1

Click here to load reader

Loi Travail

Embed Size (px)

DESCRIPTION

 

Citation preview

Page 1: Loi Travail

16 » Il Fatto Economico | IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 1 Giugno 2016

L» MARTA FANA

o scontro sulla Loi El Khomrio Loi Travail, tra il governofrancese e l’opposizione so-ciale nel Paese, sembra ina-sprirsi con il passare delle set-timane. La nuova legge si col-loca nel solco delle cosiddette“riforme strutturali”, capo-saldo dell’agenda europea, te-se a eliminare le “rigidità” delmercato del lavoro – la con-trattazione collettiva, i vinco-li al licenziamento e alla com-pressione dei salari –accusatadi ostacolare la competitivitàdelle imprese e con essa la ri-presa dell’economia e dell’o c-cupazione

DI COSA PARLIAMO? L’artico -lo 2 della legge ribalta la gerar-chia delle norme che regolanoi tempi di lavoro, i congedi e glistraordinari, sancendo il pri-mato degli accordi stipulati alivello aziendale su quelli dicategoria, espressione dellacontrattazione collettiva fino-ra giuridicamente superiore aiprimi. È l’articolo più discussoe contestato, perché andrebbea modificare i rapporti di forzatra lavoratori e imprese, a fa-vore delle seconde.

Il ribaltamento è conferma-to in una nota della commis-sione Affari sociali del Senatodel 17 maggio, secondo cui laLoi Travail garantirebbe il“primato dell’accordo azien-dale su quello di categoria an-che nel caso in cui questo pre-veda condizioni peggiorativeper il lavoratori”. Un esempioriguarda le retribuzioni deglistraordinari, che secondo la ri-forma potrebbero essere pa-gati con una maggiorazionedel 10% sulla paga oraria di ba-se piuttosto che almeno il 25%previsto dall’attuale normati-va. Lo stesso vale per la duratadell’orario lavorativo settima-nale, il cui limite legale delle 35ore potrà essere aggirato da unaccordo di impresa senza il pa-rere del sindacato di categorianecessario nell’attuale nor-mativa. E questo fino a una me-dia di 46 ore settimanali (adoggi fissata in 44 ore) per unmassimo di dodici settimane.Il limite massimo giornalieropassa poi dalle dieci alle dodiciore nei casi di riorganizzazio-ne aziendale.

Per comprendere appienola portata della legge in termi-ni di rapporti di forza tra lavo-ratori e imprese basta guarda-re alle disposizioni relative al-la “conservazione o sviluppodell’o ccupazione” in senoall’impresa. In questi casi l’a-zienda, indipendentementedalle condizioni economichein cui si trova, può proporre ailavoratori una modifica deltempo di lavoro e delle retri-buzioni, in deroga all’accordodi categoria, fatta eccezioneper il valore complessivo delsalario mensile. Una novità di-rompente. Di fatto, l’impresapotrà mantenere il salariomensile intatto aumentandoperò l’orario di lavoro e ridu-cendo il compenso orario. Illavoratore che rifiuta l’accor -

NEL SOLCO EUROPEO Dopo Roma e Madrid ora Parigi. La riforma capovolge i rapportidi forza con le imprese, apre ai licenziamenti economici e indebolisce i contratti nazionali

do è allora licenziabile per ra-gioni “serie e reali”, ma non perragioni economiche, e potràconsolarsi con un programmadi ricollocamento presso ilcentro per l’impiego.

Inoltre, l’ultima versionedella Loi Travail, recependogli emendamenti della com-missione Affari sociali, stabi-lisce i casi in cui è possibile giu-stificare i licenziamenti eco-nomici, definendoli in base al-la riduzione del volume di af-fari o commesse per un deter-minato periodo. In particola-re, le imprese con meno di 11dipendenti potranno invocarela questione economica per ilicenziamenti nel caso in cui ilvolume d’affari si riduca du-rante un intero trimestre,mentre per le imprese con piùdi 300 dipendenti il calo dovràriguardare quattro trimestriconsecutivi. Nel momento incui le imprese soddisfano talirequisiti, il giudice non potràpiù intervenire nelle dispute,neppure se il calo coinvolgesolo l’impresa e non anche l’in -tero settore.

Un’ulteriore modifica al ri-basso per i lavoratori riguardai risarcimenti in caso di licen-ziamento illegittimo. La LoiTravail, infatti, introduce untetto massimo al risarcimentoche va da un minimo di 3 men-silità per un’anzianità inferio-re ai due anni, fino a un mas-

simo di 15 mensilità per i lavo-ratori con oltre 20 anni di an-zianità. Finora, la legge nonprevedeva alcun tetto massi-mo ma soltanto un plafond mi-nimo di risarcimento.

ALLA LUCE dei punti salientidella riforma del lavoro fran-cese appare chiaro il perché diuna mobilitazione così mas-siccia per boicottarla. Per l’op -posizione politica, sindacale esociale, dietro alla retoricadella modernità, l’i mpi an todella legge nasconde l’obietti -vo ultimo delle riforme strut-turali del mercato del lavoro: ilregresso sociale. Con la Fran-cia si conclude, dopo le rifor-me in Spagna, Portogallo, Gre-cia e Italia, la richiesta europeadi scaricare sul costo del lavo-ro i processi di aggiustamentodei singoli Paesi al fine di ga-rantire piena agibilità alle im-prese, spesso de-responsabi-lizzandole per i mancati inve-stimenti. Il caso francese è pe-rò emblematico, e solo nellesue linee di fondo la riformapuò essere accomunata al jobsact italiano. Il mercato del la-voro francese è molto più rigi-

do del nostro e ha vissuto unarivendicazione politica radi-calmente diversa nel corso de-gli ultimi decenni. Basti pen-sare che la legge sulle 35 ore fuintrodotta come antidoto alladisoccupazione (“lavo raremeno, lavorare tutti”), a caval-lo degli anni Duemila, quandoin Italia, per far fronte aglistessi obiettivi, venivano viavia introdotti il “P a c c he t t oTreu ”, la “Legge Sacconi”(2001) e la “Legge Biagi”.

Non solo. Nei decenni scor-si, la Francia è rimasta sostan-zialmente immune alla retori-ca del lavoro autonomo che inItalia ha portato alla derivadell’occupazione parasubor-dinata e delle finte partite Iva.Queste forme di precariatotutte italiane hanno avuto l’ef -fetto, non sgradito alle impre-se, di disinnescare la capacitàdi azione collettiva dei lavora-tori. Non è un caso che l’oppo -sizione alla Loi Travail si muo-va compatta mentre quella alJobs Act non è riuscita a inter-cettare, all’interno di un’o p-posizione comune, le diverseforme di precariato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Loi Travail, il ribaltamentodelle gerarchie del lavoro:perché la F ra nc i a si ribella

Addio ricorsi dal giudiceIn caso di cacciata del dipendentescatta il risarcimento. I sindacaticriticano l’impianto della nuovalegge, accusata di regresso sociale

Chi è

n M A RTAFA N AR i ce rc a t r i cein Economiaall'Istituto distudi politiciSciences Podi Parigi.Si occupadi politicae co n o m i c a ,e co n o m i adellacorruzione ed i s u g u a g l i a n ze

l10, 2%

Il tassodi disoccu-pazionenel primot r i m e s t re2016. Ifrancesi senzaimpiego dapiù di un annosono salitia 1 milionee 231 mila

l24 ,2%

Il tassodi disoccu-pazionegiovanile (15-24 anni)nel primotrimestre, inaumentodal trimestrep re c e d e n t e .Per la fascia25-49 è al 9,3%

LA RIVOLTAF R A NC E SE

Un Paesea rischio paralisiper gli scioperinei trasporti

q IL PRESIDENTEFrançois Hollande

dice che l’unica veraminaccia per gli Europei dicalcio, in partenza tra diecigiorni, resta ilterrorismo. Male mobilitazionie gli sciopericontro lariforma dellavoro, ilcosiddetto “Jobs Actf ra n ce s e ”, pongono il Paesea rischio paralisi,soprattutto per quantoriguarda il settore deitrasporti. Quella in corsosarà una settimanadecisiva per il braccio diferro tra il fronte sindacalee il governo. Le parti stannotrattando, ma Hollande hadefinito “un errore politico”arretrare di fronte alleproteste. A partire da ierisera, hanno incrociato lebraccia i lavoratori dellaSociété Nationale desChemins de fer Français,azienda pubblicaferroviaria. Domani, invece,toccherà agli impiegatipresso le metropolitane e ibus cittadini. Nel finesettimana dovrebbebloccarsi anche il trafficoaereo. Lo sciopero di ieri èstato proclamato da tresigle sindacali: Cgt, SudRail e Unsa. La Cfdt, altraorganizzazione fortementerappresentativa, ha ritiratoil preavviso dell’a s te n s i o n edal lavoro. La Cgt, inoltre,avrebbe comunqueintenzione di cambiarestrategia: non più chiedereil ritiro totale della riforma,ma proporre una serie dimodifiche. Il governo èdisposto a concederealcuni cambiamenti perdeterminate categorie, mamentre il dialogo con laCfdt prosegue in manieraproficua, con la Cgt letrattative sono piùcomplicate. Il sindacatochiede un taglio dell’o ra r i osettimanale di lavoro da 35a 32 ore settimanali;l’esecutivo non sembradisposto a cedere. In ognicaso, il passaggio alla fasedi confronto sta generandoottimismo nel governo,convinto che le adesioniagli scioperi saranno altema meno di quanto sipossa pensare. Leprevisioni parlano dinumeri tra il 30 e il 40% deltraffico nazionale, per unblocco illimitato nel tempo.Numeri a parte, nonmancheranno i disagianche nei convogli perl’Italia: si preannuncianosoppressioni di treni da eper Milano.Ancora tensioni nelleraffinerie: sei delle ottoaree produttive sonobloccate e vedono le forzedell’ordine impegnate neltentativo di riaprirle.

ROB. ROT.

L’opposizione In basso, una manifestazione contro il Jobs Act in Francia Infografica Perpaolo Balani

La legge

n L’ART. 2della LoiTravail ribaltala gerarchiadelle normeche regolano itempi dilavoro, icongedi e glis t ra o rd i n a r i ,sancendo ilprimato deglia cco rd istipulati al i ve l l oaziendalesugli accordidi categoria,e s p re ss i o n edellaco n t ra t t a z i o n eco l l e t t i vaf i n o ragiuridica-m e n tesuperiore aiprimi. Propriosu questopunto s’ès c a te n a t al’opposizione