Upload
review-by-luigi-alfonsi
View
215
Download
1
Embed Size (px)
Citation preview
Carmen Saeculare by Vittorio GenovesiReview by: Luigi AlfonsiAevum, Anno 15, Fasc. 1/2 (GENNAIO-GIUGNO 1941), pp. 185-186Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro CuoreStable URL: http://www.jstor.org/stable/25819360 .
Accessed: 18/06/2014 07:53
Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp
.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].
.
Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore is collaborating with JSTOR todigitize, preserve and extend access to Aevum.
http://www.jstor.org
This content downloaded from 62.122.79.81 on Wed, 18 Jun 2014 07:53:07 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions
recensioni
dei Gesta Ottone dedica un'ampia digressione alia questione degli uni
versali, al processo di Abelardo, alle dottrine di Gilbert), col misticismo di S. Bernardo, di cui Ottone fu amico, con lo zelo riformatore di Geroh di Reichersberg; in relazione alia religiosita cistercense, alia famiglia, agli studi, alia vita a corte, air idea imperiale, infine, e alPamore per i fatti della casa imperiale, cosi vivo nei Gesta.
Storico, in certo modo, completo appare al B. il nostro, che non dimentica nella periodizzazione della storia universale, nello schema ago stiniano e nella storia resa mistica e cristiana, fatti ed eventi a lui con
temporanei, ne Pinteresse per fatti concreti.
Con un certo entusiasmo e calore, egli difende Ottone dalle accuse di incoerenza tra le diverse opere e le diverse parti delle medesime mettendo in luce Punita d'intenti e di vedute di Ottone, pur ricono scendo la differenza tra i Gesta dominati dalPidea imperiale e lo schema delle due citta nelPaltra piu nota opera.
Ascetismo, simbolismo, periodizzazione, pessimismo religioso sono le
caratteristiche di questo filosofo della storia tipicamente medievale e inficiano certo la sua concezione storica dei fatti e il valore della sua
opera, come fonte storica (valore maggiore pero nei Gesta). Ma il B. ha saputo collocare il nostro nella cornice delle dottrine
politiche del tempo e in quella della filosofia medievale che spiegano come nella nuova affermazione delle scienze profane e del pensiero filosofico sotto Pegida della fede fiorisca anche la storia, che aggiorna la concezione agostiniana ai nuovi rapporti in un equilibrio, diremo
cosi, dinamico e dialettico tra Papato e Impero.
Questa e la parte nuova delPopera di storico del nostro.
Emanuele Testa
Vittorio Genovesi S. I., Carmen Saecalare, Roma, Tipografia Pont.
Universita Gregoriana, 1940.
II P. Vittorio Genovesi S. I. noto poeta latino piu volte laude orna tas al certame Hoefftiano, pubblica in eleganti strofe saffiche un carmen
saeculare a celebrare il IV centenario di fondazione della Compagnia di
Gesu. Non solo la lingua e il metro ricordano il vate Orazio, ma Pispi razione poetica profonda e viva ha veramente la grandiosita raccolta e
compresa delPantico canto auspicale. La fondazione della Santa Milizia, tra nuovi mondi che si aprivano alia Fede e antiche regioni che le si opponevano nemiche e ribelli, i suoi molti fasti apostolici e scientifici sempre nobilitati da sofferenze e persecuzioni, la gioia di una meta rag
giunta e l'amarezza di un'inattesa soppressione, tutto qui passa in ritmi
vigorosi, in immagini latinamente rapide e concise che poi si placano in commossa implorazione per P umanita angosciata e in tranquillante augurio di cristiana dedizione. Le reminiscenze delPantico carme classico,
? 185 ?
This content downloaded from 62.122.79.81 on Wed, 18 Jun 2014 07:53:07 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions
RECENSIONI
frequentemente usate a dare la nota al presente, si fondono bene con un sentimento tutto cristiano e moderno di pieta umana, e di preoccupata attesa: cosi, per quel che a noi consta, avveniva pure nelle migliori composizioni liriche latine del P. Casoli.
Luigi Alfonsi
Luigi Illuminati, La satura odeporica latina. Introduzione testi e
commento, Biblioteca della ? Rassegna ?, Milano-Genova, So cieta Editrice ? Dante Alighieri ?, 1'938-XVI.
11 prof. Illuminati, noto insegnante delle nostre Universita, esamina in questo libro, sulla scorta di testi sapientemente raccolti e dottamente commentati, la poesia odeporica, manifestazione letteraria schiettamente
romana, dsAYIter di Lucilio a quello di Orazio e di Ovidio, alia Mosella di Ausonio e al De Reditu di Rutilio Namaziano. Anzi nei carmi ispirati a viaggi vuol vedere Papplicazione di una comune legge, pur nelle sue
piu varie e specifiche determinazioni che li farebbe pero tutti rientrare nel genere della satura-farcimen. A tal uopo egli nelP introduzione ci delinea in sobrie note, fondandosi su dati certi ormai acquisiti alia scienza
filologica, le origini gli sviluppi e i caratteri peculiari della satura dram matica, della satura pedagogico-morale, e infine, servendosi della genia lissima intuizione del Terzaghi, della satura descrittiva: di poi passa a commentare i singoli carmi odeporici raccolti, nel loro contenuto e nella loro arte. Dato l'interesse che in noi ha suscitato la ricerca ci per mettiamo di fare qualche osservazione: innanzitutto alle origini non ci
sembra assoluta la distinzione tra satura drammatica- e satura pedagogico morale: anzi la polimetria che appare nelle prime composizioni satiriche luciliane non potrebbe precisamente essere un'eco di quella varieta musi
cale e metrica dell'antico dramma? E si ricordi che Lucilio e gia urt cul mine, un punto chiaro nella satura: la quale necessariamente, dato anche
il suo carattere composito e impreciso non pote, per molti aspetti, essere
lontana dalPantico teatro: anche il suo patrimonio linguistico, con le sue caratteristiche stesse, e in fondo affine satura era quindi, come fu ben detto, ?tutto e niente?: quanto non poteva venir sistemato in un deter
minato genere era satura: cosi poteva essere pure di una descrizione di
viaggio, come il terzo libro di Lucilio: ma la notizia di Porfirione ad Orazio ci informa che tema di esso doveva essere la satira contro Accio
e in generale, come bene ci sembra abbia supposto il Bolisani (in Riv. di Fit. Ci., settembre 1939), contro tutto lo stile magniloquente della trage dia: e probabile percio che il viaggio fosse non proprio il centro, ma lo sfondo del quadro, la nota paesistica atta a variare l'atmosfera, a renderla
piu mossa e meno eguale: e infatti che la polemica antiacciana di que sto III libro dovesse occupare parte importante ci sembra lecito dedurre da testimonianza esplicita: facit haec cum alias tum vel maxime in hi
? 186 ?
This content downloaded from 62.122.79.81 on Wed, 18 Jun 2014 07:53:07 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions