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Piazza del Seminario,13 56028 San Miniato (Pisa) tel. e fax 0571/400434 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile: Andrea Fagioli Coordinatore diocesano: Francesco Ricciarelli Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 NOTIZIARIO DELLA DIOCESI DI S. MINIATO 1 ottobre 2017 aranno gli orientamenti della prima lettera pastorale di mons. Andrea Migliavacca, pubblicata nello scorso Avvento, a guidare ancora i passi del cammino della Chiesa diocesana nel nuovo anno pastorale. «Con vento favorevole», questo il titolo della lettera pastorale, muove i passi dall’esortazione apostolica di papa Francesco «Evangelii Gaudium» e dalla lettura orante Parola di Dio, per giungere a un ripensamento dell’azione pastorale nello stile della «Chiesa in uscita». Tra i punti fondamentali di questo rinnovamento troviamo la riformulazione dei percorsi catechistici, il rilancio e consolidamento delle unità pastorali, la riforma di alcune strutture diocesane, l’approfondimento degli stili indicati dal Convegno ecclesiale di Firenze sulla base delle nuove cinque vie dell’evangelizzazione: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare. In particolare, il Sinodo dei giovani, in programma a Roma nell’autunno 2018, invita anche la nostra comunità cristiana a mettersi in ascolto del mondo giovanile, una sfida epocale da affrontare al pari di quelle poste dalla crisi dell’istituto familiare e dalle situazioni di unione "ferite". A dare avvio alla riflessione e ai lavori per l’anno pastorale 2017-2018 è stato chiamato il fondatore della comunità monastica di Bose, Enzo Bianchi, il quale terrà questa domenica 1 ottobre una conferenza proprio sull’esortazione apostolica "Evangelii Gaudium" di papa Francesco, presso l’auditorium Carismi di San Miniato. La serata, alla quale sono invitati tutti i sacerdoti e laici della Diocesi, sarà anche l’occasione in cui il nostro vescovo indicherà ufficialmente e chiarirà alcune linee concrete d’azione per il cammino dell’anno che si apre. Tra gli appuntamenti in programma per la nostra Chiesa diocesana, due incontri di formazione e approfondimento, rispettivamente il 21 e 22 febbraio e l’11 e 12 aprile, che, come già accaduto lo scorso anno, si articoleranno in due momenti: il mercoledì sera per i laici nel santuario di San Romano, e il giovedì mattina per i sacerdoti nel seminario di San Miniato. Il primo di questi appuntamenti sarà dedicato alle questioni legate al capitolo VIII dell’esortazione apostolica «Amoris laetitia», cioè la parte dedicata alle unioni irregolari, che tanto interesse e interrogativi ha suscitato e che merita quindi un adeguato approfondimento. A guidare la riflessione su questo argomento sarà mons. Pierantonio Pavanello, vescovo di Adria-Rovigo. All’inizio dell’anno pastorale si colloca poi un momento di speciale grazia che tutta la comunità diocesana è chiamata a valorizzare: l’ordinazione sacerdotale di due nostri giovani, Luca Carloni e Massimo Meini. La Messa di Ordinazione si terrà nella Cattedrale di San Miniato, domenica 29 ottobre, nel contesto dei festeggiamenti per il SS. Crocifisso. Don Francesco Ricciarelli S La scialuppa di Enzo Bianchi il CORSIVO ella sala più prestigiosa del Consiglio Regionale della Toscana è in programma, per volontà di un consigliere regionale (e pediatra!), un incontro sul problema dell’«identità sessuale fluida in età scolare e pre-scolare» dal titolo «Bambini in rosa». A questo convegno è invitato a parlare anche un ragazzino di quattordici anni «nato femmina e diventato maschio», così si legge sulla locandina. Poi c’è chi si indigna per l’autobus arancione che dice che «i bambini sono maschi, le bambine sono femmine»! Leonardo Rossi N DI FRANCESCO FISONI ensando a Enzo Bianchi mi ritorna in mente l’arguzia di un Kierkegaard: «La nave della vita è in mano al cuoco di bordo, e quello che trasmette il megafono non è la rotta da seguire ma ciò che mangeremo domani». È in tempi crepuscolari e incerti come i nostri, che chi avverte maggiormente la nostalgia delle cose buone e vere, cerca maestri e testimoni in grado di indicare nuovamente la rotta. A chi non si rassegna alla confusione imperante e ha il coraggio di abbandonare la nave senza guida, per guadagnare qualche robusta scialuppa di salvataggio, la figura canuta e garbata di Enzo Bianchi si presenta generosa, come un nostromo cui aggrapparsi. Fondatore ed ex-priore della comunità monastica di Bose, persona dalla parola densa e originalissima, Enzo Bianchi è da tempo uno di quei testimoni capaci di indicare la rotta agli smarriti. Ogni suo pensiero, detto o scritto, ha il pregio di sembrare come pesato sulla bilancia di una saggezza guadagnata in tanti anni di studio, di riflessione e meditazione. Ogni sua idea, anche su faccende minimali, pare distillata da un suo personale forziere di sapienza. Lo guardi con quella barba ascetica e gli occhi a spillo, ascolti la sua voce dal timbro rugoso e ti ritornano in mente figure immense e venerande come i padri del deserto, di cui pure si è occupato e a cui ha dedicato pagine di rara intensità. Con una produzione di scritti ragguardevole, per lo più di carattere spirituale ed etico, da tempo l’ex priore di Bose ha posto un assedio appassionato alla Parola con il proposito di contribuire, anche con un suo pensiero, al dialogo che la Chiesa pazientemente intesse con il mondo contemporaneo. Non è un caso se prestigiose testate laiche come La Stampa o Repubblica bussino spesso alla sua porta per strappargli un’opinione su tematiche anche di stringente attualità. Il suo amore per la Scrittura risale agli anni degli studi in economia all’Università di Torino, quando con un drappello di amici, di diversa confessione cristiana, iniziò ad animare un gruppo di riflessione biblica. Sarà principalmente grazie a questa esperienza di dedizione alla Parola, che maturerà in lui la nostalgia del chiostro e il desiderio della vita monastica. Terminati gli studi universitari decide di ritirarsi in solitudine in una cascina, nel piccola località di Bose in provincia di Biella. Resterà da solo per i primi tre anni; poi, a poco a poco, arriveranno i primi fratelli e sorelle, cattolici e protestanti, che con lui inizieranno la vita in comune, nel celibato, nella preghiera e nel lavoro. Inizia così la Comunità monastica di Bose. Negli anni successivi Enzo Bianchi, da autentico maestro di ecumenismo, dedicherà il suo impegno e il suo ministero principalmente alla predicazione anche per i fratelli delle comunità ecclesiali protestanti e delle chiese ortodosse. Per due volte gli è stato offerto il presbiterato e per due volte lo ha declinato, scegliendo di «restare un semplice cristiano, laico come lo sono i monaci». Papa Francesco lo ha nominato nel 2014 consultore del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Enzo Bianchi sarà il relatore dell’incontro di apertura dell’anno pastorale della nostra diocesi, che si terrà domenica primo ottobre alle ore 21,15 presso l’auditorium Carismi in piazza Bonaparte a San Miniato. L’incontro nasce da un’intuizione del nostro Vescovo Andrea, che ha voluto quest’anno, per la prima volta, inaugurare il cammino nella fede della nostra Diocesi con una riflessione di peso, quasi una lectio magistralis. Enzo Bianchi muoverà il suo ragionamento a partire dalla Evangelii Gaudium, la prima esortazione apostolica di papa Francesco, promulgata nel novembre 2013, riguardante il carattere missionario della Chiesa, sgorgante dalla gioia che deve permeare chi crede in Cristo e vuole diffonderne la Parola. Un documento strategico e programmatico del pontificato di Francesco, innervato da una miriade di spunti fecondi anche per la nostra iniziativa pastorale diocesana. P Il monaco aprirà l’Anno pastorale diocesano LE LINEE GUIDA DEL NUOVO ANNO PASTORALE

La scialuppa di Enzo Bianchi - Chiesacattolica.itsanminiato.chiesacattolica.it/wp-content/uploads/sites/2/... · 2018. 9. 11. · Enzo Bianchi muoverà il suo ragionamento a partire

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Page 1: La scialuppa di Enzo Bianchi - Chiesacattolica.itsanminiato.chiesacattolica.it/wp-content/uploads/sites/2/... · 2018. 9. 11. · Enzo Bianchi muoverà il suo ragionamento a partire

Piazza del Seminario,1356028 San Miniato (Pisa)tel. e fax 0571/[email protected]

Notiziario locale

Direttore responsabile: Andrea Fagioli

Coordinatore diocesano: Francesco Ricciarelli

Reg. Tribunale Firenze n. 3184

del 21/12/1983

NOTIZIARIO

DELLA DIOCESI

DI S.MINIATO1 ottobre 2017

aranno gli orientamenti della primalettera pastorale di mons. Andrea

Migliavacca, pubblicata nello scorsoAvvento, a guidare ancora i passi delcammino della Chiesa diocesana nelnuovo anno pastorale. «Con ventofavorevole», questo il titolo della letterapastorale, muove i passidall’esortazione apostolica di papaFrancesco «Evangelii Gaudium» e dallalettura orante Parola di Dio, pergiungere a un ripensamento dell’azionepastorale nello stile della «Chiesa inuscita». Tra i punti fondamentali diquesto rinnovamento troviamo lariformulazione dei percorsi catechistici,il rilancio e consolidamento delle unitàpastorali, la riforma di alcune strutturediocesane, l’approfondimento deglistili indicati dal Convegno ecclesiale diFirenze sulla base delle nuove cinquevie dell’evangelizzazione: uscire,annunciare, abitare, educare,trasfigurare.In particolare, il Sinodo dei giovani, inprogramma a Roma nell’autunno 2018,invita anche la nostra comunitàcristiana a mettersi in ascolto delmondo giovanile, una sfida epocale daaffrontare al pari di quelle poste dallacrisi dell’istituto familiare e dallesituazioni di unione "ferite".A dare avvio alla riflessione e ai lavoriper l’anno pastorale 2017-2018 è statochiamato il fondatore della comunitàmonastica di Bose, Enzo Bianchi, ilquale terrà questa domenica 1 ottobreuna conferenza propriosull’esortazione apostolica "EvangeliiGaudium" di papa Francesco, pressol’auditorium Carismi di San Miniato.La serata, alla quale sono invitati tutti isacerdoti e laici della Diocesi, saràanche l’occasione in cui il nostrovescovo indicherà ufficialmente echiarirà alcune linee concrete d’azioneper il cammino dell’anno che si apre.Tra gli appuntamenti in programmaper la nostra Chiesa diocesana, dueincontri di formazione eapprofondimento, rispettivamente il 21e 22 febbraio e l’11 e 12 aprile, che,come già accaduto lo scorso anno, siarticoleranno in due momenti: ilmercoledì sera per i laici nel santuariodi San Romano, e il giovedì mattina peri sacerdoti nel seminario di SanMiniato. Il primo di questiappuntamenti sarà dedicato allequestioni legate al capitolo VIIIdell’esortazione apostolica «Amorislaetitia», cioè la parte dedicata alleunioni irregolari, che tanto interesse einterrogativi ha suscitato e che meritaquindi un adeguato approfondimento.A guidare la riflessione su questoargomento sarà mons. PierantonioPavanello, vescovo di Adria-Rovigo.All’inizio dell’anno pastorale si collocapoi un momento di speciale grazia chetutta la comunità diocesana è chiamataa valorizzare: l’ordinazione sacerdotaledi due nostri giovani, Luca Carloni eMassimo Meini. La Messa diOrdinazione si terrà nella Cattedrale diSan Miniato, domenica 29 ottobre, nelcontesto dei festeggiamenti per il SS.Crocifisso.

Don Francesco Ricciarelli

S

La scialuppa di Enzo Bianchi

il CORSIVOella sala più prestigiosa del ConsiglioRegionale della Toscana è in programma,

per volontà di un consigliere regionale (epediatra!), un incontro sul problemadell’«identità sessuale fluida in età scolare epre-scolare» dal titolo «Bambini in rosa». Aquesto convegno è invitato a parlare anche unragazzino di quattordici anni «nato femmina ediventato maschio», così si legge sullalocandina. Poi c’è chi si indigna per l’autobusarancione che dice che «i bambini sonomaschi, le bambine sono femmine»!

Leonardo Rossi

N

DI FRANCESCO FISONI

ensando a Enzo Bianchi mi ritorna inmente l’arguzia di un Kierkegaard: «Lanave della vita è in mano al cuoco dibordo, e quello che trasmette il

megafono non è la rotta da seguire ma ciòche mangeremo domani». È in tempicrepuscolari e incerti come i nostri, che chiavverte maggiormente la nostalgia delle cosebuone e vere, cerca maestri e testimoni ingrado di indicare nuovamente la rotta. A chinon si rassegna alla confusione imperante eha il coraggio di abbandonare la nave senzaguida, per guadagnare qualche robustascialuppa di salvataggio, la figura canuta egarbata di Enzo Bianchi si presenta generosa,come un nostromo cui aggrapparsi.Fondatore ed ex-priore della comunitàmonastica di Bose, persona dalla paroladensa e originalissima, Enzo Bianchi è datempo uno di quei testimoni capaci diindicare la rotta agli smarriti. Ogni suopensiero, detto o scritto, ha il pregio disembrare come pesato sulla bilancia di unasaggezza guadagnata in tanti anni di studio,di riflessione e meditazione. Ogni sua idea,anche su faccende minimali, pare distillatada un suo personale forziere di sapienza. Loguardi con quella barba ascetica e gli occhi aspillo, ascolti la sua voce dal timbro rugoso eti ritornano in mente figure immense evenerande come i padri del deserto, di cuipure si è occupato e a cui ha dedicato paginedi rara intensità.Con una produzione di scritti ragguardevole,per lo più di carattere spirituale ed etico, datempo l’ex priore di Bose ha posto unassedio appassionato alla Parola con ilproposito di contribuire, anche con un suopensiero, al dialogo che la Chiesapazientemente intesse con il mondo

contemporaneo. Non è un caso seprestigiose testate laiche come La Stampa oRepubblica bussino spesso alla sua porta perstrappargli un’opinione su tematiche anchedi stringente attualità.Il suo amore per la Scrittura risale agli annidegli studi in economia all’Università diTorino, quando con un drappello di amici,di diversa confessione cristiana, iniziò adanimare un gruppo di riflessione biblica.Sarà principalmente grazie a questaesperienza di dedizione alla Parola, chematurerà in lui la nostalgia del chiostro e ildesiderio della vita monastica. Terminati glistudi universitari decide di ritirarsi in

solitudine in una cascina, nel piccola localitàdi Bose in provincia di Biella. Resterà da soloper i primi tre anni; poi, a poco a poco,arriveranno i primi fratelli e sorelle, cattolicie protestanti, che con lui inizieranno la vitain comune, nel celibato, nella preghiera e nellavoro. Inizia così la Comunità monastica diBose. Negli anni successivi Enzo Bianchi, daautentico maestro di ecumenismo, dedicheràil suo impegno e il suo ministeroprincipalmente alla predicazione anche per ifratelli delle comunità ecclesiali protestanti edelle chiese ortodosse.Per due volte gli è stato offerto il presbiteratoe per due volte lo ha declinato, scegliendo di«restare un semplice cristiano, laico come losono i monaci».Papa Francesco lo ha nominato nel 2014consultore del Pontificio consiglio per lapromozione dell’unità dei cristiani.Enzo Bianchi sarà il relatore dell’incontro diapertura dell’anno pastorale della nostradiocesi, che si terrà domenica primo ottobrealle ore 21,15 presso l’auditorium Carismi inpiazza Bonaparte a San Miniato.L’incontro nasce da un’intuizione del nostroVescovo Andrea, che ha voluto quest’anno,per la prima volta, inaugurare il camminonella fede della nostra Diocesi con unariflessione di peso, quasi una lectiomagistralis. Enzo Bianchi muoverà il suoragionamento a partire dalla EvangeliiGaudium, la prima esortazione apostolica dipapa Francesco, promulgata nel novembre2013, riguardante il carattere missionariodella Chiesa, sgorgante dalla gioia che devepermeare chi crede in Cristo e vuolediffonderne la Parola. Un documentostrategico e programmatico del pontificatodi Francesco, innervato da una miriade dispunti fecondi anche per la nostra iniziativapastorale diocesana.

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Il monaco aprirà l’Anno pastorale diocesano

LE LINEE GUIDADEL NUOVOANNOPASTORALE

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LA DOMENICATOSCANA OGGI1 ottobre 2017II

GIORNATADELL’ANZIANO:QUANDO DAREL’UNZIONEDEGLI INFERMI?

ome ogni anno (e ne sono trascorsi circa50), sabato 16 settembre la Confraternita di

Misericordia di Santa Maria a Monte hacelebrato, in collaborazione con la parrocchia,la Festa dell’Anziano. L’appuntamento per gliultra settantenni era alle ore 16 in Collegiata:erano ad attenderli numerosi e premurosivolontari della Confraternita e il proposto donBruno. Molti di loro si sono potuti confessare,grazie alla presenza di 3 sacerdoti dislocati indiversi punti della chiesa.In un clima di quiete e serenità hanno attesol’arrivo del nostro Vescovo Andrea per lacelebrazione della Messa. Molto bellal’immagine di un presbiterio affollato diconcelebranti, ministri e ministranti, e a lato ivolontari della Misericordia nelle loro divisegiallo-celeste con il labaro e il coro parrocchiale.La Messa era quella della domenica e il Vescovoha tenuto l’omelia su Matteo 18, 21-35, il cuifilo rosso era «Perdonare fino a settanta voltesette».È stato conferito poi il sacramento dell’Unzionedegli Infermi. Talvolta si discute su quale sia ilcriterio oggettivo da adottare per decidere chipuò o non può ricevere questo sacramento:l’età? Da quale anno? Cosa s’intende per «esseremalato»? E quale malattia? In questa occasionesi è stabilito di non cercare un criterio oggettivo,bensì soggettivo: vale a dire ha potuto riceverequesto sacramento chi «si sentiva malato odebilitato o sofferente» senza badare all’età.Ognuno ha potuto decidere secondo la propriacondizione personale. Alla fine della celebrazione il governatore dellaConfraternita Simone Massetani ha presentatola Confraternita ed ha ringraziato gliintervenuti. Ha simpaticamente donato alvescovo anche la tesserina di socio volontario(la n. 1.165) con la calorosa approvazione deipresenti. Il tempo ha permesso di distribuire glioggetti-ricordo ed un gioioso rinfresco sullapiazza della chiesa.

Letizia Frangiosa

C

I seminaristi alla Verna perdue giorni di ritiro spirituale

DI TOMMASO GIANI

i sono luoghi che piùdi altri aiutano arallentare:raccogliersi in

preghiera, mettersi inascolto, vivere in fraternità,distillare idee e progettiimpastati di Vangelo. Uno diquesti luoghi dell’anima è ilsantuario francescano dellaVerna: 1000 metri e oltre dialtitudine, immerso neiboschi del Casentino. Qui,insieme al vescovo Andrea, ilnostro seminario ha scelto dicominciare il nuovo annopastorale. Quasi tre ore diviaggio, prima nel trafficodell’autostrada e poi nellaserpentina dei tornanti, finoall’approdo nel parcheggiodel santuario dove adaccoglierci c’era l’abbraccioamico di fra Francesco: dapochi giorni nuovo padreguardiano a La Verna, mafino a poco tempo fa puntodi riferimento prezioso nella nostra diocesi ein particolare nella parrocchia di SanRomano. È stato lo stesso fra Francesco adaprirci le porte del convento, dandoci lapossibilità di condividere per due giorni lavita di comunità dei circa trenta frati(compresi i giovani del noviziato) cheabitano in cima al monte dove San Francescoamava ritirarsi a pregare 800 anni fa.Abbiamo mangiato, pregato e chiacchieratoinsieme a loro, ascoltando storie provenientida mondi lontani di frati iracheni edecuadoriani, ma anche condividendoaneddoti familiari con i tanti frati originaridella nostra Toscana. Fra Francesco in qualitàdi guida di eccezione ci ha accompagnato neivari luoghi significativi della Verna, dallacappella delle Stigmate alla cella di SanFrancesco fino al cosiddetto "romitaggio", unpiccolo appartamento dove i frati sialternano in piccoli gruppi per vivere periodidi ritiro e di preghiera più intensa, pur senza

mai staccarsi del tutto dalla vita del restodella comunità. Sempre fra Francesco ci haregalato una bella meditazione a partire dalvangelo della trasfigurazione: La Verna perSan Francesco come il monte Tabor per Gesù;le stigmate per il santo di Assisi come il voltoe il vestito di Gesù attraversati da una luceabbagliante di novità. Volto e vestito comesimboli rispettivamente della nostra capacitàdi relazione con gli altri e della nostramissione nella Chiesa e nella vita: entrambiaspetti che, grazie alla nostra preghiera e alnostro porci in ascolto del Vangelo neimomenti di ritiro, possono restituirci allasocietà e agli incontri di ogni giorno con unaluce contagiosa di entusiasmo e di sequela.I due giorni alla Verna sono stati ancheun’occasione preziosa per rinsaldareulteriormente i rapporti fra noi seminaristi efra ognuno di noi e il vescovo, sia nellechiacchierate a tu per tu sia in un momentofinale di condivisione in cui ci siamo

raccontati delle diverse esperienze estivevissute da ciascuno nei mesi scorsi: dalviaggio in Terra Santa ai campi scout, dallesettimane a Gavinana con l’Azione Cattolicaai convegni a Vallombrosa e Frascati fino alcampeggio in Garfagnana coi ragazzi dellaparrocchia di Perignano. La festa di SanMatteo apostolo, che si celebrava proprio inuna delle nostre due giornate alla Verna, haaiutato noi seminaristi in modo particolare ainiziare il nuovo anno tornando a rifletteresull’origine e sul senso della nostravocazione. Nella sua omelia don Andrea ciha invitato a dare frutto e concretezza al"Seguimi" rivolto da Gesù a Matteo e aognuno di noi, cioè a trovare il nostro postointorno alla tavola dove Matteo e Gesù siaccomodano insieme a pubblicani epeccatori: una tavola della Chiesa dove noisiamo chiamati a dare la vita e dove c’è postoper tutti, all’insegna della gratuità, dellacondivisione e del pane spezzato.

C

Csi: la Nazionale amputati si allena a S.Croce

ltimo ritiro per laNazionale Calcio

Amputati dal 21 al 24settembre a Santa Crocesull’Arno, in previsionedella partenza per gliEuropei in Turchia. Allostadio "Buti" mattina epomeriggio gli Azzurri sisono allenati a porteaperte per mettere apunto gli ultimi dettagliprima della grande sfidadegli Europei, valevoleper la qualificazione aiMondiali. Le StampelleAzzurre sono stateaccolte, giovedì serasubito dopo una cenaconviviale, dalla Cittàdel Cuoio.Sabato mattina laNazionale si èconfrontata con circaduecento ragazzi delle scuolemedie dell’IstitutoComprensivo di Santa Crocesull’Arno. I ragazzi hannoassistito all’allenamento poi lasquadra li ha raggiunti intribuna per un saluto e perrispondere alle loro domande ecuriosità. Infine alcuni di lorosono scesi in campo insieme ai

giocatori per provare a giocarecon le stampelle. Nell’ultimoevento in programma persabato alle ore 17 gli Azzurrihanno giocato un"amichevole" contro laRappresentativa deiCommercialisti, dopo l’InnoNazionale è spettato al primoCittadino di Santa Croce

sull’Arno, il Sindaco GiuliaDeidda tirare il «calciod’inizio».La Nazionale Calcio Amputatinasce dalla volontà diFrancesco Messori, capitanodella squadra, un ragazzo natosenza una gamba ma con unaforte passione per il calcio. Nel2011 il CSI (Centro Sportivo

Italiano) rivede i propriregolamenti perconcedere a Francesco dipoter giocare in uncampionato dinormodotati.Successivamente, graziea Facebook, Francescorecluta una squadra dipersone amputateprovenienti da tuttaItalia, nasce così, nel2012, sotto laPresidenza Nazionaledel CSI la squadra dellaNazionale e attualmentefa parte della WAFF(World AmputeeFootball Federation).Nel 2013 partecipa ad"Amp Fotbol Cup" aVarsavia, uno dei piùimportanti torneiinternazionali e nel

2014 prende parte ai Mondialidi Calcio Amputati in Messico.Lunedì 25 hanno giocato aRoma davanti al Presidentedella Repubblica in occasionedell’inaugurazione del CentroParalimpico «Le Tre Fontane» edal primo al dieci di Ottobresaranno in Turchia perdisputare gli Europei.

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Agenda delVESCOVO

omenica 1 ottobre - ore 9: S. Messa a Pon-sacco con il conferimento della cresima. Ore

11,15: S. Messa a Santa Maria a Monte in occa-sione della "Madonna Pellegrina di Fatima". Ore 15: A conclusione della settimana mariananell’Unità pastorale di Santa Maria a Monte, ve-spri, processione fino a Ponticelli e preghiera fi-nale. Ore 21,15: Incontro con Enzo Bianchi,fondatore della Comunità Monastica di Bose,all’Auditorium CARISMI a San Miniato, per l’i-nizio del nuovo Anno pastorale. Lunedì 2 ottobre: Assemblea della ConferenzaEpiscopale Toscana.Martedì 3 ottobre - ore 10: Collegio dei Con-sultori. Ore 17: S. Messa con il conferimentodella cresima nella Collegiata di Fucecchio eprocessione per la festa patronale di san Candi-do.Mercoledì 4 ottobre - ore 17,30: Saluto all’i-naugurazione del Centro Anziani della Miseri-cordia di San Miniato. Ore 18: S. Messa nellaChiesa di San Francesco per la festa del Patronod’Italia.Giovedì 5 ottobre - ore 9,30: Intervento e par-tecipazione alla Giornata regionale del clero aMontenero. Ore 18,30: A Castelmartini, incon-tro con i cresimandi.Venerdì 6 ottobre - 9,30: Saluto all’inizio dellarappresentazione per le scuole curata dal Dram-ma Popolare. Ore 9,45: Consiglio Presbiteralediocesano. Ore 17,30: Saluto alla rappresenta-zione riproposta dal Dramma Popolare per lescuole. Ore 19: Ritiro per l’équipe diocesana diPastorale giovanile.Sabato 7 ottobre - ore 8: Pellegrinaggio al San-tuario di Cigoli nel primo sabato del mese. Ore10: A San Romano, incontro con l’équipe delConsultorio Familiare diocesano e successivoConvegno sul servizio di tale organismo. Ore18: S. Messa a Casteldelbosco.Domenica 8 ottobre - ore 11: A San Romano, S.Messa e incontro di pastorale familiare. Ore17,30: Consacrazione della chiesa parrocchialedi Collemontanino e conviviale in parrocchia.

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LA DOMENICATOSCANA OGGI

1 ottobre 2017 III

ifferito di tre mesi, il 50° di sacerdozio didon Angelo ha avuto una grande

risonanza. E’ stato inquadrato in una«Settimana del ringraziamento» perchè ilsacerdozio non è un dono alla persona,bensì alla comunità credente. I primi adessere coinvolti in questo prolungato«ringraziamento» sono stati i giovani ed iragazzi; aiutati dai nostri seminaristi, hannoscoperto il significato della vocazione e labellezza della risposta a Dio che chiama.Mercoledì 20 settembre ha avuto luogo una«giornata sacerdotale»; sono confluiti aCasciana i preti del II° Vicariato e il Vescovodi Massa Carrara, mons.Giovanni Santucciha tenuto una conversazione di caratterepastorale e poi ha presieduto laconcelebrazione. Il successivo momentoconviviale ha concluso fraternamente questoevento. Nei tre giorni 20-22 settembre allafine della Messa delle ore 18 per tutta lapopolazione sono stati trattati tre temi «Ilsacerdozio della Nuova Alleanza» (mons.Morelli); «Il sacerdote sulle orme del BuonPastore» (mons. Lazzeri); e «Il sacerdotenella Comunità» (mons. Maltinti). Venerdìla giornata penitenziale per unariconciliazione offerta a vari orari a varigruppi del popolo. Sabato mattina, ad orarioconveniente, sono stati accolti in buonnumero anziani e malati, hanno avuto lapossibilità di confessarsi, hanno partecipatoalla S. Messa, durante la quale molti hannoricevuto anche il Sacramento dell’Unzionedei malati. Il gruppo Unitalsi ha contribuitoa dare carattere a questa preziosa assemblea.La sera, poi, dopo cena la Cappella Musicaledella Cattedrale, diretta dal M° CarloFermalvento, ha eseguito un bel concerto dimusiche sacre antiche e contemporanee,dello stesso Maestro. Domenica, poi, la S.Messa giubilare, presieduta dall’Abatebenedettino di Subiaco, un giovane studentedi Medicina di S. Maria a Monte, che donAngelo ebbe la gioia di accompagnare inmonastero quando era là cappellano. Insettanta sono stati presenti al pranzo pressoil ristorante Le Rocche di Parlascio, dove si èdistinto un bel gruppo di amici di Treggiaia.In una prossima domenica don Angelofesteggerà il suo giubileo sacerdotale con ifamiliari e parenti. Nell’omelia don Angelo,in sintonia col vangelo della domenica, hasottolineato l’importanza di essere chiamatia lavorare nella vigna del Signore, ciascunosecondo la propria vocazione: il Signore nontollera che qualcuno resti in oziodisoccupato sulla piazza e terminava con undesiderio, quello di poter vedere qualchesegno di vocazione anche tra i ragazzi ed igiovani delle parrocchie affidategli. All’iniziodella celebrazione è stato letto un saluto delVescovo Andrea, impossibilitato apresenziare, e alla fine l’abate Meacci hapubblicato la benedizione apostolica di PapaFrancesco su don Angelo e sulla popolazionedelle nostre parrocchie.

DDI ALEXANDER DI BARTOLO

i è svolto nelle giornatedel 23 e 24 settembre,nella splendida cornicedell’istituto patristico

all’Augustinianum a Roma, ilventunesimo congressointernazionale di studi sulVolto Santo, promossodall’omonimo CentroInternazionale di Ricerca di cuisono promotrici le SuoreBenedettine Riparatrici delVolto Santo. Il titolo delconvegno «Misericordia etmisera. Guardare a Gesù, voltoraggiante della misericordia diDio» riprende, nelle prime dueparole, il titolo della letteraapostolica che papa Francescoha pubblicato a conclusionedell’anno giubilare dellaMisericordia, per ricordare atutti come proseguire sullastrada tracciata con lo specialeanno di riflessione universale.Aperto dal CardinaleBenamino Stella, presidentedell’Istituto internazionale, havisto la presenza di numerosirelatori provenienti da tanteparti d’Italia: sacerdoti, vescovi,religiosi e religiose, docentiuniversitari, magistrati,scrittori e musicisti. Unariflessione cristologicaaggiornata e avvincente che

vede ogni anno i contributi direlatori provenienti da diversiambiti di studio e di ricerca,tutti però legati al tema delcongresso. Tra i relatori - percomprendere l’importanzadell’evento - anche monsignorRino Fisichella, presidente delPontificio Consiglio per lapromozione della nuovaevangelizzazione e il NunzioApostolico in Siria, cardinaleMario Zenari. Tra i toscanipresenti al convegnomonsignor Andrea Cristiani,fondatore di Shalom, ildirettore della casa di

reclusione di Volterra MariaGrazia Giampiccolo, ilmagistrato Silvia Della Monica,Lorenzo Billi, delegato deigiovani del MovimentoShalom, e il cantautoretoscano Paolo Vallesi. AndreaCristiani, arciprete dellaCollegiata di Fucecchio, haparlato delle tenebre cheavvolgono le prospettive futuredelle generazioni di oggi «inpreda alla disperazione e alleossessioni compulsive»,portando come esempio lavicenda dell’ossesso di Gerasadi cui parla Marco nel suo

vangelo. Per contrasto, il voltoraggiante delle misericordia diCristo, dopo che ha posato losguardo su di lui, sciogliel’ossesso non solo dalle forzedel male - la miseria che locingeva - ma restituisce luianche la forza di mettere inpratica il comando di Gesù«vai a casa e racconta»: faidilagare quindi la forza dellamisericordia anche sulla tuacasa, estendi la lucemisericordiosa del mio volto.L’ingegnere Lorenzo Billi,impegnato nel settore giovanilidi Shalom, ha invece portato lasua testimonianza direttadell’«inquietudine dellegenerazioni di oggi», affannatee immerse in mille problemi,che riescono però a trovare unsenso di vita quando provanoa camminare controcorrente.L’esperienza nell’ambito deiprogetti del movimento, chenella Diocesi di San Miniatocoinvolgono numerosi giovaninelle parrocchie e nelle scuole,è stato il terreno fertile dove èstato possibile, nell’aiuto alprossimo, vedere quel «voltogiovane di Cristo», come lodefinì papa Francescoall’omelia per la GMG di Rio,quel volto per cui vale la penadi sperare e credere fiduciosinel futuro.

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Sanminiatesi al convegnoromano sul Volto Santo

IL GIUBILEOSACERDOTALEDI DON ANGELOFALCHI

TERMINATI ACOLLEMONTANINOI RESTAURIDELLA CHIESA

inito il restauro, che ha comportato quasiun anno di lavoro, domenica 8 ottobre la

chiesa di Collemontanino verrà consacrata.Alle 17.30 il nostro Vescovo Andrea celebreràquesto momento importante. In duedocumenti della fine del 1400 e l’altro dellafine del 1700 si dice esplicitamente chequesta chiesa non è mai stata dedicata. Così,il Vescovo, per la prima volta nel suoministero episcopale, consacrerà la nostrachiesa dedicata al martire sanLorenzo.Questa festa sarà preceduta da unaconferenza sul significato teologico, liturgicoe pastorale della dedicazione (giovedì 5ottobre) e da una liturgia penitenziale(venerdì 6 ottobre).

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Lezioni su «Amoris laetitia» in diretta via weba Conferenza Episcopale Italiana organiz-za per i seminaristi e i sacerdoti, ma anche

per i laici interessati, un corso di formazioneon line a cui si potrà partecipare da tutta Ita-lia sfruttando semplicemente la connessioneinternet. A partire da lunedì 9 ottobre, ognisecondo lunedì del mese, avrà inizio un pro-gramma incentrato sull’esortazione apostoli-ca Amoris Laetitia di papa Francesco. Le con-ferenze prevedono 25 minuti di lezione se-guiti da un dialogo di approfondimento coni relatori tramite audio o via chat. I parteci-panti potranno poi proseguire il dibattito in

piccoli gruppi sia on line che di persona.Questa formula, denominata "webinar"(web seminar) è già stata sperimentata loscorso anno, in un percorso per animatoridegli itinerari per fidanzati, in cui sono statecoinvolte alcune migliaia di operatori in 441luoghi sparsi sul territorio nazionale.A tenere le nove conferenze che costituisco-no il corso su "Amoris Laetitia", una per ognicapitolo dell’esortazione, saranno docentiincaricati degli uffici nazionali per la pastora-le della famiglia e per la pastorale delle voca-zioni: don Nico Dal Molin e don Paolo Gen-

tili, Chiara GIaccardi e Mauro Magatti (UC-SC di Milano), don Michele Gianola (Re-sponsabile della pastorale vocazionale dellaLombardia), Gigi e Anna Chiara De Paolo(Forum delle Associazioni Familiari), donAndrea Ciucci (Pontificia Accademia per laVita), S.E. mons. Pietro Maria Fragnelli (ve-scovo di Trapani), Pierluigi e GabriellaProietti (Centro Formazione Familiare Beta-nia di Roma), S.E. mons. Arturo Aiello (Ve-scovo di Avellino).Le istruzioni per iscriversi al corso sarannocomunicate a breve.

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ALLE MELORIE PER PARLARE

DI TESTAMENTO BIOLOGICO

Un nuovo direttoreper la Corale «Mons.Balducci»

o scorso 19 settembre si è svolto presso laparrocchia di S. Bartolomeo Apostolo in località Le

Melorie a Ponsacco un incontro dal titolo «Testamentobiologico e consenso informato alle cure terminali:parole che mascherano la soppressione del malato»con l’intervento del dott. Renzo Puccetti, medico edocente di bioetica.Dopo l’introduzione dell’avv. Gasperini sugli aspettigiuridici della questione del testamento biologico conriferimento alla legge sulle «disposizioni anticipate ditrattamento» (Dat) ancora in discussione in senato, hapreso la parola il dott. Puccetti, il quale ha anzituttospiegato che le Dat fanno riferimento alla volontà delpaziente in merito al trattamento desiderato e nondesiderato nel caso di evenienza improvvisa.Nel corso del suo intervento il dott. Puccetti ha messoin evidenza che si tratta di una questione moltodelicata che rischia di mettere in discussione la dignitàdella persona e della vita umana. Proprio per questo,secondo il relatore, la questione delle Dat non puòessere separata dalla necessità di informare la personae dal tema della stabilità stessa di una decisione e di unconvincimento personale. Infatti, quanto vieneinformata la persona sulle procedure, sui contesticlinici e sulle implicazioni derivanti da una scelta? E,quanto sono stabili i convincimenti e le decisioni diuna persona, soprattutto di fronte alla malattia, a unostravolgimento radicale della vita?

Fabio Gargani

Larrivo dell’autunno porta con sé novità importanti per il Coro«Monsignor Cosimo Balducci»: viene infatti ufficializzata la nomina del

suo nuovo direttore, Auro Maggini, che succede a Simone Faraoni, già allaguida della compagine sanminiatese per oltre 7 anni. Dopo la rinuncia del maestro Faraoni, avvenuta nel giugno scorso, AuroMaggini, 57 anni, ha assunto la carica di direttore artistico dell’associazionemusicale e, a partire dal 26 settembre, prenderà a tutti gli effetti in mano leredini del coro.Diplomato in trombone al Conservatorio Statale «Luigi Cherubini» diFirenze, ha un’esperienza ventennale come professore d’orchestra: hacollaborato, infatti, con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, conl’Orchestra Regionale Toscana, la Sinfonica di Sanremo, la Lirico-Sinfonicadel Teatro del Giglio di Lucca, l’Accademia Strumentale Toscana; ha pureguidato l’Orchestra di Fiati e Percussioni della Società Filarmonica Pisana e,sempre come direttore d’Orchestra, ha collaborato con l’Ermitage di SanPietroburgo e la Nuova Labronica di Livorno.Da circa 40 anni svolge una considerevole e continuativa attività comemaestro di coro: ha ricoperto, tra l’altro, la direzione musicale ed artisticadella Corale Valdera di Peccioli e della Corale Città di Pontedera. È ideatoredel Progetto Chorus (coro di voci bianche), con il quale ha partecipato aquattro edizioni del Concorso per Cori Scolastici, promossodall’Associazione Cori della Toscana, ottenendo sempre il primo premio.Al nuovo direttore Auro Maggini si affiancano l’organista Matteo Venturinie il pianista Leonardo Ricciarelli, per portare avanti in modo concreto esignificativo questo complesso vocale, «con il vivo desiderio», ha dichiaratoil presidente Cristiano Benedetti, «di raggiungere nuovi livelli di successo interreni musicali sempre più complessi e sempre nuovi».

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LA DOMENICATOSCANA OGGI1 ottobre 2017IV

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LA DOMENICATOSCANA OGGI

1 ottobre 2017 V

a stagione autunnaledell’Anno Parrocchiale

per le Vocazioni nellaComunità di Galleno,Pinete e Querce ha avutoinizio con domenica 24settembre, presso la Chiesadi Galleno. È l’ultima tappadi questo camminoparrocchiale per levocazioni, che ci ha fattoriflettere, parlare e celebrarealcune manifestazioni delladimensione vocazionaledella nostra fede. La giornataè stata un’occasione per unariflessione sul tema dellosviluppo come strumentonecessario per la custodiadella natura, sulle proposte di nuovi stili divita, ed in particolare sul rapporto lavoro-soldi. Per cominciare, con l’ausilio didocumenti raccolti e trasmessi in un video,abbiamo confrontato l’attuale modello disviluppo basato sul PIL, determinato dalconcetto del “di più”: più produzione, piùcostruzioni, più consumi ed ovviamente piùspreco, e la proposta di un’economia basatasul concetto del “di meglio”, nel rispettodella natura e delle persone. In questa linea,

il nostro ospite, Alessio Bini, ci hapresentato l’iniziativa «Affari Senza Soldi»presente già in alcune regioni italiani:Lombardia, Campania, Sardegna ePiemonte, oltre che in Svizzera dal 1934. Sitratta di un sistema evoluto del barattoattuato dentro un circuito che comprendeaziende, professionisti e privati i qualiscambiano tra di loro lavori, servizi eprodotti senza appunto il passaggio di soldi.Infatti, secondo Alessio, quando la carenza

dei soldi contanti non è più unproblema, allora la veraeconomia “della vita migliore”ricomincerà a crescere. «Questainiziativa, ribadisce, trova radiceanche nella regola e vita di SanFrancesco e nella gestione dellavita monastica formulata da sanBenedetto. Perciò un impiegolavorativo è tale non solo per isoldi guadagnati, masoprattutto se contribuisce amigliorare anche l’ambiente».In questo la cittadina diCapannori, a Lucca, è unesempio. Ha aderito al Progetto“Zero Waste” iniziando dallasensibilizzazione sull’utilizzodelle borse di plastica, grande

minaccia ambientale, e lanciando la sfida“zero rifiuti” ad alcune famiglie del luogo.Queste riflessioni ci hanno ricordato quantosia importante l’agire dei cristiani nelprocesso di educazione ambientale esociale. Il prossimo appuntamentodell’Anno Parrocchiale per le vocazioni èdomenica 29 Ottobre, al Santuario dellaQuerce con la partecipazione dei gruppi emovimenti ecclesiali.

Don Udoji Onyekweli

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DI CHIARA ZOLFANELLI

omenica 17 settembre,con la santa messadelle 11,15 è statacelebrata dal nostro

vescovo, Mons. Migliavacca,che ha dato ufficialmenteinizio alla festa della Madonnadel Buon Viaggio; in taleoccasione, è stato aperto anchel’anno giubilare cheinteresserà, fino al prossimosettembre, la nostraParrocchia. Era il giugno del1957 quando nelle mani delpriore, l’indimenticato DonEnzo Terreni, arrivò lacomunicazione che la chiesa eil nostro borgo di Capannecessavano di essere una«curazia» di Montopoli perdiventare, a tutti gli effetti, unaparrocchia autonoma. Unriconoscimento importante,festeggiato in paese alcunimesi più tardi, a settembre, inoccasione della Festa dellaMadonna, venerata già dadiversi anni dalle famigliecapannesi alla fine dell’estate,una volta terminata la stagionedi lavoro in Piemonte.È una ricorrenza particolarequella che quest’anno siintreccia con la Festa dellaMadonna del Buon Viaggio,svoltasi da domenica 17 adomenica 24 settembre, nellaquale sono celebrati i 60 annidall’istituzione ufficiale dellaParrocchia di San Giuseppe.«Sessanta... ma non lidimostra» è la frase simbolo diquesta edizione. Un’edizioneche sarà anche Giubileo, grazieal via libera della Santa Sedeche, proprio in questi giorni,ha concesso alla nostraparrocchia una serie di dateper l’indulgenza plenaria.Dieci momenti di preghiera, apartire dalla Festa di

quest’anno fino al settembredel 2018. Ad inaugurare l’annogiubilare è stato il nostroVescovo Andrea Migliavacca,in occasione della Santa Messadella scorsa domenica, 17settembre, cui è seguita inserata la processione perl’inizio della Festa. Percelebrare il traguardo dei 60anni, abbiamo deciso insiemecon i consigli parrocchiali diricordare le origini di unaFesta che nasce dalla storia edal tessuto sociale dellafrazione con una mostrafotografica con documenti,foto e oggetti storici. Un paeseche per tanti anni è statocostretto ad emigrare in massaverso le fornaci del Piemonte,rientrando in Toscana solo allafine dell’estate. Nel 1957,Capanne contava meno di 800abitanti, in questi sessant’anniil paese ha raggiunto circa2600 residenti divenendo laseconda località del comune.Per questo abbiamo chiesto atutte le famiglie di Capanne dimettere insieme foto d’epocadi Capanne e della festa che cihanno permesso di allestirequesta mostra all’interno delcinema per ripercorrere lastoria e la vicenda sociale delpaese.La cronaca della settimana èstata un po questa. Da lunedì18 fino a giovedì 21 sono statecelebrate ogni sera le messe invarie vie del paese e, comeogni anno, l’immagine dellaMadonna ha sostato pressoalcune famiglie per poi tornarein chiesa giovedì sera. Venerdìpomeriggio è stata celebrata lamessa per gli anziani e gliammalati, al termine dellaquale è stata offerta a tutti ipartecipanti una bellamerenda in piazza dellachiesa. Sabato 23, come ormai

da alcuni anni, alle ore 16, èpartita dal cinema parrocchialela gara podistica(intitolata allaMadonna del Buon Viaggio) esono state inaugurate, allapresenza di don Fabrizio e delsindaco di Montopoli, lamostra fotografica e quella dimodellismo. Grande novità diquest’anno è stata appunto lamostra fotografica: «La festadella Madonna del BuonViaggio e il paese di Capanne»,che attraverso foto storiche,documenti ed oggettidell’epoca, ripercorre la storiadel nostro paese: mostramolto apprezzata e sentitaanche dai più giovani chehanno potuto vedere ciò cheavevano sempre sentitoraccontare dai più anziani.Domenica 24, giorno dellafesta, alle ore 11 è statacelebrata la messa da nostroParroco don fabrizio Orsini,animata dal coro parrocchiale.Alle 15:30, dopo un brevetemporale, è spuntato il sole,così lungo le strade del paese,piene di banchi dicommercianti, si è riversatoun gran numero di persone esi è esibito il complesso

folkloristico «la Montesina».Alle 17, dopo la consuetabenedizione dei bambini el’omaggio floreale allaMadonna, è stata fatta laprocessione fino all’edicoladella Madonna del BuonViaggio per la benedizionedegli autisti. Al termine, unagran folla si è radunata inpiazza della chiesa dove sonostati lanciati tanti palloncinicolorati e la festa è andataavanti fino a sera. Dopo ivespri delle 21:15 è uscita laprocessione per le vie delpaese, ravvivate da centinaia dilumini, atto conclusivo dellafesta. Alle 23 un bellissimospettacolo pirotecnico hailluminato il cielo di Capanne.La festa della Madonna delBuon Viaggio regala semprebei ricordi e forti emozioni,facendo riscoprire in ognunodi noi la propria devozione aMaria e il proprio senso diappartenenza al paese diCapanne; anche questa festa2017 non è stata da meno edattraverso tradizioni e novitàsiamo riusciti a viveremomenti di gioia semplice efelicità profonda.

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La parrocchia di Capanne:«Sessanta ma non li dimostra»

Il Vescovo apre il giubileo in occasione della festa della Madonna del Buon Viaggio

n Italia il numero delle separazionie quello dei divorzi è in costante

aumento ed il loro effetto negativoricade inesorabilmente su tutti imembri della famiglia, in specialmodo sui figli vittime di scelte nonloro, spettatori impotenti alladistruzione degli affetti più cari eche, in molti casi, diventano loromalgrado oggetto di scambio oricatto. C’è una speranza a questo?Come far sì che la coppia vengamessa in condizione di superare conesito positivo le difficoltà che spessoincontra? Una risposta positiva aqueste domande la si è data anche inItalia attraverso il programmaRetrouvaille.Un programma che, come dice il suonome (in francese perché nato nel1977 nel Canada francofono), vuoleportare le coppie a “ritrovarsi” nelloro matrimonio.Questo programma è rivolto allecoppie che vivono un momento digrave crisi, che forse pensano allaseparazione o che sono già separate,coppie che hanno smesso didiscutere insieme i problemi e sisentono soli, freddi e distanti.Prevede un week-end e 12 incontrinei tre mesi successivi. Il programmadi Retrouvaille non è gestito daesperti e non intende elargire ricetteo soluzioni prefabbricate. Le coppieanimatrici, coadiuvate da unsacerdote, nel condividere le lorovite con i momenti di grave crisi ed ilsuperamento di questi, dannosperanza alle coppie partecipanti.Una coppia dopo l’esperienza delweek end di Retrouvaille commentò:«Avevamo bisogno di sentirequalcuno che ha sperimentato ciòche noi abbiamo vissuto e che èsopravvissuto».L’obiettivo è prima di tuttorecuperare nelle coppie un dialogoautentico che permetta loro diaffrontare i problemi che li hannoportati alla situazione di crisi o diseparazione e da qui operareun’autentica riconciliazione. Leesperienze condivise desideranosolo testimoniare che è possibilericominciare una vita a due, che nonsempre tutto è perduto, che lasperanza collabora con la nostravolontà di fare nuovi passi verso ilnostro coniuge che, come noi, èdeluso o ferito. Sentendosi accolti enon giudicati, coloro che vivono indifficoltà riescono a poco a poco ariconquistare la fiducia esperimentano che è possibile uscirnee soprattutto non solo… attraversol’avvocato che legalizza laseparazione!Per offrire questa possibilità, nel2017 vengono offerti 13 programmiRetrouvaille che iniziano con unweekend in diverse città in tuttaItalia, gli incontri successivi, invece,vengono offerti nella regioned’appartenenza delle coppie iscritte.Il 70% delle coppie che accettano dipartecipare a questa iniziativa,decide di tornare a vivere insieme eriesce a ricostruire la propriarelazione.Questa esperienza diventa perciòveramente un salvagente lanciatoalle coppie in difficoltà. Retrouvailleè una risposta che vuol dimostrareche la Chiesa, come famiglia di Dio,prende a cuore le coppie che hannodifficoltà nel loro matrimonio.Oggi il programma di Retrouvaille èofferto in oltre 150 comunità nelmondo. Per chiedere maggioriinformazioni sul programmarivolgetevi a: [email protected] ovisitare il sito www.retrouvaille.itNumero verde (solo da numerofisso): 800-123958.Da cellulare (per la Toscana):346.2225896.

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Galleno: per un’economia a misura d’uomo

Retrouvaille:un salvagenteper matrimoniin difficoltà