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Cinque il racconto ONDE ITALIANE, GUIZZI FRANCESI A CECINA DEL GARDA BAGUETTE, BURRO E MARMELLATA Racconto di ELENA SIRACUSA Immagini di FLAVIO TOSATO MICHELE NOTARANGELO P A L E T TE D E I C O L O R I D O M I N A N T I 92 93

Mamaison in Elixir E24

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Pubblicazione Mamaison in Elixir E24

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Cinque

ilracconto

Onde ital iane, guizz i francesia cecina del garda

Baguette, BurrO e marmellata

Racconto di e l e n a s i r a c u s a Immagini d i f l a V i O t O s a t O m i c h e l e n O t a r a n g e l O

Palett

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O lO r i d O m i n a n t i

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T uffarsi in onde ita-liane e guizzi fran-

cesi, allungando la bracciata su verso le colline del paese di Cecina. Cecina non quello toscano, qui siamo sospesi sopra il Lago di Garda (sponda bre-sciana), con Toscolano Maderno che metri sotto è bagnato davvero dal blu blu lacustre. Dalle crespature vere d’acqua dolce, un po’ a stile, poi a dorso, rana e di nuovo comodamente pancia verso il cielo, remigando basta poco per approdare a quest’altro lago che è la villa su due piani che si vede riposare nel verde.

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Il cielo è azzurro inverno, il giardino intorno è magari assopito di fioriture, ma il vetro luminoso sempre del lago arriva alla casa; e la casa risponde, eccome, con sue proprie morbidezze di corpo giallo ocra, di portici e balcone con i vasi in germoglio stesi al sole. Si apre alla vista.96

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Cecina. Borgo lombardo di collina, abbar-bicato, piccolo fra cipressi oleandri e olivi ma den-so d’arte e di mestieri conservati, trasmessi.

La Toscana campagnola centra comunque con la casa, va detto, con le sue materie naturali che si ricordano osservando qui in giro; ma di più si in-sinua la France. Non tutta. La France quella molle provenzale di semplici legni decapati tele grezze cocci alzatine fiori in barattolo e petit fours; o quella del Limosino, la regione ombelico che nel Cinquecento esplose di fama per la produzione di arazzi. Viene da fare la citazione colta limosina perché a tuffarsi al primo piano della villa-lago c’è un’eco forte, un tappeto grande nello stile di Aubusson. E si sa che la cittadina limosina di Aubusson fu il centro mirabi-le di quest’arte tessile. Nella villa si incontrano altri Aubusson. Tappeti ma anche cuscini. Si incontra la France conciliata all’Italie.98 99

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Buongiorno all’Italia e alla France delle campagne di vigna o di collina, punteggiate da casolari, granai, ville rialzate fra cipressi e corti in terra battuta, di mas o basti-de, di ozio dolce del sud a prendere la brezza sulla soglia o a dondolarsi sull’amaca vicino al riverbero di un fiume. A camminare nei solchi sotto le pergole dell’uva, o vicino ai rovi dei lamponi.

Buongiorno alla casa. A visitarla, la si può leggere come un insieme architettonicamente lineare e armonioso, piano giorno piano notte di disegni chiari e puliti sciolti sotto il tetto spiovente, legni sbiancati, pietre, garze di lino, avorio liquido. Oppure la si può leggere come sensazioni che ti arrivano dal cretto di un’anta, da un ricamo antico, da una lampada in rame, da una fantasia del tessuto; poi nella testa le sensazioni si compongono rapide e sbuca l’imma-gine di un’attitudine a vivere in aria aperta, luce, fra arredi comodi come uno scialle se scende il fresco d’estate. L’Italia e la Francia ti sbucano in testa senza nemmeno volerlo. 102 103

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Se poi oltre a volerlo magari diverte, continuare il filo delle immagini, io ci sto (sempre) a continuare.

Dopo lo stanzone del living, le camere e l’ultima, la mansarda per gli amici, ho da poco attraversato la cucina. Dite se non è da baguette, burro e marmellata. Da mie1 francese e marmellata dei lamponi di rovo, una bella polpa zuccherina asprigna, tanti buoni cucchiaini intinti nel rosso amaranto puntinato di semi, per lungo su metà baguette già spalmata di bianco cremoso.

1 La mollica in francese.104

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La scia-colore di marmellata è diventata la stufa economica per cuocere, la lana per cucire i cuscini e tracciare i tappeti, i petali secchi o vivi nei cesti sparsi. La marmellata è di una finezza che si capisce subito non è di quelle dimenticate in dispensa, in un barattolo comprato a caso con etichetta industriale. L’etichetta è scritta a mano come si deve («non venir meno all’usan-za»); chi l’ha fatta sobbollire piano con poco zucchero scuro, dopo aver sobbollito i vasetti e ritagliato il quadrato (rituale) di stoffa per sigillarli, è chi abita ogni giorno la cucina e la riempie di esperienze sue, del gusto di famiglia, di una dote di ricette continuamente rivisitate, di oggetti fatti apposta per le abitudini più piacevoli della quotidianità domestica.

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Starebbe bene sulla crostici-na ocra chiaro della baguette anche un miele, cresciuto dal Monte Baldo vero-nese, di Acacia, di Millefiori di bosco, o l’oro spesso di quello al Tarassaco. Un fiumicello di miele sul burro croccante, limpido come le arie della villa e le tinte nettarine delle sue architetture.

Guizzi italiani e onde francesi per una sana, vigorosa, rilassante nuotata. Segue una merenda franco-italiana buco-lica, soffice, artigianale, dal gusto pieno delicato, mai passato di moda.

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le stanze

Contesto

Cecina è un piccolo borgo fra le colline che

coronano il lago di Garda bresciano, sopra To-

scolano Maderno. La bellezza di questi luoghi

non ha bisogno di commenti, semmai ricordo

che qui si annidano ville d’epoca, casette,

casolari, pievi, muriccioli a secco, spettaco-

larmente ricoperti di olivi, oleandri, cipressi e

piante secolari. La villa, costruita di recente,

è in mezzo a questo verde e gode di una vista

lago che, quando fa bello, sembra di toccarlo

a pochi metri.

Progetto

La villa si struttura lineare su due piani; in fac-

ciata, un breve portico su colonne in pietra è

ricavato sotto il balcone continuo del primo

piano. Porte e finestre si specchiano armo-

niose sulle due righe. Il giardino si stende im-

mediato sui quattro lati, completato da salotti

in vimini (di Barbieri Paolo) e da cammina-

menti in pietra chiara. Al piano terra, da cui

si gode a piena altezza il tetto spiovente di

travi, ci sono l’open living con zona pranzo, la

cucina e uno studiolo. Da una scala con breve

tratto di ringhiera a vista si sale al primo pia-

no, con le tre camere, i due bagni e in ultimo

un loft mansarda pronto per gli amici ospitati.

La scansione degli spazi è chiara, rettilinea,

l’effetto d’insieme ha la sobrietà di un abbrac-

cio sincero, cordiale non esagerato.

Materie e colori

All’esterno, su corpo giallo ocra, si stagliano

ante e portoncino d’ingresso di un giallo ap-

pena smorzato. Gli infissi, color panna caldo,

sono un modello storico in abete spazzolato e

laccato, con effetti da legno provenzale. Tutto

di Caiola Interior. Dentro, accolgono tinteg-

giature neutre dall’avorio al sabbia, con qual-

che accensione ocra nella scala. Così il panna

del soffitto ligneo è ripreso quasi ovunque dal-

la morbidezza dei pavimenti in marmo giallo

atlantide egiziano (di Zamar). L’arredo in ogni

stanza dichiara la passione per uno stile raffi-

nato da campagna (e da campagna raffinata),

per la Francia provenzale decapata, luminosa

e domestica dei mas assolati. Legno, pietre

naturali, tessuti originari scorrono da un piano

all’altro, giorno e notte, dosati il giusto da mani

sagge. Nel living con zona pranzo, intorno al

camino ci si siede sull’isola di divani bianchi

(di Seshit). Oppure sulla bergère rivestita in

tessuto scozzese, di Barbieri Paolo che nella

casa ha lasciato segni profondi del suo artigia-

nale passaggio creativo: nel living, le tende in

garza di lino con ambrasse in cotone naturale;

i cuscini Aubusson; i lampadari in ferro battuto

con decoro a roselline; il parascintille del fuo-

co, i vasi, gli oggetti sparsi, le composizioni

floreali. In cucina, la tenda a pacchetto in lino

stampato; il lampadario in rame; l’orologio

country e i quadri decorativi. I Ferrari Poeti

del Legno hanno creato su misura il mobilio

per cucinare, il tavolo e le sedie: una poesia

scritta con rovere spazzolato anticato color

panna vissuto, con vene naturali che ben si

accompagnano al ruvido del piano in marmo

Botticino. Angelica Milani Living Arredi e

Corredi ha invece lasciato qui un banco da

lavoro della Pomax (azienda belga) in legno

povero con inserzioni di lavagna. Sempre di

Barbieri Paolo, nella camera padronale, le

tende in garza di lino grigia; la poltroncina in

rovere naturale e lino; il gran tappeto Aubus-

son; le lampade francesi in ferro battutto, le

abat-jour. Il letto in ferro laccato bianco è di

Seshit, come gli armadi, con ante in legno di

recupero. Biancherie di Angelica Milani Living

Arredi e Corredi. Nella cameretta del figlio,

con il copriletto a righe azzurre (Angelica Mi-

lani Living Arredi e Corredi), armadi di Seshit

come il letto in ferro. Sopra, quadretti francesi

con cartine geografiche dell’Ottocento (Bar-

bieri Paolo). In quella della figlia, tende in lino

ecru e azzurro e cuscini rifatti con gli antichi

pizzi di famiglia (Barbieri Paolo). La mansarda

è una camera-salotto rasserenante: la boise-

rie di perline intorno ai due letti, realizzata da I

Ferrari, consente di farli scorrere separandoli

o unendoli al bisogno; tende e imbottitura del-

la testata sono coordinati su disegno toile de joux tinte caffelatte, di Barbieri Paolo come la

sedia a dondolo, le lampade francesi e il tap-

peto Aubusson. Nel bagno padronale, il mobi-

le su misura è in rovere spazzolato burro, con

un piano a mosaico tono su tono che risale un

po’ la parete (tutto di I Ferrari).110

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Fine

Profiliindirizzario pag.154

Barbieri Paolo

La ditta artigiana Barbieri nasce a Brescia nel 1940 come laboratorio di

tappezzerie in stoffa. Da quasi 10 anni ha concentrato nella stessa sede

non solo il laboratorio di tappezzerie ma anche il reparto confezioni e uno

showroom. Specializzata nella realizzazione di veri e propri manufatti,

spesso personalmente eseguiti dal padre Giuseppe e dal figlio Paolo, si

occupa della creazione di imbottiti classici e moderni, di rivestimenti e di

rimesse a modello, della confezione e della posa di tende per interni ed

esterni e della fornitura e posa di carta da parati. Lo showroom espone

mobili e complementi di ispirazione provenzale e country, con una consu-

lenza d’arredo, aperta ai gusti e alle tendenze contemporanee, affidata alla

nipote e figlia Cristina, interior designer.

Seshit

Un simbolo per l’arredamento di classe, uno showroom di fascino e di

marchi prestigiosi. La progettazione personalizzata, l’assistenza completa

al cliente, la selezione accurata di aziende leader, delle cucine (SieMatic),

dei divani (Baxter), dei mobili (Ceccotti, Lema) e degli accessori (Lampe

Berger), la garanzia della qualità, la cura dei dettagli, la professionalità e la

cortesia sono da sempre i valori irrinunciabili dello staff Seshit.

I Ferrari Poeti del Legno

Mobili, librerie, porte, arredamenti, tutto ciò che riguarda il legno è nelle

mani de I Ferrari, poeti artigiani del nobile materiale. Falegnami da due

generazioni, i tre fratelli Ferrari e il loro staff creano pezzi unici, lavorati

secondo le antiche regole del mestiere che hanno nel cuore, mettendoci

perizia e fantasia. Mobili classici (in particolare si segnalano le boiserie che

riproducono antichi disegni) o mobili a incasso, serramenti, opere di re-

stauro sono le loro specialità, in un’ampia scelta di essenze dai toni caldi e

irresistibili. Il legno diventa atmosfera e inventa uno stile di vita a misura di

chi abiterà l’ambiente. Per creare la complicità in una stanza, basta un’anta

a scomparsa, un piede sagomato… frutto della sensibilità di chi conosce il

legno e di chi sa apprezzarlo.

Angelica Milani Living Arredi e Corredi

Uno spazio a forma di L davvero speciale, da una parte la panetteria pa-

sticceria dei genitori, dall’altro Living Arredi e Corredi della figlia, un atelier

colmo di tessuti e complementi d’arredo per la casa. Angelica Milani sce-

glie fra aziende e marchi d’interior design italiani e stranieri, in particolare

francesi, per creare ambienti e atmosfere dal fascino un po’ di campagna,

un po’ country, un po’ provenzali. Un po’ italo-francesi, cioè morbide e

accoglienti, belle da vedere, belle da vivere.

Caiola Interior

Saper arredare con gusto e raffinatezza, modellando gli spazi attraver-

so l’uso pregiato del legno, dell’acciaio e del vetro; tutto questo senza

tralasciare i dettagli e la funzionalità del materiale impiegato. Così Caiola

Interior lavora quotidianamente per realizzare la casa dei sogni. L’ambito

di consulenza e realizzazione è a 360 gradi, comprende serramenti, porte,

portoncini, sistemi per infissi, chiusure sezionali e basculanti, scale, pavi-

menti per interni ed esterni, parquet, arredi e complementi in legno.

Zamar

Sinonimo di lavorazione artigianale del marmo. L’azienda produce pavimen-

ti e rivestimenti in marmo e pietra di particolare fascino, quel fascino che

prima si riusciva a ottenere solo con il trascorrere lento degli anni e l’uso

continuo nei secoli. A partire dai blocchi grezzi, grazie a un procedimento

meccanico e completamente ecologico (non si usano acidi e cere), sa do-

nare al marmo e alla pietra calore e prestigio, rispettandone la naturalezza

e garantendone durata e inalterabilità nel tempo. Studia soluzioni mirate,

su misura, per tutti come per gli ambienti più esclusivi e raffinati.

I piedi del tes to{ l ib r i } Imperdibile, da scucchiaiare in un pome-riggio assolato: Dizionario dei mieli noma-di, Luigi Manias, Yoshiko Noda, Andrea Paternoster, Lucia Piana, Daniele Savi, Ed. Corraini (2008).

{ s i t i }Sempre sul tema dolce, squisitezze da con-sultare (e degustare): www.mielithun.it

{ in v iagg io }Tuffo in Francia: una vacanza lunga a L’Oustau de Baumanière, una dimora-ho-

tel di charme mozzafiato, a Baux de Pro-vence (30 chilometri da Avignone). Per un’idea, www.maisonsdebaumaniere.comOppure, per visitare la storica cittadina di Aubusson, atmosfera d’altri tempi al-l’Hôtel Château Sallandrouze. Per un’idea, www.sallandrouze.com

{ in cuc ina / r i ce t ta }Ricetta: Muffin con marmellata di lamponi.Ingredienti: farina g 250; zucchero scuro g 125; sale q.b.; lievito g 16; burro fuso g 60; 1 uovo; scorza grattugiata di 1 li-mone; latte dl 2; 12 cucchiaini di mar-mellata di lamponi; cocco essiccato q.b.; zucchero a velo q.b.

Come: mescola farina, zucchero, sale, lie-vito; aggiungi burro, uovo, scorza e latte; amalgama bene il tutto. Prepara lo stam-po da muffin da 12, metti 12 pirottini di carta, un cucchiaio di impasto in ogni pirottino, un cucchiaino di marmellata di lamponi, infine un altro mezzo cucchiaio di impasto. Cospargi di cocco essiccato. Cuoci in forno a 160 gradi per circa 20 minuti. Sforna, fai raffreddare e via di zuc-chero a velo!

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