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Riflessioni sul lago di Bracciano

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Riflessioni sul Lago di Bracciano

Perché si hà in Giustiniano, che Rutilia Polla comprò il Lago Sabbazio con spiaggi . . . . .;

E’ questa quantità ora, che siamo al 1825 si pretende dal nuovo Barone il Signor Duca Turlonia;

E non già a norma del presente stato, che il detto Lago (oltre, che teneva spiaggia) si è molto

ritirato; Mà a norma di molti anni indietro, che cresciuto, la pretese la Casa Odescalchi Livio II,

benché ne tralasciò l’impresa per non urtare nel suo semicircolo, tra 70 Possidenti circa, che vi

confinano, molti Beni Ecclesiastici;

Si mette in vista, che una tale pretenzione non può avervi luogo, perché l’antica spiaggia del

lago Sabbazio è andata sin da più secoli sotto l’acqua; quanto più è troppa l’antichità del

dominio decantato acquisto di Polla.

Primieramente quanto fosse questo Lago sin da primi tempi, non si sa. Ma bensì si sa,

che il Lago, l’antica spiaggia se la è assorbita = Lo confessò il Duca dell’Anguillara in una sua

Causa, sostenuta contro l’Anguillarini anni sono per la Pesca di suo diritto; ma senza

pretenzione di spiaggia, per essere andata sott’acqua, disse =

L’hanno dimostrato nella parte di Bracciano tanti alberi verdeggianti, che sempre si son

veduti da tutti, assai dentro l’Acque, e si vedono, né si può negare.

Infatti l’Emissario di tal Lago, è il Fiume dell’Arrone, vicino all’Anguillara, che si estende

con le acque alle Maremme sino al mare; E tale emissario fù gastigato da Paolo Giordano I

Duca Orsino; mentre richiese alla Chiara memoria di Paolo V Papa il permesso di poter

imboccare nell’antico condotto, detta l’acqua Paola, mille oncie di acqua dello stesso Lago a

proprie spese; E l’operazione fu in modo, che le Acque si potessero elevare per potereimboccare nel detto condotto, che era più alto.

Anche nei tempi a noi più vicini vi fù piantato nel Lago un gran muraglione dalla

Reverenda Camera Apostolica longo, ed alquanto distante dalla Torretta, dove imboccano le

Acque medesime per trapassare allo stesso Condotto, e fù per impedirne l’impetuoso corso, e

dell’arene frà l’impeto de’ venti; E tali operazioni necessariamente hanno portato, che le

Acque si sono estese, e più gonfiate nella parte opposta, e spiaggia di Bracciano.

Inoltre il Lago di Bracciano, dove si estendono i vignati, e Canneti de’ Patronali, sempre

è stato costeggiato da tali Possidenze patronali, come da Istrumenti, particolarmente quelle

de’ Luoghi Pii, che si sono inveterate presso di Essi; E la spiaggia è stata anche battuta dachiunque.

Dove poi è costeggiato dalla Campagna aperta, sempre è stato il Beveratore, e

commodo di tutti i Bestiami. Basta dire, che la Campagna non hà Beveratori, che il Lago; E che

il Duca Orsino Paolo Giordano, che richiese nel 1582 alla Comunità di volere a Quartaria la

Campagna di Suo Jus Pascendi Baronale; Fra le altre eccettuazioni li appose la Communità, che

non potesse impedire i passi per andare a Beverare al Lago.

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Ma diciamola. Il Lago teneva spiaggia sufficiente, e doppiamente ora che si è ritirato;

Ma siccome i Laghi sono dichiarati per moto proprio publici, quante le volte non sono ristetti, ò

non esistono dentro le proprie Possidenze; Che fa ora il Barone, che vi esercita tuttavia la

Pesca? Si dà a pretendere nel Lago anche quella spiaggia, che vi pretese sin da più anni

l’Odescalchi, mentre il Lago era cresciuto. In tal guisa, mediante l’acquisto di quella poca linea

di più, ora che si è ritirato; vò far vedere, che il Lago è dentro nel suo, e così non perderla.

Adduce Egli di più, oltre il Giustiniano, che molti Possidenti condividono; Ma questo è,

perché non sanno, né se la sentono di litigare con il Barone; E lo è di più, perché, quante le

volte non vogliono, li sono presentati fogli belli, e fatti, e solo da sottoscriversi.

Mà altresì una cosa, che ora accade, ed in tempo troppo opportuno. Nel Lago di

Bracciano, nella situazione detta al Bergantino, a costo dell’Acque, che presentemente vi si

sono ritirate; vi si vede scoperta un tratto di una antica via ornata tutta di Pietre, sebbene delle

molte scommosse in tanti secoli, e dall’urto delle acque; E questa via certamente non fù

piantata dentro l’Acqua del Lago, al più, vicino; e forse è come dall’Autore Padre Granara nella

sua accurata Storia romana, Tomo primo, Tavola seconda, Carte 60 luoghi circonvicini a Roma1

= E tutto ciò evidentemente comprova a favore del Popolo di Bracciano, che l’antica spiaggia è

restata occupata dall’Acque.

Si dice finalmente, che il Barone vi tirerà le staccionate, e ci lascerà aperte le scalarole

per il passo, attesa la strada; che anche vi è, mentre i Possidenti dalla parte del Lago, vi devono

passare con Bestie, some ec. E non possono attraversare, e mettere a sbaraglio le Possidenze

Superiori, e così aprirsi altro passo; ma questo accusa, che verrebbe a restringere quel, che

non li compete, e molto meno può urtare le possidenze limitrofe alla spiaggia, ed’antiche

1Giovanni Stefano Granara, Dell'antichità ed origine di Roma dissertazione istorica di Giovanni Stefano Granara c.r.

ministro degl'infermi , Giammaria Lazzaroni all'insegna della Sacra Scrittura, Venezia 1734.