsistemadi trasportoaldi fuoridella comunità. Sono infatti attualmentea disposizione dei volontari circa diecibiciclette, ma le stesse non sono ovvia-mentesufficientiperleesigenzediunnu-mero molto superiori di volontari. Questifinisconocosìspessopernoleggiaredeivecchi scooter inquinanti. È quindi giàsull’agendal’intentodiforniredeimotorinie biciclette elettriche da ricaricare attra-versol’utilizzodell’energiasolare,quandoarriveranno fondi a sufficienza. Infatti gliintroiti di Sadhana Forest sono costituitiesclusivamente da donazioni volontarie,inquantonessunaattivitàdilucrosisvol-gealsuointerno,ediverseinvitantioffertecommercialisonostaterifiutateperpotersimantenerefedeliallospiritodelprogetto.Altra questione spinosa è quella dell’in-quinamento atmosferico provocato dagliaerei,utilizzatidainumerosivolontarichegiungonoquidatuttoilmondo.Aquestopropositosonoinfasedivalutazionenuo-ve sedi sparse per il globo, in modo daridurre ladistanzadapercorrereperpar-tecipareaquestaesperienza.Edilsecondoprogettoègiàpartitorecen-tementeadHaiti,perdareaiutoesollievoalle popolazioni locali, dando l’esempiosucome ricominciaredopo lacatastrofeinmodosostenibile.LequattrosettimanepassateaShadanaForestsonostateunmomentodifortecrescitapersonale,conla consapevolezza però che c’è ancoramolto da fare, sperando che un giornoancheinItaliainsiemealleforestesipos-sanocrescerelepersone!

curriculum

Davide Vadalà, nato a Reggio Calabria nel 1981, vive a Roma dove si laurea con Lode in Ingegneria Edile Architettura nel 2006, prima di iniziare la professione presso uno studio romano. Nel 2007 si trasferisce per tre mesi negli Stati Uniti, dove grazie ad una borsa di studio partecipa al progetto di Arcosanti, prima Arcologia al mondo ideata dall’Architetto Paolo Soleri, allievo di Frank Lloyd Wright. Di ritorno in Italia supera le selezioni per il Master di II° Livello Casaclima, che frequenta con successo nei due anni successivi. Trasferitosi a Bolzano inizia una collaborazione biennale con l’Architetto Michael Tribus, precursore in Italia nella progettazione di edifici conformi allo standard Passivhaus. La passione per i viaggi che lo anima fin dalla giovane età, e la certezza che per raggiungere una vera sostenibilità si debba trovare un’alternativa al nostro sistema basato sul profitto, lo spingono a lasciare ancora una volta tutto per un viaggio in Asia che durerà 9 mesi.Sportivo, vegetariano, adotta uno stile di vita sobrio e si muove solamente in bicicletta, cercando di praticare una sostenibilità a tutto campo.

Si ringrazia per la collaborazione “The NASA Team, BMS School of Architecture, Bangalore”