Prima Lettera, Chiara di Assisi

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  • 7/30/2019 Prima Lettera, Chiara di Assisi

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    Prima Lettera

    Chiara dAssisi

    A CURA DI WIESAW BLOCK

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    1 Alla venerabile e santissima vergine, Donna Agne-

    se, figlia dell'esimio e illustrissimo re di Boemia, 2Chiara, indegna serva di Ges Cristo ed ancella inu-tile delle Donne recluse del monastero di San Damia-no, sua suddita in tutto e serva, si raccomanda inogni modo con particolare rispetto, mentre auguradi conseguire la gloria della eterna felicit.

    3 All'udire la stupenda fama della vostra santa vitareligiosa, che non a me soltanto giunta, ma si sparsa magnificamente su tutta quasi la faccia dellaterra, sono ripiena di gaudio nel Signore e gioisco; 4e di questo possono rallegrarsi non soltanto io, ma

    tutti coloro che servono o desiderano servire GesCristo.

    5 Il motivo questo mentre potevate pi di ogni al-tra godere delle fastosit, degli onori e delle dignit

    Chiara di Assisi si rivolge nelle sue lettere allaprincipessa boema di Praga, Agnese, figlia del reOttocar I e della regina Costanza.

    Agnese l11 giugno 1234, giorno di Pentecoste, feceil suo ingresso in monastero fondato da lei stessa edalla sua madre, per poter condurre una vita similea quella di comunit di San Damiano in Assisi.

    Chiara venuta a conoscenza di questa scelta della

    principessa boema, le scrive la sua prima letteraper confermarla nella nuova vita appena intrapresae incoraggiarla e perseverare nel bene.

    Sono degni di nota due inni presenti in questalettera, uno sulla verginit (vv. 8-11) e altro in onoredella povert (vv. 15-18) scelta da Ges Cristo epraticata poi da Agnese di Praga.

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    mondane, ed anche accedere con una gloria mera-vigliosa a legittimi sponsali con l'illustre Imperato-re, - unione che, del resto, sarebbe stata convenien-te alla vostra e sua eccelsa condizione -, 6 tuttequeste cose voi avete invece respinte, e avete pre-ferito con tutta l'anima e con tutto il trasporto delcuore abbracciare la santissima povert e le priva-zioni del corpo, 7 per donarvi ad uno Sposo di an-cor pi nobile origine, al Signore Ges Cristo, ilquale custodir sempre immacolata e intatta la vo-stra verginit.

    8 Il suo amore vi far casta, le sue carezze pi pu-ra, il possesso di Lui vi confermer vergine. 9 Poi-ch la sua potenza pi forte d'ogni altra, pi lar-ga la sua generosit; la sua bellezza pi sedu-cente, il suo amore pi dolce ed ogni suo favorepi fine. 10 Ormai stretta nell'amplesso di Lui, Egliha ornato il vostro petto di pietre preziose; alle vo-stre orecchie ha fissato inestimabili perle; 11 e tuttavi ha rivestita di nuove e scintillanti gemme, co-

    me a primavera, e vi ha incoronata di un diademad'oro, inciso col simbolo della santit (Sir 45, 14).

    12 Perci, sorella carissima, o meglio signora de-

    gna di ogni venerazione, poich siete sposa, ma-dre e sorella (Mt 12, 50) del Signor mio Ges Cri-sto, 13 insignita dello smagliante stendardo dellainviolabile verginit e della santissima povert,riempitevi di coraggio nel santo servizio che aveteiniziato per l'ardente desiderio del Crocifisso po-

    vero.14

    Lui per tutti noi sostenne il supplizio dellacroce (Col 1, 13), strappandoci dal potere del Prin-cipe delle tenebre (2 Cor 5, 18), che ci trattenevaavvinti con catene in conseguenza del peccato delprimo uomo, e riconciliandoci con Dio Padre.

    15 O povert beata! A chi t'ama e t'abbraccia procu-ri ricchezze eterne.

    16 O povert santa! A quanti ti possiedono e desi-derano, Dio promette il regno dei cieli (Mt 5, 3),

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    ed offre in modo infallibile eterna gloria e vita bea-ta.

    17 O povert pia! Te il Signore Ges Cristo, in cuipotere erano e sono il cielo e la terra, giacch ba-

    st un cenno della sua parola e tutte le cose furo-no create (Sal 32, 9), si degn abbracciare a prefe-renza di ogni altra cosa. 18 Disse egli, infatti: Levolpi hanno le loro tane, gli uccelli del cielo i nidi,ma il Figlio dell'uomo, cio Cristo, non ha doveposare il capo (Mt 8, 20); e quando lo reclin sul

    suo petto, fu per rendere l'ultimo respiro (Gv 19,30).

    19 Se, dunque, tale e cos grande Signore, scenden-do nel seno della Vergine, volle apparire nel mon-do come uomo spregevole, bisognoso e povero, 20

    affinch gli uomini - che erano poverissimi e indi-genti, affamati per l'eccessiva penuria del nutri-mento celeste -, divenissero in Lui ricchi col pos-sesso dei reami celesti; 21 esultate e godete molto,ripiena di enorme gaudio e di spirituale letizia.

    22 Invero voi, che avete preferito il disprezzo delmondo agli onori, la povert alle ricchezze tempo-rali, e avete affidato i vostri tesori, piuttosto chealla terra, al cielo, 23 ove non li corrode ruggine,

    non li consuma il tarlo, non li scoprono n rubanoi ladri, voi riceverete abbondantissima ricompen-sa nei cieli (Mt 5, 12), 24 e avete meritato degna-mente di essere chiamata sorella, sposa e madre(Mt 12, 50) del Figlio dell'Altissimo Padre e dellagloriosa Vergine.

    25 Certamente voi sapete, - ne sono sicurissima -che il regno dei cieli il Signore lo promette e donasolo ai poveri, perch quando si amano le cosetemporali, si perde il frutto della carit; 26 e chenon possibile servire a Dio e a Mammona, per-

    ch o si ama l'uno e si ha in odio l'altro, o si serveil secondo e si disprezza il primo (Mt 6, 24). 27 El'uomo coperto di vestiti non pu pretendere dilottare con uno ignudo, perch pi presto getta-to a terra chi offre una presa all'avversario; e nep-pure possibile ambire la gloria in questo mondo

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    e regnare poi lass con Cristo; 28 ed pi facileche un cammello passi per una cruna di un ago,che un ricco salga ai reami celesti. 29 Perci voiavete gettato le vesti superflue, cio le ricchezze

    terrene, a fine di non soccombere neppure in unpunto nella lotta e di poter entrare nel regno deicieli per la via stretta e la porta angusta.

    30 magnifico davvero e degno di ogni lode que-sto scambio: rifiutare i beni della terra per avere

    quelli del cielo, meritarsi i celesti invece dei terre-ni, ricevere il cento per uno e possedere la vita(Mt 19, 29) beata per l'eternit.

    31 Per questo ho ritenuto opportuno supplicarecon umili preghiere, nell'amore di Cristo (Fil 1, 8),

    la vostra maest e la vostra santit, per quanto ioposso, a voler perseverare con coraggio nel suosanto servizio, 32 progredendo di bene in meglio,di virt in virt, affinch Colui, al quale servite

    con tutto l'amore, si degni concedervi il desidera-to premio.

    33 Vi scongiuro ancora nel Signore, come posso, ditener presenti nelle santissime vostre preghiereme, vostra serva, sebbene inutile, e con me tutte lealtre sorelle di questo monastero, che tanto vi ve-nerano, 34 affinch, col soccorso di esse, possiamomeritarci la misericordia di Ges Cristo e insiemecon voi gioire dell'eterna visione.

    35 State bene nel Signore, e pregate per me.

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