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Ecosistemi e catene alimentari L'ECOSISTEMA È UN AMBIENTE IN CUI CI SONO ORGANISMI ANIMALI E VEGET ALI, ARIA, ACQUA, TERRENO, LUCE E CALORE DEL SOLE CHE INTERAGISCONO TRA LORO: OGNI ELEME NTO ENTRA IN RELAZI ONE CON GLI AL TRI

catene alimentari

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Ecosistemi e catene alimentari

L'ECOSISTEMA È UN AMBIENTE IN CUI CI SONOORGANISMI ANIMALI E VEGETALI, ARIA, ACQUA,TERRENO, LUCE E CALORE DEL SOLECHE INTERAGISCONO TRA LORO: OGNI ELEMENTOENTRA IN RELAZIONE CON GLI ALTRI

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Un qualsiasi ecosistema è

alimentato dal Sole.

Il Sole fornisce l¶energialuminosa che permettealle piante verdi diprodurre sostanze

nutritive tramite ilprocesso chiamatofotosintesi clorofilliana.

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A parte ciò, quasi tutte le

altre forniture di alimenti e

di energia provengonodall¶interno

dell¶ecosistema stesso.

Ogni ecosistema contiene

piante e animali, oltre ailoro resti indecomposizione.

Gli esseri viventi di un

ecosistema sono collegatifra loro da ciò di cui si

nutrono, in quella che

viene definita catenaalimentare.

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Una catena alimentare descrive ³chi mangia che cosa´.

Ogni catena alimentare comincia con le piante.

Una catena alimentare semplice, in un giardino, potrebbe cominciare conuna pianta di lattuga (produttore), che viene mangiata da una chiocciola

(consumatore primario: erbivoro). Poi un tordo (consumatore secondario:

carnivoro) mangia la chiocciola. Più tardi, il tordo viene mangiato da uno

sparviero (consumatore terziario: carnivoro).

La catena formata da lattuga

lumaca tordo sparviero è un

esempio di catena alimentaresemplice. Le frecce di una catena

alimentare procedono sempredall¶alimento a chi se ne alimenta.

lattuga

chiocciola

tordo

sparviero

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Un¶altra catena alimentare semplice è:

erba topo campagnolo donnola poiana.

erbatopo campagnolo

donnola poiana

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Ma molti altri animali mangiano l¶erba, oltre ai topi

campagnoli. Fra di essi si trovano conigli, cavallette,

lumache, chiocciole, pecore, mucche e cavalli.

coniglio cavalletta

lumacachiocciola

  pecora mucca cavallo

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I topi campagnoli possono anche divenire preda di altri

animali oltre alle donnole, ad esempio ermellini, volpi o

gufi.

gufo

ermellino volpe

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La poiana ha appena catturato la

donnola e sta per mangiarsela.

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Solitamente, dunque,le catene alimentari non sono

semplici linee diritte.

Anzi, ogni pianta o animale può collegarsi e fare

 parte di molte altre catene alimentari.

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Questa relazione, più complessa, è nota come

rete alimentare.

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Continuamente, nel mondo, nascono nuove

 piante e nuovi animali.

Se potessero vivere per sempre, la Terra sarebbe

già sovraffollata!

Tutti gli esseri viventi, invece, finiscono per 

morire, senza però che noi si affondi fino al

ginocchio nei corpi morti di piante e animali.

Questo perché un gruppo di organismi viventi si

è specializzato nel nutrirsi di piante e di animali

morti.

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Gli animali che si nutrono dei resti morti di piante e animali, ad

esempio i coleotteri e le mosche (e le loro larve), insieme con

lombrichi, millepiedi, onischi« sono chiamati decompositori.

Essi scompongono la

materia in pezzi

minuscoli, che poi

espellono con gliescrementi.

Batteri e funghi portano a termine il lavoro

di trasformazione dei materiali vegetali e

animali in sostanze chimiche che le piante e

gli altri esseri viventi possono riutilizzare.

I decompositori sono una parte fondamentale di molte catene e

reti alimentari.

coleotteromosche e larve

di mosca

lombrichi millepiedi

onischi

  batteri funghi

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 produttori

consumatori di primo

grado - erbivori

consumatori di secondo

grado - carnivori

consumatori di terzo grado- carnivori

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Tutti gli esseri viventi sono collegati fra loro in reti e catene

alimentari. Non sorprende quindi che l¶alterazione di una parte,

anche piccola, di un ecosistema possa produrre effetti incalcolabili

da qualche altra parte.

Il modo in cui animali e piante di un ecosistema dipendono l¶uno

dall¶altro è chiamato equilibrio naturale. In un ecosistema, tutti i

componenti sono in equilibrio.

Le piante verdi forniscono le sostanze alimentari e l¶ossigeno di

cui gli animali hanno bisogno.

Gli escrementi degli animali, e i resti morti e in decomposizione

(sia di piante sia di animali) vengono riciclati nel terreno per essereutilizzati dalle nuove piante in sviluppo.

Le nuove piante, a loro volta, forniscono sostanze alimentari e

ossigeno per altri animali.

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Spesso l¶uomo altera l¶equilibrio di un ecosistema.

Ad esempio, nell¶altopiano Kaibab, inArizona (USA), il

numero dei cervi in passato era limitato dagli animali che li

 predavano: coyote, linci, puma e lupi.

 Nel 1906, i cacciatori decisero di uccidere questi predatori.

Senza i loro nemici naturali, nel giro di 20 anni il numero deicervi aumentò da 4.000 fino a 100.000.

Il cibo non era più sufficiente per così tanti cervi!

Gli animali strapparono tutte le piante, e senza le piante ilterreno veniva gradualmente eroso.

Alla fine, la maggior parte dei cervi morì di fame durante due

inverni successivi molto rigidi.

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Un altro esempio di come l¶equilibrio di un ecosistema possa

essere alterato viene dall¶India.

In alcuni paesi europei si mangiano le zampe di rana.

Poiché molti degli stagni e dei fossati dove le rane vivevano

sono stati prosciugati o inquinati, in Europa si è verificata una

carenza di rane.Di conseguenza, ci fu chi ebbe l¶idea di catturare le rane toro

che vivono nelle risaie dell¶India per venderle ai ristoranti

europei.

Quando però le rane insettivore furono tolte dalle risaie, gli

insetti iniziarono a moltiplicarsi in modo incontrollato: in

 breve tempo i raccolti di riso diminuirono, come risultato

degli attacchi degli insetti.