Oleodinamica teoria avanzata

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Oleodinamica

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  • OLEODINAMICAOLEODINAMICAOLEODINAMICAOLEODINAMICA(e PNEUMATICA)(e PNEUMATICA)

    Prof. Ing. MASSIMO MILANIProf. Ing. MASSIMO MILANI

    Facolt di Ingegneria Sede di Reggio EmiliaFacolt di Ingegneria Sede di Reggio Emilia

    Dipartimento di Scienze e Metodi dellIngegneria

    Via Amendola, 2 Padiglione Morselli

    i ili42100 Reggio Emilia

    Tel. 0522 522 223 Mob. 331 6350514

    [email protected]

    OLEODINAMICA - 1

  • SVILUPPO DEL CORSO

    I t d i ll' l di iIntroduzione all'oleodinamicaPrincipali settori applicativi. Fluidi Idraulici Industriali.

    Fondamenti di Meccanica dei Fluidi. La simbologia UNI-ISO.

    Macchine Volumetriche Motrici ed OperatriciCilindrata, portata e potenza. Caratteristica stazionaria e diagramma di indicatore Rendimenti volumetrico idrodiagramma di indicatore. Rendimenti volumetrico, idro-

    meccanico e totale. Architettura delle principali unit motrici ed operatrici

    Modelli teorico-numerici per la scelta ed il progetto delle hi l i hmacchine volumetriche

    Valvole di RegolazionegComponenti On-Off e proporzionali. Caratteristiche di

    funzionamento stazionarie. Distributori On-Off e proporzionali. Curve di metering. Forze agenti sugli elementi

    mobili delle valvole

    OLEODINAMICA - 2

    mobili delle valvole

    Modelli di calcolo per la progettazione dei componenti

  • Dispense a cura del Docente

    BIBLIOGRAFIA

    R. Paoluzzi, G.L. Zarotti Oleodinamica 2004

    Quaderni Tematici del CEMOTER-CNR:G. Luca Zarotti Circuiti Oleodinamici 1997G Luca Zarotti Fluidi Oleodinamici 1998G. Luca Zarotti Fluidi Oleodinamici 1998G. Luca Zarotti Oleodinamica Termica 2000G. Luca Zarotti Trasmissioni Idrostatiche 2003

    N. Nervegna Oleodinamica e Pneumatica Vol. 1, 2,3 Politeko (TO), 2003.(TO), 2003.

    OBIETTIVO FORMATIVOFornire le conoscenze di base per la comprensione del

    funzionamento e per la progettazione di massima di macchine e componenti oleodinamici

    ESAMEESAME

    Iscrizione e Verbalizzazione on-line

    Test Scritto (2 ore)

    M l d 25 M M l d 08 A il

    OLEODINAMICA - 3

    Mercoled 25 Marzo Mercoled 08 Aprile

    Mercoled 15 Aprile

  • FLUID POWER (OLEODINAMICA)

    l d l ( l ) tecnologia interdisciplinare (meccanica + elettronica)

    trasmissione e modulazione della potenza

    fluido incomprimibile come vettore fluido incomprimibile come vettore

    acqua, olio minerale, liquidi sintetici

    Settori Applicativi

    OLEODINAMICA - 4

  • SISTEMI SISTEMI OLEODINAMICIOLEODINAMICI

    in ininM

    in in

    MP

    F v=

    inH in inP Q p=

    outP Q p= 1

    2

    out outout MP

    H out outP Q p

    outM

    TOT 1 2 3i

    P = = 3

    OLEODINAMICA - 5

    out outoutM

    out out

    PF v

    = TOT 1 2 3in

    MP

  • Il processo di trasferimento contiene tre elementi logici (blocchi costitutivi)

    Utilizzatore, che produce il servizio utile

    Trasformatore, che rende sorgente ed utilizzatore compatibili

    Supervisore, organo decisionale che scambia informazioni con trasformatore ed utilizzatore

    Ogni blocco costitutivo presente tra sorgente e pozzo, ad

    OLEODINAMICA - 6

    Og b occo cost tut vo p ese te t a so ge te e po o, adeccezione dellutilizzatore, dissipa energia (potenza),

    trasferendola virtualmente al pozzo

  • TRASMISSIONI DI POTENZA

    La formulazione generale dei problemi energetici legati allottenimento di un dato servizio utile indipendente dal campo applicativo

    L i l i d i bl i ti i l tiLa risoluzione dei problemi energetici legati allottenimento di un dato servizio utile invece particolare, e fortemente dipendente dal campo applicativo

    Trasmissioni di Potenza Meccaniche e Oleodinamiche

    Sorgente di Energia = riserva di combustibile liquido

    = rete di distribuzione elettrica= rete di distribuzione elettrica

    Utilizzatore = insieme di organi meccanici

    a comando/controllo elettro-idraulico

    Trasformatore Meccanico e Oleodinamico

    Deve rendere disponibile potenza meccanica ricevendo in ingresso potenza elettrica o chimica

    OLEODINAMICA - 7

  • Trasformatore Meccanico e Oleodinamico

    Presenta una struttura composta da due parti distinte chePresenta una struttura composta da due parti distinte, che collaborano per realizzare le funzioni proprie del

    trasformatore (adattamento tra potenza prelevata dalla sorgente e potenza richiesta dallutilizzatore)

    Motore

    Riceve potenza elettrica o chimica fornisce potenzachimica, fornisce potenza

    meccanica

    Realizza ladattamento qualitativo primario, fornendo potenza ad un albero rotantepotenza ad un albero rotante

    TrasmissioneTrasmissione

    Riceve e fornisce potenza meccanica

    Realizza ladattamento qualitativo secondario, risolvendo le incompatibilit tra funzionamento del

    OLEODINAMICA - 8

    so ve do e co pat b t t a u o a e to demotore e necessit dellutilizzatore

  • Classificazione delle Trasmissioni

    E consuetudine identificare due parti logiche distinte

    Blocco (o sottosistema) di Potenza

    Risulta interessato dalla potenza fornita dal motore e la adatta alle richieste dellutilizzatore

    OLEODINAMICA - 9

  • Blocco (o sottosistema) di Controllo( )

    (o di Regolazione)

    Interagisce con il supervisore ed interviene sulle tipologie di adattamento realizzate dal blocco di potenza

    OLEODINAMICA - 10

  • SISTEMI OLEODINAMICISISTEMI OLEODINAMICI

    OLEODINAMICA - 11

  • ANALISI DEI COMPONENTI OLEODINAMICI

    Descrivere qualitativamente i collegamenti esistenti tra i diversi componenti e/o sottosistemi costituenti

    Descrivere quantitativamente linterazione tra tali componenti e/o sottosistemi

    1 Analisi Qualitativa1. Analisi Qualitativa

    Realizzare un modello del contenuto funzionale del sistema

    Comunicare e documentare in forma organica e comprensibile

    P l i f i i l li i tit tiPreparare le informazioni per lanalisi quantitativa

    2. Analisi Quantitativa

    Generare e risolvere un modello matematico del componente

    Caratterizzarne realisticamente il comportamento

    Prevederne la risposta

    OLEODINAMICA - 12

  • UNI-ISO 1219 Parte ITrasmissioni idrauliche e pneumatiche, simboli

    grafici e schemi dei circuiti

    SCOPO

    stabilire i principi per limpiego dei simboli

    definire i simboli fondamentali

    fissare le regole per la disposizione dei simboli funzionali

    definire le regole di combinazione dei simbolig

    Teoricamente, seguendo le regole della norma, chi costruisce il circuito e chi lo interpreta ha lo

    OLEODINAMICA - 13

    stesso grado di comprensione

  • 9I simboli standardizzati sono utilizzati per rappresentare i9I simboli standardizzati sono utilizzati per rappresentare i componenti oleodinamici ed i loro collegamenti

    9I simboli standardizzati esprimono una funzione, una modalit di funzionamento o di collegamento con lesterno

    9Ogni componente sempre funzionalmente rappresentabile

    9Ogni simbolo esprime la funzionalit del componente in condizioni di funzionamento normale, cio in posizione dicondizioni di funzionamento normale, cio in posizione di riposo o neutra

    9Non rappresentano come realizzato costruttivamente un determinato componente, n le sue dimensioni

    9Lunione di pi simboli a formare un circuito esprime la funzionalit del circuito, non mai indice di layout fisico

    9Un simbolo complesso esprime una funzione complessa, data dalla somma delle funzioni che esprimono i simbolidata dalla somma delle funzioni che esprimono i simboli fondamentali e funzionali che lo compongono

    9Nei casi particolarmente complessi vengono rappresentati solo i collegamenti fondamentali per il funzionamento del componente

    OLEODINAMICA - 14

    componente

  • 9Linea di potenza idraulicaLINEA CONTINUA9Linea di potenza idraulica9Linea di comando elettrico

    LINEA A TRATTI

    9Linea di drenaggio (se trasmetto Q)9Linea di pilotaggio (se trasmetto p per comandare un componente)9Setto filtrante9Posizione transitoria assunta da un componente9Posizione transitoria assunta da un componente

    LINEA TRATTO - PUNTO

    9Serve a racchiudere pi simboli in un solo blocco

    LINEA DOPPIA CONTINUA

    9Rappresenta una connessione meccanica (albero, leva, stelo di pistone)

    9Verso del moto del fluido

    OLEODINAMICA - 15

    9Verso dellenergia trasmessa

  • 9Unit di conversione dellenergia9Angolo di rotazione illimitato 9Strumento di misura9Motore, pompa, compressore

    9Sfera nelle valvole di non ritorno9Connessione meccanica a rotella

    9Unit di conversione dellenergia9Angolo di rotazione limitato9Angolo di rotazione limitato

    9Componenti di regolazione9Stato di funzionamento

    9Condizionamento del fluido9Filtri, scambiatori di calore

    OLEODINAMICA - 16

    Stato di funzionamento

    9Motore non elettrico (m.e.a.)Filtri, scambiatori di calore

    9Separatori, lubrificatori

  • 9Cilindro, valvola (l1
  • COME COMPORRE I SIMBOLI ???Pompa Macchina volumetrica operatrice

    Trascinata da un motore primo

    Albero rotante a corsa angolare infinita

    Elabora un fluido incompimibile

    Aspira fluido da una linea di bassa pressione (Aspirazione)

    Indirizza fluido ad una linea di alta pressione (Mandata)

    Incrementa lenergia di pressione dellunit di massa di fluido

    l b i (i l ) di d d llElabora una portata in massa (in volume) dipendente dalla cilindrata, dal regime di rotazione dellalbero, dalla differenza

    di pressione tra aspirazione e mandata e dalla temperatura

    OLEODINAMICA - 18

    UnidirezionaleCilindrata Fissa

    BidirezionaleCilindrata Fissa

    BidirezionaleCilindrata Variabile

  • COME COMPORRE I SIMBOLI ???

    Motore Idraulico

    Unidirezionale, Cilindrata Fissa

    Unidirezionale, Cilindrata Variabile

    Bidirezionale, Cilindrata Fissa

    Martinetto

    Singolo Effetto

    Doppio Effetto a Stelo Passante

    OLEODINAMICA - 19

    Doppio Effetto ad Area Differenziale

  • COMANDOAzione esercitata, anche a seguito di un input esterno, su un Azione esercitata, anche a seguito di un input esterno, su un , g p ,, g p ,

    componente di regolazione per modificarne lo stato di funzionamentocomponente di regolazione per modificarne lo stato di funzionamento

    Esemplificato dalla forza esercitata dal sistema di comando ideato per Esemplificato dalla forza esercitata dal sistema di comando ideato per completare lazione nella direzione volutacompletare lazione nella direzione voluta

    Tipologie di ComandoTipologie di Comando

    AutomaticoAutomatico Meccanico = molla, rotella, spintoreMeccanico = molla, rotella, spintore

    Idraulico = pressione pilotaIdraulico = pressione pilotap pp p

    Elettrico = proximity, trigger, Elettrico = proximity, trigger,

    Da UtenteDa Utente Manuale = leva, pulsante, pedale, Manuale = leva, pulsante, pedale,

    (Meccanico)(Meccanico)

    Idraulico = stadio pilotaIdraulico = stadio pilota

    Elettrico = solenoide, motore p.p.Elettrico = solenoide, motore p.p.

    STATO di FUNZIONAMENTOCondizione di lavoro di un componente di regolazione che,

    ottenuta mediante un comando automatico o proveniente da utente,

    OLEODINAMICA - 20

    pintroduce nel sistema idraulico la regolazione corrispondente ad

    una delle funzioni proprie del componente di comando

  • GenericoMANUALI

    Pulsante in spinta

    Pulsante in tiro

    Pulsante in spinta e tiro

    a leva Pedale semplice

    Pedale a doppio effetto

    MECCANICI

    P l t

    ELETTRICI

    Solenoide

    Pulsante a corsa variabile

    Pulsante semplice

    Solenoide in spinta

    Solenoide in spinta e tirocorsa variabile

    Molla

    spinta e tiro

    Motore Elettrico

    OLEODINAMICA - 21

    Rotellae co

  • PILOTAGGIO

    STADIO PILOTA

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  • COMPONENTI DI REGOLAZIONE9Funzionalmente rappresentati da un numero di quadrati adiacenti pari agli pp q p g

    stati di funzionamento di riferimento

    9Disegnati nella condizione di normale funzionamento, cio in quella posizione di regolazione assunta quando al componente no risultino applicati

    comandi da utente

    9C ll i ll di b h i i b i di li di9Collegati allesterno mediante bocche, cio tratti brevi di linea di potenza che rappresentano le possibili vie di flusso allinterno del componente

    9Possono essere rappresentati anche da un rettangolo9Le posizioni intermedie di passaggio possono essere rappresentate da una

    posizione in linea tratteggiataposizione in linea tratteggiata

    9Se il componente a stati discreti (on/off), ogni quadrato rappresenta uno stato di funzionamento possibile

    9Se il componente proporzionale, gli stati di funzionamento sono tutti quelli compresi tra gli stati di riferimento (infiniti)q p g ( )

    9Il simbolo di un componente di regolazione proporzionale presenta due linee parallele al lato maggiore del rettangolo formato dai quadrati

    rappresentativi gli stati di funzionamento di riferimento

    OLEODINAMICA - 23

  • esempi

    OLEODINAMICA - 24

  • = =

    == =

    =

    =

    = =

    OLEODINAMICA - 25

  • COMPONENTI DI CONDIZIONAMENTO

    Filtro

    Riscaldatore RefrigeratoreRegolatore di T

    STRUMENTI DI MISURA

    n

    T pp

    M

    Q Q (t) V (t)

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  • LETTURA E COMPRENSIONE

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  • LETTURA E COMPRENSIONE

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  • LETTURA E COMPRENSIONECOMPRENSIONE

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  • LETTURA E COMPRENSIONECOMPRENSIONE

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  • LETTURA E COMPRENSIONE

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  • LETTURA E COMPRENSIONE

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  • LETTURA ELETTURA E COMPRENSIONE

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  • LETTURA E COMPRENSIONECOMPRENSIONE

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  • LETTURA E COMPRENSIONE

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  • LETTURA E COMPRENSIONE

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  • LETTURA E COMPRENSIONE

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  • LETTURA ELETTURA E COMPRENSIONE

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  • LETTURA E COMPRENSIONE

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  • LETTURA E COMPRENSIONE

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  • LETTURA E COMPRENSIONE

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  • FLUIDI IDRAULICI

    INDUSTRIALI

    Fluidi Ol id li iOleoidraulici

    Oli Minerali FluidiOli Minerali

    Fluidi Fire Resistant

    Fluidi sintetici

    OLEODINAMICA - 42

  • Possibile Classificazione1) Oli minerali: di derivazione petrolifera, coprono

    al momento gran parte delle applicazioni

    2) Fluidi resistenti alla fiamma: (in inglese fire resistant) di origine prevalentemente non petrolifera e presenti in applicazioni a rischio di incendio (aeromobili civili miniere alcuniincendio (aeromobili civili, miniere, alcuni processi industriali)

    3) Fluidi sintetici: derivati essenzialmente da manipolazioni chimiche tendenti a mettere amanipolazioni chimiche tendenti a mettere a disposizione prodotti con caratteristiche ottimizzate in funzione di particolari requisiti

    Altre classificazioni possibili in base a: campo di applicazione (mobile, industriale, aeronautico,

    i ) il ti di i i t

    OLEODINAMICA - 43

    marino, ecc.), oppure il tipo di impianto

  • Oli MineraliCodici IdentificativiCodici Identificativi

    Rif. ISO 6743-4

    Gerarchia Sequenziale

    1) HH caratteristiche di base)

    2) HL HH + additivi antiruggine e antiossidazione

    3) HR HL + additivi V.I. improvers

    4) HM (HLP) HL + additivi antiusura4) HM (HLP) HL + additivi antiusura

    5) HV HM + additivi V.I. improvers

    OLEODINAMICA - 44

    6) HG HM + additivi stick-slip effect reducers

  • FireFire Resistant

    Fluids

    Codice di identificazione generico HF

    Classificazione convenzionale, no indicazione gerarchica

    Quattro categorie di primo livello, due sottocategorie

    Principali raccomandazioni per il loro impiego: ISO 7745Principali raccomandazioni per il loro impiego: ISO 7745

    Terminologia gergale HWBF (high water based fluids)HWCF (high water content fluids)

    OLEODINAMICA - 45

    microemulsioni, microdispersioni,fluidi 95/5, fluidi 90/10

  • Fire Resistant

    Fluids

    1) HFA contengono almeno l80% di acqua HFA-E emulsioni di olio in acqua + additivi antiusura HFAS soluzioni chimiche in acquaHFAS soluzioni chimiche in acqua

    2) HFB emulsioni di acqua in olio (emulsioni invertite), 40% di acqua minimo

    3) HFC soluzioni di glicoli in acqua (35 60% di acqua) + additivi per migliorare la viscosit

    4) HFD prodotti sintetici senza acqua HFDR esteri fosforici HFDS idrocarburi clorurati HFDT miscele dei precedenti

    OLEODINAMICA - 46

    HFDT miscele dei precedentiHFDU altri prodotti di sintesi

  • Fluidi Sintetici1. Codice Identificativo norma ISO HS

    (senza riferimento a fluidi specifici)

    2 Fi li ti d li i i ti l i ( d lt t t )2. Finalizzati ad applicazioni particolari (ad alta temperatura)

    3. Disponibilit e Potenzialit in continuo aggiornamento

    4. Fluidi Siliconici Esteri silicati Esteri di Polialcool (polyol ester)(polyol ester)

    Fluidi Ecologici

    1. Meno aggressivi verso lambiente

    2. Caratterizzati da unelevata Biodegradabilit

    3. Fluidi Sintetici Poliglicoli HPGEsteri HE

    4. Oli Vegetali HTG(di ravizzone e di girasole)

    OLEODINAMICA - 47

    ( g )

  • Additivi9 Tutti i fluidi oleoidraulici sono composti da una base e da

    additivi (fino al 20%)

    9 Gli dditi i i di id i d t i9 Gli additivi si possono dividere in due categorie

    quelli che modificano le propriet ingegneristiche della base (antiossidanti, anticorrosivi, antiruggine, )

    quelli che modificano le propriet fisiche della base (indice di viscosit, punto di scorrimento, schiumosit, usura, )

    9 Lazione degli additivi un meccanismo complesso, perch la loro efficacia non assoluta ma legata al tipo di base e agli altri additivi presenti

    9 Gli additivi degradano rapidamente se il fluido sottoposto a radiazioni nucleari

    OLEODINAMICA - 48

  • Acqua9 Loleodinamica nata con lacqua (pressa di Bremah,

    brevettata nel 1795) e con lacqua cresciuta fino agli albori del secolo presente, quando iniziata la di ibili d li li i lidisponibilit degli oli minerali

    9 Lutilizzo dellacqua , oggi, confinato in applicazioni particolari sistemi con capacit grandissime (50000particolari sistemi con capacit grandissime (50000-100000 litri) sistemi con trafilamenti esterni molto consistenti sistemi con fluido a perdere sistemi di prova per esplosione sistemi con resistenza alla fiamma assoluta e basso costo

    9 Gli anni 90 hanno segnato un momento di ripresa della proposta dellacqua come fluido per impieghi pi generali (serie Nessie della Danfoss)

    9 Oggi per acqua si intende pura e semplice acqua di bi tt (t t l i dditi

    OLEODINAMICA - 49

    rubinetto (tap water, al massimo con un additivo anticongelante approvato dalla FDA)

  • VantaggiVantaggi dellimpiego dellacqua in oleodinamica1) disponibilit ampia e a basso costo (anche se si deve tenere1) disponibilit ampia e a basso costo (anche se si deve tenere conto della variabilit di alcune caratteristiche, tra cui per esempio la durezza)

    2) sicurezza assoluta rispetto al rischio incendio, che rende lacqua lunico fluido (insieme alle emulsioni HFAE)l acqua l unico fluido (insieme alle emulsioni HFAE) veramente non infiammabile

    3) compatibilit assoluta rispetto allambiente, comprendendo in questultimo termine anche i materiali e i prodotti lavorati

    i i ( i i i li d i li )o movimentati (esempio tipico lindustria alimentare)

    SvantaggiSvantaggi dellimpiego dellacqua in oleodinamicaSvantaggiSvantaggi dell impiego dell acqua in oleodinamica1) necessit di progettare componenti totalmente nuovi, quindi costosi e con prestazioni limitate

    2) scarsa capacit lubrificante) p

    3) ridotta viscosit che porta ad elevate perdite volumetriche soprattutto nelle unit di generazione della potenza oleoidraulica

    OLEODINAMICA - 50

  • Viscosit Dinamica

    Legge di Newton (1687)Legge di Newton (1687)

    Dinamica

    =

    ss

    = tensione tangenziale sviluppata nel fluido tensione tangenziale sviluppata nel fluidos = gradiente di velocit in direzione perpendicolare al moto

    Classificazione dei fluidi oleoidraulici in base alla viscosit

    Fluidi Newtoniani La viscosit dinamica indipendente dal gradiente di velocit s

    Fluidi non Newtoniani Presentano una dipendenza pi o meno Presentano una dipendenza pi o meno l d ll i it di il d ll i it di i ddcomplessa della viscosit dinamica complessa della viscosit dinamica da da

    s ed eventualmente dal tempos ed eventualmente dal tempograssi, vernici, inchiostri, sostanza alimentari (latte, maionese,), cemento

    In oleodinamica: emulsioni invertite e alcuni fluidi sintetici Entrambi hanno

    OLEODINAMICA - 51

    In oleodinamica: emulsioni invertite e alcuni fluidi sintetici. Entrambi hanno un comportamento di tipo pseudoplastico

  • Fluidi non NewtonianiClassificazione in base alla dipendenza da s:Classificazione in base alla dipendenza da s:

    1) Fluidi plastici: n0 = + a s 1n a = costante avente dimensioni opportune

    Se n = 1 fluidi di Bingham

    Viscosit apparente aCoefficiente angolare della congiungente il punto P e lorigine

    OLEODINAMICA - 52

    Per i fluidi plastici diminuisce al crescere di s

  • 2) Fluidi Pseudoplastici n = a s 1n a = costante avente dimensioni opportune

    3) Fluidi Dilatanti

    a costante avente dimensioni opportune

    La viscosit apparente a aumenta al crescere di s

    In presenza di elevati gradienti di velocit, alcuni fluidi dilatanti tendono addirittura a solidificare

    (viscosit infinita)

    OLEODINAMICA - 53

  • Fluidi non NewtonianiClassificazione in base alla dipendenza dal tempoClassificazione in base alla dipendenza dal tempo

    1) Fluidi thixotropici (in genere pseudoplastici), nei quali la viscosit apparente diminuisce nel tempo quando sono soggetti ad un valore costante di s

    2) Fluidi reopectici (in genere dilatanti), nei quali avviene il fenomeno opposto. Sia in questo caso che nel precedente, si tratta in genere di una sensibilit

    ibil ( i )reversibile (senza memoria)

    3) Fluidi viscoelastici si comportano come newtoniani ad eccezione del caso in cui siano sottoposti a grandiad eccezione del caso in cui siano sottoposti a grandi valori di s in tempi molto brevi, nel qual caso manifestano caratteristiche di elasticit

    OLEODINAMICA - 54

  • Viscosimetro RotativoRotativo

    1

    2

    2

    Rs =R R

    12R R

    2

    T=2 R h

    12 R h Sfrutta lazione di trascinamento esercitata da un equipaggio rotante

    su un equipaggio fisso collegato a un elemento di reazione

    Nellintercapedine applicabile la legge di Newton

    (nellipotesi che lo spessore del meato sia molto piccolo rispetto al valor medio dei raggi)

    ( )2 121 22

    = = T R R

    = c Ts R R h

    OLEODINAMICA - 55

    c = coefficiente caratteristico dello strumento usato

  • Vi i tViscosimetro Industriale

    L di P i illLegge di Poiseuille

    Moto Stazionario

    Efflusso Isotermo

    1 4 eth2D dh g d dt = 0 0

    4 128h h L 4 = = = e eg d t c th2 0

    1

    32 ln e ehL D

    hc = coefficiente caratteristico dello strumento usato

    OLEODINAMICA - 56

    Impreciso per valori ridotti di viscosit

  • 195

    Viscosimetro Saybolt Relazioni corrette

    195[ ] 0.226cSt SUSSUS

    =

    135[ ] 0 220cSt SUS

    32 100SUS

    100SUS >

    SUS = Saybolt Universal Seconds

    [ ] 0.220cSt SUSSUS

    = 100SUS >

    Viscosimetro Engler

    Grado Engler E rapporto tra il tempo di efflusso di 200 cm3del fluido in esame e quello di un ugualedel fluido in esame e quello di un uguale volume di acqua a 20 C

    Per trasformazioni precise, sono disponibili appositesono disponibili apposite

    tabelle di conversione

    Nei viscosimetri moderni, tali trasformazioni sono gestite

    OLEODINAMICA - 57

    direttamente via software

  • Dipendenza della viscosit dalla temperaturap

    ( )( ) ( )log log log 273k A t B + = + +Formula di Walther1.5 cSt

    9 lid i i l fl idi di i i lif9 Valida principalmente per fluidi di origine petrolifera9 k in genere assunta pari a 0.69 A e B dipendono dal fluido in esame9 La formula tende a cadere in difetto alle temperature estreme

    Diagrammi ASTM9 DTE = produzione Mobil

    9 AWS = serie Hypsin Castrol

    OLEODINAMICA - 58

    9 I valori assoluti cos bassi costituiscono un ostacolo formidabile alluso dellacqua come fluido di lavoro

  • Indice di viscosit VI9 Definita da Dean e Davis nel 19299 A un olio paraffinico, che dimostrava scarsa sensibilit alla temperatura,

    fu attribuito un VI pari a 100

    9 A un olio naftenico, che dimostrava notevole sensibilit alla temperatura, fu attribuito un VI pari a 0p

    9 Qualsiasi altro fluido fu considerato rappresentabile da una miscela equivalente dei due fluidi di riferimento

    L U 100L UVIL H

    =

    L = viscosit a 38 C di un olio VI0 avente viscosit pari a quella del fluido in esame a 100 C

    U = viscosit del fluido in esame a 38 C

    OLEODINAMICA - 59

    H = viscosit a 38 C di un olio VI100 avente viscosit pari a quella del fluido in esame a 100 C

  • 9 Basato su una definizione arbitraria9 N i t dditi

    VI ??9 Non una propriet additiva9 Ha significato fino al livello di 1009 Spesso si parla di VI pari a 140-160

    scala VIE (VI extended)

    9 Nella documentazione tecnica riferita al VI si osserva una frequente alternanza fra misure di temperatura in gradi Celsiuse Farenheit (preferiti soprattutto dalle fonti statunitensi)

    Dipendenza della viscosit dalla pressione

    9 La dipendenza opposta rispetto alla temperatura

    9 Il coefficiente p0 dipende dal fluido e dalla temperatura40 MP t 20 C (t t ) p

    OLEODINAMICA - 60

    p0 = 40 MPa per t = 20 C (t = tamb)

    p0 = 65 MPa per t = 100 C0

    0

    pp

    p e= =

  • Densit ( ) ( )0 1 21 1b t = + + + 0 = massa volumica a pressione ambiente ed a 0 Cb = costante caratteristica

    1 e 2 = gruppi adimensionali che dipendono dalla pressionet = temperatura in C

    Fluido (kg/m3)Olio minerale 870 900

    Acqua 1000

    Acq a/glicol 1060Acqua/glicol 1060

    Acqua/olio emulsionabile 920-940

    Olio a base vegetale 930

    Idrocarburi clorurati 1400

    i f f i i

    OLEODINAMICA - 61

    esteri fosforici 1150

    siliconi 930-1030

  • Bulk Modulus

    0

    0= s

    VB (secante) V Vp

    =

    tVB (tangente) Vp p2

    ,t sB c=

    OLEODINAMICA - 62

  • 204 t+

    Stime di B basate sul legame Bs-

    ( ) 4 435, 1.30 0.15 log 10 5.6s iB p+= + + ( ) 204 417, 1.57 0.15 log 10 5.6

    t

    s sB p+= + +

    = viscosit cinematica in cSt a 20 Ct = temperatura in C; p = pressione in bar

    Il caso dellacqua

    9 Scala di B espressa in [x 102 bar]

    9 Scala di t espressa in [C]

    9 B assume valori maggiori rispetto agli oli minerali

    OLEODINAMICA - 63

    9 Sensibilit particolare alla temperatura

  • Bulk Modulus Effetti o BEffettivo Be

    Bt = bulk tangente del fluido

    11 1 11 g g

    V V = + +

    Ba = bulk dellaria

    e f f a tB V V B B

    = = a

    a a aa

    pB V k pV

    = = =

    ka a

    ka a k

    aa

    p C Vp V C CV

    p( )1ka a

    a

    p C k VV

    + =

    OLEODINAMICA - 64

  • 1/1 ke aB p

    +1) la massa di gas non varia

    1 1/1e a

    ttk

    a

    BBk p +

    = +

    VVg0 : volume occupato dal gas alla pressione

    0g

    f

    VV

    =g

    assoluta di 1 bar (volume normale)

    Be si riduce molto alle basse pressioni mentre tende allasintoto B alle alte pressionitende all asintoto Bt alle alte pressioni

    2) la massa di gas varia secondo la legge di Henry

    cb : coefficiente di Bunsen (pari a 0.09 per aria in olio minerale; pari a 0.02 per ari in acqua; pari a 0 05 i i

    1/

    1 1/

    1

    1

    ck

    e a

    c ttk

    B pBB

    k p +

    += +

    0.05 per aria in estere fosforico)

    B i B d l i l ti i / t d

    ak p

    ( )0,c bmax c p =

    OLEODINAMICA - 65

    Be raggiunge Bt quando la pressione relativa pari a /cb restando successivamente costante

  • 1 =

    15000tB bar=1.4k =

    OLI MINERALI

    Conducibilit termica = 0,130-0,136 W/(mK)Calore specifico c = 1,8 kJ/(kg K) t amb

    2,9 300C

    Tensione di vapore = 1/1000 dellacqua

    OLEODINAMICA - 66

    Tensione di vapore 1/1000 dell acqua(si cavita a notevoli depressioni)

  • Temperature Caratteristiche

    Autoignizione (AIT): minima temperatura alla quale si ottiene la fiamma senza innesco esterno.

    Fiamma (fire point): minima temperatura alla quale si ha d i di i d di l b i ilproduzione di vapore in grado di mantenere la combustione; il

    fluido si incendia a contatto con una fiamma libera; punto di fiamma del fluido.

    Scintilla (flash point): minima temperatura alla quale una sufficiente quantit di fluido evaporata in modo da formare con laria ambiente una miscela combustibile che si incendia a contatto con una fiamma libera; punto di fiamma dei vapori.

    Scorrimento (pour point): temperatura minima alla quale il liquidoScorrimento (pour point): temperatura minima alla quale il liquido ancora in grado di fluire.

    Solidificazione: temperatura alla quale il fluido non scorre pi per effetto della forza di gravit.

    Liquido fire -C flash -C AIT-COlio minerale 180 150 245Estere fosforico 330 310 610Id b l 400 380 650

    OLEODINAMICA - 67

    Idrocarb. clorurato 400 380 650Silicone 335 285 480

  • Vd dp dTB

    = EQUAZIONE

    DI STATOt ,TBDI STATO

    V

    p p

    1 1 vT v T

    = = pT

    d dp dTp T

    = +

    t ,T T

    1 1p

    =

    Fluido Tossicit Costo

    Olio minerale Bassa 100Olio vegetale Nessuna 250

    Poliglicoli Nessuna 350Esteri sintetici Nessuna 700Acqua in olio Bassa 200Acqua in olio Bassa 200Acqua glicol Bassa 400

    Idrocarburi clorurati Alta 700Esteri fosforici Alta 500

    OLEODINAMICA - 68

    Miscele esteri-cloruri Alta 600Siliconi Bassa

  • LEGGI FONDAMENTALI DELLAMECCANICA DEI FLUIDIMECCANICA DEI FLUIDI

    lo stato di un fluido in un punto (o in una regione) dello spazio viene definito in funzione di alcune

    variabili di riferimento:

    pressione, temperatura, densit

    se il fluido non in quiete, anche la variazione della q ,velocit e della direzione del moto nel tempo

    risultano necessarie

    le leggi fondamentali della meccanica dei fluidi possono essere convenientemente semplificate se riferite ad un volume di controllo, cio ad una

    porzione fissa dello spazio che

    1. ospita un fluido in stato di quiete o di moto

    2. risulta separata dallambiente mediante una superficie chiusa (detta di controllo)

    3 d di di i i l

    OLEODINAMICA - 69

    3. dotata di porte di comunicazione con lesterno

  • CONSERVAZIONE DELLA MASSA

    In assenza di reazioni nucleari, la materia in ingresso in un dato volume di controllo o esce dal volume stesso, o

    in esso si accumula

    La somma algebrica delle portate in massa scambiate dalLa somma algebrica delle portate in massa scambiate dal volume di controllo con lesterno deve eguagliare la variazione nel tempo della massa in esso contenuta

    ( ) Nd ( ) N i ii 1

    d V Qdt =

    =

    VOLUME

    out

    inin

    Portata in massa

    Positiva se entrante nel volume di controllo

    OLEODINAMICA - 70

    Negativa se uscente

  • Moto stazionario in un condotto

    1 1Q 2 2Q

    ( ) N 1 1 2 2i ii 1

    1 1 1 2 2 2

    Q Qd V 0 Q 0v A v Adt =

    = = = =

    1 21 2

    2 1

    1 2 2 1 21 2

    v Av A

    v A vA Av A v

    = = = = = 2 1 1 2 11 2

    1 21 2

    v A v

    v vA A

    = == M t t i i i b t iMoto non-stazionario in un serbatoio

    LSA

    ( ) SS S S S Sdd dLV A L Adt dt dtv A v A

    = + =

    1 1Q 2 2Q L 1 1 1 2 2 2v A v A=

    1 21 2

    S S

    L d dL A Av vdt dt A A + = = = =

    OLEODINAMICA - 71

    S 1 21 2

    1 2S S

    d dL A A0 v vdt dt A A

    = = = = =

  • dV d

    la condizione di conservazione della massa

    combinata con lequazione di stato

    N

    i ii 1

    dV dV Qdt dt =

    + =

    Vt ,T

    d dp dTB =

    VOLUME

    out

    iin

    in

    porta allEquazione di Continuit

    N

    V i ii 1

    t ,T

    dV 1 dp dTV Qdt B dt dt =

    + =

    OLEODINAMICA - 72

    t ,T

  • Equazione di Continuit N

    i V ii 1

    t ,T

    dV 1 dp dTV Qdt B dt dt =

    = + = N

    t ,TBdpV cost Q = = iN i 1i

    i 1 Nt ,Tt ,T

    ii 1

    V cost QdV V dp dt VT cost Q

    Bdt B dt dp dVQ 0dt V dt

    =

    =

    =

    = = = + = = =

    N

    ii 1N v

    v iNi 1

    ii 1

    v

    dT 1V cost Qdt VdV dTp cost V QdT 1 dVdt dt Q 0dt V dt

    =

    =

    =

    = = = = = =

    VOLUMEout in

    ( )

    3

    t ,T

    3

    T

    V 1000 mmB 1500 2000 MPa

    dp dV mm10,50,100,1000dt dt s

    = = = =

    ( )

    ( )

    0

    0

    t t 0T

    t

    4 3 2 1

    dpp p t tdt

    p 1 bar

    = + =

    OLEODINAMICA - 73

    ( ) 3N ii 1

    mmQ 25,75,200,500s=

    =( )4 3 2 10t 10 ,10 ,10 ,10 ,1 s =

  • EQUAZIONE DELLIMPULSOLa variazione della quantit di moto di unLa variazione della quantit di moto di un

    sistema di massa m uguaglia la sommatoria degli impulsi di tutte le forze ad esso applicate

    dQ FQ I F dt = = ii

    Q Fdt

    = iit

    Q I F dt = = Il contributo non stazionario, che sussiste quando la velocit varia nel tempo, porta alla definizione della forza necessaria p , p

    ad accelerare il sistema di massa m

    Il contributo stazionario, che sussiste quando la velocit non cambia nel tempo, pu a sua volta cambiare se la velocit

    risulta mutevole nello spaziorisulta mutevole nello spazio

    ( ) ( )ii

    d d dv dmm v F m v m vdt dt dt dt

    = = +

    Invece che alle forze agenti sul volume di controllo, lequazione dellimpulso pu essere riferita ai momenti che tali forze possono

    esercitare sulle superfici che delimitano il volume stesso

    In questo caso, si ha che la variazione del momento della quantit

    OLEODINAMICA - 74

    di moto di un sistema di massa m uguaglia la sommatoria dei momenti determinate da tutte le forze ad esso applicate

  • Si consideri il sistema fluido contenuto, allistante t, allinterno del tubo di flusso compreso tra le sezioni 1 e 2

    s = ascissa curvilinea di riferimento

    q = velocit media della corrente nella sezione A

    u = proiezione di q lungo lasse x

    = inclinazione di q rispetto ad uLa componente della quantit di moto lungo la direzione x del

    sistema di massa elementare ( A ds) vale2 2 2

    1 1 1

    S S x

    xS S x

    Q u A ds q cos A ds Q dx

    Q q A

    = = = =

    OLEODINAMICA - 75

  • La variazione nel tempo della componente lungo lasse x della quantit di moto pu essere dunque calcolata come:

    ( )21

    xx

    2 1x

    dQ d dQ dx Q x xdt dt dt

    = =

    ( )i 2 1dF Q x xd =

    Per cui la sommatoria delle forze applicate alla massa contenuta allinterno del volume di controllo vale:

    ( )( ) ( )

    i 2 1i

    2 1 2 1

    Qdt

    dQQ v v x xdt

    = +

    OLEODINAMICA - 76

  • CONSERVAZIONE DELLENERGIAdW

    1 2

    dm

    dWTH

    Vdm2

    dm1

    dWMz1z2

    ds1ds2

    Si consideri il generico sistema aperto formato da un volume di controllo e dalle sezioni di ingresso (1) e duscita (2)d co t o o e da e se o d g esso ( ) e d usc ta ( )

    (un sistema aperto quando risulta in grado di scambiare massa, lavoro e calore con lesterno)

    Si applichi il bilancio energetico al sistema nellintervallo temporale dt durante il quale

    1. la massa elementare dm1 affluita allinterno del sistema attraverso la sezione dingresso (1)

    2 t t l l t d

    OLEODINAMICA - 77

    2. contemporaneamente, la massa elementare dm2 defluita dal sistema attraverso la sezione duscita (2)

  • La massa dm1 per entrare nel sistema ha compiuto un lavoro di compressione pari a p1 A1 ds1

    La massa dm2, uscendo dal sistema, ha permesso al volume di controllo di espandersi, fornendo un lavoro pari a p2 A2 ds2

    Definiti:Definiti:

    dWM = lavoro meccanico compiuto, in dt, dal sistema sullesterno

    dWTH = energia termica introdotta, in dt, nel sistema dallesterno

    21

    TH M 1 1 1

    vdE dW dW dm g z u2

    = + + +

    Lequazione di bilancio energetico del sistema aperto porta a scrivere:

    TH M 1 1 1

    22

    2 2 2 1 1 1 2 2 2

    g2

    vdm g z u p A ds p A ds2

    + + +

    dE = variazione dellenergia interna totale del sistema aperto

    u = energia interna per unit di massa di fluido

    g z = energia potenziale di posizione per u m f

    OLEODINAMICA - 78

    g z energia potenziale di posizione per u. m. f.

    v2/2 = energia cinetica per u. m. f.

  • Considerato che: dm pA ds dV ; h u = = = +

    2 21 2

    TH M 1 1 1 2 2 2

    v vdE dW dW dm g z h dm g z h = + + + + +

    I Principio della Termodinamica

    (applicato ad un sistema aperto)

    TH M 1 1 1 2 2 2dE dW dW dm g z h dm g z h2 2+ + + + +

    In condizioni stazionarie, il contenuto energetico e la massa del sistema devono rimanere costanti (dE = 0, dm1 = dm2 = dm)

    2 2TH M 1 2

    1 1 2 2

    2 22 1

    2 2 1 1 TH M

    dE dW dW v vg z h g z h 0dm dm dm 2 2

    v vg z h g z h Q L

    = + + + + + = + + + + = 2 2 1 1 TH Mg g Q2 2 Il I Principio della Termodinamica pu quindi essere espresso nella

    forma normalmente nota come lequazione generalizzata del equazione generalizzata del moto dei fluidi in forma termicamoto dei fluidi in forma termica (o termodinamica)( )

    Tale equazione, che coinvolge energie specifiche (J/kg), indica come, tra le due sezioni di comunicazione con lesterno di un

    sistema aperto, la somma degli incrementi dellenergia cinetica, dellenergia potenziale di posizione e dellentalpia del fluido deve

    OLEODINAMICA - 79

    eguagliare la sommatoria del calore fornito al sistema dallesterno e del lavoro compiuto dal sistema sullesterno

  • In forma differenziale, lequazione del moto dei fluidi in forma termica pu essere scritta come:

    M THv dv g dz dh dL dQ + + + =Unaltra espressione, di grande utilit pratica, che pu essere

    associata allequazione di conservazione dellenergia applicata a i i i i i di i i i i sistemi aperti operanti in condizioni stazionarie, nota come

    equazione generalizzata del moto dei fluidi in forma meccanicaequazione generalizzata del moto dei fluidi in forma meccanica

    M

    dpv dv g dz dR dL 0 + + + + =s s

    s

    TH TH

    dh du p dv v dp dpdh dqdq du p dv

    dpdq dQ dR dh dQ dR

    = + + = += + = + = + +

    Se si esamina il moto di un fluido non viscoso (R = 0), incomprimibile

    ( costante), in moto stazionario tra le sezioni di ingresso ed uscita di un sistema aperto meccanicamente isolato (L = 0)

    2 2 ( )2 22 1 2 12 12

    dp v v p pv dv g dz 0 g z z 02

    v p

    + + = + + =

    E i di B illi

    OLEODINAMICA - 80

    v pg z cost2

    + + = Equazione di Bernouilli

  • Moto LaminareTeoria di Hagen-PoiseuilleIpotesi:p

    flusso laminare

    condizioni isoterme

    fluido incomprimibile ( )2 21 pu r r = fluido incomprimibile fluido Newtoniano

    non c moto relativo tra le particelle di fluido e le pareti

    ( )04u r rx=

    Nikuradse

    Risultati sperimentali Moto Turbolento

    Ipotesi:

    flusso turbolento

    fluido incomprimibile

    caso isotermo

    2

    Qcost v ==

    OLEODINAMICA - 81

    20

    cost v r

  • Flusso attraverso orificiConsideriamo il flusso da un serbatoio (1), alla pressione p1, ( ) p p1

    dove la velocit trascurabile, attraverso un orificio (2), avente sezione A2. collegaqto ad un ambiente a pressione p2 < p1

    Applicando lEq. di Bernouilli tra monte e valle dellorificio:2 2 ( )21 2 2 1 2p p v 2v p p2= + =

    Sotto le ipotesi che rendono applicabile lEq. di Bernouilli (efflusso stazionario ed isotermo di un fluido incomprimibile ed

    ( ) ( )2 2 2 1 2 2 1 22Q A v A p p A 2 p p = = =

    (efflusso stazionario ed isotermo di un fluido incomprimibile ed non viscoso) la portata in massa che fluisce attraverso lorificio

    pu quindi essere espressa come:

    Tenuto conto delle dissipazioni conseguenti alle perdite di carico di imbocco ed alle dissipazioni viscose, la sezione di passaggio

    viene convenzionalmente ridotta:A A C C A C A

    ( )2 EQ V D 2 D 0

    V

    D D

    A A C C A C AC coeff . di velocit 0.96 1.00C C Re,forma, x coeff . d 'efflusso

    = = = = = =

    2

    OLEODINAMICA - 82

    ( )D 0 1 22Q C A p p=

  • Analogia Elettro-Idraulica

    V Q i p V Q i Con riferimento allefflusso isotermo di un fluido

    incomprimibile, lequazione di continuit applicata ad un generico volume si riduce allapplicazione di una legge nodale:

    1 2 ... nn

    Q Q Q Q

    Q

    = + + +

    QQ3Q2

    10i

    iQ

    ==

    Q1

    Per le pressioni si ha CB

    0AB BC CD DAp p p p + + + =

    A D1

    0

    0

    AB BC CD DAn

    ii

    p p p p

    p=

    + + + =

    OLEODINAMICA - 83

  • Componenti di Regolazione = Componenti Dissipativi

    Elemento Passivo Strozzatore Fisso o Variabile

    2

    D

    2K C A=

    Turbolento D2Q sgn p C A p=

    Q K p

    =

    Q H p= Laminare

    Serie ParalleloeqQ K p=

    eq 2 2 2eq 1 2

    1 1 1K :K K K

    = +

    eq eq 1 2K : K K K= +

    OLEODINAMICA - 84

    2 2 2eq 1 n

    1 1 1: ...K K K

    = + + ( )q q

    eq 1 n: K K ... K= + +

  • Macchine Volumetriche Operatrici 1

    POMPE A PISTONI ASSIALI

    Introduzione

    Caratteristiche di FunzionamentoGrado di irregolaritRegolazione della CilindrataComportamento StazionarioCriteri di Progettazione

  • Macchine Volumetriche Operatrici 2

    principio di funzionamento

    PMS PMI

    c

    l r2pD4

    =

    Macchine Volumetriche Alternative

    Manovellismo di spinta

    Distribuzione a valvole

    Distribuzione con disco di distribuzione

    A Corpo Inclinato Bent Axis

    A Piastra Inclinata Swash Plate

  • Macchine Volumetriche Operatrici 3

    macchine volumetriche alternative Diagramma di Indicatore

    ( ) ( )LIM MAX MIN MAX MININD

    INDLIMIDRAULICO IDRAULICO

    IND ASS

    L V V p p

    L p dV

    LL ;L L

    =

    =

    = =

    v

  • Macchine Volumetriche Operatrici 4

    n[rpm]

    pMAX[bar]

    VT[cm3/giro]

    Rumore[dB(A)]

    TOT

    800 - 2500 160 - 350 80 - 800 70 - 75 0.9

  • Macchine Volumetriche Operatrici 5

    a cilindrata fissa

  • Macchine Volumetriche Operatrici 6

    a cilindrata variabile

  • Macchine Volumetriche Operatrici 7

    a cilindrata variabile

  • Macchine Volumetriche Operatrici 8

    cilindrata

    K

    K

    K

    2K K

    SA

    K K K SA

    n

    TOT k K K K K SAk 1

    MEDIA T

    n numeropistoni

    d diametropistone

    A area pistone d4

    inclinazione asse corpo

    s corsa pistone tra PMIePMS 2 r sen

    V s A 2 A r sen

    V V n s A 2 n A r sen

    n regimedi rotazione Q V

    =

    =

    =

    = =

    =

    = =

    = =

    = = =

    = = OT n

  • Macchine Volumetriche Operatrici 9

    a piastrainclinata

    n[rpm]

    pMAX[bar]

    VT[cm3/giro]

    Rumore[dB(A)]

    TOT

    500 - 2000 300 5 - 80 75 - 80 0.9

  • Macchine Volumetriche Operatrici 10

    a piastra inclinata

    n[rpm]

    pMAX[bar]

    VT[cm3/giro]

    Rumore[dB(A)]

    TOT

    1000 - 3500 380 10 - 250 70 - 75 0.89

  • Macchine Volumetriche Operatrici 11

    a cilindrata fissa

    a cilindrata variabile

  • Macchine Volumetriche Operatrici 12

    cilindrata

    K

    K

    K

    2K K

    MAX SS

    K MAX K K SS

    n

    T K K MAX K K K SSK 1

    n numeropistoni

    d diametropistone

    A area pistone d4

    inclinazione piastra

    s corsa pistone tra PMIePMS 2 r tg

    V s A 2 A r tg

    V cilindrata V n s A 2 n A r tg

    n regimedi rotaz

    =

    =

    =

    = =

    =

    = =

    = =

    = = = =

    = MEDIA Tione Q V n=

  • Macchine Volumetriche Operatrici 13

    volume istantaneo

    ( )( )

    ( ) ( )( ) ( ) ( )

    ( ) ( ) ( )

    MAX SS

    SS

    MAX SS

    K K K SS

    velocit angolare 2 nt

    s 2 r tgs b tg

    btgs

    b r 1 cos1s s 1 cos r tg 1 cos2

    V s A A r tg 1 cos

    = = =

    = = =

    = = =

    = =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 14

    volume istantaneo

    ( ) ( )( )

    K

    1 K SS

    2 K SS

    2passo angolare pistonin

    Posto l 'asse del pistone 1 nell 'origine del sistema di riferimentoangolare [nel seguito considerata coincidente con la posizionedi Punto Morto Superiore]

    V A r tg 1 cos

    V A r tg 1

    = =

    = = ( )

    ( ) ( ) ( ){ }( ) ( ) ( ){ }

    K-1 K K SS K

    K K K SS K

    cos

    .........

    V s A A r tg 1 cos n 2

    V s A A r tg 1 cos n 1

    +

    = = + = = +

    1

    2

    K-1 K

    PMS = 0 = 180

    PMI

  • Macchine Volumetriche Operatrici 15

    0 180 : da PMS a PMI = comunico con aspirazione

    INCREMENTO DI VOLUME = ASPIRAZIONE

    180 0: da PMI a PMS = comunico con mandata

    DECREMENTO DI VOLUME = MANDATA

    nK = 1 = 3601 FASE DI ASPIRAZIONE 1 FASE DI MANDATA

    SUCCESSIVE

    0.00

    0.25

    0.50

    0.75

    1.00

    0 90 180 270 360 []

    V() / VT

    PMS PMS

    PMI

  • Macchine Volumetriche Operatrici 16

    0.00

    0.25

    0.50

    0.75

    1.00

    0 90 180 270 360 []

    V() / VT

    nK = 2 = 1802 FASI DI ASPIRAZIONE

    Alla conclusione della fase di aspirazione del pompante 1 segue la fase di aspirazione del pompante 2

    2 FASI DI MANDATA

    Alla conclusione della fase di mandata del pompante 1 segue la fase di mandata del pompante 2

  • Macchine Volumetriche Operatrici 17

    0.00

    0.25

    0.50

    0.75

    1.00

    0 60 120 180 240 300 360 []

    V() / VT

    nK = 3 = 1203 FASI DI ASPIRAZIONE

    Alla conclusione della fase di aspirazione del pompante 1 segue la fase di aspirazione del pompante 2, alla conclusione

    della fase di aspirazione del pompante 2 segue la fase di aspirazione del pompante 3

    3 FASI DI MANDATA

    Alla conclusione della fase di mandata del pompante 1 segue la fase di mandata del pompante 2, alla conclusione della fase

    di mandata del pompante 2 segue la fase di mandata del pompante 3

  • Macchine Volumetriche Operatrici 18

    derivata del volume istantaneo

    ( )

    ( ) ( )( ) ( )

    1K SS

    kK SS K

    k k

    La derivata delvolume,fatta rispetto alla posizione angolaredell 'asse delpistone (o della rotazione dell 'albero motore)vale :dV

    A r tg send

    .............dV

    A r tg sen n 1d

    dV dV t dd dt

    =

    = + =

    3k kV dV m

    dt d s =

    Il valore di tale funzione corrisponde alla portata scambiata istantaneamente dal corpo pompante con gli ambienti di

    aspirazione e mandata

    0 180

    da PMS a PMI = comunico con aspirazione

    180 0

    da PMI a PMS = comunico con mandata

  • Macchine Volumetriche Operatrici 19

    -1.00

    -0.50

    0.00

    0.50

    1.00

    0 90 180 270 360 []

    dV() / dVMAX

    PMS PMS

    PMI

    ASPIRAZIONE

    MANDATA

    nK = 1 = 360

    -1.00

    -0.50

    0.00

    0.50

    1.00

    0 90 180 270 360 []

    dV() / dVMAX

    ASPIRAZIONE

    MANDATA

    nK = 2 = 180

  • Macchine Volumetriche Operatrici 20

    La somma di tutti i contributi relativi ad una particolare fase (di aspirazione o di mandata) fornisce il valore delle portate

    aspirate o mandate dal singolo pompante:

    ( )

    ( )

    PMIk

    ASP,KPMS

    PMSk

    MAN,KPMI

    dVQ d ( 0,in ingresso)

    d

    dVQ d ( 0,in uscita)

    d

    = >

    =

    =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 21

    Per una macchina dalla fasatura ideale, che presenta collegamenti con gli ambienti di aspirazione e di

    mandata di ampiezza angolare pari a 180:

    ASP,K MAN,K

    TOT,ASP TOT,MAN

    Q Q

    Q Q

    =

    =

    Allo stesso tempo, risulta evidente come per la macchina dotata di fasatura ideale debba risultare:

    TOT,ASP TOT,MAN MEDIAQ Q Q= =

    La portata mediamente elaborata dalla macchina, e calcolabile a partire dal calcolo della sua cilindrata,

    coincide con la somma di nK contributi variabili con legge sinusoidale con langolo di rotazione dellalbero motore

  • Macchine Volumetriche Operatrici 22

    La portata istantaneamente indirizzata dalla pompa allambiente di mandata una funzione variabile con

    langolo di rotazione dellalbero motore

    ( ) ( )KPMS

    nk

    MK 1

    PMI

    dVQ

    d= =

    funzione che, una volta fissati i principali parametri progettuali ed operativi di una macchina a pistoni, risulta

    particolarmente semplice da determinare

    Allo stesso tempo, risulta immediato:

    1. verificare quanto vale il rapporto tra la portata istantaneamente indirizzata alla mandata e la portata media calcolata a partire dalla definizione della cilindrata

    2. visualizzare le principali caratteristiche della portata istantaneamente indirizzata alla mandata

  • Macchine Volumetriche Operatrici 23

    0.00

    1.00

    2.00

    3.00

    4.00

    0 90 180 270 360 []

    QM() / QMEDIA

    PMS PMSPMI

    90

    nK = 1 = 360

    ( )( )

    ( )( )

    M ,MAX M ,MIN

    M,MIN

    M

    M,MAX

    M,MAX MEDIA

    0 Q Q

    Pulsazioni

    Q 0 0 180

    Q 0 180 360

    Q 270

    Q 3 Q

    90

    N 1

    = > < <

    = >

    = = =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 24

    0.00

    0.50

    1.00

    1.50

    2.00

    0 90 180 270 360 []

    QM() / QMEDIA9090

    nK = 2 = 180

    ( )( )

    ( )( )

    M ,MAX M ,MIN

    M,MIN

    M

    M,MAX

    M,MAX MEDIA

    0 Q Q

    Pulsazioni

    Q 0 0 , 180

    Q 0

    Q 90 , 270

    Q 1,5 Q

    90

    N 2

    = = = >

    = >

    = = =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 25

    0.80

    0.90

    1.00

    1.10

    0 60 120 180 240 300 360 []

    QM() / QMEDIA30

    nK = 3 = 120

    ( )( )

    ( ) ( )M ,MAX M ,MIN

    M,MIN MEDIA

    M

    M,MAX MEDIA

    0 Q Q

    Pulsazioni

    mQ 0.9 Q , m 0...53

    Q 0

    1 2nQ 1.05 Q , n 0...5

    630

    N 6

    = = >

    + = = = =

    =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 26

    0.70

    0.80

    0.90

    1.00

    1.10

    1.20

    0 90 180 270 360 []

    QM() / QMEDIA

    45

    nK = 4 = 90

    ( )( )

    ( )M ,MAX M ,MIN

    M,MIN MEDIA

    M

    M,MAX MEDIA

    0 Q Q

    Pulsazioni

    mQ 0.8 Q , m 0...32

    Q 0nQ 1.10 Q , n 1...4

    445

    N 4

    = = >

    = = = =

    =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 27

    0.95

    0.97

    0.99

    1.01

    1.03

    1.05

    0 90 180 270 360 []

    QM() / QMEDIA

    18

    nK = 5 = 72

    ( )( )

    ( ) ( )M ,MAX M ,MIN

    M,MIN MEDIA

    M

    M,MAX MEDIA

    0 Q Q

    Pulsazioni

    mQ 0.97 Q , m 0...95

    Q 0

    1 2nQ 1.02 Q , n 0...9

    1018

    N 10

    = = >

    + = = = =

    =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 28

    0.90

    0.95

    1.00

    1.05

    1.10

    0 60 120 180 240 300 360 []

    QM() / QMEDIA30

    nK = 6 = 60

    ( )( )

    ( ) ( )M ,MAX M ,MIN

    M,MIN MEDIA

    M

    M,MAX MEDIA

    0 Q Q

    Pulsazioni

    mQ 0.9 Q , m 0...53

    Q 0

    1 2nQ 1.05 Q , n 0...5

    630

    N 6

    = = >

    + = = = =

    =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 29

    0.97

    0.98

    0.99

    1.00

    1.01

    1.02

    0 90 180 270 360 []

    QM() / QMEDIA 12 8'

    nK = 7 @ 51 4

    ( )( )

    ( ) ( )M ,MAX M ,MIN

    M,MIN MEDIA

    M

    M,MAX MEDIA

    0 Q Q

    Pulsazioni

    mQ 0.985 Q , m 0...137

    Q 0

    1 2nQ 1.01 Q , n 0...13

    1412 8'

    N 14

    = = >

    + = = = =

    =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 30

    0.90

    0.93

    0.96

    0.99

    1.02

    1.05

    0 90 180 270 360 []

    QM() / QMEDIA 22 5'

    nK = 8 = 45

    ( )( )

    ( )M ,MAX M ,MIN

    M,MIN MEDIA

    M

    M,MAX MEDIA

    0 Q Q

    Pulsazioni

    mQ 0.94 Q , m 0...74

    Q 0nQ 1.03 Q , n 1...88

    22 5'

    N 8

    = = >

    = = = =

    =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 31

    0.98

    0.99

    1.00

    1.01

    1.02

    0 90 180 270 360 []

    QM() / QMEDIA

    10

    nK = 9 = 40

    ( )( )

    ( ) ( )M ,MAX M ,MIN

    M,MIN MEDIA

    M

    M,MAX MEDIA

    0 Q Q

    Pulsazioni

    mQ 0.99 Q , m 0...179

    Q 0

    1 2nQ 1.005 Q , n 0...17

    1810

    N 18

    = = >

    + = = = =

    =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 32

    E possibile osservare come:

    1. Macchine con un numero di pompanti pari risultano piirregolari di macchine con un numero di pompanti dispari;

    2. Lirregolarit di una macchina decresce allaumentare del numero di pompanti

    3. I valori massimo e minimo della portata istantanea sono tanto pi vicini al valore di portata media quanto maggiore il numero dei corpi pompanti

    4. La distanza angolare tra i valori massimo e minimo della portata istantanea decresce allaumentare del numero dei corpi pompanti

    Parametri Caratteristici dellIrregolarit

    ( ) ( )

    M ,MAX M ,MIN

    M,MAX M,MIN

    MEDIA

    0 Q Q

    Q Qgrado di irregolarit

    Q = =

    =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 33

    0

    10

    20

    30

    40

    2 5 8 11 14 17 20NP

    %

    Pompanti Dispari Pompanti Pari

    Grado di Irregolarit di una Pompa a Pistoni Assiali

    Fasatura Ideale

    nK [%]1 157.083 14.035 4.987 2.539 1.53

    11 1.0213 0.7315 0.5517 0.4319 0.3421 0.28

    nK [%]2 157.084 32.536 14.038 7.8110 4.9812 3.4514 2.5316 1.9318 1.5320 1.24

  • Macchine Volumetriche Operatrici 34

    0

    30

    60

    90

    1 6 11 16 21NP

    0 [] Pompanti Dispari Pompanti Pari

    Distanza Angolare Picco Valle della Pulsazione

    Fasatura Ideale

    nK 0 [ ]1 90.03 30.05 18.07 12.99 10.011 8.213 6.915 6.017 5.319 4.721 4.3

    nK [ ]2 90.04 45.06 30.08 22.510 18.012 15.014 12.916 11.318 10.020 9.0

    K

    K

    0 n dispariK

    0 n pariK

    2 n

    n

    =

    =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 35

    Per una macchina dotata di una fasatura ideale si dimostra che:

    ( )( )

    ( )

    0M,MAX MEDIA

    0

    0M,MIN MEDIA

    0

    00

    0

    Q Qsin

    Q Qtan

    1 cossin

    = =

    =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 36

    POMPE AD INGRANAGGI ESTERNI

    Introduzione

    ArchitetturaCaratteristiche di FunzionamentoCalcolo della CilindrataScelta della DentaturaBilanciamento Idraulico

  • Macchine Volumetriche Operatrici 37

    ARCHITETTURA

  • Macchine Volumetriche Operatrici 38

    PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

    A M

    rbrp

    O1 O2

    1 2

    AA

    MM

  • Macchine Volumetriche Operatrici 39

    CILINDRATA

    La cilindrata di una pompa ad ingranaggi pari al volume dei vani compresi tra le due ruote e la carcassa

    Tale volume pu essere ben approssimato dal volume della corona dentata di entrambe le ruote

    Detti

    AV = area del vano isolato tra due denti consecutivi e la carcassa della macchina

    z = numero di denti della ruota dentata

    b = larghezza di fascia dell'ingranaggio

    una possibile espressione approssimata della cilindrata risulta essere

    bzA2V Vingranaggi,T =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 40

    Il calcolo rigoroso della cilindrata discende da un approccio energetico

    Determinare la coppia resistente che necessario vincere per trascinare la coppia di ruote dentate

    Coppia resistente dovuta all'azione esercitata sulle ruote dentate dallazione della differenza di pressione regnante tra

    le bocche

    Con riferimento alla condizione di ingranamento, se si considera il bilancio di forze agenti su ogni singolo dente

    della ruota di centro O2 per effetto della pressione regnante nei vani, a causa dell'ingranamento l'unico dente non

    bilanciato risulta essere quello in presa

    pman

    O2 O1

    Rt

    RfRi,2

  • Macchine Volumetriche Operatrici 41

    Nell'ipotesi di pressione di aspirazione nulla o, il ch equivalente, di utilizzare le pressioni relative, il dente coinvolto nel contatto risulta interessato su entrambi i fianchi dalla pressione di mandata ma, mentre tale pressione insiste tra il raggio di fondo ed il raggio di testa sul fianco sinistro, essa si limita ad interessare la sola porzione di fianco destro che sta tra il raggio di ingranamento ed il raggio di testa

    Di conseguenza, il dente interessato all'ingranamento risulta sbilanciato ed interessato dalla pressione di mandata nella porzione del fianco sinistro che sta tra il raggio di fondo ed il raggio di contatto

    Considerando ora l'equilibrio dei vani, il solo vano sbilanciato proprio quello prossimo al dente interessato dall'ingranamento affacciato alla pressione di mandata, visto che la pressione di mandata interessa tutto il fianco del dente che lo delimita a sinistra e solamente la porzione prima descritta del fianco del dente che lo delimita a destra (tutti gli altri vani risultano, invece, perfettamente bilanciati)

    Rispetto al centro di rotazione della ruota dentata in esame, quindi, come conseguenza dell'ingranamento nasce una coppia che si oppone al verso di rotazione imposto per realizzare il trasferimento del fluido, che deve essere vinta dalla coppia motrice applicata all'albero motore

  • Macchine Volumetriche Operatrici 42

    Detti

    Rt = raggio di testa dellingranaggio

    Rf = raggio di fondo dellingranaggio

    Ri,2 = raggio di ingranamento

    la coppia resistente che interessa la ruota di centro O2 pu essere determinata calcolata come( ) bpRR

    21

    2R

    bRp2

    RbRpM man2

    2,i2t

    2,i2,iman

    ttmanO,r 2 ==

    Analogamente, anche la ruota di centro O1risulter interessata da una coppia che si oppone al

    moto imposto all'albero motore

    ( ) bpRR21

    2R

    bRp2

    RbRpM man21,i

    2t

    1,i1,iman

    ttmanO,r 1 ==

    La coppia resistente che, complessivamente, sarnecessario vincere per mantenere in moto rotatorio

    la coppia di ingranaggi vale

    ( ) bpRRR221M man

    2i,2

    2i,1

    2tgir,ingranag =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 43

    Nel contatto il raggio di ingranamento risulta essere una funzione dell'angolo di rotazione

    Il raggio di ingranamento varia tra un valore massimo ed uno minimo imposto dalla geometria della dentatura

    Il valore massimo risulta tanto pi grande quanto minore il numero dei denti degli ingranaggi

    La coppia resistente totale, di conseguenza, diventa una funzione della posizione angolare assunta dall'ingranaggio,

    quindi un valore istantaneamente variabile

    DettiA = punto di contatto dei dentiRp = raggi primitivi = angolo di spintaRi,1 = raggio di ingranamento ruota 1Ri,2 = raggio di ingranamento ruota 2

    A

    O1

    B

    O2

    Rp

    Rp

    Ri,1

    Ri,2

    += cosLR2LRR p22p21,i2 2 2i,2 p p

    2 2p p

    R R L 2 R L cos

    R L 2 R L cos

    = + = + +

  • Macchine Volumetriche Operatrici 44

    ( )= LLDistanza corrente del punto di contatto A dal punto di

    tangenza delle primitive, B

    Distanza variabile lungo l'arco di contatto caratteristico della dentatura, partendo da un valore massimo

    all'inizio dell'arco di accesso, diventando nulla quando il punto A coincide con il punto B, e ritornando

    massima alla fine dell'arco di recesso

    La coppia resistente che interessa la coppia di ingranaggi in presa calcolabile come

    ( ) ( )2 2 2r,ingranaggi man t pM p b R R L = Allo stesso tempo, la portata istantanea

    offerta alla bocca di mandata di una pompa ad ingranaggi esterni risulta definita come

    ( ) ( )

    ( )

    r,ingranaggiT,ingranaggi

    man2 2 2t p

    MQ

    p

    b R R L

    = =

  • Macchine Volumetriche Operatrici 45

    Il valore della portata istantanea risulta correlato, di conseguenza, alla variabilit della funzione L ()

    allinterno del passo angolare che interessa lingranamento

    La portata istantanea assume valori massimo e minimo imposti, a parit di raggi caratteristici della

    dentatura, dal numero di denti

    L'irregolarit di una pompa ad ingranaggi, di conseguenza, diminuisce all'aumentare del numero di

    denti (anche se contemporaneamente si abbassa la cilindrata per dato ingombro ed aumenta il costo)

  • Macchine Volumetriche Operatrici 46

    La cilindrata pu essere determinata mediante il calcolo della portata media

    A partire dalla definizione di portata istantanea, la si integri allinterno del passo angolare per cui due denti

    risultano interessati dallingranamentozz ( )

    ( )

    zT,ingranaggi T,ingranaggi

    zz

    2 2 2t p

    z

    Q Q d

    b R R L d

    =

    =

    ( )

    T,ingranaggi T,ingranaggiT,ingranaggi

    z2 2 2t p

    z

    Q QV

    n 2

    2 b R R L d

    = = =

    Nel caso di una dentatura ad evolvente, la pi comune, a z denti

    += 2

    222p

    2tevolvente.ing,T

    z3cos1RRb2V

  • Macchine Volumetriche Operatrici 47

    DENTATURA PARAMETRI PRINCIPALINumero di denti zModulo di riferimento mAngolo di pressione di riferimento Diametro di testa dtDiametro di fondo dfCorrezione xRaggio di raccordo di testa utensile rr

    Numero di denti z 12

    Modulo di riferimento m 1 mod

    Angolo di pressione di riferimento

    20

    Diametro di testa dt 14.49 mod

    Diametro di fondo df 9.49 mod

    Correzione x 0.039 mod

    Raccordo di testa utensile rr

    Max mod

    DENTE TIPO ADENTE TIPO A

  • Macchine Volumetriche Operatrici 48

    SCELTA DELLA DENTATURADENTE TIPO BDENTE TIPO B

    Numero di denti z 12

    Modulo di riferimento m

    1 mod

    Angolo di pressione di riferimento

    18

    Diametro di testa dt 14.9 mod

    Diametro di fondo df 9.3 mod

    Correzione x 0.174 mod

    Raccordo di testa utensile rr

    Max mod

    CONFRONTOCONFRONTO

    DENTE TIPO ADENTE TIPO A DENTE TIPO BDENTE TIPO B

  • Macchine Volumetriche Operatrici 49

    INFLUENZA DELLANGOLO DI PRESSIONE

    = 21= 21 = 18= 18

    INFLUENZA DELLA CORREZIONE

    x = 0x = 0

  • Macchine Volumetriche Operatrici 50

    ddff = 9.3 mod= 9.3 mod

    ddff = 9.6 mod= 9.6 modINFLUENZA INFLUENZA

    DEL DIAMETRO DEL DIAMETRO DI FONDODI FONDO

    INFLUENZA DEL RAGGIO DI RACCORDO INFLUENZA DEL RAGGIO DI RACCORDO DI TESTA DELLDI TESTA DELLUTENSILEUTENSILE

    rrrr = 0= 0

    rrrr = Max= Max

  • Macchine Volumetriche Operatrici 51

    BILANCIAMENTO ASSIALE

    FIANCATE FLOTTANTI

  • Macchine Volumetriche Operatrici 52

    RASAMENTO

    LATO INGRANAGGIO

    M A

  • Macchine Volumetriche Operatrici 53

    PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTOSpintaSpinta LatoLato ingranaggioingranaggio

  • Macchine Volumetriche Operatrici 54

    Distribuzione di Pressione nei Meati laterali

    Meato ad Altezza Costante

  • Macchine Volumetriche Operatrici 55

    Distribuzione di Pressione nei Meati laterali

    Fiancata Inclinata verso lAspirazione

    Fiancata Inclinata verso la Mandata

  • Macchine Volumetriche Operatrici 56

    SpintaSpinta LatoLato bilanciamentobilanciamento

  • Macchine Volumetriche Operatrici 57

    RASAMENTO

    LATO BILANCIAMENTO

    Alta Alta pressionepressione BassaBassa pressionepressione

    GuarnizioneGuarnizione

  • Macchine Volumetriche Operatrici 58

    BILANCIAMENTO RADIALEBILANCIAMENTO RADIALE

  • Macchine Volumetriche Operatrici 59

    Distribuzione di PressioneArco di Tenuta

  • Macchine Volumetriche Operatrici 60

    RODAGGIO CON ASPORTAZIONE DI RODAGGIO CON ASPORTAZIONE DI MATERIALE DAL CORPO POMPA MATERIALE DAL CORPO POMPA

  • Macchine Volumetriche Operatrici 61

    RODAGGIO CON ASPORTAZIONE DI RODAGGIO CON ASPORTAZIONE DI MATERIALE DAL CORPO POMPA MATERIALE DAL CORPO POMPA

  • Macchine Volumetriche Operatrici 62

    POMPE A PALETTE

    IntroduzioneArchitetturaCaratteristiche di FunzionamentoCalcolo della CilindrataBilanciamento Idraulico

  • Macchine Volumetriche Operatrici 63

    SCHEMA BASESCHEMA BASE

    9 Il rotore un tamburo circolare che ruota allinterno dello statore;

    9 Rotore e statore sono eccentrici;9 Il rotore presenta una serie di cave radiali dentro alle quali

    possono scorrere liberamente dei setti, o palette, che danno il nome alla pompa;

    9 Le palette tendono ad aderire alla parete dello statore per effetto della forza centrifuga;

    9 Tra due pale successive definita unarea, A, che moltiplicata per la profondit b della pompa, rappresenta il volume della generica camera pompante;

  • Macchine Volumetriche Operatrici 64

    9 Durante la rotazione del rotore il volume compreso tra due pale successive inizialmente aumenta

    9 La zona in cui si ha aumento di volume collegata con laspirazione in modo che il fluido vada a riempire la camera individuata dalle due palette

    9 Il volume massimo quando le due pale sono in posizione simmetrica rispetto alla congiungente i due centri O ed O

    9 Se le bocche di aspirazione e di mandata arrivano rispettivamente nei punti 1 e 2, si avr che il volume isolato massimo

    9 Nella rotazione successiva la pala in 2 apre la camera allo scarico9 Proseguendo nella rotazione, la diminuzione di volume crea

    leffetto pompante che indirizza il fluido verso lambiente di mandata

  • Macchine Volumetriche Operatrici 65

    9 La fasatura dellampiezza delle bocche di aspirazione e di mandata rispetto alle posizioni di volume minimo e massimo dei vani di fondamentale importanza

    9 Caso 1: bocca di mandata troppo estesa (punto 3) 9 by-pass tra aspirazione e mandata quando le pale sono in

    posizione simmetrica

    9 riduzione del rendiemento volumetrico

    9 Caso 2: bocca di mandata troppo ridotta (punto 4) 9 aumento enorme di pressione del fluido compreso tra le pale

    durante la fase di riduzione del volume dovuto alla forte incomprimibilit del fluido

    9 impossibilit di funzionamento;

  • Macchine Volumetriche Operatrici 66

    Cilindrata

    TV = A b z A = area compresa tra due palette consecutive

    B = lunghezza assiale del rotore

    z = numero di palette/settori

    9 Se passiamo da 4 a 8 pale larea A diminuisce, mentre il numero di pale raddoppia;

    9 Aumentando o diminuendo il numero di pale non si varia tanto la cilindrata ma si determina una maggiore o minore complessit costruttiva della macchina;

  • Macchine Volumetriche Operatrici 67

    9 Allaumentare di z, A si riduce progressivamente9 Al limite, con infinite pale, larea infinitesima dA coincide

    con lasse di simmetria ed data da:

    ds

    z dA = 2 e ds dA = area infinitesima del vano

    e = eccentricit del rotore rispetto allo statore (distanza tra i centri O ed O)

    ds = spessore infinitesimo del vano

  • Macchine Volumetriche Operatrici 68

    ( )A z = dA z = 2 e ds z

    2r c

    md dd = +

    Detti

    dc = diametro interno della carcassa;

    dm = diametro medio;

    dr = diametro del rotore;

    mds z = d

    2r c

    md dA = 2 e ds z = 2 e d 2 e + =

    2r c

    Td dV = A b 2 e b + =

    La formula approssimata in quanto non tiene in considerazione lo spessore effettivo delle palette

  • Macchine Volumetriche Operatrici 69

    9 Contatto di testa tra la paletta e la superficie interna del corpo della pompa deve garantire la tenuta del generico vano

    9 Tale tenuta pu essere garantita dallazione della forza centrifuga se la velocit di rotazione della pompa ridotta tale azione pu essere insufficiente

    9 Azione della pressione di mandata allinterno di una cava posizionata al di sotto della generica paletta aumento della tenuta

    9 La spinta tanto maggiore quanto maggiore la pressione di mandata tenuta proporzionale alla differenza di pressione tra le bocche della pompa (compensazione)

  • Macchine Volumetriche Operatrici 70

    9 Lo spessore della paletta deve essere sufficientemente elevato da resistere alla forza generata dalla differenza di pressione tra

    le bocche della pompa se il p elevato non possibile ridurre eccessivamente lo spessore delle palette;

    9 Anche uno spessore consistente pu dare luogo a problemi maggiore lo spessore della paletta, maggiore la superficie di azione della pressione di compensazione e, quindi, la forza che

    spinge la paletta contro la parete aumento dellusura dei componenti e riduzione del rendimento meccanico;

    A parit di sezione della pala, si cerca

    di diminuire la spinta con

    unarchitettura particolare

    9 Si pratica unapertura conica nella parte superiore, con dei fori longitudinali;

    9 Lolio passa attraverso i fori e porta lazione della pressione di mandata nella camera conica in testa alla paletta;

    9 La pressione di mandata agisce, per tutta la larghezza, sulla superficie della pala interna alla cava compensazione;

    9 Lunica zona in cui non si ha compensazione data dalle due fasce in colore rosso dimensionando opportunamente tali superfici si possono ottenere le spinte desiderate;

  • Macchine Volumetriche Operatrici 71

    9 Ridotto grado di irregolarit nellerogazione della portata;

    9 Silenziosit (soprattutto se paragonata alle pompe ad ingranaggi esterni);

    9 Cilindrata variabile (variando leccentricit e);

    PREGI

    0 0 0Te V ; Q= = =

    Te V ; QQ

    9 Fragilit, scarsa resistenza meccanica;9 Ridotti p di funzionamento;

    DIFETTI

    9 pmax 200 270 bar;9 n 800 2700 rpm;CAMPI DIMPIEGO

  • Macchine Volumetriche Operatrici 72

    ARCHITETTURE PARTICOLARIARCHITETTURE PARTICOLARI

  • Macchine Volumetriche Operatrici 73

    ARCHITETTURE PARTICOLARIARCHITETTURE PARTICOLARI

  • Macchine Volumetriche Operatrici 74

  • Macchine Volumetriche Operatrici 75

    POMPA A PALETTE A CILINDRATA VARIABILEPOMPA A PALETTE A CILINDRATA VARIABILE

  • Macchine Volumetriche Operatrici 76

    POMPA A PALETTE A CILINDRATA VARIABILEPOMPA A PALETTE A CILINDRATA VARIABILE

  • Macchine Volumetriche Operatrici 77

    Fiancata di Bilanciamento

    Assiale

    Disco di Distribuzione

    Chiusura Luce di Aspirazione CA 81.2

    Apertura Luce di Mandata AM 121

    Chiusura Luce di Mandata CM 257

    Apertura Luce di Aspirazione AA 302

  • Macchine Volumetriche Motrici 1

    ATTUATORI ROTATIVI

    MOTORI OLEOIDRAULICI

    AttuatoreAttuatoreRotativoRotativo

    PPididrr..

    PPmemecccc..

    99 Attuatori rotativi a corsa Attuatori rotativi a corsa angolare infinitaangolare infinita

    Fornire allFornire allesterno come output una esterno come output una coppia meccanica applicata ad un albero coppia meccanica applicata ad un albero

    motore rotantemotore rotante

  • Macchine Volumetriche Motrici 2

    CURVE CARATTERISTICHE

  • Macchine Volumetriche Motrici 3

    CURVE CARATTERISTICHE

  • Macchine Volumetriche Motrici 4

    PRESTAZIONI

  • Macchine Volumetriche Motrici 5

    ARCHITETTURA

    INGRANAGGI ESTERNIINGRANAGGI ESTERNI

    A PALETTEA PALETTE

  • Macchine Volumetriche Motrici 6

    ARCHITETTURA

    ORBITALEORBITALE

  • Macchine Volumetriche Motrici 7

    ARCHITETTURA

    PISTONI ASSIALI PISTONI ASSIALI BENTBENT--AXISAXIS

    PISTONI ASSIALI PISTONI ASSIALI PIASTRA INCLINATAPIASTRA INCLINATA

  • Macchine Volumetriche Motrici 8

    ARCHITETTURA

    PISTONI ASSIALI PISTONI ASSIALI PIASTRA INCLINATAPIASTRA INCLINATA

  • Macchine Volumetriche Motrici 9

    ARCHITETTURA

    PISTONI ASSIALI PISTONI ASSIALI PIASTRA INCLINATAPIASTRA INCLINATA

  • Macchine Volumetriche Motrici 10

    ARCHITETTURA

    PISTONI RADIALIPISTONI RADIALI

  • Macchine Volumetriche Motrici 11

    ATTUATORI LINEARI

    E SEMI-ROTATIVI

  • Macchine Volumetriche Motrici 12

    Semplice effettoSemplice effetto

    Tuffante a semplice effettoTuffante a semplice effetto

  • Macchine Volumetriche Motrici 13

    Cilindro a doppio effettoCilindro a doppio effetto

  • Macchine Volumetriche Motrici 14

    Cilindro Cilindro differenzialedifferenziale

    Cilindro a doppio effetto a stelo passanteCilindro a doppio effetto a stelo passante

  • Macchine Volumetriche Motrici 15

    ATTUATORI LINEARI - FRENATURA

  • Macchine Volumetriche Motrici 16

    Cilindro telescopicoCilindro telescopico

    Cilindro rotativoCilindro rotativo

  • Macchine Volumetriche Motrici 17

    Cilindro rotativo a Cilindro rotativo a una palettauna paletta

    Cilindro rotativo a Cilindro rotativo a due palettedue palette

  • Macchine Volumetriche Motrici 18

    Cilindro rotativo a tre paletteCilindro rotativo a tre palette

    Cilindro con dentiere e pignoneCilindro con dentiere e pignone

  • Macchine Volumetriche Motrici 19

    AttuatoreAttuatore a stelo a stelo elicoidaleelicoidale

  • Valvole di Regolazione - 1

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    VALVOLE DI REGOLAZIONE

    Tutte le valvole hanno comunque un unico elemento distintivo

    comune, quello cio di confrontare tra loro pressioni o forze per

    generare lequilibrio del moto di un elemento mobile la cui

    posizione determina larea di passaggio per il fluido di cui si

    vogliono influenzare i valori di pressione, di portata o la

    direzione.

    Per il controllo di:

    Pressione

    Portata

    Direzione

  • Valvole di Regolazione - 2

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    CONTROLLO DELLA PRESSIONE

    Valvole limitatrici di pressione

    Valvole riduttrici di pressione

    Valvole ad azione diretta e valvole pilotate Esempi costruttivi Architettura elementare Principio di Funzionamento Comportamento Stazionario

  • Valvole di Regolazione - 3

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    VALVOLA LIMITATRICE DI PRESSIONE A COMANDO DIRETTO

    Simbolo unificatoSimbolo unificato

    UNIUNI--ISO 1219ISO 1219

    Curva caratteristica stazionariaCurva caratteristica stazionaria

  • Valvole di Regolazione - 4

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    VALVOLA LIMITATRICE DI PRESSIONE AD AZIONE DIRETTA

  • Valvole di Regolazione - 5

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    VALVOLA LIMITATRICE DI PRESSIONE AD AZIONE DIRETTA

  • Valvole di Regolazione - 6

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    Schema Schema FunzionaleFunzionale

    ValvolaValvola LimitatriceLimitatrice di di PressionePressione

    Qp Q1

    pr

    pQ

    FFORZE AGENTI SUGLI ORZE AGENTI SUGLI ELEMENTI MOBILI ELEMENTI MOBILI DELLE VALVOLE DELLE VALVOLE OLEODINAMICHEOLEODINAMICHE

  • Valvole di Regolazione - 7

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    FORZE DINERZIA

    2

    x,i2 i

    d xM Fdt

    = CURSORE EQ.MOLLAM M M= +

    CURSORE C CM V=

    EQ.MOLLA MOLLA

    2

    m m t

    1M M31 d D i3 4

    =

    =

    CC = = densitdensit materialemateriale cursorecursoreVVCC = volume del = volume del cursorecursore

    mm = = densitdensit materialemateriale mollamollad = d = diametrodiametro filofilo mollamolla

    D = D = diametrodiametro mediomedio mollamolla

    iitt = = numeronumero totaletotale spire spire mollamolla

  • Valvole di Regolazione - 8

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    FORZE ELASTICHE

    x,eF c x= 4

    2t m

    G dc8 i D

    =

    c = costante elastica della mollac = costante elastica della molla

    G = modulo di elasticitG = modulo di elasticit tangenziale materiale mollatangenziale materiale molla

    (acciaio, G (acciaio, G 83000 MPa).83000 MPa).

    ( )x,e 0F c x x= +Posizione di riposoPosizione di riposo

    (tenuta di un cursore, centro di un cassetto)(tenuta di un cursore, centro di un cassetto)xx00 = corsa di = corsa di

    precaricoprecarico

    pprr = = pressionepressione di di taraturataratura delladella valvolavalvola((precaricoprecarico))

    = area = area attivaattiva per la per la pressionepressione regolataregolata0

    rc xp =

  • Valvole di Regolazione - 9

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    ( )0

    max

    x ,e 0

    x ,e 0 max

    F c x

    F c x x

    = = +

    VALVOLA CHIUSA VALVOLA CHIUSA Q = 0Q = 0 VALVOLA APERTA VALVOLA APERTA Q = Q = QQmaxmax

    m ax0 m ax

    0 m ax

    xp x , x

    x x +DimensionandoDimensionando llAREAAREA DI EFFLUSSODI EFFLUSSO in in modomodo cheche

    xxmaxmax siasia di di pocopoco maggioremaggiore rispettorispetto a xa x00

    maxx p

  • Valvole di Regolazione - 10

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    FORZE DI PRESSIONE

    x,pS

    F p dS= p = pressione agente sullp = pressione agente sullelemento mobile della valvolaelemento mobile della valvola

    S = superficie attiva dellS = superficie attiva dellelemento mobile della valvolaelemento mobile della valvola

    Per determinare la Per determinare la forza di pressioneforza di pressione agente agente sullsullelemento mobile della valvola bisogna elemento mobile della valvola bisogna

    conoscere la conoscere la distribuzione di pressionedistribuzione di pressione agente agente sulla superficie attiva di esso.sulla superficie attiva di esso.

    Come possiamo fare ci ?Come possiamo fare ci ?

    Misure sperimentaliMisure sperimentali Calcoli C.F.D.Calcoli C.F.D.

  • Valvole di Regolazione - 11

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    FORZE ATTRITO SECCOSono determinate dalla presenza di Sono determinate dalla presenza di

    ACCOPPIAMENTI STRISCIANTI ACCOPPIAMENTI STRISCIANTI GUARNIZIONIGUARNIZIONI

    GUARNIZIONIGUARNIZIONI

    Esercitano una Esercitano una azione di tenuta azione di tenuta

    contro i contro i trafilamentitrafilamenti

    Attivate per compressione Attivate per compressione esercitano una azione esercitano una azione tangenziale tangenziale dissipativadissipativa, ,

    dovuta alldovuta allattritoattrito

    Coeff.Coeff.AttritoAttrito

    VelocitVelocit

    STATICOSTATICO

    DINAMICODINAMICOMISTOMISTO

  • Valvole di Regolazione - 12

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    GUARNIZIONIGUARNIZIONI

    ELASTOMERIELASTOMERI

    CORPI ELASTICO VISCOSICORPI ELASTICO VISCOSI

    FATTORI DI INFLUENZA SU FATTORI DI INFLUENZA SU CONDIZIONI DI ATTRITOCONDIZIONI DI ATTRITO

    FORMAFORMA TOLLERANZE DIMENSIONALITOLLERANZE DIMENSIONALI PRECARICO INIZIALEPRECARICO INIZIALE DUREZZA MATERIALEDUREZZA MATERIALE FINITURA SUPERFICIALEFINITURA SUPERFICIALE VELOCITVELOCIT SPOSTAMENTOSPOSTAMENTO

    CONDIZIONI LUBRIFICAZIONECONDIZIONI LUBRIFICAZIONE VISCOSITVISCOSIT FLUIDOFLUIDO TEMPERATURATEMPERATURA

    TEMPOTEMPO

  • Valvole di Regolazione - 13

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    PROFONDITPROFONDITMASSIMA CAVAMASSIMA CAVA

    DUORINGDUORING DATI ODATI O--RING:RING:MATERIALE: NBRMATERIALE: NBR

    DUREZZA (SHORE A) = 70DUREZZA (SHORE A) = 70

    INTERNO ANELLO = 6.02 mmINTERNO ANELLO = 6.02 mm CORDA = 2.62 mmCORDA = 2.62 mmMODULO DI YOUNG = 5 MPaMODULO DI YOUNG = 5 MPa

    SEDESEDE

    max13.018 6.97t 3.024 mm

    2= =

    DATI ANELLO:DATI ANELLO:MATERIALE: PTFEMATERIALE: PTFE

    RESISTENZA MAX TRAZIONE [ASTM DRESISTENZA MAX TRAZIONE [ASTM D--1457] = 2000 1457] = 2000 psipsi

    ALLUNGAMENTO MAX = 85%ALLUNGAMENTO MAX = 85%

    DEFORMAZIONE SOTTO CARICO [ASTM DDEFORMAZIONE SOTTO CARICO [ASTM D--621] = 4.8%621] = 4.8%

    DUREZZA (SHORE D) = 60DUREZZA (SHORE D) = 60

    COEFF. ATTRITO STATICO [ASTM DCOEFF. ATTRITO STATICO [ASTM D--1894] = 0.03 1894] = 0.03 0.080.08COEFF. ATTRITO DINAMICO [ASTM DCOEFF. ATTRITO DINAMICO [ASTM D--1894] = 0.08 1894] = 0.08 0.090.09

  • Valvole di Regolazione - 14

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    SE SE SEDESEDE = 7 mm= 7 mm

    ( )7.00 6.02 100x 16.28%

    6.02 = =

    ALLUNGAMENTO ALLUNGAMENTO ANELLO OR: ANELLO OR:

    STIRAMENTO STIRAMENTO RIDUZIONE RIDUZIONE DI SEZIONE OR DI SEZIONE OR 9%9%

    SEZIONE OR RIDOTTA:SEZIONE OR RIDOTTA:'2d 0.9 2.62 2.38 mm=

    ANELLO TEFLON INDEFORMABILE (ANELLO TEFLON INDEFORMABILE ( RIGIDO)RIGIDO)DIMENSIONE CAVA:DIMENSIONE CAVA:

    'max ANELLOt t t

    3.024 0.85 2.174mm= = =

    COMPRESSIONE COMPRESSIONE PERCENTUALE:PERCENTUALE:

    ' '2

    '2

    d t 100 8.7 %d =

    PRESSIONE DI PRESSIONE DI CONTATTO CONTATTO NORMALIZZATA NORMALIZZATA RISPETTO AL RISPETTO AL MODULO DI YOUNGMODULO DI YOUNG

    maxp 0.E

    = 23

    = 90= 90 CAVA CAVA RETTANGOLARERETTANGOLARE

  • Valvole di Regolazione - 15

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    TEORIA DEL CONTATTO HERTZIANOTEORIA DEL CONTATTO HERTZIANO

    maxp 0.23 E 0.23 5 MPa 1.15 MPa = =PRESSIONE MEDIA DI CONTATTOPRESSIONE MEDIA DI CONTATTO

    maxmed

    p 1.15 MPap 0.91 MPa1.27 1.27

    = = =

    CAVA NON CAVA NON PRESSURIZZATAPRESSURIZZATA

    PRESSIONE MASSIMA DI CONTATTOPRESSIONE MASSIMA DI CONTATTO

    EFFETTO DEL FLUIDO IN PRESSIONEEFFETTO DEL FLUIDO IN PRESSIONE

    CAMERA FLUIDO2p p3

    FLUIDOp 90bar=

    'med

    90 60p 75bar 7.5 MPa2+= = =

    DA PROVE SPERIMENTALI DA PROVE SPERIMENTALI (CILINDRI)(CILINDRI)

  • Valvole di Regolazione - 16

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    PRINCIPIO DI SOVRAPPOSIZIONE DEGLI EFFETTIPRINCIPIO DI SOVRAPPOSIZIONE DEGLI EFFETTI

    'TOT med medp p p 7.5 0.91 8.41 MPa= + = + =

    FORZA DI SCIACCIAMENTOFORZA DI SCIACCIAMENTO

    'C O R P OT O TF p b 2 t2

    = DATI:DATI:

    CORPOCORPO = 13 mm= 13 mmb = lunghezza zona di contattob = lunghezza zona di contatto

    Se OR si deforma Se OR si deforma rettangolarmenterettangolarmente::

    ( )2'2 '1b d 2 .0 5 m m4 t= F 770 N

    ( )t ,s sF F f 770 0.03 0.08 23 62 N= = = ( )t ,d dF F f 770 0.08 0.09 62 70 N= = =

  • Valvole di Regolazione - 17

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    PROFONDITPROFONDIT MASSIMAMASSIMA

    OO--RINGRING DATI DATI MATERIALE: VITONMATERIALE: VITON

    DUREZZA (SHORE A) = 70DUREZZA (SHORE A) = 70

    INTERNO ANELLO = 9.25 mmINTERNO ANELLO = 9.25 mm CORDA = 1.78 mmCORDA = 1.78 mm

    CAVACAVA

    max13.018 10.2t 1.409mm 1.41mm

    2= =

    x 10.3%ALLUNGAMENTO OR DI MONTAGGIO: ALLUNGAMENTO OR DI MONTAGGIO: RIDUZIONE DI SEZIONE OR RIDUZIONE DI SEZIONE OR 6.3%6.3%

    SEZIONE OR RIDOTTA:SEZIONE OR RIDOTTA: '2 2d 0.937 d 1.67 mm= =

    COMPRESSIONE PERCENTUALE DI COMPRESSIONE PERCENTUALE DI MONTAGGIO:MONTAGGIO:

    '2 max

    '2

    d t 15.6 %d =

  • Valvole di Regolazione - 18

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    FORZA DI ATTRITO PER FORZA DI ATTRITO PER UNITUNIT DI SUPERFICIE DI DI SUPERFICIE DI

    CONTATTOCONTATTO

    h 2Nf 0.95

    mm

    FORZA DI ATTRITO FORZA DI ATTRITO DINAMICO PER UNITDINAMICO PER UNIT

    DI LUNGHEZZADI LUNGHEZZA

    cNf 0.11

    m m

    FORZA DI FORZA DI ATTRITO ATTRITO

    DINAMICODINAMICOd c hF f L f A= + maxL D 41 mm=

    ( )2 2 2max minA D D 52 mm4= dF 7 5 N

    Per guarnizioni OR Per guarnizioni OR s d sF 2 F F 150 N=

  • Valvole di Regolazione - 19

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    FORZE DI ATTRITO VISCOSO

    AZIONE DI SCORRIMENTO VISCOSO TRA FILETTI FLUIDI AZIONE DI SCORRIMENTO VISCOSO TRA FILETTI FLUIDI IN CUI IN CUI PRESENTE UN GRADIENTE DI VELOCITPRESENTE UN GRADIENTE DI VELOCIT

    NORMALE ALLA DIREZIONE DI SCORRIMENTONORMALE ALLA DIREZIONE DI SCORRIMENTO

    * 8 uh9 w

    = Spessore Meato in x*:Spessore Meato in x*: = viscosit= viscosit dinamica;dinamica;

    u = velocitu = velocit di spostamento del cursore;di spostamento del cursore;

    w = massimo gradiente di pressione.w = massimo gradiente di pressione.

    *1Q D u h2

    = Portata TrafilataPortata Trafilata

    dx l dxF Ddt s dt

    = =

    = coefficiente di attrito viscoso= coefficiente di attrito viscosol = larghezza della guarnizionel = larghezza della guarnizione

    D = D = camera di guidacamera di guidas = gioco radiale medios = gioco radiale medio

  • Valvole di Regolazione - 20

    Oleodinamica e Pneumatica Prof. Ing. Massimo Milani

    Forze Fluidodinamiche Agenti sugli Forze Fluidodinamiche Agenti sugli Elementi Mobili delle Valvole Elementi Mobili delle Valvole

    (a sede, a cursore)(a sede, a cursore)

    RadialiRadialiIncollaggio IdraulicoIncollaggio Idraulico

    GroovesGrooves

    BilanciamentoBilanciamento

    AssialiAssialiStazionarieStazionarie

    Non StazionarieNon Stazionarie

    CompensazioneCompensazione

    D.C. Sweeney D.C. Sweeney Preliminary Investigation of Hydraulic LockPreliminary Investigation of Hydraulic Lock, Engineering, 172 , Engineering, 172 -- pp 513pp 513--516, 516, 580580--582 582 -- 1951.1951.

    J.F. Blackburn, G. Reethof, J.L. Shearer J.F. Blackburn, G. R