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5/28/2018 CheStoria-b1b2-slidepdf.com http://slidepdf.com/reader/full/che-storia-b1-b2 1/14 Gabriele Pallotti • Giorgio Cavadi Bonacci editore che storia! la storia italiana raccontata in modo semplice e chiaro

Che Storia -b1 b2

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  • Gabriele Pallotti Giorgio Cavadi

    Bonacci editore

    che storia!la storia italiana raccontata in modo semplice e chiaro

  • che storia! 5

    Indice

    Introduzione.......................................................................................

    capitolo 1. ROMA

    LItalia prima di Roma........................................................................

    Roma: da piccolo villaggio a padrona del Mediterraneo..............Dai re alla repubblica Le conquiste di Roma

    La societ romana: nobilt, plebe, schiavi.......................................Patrizi e plebei Gli schiavi La vita politica e lamministrazione dello Stato durante la repubblica Dalla repubblica allimpero: le guerre civili

    Come viene governato limpero......................................................Lamministrazione delle province dellimpero Lesercito

    La vita dei romani durante limpero................................................Viaggiare Abitare Gli edifici pubblici La religione Lavorare (e non lavorare) La famiglia Mangiare e bere Rilassarsi

    La crisi e la fine dellimpero romano................................................

    capitolo 2. IL MEDIOEVO

    Cosa il Medioevo?...........................................................................

    Chi comanda nel Medioevo?............................................................Il potere politico nel Medioevo Il potere religioso nel Medioevo

    pag. 9

    pag. 11

    pag. 14

    pag. 16

    pag. 23

    pag. 26

    pag. 37

    pag. 39

    pag. 41

  • INDICE

    Dove si vive nel Medioevo................................................................Il castello Il monastero Le case dei contadini in campagna La citt

    Come si vive nel Medioevo...............................................................Il lavoro in campagna Mangiare (e non mangiare) nel Medioevo

    Larte e la cultura medievali..............................................................Larchitettura medievale La scultura e la pitturaLa lingua italiana nasce nel Medioevo

    capitolo 3. IL RINASCIMENTO

    In Europa.............................................................................................Quando inizia il Rinascimento? Viaggi e scoperte Gli Stati nazionali

    In Italia................................................................................................Le signorie, piccoli Stati regionali Gli eserciti stranieri combattono in Italia

    La cultura e larte...............................................................................Le corti italiane Lumanesimo Larte rinascimentale La vita degli artisti

    La vita nel Rinascimento....................................................................Abitare e lavorare Mangiare Divertirsi Viaggiare

    LItalia dal 500 al 700........................................................................Guerre e scambio di territori La vita in Italia dal 500 al 700

    pag. 47

    pag. 54

    pag. 58

    pag. 62

    pag. 66

    pag. 70

    pag. 79

    pag. 89

    6 che storia!

  • INDICE

    capitolo 4. LOTTOCENTO

    LOttocento e lUnit dItalia.............................................................

    La situazione in Italia nella prima met dellOttocento................Un Paese diviso e senza libert Il Risorgimento: primi tentativi di cambiare le cose

    LItalia diventa un Paese unito.........................................................

    La vita in Italia dopo lUnit.............................................................I problemi del nuovo Stato La vita in campagna La vita nelle citt e nei paesi Lavorare nelle citt Mangiare Salute e malattie Viaggiare Il tempo libero Parlare italiano e studiare

    Gli italiani lasciano lItalia: lemigrazione.......................................

    capitolo 5. IL NOVECENTO

    LItalia cambia.....................................................................................

    La prima guerra mondiale.................................................................

    Il fascismo...........................................................................................La vita quotidiana durante il fascismo

    La seconda guerra mondiale.............................................................

    LItalia dopo la Seconda guerra mondiale.......................................La situazione politica Gli italiani continuano a emigrare La vita quotidiana dal Dopoguerra al Miracolo economico

    Dagli anni 70 a oggi..........................................................................Gli anni 70 Gli anni 80 e 90

    Studiare e parlare italiano nel Novecento.......................................

    Riferimenti bibliografici....................................................................

    pag. 92

    pag. 93

    pag. 97

    pag. 101

    pag. 116

    pag. 119

    pag. 120

    pag. 124

    pag. 130

    pag. 134

    pag. 140

    pag. 144

    pag. 147

    che storia! 7

  • che storia! 9

    Questo libro racconta la storia dItalia in modo semplice e chiaro. I suoiautori sono un linguista (Pallotti) e uno storico (Cavadi): il primo si occu-pato di fare in modo che i testi risultassero comprensibili a tutti, il secondone ha controllata lattendibilit. Entrambi hanno scelto e discusso i contenu-ti, per produrre un racconto di 2000 anni di vita italiana scritto soprattuttodal punto di vista della storia economica e sociale.

    Molti di noi hanno un brutto ricordo della storia studiata a scuola: unaserie di date e di nomi, di re e di battaglie, di governi, viaggi, movimenti poli-tici. Questo libro cerca di raccontare la storia in modo diverso. Ci sonopochissime date, pochi termini tecnici, pochi nomi. Quando si parla di qual-che personaggio importante, come Federico Barbarossa, Michelangelo, oGaribaldi, per raccontare la sua vita e le sue avventure, che sono spessointeressanti come quelle dei personaggi dei romanzi, ma in pi ci aiutano acapire tutta unepoca.

    Aiutare a capire le epoche, questo il nostro obiettivo. Capire cosasignificava, al tempo dei Romani, essere cliente di una persona ricca.Capire perch nel Medioevo la Chiesa e lImperatore si combattevano.Capire il ruolo degli artisti nella societ del Rinascimento. Capire cosa suc-cede in Italia dopo la Seconda Guerra mondiale e in che modo si passa dauna grande povert al boom economico.

    Il libro breve, ma allo stesso tempo offre molte informazioni che pos-sono sembrare particolari e che difficilmente si trovano in altri testi: ad esem-pio come si lavavano i Romani, i giochi e le feste che si organizzavano nelRinascimento, quanta polenta mangiava un contadino nell800, la fatica chefaceva Manzoni a parlare italiano. Informazioni curiose, che rendono la let-tura piacevole, ma anche utili per capire come era organizzata la societ, icambiamenti, i conflitti. E per capire anche molti aspetti della societ di oggi.La storia, in fondo, serve proprio a comprendere il presente ed per questoche nel testo si trovano dei riquadri in cui si mostra che certe dinamiche delpassato sono vere ancora oggi, che certi problemi della societ italiana attua-le hanno radici antiche di secoli.

    Introduzione

  • La nostra storia inizia nel mare Mediterraneo, un mare abbastanzaspeciale. piccolo, se pensiamo a come sono grandi loceano Atlantico oloceano Pacifico, e le sue acque di solito sono calme. Questo rende facile lanavigazione e fin dallantichit molti popoli lo hanno attraversato da unaparte allaltra, scambiandosi i prodotti e le conoscenze.

    Le terre intorno al Mediterraneo hanno un clima molto favorevole:non troppo freddo dinverno, lestate calda ma piove abbastanza da farcrescere vari tipi di piante. Gli uomini hanno abitato queste terre da tempiantichissimi: prima andavano a caccia e raccoglievano i frutti che cresceva-no in natura, poi hanno sviluppato lagricoltura e lallevamento.

    che storia! 11

    LItalia prima di Roma

    Le grandi civilt mediterranee del mondo antico

    1 Roma1 Roma

  • Dal 4000 a.C. nascono vicino al Mediterraneo grandi civilt come quelledella Mesopotamia e dellEgitto e grandi citt come Uruk, Ur, Ebla e Tebe.

    La nostra storia dellItalia comincia invece alla fine dellet del bronzo,verso il primo millennio a. C., circa 3 mila anni fa, quando nella penisola abi-tavano contadini, pastori e cacciatori, che vivevano in piccoli villaggi fatti dicapanne di legno, qualche volta di sassi. I loro strumenti allinizio erano dipietra, in seguito si cominciano a usare i metalli. Il rame un metallo che si

    capitolo 1. ROMA

    12 che storia!

    Misurare gli anni

    Gli storici hanno sempre avuto il problema di indicare esattamente i diversi periodi del passa-to. In questo libro usiamo il sistema di riferimento nato nel mondo occidentale e oggi pi dif-fuso nel mondo, cio quello che misura il tempo in anni solari (i 365 giorni circa in cui la Terrafa un giro completo intorno al sole) e ha come anno 0 la nascita di Cristo. Esistono anche altrisistemi di riferimento: ad esempio il calendario islamico ha come anno 0 lanno in cui Maomettolascia la Mecca (che corrisponde al 622 dellera cristiana) e ha anni di 354 giorni, che corri-spondono a dodici cicli della Luna. Gli anni prima della nascita di Cristo si scrivono sempre con a.C. (avanti Cristo) mentre quellidopo si possono scrivere con d.C. (dopo Cristo). Di solito si scrive d.C. per i primi secoli dopoCristo, per quelli successivi si scrive lanno senza sigle. Per rappresentare i periodi di 100 anni,o secoli, si possono impiegare diversi sistemi. Per indicare i 100 anni tra il 1300 e il 1399 pos-siamo scrivere il 300 (lapostrofo indica che che non si scritto il numero 1 delle migliaia), oanche il Trecento (con la lettera maiuscola) o ancora il XIV secolo, un modo che utilizza i nume-ri romani (nellanno 0 inizia il primo secolo, nellanno 100 inizia il secondo, nellanno 1300 ini-zia il quattordicesimo secolo). Questultimo sistema risulta per pi difficile da leggere e quindinon sar usato in questo libro. Spesso gli storici si riferiscono anche a periodi che indicano un certo modo di fare, di pen-sare, un insieme di fatti o comportamenti simili tra loro, che hanno un particolare signifi-cato. Questi periodi, che possono durare alcuni decenni o alcuni secoli, ricevono un nomecome Medioevo, Rinascimento o Risorgimento. Non facile dare delle date precise per lini-zio e la fine di questi periodi. un po come le fasi della vita di una persona: tutti noi par-liamo della nostra infanzia, della nostra giovinezza, della nostra et adulta e della nostravecchiaia, ma se ci chiedono esattamente in quale anno finita linfanzia ed cominciatala giovinezza, facciamo fatica a indicare un confine preciso. Allo stesso modo, in questo libroindicheremo dei grandi periodi come Medioevo e Rinascimento, ma bisogna essere consape-voli che a volte nemmeno gli storici sono daccordo nel dare date precise di inizio o di finedi una di queste epoche.Allinizio di ogni capitolo si trova una linea del tempo come quella qui sotto, che aiuta a vede-re nel loro insieme i principali fatti di unepoca.

    700 a.C.Roma

    0 476Medioevo

    1300Rinascimento

    1861Unit dItalia

    2000Oggi

  • fonde facilmente, ma poco robu-sto. Si scopre allora che il rame fusoinsieme a un altro metallo, lo stagno,d un materiale molto pi resistente,il bronzo, ed per questo che oggichiamiamo questa epoca et delbronzo. Solo pi tardi si scoprecome lavorare il ferro, un metallodifficile da fondere ma che d pro-dotti ancora pi duri e resistenti.

    Nel periodo in cui si usavano ilbronzo e il ferro, diciamo tra l800 eil 500 a.C., in Italia vivevano diversipopoli: al Nord cerano i celti, i ligu-ri, i veneti. Al Sud troviamo volsci,sanniti, campani e lucani. In Siciliaabitavano popoli del luogo comesicani e siculi, ma anche alcuneimportanti colonie di persone venu-te dalla Grecia e dal Nord Africa,come i fenici. In Sardegna cera una

    misteriosa civilt chiamata nuragica, che costruivagrandi torri di pietra, chiamate nuraghi. NelCentro dellItalia troviamo, in corri-spondenza dellEmilia, un popoloche viveva in capanne costruitesullacqua, chiamate terrema-re. Ma la civilt pi impor-tante in quegli anni era quelladegli etruschi, che vivevanonel Nord del Lazio e in

    Toscana. Gli etruschi erano molto ricchi e potenti:costruivano grandi citt e begli oggetti artistici,erano grandi viaggiatori e commercianti, sapevanolavorare i metalli e coltivare la terra.

    capitolo 1. ROMA

    che storia! 13

    I resti di un nuraghe sardo

    LItalia nel 1000 a.C.

    Una statua etrusca

  • Abitare

    Le case dei ricchi

    La casa di una fami-glia ricca era a un solopiano, con le stanze intornoa due cortili, uno grande euno piccolo. In mezzo aogni cortile cera una vascapiena dacqua e intorno siaprivano le diverse camere,per dormire, mangiare oper ricevere gli ospiti.Cerano anche la cucina, ilbagno e un piccolo altareper gli dei della casa.

    Queste case eranomolto decorate: i pavimentierano coperti di mosaici con disegni e decorazioni; le pareti erano coloratedi rosso, di verde, di giallo e in alcune stanze cerano anche delle pitture.

    Dinverno, per scaldarsi un po si usava-no dei bracieri, cio dei vasi di bronzodove bruciava il carbone. Per fare lucecerano le lucerne, lampade di bronzo odi terracotta dove bruciava lolio, chefaceva una fiamma gialla e poco lumino-sa: insomma, di notte non si vedevamolto nemmenocon la luceaccesa.

    Cerano pochi mobili: i pi bellierano i letti, di legno pregiato o di bronzo,con un materasso leggero e le coperte; poialcuni tavolini, poche sedie, divani, qualchecassa, qualche panca.

    capitolo 1. ROMA

    28 che storia!

    Mosaici di una villa romana

    Braciere

    Domus romana

  • Le case dei poveri

    Le famiglie poverevivevano in case moltograndi, cos grandi che lechiamavano isole. Siccomea Roma cera poco spazioper molte persone, le casedei poveri erano alte anchecinque o sei piani. Ognifamiglia aveva una o duestanze, dove vivevano tuttiinsieme. Dormivano perterra, su un materasso dipaglia, e mangiavano supiccole sedie con un tavolino, e in tutta la casa non cerano altri mobili.Anche loro usavano le lampade a olio, ma siccome lolio era costoso, si pre-feriva stare al buio o con pochissima luce.

    Queste case-isole erano costruite male, perch i padroni cercavano dirisparmiare: i muri erano sottili, i pavimenti si piegavano e spesso crollava-no o si incendiavano.

    Gli appartamenti al piano terra erano migliori, e infatti si chiamavanoanche domus, come le case dei ricchi. L arrivava lacqua corrente e si pote-

    va avere anche un bagno privato.Tutti gli altri invece andavano aibagni pubblici: quelli a paga-mento, che costavano comunquepoco, erano belli e decorati, ci sisedeva tutti insieme, uno accantoallaltro, e si facevano anche duechiacchiere; chi non poteva per-metterseli, andava a fare i suoibisogni su qualche mucchio dirifiuti, oppure in un vaso che poisvuotava in un pozzo al pianoterra o anche gettando il conte-nuto dalla finestra.

    capitolo 1. ROMA

    che storia! 29

    Bagni pubblici

    Insula

  • Gli edifici pubblici

    I romani hanno costruito grandi opere pubbliche, cos ben fatte che alcu-ne durano ancora oggi. Molti edifici romani sono scomparsi o sembranosemi-distrutti (come il Colosseo) non perch sono crollati, ma perch le loropietre sono state usate nei secoli successiviper costruire chiese o palazzi.

    Gli acquedotti servivano per portarein citt lacqua pulita che veniva dalle col-line e dalle montagne: per fare andare lac-qua sempre in discesa bisognava costruiredei ponti o scavare delle gallerie, che pas-savano sopra valli e colline. Nella foto sivede un acquedotto romano che resisteancora dopo 2000 anni. Grazie a questiacquedotti a Roma arrivava molta acqua: cerano fontane dappertutto eanche delle buone fognature.

    In tutte le citt si trovavano grandi edifici per gli spettacoli. I teatriospitavano al massimo alcune migliaia di persone, mentre i circhi e gli stadipotevano essere davvero enormi: il famoso Colosseo conteneva 50.000 per-sone e il Circo massimo arrivato fino a 300.000 spettatori (i pi grandistadi di calcio del giorno doggi contengono circa 80.000 persone). Glispettacoli preferiti dei romani erano le corse dei cavalli e vari tipi di combat-

    capitolo 1. ROMA

    30 che storia!

    Lacquedotto claudio

    Il Colosseo come era in origine

  • timento: tra uomini (i gladiatori), tra ani-mali feroci (tigri, leoni, elefanti, bufali), epersino tra navi, quando riempivanotutto lo stadio di acqua.Altri importanti edifici pubblici erano imercati, come il famoso mercato diTraiano, o le terme, dove si faceva ilbagno, la sauna, ci si rilassava, si parlava,si praticavano sport.

    I palazzi pi belli erano quelli dove si svolgeva la vita politica e religiosa.A Roma c ancora oggi una zona dove si vedono le rovine dei Fori imperiali,i palazzi pi belli dellantica Roma. Uno vicino allaltro si trovavano edifici perla vita politica, templi religiosi, monumenti a dei, eroi e imperatori.

    La religione

    I romani avevano molti dei, ognuno dei quali aveva i suoi compiti eproteggeva certe attivit degli uomini. Ad esempio, Marte era il dio dellaguerra, Venere la dea dellamore, Giunone la dea delle donne, Mercurio ildio della scienza, Diana la dea della caccia, Cerere la dea dellagricoltura,Nettuno il dio del mare e Giove il capo di tutti gli dei. Ogni famiglia e ognicasa avevano poi i loro dei, chiamati Lari e Penati, che proteggevano gli abi-tanti e i luoghi.

    capitolo 1. ROMA

    che storia! 31

    Teatro romano ad Antalya (Turchia)

    Ricostruzione dei Fori imperiali allinizio del IV secolo d.C.

  • capitolo 1. ROMA

    32 che storia!

    Lavorare (e non lavorare)

    A Roma le persone ricche erano poche: possedevano molte terre incampagna, facevano affari, affittavano case. La maggior parte della genteviveva in condizioni pi modeste. I commercianti e gli artigiani, ad esempio,lavoravano nella loro bottega, abitavano in case piccole, anche se pulite ecomode, avevano alcuni schiavi e cercavano di risparmiare qualcosa perdiventare pi ricchi e ingrandire i loro affari. Ma la maggior parte degli abi-tanti di Roma erano poveri: non avevano un lavoro fisso e cercavano di gua-dagnare qualcosa con piccoli lavoretti, ma soprattutto si facevanomantenere dallo Stato e dalle famiglie pi ricche.

    Infatti, tutti i cittadini romani, anche se molto poveri, potevano votaregli uomini politici o comunque li sostenevano mostrando rispetto e stima. Ipolitici dunque, che erano molto ricchi, per avere in cambio i voti e la stimadi tutti, accoglievano in casa questi poveri, che diventavano loro clienti, eli aiutavano con regali, cibo e piccole somme di denaro. Anche limperatoreregalava cibo ai pi poveri. E sia limperatore che le famiglie pi riccheorganizzavano grandi feste e spettacoli aperti a tutti: corse di cavalli, com-battimenti di gladiatori, musica e commedie, dove spesso si offriva cibo gra-tis agli spettatori.

    Dobbiamo perci considerare che durante let imperiale a Romamolte persone, almeno 150.000, vivevano di carit pubblica e molte altrericevevano comunque degli aiuti dallo Stato: soprattutto pane, ma ancheverdura e un po di carne. I giochi e gli spettacoli servivano anche per intrat-tenere tutta questa gente che non aveva niente da fare.

    La famiglia

    Il capo della famiglia romana era luomo pi anziano, chiamato paterfamilias: era lui che decideva tutto, sulla vita dei figli, delle figlie, dei lorosposi e anche dei nipoti. Prendeva anche le decisioni importanti sulla ric-chezza della famiglia, sulle case, i terreni, il denaro e poteva persino decide-

    Ogni tempio era dedicato a un dio parti-colare. Nel tempio infatti venivano compiuti isacrifici, cio si uccidevano animali e si cuoce-vano cibi per offrirli al dio o alla dea, perchproteggessero gli uomini e le loro attivit.

    Un tempio

  • capitolo 1. ROMA

    che storia! 33

    re se tenere i figli appena nati o abbandonarli in strada, dove chiunque pote-va raccoglierli per farli diventare schiavi o prostitute.

    Le donne avevano molto meno potere degli uomini: non potevano farepolitica, non potevano scegliere con chi sposarsi, non prendevano decisionisulle propriet della famiglia. Per la donna decideva tutto quello che sidoveva fare in casa: la parola italiana donna viene infatti dal latino domina,che significa padrona (della casa).

    Le donne pi povere restavano in casa per cucinare, pulire, badare aibambini. Durante la giornata, ma pi spesso al mattino, potevano andare alavarsi e riposarsi alle terme riservate a loro.

    Le donne delle famiglie pi ricche invece potevano avere delle proprie-t tutte loro, andavano a scuola e ricevevano quindi una certa istruzione. Avolte uscivano per fare una passeggiata (ma sempre accompagnate), perandare a trovare le amiche o per assistere agli spettacoli. Durante il periododella repubblica le donne avevano veramente pochissimo potere; pi tardi,durante limpero, iniziano a fare sempre pi cose ed essere pi libere.

    Ci si sposava presto: le ragazze gi da 12 anni, mentre i ragazzi poteva-no sposarsi da 14 anni in su. Bisogna considerare che a quei tempi si vivevapoco, in media 40 anni, e che dopo i 30 anni pochissime donne potevanoavere ancora dei figli.

    Mangiare e bere

    I romani non mangiava-no seduti, ma sdraiati per terrao su divani. Inoltre, non usava-no le forchette, ma prendeva-no il cibo con le mani e poi sipulivano le dita con acqua fre-sca e profumata.

    La dieta dei romanipoveri era molto semplice.Tutti i giorni cera un panenero e duro, con verdure efrutta. Spesso preparavanodelle zuppe e della polenta digrano o di orzo, con piselli,fave e altri legumi. Qualche volta capitava anche del formaggio o delle uova,mentre carne, pesce e dolci si vedevano raramente.

    Taverna romana