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Lettera nicola ardillo

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Page 1: Lettera nicola ardillo

----Messaggio originale----

Da: [email protected]

Data: 10-gen-2012 1.39

A: [email protected]

Ogg: Comunicazioni

Ciao Donato. Ti allego un mio scritto che spero, dal suo contenuto, possa sancire la fine di

una vicenda che è dispiaciuta a tutti, ma credo di più a me e a Te, e contiene anche, spero, tutte le

risposte alle domande che i gentili frequentatore del sito mi hanno posto. Ti ringrazio

anticipatamente.

A presto!

Vi chiedo ancora un attimo di attenzione perché vorrei, attraverso questo scritto, raggiungere il duplice obbiettivo di chiarire alcuni equivoci e rispondere, in quanto ritengo sia mio dovere, alle domande formulatemi attraverso i Vostri post.

Il chiarimento che credo sia giusto dare per definire la vicenda è, per prima cosa, che il sottoscritto ha stima, e non da oggi, di Donato Stoppini.

Ma non solo di Lui. Di tutti di gli altri amici Giornalisti che tutti i giorni, con impegno e dedizione, raccolgono le

notizie che successivamente arrivano a noi attraverso i Giornali locali o i Siti Web. Però, ritengo sia eticamente giusto da parte loro, di avere bene in mente che bisogna

scindere la notizia dal proprio commento o dalla propria opinione. In un’Italia dove sono politicizzati tutti, dai Giudici ai Militari, dai Medici ai Liberi

Professionisti, dai Dipendenti Pubblici agli Insegnanti, i Sindacati, credo sia normale che anche un Giornalista possa propendere per un Partito politico o una Coalizione ma, per tutti, vige il rispetto degli altri e dell’Etica professionale.

Termini come “ciambellani” – “uomini di corte” – “discreti oratori” – “penne incensanti e insipide” e molto altro, detto in un certo modo oltre che indirizzate in un ipotetico mucchio, rappresentano per me un’offesa a tantissima Gente che crede invece in quello che sta facendo, e soprattutto lo sta facendo non per se stesso ma nelle vesti di quanto sancito dalla Costituzione, per quanto attiene la rappresentanza, al servizio della Collettività.

Per quanto mi riguarda, Donato, l’incidente si potrebbe chiudere qua! Veniamo invece alle domande che Voi mi avete formulato. Permettetemi di raggrupparle in due sole domande, alle quali darò articolata risposta:

1. Perché io sto con Povia. 2. Qual è il quadro politico attuale.

Faccio politica dal primo anno delle scuole superiori ed ho vissuto da sempre le vicende della politica e ne sono stato anche, a tratti, protagonista ricoprendo dei ruoli. Mi è capitato di essere anche in opposizione a Povia, è vero, ma solo ed esclusivamente su temi particolari, dove vi è anche stato duro confronto che comunque si è concluso, sempre, secondo la volontà della gente. Ma vediamo.

Per ricordare solo parte di quello che il sindaco Povia ha fatto voglio iniziare trascrivendovi un breve passaggio di un libro, regalatomi a Natale dall’autore, Francesco Resta, gioiese, dal titolo “Oggi ho perso anch’io”, nel quale uno dei protagonisti della storia, racconta come vedeva Palazzo San Domenico (il Comune per intenderci): “Il municipio era un vecchio convento decadente, ristrutturavano di volta in volta quella parte che minacciava di crollare. Lungo le pareti della scalinata iniziale erano affissi gli annunzi matrimoniali, dove sostavano le zitelle del paese, dopo pochi scalini si accedeva in un chiostro e tutt’intorno erano situati gli sportelli dei vari uffici. Le celle dei monaci dei piani superiori erano state trasformate in celle per tossici e contrabbandieri; più

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volte l’amministrazione aveva fatto capire di voler eliminare quella vergogna e ormai erano rimasti due o tre topini. Cosa c’era nel labirinto retrostante era tutto un mistero.” Più o meno era questo l’aspetto che dava ancora Palazzo San Domenico prima che gli interventi dell’Amministrazione Comunale del 1995, gli avessero ridato lo splendore, e credo che di quel luogo, e non solo, tutti i cittadini gioiesi dovrebbero andarne fieri. E il rifacimento di quasi tutte le strade e le piazze del centro storico, che finalmente lo mettendo nel giusto risalto al confronto con quelli dei paesi viciniori? E Via Roma, Piazza Luca D’Andrano, Piazza Pinto, Piazza XX Settembre, il giardino Paolo VI, il Palazzetto, il Campo Sportivo “Martucci”, e l’inizio della Piscina e del Palestrone? E tutte le strade di Gioia asfaltate che successivamente, negli ultimi sette anni, sono state dimenticate dalla manutenzione? E tutti i rondò sulla ex Statale 100, che hanno eliminato del tutto gli incidenti mortali? E il recupero dei manufatti di Archeologia Industriale? E tutta la viabilità nuova extraurbana? E il Piano Traffico e un a leggera risoluzione del problema dei parcheggi? E il piano particolareggiato della zona Industriale ed Artigianale, oltre il Piano di rigenerazione Urbana e il tentativo di un nuovo Piano Regolatore. E la Sala De Deo? E vorrei anche ricordare, a tutte le imprese che ancora oggi continuano a lavorare, che in quel periodo, a Gioia, vigeva il monopolio assoluto di un paio di imprese. E mi fermo qui per quanto attiene l’edilizia, l’urbanistica e il territorio. E il Terzo Settore, la Cultura e lo Spettacolo mediante anche il Teatro, che ha portato alla ribalta Internazionale Gioia? E per quanto attiene il privato, la realizzazione della Multisala, della Coop, e di tutto il resto. E dal punto di vista rappresentativo, nonostante le contrapposizioni ideologiche, in quel periodo abbiamo avuto concittadini eletti nel consiglio Provinciale, nel consiglio Regionale, alla Camera e al Senato. E potrei ancora per qualche giorno elencare altro e altro ancora. Bene, se una persona si spoglia dalle proprie autoreferenze e appartenenze politiche e vuole leggere, questo è POVIA! E personalmente mi sento onorato di sostenerlo nella nuova sfida che ha lanciato per il progetto del futuro della nostra Città. Veniamo al secondo quesito. La situazione politica attuale. Come abbiamo avuto modo di spiegare nella conferenza stampa del 28 dicembre, l’attuale coalizione dei Moderati comprende il partito dell’U.d.C., dell’A.P.I., del F.L.I. e dalla lista civica Gioia Futura. Non sentendoci ne i migliori ne gli unici, abbiamo dialogato con tutte le altre forze politiche che potrebbero scendere in campo ma, dal risultato, pare che ognuno resti sulle proprie posizioni. E quali sono queste posizioni? Sarò lapidario. Noi, e non da adesso, abbiamo un candidato Sindaco, stiamo lavorando per il programma, a breve inizieremo una serie di incontri con la Città per raccogliere tutte le notizie e i suggerimenti utili per fare bene, mentre gli altri, scusate, stanno facendo ancora r i u n i o n i ! Vi ho tolto sicuramente del tempo ma credo sia stato utile per capire qual’cosa in più dell’incerto politico che stiamo vivendo. Un saluto a tutti Voi. Nicola Ardillo