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Milano - 12 dicembre 2007. SMART STRUCTURES: Tipologie, tecnologie ed applicazioni. Paolo Bettini Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale Politecnico di Milano. Influenza dell’Industria Aeronautica. Materiali compositi. Nuove filosofie di progettazione ( SAFELIFE, FAIL SAFE ) - PowerPoint PPT Presentation
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SMART STRUCTURES: Tipologie, tecnologie ed applicazioni
Paolo Bettini
Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale
Politecnico di Milano
Milano - 12 dicembre 2007
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 2
Influenza dell’Industria Aeronautica
COST
STRUCTURAL WEIGHT
Current technology
Obbiettivi
Nuove filosofie di progettazione(SAFELIFE, FAIL SAFE)
Damage tolerance
Ispezioni più frequenti
Strutture più leggere ed efficienti
Materiali compositi
Sviluppo di nuovi materiali e tecnologie
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 3
COST
STRUCTURAL WEIGHT
Current technology
Obbiettivi
Materiali compositiConvertiplano Agusta BA 609Largo impiego di composito in fibra di carbonio
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 4
Materiali compositiBoeing 787Primo aereo civile con fusoliera in carbonio
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 5
Materiali compositiFormula 1Telaio e superfici aerodinamiche in carbonio
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 6
Materiali compositiMateriali ibridi (FML)GLARE su Airbus A380Pannelli di rivestimento fusoliera
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007
Smart Structures
7
Actuator
Host material
Composite
Sensor
SMART STRUCTURE
Proprietà meccaniche
Proprietà funzionali+
Controllo di forma
Smorzamento vibrazioni
Health monitoring
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007
Corpo umano
Nervi
Cervello
Muscoli
Smart Structures
Proprietà meccaniche
Proprietà funzionali+
Controllo di forma
Smorzamento vibrazioni
Health monitoring
8
AttuatoriSensori
Materiale ospite
Sistema elaborazione dati
Monitorare le grandezze interessateElaborare le informazioni ricevute
Reagire tramite un sistema di attuazione
ANALOGIA COL CORPO UMANO
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 9
Realizzati sfruttando le proprietà di alcuni materiali in grado di reagire a degli stimoli esterni variando
alcune proprie caratteristiche
AttuatoriSensori
Input, stimolo Output, risposta
SMART MATERIALS
Come sono fatti, come funzionano?
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007
Accoppiamento meccanico-elettrico: sensore
10
SMART MATERIALSSENSORI ATTUATORI
Esempio: L’effetto piezoelettrico
Curie scoprì che il quarzo sottoposto ad uno stress meccanico esibisce una carica elettrica in superficie.
Input (stress) Output (V)
F>0
diretto
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 11
SMART MATERIALSSENSORI ATTUATORI
Esempio: L’effetto piezoelettrico
Stimolo (V) Risposta ()
Accoppiamento elettro-meccanico: attuatore
inverso
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 12
SMART MATERIALSSENSORI ATTUATORI
Esistono molteplici tipologie: classificazione
Classificazione in base al principio di funzionamento
Cambiamento di una o più proprietà
Trasformazione di energia
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007
SMART MATERIALSCLASSIFICAZIONE
13
SENSORI ATTUATORI
Cambiamento di una o più proprietà
Trasformazione di energia
Esistono molteplici tipologie: classificazione
Classificazione in base al principio di funzionamento
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007
CLASSIFICAZIONE
14
Cambiamento di una o più proprietà
Trasformazione di energia
Tipologia Input/stimolo Output/risposta
Termocromici temperatura Variazione colore
Esempi:
Termografia Vetri fotocromaticiTermometri
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007
CLASSIFICAZIONE
15
Cambiamento di una o più proprietà
Trasformazione di energia
Tipologia Input/stimolo Output/risposta
Termocromici temperatura Variazione colore
Meccanocromici Deformazione Variazione colore
Chemocromici concentrazione ch. Variazione colore
Fotocromici Radiazione (luce) Variazione colore
Fibre ottiche DeformazioneVariazione proprietà
segnale ottico
SENSORI
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007
CLASSIFICAZIONE
16
Cambiamento di una o più proprietà
Trasformazione di energia
Tipologia Input/stimolo Output/risposta
Elettro/Magneto reologici
Campo Elettrico/Magnetico
Variazione viscosità
Giunti anti-vibrazione Assorbitori - smorzatori
Esempi:
ATTUATORISENSORI
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007
CLASSIFICAZIONE
17
Cambiamento di una o più proprietà
Trasformazione di energia
Tipologia Input/stimolo Output/risposta
ATTUATORI
Termo-luminescenti temperatura Emissione luce
Elettro-luminescenti campo elettrico Emissione luce
Chemo-luminescenti concentrazione ch. Emissione luce
Foto-luminescenti Radiazione (luce) Emissione luce
Foto-voltaici Radiazione (luce) Potenziale elettrico
Leghe a memoria di forma
temperatura, sforzo Deformazione
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007
CLASSIFICAZIONE
18
Cambiamento di una o più proprietà
Trasformazione di energia
Tipologia Input/stimolo Output/risposta
ATTUATORI
Piezoelettrici Deformazione Potenziale elettrico
Piroelettrici temperatura Potenziale elettrico
Termoelettrici temperatura Potenziale elettrico
Magnetostrittivi Deformazione Campo magnetico
Elettrostrittivi Deformazione Potenziale elettrico
SENSORI
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 19
Smart Structures
Actuator
Host material
Composite
Sensor
SMART STRUCTURE
Perché inglobare sensori ed attuatori?
Invasività sul materiale
ospite
Accuratezza delle misure dei
trasduttori
Autorità degli
attuatori
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007
Smart Structures
20
Actuator
Host material
Composite
Sensor
SMART STRUCTURE
Quali sono i sensori e gli attuatori adatti ad essere
inglobati?
Quali sono le problematiche tecnologiche connesse al
loro inglobamento?
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007
Smart Structures
21
LA SCELTA
MorfologiaCompatibilità con materiale
ospiteInvasività (passiva e attiva)
Prestazioni
(dipendenti da applicazione)
INGLOBABILITA’
dipende da molti fattori:
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007
Smart Structures
22
LA SCELTA
dipende da molti fattori:
Sensori
Attuatori
Fibre ottiche, Piezoelettrici
Leghe a memoria di forma, Piezoelettrici
Scelta materiale ospite
Grafite/Vetro/Kevlar
+
Resina epoxy
(Tp 130÷180 C)
PRE-PREG
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
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Le Fibre Ottiche
Coating
Core
Cladding
Diametro esterno 140÷250 micron
Funzionamento
DeformazioneVariazione delle
caratteristiche segnale ottico
Core e Cladding con indici di rifrazione diversi
Waveguide per propagazione segnale luminoso
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
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Le Fibre OtticheEsistono più architetture ottiche: a modulazione di ampiezza
a modulazione di fase a modulazione di frequenza
misure puntuali elevata accuratezza e precisione ottima risluzione e sensibilità (3-5) multiplexing misure non risentono dei disturbi elettro-magnetici
FBGS (Fibre Bragg Grating Sensor)
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FBGS (Fibre Bragg Grating Sensor)
Cold-writting technique
Lunghezza d’onda a riposo
1550 nm
Dimensione reticolo
5 mm
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
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FBGS (Fibre Bragg Grating Sensor)
Se reticolo si deformaVariano passo reticolare
e indice rifrazione
Varia lunghezza d’onda luce riflessa
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
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FBGS (Fibre Bragg Grating Sensor)
Lunghezza sensibile
LED
Accoppiatore
Fibra ottica
Analizzatore
Spettro del segnale di Bragg trasmesso
di spettro
Spettro del segnale di Bragg riflesso Bragg grating realizzato nel core
Sorgente infrarossa a banda larga
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
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I PiezoelettriciSi utilizzano ceramiche sinterizzate con struttura policristallina Piombo Zirconato-Titanato Piombo Titanato Piombo Zirconato Bario Titanato
(PZT)
E
(b)
Microdomìni
Momenti di dipolo elettrico a risultante nulla
PolarizzazioneMomenti di dipolo elettrico rimangono orientati grazie elevata costante dielettrica
Materiale polarizzato
E costante per tempo fissato
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
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I Piezoelettrici (PZT)Esistono più tipologie:
Monolitici Fascio di fibre parallele
Sfruttano effetto d31
Spessore 127 micron
Sfruttano effetto d33
Flessibili
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
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I Piezoelettrici (PZT)Fascio di fibre parallele
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
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I Piezoelettrici (PZT)Elettrodi per effetto d31 Elettrodi per effetto d33
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
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Le Leghe a Memoria di Forma
AUSTENITE Fase genitrice: struttura cubica B2 a corpo centrato, stabile ad alte temperature
MARTENSITE Fase prodotto: struttura monoclina B19’, stabile a basse temperature (α≠90°, β=γ=90°)
FASE-R Fase intermedia: struttura romboedrica R, presente solo dopo determinati trattamenti termici (α,β,γ≠90°)
TWINNED (martensite non orientata; 24 possibili orientazioni)
DETWINNED (martensite orientata)
Struttura cristallina
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 33
sforzo e temperatura influenzano la trasformazione
enucleazione e propagazione localizzatadi microscopici piani di interfaccia tra le fasi (habit plane) => reversibile
non diffusiva con movimento coordinato degli atomi => istantanea
Trasformazione martensitica:
Temperature di trasformazione
As
AF
Ms
MF temperatura di fine martensite
temperatura di inizio austenite
temperatura di inizio martensite
temperatura di fine austenite
As
AFMs
MF
Isteresi:
energia dissipata in un ciclo
Le Leghe a Memoria di Forma Comportamento microscopico
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
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MEMORIA DI FORMA A 1 VIA
Deformazione RaffreddamentoRiscaldamento
T < Mf T < Mf T < MfT > Af
Le Leghe a Memoria di Forma Comportamento macroscopico
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
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MEMORIA DI FORMA A 2 VIA
DeformazioneRaffreddamento
Riscaldamento
T < Mf T < Mf T < MfT > AfRiscaldamento
Le Leghe a Memoria di Forma Comportamento macroscopico
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
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SUPERELASTICITA’
Carico Scarico
T > Af T > Af T > Af
Esistono 2 tipologie inglobabili:
Fili (diametro 0,01÷0,5 mm)
Strisce (dimens. 0,1x2,5 mm)
Le Leghe a Memoria di Forma Comportamento macroscopico
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007
Smart Structures
37
ASPETTI TECNOLOGICI
Preparazione sensori/attuatori all’inglobamentoSviluppo tecniche di inglobamentoCapacità di trasferimento del caricoInvasività
Sviluppo strumenti di simulazione numerica per la
progettazioneCaratterizzazione per validazione tecnologia
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
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Aspetti tecnologici (preparazione all’inglobamento)
PZT necessità di averli delle dimensioni in pianta necessarie.
TAGLIO ECHING SALDATURA
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 39
PZT necessità di averli delle dimensioni in pianta necessarie.
ECHING SALDATURA
Aspetti tecnologici (preparazione all’inglobamento)
TAGLIO
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 40
PZT necessità di averli delle dimensioni in pianta necessarie.
ECHING SALDATURA
Aspetti tecnologici (preparazione all’inglobamento)
TAGLIO
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 41
NiTiNOL necessità cicli di allenamento per 1a via e 2a via
OWSM Training
Per essere inglobati in un pannello piano I fili devono
essere dritti
Risultato:
prima dopo
1. Dare al materiale la forma desiderata;2. Trattamento termico (circa 450°C per 3 minuti)
mantenendo i fili nella forma desiderata ma liberi di allungarsi/accorciarsi.
Aspetti tecnologici (preparazione all’inglobamento)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 42
TWSM Training
1. Scaldare (105°C) sopra Af per portare il materiale in fase austenite;
2. Deformare (max 6%) per ottenere martensite indotta da sforzo;3. Raffreddare (25°C) sotto Mf vincolando I fili allo stato deformato;
4. Scaldare per recuperare la forma originaria indeformata;5. Ripetere la sequenza almeno 10 volte.
NiTiNOL necessità cicli di allenamento per 1a via e 2a via
Aspetti tecnologici (preparazione all’inglobamento)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 43
Dopo l’allenamento le temperature di trasformazione e le proprietà meccaniche
possono essere cambiate
Necessità di prove caratterizzazione
Differential Scanning Calorimeter Analysis (ASTM F2004-03)
AS=53°C AF=62°C
MS=44°CMF=32°C
per ottenere le temperature di trasformazione
OWSM
TWSM
-12
-7
-2
3
8
0 20 40 60 80 100 120 140
T [°C]
Flo
w [
mW
] (e
xo d
ow
n)
Heating Cooling
AFAS
MSMF
Aspetti tecnologici (preparazione all’inglobamento)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 44
Prove statiche di trazione (ASTM E111-97)
0
200
400
600
800
1000
1200
0 0,02 0,04 0,06 0,08 0,1 0,12 0,14
Strain [mm/mm]
Str
es
s [
MP
a]
Martensite Austenite
EA=61GPaEM=19GPa
Dopo l’allenamento le temperature di trasformazione e le proprietà meccaniche
possono essere cambiate
Necessità di prove caratterizzazione
Aspetti tecnologici (preparazione all’inglobamento)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 45
Laminato composito
Resina Fibra
1° Problema:
bassa resistenza a sforzi di taglio
Zona critica: uscita dal pannello
resina fluida scorre per capillaritàpolimerizza attorno alla fibra
pressione elevata
fibra resa fragile
vincolo meccanico
Aspetti tecnologici (inglobamento FO)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 46
Soluzione:
Tubetti in teflon
(diametro interno 0,2mm)+
Resina bi-componente
Aspetti tecnologici (inglobamento FO)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 47
Aspetti tecnologici (inglobamento FO)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 48
Aspetti tecnologici (inglobamento FO)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 49
Fibra ottica esce dal bordo del laminato
Soluzione difficilmente praticabile nelle applicazioni
Necessità di sviluppare una tecnica di inglobamento con Fibra
Ottica che esce da faccia superiore/inferiore
2° Problema:
Aspetti tecnologici (inglobamento FO)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 50
Soluzione adottata:
Stampo con tassello
Aspetti tecnologici (inglobamento FO)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 51
Soluzione adottata:
Aspetti tecnologici (inglobamento FO)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 52
Aspetti tecnologici (inglobamento FO)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 53
Angle ply
Ciò altera lo spettro del segnale
Il non allineamento della FO con le fibre di rinforzo può deformare il sensore.
3° Problema:
Aspetti tecnologici (inglobamento FO)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 54
Una pelle a 0°
FO inglobata nella pelle a 0°
NO deformazione
[±45°]
[0°]
Quick-Pack
FO inglobata tra 2 sottili pelli di tessuto
polimerizzato a bassa pressione
Soluzioni adottate:
Cuscini Elastomerici
FBGS GFRP tessuto 0,1mm
Quick-Pack
Aspetti tecnologici (inglobamento FO)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 55
Standard FO ha coating in acrilico.
Tg circa 86°C
Incompatibilità con i cicli di
polimerizzazione
Per garantire la capacità di trasferimento del carico non devono esserci deformazioni del coating
4° Problema:
Aspetti tecnologici (inglobamento FO)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 56
FO con poly-imide coating
Tg circa 187°CSpessore
inferiore coating
Quick-Pack
Soluzioni adottate:
Aspetti tecnologici (inglobamento FO)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 57
Presenza saldature e fili elettrici
Picco di pressione localizzato
Rottura della piastrina
Locale aumento della temperatura
Parziale depolarizzazione
Conduzione con materiale ospite in fibra di carbonio
Problemi:
Aspetti tecnologici (inglobamento PZT monolitiche)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 58
Cuscini in gomma
PZT GFRP
Sottile film di adesivo conduttivo
Saldatura esterna al PZT
Polimerizzazione tra cuscini in gomma
Pressione uniforme
Quick-Pack in GFRP isola elettricamente
Soluzioni adottate:
Aspetti tecnologici (inglobamento PZT monolitiche)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 59
Cuscini in gomma
PZT GFRP
Sottile film di adesivo conduttivo
Saldatura esterna al PZT
Polimerizzazione tra cuscini in gomma
Pressione uniforme
Quick-Pack in GFRP isola elettricamente
Soluzioni adottate:
Aspetti tecnologici (inglobamento PZT monolitiche)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 60
Aspetti tecnologici (inglobamento PZT monolitiche)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 61
Il limite dei PZT monolitici è la non inglobabilità in laminati curvi
PZT in fibra (Micro Fibre Composite)
Aspetti tecnologici (inglobamento PZT in fibre)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 62
PZT in fibra (Micro Fibre Composite)
Messa a punto tecniche inglobamento in pannelli a
semplice curvatura
Adattate tecniche sviluppate per PZT monolitici
Attività in corso:
Aspetti tecnologici (inglobamento PZT in fibre)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 63
Durante laminazioneFilo predeformato a trazione e tenuto in trazione durante polimerizzazione
Problema:
Interfaccia debole
Filo NiTiNOL
ManicottoComposito
Post polimerizzazioneMediante inglobamento di
manicotti in gomma vulcanizzata
Problema:
Trasferimento carico mediante struttura esterna
Aspetti tecnologici (inglobamento NiTiNOL)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 64
Durante laminazione
Filo predeformato a trazione e tenuto in trazione durante
polimerizzazione
Necessità attrezzatura dedicata
- Morsetti x Pre-tensionare i fili
- Cornice x finitura superficiale
Aspetti tecnologici (inglobamento NiTiNOL)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 65
Attualmente sviluppo Tecnica mista con terminali inglobati all’estemità del pannello
Aspetti tecnologici (inglobamento NiTiNOL)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 66
Interfaccia (sensori/attuatori – materiale ospite)Determinazione del massimo carico trasferibile senza degrado dell’interfaccia
NiTiNOL Fibra ottica
Pull out
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 67
Interfaccia (NiTiNOL – materiale ospite)Determinazione del massimo carico trasferibile senza degrado dell’interfaccia
Curve forza-spostamento:cedimento progressivo (a) e subitaneo (b) dell’interfaccia
Curva forza-spostamento
0
2
4
6
8
10
12
14
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4
spost [mm]
forz
a [N
]
Pull-out prova 2
Curva forza-spostamento
0
2
4
6
8
10
12
14
16
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3
spost [mm]
forz
a [N
]
Pull-out prova 13
Curva (a): rottura progressiva dell’interfaccia, seguita da uno sfilamento completo
Curva (b): cedimento subitaneo dell’interfaccia, che precede un lento sfilamento
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 68
Sforzo di taglio all’interfaccia ISS o IFSS (Interfacial Shear Stress):
ld
FMAXISS
Curva globale forza massima di cedimento interfacciale-lunghezza di inglobamento
Curva finale sforzo medio di taglio di rottura all’interfaccia-lunghezza di
inglobamento
Forza massima-lunghezza inglobata
0
5
10
15
20
25
30
35
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11LINGL [mm]
FMAX [N]
Pull-out Resina-NiTiNOL
Sforzo medio-lunghezza inglobata
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
LINGL [mm]
sfo
rzo
med
io [
MP
a]
2,5 MPa
Interfaccia (NiTiNOL – materiale ospite)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 69
25 N 4,3 N
Rottura subitanea
Rottura subitanea
FO coating poly-imide FO coating acrilico
R=64MPa R=11MPa
Interfaccia (Fibre ottiche – materiale ospite)
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 70
Ruota di reazione
Supporto
Applicazioni Mediante realizzazione dimostratoritecnologici
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 71
Applicazioni Supporto ruota reazione satellite HIPSEO
Smorzatore passivo esterno
Smorzatore attivi PZT inglobati nel
supporto
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 72
Applicazioni Supporto ruota reazione satellite HIPSEO
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 73
Applicazioni Supporto ruota reazione satellite HIPSEO
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 74
Interfaccia con EXPA
Bersaglio
camera
Motori elettrici
Applicazioni Manipolatore flessibile per esperimento su EXPA della stazione spaziale internazionale
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 75
Prestazioni migliorano con controllo attivo
Sensori FBGS
Attuatori PZT
Applicazioni Manipolatore flessibile per esperimento su EXPA della stazione spaziale internazionale
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 76
Monitoraggio strutturale pale di elicotteroApplicazioni
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 77
Sensori FBGS inglobati nel longherone e nel bordo d’uscita
Monitoraggio strutturale pale di elicotteroApplicazioni
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 78
Monitoraggio strutturale pale di elicotteroApplicazioni
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 79
Applicazioni Monitoraggio ciclo produttivo
Monitoraggio provino bordo d’uscita pala
Fase inglobamento Quick-Pack
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 80
Polimerizzazione Quick-Pack
Incollaggio talloni
Applicazioni Monitoraggio ciclo produttivo
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 81
-500
0
500
1000
1500
2000
FO liber
a
Tubetti
Inglo
b. FO
Vuoto
Polim. s
tart
Polim. m
ant.
Polim. e
nd
Rilass
amen
to Q
P
Inglo
b. QP
Inco
llaggio
sta
rt
Inco
llaggio
man
t.
Inco
llaggio
end
Mic
roep
silo
n
0
20
40
60
80
100
120
140
Tem
per
atu
ra [
°C]
Deformazioni
Temperatura
Andamento deformazioni – fasi di
lavorazione
Applicazioni Monitoraggio ciclo produttivo
Possibilità di valutare stress residui
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 82
Applicazioni Controllo di forma e attuazione mediante attuatori in NiTiNOL
In corso collaborazione FERRARI GS Controllo di forma paratie per apertura-chiusura prese di raffreddamento Attuatore per apertura portello carburante
L’idea è quella di avere attuazione sfruttando
le fonti di calore presenti sulla vettura
SMART STRUCTURES: Tipologie, Tecnologie ed Applicazioni
Milano – 12 dicembre 2007 83
Applicazioni Controllo di forma e attuazione mediante attuatori in NiTiNOL