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Detourism 20

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Detourism Venezia web Magazine #19 Detourism Venezia magazine #19 Detourism è il magazine della Città di Venezia per il turismo slow e sostenibile, dedicato ai viaggiatori curiosi che amano le deviazioni dai soliti percorsi. /Detourism is the web magazine of the City of Venice for slow and sustainable tourism, for curious travellers who enjoy wander off the beaten path.

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Page 1: Detourism 20

( venezi a ) MAGAZINE

MAGAZINE

ANNO III (YEAR 3) 2016

20

Venezia

Page 2: Detourism 20

Le feste patronali e po-polari, di sestiere o iso-

lane, sono il momento

più atteso dell'estate venezia-

na. Cucina tipica, concertini,

regate di voga alla veneta,

processioni religiose, giochi di

un tempo per grandi e per

piccini come la tombola, la pe-

sca di beneficenza o la lotteria

sono gli ingredienti irrinuncia-

bili delle serate delle sagre po-

polari, un modo per

immergersi nella vera vita ve-

neziana e per rivivere la storia

e l'essenza della città.

Ecco un tour tra le feste danon perdere dell'estate vene-

ziana per vivere una Venezia

insolita e scoprire le isole della

laguna. Intorno alla metà di lu-

glio il campo San Giacomo dal'Orio a Santa Croce per una

settimana e più si riempie di

tavoli, panche e chioschi e un

folto e vario programma musi-

cale allieta le serate per la Fe-sta benefica di San Giacomoda l'Orio, che si ripete ogni lu-

glio dagli anni Sessanta. A Ve-

nexia se divertimo ancora cussì

LE FESTEDELL'ESTATEVENEZIANA V l/Su mmerfesti val si n Veni ce

è il motto della festa: sul palco

della sagra si sono alternate le

migliori band della città - e non

solo - per intrattenere quanti

tentano la sorte alla pesca di

beneficenza e gustano i piatti

della tradizione.

Nella seconda settimana del

mese di luglio - quest'anno

dall'8 al 10 luglio - il borgo diMalamocco, sull'isola del Lido di

Venezia, festeggia la Festa dellaMadonna di Marina. La storia di

questa festa ha origini lontane

che si perdono nella leggenda:

un malamocchino, tale Felice

Dario, avrebbe trovato lungo la

battigia un tronco da portare a

casa per farne legna da ardere.

Per tre volte il tronco

scomparve e ritornò nel luogo

originario, fino a quando dal

tronco stesso apparve l’imma-

gine della Vergine. Così, dal

lontano 1300 circa, si ricorda il

miracolo della Madonna “del

zocco”, detta poi “Madonna di

Marina”. Oltre alle iniziative le-

gate alla tradizione religiosa, in

Piazza Maggiore e nel Piazzale

di Malamocco si allestiscono

FESTE POPOLARI

/Fol ks Festi val s

01

Page 3: Detourism 20

( venezi a ) MAGAZINE

Religious and folk festi-

vals, belonging to the

island or the district -

are the most-awaited mo-

ments in summer. Typical coo-

king, little concerts, rowing re-

gattas, religious processions,

old-time games for big and

small l ike bingo, charity prize

draws, lotteries – indispensa-

ble elements for evenings at

folk festivals, a way to

immerse yourself in Venetian

life and relive the history and

essence of the city. Here's a

tour through the not-to-bemissed town festivals in order

to live Venice in an unusual

way and discover the lagoon

islands.

Festa benefica di San Giaco-mo da l'Orio (charity festival)

- For more than a week, in

mid-July at campo San Gia-como da l'Orio, Santa Croce,

the square fil ls with tables,

benches, kiosks and a full mu-

sical programme for the eve-

nings. This festival has taken

place every July since the

1960s.

A Venexia se devertimo ancor

cussì (in dialect – In Venice we

stil l have fun like this!) This is

the motto of the festival: on

the local stage, the best city

bands play - and not only! – to

keep entertained those parti-

cipating in the charity prize

draws, eating traditional food.

The village of Malamocco, onthe island of Lido di Venezia,

celebrates the Festival of theMadonna di Marina in the first

week of July. The story of this

festival dates a long way back

and is lost in legend:

according to the legend, a lo-

cal vil lager called Felice Dario

found a tree trunk along the

shoreline. He took it home to

use it as firewood. The trunk

disappeared three times, and

he re-found it three times in its

original place, but during the

last time the image of theBlessed Virgin appeared onthe trunk (zocco). And so the

miracle of the Madonna “del

zocco” also known as “Ma-

donna di Marina” from the far-

off 1300s is remembered like

In alto /at the top

La festa in campo San Giacomo da

l'Orio.

/The Festival in Campo San Giacomo

da l 'Orio.

photo: veneziablog

Page 4: Detourism 20

mercatini, mostre artistiche e di

artigianato, musica, balli, teatro,

fuochi d'artificio e la tombola

finale.

Ma nel pieno dell'estate, la

terza domenica di luglio, a Ve-

nezia c'è soprattutto la tradi-

zionale Festa del Redentore,che illumina il bacino di San

Marco con i fuochi d'artificio. I l

Redentore per i Veneziani è lafesta estiva sull'acqua pereccellenza. Si festeggia ogni

anno dal luglio del 1577, come

ringraziamento per la fine di

una terribile peste. I l cuore della

festa è sempre stato all'isola

della Giudecca, dove i Venezia-

ni rendono omaggio al Re-

dentore, con una processione

al Tempio votivo progettato da

Andrea Palladio. Nella Notte

Famosissima, la vigil ia, si

mangia, si beve e si fa festa,

aspettando i fuochi di artificio,

per tutta la notte, con musica e

canti. I l giorno dopo si svolge la

In alto /at the top

L'antico borgo di Malamocco, e un

momento della storica processione

religiosa accompagnata dalla banda

musicale di Pellestrina.

/The ancient vil lage of Malamocco,

and the religious procession, followed

by the Concert Band of Pellestrina.

photo: Riccardo Roiter Rigoni.

>FESTE POPOLARI /FOLK FESTI VALS

this. Besides the events tied to

the religious tradition, there are

also markets, artistic and

handicraft exhibitions, music,

dancing, theatre, fireworks and

the final bingo at Piazza

Maggiore and Piazzale di Ma-

lamoccco.

But above all this, in

midsummer, on the third

Sunday in July, there is the tra-

ditional Festa del Redentore inVenice. Fireworks il luminate the

San Marco lagoon. According

to Venetians, the Redentore

Festival is the best and most-awaited summer festival. It hasbeen celebrated every year

since 1577, as a thanksgiving for

the end of the plague. Giu-

decca has always been the

centre of the festival and Ve-

netians have always paid ho-

mage to the Redeemer with a

procession to the Basi l ica de-

signed by Andrea Pal ladio. On

the eve - Notte Famosissima

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( venezi a ) MAGAZINE

tradizionale Regata del Re-dentore, dove gareggiano a più

riprese i protagonisti del remo,

campioni, giovanissimi e donne.

Quest'anno, la festa cade sa-

bato 16 e domenica 17 luglio.

Siete mai stati a Pellestrina?L'estate è il periodo migliore

per visitare quest'isola dalle

bellissime spiagge, apprezzata

in particolare per il buon pescefresco e la pesca di peoci

(cozze). Con la bella stagione

ogni piccolo borgo dell'isola si

riempie di luci, bandierine colo-

rate, musica e le tradizionali re-

gate. I l 4 di agosto l ’isola di

Pellestrina ricorda l'apparizionedella Madonna al piccolo Nata-

lino Scarpa di Pellestrina,

evento legato alla vittoria di Ve-

nezia sui turchi nel 1716. Que-

st'anno tutta l'isola è in festa per

i 300 anni dall'episodio mira-coloso. Per una decina di giorni

si svolge la famosa Festa dellaMadonna dell’Apparizione con

una serie di appuntamenti: il

(Famous night) everyone eats,

drinks and celebrates, waiting

al l night with music and

singing, for the fireworksdisplay. The traditional Regatadel Redentore is held the day

after, when champions, young

people and women compete in

various rowing competitions.

This year the festival wil l be

held on Saturday 16th and

Sunday 17th July.

Have you ever been to Pelle-strina? Summer is the best ti-

me to visit this island known

for its beautiful beaches, andparticularly appreciated for it

good fresh fish and (peoci)

mussels catch. Each l ittle vi l la-

ge of the island is decorated

with l ights, colourful banners,

music and there are traditional

regattas. On the 4th August,the island of Pel lestrina re-

members the Madonnaappearing to little Natalino

Scarpa di Pellestrina. This was

an event connected to Venice's

In alto /at the top

Chiesa del Redentore, allesti-

mento del ponte votivo.

/The votive bridge to the Basi l ica.

In basso /at the bottom

I fuochi della Notte Famossissi-

ma. /Fireworks on the eve of the

Redentore. photo: Videocomuni-

cazione Città di Venezia

Page 6: Detourism 20

pellegrinaggio a piedi fino al

Santuario dell’Apparizione,

chioschi di specialità culinarie

tipiche isolane, orchestre

danzanti e spettacoli teatrali. In

concomitanza con la festa,

nella prima domenica di agosto

si tiene la tradizionale Regatadi Pellestrina, evento molto

atteso che richiama sull'isola

centinaia di appassionati di vo-

ga.

Altra festa paesana dell'isola è

la Sagra di Santo Stefano,patrono di Portosecco, che si

conclude il giorno di ferrago-sto. Gli abitanti festeggiano il

santo con i gustosi piatti di pe-

sce dei chioschi, concertini, se-

rate danzanti, la tradizionale

tombola e le immancabili re-

gate di voga. Momento culmi-

nante della festa è la proces-sione lungo le strade diPortosecco fino alla piazza

cittadina con la statua lignea di

Santo Stefano, portata a spalla

dagli isolani e seguita dal

corteo della banda musicale, le

I n a l to /at the top

I l Santuario del la Madonna

del l ’Apparizione, a Pel lestrina.

/Sanctuary of the Madonna

del l 'Apparizione, Pel lestrina .

photo: Apetours

>FESTE POPOLARI /FOLK FESTI VALS

victory over the Turks in 1716.

This year, the island celebratesthe 300th anniversary of themiracle with the Festival of theMadonna dell'Apparizione and

a ten-day programme: a pilgri-

mage on foot to the Sanctuary

dell'Apparizione, kiosks with

traditional island cooking,

dancing orchestras and theatri-

cal events.

On the first Sunday in August, in

conjunction with the festival,

there is the traditional Regata diPellestrina which is a greatly-

awaited event attracting

hundreds of rowing fans to the

island.

Another town festival of the

island is the Festival of SantoStefano, patron saint of Porto-secco. This ends on 15th Augu-

st. The townsfolk celebrate with

tasty fish-based dishes at kio-

sks, concerts, evening dances,

traditional bingo and inevitable

rowing regattas. The highlight

of the festival is the procession

along the roads in Portosecco

Page 7: Detourism 20

( venezi a ) MAGAZINE

autorità religiose e gli abitanti

del luogo.

I l giorno di ferragosto anchel'isola di Torcello celebra, con

grande solennità, la Festadell'Assunta, ovvero dell'As-

sunzione della Vergine, alla qua-

le è dedicata la millenaria basi-lica, conosciuta in tutto ilmondo per i suoi splendidi mo-saici. Oltre agli appuntamenti

legati alla festa liturgica, nel po-

meriggio si tiene da tradizione

un concerto di musica sacra

nella basilica di Santa Maria As-

sunta, e sono organizzate visite

guidate alla basilica e ai luoghi

circostanti. In genere, in occa-

sione della Festa, viene aperta

al pubblico la salita al campanile

della basilica e gli ingressi ai siti

monumentali (museo e basilica)

sono gratuiti. Tra le solenni feste

veneziane, non si può dimenti-

care, il 16 agosto, la Festa di SanRocco, co-patrono insieme a

San Marco di Venezia, le cui

spoglie sono custodite

nell’omonima chiesa veneziana.

Durante la giornata viene cele-

brata la Santa Messa solenne

con processione, e per l'occa-

sione viene allestito il Tendondel Dose, grande baldacchinoposto a coprire il tragitto dalla

Chiesa all'ingresso della Scuola

Grande di San Rocco, a ricordo

della visita che il Doge con tutta

la Signoria faceva alla Scuola

Grande, a seguito del voto al

Santo per la liberazione dalla

pestilenza. Per la giornata di fe-

sta, apre gratuitamente al

pubblico la Scuola Grande diSan Rocco, dove è custodito il

famoso ciclo pittorico delTintoretto.

to the town square. Island inha-

bitants carry the wooden statue

of Santo Stefano on their

shoulders, and they are followed

by a procession including a

band, religious authorities and

townsfolk.

At ferragosto, also the island ofTorcello celebrates with great

solemnity the Festa dell'As-sunta, i .e. the Assumption of the

Blessed Virgin. The thousand-

year-old basilica is dedicated to

her, and is known the world over

for its splendid mosaics. Apart

from events connected to this

holy feast-day, there is a tradi-

tional concert of sacred music

held in the basilica, guided visits

to the basilica and nearby pla-

ces. Usually, visits to the bell to-

wer , and entrance to basilica

and museum are free for the

occasion. Among the not -to-

be- forgotten holy feasts is the

Festival of San Rocco on the

16th August. San Rocco and San

Marco are co-patron saints of

Venice. The remains of San

Rocco can be found in the

church carrying the same name.

On the day of the celebrations,

there is a procession after the

Holy Mass, and the Tendon delDose is set up. It is a big canopy

covering the route from the

Church to the entrance of the

Scuola Grande di San Rocco. It

recalls the solemn visit by the

Doge and his courtiers to the

Scuola Grande, after praying

and vowing to the saint for the

liberation from the plague. Vis-

iting the Scuola Grande di SanRocco is free during the feast

day and Tintoretto's pictorialcycle can be seen inside.

In questa pagina /in this page

La cattedrale di Santa Maria As-

sunta a Torcello.

/Santa Maria Assunta, Torcel lo.

photo: Wikimedia - Superchi lum

Canaletto, Visita del Doge al la

Chiesa di San Rocco (1735 ca.),

National Gal lery, Londra.

Page 8: Detourism 20

In una città di pietra e

acqua salmastra come

Venezia, densamente co-

stru ita e vincolata ai confini

del le insulae, non tutti pos-

sono disporre del la terra per

coltivare un giardino o

anche solo un piccolo orto.

Eppure la “vogl ia di verde”

dei Veneziani è tale da riu-

scire a rendere ferti l i anche

degl i umidi ed ombrosi

corridoi d i terreno, inverdire

segrete corti , uti l izzare anti-

che vere da pozzo come

preziosi contenitori per

piante che ne debordano.

Ma è ancora più

sorprendente la loro creati-

vità nel trasformare terrazzee balconi in tanti piccolieden , ta lvolta incorniciando

creativamente anguste fine-

stre privandosi persino del la

luce esterna pur di godere di

un po' di natura in casa.

Fra le piante preferite quel le

dal portamento ricadente e

poco esigenti come fitte

edere screziate di bianco,

lunghe l iane di vinca con

Andar per altane e balconi ./Turrets and balconies.

Testo e foto d i/text and photog raphs byM ari ag razi a Dammi cco,Wi g wam Cl u b G i ard i ni Stori ciVenezi a

piccol i fiori l i l l a primaveri l i ,

spumose asparagine dal le

false fogl ie simi l i a piccol i

aghi .

Ma le più diffuse sono sicura-

mente alcune succulente a

forma di “rosetta” o ”carciofi-

no”, che spesso incuriosisco-

no i forestieri . Si tratta di d i-

verse varietà di sedum,

sempervivum, echeveria,

graptopetalum, piante molto

rustiche appartenenti a l la

grande famigl ia del le crassu-

lacee: richiedono poca terra,

si accontentano del l 'acqua

piovana, mantengono le fogl ie

in ogni stagione, in primavera

sono punteggiate di fiorel l in i

stel lati g ia l l i o rosati e per

propagarle basta conficcarne

nel la terra un rametto

spezzato!

A ruota segue la vigorosa tra-

descantia, con i lunghi tralci

verdi o violacei ed i fiori a tre

petal i . Comunemente è chia-

mata 'erba miseria ' per la sua

indomita capacità di so-

pravvivere ad ogni avversità e

maltrattamento: cresce sia al

LA VENEZIA PIÙ VERDE

/The g reenest si d e of Veni ce

02

GIARDINISOTTO IL CIELO/G ard ensu nd er the ski es

Page 9: Detourism 20

( venezi a ) MAGAZINE

Venice - a densely-

constructed city ma-

de of stone, with

bui ld ing restrictions de-

pendent on boundaries of

other bui ld ings, and sal t-

water. . . not everyone has

land for a flower or vegeta-

ble garden.

Yet, the local “desire for

greenery” is so great, that

they are even able to make

damp, shady strips of land,

ferti le enough; rendering se-

cret courtyards green, by

using ancient wel l curbs as

containers fi l led with

overflowing plants.

Their creativity is even more

surprising because they

transform terraces andbalconies into smal l

“gardens of Eden” . Someti-

mes with the idea of enjoy-

ing a bit of nature in the

house, they creatively frame

poky windows with flowers,

even if that means doing wi-

thout natural l ight.

Preferred plants requiring

l i ttle care are usual ly the

trail ing varieties - white-

mottled ivy, periwinkle with

its l i ttle l i lac-coloured spring

flowers, copious asparaginewith leaves simi lar to pine

needles.

The most popular attracting

the curiosity of tourists, are

definitely rose or artichoke-shaped succulents , which

usual ly include different ru-

stic varieties of sedum,

sempervivum, echeveria,

graptopetalum, a l l be-

longing to the crassulaceae

fami ly. They require l i ttle

soi l , are content with rain-

water, and have leaves in al l

seasons. In spring they have

l i ttle yel low or pink star-sha-

ped flowers, and for propa-

gation - only need a smal l

broken piece to be jabbed

into the ground.

Fol lowed by the hardy tra-

descantia (spiderworts) with

its long green or violet-co-

loured shoots and three-pe-

tal led flowers. I t is

commonly cal led the “themisery plant” because it can

In alto /at the top

Le altane, terrazze in legno che

spesso accolgono giardini sul

tetto.

/Altane, turrets-wooden terraces,

often places for rooftop gardens.

photo: Servizio Comunicazione Vi-

siva Città di Venezia e Manuela Ci-

cogna.

Page 10: Detourism 20

sole pieno che al l 'ombra,

con troppa acqua o in sicci-

tà. Orig inaria del l 'America,

porta i l nome dei natural isti

inglesi che nel Seicento la

fecero conoscere, Trade-scant padre e figlio, a cui è

stato dedicato a Londra i l

primo Museo di storia delgiardino.Tantissimi i gelsomini o

piante sempreverdi che l i ri-

cordano: i l “vero” gelsomi-

no, quel lo officinale, che

cresce in angol i ben ripa-

rati ; l ' immancabi le trachelo-

spermum, o falso gelsomi-

no, che fra maggio e giugno

pervade ogni angolo del la

città con i l suo profumo; ma

anche i l solanum, o gelso-

mino notturno; e la plumba-

go, o gelsomino azzurro.

Fra i rampicanti straordina-rie le fiori ture primaveri l i

del glicine, scenografica

copertura di pergole e

terrazze, con i forti rami

avvinghiati a l le ringhiere; o

del l ' inebriante lonicera,

anche nel la varietà 'etrusca'

> LA VEN EZI A PI Ù VERDE /TH E G REEN EST SI DE OF VEN I CE

survive al l types of

maltreatments: i t can grow

both in the shade or in fu l l

sunshine, with too much

water or in drought condi-

tions. The plant is orig inal ly

from America and was na-

med by Engl ish father and

son natural ists – Tradescant- who discovered it in the

1600s. The first garden hi-story museum opened in

London, was dedicated to

them.

There are many varieties of

jasmines: the “real” jasmine

grows in sheltered corners;

the inevitable trachelo-

spermum or star jasmine

invades every nook and

cranny of the city in May

and June with its perfume;

the solanum or night jasmi-

ne; the plumbago or the

l ight blue jasmine.

Wisteria are among the

extraordinary climbers with

spring blooms. They specta-

cularly cover rai l ings, pergo-

las and terraces with their

strong cl inging branches; or

Page 11: Detourism 20

( venezi a ) MAGAZINE

dal le sfumature purpuree.

Particolarmente apprezzate

dai Veneziani le piante uti l i ,

prime fra tutte le aromati-che, bel le e faci l i da coltiva-

re nonché pronte per essere

uti l izzate in cucina co-

gl iendole direttamente dal

davanzale. E, perchè no?,

anche qualche pianta di po-

modori , così , g iusto per la

soddisfazione di portare in

tavola qualche prodotto del

proprio orticel lo.

Non c'è neppure da stupirsi

se talvolta sui balconi si

arrampica una piccola vite

di uva fragola , magari

accanto ad un fico, ad un

nespolo del Giappone o a

un melograno nano in vaso.

Quasi un brolo in miniatura,

citazione del l 'orto-frutteto

di antica ispirazione veneta.

E levando gl i occhi ancora

più su ecco le altane,terrazze in legno poggiate

su pi lastrin i che un tempo

venivano usate come oasi d i

the honeysuckle with its

heady scent, even in the

“Etruscan” variety with its

purple hues.

Herbs are among the more

useful plants appreciated by

Venetians. First of al l , and

apart from the fact that they

can be col lected directly

from the kitchen windowsi l l ,

they are beautifu l to see and

easy to grow. Any why not?

Even the occasional tomato

plant, just to content the

fact of home-growing a ve-

getable and having it on the

table!

You shouldn't even be

surprised if you sometimes

see a smal l American foxgrapevine, maybe near a figor a medlar or a miniaturepomegranate tree growing

in a pot. Almost a miniature

brolo (citing an ancient Ve-

netian word meaning a ve-

getable-fru it garden).

Look up higher, you can see

altane, i .e. turrets – wooden

Page 12: Detourism 20

fresco contro la calura, lo-

cale di servizio per stende-

re la biancheria , angolo in

cui ri ti rarsi in sol i tudine,

loggione nel le grandi occa-

sioni , ma anche punto di

osservazione quando servi-

va difendere la città e luogo

in cui le donne esponevano

al sole le chiome per otte-

nere i l famoso 'biondo ve-neziano' .Oggi le altane accolgono

talvolta un giardino sultetto: fondamentale valuta-

re carichi e statica, scegl ie-

re piante che ben sopporti-

no di essere esposte in

tutte le stagioni a venti

terraces bui l t on smal l pi l lars.

These were once used - to

get fresh breezes on hot

summer days, to hang out

the laundry, as a spot for

peace and quiet, an area for

important occasions, an

observation point used to

defend the city, a place whe-

re women would 'let down'

their hair to the sun to obtain

its famous bleaching effects– Venetian blonde !Now, these turrets are places

for rooftop gardens: obviou-sly load and statics must be

evaluated. Choose plants that

bear up to al l weather condi-

tions, sal t-air winds, sun and

> LA VEN EZI A PI Ù VERDE /TH E G REEN EST SI DE OF VEN I CE

Page 13: Detourism 20

( venezi a ) MAGAZINE

> INFORMAZIONI UTILI//U sefu l i nformati on

salmastri , sole e pioggia. E

ovviamente mettere in

conto che si devono portare

a mano fino al l 'u l timo piano

vasi , terra e piante arrampi-

candosi per ripide scalette o

passando attraverso angusti

abbaini .

Ma i Veneziani sanno bene

che per avere un giardino in

città bisogna conquistarse-

lo. Eppure l i vedete sui

ponti , spesso in coppia per

sal i re e scendere più age-

volmente gl i scal in i , carichi

d i piante ed arbusti che fuo-

riescono dai carrel l i , con

sacchi di terra legati salda-

mente. In fondo anche que-

ste sfide giardiniere sono,

come scrive PwedragMatvejević in L'altra Vene-

zia, “tracce di una vogl ia o di

un desiderio senza i qual i

nu l la di tutto questo ci sa-

rebbe stato”.

rain. And obviously take

into consideration that pots,

earth and plants must be

taken up to the last floor by

hand, often only by

cl imbing steep, narrow,

stairs and/or passing throu-

gh poky dormers.

But Venetians know even

too wel l that to have a

garden in the city, they

need to earn it. Yet, you see

them on bridges, often

working in wel l -organized

couples with trol leys

overflowing with plants,

bags of earth, going up and

down steps easi ly, Deep do-

wn, these gardening

chal lenges are as PwedragMatvejević states in The

other Venice - “traces of a

wish or a desire without

which, nothing would have

been possible.”

Da leggere, per farsiguidare /Reading sugge-

stions before you go

Giorg iana Bacch in Rea le,

El i sabetta Pasqua l in , Lealtane di Venezia , LaToletta Ed izion i , Venezia

2013 .

Mariagrazia Dammicco,

Guida ai giardini diVenezia/A Guide to the

Gardens of Venice, foto d i

Gabriele Kostas, La

Toletta Ed izion i , Venezia

2014.

I nformazioni/Contacts

Wigwam Club GiardiniStorici Veneziawww.g iard in i -venezia . i t

g iard in i . storici .venezia

@gmai l .com

+39 388 4593091

Page 14: Detourism 20

Venezia è nata

dal l 'acqua, cresciuta

sul l 'acqua e la sua

stessa forma urbis ricorda

un pesce. Di cosa avremmo

potuto mai nutrirci se non

dei prodotti del la pesca?

Una legge emanata nel 1 173

dal Doge Sebastiano Ziani

fissava i prezzi massimi del le

principal i derrate al imentari .

In essa, guarda caso, l 'arti-

colo dedicato ai prodotti

ittici è i l più dettagl iato, con

i l preciso elenco di tutte lespecie marine e lagunari e irelativi prezzi di vendita .Un'altra fonte è i l noto ri-cettario di un anonimo cuo-co veneziano redatto verso

la fine del 1300, nel quale

sono riportate oltre cento ri-cette con la totale assenzadi tutte le pietanze relativeal pesce. Perché? Perché,

evidentemente, tal i ricette

erano ritenute troppo usual i

e conosciute per essere ri-

portate in un prezioso ri-

cettario manoscritto, i l pe-sce a Venezia è il cibo pertutti . Insomma, se come

"E MI ME NE SON'NDAO..."PEREGRINAZIONILAGUNARI(prima puntata)/Lag oonpereg ri nati on(Fi rst part)

Testo d i /byPi erang el o Fed eri ci (*)www.facebook.com/veneziani.a.tavola

scriveva i l fi losofo Feuerbach

“l 'uomo è ciò che mangia”, i lveneziano è sicuramente unpesce.Letta questa premessa, sei

pronto per venire con me,

andiamo in Laguna . Appunta-mento al le Fondamente Nove(o "Fondamenta Nuove"), si

chiamano così perché nel 1766

una bufera devastò questa

parte del la città e fu necessa-

rio ricostruirla. Nel le giornate

più l impide, da qui è possibi le

vedere i l panorama dell'arcodolomitico del Cadore: pro-

prio per questo i l grande Ti-ziano Vecellio decise di ve-

nirci ad abitare e ammirare

così le sue montagne natali .Da qui , un grande vaporetto

del la l inea 12 ci porterà nel

cuore del la Laguna Nord.

Navigando davanti a Murano ti

racconto una ricetta antica

che nasce dal lavoro: qui gl i

operai del le fornaci uti l izzava-

no le braci roventi per cucina-

re quel lo che capitava, per

esempio un bel bisato, una

angui l la di laguna appena pe-

scata. Si chiama bisato su l'ara,

LA STORIA DI VENEZIA

COTTA A PUNTINO

/Veni ce's cu l i nary hi story

03

In alto /at the top

In primo piano l’isola di

Mazzorbo, collegata da un lungo

ponte di legno a Burano.

/Foreground - the island of

Mazzorbo, connected to Burano

by a long wooden bridge.

Page 15: Detourism 20

( venezi a ) MAGAZINE

Venice came from the

water, grew on the

water and its urban

form is fish-shaped. What

else could we have eaten, if

not seafood? A law issued in

1 173 by Doge Sebastiano Zia-

ni , establ ished maximum pri-

ces for main foodstuffs. I t is

interesting to note that an

article dedicated to fish pro-

ducts was more detai led,

and that there was a precise

l ist of all the sea and lagoonspecies and their relativesales prices. Another source

is a famous recipe book byan anonymous Venetiancook, written at the end of

1300, where there are more

than a hundred recipes and

not a mention of any type ofseafood . Why? Evidently,

because such recipes were

considered as too usual and

known to be recorded in a

precious handwritten recipe

book. In Venice, fish iscommon food . So, accordingto Feuerbach, if “man is what

he eats” then the Venetianperson is certainly a fish .

Having read this, you're now

ready to come with me – let'sgo to the lagoon area . An

appointment at the Fonda-mente Nove (“Fondamente

Nuove” - New embankments)

thus cal led because a storm

devastated this part of the ci-

ty and it had to be re-

constructed. On clear days, it

is possible to get a view ofthe Dolomites in the Cadorearea : the famous Tiziano Ve-cellio decided to come and l i-

ve here exactly for this reason

- so that he could admire themountains – his birthplace. Abig vaporetto – l ine 12- leaves

from here and wil l take us to

the centre of Laguna Nord.

As we sail in front of Murano,I 'l l tel l you about a very old

recipe used by workers: here,

men operating the furnaces

would use hot embers to

cook whatever avai lable, for

example a good bisato, or bi-

sato su l'ara - using a freshly-

fished lagoon eel . I t's very ea-

sy to prepare: cover the base

of a casserole dish with bay

leaves. After having del icately

In alto /at the top .

Targa all’ingresso del mercato di

Rialto, indica la lunghezza minima

per la pesca di alcune specie

ittiche al fine di preservarne la

crescita.

/A plaque at the entrance of the

Rialto market, indicating the

minimum length permitted by law

when catching some fish species -

done in order to preserve growth.

Page 16: Detourism 20

tutto sommato è sempl ice

da preparare: stendi un letto

di fogl ie d’al loro sul fondo di

una pirofi la, adagiaci sopra,

avvolta a spirale, una

angui l la che avrai pul ito

del le interiora e al la quale

avrai praticato qualche del i-

cata incisione a coltel lo. Un

po’ d’acqua, aceto e un

pizzico di sale, a imitazione

di quel lo che usavano una

volta: l ’acqua del la Laguna.

Ricopri ancora con fogl ie di

al loro e inforna.

Chiacchierando stiamo per

arrivare al la nostra meta:

l ’isola di Mazzorbo. Era anti-

camente denominata Ma-

iurbium (da Magna Urbs,

città maggiore), a testimo-

nianza del l ’ importanza avuta

dal l ’ isola. Reperti archeolo-

gici , oggi conservati al Mu-seo di Torcello, d imostrano

che anche Mazzorbo fu po-

polata dagl i “altinati” in fuga

dal la terraferma a seguito

sl it the skin several times with

a knife, place the gutted eel in

a spiral shape on the top of

the leaves. Add some water,

vinegar and a pinch of salt –

imitating what was used once

upon a time: lagoon water.

Cover with more bay leaves

and put into the oven.

While we've been chatting,

we've arrived at our desti-

nation: the island ofMazzorbo. In ancient times, it

was cal led Maiurbium (from

Magna Urbs, meaning main

city) a proof of just how

important the island was.

Archaeological finds, now kept

at the Torcello Museum , show

that even Mazzorbo was once

populated by the “Altinati”

(inhabitants of Altinum) who

fled from the mainland after

being invaded by the Longo-

bards between the 6th and

7th centuries. Mazzorbo rea-

ched its maximum splendour

in the 10th century. Then there

(*) Pi erang el o Fed eri ci , venezi ano,d i mesti ere fa i l pu bbl i ci tari ocopywri ter, per passi one i l g ou rmet.H a creato campag ne pu bbl i ci tari eper i mportanti marchid el l ’enog astronomi a i tal i ana, ti ened a anni u na ru bri ca d i i ntervi ste eri cette d ed i cate su l mensi l e Venezi aN ews, scri ve per “Venezi ani aTavol a” e al cu ni bl og i nternazi onal i .

> LA STORI A DI VEN EZI A COTTA A PU N TI N O /VEN I CE'S CU LI N ARY H I STORY

In basso e e nella pagina successi-

va /at the bottom and in the next

page

L'isola di Mazzorbo, in vecchie fo-

to in bianco e nero.

/The island of Mazzorbo.

photo: venicexplorer

Page 17: Detourism 20

( venezi a ) MAGAZINE

del le invasioni dei Longo-

bardi , tra i l VI e i l VI I secolo.

Nel X secolo raggiunse i l

massimo splendore, poi i l

decl ino che la condurrà a

diventare un luogo per leattività ortofrutticole dei

veneziani .

E che attività ortofrutticole!

Anche a Mazzorbo, come

sui terreni di Sant’Erasmo,

del le Vignole e di Lio Picco-

lo, si coltiva i l meravigl ioso

Carciofo Violetto (Presidio

Slow Food), ma ci puoi tro-

vare tutte le del izie del l ’orto

e perfino le viti di “Doro-na” , un vitigno autoctonomolto antico che ci regala

un vino bianco particolaris-

simo.

Guardati intorno, cosa vedi?

Una Venezia nobi le e ricca,

meravigl ia venuta dal l ’ inge-

gno di architetti , grandi arti-

sti , abi l i mercanti? No,

quel lo che vedi è soltanto

l ’acqua e l ’elemento de-

terminante del paesaggiolagunare, i l palo, la “bricola”,

i “vieri” da pesca, la “palina”.

Sono gl i stessi elementi

del l ’urbanistica e del l ’edi l izia

veneziana, perché la mia

città è soprattutto figl ia

del la fatica di umil i persone:

i “battipali”. Pensa che i lPonte di Rialto sta in piediperché lì sotto ci sono12.000 pali di olmo,piantati a mano!Resta con me, perché la

prossima volta ti porterò

con la mia barca per canal i ,

terre emerse e “ghebi”…

was a decline, and it became aplace for market gardeningactivities.And what a production! Just l i -

ke at Sant’Erasmo, Vignole and

Lio Piccolo, the wonderful vio-let artichoke promoted by the

Slow Food Movement is grown

here.

But you can also find other

garden delicacies and even vi-

neyards with the rare, autoch-thonous “Dorona” grapes, anancient variety used for a very

unusual white wine.

Look around, what do you see?

A rich, aristocratic Venice,

wonderfully created by ta-

lented architects, famous

artists, and clever merchants?

No - what you see is only water

and the determining element

of the lagoon landscape - the

pole, the “bricola” (dolphins-

man-made structures or

groups of poles for major sta-

bil ity marking canal navi-

gation), the “palina” - (single

pole to anchor boats in city

canals) the “vieri” (fishing ba-

skets or traps). These same

elements belong to both Ve-

netian city planning and

construction, because my city

is above all the result of hard

work done by humble people -

the “battipali” (pole drivers).

Just think about it, the Bridgeof Rialto stands up only be-cause there are 12,000 hand-driven elm poles under it! Staywith me – the next time I 'l l take

you with my boat, along the

canals, to areas above sea level,

to “ghebi” (minor canals). . .

(*) Pi erang el o Fed eri ci , a Veneti an,i s by professi on a copywri ter and bypassi on a g ou rmet. H e has createdad campai g ns for bi g I tal i an wi neand food brand s, has had a col u mn(pu bl i shi ng i ntervi ews and reci pes)i n the monthl y mag azi ne Venezi aN ews for years and wri tes for“Venezi ani a Tavol a” and a nu mberof i nternati onal bl og s.

> LA STORI A DI VEN EZI A COTTA A PU N TI N O /VEN I CE'S CU LI N ARY H I STORY

Page 18: Detourism 20

Venezia> i l g i orno> on

> fi no al> u nti l

> i l g i orno> on

> g i u g no> Ju ne

> g i u g no/l u g l i o> Ju ne/Ju l y

UN ANNO DITRADIZIONI/The g reattrad i ti onalfesti vi ti es

FESTE VENEZIANE/Festi val s&Events i n Veni ce

04

> fi no al> u nti l

Venezia

25/04

10/04

09/02

18/09

25/04

8/05

25/04

26-03

25/04

18-25

25/04

25/04

> i l g i orno> on

> i l g i orno> on

> fi no al> u nti l

> g i u g no/l u g l i o> Ju ne/Ju l y

> l u g l i o> Ju l y

Gal lerie del l 'Accademia

Dorsoduro 1050, Venezia

Venezia

Venezia

Sant' Erasmo

Venezia

San Francesco del la Vigna

Venezia

Castel lo - Venezia

Isola di Pel lestrina

Malamocco, Lido di Venezia

Isola di Pel lestrina

25/04

8/05

> g i u g no> Ju ne 11-18

29-03

02-10

> l u g l i o> Ju l y 07/10

Castel lo - Venezia

Page 19: Detourism 20

Inverno Veneziano 2014/15

Venice Winter 2014-2015

Whi te Veni ce 201 5 - M estre

www.gustoinscena.it

Whi te Veni ce 201 5 - M estre Su e Zo per i ponti

Carneval e d i Venezi aVeni ce Carni val

Festa d i San M arco - 25 apri l eSai nt M ark - Apri l 25th

Stag i one Remi eraRowi ng Season

Festa d el carci ofo vi ol ettoThe pu rpl e arti choke Feast

Festa d el l a Sensa

Festa d i Sant' Antoni o a San Francesco d el l a Vi g na

Festa d el l a Brag ora

Festa d el l a M ad onna d i M ari naM ad onna d i M ari na Feast

Festa patronal e d i S. Pi etro i n Vol taPatronal Feast i n honou r of S. Pi etro i n Vol ta

Festa d e San Pi ero d e Casteo

Sag ra d i Sant' Antoni o a Pel l estri na

www.comune.venezia. it

www.suezo.it

www.veneziaunica. it

www.comune.venezia. it

www.festadisanpietro.altervista.org

www.facebook.com/SagraS.Antonio

www.gustoinscena.itwww.carnevale.venezia. it

www.comune.venezia. it

www.sanpierodecasteo.org

www.comune.venezia.t

www.carciofosanterasmo.it

www.veneziaunica. it

Page 20: Detourism 20

Venezia> l u g l i o> Ju l y

> ag osto> Au g u st

> i l g i orno> on

>settembre> September

> i l g i orno> on

> l u g l i o> Ju l y

Venezia

25/04

16-17

14-23

11/15

25/04

16/08

25/04

25/04

3/4

25/04

25/04

> l u g /ag o> Ju l y/Au g u st

> i l g i orno> on

> fi no al> u nti l

> i l g i orno> on

> i l g i orno> on

Gal lerie del l 'Accademia

Dorsoduro 1050, Venezia

Isola di Pel lestrina

Isola di Pel lestrina

Isola di Torcel lo

Chiesa di San Rocco

Canal Grande, Venezia

Alberoni , Lido di Venezia

Stra - Venezia

Venezia

Basi l ica del la Salute, Venezia

19-07

15/08

> i l g i orno> on 04/09

02/10

11/1 1

> i l g i orno> on 21/1 1

I sola di Sant'Erasmo

23/10

Page 21: Detourism 20

Inverno Veneziano 2014/15

Venice Winter 2014-2015

Whi te Veni ce 201 5 - M estreWhi te Veni ce 201 5 - M estre Festa d el Red entoreRed entore Feast

Festa d i San G i acomo d el l ' Ori oSan G i acomo d el l ' Ori o Feast

Festa d el l a M ad onna d el l 'Appari zi oneM ad onna d el l 'Appari zi one Feast

Sag ra d i PortoseccoPortosecco Feast

Festa d el l 'Assu nta

Festa d i San RoccoSai nt Roch Feast Day

Reg ata Stori ca

Festa d el Peoci o

Festa d i San M arti noSan M arti no Feast

Veni ce M arathon

Festa d el M osto

Festa d el l a M ad onna d el l a Sal u teM ad onna d el l a Sal u te Feast

www.gustoinscena.it

Sagra S.Stefano Portosecco -

Facebook

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www.scuolagrandesanrocco.org

www.dunealberoni . i t

www.venicemarathon.it

www.veneziaunica. it

www.gustoinscena.itwww.comune.venezia. it

www.comune.venezia. it

Comitato festeggiamenti

s.erasmo - Facebook

www.regatastoricavenezia. it

www.comune.venezia. it

www.madonna-apparizione.it

Page 22: Detourism 20

SCOPRI LA VENEZIA CHE NON TI ASPETTI

TRAVEL VENICE LIKE A LOCAL

Detourism è i l nuovo magazine del la Città di Venezia,

per viaggiatori curiosi che amano le deviazioni dai sol iti percorsi ,

al la ricerca dei luoghi più original i , insol iti e segreti del la città.

Detourism is the new magazine of the City of Venice, for curious

travel lers who enjoy wander off the beaten path looking for the Venice

most unusual and secret places and discovering its original characters.

PERCHÉ DETOURISM?

WHY DETOURISM?

Perché Venezia è la città perfetta in cui perdersi .

Per un modo diverso di viaggiare.

Per vivere Venezia da veneziani .

Per scoprire un’altra Venezia.

Vi invitiamo a diventare deturisti ,

scoprire quel lo che le guide non dicono,

percorrere itinerari fuori dai luoghi comuni

e sperimentare incontri inaspettati .

Because Venice is the perfect place to get lost.

Travel l ing in a different way.

Experiencing Venice l ike a Venetian.

Discovering another Venice.

So ditch the itinerary and become a detourist,

find out what travel guides never tel l ,

and discover an unexpected Venice.

BUON DETOUR!

HAPPY DETOURING!

Ufficio Turismo Sostenibi le del la Città di Venezia

The Venice Office of Sustainable Tourism

( venezia ) MAGAZINE

WEB MAGAZINE A CURA DIWEB M AG AZI N E BYU ffi ci o Tu ri smo Sosteni bi l ed el l a Ci ttà d i Venezi a

Redazione /Ed i torsLu ca Bi anchettoFrancesca PerottoSara RossiM arta Zard i noni

H anno col l aborato a q u esto nu mero/I n col l aborati on wi thM ari ag razi a Dammi cco, Pi erang el o Fed eri ci

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AN N O I I I _2016nu mero 20

YEAR I I I _2016i ssu e 20

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ANNO III (YEAR 3) 2016MARZO APRILE(M ARCH APRI L)

18

Venezia