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A Rossella Bruni, la stella più ridente dell'universo. A proposito di Italo Calvino e Andria: Variazioni del senso del celeste. 'Lectio Magistralis' di Giuseppe Brescia Al Prof. Cosimo Damiano Fonseca – Accademia dei Lincei; Al Prof. Pasquale Corsi – Società di Storia Patria per la Puglia; Prof. Giuseppe ('Bepi') Poli; Prof. Hervé Cavallera – UniSalento; Prof. Giancarlo Vallone – UniSalento; Prof. Paolo D'Angelo – UniTre di Roma; Prof. Pier Paolo Ottonello - “Rivista Rosminiana”; Prof. Victor Rivera Magos; Prof. Antonio Zingarelli; Maria Pia Scaltrito; Beatrice Andriano Cestari; Cosimo Ceccuti - “Nuova Antologia” e “Fondazione Spadolini” di Firenze; Salvatore Cingari – Università di Perugia; Istituto Treccani di Roma; Prof. Dino Cofrancesco – Università di Genova e “Libertates”; “Bibliodiocesi” di Andria; Prof. Pasquale Porro; Prof. Dario Antiseri; Prof. Franco Bosio; “Filosofia e Nuovi Sentieri” di Paolo Calabrò e altri; Istituto Italiano per gli Studi Storici di Marta Herling; Licei e Istituti di Istruzione primaria e secondaria di Andria; Comune di Andria; “La Gazzetta del Mezzogiorno”; “Avvenire”; “videoandria.com”; “traninews”; “Proloco” di Andria; “La Repubblica” - “La Nuova Ferrara” Te ne sei andata in cielo, Rossella Bruni ( Andria 16 marzo 1\994 – 12 luglio 2016 ). Lì splenderai come la stella più ridente dell'universo, disegnata da Saint Exupery nel “Piccolo Principe” e ripresa da Zelda Williams per la morte del padre, il caro e grande attore Robin. Né più mi porterai le ultime poesie da Te composte in Presidenza. Nè – ancora - ripeterai le lezioni di filosofia, nei “percorsi e discorsi”; dal momento che quel tragico 12 luglio 2016 accadde presso Andria qualcosa di affine al terremoto di Lisbona del 1° novembre 1755, che diede a Voltaire occasione a comporre il “Poema sul disastro di Lisbona”, in antitesi alla tesi leibniziana di vivere nel “migliore dei mondi possibile” ( v. Le “Guise della Prudenza”. Vita e morte delle nazioni da Vico a noi, Laterza, Bari 2017). Il giorno 21 febbraio 2018, alle ore 17.00, nella Sala “Dante” del 1° Circolo Didattico “Guglielmo

Italo Calvino e Andria - Variazioni del senso del celeste. Lectio ... · Il giorno 21 febbraio 2018, alle ore 17.00, nella Sala “Dante” del 1° Circolo Didattico “Guglielmo

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A Rossella Bruni, la stella più ridente dell'universo.

A proposito di Italo Calvino e Andria: Variazioni del senso del celeste.

'Lectio Magistralis' di Giuseppe Brescia

Al Prof. Cosimo Damiano Fonseca – Accademia dei Lincei; Al Prof. Pasquale Corsi – Società di

Storia Patria per la Puglia; Prof. Giuseppe ('Bepi') Poli; Prof. Hervé Cavallera – UniSalento; Prof.

Giancarlo Vallone – UniSalento; Prof. Paolo D'Angelo – UniTre di Roma; Prof. Pier Paolo

Ottonello - “Rivista Rosminiana”; Prof. Victor Rivera Magos; Prof. Antonio Zingarelli; Maria Pia

Scaltrito; Beatrice Andriano Cestari; Cosimo Ceccuti - “Nuova Antologia” e “Fondazione Spadolini”

di Firenze; Salvatore Cingari – Università di Perugia; Istituto Treccani di Roma; Prof. Dino

Cofrancesco – Università di Genova e “Libertates”; “Bibliodiocesi” di Andria; Prof. Pasquale Porro;

Prof. Dario Antiseri; Prof. Franco Bosio; “Filosofia e Nuovi Sentieri” di Paolo Calabrò e altri;

Istituto Italiano per gli Studi Storici di Marta Herling; Licei e Istituti di Istruzione primaria e

secondaria di Andria; Comune di Andria; “La Gazzetta del Mezzogiorno”; “Avvenire”;

“videoandria.com”; “traninews”; “Proloco” di Andria; “La Repubblica” - “La Nuova Ferrara”

Te ne sei andata in cielo, Rossella Bruni ( Andria 16 marzo 1\994 – 12 luglio 2016 ). Lì splenderai

come la stella più ridente dell'universo, disegnata da Saint Exupery nel “Piccolo Principe” e ripresa

da Zelda Williams per la morte del padre, il caro e grande attore Robin. Né più mi porterai le ultime

poesie da Te composte in Presidenza. Nè – ancora - ripeterai le lezioni di filosofia, nei “percorsi e

discorsi”; dal momento che quel tragico 12 luglio 2016 accadde presso Andria qualcosa di affine al

terremoto di Lisbona del 1° novembre 1755, che diede a Voltaire occasione a comporre il “Poema

sul disastro di Lisbona”, in antitesi alla tesi leibniziana di vivere nel “migliore dei mondi possibile”

( v. Le “Guise della Prudenza”. Vita e morte delle nazioni da Vico a noi, Laterza, Bari 2017).

Il giorno 21 febbraio 2018, alle ore 17.00, nella Sala “Dante” del 1° Circolo Didattico “Guglielmo

Oberdan” di Andria, ho tenuto una 'Lectio Magistralis' sul tema “Italo Calvino e Andria. Variazioni

del senso del celeste” ( “Comune di Andria”, 19 febbraio 2018; “Videoandria” - “Noi Credevamo”,

20 febbraio 2018; “La Gazzetta del Mezzogiorno” - “Vivi la Città”, del 21 febbraio 2018 ). Aspetti

e motivi della lezione sono: la dimensione della Utopia come “critica” e come “progetto”, incentrata

nella interpretazione delle “Città Invisibili” 1972 di Italo Calvino e inquadrati nella prospettiva

della distinzione tra la “Utopia degli antichi” ( Platone, Tommaso Moro, Campanella e la 'città

ideale' del Rinascimento di Filarete, Alberti e altri ) e la “Distopia dei moderni” ( Orwell, Huxley,

Zamiatin, Morselli e altri ). Spartiacque tra le due visioni può assumersi il giacobinismo, poi detto

'costruttivismo', con la pretesa non di costruire soltanto ma di imporre la 'società perfetta'. In

codesto quadro, “Andria” risulta insieme città “ideale” e “storica”. Calvino conosce Andria, per

averla citata nei “Castelli d'italia” ( Milano, Touring Club, del 1965 ), dove Castel del Monte è

illustrato alla figura n. XIII, come “appartenente ad Andria ( a 18 km. a Est )”, nella Sezione

accompagnata da un saggio robusto dello scrittore ed epistemologo contemporaneo, a commento.

Inoltre, le quattro costellazioni citate da Calvino a protezione di “Andria”, Antares – Alpheratz –

Capella e le Cefeidi, sono altrettanto ben reali, corrispondenti all'equinozio di Primavera del 1229,

data della autoincoronoazione di Federico II a Re di Gerusalemme, ma anche del 1230, data della

nomina di “Andria Fidelis”, definizione incisa sulla Porta di Sant'Andrea, e della erezione del

Convento Francescano. Lo provano le recenti ricerche di archeoastronomia, con l'ausilio del

computer dotato di un software raffinato. Da queste prospezioni si libera la critica calviniana dell'

“inferno dei viventi”, il “male nella storia”, con la esaltazione della virtù della “prudenza”, eletta a

prerogativa degli “andriesi” ( cfr. I conti con il male. Ontologia e Gnoseologia del male, Laterza,

Bari 2015 ). E si libera il rapporto io-mondo, volizione-accadimento, singolarità e totalità degli

eventi, che risale fino a Pascal ed al celebre fr. 531 dei suoi “Pensieri”. Ampliando ancora

l'orizzonte, si può caratterizzare il “senso del celeste” ( 'conoscenza e influssi' per gli antichi: es.

“Tirannia degli astri” e dottrine di Abumasar e Pellegrino Prisciani per il Palazzo Schifanoia di

Ferrara, cui si oppose Pico della Mirandola con la “Purezza cristiana” ) per un verso; e

'comunicazione e risorsa' nei moderni ( ad es., Pierre Bezuchov in “Guerra e Pace” di Tolstoj,

pregiato da Italo Calvino, o il senso dell'infinito in Arthur Koestler, autore di “Assetati di infinito”

oltre che della Autobiografia e di “Buio a Mezzogiorno”), per l'altro. Leopardi è al “crocevia” delle

due visioni del 'celeste', con i saggi sulla astronomia e la sapienza pololare degli antichi da una parte;

e l'incantamento del cielo nella produzione lirica. Proust grandeggia per la interpretazione della

padovana Cappella degli Scrovegni e la profonda lettura del volo degli angioli e della volta celeste

nel “Compianto di Cristo”. La teoria fisica e l'astronomia moderna e contemporanea si impongono

per la dimensione del tempo o le ricerche sui buchi neri, fino alle ipotesi di Kip Thorme e Stephen

Hawking. Saint Exupery si rilegge sempre, per il “Piccolo Principe” e la percezione stellare ( come

in Robin Williams e David Bowie ). Dante rimane risorsa “celestiale” per gli esuli, ancora. Assioma

di ispirazione vichiana e incisiva attualizzazione può essere: “Quando si sommano due o più opposti

errori, si forma e prende avvio il declino delle nazioni”. Il riferimento è alla tragedia ferroviaria di

Andria, da cui siam partiti, nella persistente fiducia della “Costanza della Giurisprudenza”, a

restauro delle innocenti vittime mai abbastanza rimpiante e dello shakespearino “milk of the human

kindness”, il “latte dell'umana gentilezza”, che mai si potrà strappare dal cuore dell'uomo ( David

Grossman, “Il bene sia con voi” ). O Rossella gentile, se l'ultimo Heidegger diceva 'Ormai solo un

Dio ci può salvare', più modestamente noi preferiamo appellarci per il ricordo a Mnemosyne, “la

madre di tutte le nove Muse”, che ti erano care.

Giuseppe Brescia - Società di Storia Patria per la Puglia - Libera Università 'G.B.Vico' di

Andria. .