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Sarah Biacchi

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Cantante, attrice, performer, vocalist. Fondamentalmente artista, oltre gli schemi, fuori dai confini. Sarah Biacchi sa vestire i ruoli del teatro contemporaneo, come i panni della lirica. Sa passare dal canto impostato del melodramma all’espressività della canzone, mutando registro oltre che stile interpretativo. Anche didatta e autrice, ha inoltre curato la traduzione e l’adattamento teatrale di alcuni testi. La passione di Sarah per lo spettacolo nasce con la lirica, ma calca da subito i palcoscenici della prosa.

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Cantante, attrice, performer, vocalist. Fondamentalmente artista, oltre gli schemi, fuori dai confini. Sarah Biacchi sa vestire i ruoli del teatro contemporaneo, come i panni della lirica. Sa passare dal canto impostato del melodramma all’espressività della canzone, mutando registro oltre che stile interpretativo. Anche didatta e autrice, ha inoltre curato la traduzione e l’adattamento teatrale di alcuni testi. La passione di Sarah per lo spettacolo nasce con la lirica, ma calca da subito i palcoscenici della prosa.

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Gli anni della formazione Sarah inizia la sua formazione con lo studio del canto lirico. Le sue insegnanti sono Laura Bulian e Mirella Parutto. Nel frattempo porta avanti e conclude anche i propri studi universitari laurendosi in Lettere Moderne (Università degli Studi di Parma), indirizzo in Storia del Teatro e dello Spettacolo, con una tesi dal titolo "Tutto per bene di L. Pirandello dal testo alla scena". Nel 2002 era già arrivato il Diploma superiore di Attrice di Prosa presso la Scuola di Teatro di Bologna "A. Galante Garrone", qualificandosi come prima assoluta nella sezione femminile. Mentre nel 2003 si era aggiudicata il Diploma in Canto Lirico presso il Conservatorio di Musica A. Boito, sempre a Parma. Fra gli stage di perfezionamento vale la pena ricordare quelli con Daniele Salvo, Alessio Pizzech, Mamadou Dioume, Massimo Venturiello, Tosca. E in canto lirico con Renato Bruson, Donata D'Annunzio Lombardi e sotto l'egida musicale di Raffaele Cortesi. Si è perfezionata in pedagogia vocale con Francesca Della Monica.

Il Teatro

Artista intensa e ricca di sfumature, Sarah Biacchi spazia dal teatro classico, primi fra tutti Goldoni e Shakespeare, ma anche Cervantes; al Novecento con le intense pagine di Brecht e di Pirandello. Fino quasi ai nostri giorni con ruoli di forza quali quello di Jessie in Buonanotte Mamma di Masha Norman. Il percorso artistico Debutta a 19 anni il ruolo di Miranda in una riscrittura de La tempesta di Shakespeare a cura di G. Dall'Aglio per la produzione del Teatro Due di Parma. Lo spettacolo è stato presentato al Festival di Mons e Maubege, e al Festival delle Ville Vesuviane di Ercolano.

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Nel 2001, sempre al Festival Teatro Due, è Lov in Uno, due, tre di Levanov, per la regia di Franco Però. Nel 2001 collabora in qualità di soprano solista nel Don Quichotte di Massenet - Cervantes, regia di Henning Brockahus, coproduzione del Teatro Due di Parma e del Teatro Stabile di Torino. Nel 2002 è Polly nell'Opera da tre soldi di Bertold Brecht, nei panni della protagonista. La produzione è dell’Arena del Sole di Bologna e la regia di Vittorio Franceschi. Il 2003 debutta nei panni della Signorina Cei in Tutto per bene di Luigi Pirandello, per la regia di Jurij Ferrini, con Giancarlo Tedeschi nel ruolo del protagonista. Produzione Artisti Associati di Gorizia. Qui è nei doppi panni di interpete e assistente alla regia. Nel 2004 è Sacha, la coprotagonista, in Ivanov di Anton Checov, per la regia di Jurij Ferrini (PROGETTO URT/Teatro Stabile di Genova).

Sempre nel 2004 debutta nel ruolo di Lady Pliant in L'alchimista di Ben Johnson, la regia è nuovamente Jurij Ferrini. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile di Genova e a Sarah è affidato il ruolo di assistente alla regia. Il 2005 segna il debutto nel ruolo di Mirandolina in La locandiera di Carlo Goldoni, spettacolo replicato per oltre tre anni. Produzione Progetto URT, regia di Jurij Ferrini. Il 2005 apre con Romeo & Juliet di William Shakespeare, nel ruolo di Juliet, il Festival Estate Teatrale Veronese, produzione Teatro Stabile di Torino, regia di Gabriele Vacis. Nel 2006 è Lady Anne in Riccardo III di William Shakespeare (produzione Progetto Urt, regia di Jurij Ferrini)

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Nel 2006 è il particolarissimo personaggio de Il silenzio in Turing - Breaking the code di Luca Giberti, produzione Festival della Scienza di Genova in collaborazione con il Teatro Stabile di Genova. Nel 2007 traduce in endecasillabi il Timone d'Atene di Shakespeare. Il lavoro viene presentato in apertura all'Estate Teatrale Veronese, con Pino Quartullo nel ruolo principale e Jurij Ferrini alla regia. Oltre alla traduzione, si occupa dell’assistenza alla regia. Dal 2009 affronta le maggiori opere liriche di repertorio nello spettacolo L'anima dell'opera, di cui cura la scrittura, la regia oltre che l’interpretazione. La produzione è del Teatro delle Grazie. Da segnalare l'interpretazione teatrale di Margherita Gauthier in Traviata ''Amore e palpito'', uno spettacolo che ha visto Sarah nel triplo ruolo di attrice, autrice e regista. Nel 2010 è Ornella in La figlia di Iorio di Gabriele D'Annunzio, Produzione Festival Dannunziano di Pescara, regia di Jurij Ferrini. Nel 2010 si cimenta nel ruolo di Giuseppina Strepponi in Voglimi bene, tua Peppina, uno spettacolo prodotto da Produzione Solares Fondazione delle Arti fra gli appuntamenti collaterali del Verdi Festival di Parma. Nel 2011 è La cementificata ne L'Istruttoria di Peter Weiss, a cura di I. Carmeli, produzione Teatro del Cigno. Nel 2011 è Repetilov in Che disgrazia l'intelligenza! regia Alessio Pizzech in una coproduzione fra Festival di Castrovillari e Primavera dei Teatri. Nel 2011 è Chiara in A Francesco, regia Jurij Ferrini (Prod. Progetto Urt).

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Nel 2012 è Mrs. Virginia, coprotagonista assieme alla Virginia di Isabella Ragonese, in La commedia di Orlando, un testo liberamente tratto dall’Orlando di Virginia Wolff e per la regia di Emanuela Giordano. Produzione ENFI Teatro. 2012: '1522' Teatro Quirino. Regia Tiziana Sensi. Produzione Telefono Rosa. Nel 2013 è ancora Mirandolina in La locandiera di Carlo Goldoni, questa volta per la regia di Mirko Artuso. La produzione è di NOS. Nel 2013 veste i panni di Edith, un omaggio alla grande Edith Piaf per la regia di Davide Strava. Gli arrangiamenti sono di Lino Patruno (Produzione NOS). Nel 2013 torna a collaborare con Emanuela Giordano in Pietro, cent'anni avanti. Siamo al Teatro Regio di Parma (Prod. MIXER). Sempre nello stesso anno (2013) affronta la Jenny del capolavoro di Brecht, L’opera da tre soldi: un’occasione preziosa per mostrare contemporaneamente il suo talento di attrice e di cantante. La regia è di Davide Strava. Nel 2014 è Anna in La bottega dell’orefice di Karol Wojtila per la regia di Chiara Maione (Produzione NOS). Nello stesso anno è Zoe in Brechtskabaret di e per la regia di Davide Strava (Produzione NOS in collaborazione Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea). La sua attività teatrale del 2015 apre con il ruolo di Jessie in Buonanotte mamma di Masha Norman (Produzione NOS) per la regia di Ciro Scalera. In occasione della Shakespeare Week di Verona idea ed interpreta Lady Macbeth Show, fra prosa, lirica e televisione.

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La Lirica

Il canto lirico è la prima passione di Sarah. Soprano lirico spinto, nelle sue corde ci sono i ruoli di Mimì, Adriana Lecouvrier, Amelia, Leonora, Fiordiligi, Donna Elvira, Violetta, Madama Butterfly, Manon Lescaut, Tosca, Lady Macbeth. Il percorso artistico Nel 2001 è Dulcinea nello spettacolo Don Quichotte di Jules Massenet, Produzione Teatro Due di Parma, regia Henning Brockhaus. Interpreta nel 2002 le maggiori arie verdiane per soprano nello spettacolo Il grande segreto di Maurizio Bercini. Produzione Teatro al Parco di Parma. Nel 2003 al Teatro Magnani di Fidenza è Cherubino ne Le nozze di Figaro di Mozart. A pochi giorni dal diploma vince fuori concorso lo stesso ruolo nella produzione del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto "A. Belli". Una parte che porterà nel 2004 nei maggiori Teatri Lirici del Giappone (Tokio, Nagoya, Tokorozawa, Hokkaido, Ina). Nel 2005 interpreta le arie per soprano in "L'alchimista" di Ben Johnson, Teatro Stabile di Genova. E' finalista nel 2005 al concorso Lirico Sperimentale "Città di Cagli" e nel 2013 al Concorso Internazionale “Jole de Maria”.

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Nel 2008 è Manon in Manon Lescaut di Giacomo Puccini per la regia di Giacomo Agosti. Nel 2010 canta in numerosi recital a Bolzano, Parma (Verdi Festival), Roma, Genova. Nel 2011, 2013 e 2014 partecipa al recital Occhi di donna - il velo del sipario, musiche di Cilea, Puccini, Mascagni, Verdi. Nel 2014 è Leonora ne Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Direzione Musicale Paolo Bracchi, regia Laura Giuseppina Bulian. Nel 2015 è Susanna ne Le nozze di Figaro per la direzione d’orchestra di Francesco Mancuso.

La Televisione

Nel 2012 affronta il ruolo di Laura ne Il tredicesimo apostolo – La rivelazione per la regia di Alexis Sweet. Nel 2015 è stata selezionata nel ruolo di Alessia per Campuschef, una produzione Eagle Picture.

Traduzioni e adattamenti

Del 2007 la sua traduzione in endecasillabi di Timone d'Atene di William Shakespeare, rappresentata in apertura all'Estate Teatrale Veronese con Pino Quartullo nei panni dei protagonista e Jurij Ferrini alla regia. E’ inoltre autrice (iscritta SIAE) del format L'anima dell'opera, e delle riscritture - spettacolo Traviata - Amore e palpito, Rigoletto - esser difforme, rappresentate sia in lingua italiana che in lingua straniera.

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Simona Rubeis - SaltinAria.it Buonanotte, mamma. Teatro Belli, Roma – Febbr. 2015 Sarah Biacchi, nei panni di Jessie, deve dare voce ad una donna che ha vissuto in una condizione difficile, alle prese con una malattia considerata nella sua realtà una sorta di vergogna, piuttosto che una patologia da curare. La prova attoriale che la vede protagonista è più calma, la collera è solo accennata e per brevi momenti, anche perché il suo è un

personaggio che ha già interiorizzato l’atto che si accinge a vivere. È oltre. Oltre il dolore, oltre la tragedia. Herbert Natta - Gufetto.it Edith - Il passerotto di Francia. Teatro Argot Studio, Roma – Nov. 2014 Nei panni di Edith Piaf, Sarah Biacchi si muove con agilità tra canto e prosa, francese e italiano, gesto e parola. Voce e corpo di un'artista che non tradisce né imita, ma interpreta il personaggio lasciandolo accadere in scena.

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Gazzetta di Parma, 7 aprile 2014 Mariacristina Maggi

… Bravissima la Biacchi (…) nell’interpretare alcune song memorabili come “La canzone del Re Salomone” o “La ballata di Marie Sanders” con la potenza di una voce dalla forza struggente; così come di dare vita con infinite sfumature al personaggio della prigioniera politica Zoe. (…) E’ una bella speranza per il futuro del teatro: autori e attori giovani di talento capaci con grande credibilità di portare in scena il Pensiero con intelligenza, eleganza e passione: e non è poco.

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Gazzetta di Parma, 23 marzo 2013 Cristina Pedretti

La sua voce potente e incisiva interpreta magistralmente i grandi successi della Piaf, mentre con le mani nervose rivive i gesti del “passerotto” (…) e la sua storia tormentata.

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La Repubblica, 7 novembre 2005 Ugo Volli

La recitazione non è realistico- disinvolta, come capita negli allestimenti modernizzanti, e neppure narrativo- fiabesca (…). Troviamo invece il gusto attuale della citazione e del geroglifico corporale, cui non sono estranei i film di Tarantino, il teatro indiano, i Manga giapponesi. Esplodono immagini taglienti, emozioni dure (…).

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