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dal 2007 la newsletter di Zig Zag, libera e indipendente. Vento largo (novembre 2017) (libri) Negari Djavadi, Disorientale, e/o Esiliata fin da bambina, Kimiâ, vive a Parigi, dove cerca di tenersi a distanza di sicurezza dalle sue origini iraniane. Teheran è lontana, ma la forza della memoria attraversa lo spazio e il tempo per ripresentare a Kimiâ l’evolversi di tre generazioni della sua famiglia che Negari Djavadi racconta con una voce sicura, capace di padroneggiare senza cedimenti una storia delicata, colorita e dolorosa. (libri) Paul Auster, 4 3 2 1, Einaudi Le quattro vite di Archie Ferguson che attraversano la seconda metà (americana) del ventesimo secolo sono frutto di altrettante deviazioni del destino. In comune hanno l’amore per Amy, e l’incrociarsi continuo di sequenze, tratti secondari, e dozzine di personaggi che si muovo intorno al protagonista e in parallelo ai più importanti eventi storici, a partire dall’omicidio di JFK. Impegnativo, e notevole. (libri) Michael Chabon, Sognando la luna, Rizzoli Arrivato al capezzale del nonno, il narratore di Sognando la luna, che in gran parte coincide con Michael Chabon ascolta le memorie rocambolesche, che gli vengono raccontate con un preciso mandato: “Scrivi tutto. Spiega. Trova un significato. Usa tante belle metafore come piace a te”. Lo scrittore prova in ogni modo, con coraggio, perché “comunque è una gran bella storia”, eccome se lo è. (libri) Val Brelinski, La ragazza che dormì con Dio, Nutrimenti In una famiglia a prevalenza femminile, credente e rigorosa, Grace, una delle figlie decide di partire missionaria per il Messico, da cui torna incinta. Nel tentativo di ovviare allo scandalo, il padre decide di allontanare lei e la sorella Jory in attesa di sviluppi, che non tarderanno, imprevisti e drammatici. Un libro avvolgente come una preghiera, che lascia molte domande, poche certezze e una scia di dubbi. (libri) Beppe Viola, Sportivo sarà lei, Quodlibet Non ci sono più la Milano e l’Italia di Beppe Viola, e non ci sono più nemmeno gli ingredienti che le rendevano speciali: l’ironia, la competenza, la durezza e la dolcezza tenute insieme da una passione sterminata, e non soltanto per lo sport. Beppe Viola era un “hombre vertical” che qui viene ricordato con una variopinta raccolta di articoli, ricordi, frammenti e di “sensazioni”, in gran parte inediti. (libri) John Williams, Augustus, Fazi La forma immaginata e costruita da John Williams scorre come una lezione di storia orale, e si fa trascinante perché il linguaggio viene reso adeguato all’epoca, ma asseconda anche un ritmo moderno. Augustus è un romanzo monumentale, dove la biografia del primo imperatore romano diventa l’occasione per rivivere il dramma intrinseco all’ascesa e alla caduta di ogni impero, di ogni potere. Un libro davvero grande comincia dalla cintola e da lì si espande. Comincia vitale e finisce vitale. E’ vitale in ogni momento. Ha un’architettura non perché desidera riempire lo spazio ma perché la fame e la fede richiedono qualcosa di monumentale, una testimonianza, un simbolo concreto e un luogo dove riposare. (Henry Miller) . 111

Vento largo (111) · Vento largo (novembre 2017) (dischi) The Orphan Brigade, Heart Of The Cave, Appaloosa Dopo aver indagato i fantasmi della guerra civile americana, l’insolito

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Page 1: Vento largo (111) · Vento largo (novembre 2017) (dischi) The Orphan Brigade, Heart Of The Cave, Appaloosa Dopo aver indagato i fantasmi della guerra civile americana, l’insolito

dal 2007 la newsletter di Zig Zag, libera e indipendente. Vento largo (novembre 2017)

(libri) Negari Djavadi, Disorientale, e/o

Esiliata fin da bambina, Kimiâ, vive a Parigi, dove cerca di tenersi a distanza di sicurezza dalle sue origini iraniane. Teheran è lontana, ma la forza della memoria attraversa lo spazio e il tempo per ripresentare a Kimiâ l’evolversi di tre generazioni della sua famiglia che Negari Djavadi racconta con una voce sicura, capace di padroneggiare senza cedimenti una storia delicata, colorita e dolorosa.

(libri) Paul Auster, 4 3 2 1, Einaudi

Le quattro vite di Archie Ferguson che attraversano la seconda metà (americana) del ventesimo secolo sono frutto di altrettante deviazioni del destino. In comune hanno l’amore per Amy, e l’incrociarsi continuo di sequenze, tratti secondari, e dozzine di personaggi che si muovo intorno al protagonista e in parallelo ai più importanti eventi storici, a partire dall’omicidio di JFK. Impegnativo, e notevole.

(libri) Michael Chabon, Sognando la luna, Rizzoli

Arrivato al capezzale del nonno, il narratore di Sognando la luna, che in gran parte coincide con Michael Chabon ascolta le memorie rocambolesche, che gli vengono raccontate con un preciso mandato: “Scrivi tutto. Spiega. Trova un significato. Usa tante belle metafore come piace a te”. Lo scrittore prova in ogni modo, con coraggio, perché “comunque è una gran bella storia”, eccome se lo è.

(libri) Val Brelinski, La ragazza che dormì con Dio, Nutrimenti

In una famiglia a prevalenza femminile, credente e rigorosa, Grace, una delle figlie decide di partire missionaria per il Messico, da cui torna incinta. Nel tentativo di ovviare allo scandalo, il padre decide di allontanare lei e la sorella Jory in attesa di sviluppi, che non tarderanno, imprevisti e drammatici. Un libro avvolgente come una preghiera, che lascia molte domande, poche certezze e una scia di dubbi.

(libri) Beppe Viola, Sportivo sarà lei, Quodlibet

Non ci sono più la Milano e l’Italia di Beppe Viola, e non ci sono più nemmeno gli ingredienti che le rendevano speciali: l’ironia, la competenza, la durezza e la dolcezza tenute insieme da una passione sterminata, e non soltanto per lo sport. Beppe Viola era un “hombre vertical” che qui viene ricordato con una variopinta raccolta di articoli, ricordi, frammenti e di “sensazioni”, in gran parte inediti.

(libri) John Williams, Augustus, Fazi

La forma immaginata e costruita da John Williams scorre come una lezione di storia orale, e si fa trascinante perché il linguaggio viene reso adeguato all’epoca, ma asseconda anche un ritmo moderno. Augustus è un romanzo monumentale, dove la biografia del primo imperatore romano diventa l’occasione per rivivere il dramma intrinseco all’ascesa e alla caduta di ogni impero, di ogni potere.

“Un libro davvero grande comincia dalla cintola e da lì si espande. Comincia vitale e finisce vitale. E’ vitale in ogni momento. Ha un’architettura non perché desidera

riempire lo spazio ma perché la fame e la fede richiedono qualcosa di monumentale, una testimonianza, un simbolo concreto e un luogo dove riposare”. (Henry Miller) .

111

Page 2: Vento largo (111) · Vento largo (novembre 2017) (dischi) The Orphan Brigade, Heart Of The Cave, Appaloosa Dopo aver indagato i fantasmi della guerra civile americana, l’insolito

Vento largo (novembre 2017)

(dischi) The Orphan Brigade, Heart Of The Cave, Appaloosa

Dopo aver indagato i fantasmi della guerra civile americana, l’insolito ensemble degli Orphan Brigade è andato in ricognizione nelle grotte di Osimo. Nel ventre della cittadina marchigiana hanno trovato secoli e secoli di storia ad aspettarli e ne è fiorito un disco dove gli Orphan Brigade si confrontano con i mille campanili, i segreti e le tradizioni italiane, con scrupolo, riguardo e partecipazione. Originali.

(dischi) Pearl Jam, Let’s Play Two, Universal

Da un punto di vista tecnico, Let’s Play Two è la colonna sonora del film che Danny Clinch ha dedicato ai Pearl Jam, ma dato che le riprese riguardano i due concerti del 20 e 22 agosto 2016 al Wrigley Field di Chicago, si tratta di una rinnovata dimostrazione dell’energia, della forza e dell’entusiasmo che offrono ogni volta che salgono sul palco. Tra il film e il disco, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

(dischi) Chris Hillman, Bidin’ My Time, Rounder

Sempre protagonista con i Byrds, i Flying Burrito Brothers, i Manassas e la Desert Rose Band, Chris Hillman ritrova amici e colleghi (a partire da David Crosby e Roger McGuinn), amalgamati nel suono degli Hearbreakers. Bidin’ My Time, infatti, è prodotto da Tom Petty e, oltre a essere il compendio della carriera di Chris Hillman, è anche la sua ultima testimonianza, in studio. Ci mancherà, tanto.

(dischi) Blue Note All-Stars, Our Point Of View, Blue Note

Ambrose Akinmusire (tromba), Robert Glasper (tastiere), Derrick Hodge (basso), Lionel Loueke (chitarra), Kendrick Scott (batteria) e Marcus Strickland (sassofono) si sono associati per festeggiare l’anniversario della Blue Note, ma in questo (doppio) disco, sono andati molto più lontano. Confermano, con la loro presenza gli special guest (molto “special”) Wayne Shorter e Herbie Hancock.

(dischi) Lucinda Williams, This Sweet Old World, Highway 20 Records

In origine, ovvero nel 1992, Sweet Old World era il quarto album in studio di Lucinda Williams che era in cerca di una sua strada e non aveva ancora trovato Car Wheels On Gravel Road. This Sweet Old World, lo si capisce fin dal titolo è e non è lo stesso disco. Lucinda Williams ha registrato di nuovo tutte le canzoni, con il gruppo e il sound che ha adesso ed è una celebrazione, sì, senza dubbio, ma di gran classe.

(dischi) Anouar Brahem, Blue Maqams, ECM

La nuova avventura di Anouar Brahem è un po’ un ritorno al passato e uno sguardo al futuro. Ritrova Dave Holland (al contrabbasso) con cui aveva già inciso Thimar nel 1998 (con John Surman) e scopre (grazie a Manfred Eicher) un giovane e bravissimo pianista, Django Bates. Il quartetto è completato da Jack DeJohnette alla batterie e, guidato dall’oud di Anouar Brahem, incanta dall’inizio alla fine.

(promemoria) Ricordiamo gli appuntamenti dello Zig Zag Social Club di novembre: sabato 11, ore 17, Chiara Giacobbe e la sua Chamber Folk Band presenteranno il loro nuovo disco, Lionheart, mentre sabato 25 novembre (sempre alle ore 17) Mario Maffi terrà una lezione su Jack London e John Reed. Vi aspettiamo (e raccomandiamo la puntualità), intanto buona lettura e buon ascolto!