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8/9/2019 Ascatare de Viadzo 1
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L'ASCATARE DE VIADZO 1 -
27/06/2010
eud Marzia Rey
Nou oureus- Tsatel de la marqueza
Adelaide de Souiza, trouveun dedzad ateundrenos le diviseus roudzeusde lou soucours alpin de la stasioun
de Souiza. A nou oureus parteun dou tsatel av46 amis que soun venuu tsaminee av nos. Sesquerse es tsante e se tsamine, ariveun a Ven,aioun Dante Alpe ou nou couinte del pastis dout.a.v., le batalheus que iot itaie. Propre a Ven totla Val Souiza lhot difenduu soun teritore, pa perrifiute lou progres ma per ina rizoun dzeusta. ANouvaliza nous ateun Matteo, de Nouvaliza, queou garde la linga la cultura dou pai, ou l'otitudia seun! Ou nous ateun d'in lou paii aioun ledzeun sortoun de mes nou salutoun nou fan
lh'augure per lou tsamin, Lucia entusiasm dougroup lhe vien av nos, lhotn stant'an, lhetsamine queme in tsamoun. Aloura peioeun pafare bruta figura, lhe nou couinte de can lhevenet antsan a le vatseus, aro li pra soun catsa debooc. Pouieun per lou tsamin real, que porte aouMounseni, pasave de pelegrin, pasave de tot. Limarrons que portavoun li ric an pourtantina.Coumanseun a seuntre la fatiga ma le batueus ele racanheleus de li tsaminaire nou portoun anout.Pasa la Fariera ariveun desu lou tsamin deNapoleoun que quiteun pina apr per tsape tornalou tsamin real, tsu le traseus dou trenin dla Fellariveun a la Gran Croue. Seun ariv, coumanse aploure, grela iva, iot alanous bin!
IL QUADERNO DI VIAGGIO 1 -
27/06/2010
di Marzia Rey
27 giugno, prima tappa
Susa - Moncenisio
Ore 9, Castello della MarchesaAdelaide di Susa, troviamo gi ad aspettarci alcunimembri del Soccorso Alpino stazione di Susamentre intravediamo delle sagome rosse che siavvicinano. Alle 9.30 parte dal Castello un gruppodi 46 magliette rosse dlou tsamin, si scherza e sichiacchera, l'atmosfera allegra e la gentedeterminata. Arriviamo a Venaus, dove DanteAlpe racconta del Tav/Tac, dei sondaggi e dellelotte dei valsusini che proprio a Venaus nel 2005si sono riuniti all'imbocco della Val Cenischia perfermare l'avvio dei lavori. In quell'occasione tutta
la Val di Susa si data appuntamento perdifendere il proprio territorio, forti delle proprieradici e convinti a difendere il proprio futuro nellapropria terra, non "trogloditi che rifiutano ilprogresso" dice ridendo Dante. Proseguiamo ilcammino sotto il sole a fianco del Cenischia,sembra quasi inverosibile trovarsi davvero acamminare oggi, finalmente, dopo tutto il lavorodi organizzazione. Anovalesa ci aspetta Matteo,novalicense che ha fatto della tutela e sviluppo delpatois e della cultura locale il proprio lavoro estudio.Ci accompagna nel paese dove incontriamo lagente che esce dalla Messa e si ferma a salutarci e
ad augurarci buon cammino. Lucia, entusiasmatadalla compagnia decide di seguirci e con la forzadei suoi settant'anni sale come un camosciofacendoci vergognare per le nostre lamentele.Questa strada la faceva con le mucche e raccontadel magone che le viene ora, a vedere il boscoinvadere i prati. Salutiamo il fondo valle periniziare la salita della Strada Reale che porta alvalico del Moncenisio, abbiamo posato i piedi sullestesse pietre calpestate da centinaia di pellegrini,soldati di ogni epoca, contadini, marrons, iportatori di lettiga he accompagnavano i viandantibenestanti a superare il valico. La fatica dellasalita si fa sentire, ma ad ogni tappa un sorriso ele battute dei compagni fanno tornare il sorriso ela forza per continuare. Si accenna anche qualchecanzone, finch dura il fiato. Superata la Ferreraproseguiamo per la Strada Napoleonica eattraversiamo le gallerie della Ferrovia Fellquando, finalmente, intravediamo la nostra meta,la Gran Croce.Siamo arrivati, inizia a diluviare, acqua egrandine! Questa volta andata bene!