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This article was downloaded by: [University of Kiel] On: 20 October 2014, At: 05:42 Publisher: Taylor & Francis Informa Ltd Registered in England and Wales Registered Number: 1072954 Registered office: Mortimer House, 37-41 Mortimer Street, London W1T 3JH, UK Bolletino di zoologia Publication details, including instructions for authors and subscription information: http://www.tandfonline.com/loi/tizo19 Ricordo di Pasquale Pasquini Leo Raunich Published online: 14 Sep 2009. To cite this article: Leo Raunich (1978) Ricordo di Pasquale Pasquini, Bolletino di zoologia, 45:1, 99-110, DOI: 10.1080/11250007809440118 To link to this article: http://dx.doi.org/10.1080/11250007809440118 PLEASE SCROLL DOWN FOR ARTICLE Taylor & Francis makes every effort to ensure the accuracy of all the information (the “Content”) contained in the publications on our platform. However, Taylor & Francis, our agents, and our licensors make no representations or warranties whatsoever as to the accuracy, completeness, or suitability for any purpose of the Content. Any opinions and views expressed in this publication are the opinions and views of the authors, and are not the views of or endorsed by Taylor & Francis. The accuracy of the Content should not be relied upon and should be independently verified with primary sources of information. Taylor and Francis shall not be liable for any losses, actions, claims, proceedings, demands, costs, expenses, damages, and other liabilities whatsoever or howsoever caused arising directly or indirectly in connection with, in relation to or arising out of the use of the Content. This article may be used for research, teaching, and private study purposes. Any substantial or systematic reproduction, redistribution, reselling, loan, sub-licensing, systematic supply, or distribution in any form to anyone is expressly forbidden. Terms & Conditions of access and use can be found at http://www.tandfonline.com/ page/terms-and-conditions

Ricordo di Pasquale Pasquini

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This article was downloaded by: [University of Kiel]On: 20 October 2014, At: 05:42Publisher: Taylor & FrancisInforma Ltd Registered in England and Wales Registered Number: 1072954Registered office: Mortimer House, 37-41 Mortimer Street, London W1T 3JH, UK

Bolletino di zoologiaPublication details, including instructions for authors andsubscription information:http://www.tandfonline.com/loi/tizo19

Ricordo di Pasquale PasquiniLeo RaunichPublished online: 14 Sep 2009.

To cite this article: Leo Raunich (1978) Ricordo di Pasquale Pasquini, Bolletino di zoologia,45:1, 99-110, DOI: 10.1080/11250007809440118

To link to this article: http://dx.doi.org/10.1080/11250007809440118

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Boll. Zoo]. 45: 99-110 (1978)

Dopo breve malattia, il 28 gennaio 1977 si spegneva in Roma Pasquale Pasquini, Professore fuori ruolo di Zoologia in quel- la Universiti. Aveva 76 anni. Ancora pochi mesi prima ci eravamo incontrati, come tante altre volte, e nulla mi faceva lonta- namente presagire che questo incontro do- vesse essere l’ultimo. Fino a1 momento di ammalarsi andava sempre regolarmente, come Sua inveterata consuetudine, all’Isti- tuto di Zoologia che tanto amava, per la- vorare con buona lena ne] Suo studio, sem- pre scrupolosamente ordinato e dove chiun- que trovava sempre una cordialissima ac- coglienza. Fotografie, ritratti di amici e al- lievi aIIe pareti, cimeli vari, ricordi vivi di un passato che non poteva pih ritorna- re, ma che spesso rievocava con tenerezza. Amava profondamente la Sua famiglia, ma era del pari sinceramente affezionato agli allicvi, ai collaboratori, a tutti coloro che partccipavano alla grande famiglia dell’Isti- tuto. Pib che un dovere, per Lui il lavoro era una necessith: stava appunto, fra 1’aL tro, organizzando il 23” Convegno del G Gruppo Embriologico Italian0 D, di cui era impareggiabile Segretario sin daIIa fon- dazione, e aveva gii stesa la malacopia del- la lettera circolare di invito ai soci, quando si ammalb ...

Le poche righe che seguono sono state scritte con commozione da chi per tanti an- ni Gli fu vicino, e che nel rimpianto con- serva imperituro il vivo ricordo dell’Uomo tanto attivo ed equilibrato, precis0 e pun- tuale, cordiale e comprensivo con tutti, ma intransigente in fatto di doveri, prima di tutto con se stesso.

Lo conobbi a Padova nel lontano 1934, allorchC, studente di Scienze Naturali, se- guii le lezioni del giovane Professor Pa- squalc Pasquini, appena giunto in quella Universitb come titolare della Cattedra di Zoologia. Questo incontro, casuale come tutti gli eventi della vita, segnb l’inizio del Iungo period0 di lavoro comune trascorso accanto a Lui, prima come allievo, poi co- mo collaboratore, durante il quale, e non

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solo io, tanto imparai dalla Sua voce e dal Suo esempio.

Padova 1934, nel rnio ricordo persona- le: il Bo, il Pedrocchi, sciami di biciclette e poche automobili nelle strade; di notte, nubi di zanzare affamate e schiamazzi in- nocui di ubriachi. Fagioli e anziani in cerca di matricole. Universiti seria, studenti im- pegnati, seguiti e apprezzati gli insegna- rnenti di tanti grandi Maestri, fra cui mi piace ricordare un Angelo Bianchi, un Giorgio Dal Piaz, un Giuseppe Gola ...

Quando arrivb a Padova accompagnato da Axolotl bianchi e neri, apparecchi scien- tifici personali e rnolto entusiasmo, Pasqui- ni aveva gii acquisita una solida persona- liti di ricercatore e docente. Aperto e cor- diale con tutti, energico ed esigente, ma allo stesso tempo tanto umano e compren- sivo, Pasquini diventb subito uno dei do- centi p i t apprezzati e stirnati. Fu sempre un convinto e caparbio seguace del prin- cipio che, per un buon insegnamento della Biologia, sono indispensabili: rnateriale da studio, strumenti per studiarlo, serieti, e tanta buona volonti e impegno da parte di studenti e docenti. E non c’i: dubbio che col Suo simpatico e contagioso entu- siasrno cercb sernpre di metterlo in pratica. Da uomo metodico e ordinato quale era, fu sempre un precis0 e oculato amministra- tore degli Istituti che diresse, con idee chiare SUI come attrezzare e far funzionare laboratori didattici e scientifici, sul come organizzare il reperirnento del materiale vi- vente, e sul come farlo conoscere ai di- scenti. Come ben sanno i Colleghi che Gli succedettero nelle varie sedi, laboratori be- ne attrezzati e biblioteche ricche e ordi- nate testimoniano l’impegno che Egli pro- [use per realizzare quell’insegnamento de- gno di chiamarsi <( universitario D e nel quale fermamente credeva.

Pasquini fu uno Zoologo nel pih ampio 2 naturalistic0 senso della parola. Cono- jceva a fondo le forme animali, il lor0 jviluppo embrionale e larvale, i lor0 am- bienti naturali. Arnmirava, con mistico stu- pore, le infinite forme zoologiche con tutti

i lor0 inimrnaginabili adattamenti all’am- biente di vita, pur nella crudelti della lotta per l’esistenza. Nelle Sue lezioni, validissi- me dal punto di vista didattico e di alto contenuto scientifico, sapeva sempre crea- re, con termini appropriati e rnolta chia- rezza, un’immagine viva dei vari argomenti trattati. Dava un peso fondamentale alle esercitazioni pratiche, I’arma migliore del docente per stabilire un contatto diretto dei discenti con Ia realti del rnondo bio- logico.

L’impostazione sperimentale dei pro- blemi rnorfogenetici trovb sempre un posto d’onore nei Suoi corsi, e ricordo ancora, dell’epoca patavina, le Sue lezioni, cosi vive e affascinanti, sopra le potenze del- l’uovo e sopra i concetti di preformismo ed epigenesi. Quanti esseri esistono in po- tenza nell’uovo?, quali le cause e le vie per cui, in una masserella vivente, l’uovo, ap- parenternente amorfa, gradualrnente insor- gono le fattezze del nuovo essere?, che cos’e un esperimento e cosa s’intende per causa ed effetto? L’induzione embriona- le, da poco dirnostrata, stava allora acqui- stando aspetti sorprendenti e sconcertanti dopo le scoperte di Holtfreter, e le Scuole inglese e tedesca erano alla ricerca della formula chimica dell’organizzatore, nella diffusa convinzione che bastasse una buona analisi chimica per risolvere il problem! Erano questi gli argornenti cari a Pasquini, in cui era particolarmente versato, e che con pittoresco e chiaro linguaggio, non sen- za pertinenti riferimenti estetici all’<( ele- ganza D di forrne larvali ed esperimenti, in lezioni apprezzate ed attentamente segui- te, seppe comunicare agli studenti tutto il Suo sincero entusiasmo per questa, allora nuova, branca della Biologia.

Pasquini proveniva dalla Scuola zoolo- gica romana di Federico Raffaele. Era nato a Pisa nel 1901, e nell’Ateneo rornano aveva seguito gli studi in Scienze Natura- li, per i quali si sentiva particolarmente portato. Fu allievo interno nell’Istituto di Zoologia, laureandosi in Scienze Naturali nel 1921. Nominato assistente dopo una

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breve parentesi bolognese, entrb a far par- te dello staff di quell’hituto. Giuseppe Montalenti I , a quell’epoca studente, ce Lo ricorda cod: <(Intorno a1 tavolo (delle eser- citazioni) sedevamo noi, gli studenti, a1 centro v’era un giovane dottore molto vi- vace, molto ammirato, animato da vivo en- tusiasmo, che sapeva trasfondere nei disce- poli. Era il Dott. Pasquale Pasquini, assi- stente alla cattedra di Zoologia, che ci ad- destrava nei primi contatti diretti con la Scienza Zoologica )>. Questo <( vivo entu- siasmo D Lo accompagnb sempre e dovun- que durante la Sua lunga carriera. Intelli- gente e attivo, saggiamente indirizzato, en- trb subito nel mondo della ricerca scienti- fica. Esordi nel campo della Idrobiologia con una serie di studi sul plancton del Lago Trasimeno, di cui descrisse la distribuzione verticale e orizzontale e le sue variazioni stagionali. Esaminb sotto questo profilo an- che altre raccolte d’acqua, come i laghetti di Piediluco e di Chiusi, e, durante il breve periodo trascorso a Bologna, i maceri della campagna bolognese, questi ultimi in rela- zione ai cambiamenti connessi con la ma- cerazione della canapa. Sempre di questo primo periodo sono gli studi, impostati secondo la metodologia dell’Embriologia classica, sopra la morfogenesi del <( petti- ne )> dell’occhio degli Uccelli. Con queste ricerche il Pasquini forni una descrizione esatta dell’origine del pettine <( da uno zaf- fo di mesoderma penetrato nel calice ottico attraverso la fenditura oculare D, con la partecipazione del tapettcm, nonch6 gli a- spetti successivi di questa struttura dalla funzione tuttora enigmatica.

L’anno 1926 segnb una svolta decisiva nella formazione scientifica di Pasquini. Vincitore di una borsa di studio della Rockfeller Foundation, ebbe la possibilitl di frequentare 1’Osborn Zoological Labora-

~ ~~~

1 Dal discorso che il Prof. Giuseppe hlon- talenti, ordinario di Genetica nell’universiti di Roma, tenne in qualiti di Preside di Scienze M.F.N. in occasione dell’inaugurazione della nuc- va sede dell’lstituto Zoologico roman0 (16 maggio 1972).

tory e di apprendere dalla voce di uno dei pih grandi Maestri dell’Embriologia speri- mentale, Ross G. Harrison, i fondamenti dottrinari e sperimentali dell’analisi dello sviluppo embrionale dal punto di vista causale. Erano allora anni particolarmente fecondi per la nuova Scienza dello Svilup- PO: nelle mani di ROUX, Driesch, Spemann, Harrison, per non citare che alcuni gran- dissimi nomi, la sperimentazione sull’em brione vivente, con tecniche altrettanto semplici quanto ingegnose, unite a una chiara impostazione problematica, andava delineando una interpretazione nuova dello sviluppo embrionale e post-embrionale: era nata e cresciuta 1 ’ ~ Embriologia causa- le D, dove lo sperimentatore non si con- tenta pih di sapere << come )> si sviluppa quel tale embrione o quel talaltro organo, bensi cerca di indagare, modificando in qualche mod0 l’assetto dell’ernbrione me- diante appropriati interventi dall’esterno, di varia natura. sul perch6 D questo o quell’altro evento dello sviluppo si rea- lizzi.

Era da poco uscito il classic0 lavoro di Spemann e Mangold sul <( centro organiz- m o r e >>, ed erano oramai definitivamente acquisiti nella Biologia concetti nuovi, co- me quelli di << potenza reale e totale )>, di <( determinazione D, di <( induzione )>, di <( sistema agente e reagente )>, e tanti altri.

Nell’Osborn Zoological Laboratory Pa squini visse la preziosa esperienza di im- parare problematiche e metodologie nuo- ve, e di conoscere l’organizzazione della ri- cerca e dell’insegnamento in quel Paese. Svolse una serie di studi sperimentali so- pra il comportamento di due vescicole otti. che contingue, una normale e una trapian. tata, nell’embrione di Plezrrodeles waltli. mettendo in evidenza da un lato i rapporti causali fra vescicola ottica e differenzia. mento della lente di questa specie di An. fibio Urodelo, dall’altro le possibilitl della fusione di queste due vescicole ottiche in un unico occhio di dimensioni maggiori; la vescicola ottica poteva quindi conside- rarsi un <( sistema armonico eclubotenzia.

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le >>, in analogia a quanto Harrison, con le sue classiche ricerche, aveva dimostrato per l’abbozzo dell’arto.

Negli anni successivi Pasquini prosegui lo studio sperimentale dei fattori causali che intervengono nello sviluppo del siste- ma vescicola ottica-epidermide lentogena. Mediante trapianti di vescicola ottica, di epidermide sia lentogena che di altre loca- lit2 del corpo, in varie combinazioni e specie di Anfibi, a diversi stadi del diffe- renziamento, dimostrb l’eterocronismo del- la determinazione della lente a seconda del- la specie considerata. Tornb a New Haven nel 1930, dove sviluppb la stessa proble- matica su una specie di Anfibio sin0 ad al- lora non studiata sotto questo profilo, la Rana catesbiana. Completb pih tardi que- ste ricerche con lo studio dei nervi e centri ottici delle larvette differenziate provviste di occhi soprannumerari, e le modificazioni e regolazioni del cervello anteriore e inter- medio conseguenti all’asportazione della vescicola ottica.

Nella metodologia dei trapianti embrio- nali, seguita dal Pasquini nelle ricerche ci- tate, lo sperimentatore sceglie un evento dello sviluppo, e isolandolo dal contest0 embrionale ovvero realizzando combinazio- ni diverse dei suoi costituenti, cerca di ri- salire ai fattori causali implicati nel suo meccanismo.

Altre metodologie sperimentali consisto- no invece nell’assoggettare l’uovo o I’em- brione a fattori fisici esterni, e di rilevar- ne gli effetti in relazione all’intensit; del- l’applicazione a determinati eventi generali dello sviluppo. Cosi la centrifugazione, che Pasquini, durante la Sua permanenza nel Marine Biological Laboratory di Woods Hole, applicb a uova di riccio di mare (Ar- baciu), e dove gli effetti dello scompagina- mento determinato dalla form centrifuga sui lor0 costituenti si manifestano solo se la si applica durante un breve period0 com- preso fra fecondazione e inizio della seg- mentazione: <( le uova centrifugate subito dopo la fecondazione si sviluppano in larve atipiche, plutei malformati e mostruosi;

centrifugate successivamente danno plutei normali. Cib in relazione a carnbiamenti di viscositB indotti dalla penetrazione dello spermio nell’uovo D.

Pasquini studib pure gli effetti della cen- trifugazione sulle grosse uova, ricche in deutoplasma, di Anfibi, a vari stadi dello sviluppo, e osservb che si manifestano tur- be dello sviluppo e malformazioni carat- teristiche (inibizioni cefaliche varie) solo se la centrifugazione agisce prima della determinazione embrionale, specialmente all’inizio della gastrulazione. Completb in seguito questi studi con una accurata ana- lisi microscopica della struttura dell’ence- falo in relazione alle malformazioni riscon- trate nelle larvette di A x o l d sviluppate da uova centrifugate (anoftalmi, ciclopi, rnonorini).

Pasquini fu anche pioniere, in Italia, ne- gli studi sopra gli effetti delle radiazioni ionizzanti sulla morfogenesi degli Anfibi: su embrioni di Rarra escnlenta, in diversi periodi dello sviluppo, mise in evidenza una radiosuscettibilitii differenziale dei va- ri stadi usati, sceverando inoltre quelle che risultavano alterazioni specifiche legate al- I’effetto della radiazione, da quelle secon- darie conseguenti alle prime, ma non do- vute all’effetto irradiante.

L’attivitj. di Pasquini quale morfologo sperimentale non rimase circoscritta a1 solo campo del differenziamento embrionale, ma si estese anche a quello dei fenomeni rigenerativi, che come noto presentano molte somiglianze e parallelismi con i pro- cessi dello sviluppo, sia come determinism0 (stimolo induttivo), sia come eventi cellu- lari locali o generali, sia anche come meto- dologia sperimentale e impostazione pro- blematica. A parte qualche osservazione collaterale sopra i fenomeni regolativi e ri- parativi nelle larvette da Lui operate, esa- minb la possibilitj. dell’esistenza nelle larve degli Anuri di quel fenomeno, apparente- mente illogico, noto come <( rigenerazione wolffiana del cristallino D.

Nel 1928, in col!aborazione con Harri- son, inizib una serie di ricerche sopra il

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cornportamento di innesti di segmenti di cestello branchiale, in varie cornbinazioni, in una Ascidia, la Clavelina lepadifornzis, nota per le capacith rigenerative di tip0 morfallattico possedute dal segment0 bran- chiale. Messa a punto una tecnica che con- sentiva l’innesto, in varie combinazioni e polarith, di rneth anteriori e posteriori del segrnento branchiale, ottenne non solo in- dividui bitoracici e biaddominali, ma an- che quella curiosa inversione di polariti, nota col nome di eterornorfosi, in alcuni casi di rigenerazione delle meth basali del sacco branchiale, ovvero in uno dei com- ponenti in caso di fusione di due rneth ba- sali innestate in direzione opposta.

Pasquini, conseguita la libera docenza in Zoologia nel 1926, aveva tenuto per alcuni anni l’insegnarnento dell’Ernbriolo- gia Sperirnentale nella Facolth di Scienze a Rorna. Nel 1933, a seguito di concorso, sall alla cattedra di Ernbriologia dell’Uni- versith di Perugia dove rirnase per un an- no, assumendo conternporanearnente la di- rezione dell’Istituto di Zoologia e Anato- rnia cornparata di quella Universiti. Nel 1934, come gii detto, venne a Padova alla direzione dell’Istituto di Zoologia e Ana- tornia cornparata quale titolare della catte- dra di Zoologia; vi rirnase solo per un triennio, perch6 alla fine del 1937 venne chiamato dall’Universith di Bologna, qua- le successore di Ercole Giacornini, alla cattedra di Anatornia cornparata.

L’Istituto di Anatornia cornparata della citth felsinea si era da poco trasferito nella nuova, spaziosa e rnoderna sede di via Bel- rneloro; era dotato di una ricca biblioteca e di un prezioso Museo, ma necessitava di una radicale opera di organizzazione. Pa- squini, con i Suoi collaboratori, si pose su- bit0 all’opera, e in pochi anni 1’Istituto venne dotato di laboratori di ricerca, di acquari, di sale da esercitazioni e quant’al- tro necessario, diventando gradualrnente un cornplesso didattico scientific0 assai be- ne attrezzato e . funzionale. Poi venne la guerra, che segni, una triste parentesi per tutti, con i suoi orrori e le sue assurdith,

e anche Pasquini ebbe a soffrire tante arna- rezze ad opera di eventi e uornini.

Durante l’ultirno period0 della Sua per- manenza nell’Ateneo bolognese, fu tra i fondatori, nel 1952, del Gruppo Ernbrio- logic0 Italiano, che tenne il suo prirno Convegno a Bologna nel 19.53, e di cui Pa- squini fu sernpre l’irnpeccabile Segretario e anirnatore. Assunse anche, quale succes- sore di Alessandro Ghigi, la direzione di quell’Istituto Zoologico, di cui potenziii le attrezzature didattiche e scientifiche, e dove prosegui I’attivith di ricercatore con gli studi sopra le capaciti rigenerative rna- nifestate da dischetti isolati a vari livelli dal corpo di planarie, e sopra le capacith osrnoregolative di Pararneci mediante espe- rirnenti di acclirnazione a concentrazioni sa- line crescenti. Nel 1956, per chiarnata una- nime, Pasquini si trasferi a Rorna, alla di- rezione di quell’Istituto Zoologico, dove tanti anni prima aveva insegnato il Suo Maestro Federico Raffaele. Durante gli an- ni patavini e bolognesi, era sempre rirnasto legato sentirnentalrnente a Rorna: ricor- dava volentieri tanti episodi romani, ricor- dava le pozze d’acqua della carnpagna ro- rnana con la loro ricca fauna, rarnrnarican- dosi della progressiva distruzione di questi arnbienti biologici ad opera dell’incalzante civilizzazione. I1 Suo ritorno a Roma, alla cattedra del Maestro, costituiva forse il so- gno che da tempo nutriva in seno, pur conscio di lasciare a Bologna Istituti effi- cientissirni, allievi affezionati, arnici sinceri. L’Istituto Zoologico di Rorna, nonostante la splendida biblioteca, era insufficiente e afunzionale, ma gih da tempo Pasquini ave- va in anirno, confortato da autorevoli pro- messe, la realizzazione di una nuova, de- corosa e valida sede per l’Istituto, da in- titolarsi alla memoria del Suo Maestro Fe- derico Raffaele, cui Egli era sempre rirna- sto sincerarnente devoto. Anche a Rorna le capacith organizzative di Pasquini non an- darono smentite, ma dove battersi molto e tenacernente per venire a capo dell’irn- presa che alle volte sembrava disperata. Durante l’ultimo anno alla direzione del-

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I’Istituto, prima di andare fuori ruolo, Pa- squini vide finalmente coronati i Suoi sfor- zi: la nuova sede dell’Istituto Zoologico a Federico Raffaele D fu felicemente inau- gurata il giorno 16 maggio 1972, e in uno scritto, pubblicato in quell’occasione, Pa- squini racconta con vivacith l’avventurosa storia dell’Istituto Zoologico di Roma dalla sua fondazione.

Oltre alla vasta produzione scientifica, raccolta in una nutrita serie di pubblica- zioni su riviste italiane e straniere, Pasqui- ni scrisse nurnerose rassegne sintetiche e critiche, argomenti storici, articoli comme- morativi e divulgativi, relazioni tenute in varie occasioni, discorsi celebrativi, e cosi via. Collaborb per molti anni alla Enciclo- pedia Treccarti e ad altre Enciclopedie con voci nel campo della Embriologia e Zoolo- gia, in parte raccolte nel volumetto Ripro- duziorze, Sviluppo enzbrionale, Rigenera- zione. Pubblicb nel 1927 un piccolo testo ad us0 degli studenti Nozioni d i Zoologia con particolare riguardo alla Malaria. Con SILVIO RANZI fu Autore degli Elenzeitii d i Zoologia, usciti in due edizioni nel 1924 e 1930, e del primo volume, Organizza- zione e Sviluppo, della Biologia Atiiinale (1940). Con GIUSEPPE GOLA scrisse un li- bro di testo per Licei e Magistrali Ele- inenti di Biologia animale e vegetale, e con M. LENZI il capitol0 <( Effetti delle radia- zioni sullo sviluppo embrionale )> del Trat- tato di Radiobiologia di R. BALLI (1939). Nel 1948 usci il Suo libro Le forze creatri- ci dell’iiovo, in cui presenta in forma piana gli aspetti e le problematiche dell’Embrio- logia sperimentale. Con F. RAFFAELE fu 1’Autore del primo volume La vita riel ma- re dell’opera La vita degli ariiinali di A. GHICI, P. PASQUINI, F. RAFFAELE, edita dal1’U.T.E.T.; la term edizione di quest’o- pera, uscita recentemente, fu rifatta e am- pliata da PASQUINI. Pubblicb inoltre in due volumetti editi dalla R.A.I. le lezioni che tenne a <( Classe Unica )> (Elementi di Zoologia; Come vivotro gli arrimali, que- st’ultimo tradotto anche in spagnolo), e raccolse in dispense per gli studenti le le-

zioni di Anatomia comparata che svolse a Bologna. A Roma infine fu impegnato qua- le coordinatore e redattore nella stampa della grande Ericiclopedia della Nattira del CASINI, e pubblicb i tre primi volumi dei cinque progettati delle Sue Lezioni di Zoo- logia; gli ultimi due purtroppo non furono ultimati.

Per la vasta competenza acquisita dei problemi del mondo universitario, per il saggio equilibrio sempre dimostrato, Pa- squini ricopri importanti e responsabili ca- riche: fu Membro del Consiglio Superiore della P.I., fu Consigliere d’amministrazio- ne, Preside di Farmacia e di Scienze M. F. N. nell’Ateneo bolognese; fece parte di diverse Commissioni biologiche del C.N.R. Fu anche Presidente dell’unione Zoologi- ca Italiana, e Segretario del Gruppo Em- briologico Italiano.

Fra i numerosi riconoscimenti ufficiali, oltre a1 Premio Feltrinelli, ricevette le me- daglie dell’Accademia dei XL, dell’Acca- demia d’Italia, dell’Accademia dei Lincei, di Benemerito della Scuola. Fu socio di va- rie Accademie, fra cui ricordiamo 1’Acca- demia dei Lincei, I’Accademia dei XL, 1’Ac- cademia delle Scienze di Bologna, 1’Istituto Lombardo, e altre.

Lungo tutto l’arco della Sua vita, Pa- squini restb sempre coerente con la scelta effettuata sin dalla gioventh: da appassio- nato ammiratore del mondo biologico, nei cui misteri cercb di penetrare con le Sue molteplici ricerche, sempre e instancabil- mente si prodigb per distribuire a gene- rose manciate a tutti i Suoi discenti quel G poco D (come diceva Lui) che aveva im- parato con anni di studio e dedizione. Du- rante gli ultimi anni era profondamente preoccupato, oltre che avvilito, per la di- sgregazione in atto dell’ordinamento uni- versitario e per la incombente pericolosa frana verso la superficialit8 e faciloneria, all’insegna di un tecnicismo male interpre- tato e di un distort0 concetto di libert8; Lo addolorava soprattutto il declino dei valori spirituali e degli ideali, pur tanto ne- cessari all’Uomo che pensa e ragiona.

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Pasquale Pasquini oggi non 6 pih fra noi. B scornparso con Lui una erninente figura della Scienza e del mondo Univer- sitario, un Maestro stirnato dai colleghi, benvoluto dai collaboratori, seguito e ri- spettato dai discenti. A molti mancheranno i Suoi saggi consigli, la Sua viva e urnana partecipazione, la Sua serena personalith. Resta di Lui l’esernpio di una vita tutta dedicata a1 bene di un’UniversitA libera, simbolo della parte migliore del mondo urnano.

1923 - La neofornzazione della faringe nel process0 di

divisione riatrrrale del Chaetogaster limnaei Baer. Boll. 1st. Zool. R. Univ. Roma, 1: 5-16.

- La distribrrzione uerticale ed orizzontale drl plancton del lago Trasinzeno in estate e sue variazioni. Riv. Biol., 5: 45-63.

- hfimetismo, traduzione di una nota di R. LIENHART. Rass. Sc. Biol., . - Le variazioni del plancton e la circolazione della uita nei maceri del bolognese. Boll. 1st. Zool. R. Univ. Roma, 1: 79-122.

1924 - Le comportenzerit dtr plancton dans les Etangs

d machation des environs de Bologne (Italie) et l’inpuence de la machation sur les Orga- nismes. Ann. Biol. Lacustre, 13: 69-73.

- La Stazione Idrobiologica del Trasimeno in hlonte del Lago (Umbria). Riv. Biol., 6:

- Per una maggiore conoscenza della fauna pe- Iagica del Lago Trasimeno. Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. V, 33: 56-61.

- Prinzi apprrnti srrl plancton dei laghetti di Piediluco e di Chiusi. Riv. Biol., 6: 695-697.

- Nrrova serie di ricerche sir1 plancton del lago Trasinzeno. Boll. 1st. Zool. R. Univ. Roma, 2: 38-46.

- Zoologia (in collab. con S. RANZI). Libreria di Scienze e Lettere, Roma, pp. 378.

1925 - La prima fornzazione del pettine (Perten)

riello suilrippo dell’occhio di Gallus domesti- cus. Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 1: 339-342.

- Ancora sulla fornzazione del pettitie (Pecten) nello suilirppo dell’occhio di Gallus domesti- cus. Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 1: 400-403.

- La genesi del pettine (Pecten) riello sviluppo dell’occhio degli Uccelli. Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 2: 61-65.

566-574.

1926 - Contributo alla conoscenza dello suilrippo del

pettine nell’occhio degli Uccelli. hlon. Zool. Ital., 36: 269-286.

- Sulla strrrttirra del pettine e sir1 significato morfologico e firnzionale di esso nell‘occhio degli Uccelli. Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 3: 98-103.

- Per utia maggiore conoscenza della pesca adria- tica ed insirlare. Boll. Pesca, Piscicult. Idro- biol., 2: 3-64.

- hlancata chiirsura del blastoporo e successivo sviluppo di uova segmentate di Rana escu- lenta sottoposte a rapida centrifugazione. Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 3: 624- 629.

1927 - Trapianti onzeoplastici degli abbozzi ocrrlart

negli enzbrioni di Pleurodeles waltli. Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 5: 453-456.

- Ricerche di Enibriologia sperinzentale sui tra- pianti omeoplastici della uescicola ottica pti- maria, in Pleurodeles waltli. I processi di re- golazione e di di f f erenzianzento nella fusione degli abbozzi ocrrlari e l’origine della lente. Boll. 1st. Zool. R. Univ. Roma, 5: 1-83.

- La capacitd lentogena della uescicola ottica negli enzbrioni di Anfibi e l’cr organizzatore >> del cristallirio. Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 6: 537-541.

- Sir1 trapianto dell’occhio nei Vertebrati. Ri- sultati di ricerche sperimentali sull’abbozzo jculare di Anfibi Urodeli. Riv. Biol., 9: 515- 524.

- Nozioni di Zoologia con particolare riguardo alla Malaria. Tip. E. Armani, Roma, pp.54.

- Ricerche di Embriologia sperinzentale srrgli Echinodermi. No ta I . Segtnentazione atipica e sirccessivo svilrrppo delle uova di Arbacia punctulata Grey centrifrrgafe, dopo la fecon- dazione. Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 5: 353-359.

1928 - Ricerche di Embriologia sperinzentale sugli

Echinodernzi. Nota I I . Sir1 differenxiamento polare delle uova di Arbacia punctulata Grey cerztrifirgate subito dopo la fecondazione. Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 7: 590- 595.

- Anisotropia dell’ovo fecondato d’Arbacia e analisi degli effetti provocati dalla forza cerr- trifrrga srrlla sua organizzazione. Boll. 1st. Zool. R. Univ. Roma, 6: 90-112.

- Sulla presunta rigenerazione dell’occhio negli embrioni di Rana esculenta. Mon. Zool. Ital., 39: 78-83.

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106 L. MUNICH

1929 - Fenotxeni di regolazione e d i riparazione nello

sviluppo dell’occhio degli Anfibi. Risrrltati di nuovi esperiment i di aspor tazione e trapianto della vescicola ottica in Pleurodeles, Axolotl e Rana. Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI,

- La vescicola ottica primaria, sistema equipo- tenziale atrtodifferenziabile. Risirltati di espe- rimenti sulla nieccanica dello sviluppo dell’oc- chio degli Anfibi Anuri ed Urodeli. Atti Pont. Acc. Scienze ((1 Nuovi Lincei),, 82: 103- 115.

- A proposito di trapianti embrionali. hlon. Zool. Ital., 40: 263-269.

- Studi sulla determinazione nello svilrrppo de- gli Anfibi. Analisi sperimentale degli ef fet t i della centrifrigazione sui printi stadi embrio- nali di Rana esculenta, (in collab. con R. RE- VERBERI). Boll. 1st. Zool. R. Univ. Roma,

- Rigenerazione del cristallino nelle larve di An- fibi Anuri, (in collab. con A. DELLA hlONICA). Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 10:

- Ricerche sirlla radiosensibilitd tiello sviluppo delle rrova di Anfibi. Nota I . Radiosuscefti- bilitd differenziale dei vari stadi embrionali (Anuri) , (in collab. con G. MELDOLESI). Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 10: 298- 306.

- Relazioni nervose dell’occhio e organo olfat- torio trapiantati, come abbozzi primari, in enz- brioni di Axolotl. Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 10: 680-687.

- Biological researches on the plankton of Tra- simeno lake. Acts IV. Intern. Congr. Lirnno- logy, Rome.

9: 99-101.

7: 1-55.

218-306.

1930 - Esperimenti d’innesto srrl cestello branchiale

in Clavelina lepadiformis, (in collab. con R. G. HARRISON). Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 11: 139-146.

- Ricerche sirlla radiosetrsibilitd nello sviluppo delle uova di Anfibi. Nota I I . Alterazioni spe- cifiche e malformazioni secondarie da radio- suscettibilitd differenziale in Rana esculenta, (in collab. con G. MELDOLESI). Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 11: 705-712.

- Elementi di Zoologia, (in collab. con S. RANZI), I1 ed., Libreria di Scienze e Lettere, Roma, pp. 501.

- Intorno ad alcrrni fenomeni della radiosuscet- tibilitd differenziale nelle riova di Rana escu- lenta e srrlrorigine di alczrne malfornzazioni. Arch. Zool. Ital.. 15: 325-330.

- La rigenerazione del cristallino in larve di Anfibi Anuri (Rana esculenta, sylvatica, ca- tesbiana, Discoglossus e Bufo), (in collab. con A. DELLA MONICA). Boll. 1st. Zool. R. Univ. Roma, 8: 65-88.

- Le onoranze del hfarine Biological Laboratory di Woods Hole (hlass.) per il 60” complean- no di F. R. Lillie. Riv. Biol., 12: 398-400.

1931 - La nzeccartica dello svilrrppo del territorio len-

togetto in Rana catesbiana Shaw. Atti X I Congr. Intern. Zoologia, Padova, 1930. Arch. Zool. Ital., 16: 2” vol., 495498.

- Polaritd ed iarresti in Clavelina. Atti XI Congr. Intern. Zoologia, Padova, 1930. Arch. Zool. Ital., 16: 2” vol., 499-500.

- Sui recenti studi sulla determinazione nello sviluppo degli Anfibi. I risultati degli espe- rimenti di radiosuscettibilitd differenziale e della centrifrrgazione. Atti XI Congr. Intern. Zoologia, Padova, 1930. Arch. 2001. Ital.,

- Equipoterrtiality of the Amphibian eye pri- mordia. Nature, 127: 163-164.

- Sul differenziamento correlativo della lente cristallina e della cornea nello sviluppo di An- fibi, Anuri ed Urodeli. Rend. R. Acc. Naz. Lincei, ser. VI, 14: 56-61.

- Storia e svilrrppo della Zoologia in Roma e nel Lazio, (in collab. con F. RAFFAELE). Atti 11 Congr. Naz. Studi Romani.

16: VOI. 2”, 501-505.

1932 - Sulla determinazione e sir1 differenziamento

del cristallino in Rana catesbiana (Shaw). J. exp. Zool., 61: 45-107.

- Nuove ricerche sulla nzeccanica dello sviluppo della lente negli Anfibi e considerazioni sir1 corrisporrdente organizzatore di 2” orditre. Boll. Zool., 3: 85-91.

- Sulla eteromorfosi sperinientale e da innesti rrelle Ascidie (Clavelina lepadiformis 0. F. AfEller). Arch. Zool. Ital., 18: 125-132.

- Scrll’injfrrenza dell’emanazione (radon) sullo sviluppo delle rrova di Rana esculenta. Ana- hi sperinientale della radiosuscettibilitd dif- ferenziale. Atti Pont. Acc. Scienze <( I Nuovi Lincei D, 85: 424475.

1933 - La zoologia in Roma e tiel Lazio. 1st. di

Studi Romani, Casa Ed. Leon. da Vinci, Roma. - L‘eteromorfosi sperinientale aelle Ascidie (Cla-

velina lepadiforrnis hfiiller). Atti SOC. Ital. Progr. Scienze, XXI Riunione, 3: 122-125.

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RICORDO D I PASQUALE PASQUINI 107

1934 - Sir alctrni problerni della nzorfogenesi speri-

inentale in Clavelina. Atti Pont. Acc. Scienze << I Nuovi Lincei )>, 87: 222-232.

- A proposito di rifornra nell'ordine degli Strrdi delle Facoltci mediche in Italia. La Scuola Superiore, 2: 12-16. - Cesare Artom. Riv. Biol., 16: 615-651.

1935 - I nzoderni orientamenti delle Scierize zoolo- giche. Riv. Biol., 18: 522-536.

- Strrdi srrlla pigmentazione nei trapianti di pelle in Axolotl biarichi e neri, (in collab. con A. SCACCINI). C. Rend. XI1 Congr. Intern. Zoologie, Lisbonne, 1935: 623-631.

1936 - Stirdi strllo sviluppo di uova centrifrrgate di

ricci di mare (Arbacia punctulata, Gray). Pubbl. Staz. Zool. Napoli, 15: 285-316.

- Giovanni Canestrini: 1835-1900. Studi Trent. Sci. Nat., 18: 111-XXIII.

- I risultati conseguiti in Italia durante l'anno X l I I net campo dell'Anatonzia e della Fisio- Iogia conrparafe. Atti SOC. Ital. Progr. Scien- ze, XXIV Riunione, 2: 367-405.

- Hans Spemann, premio Nobel (1935) per la Aledicina e Fisiologia e la sira c dottrrna >) degli organizzatori dello sviluppo. Atti SOC. hled. Chirurg. Padova, ser. 11, 14: 61-87.

- I1 comportamento del sacco branchiale (seg- mento toracico) di Clavelina nella rigenera- zione e negti inrresti. Pubbl. Staz. Zool. Na- poli, 16: 5-15.

1937 - Nel centenario della nascita di Giovanni Ca-

nestrini: 1835-1935. Riv. Biol., 22: 132-151. - Federico Raffaele, 4 giugno 1862-3 febbraio

1937. hion. Zool. Ital., 48: 76-80. - Federico Raffaele. Riv. Biol., 23: 160-172.

1938 - Preformisnzo ed epigenesi trelle attuali conce-

zioni snllo sviluppo embriotiale. Riv. Biol., 25: 291-305.

- Nrrovi orizzonti nello studio della determi- nazione embrionale. Atti I11 Riun. SOC. Ital. Genetica Eugenia, Bologna, 1938, 169-192, e Boll. Filos. Pont. Ateneo Later.

1939 - Effett i delle radiazioni sir110 svilrrppo enzbrio-

nale, (in collab. con hl. LENZI). Trattato di Radiobiologia, di R. BALLI, vol. 3") 1081-1142, SOC. Ed. Universitas, Roma.

- Correlazioni anatomiche, rapporti nervosi e fe- nonieni regolativi dell'encefalo per escissioni e trapianti della vescicola ottica in enzbrioni di Anfibi Urodeli de Anrrri. Arch. Zool. Ital., 26: 355-425.

- La vita e I'opera scientifica di Federico Raf- faele, (in collab. con G. hfONTALENT1). Arch. zoo]. Ital., 26: IX-XXV.

- Riprodtrrione, sviluppo embrionale, rigenera- zione. Aforfologia descrittiva e sperimentale. 1st. Poligr. d. Stato, pp. 166.

1940 - Biologia aninzale. I . Organizzazione sviluppo,

(in collab. con S. RANZI). Libreria di Scienze e Lettere, Roma, pp. 235.

- La Rigetzerazione ed i problemi dell'enzbrio- Iogia sperinzentale. Boll. SOC. Ital. Biol. Sperirn., 15: 143-158.

1941 - Centri << organizzatori R nello svilirppo em-

brionale. I1 Saggiatore, 2: 177-192. - L'Enzbriologia sperinzentale e le cause di tnal-

fortizazioni nell'embriotre di pollo. Riv. Avi- cult., 11: 149-155.

- Francesco Pi0 Pomini. Scritti Biol., 16: 182- 191.

1942 - Strlla fine strrrttura dell'encefalo rrei diversi

casi di anomalie ocrrlari e dell'organo olfat- torio in larvette di Axolotl, ottetitrte da uova centriftrgate. Arch. Ital. Anat. Embr., 47: 310-341.

1945 - Ercole Giaconzini. Boll. SOC. Ital. Biol. Spe-

rim., 20: 873-875. - Ercole Giaconzini. Rend. Acc. Sci. 1st. Bc-

logna, 49: 13-33.

1947 - I nuovi aspetti della Scienza dello sviltrppo!

embriologia carrsale ed enzbriologia chimica. Rend. Acc. Sci. 1st. Bologna, 51: 21-69.

1948 - Le forze creatrici dell'rrovo. Qrrestiorri mo-

dertze di Enzbriologia. Vallerini, Pisa-Roma, pp. 332.

- Convegno della Societri Zoologica Svizzera (Berna, 3-4 aprile 1948). Ric. Sci., 18: 643- 614.

1949 - Indtizione enzbrionale ed organizzazione.

Pubbl. Staz. Zool. Napoli, 21: 106-130.

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108 L. RAUNICFi

1950 - Andrea Giardina. Rend. Acc. Naz. dei XL,

ser. IV, 1.

1951 - Leziomi di Anatomia comparata. Libreria Uni-

versitaria, Bologna, pp. 874. - Discorso inarigrirale a1 Congress0 dell’llnione

Zoologica Italiana a Pisa, otlobre 1951. Boll.

- La Vita riel mare, (in collab. con F. RAF- FAELEI, in La uita degli Animali, di A. GrrIcr, P. PASQUINI, F. RAFFAELE, vol. I , U.T.E.T., Torino, pp. 837.

ZOO^., 18: 85-95.

1952 - La ricerca biolonica in alcrini Centri rrniversi-

lari degli Stati onit i d’America. Ric. Sci., 22: 1554-1559.

- Srilla organizzazione della ricerca e delle Uni- uersitd negli Stati Uniti. Boll. Zool., 19: 185- 194.

1953 - Quiridici anni di vita dell’lstitrito di Anatomia

conzparata deIl’Universitd di Bologna ( I 93i- 1752). Tip. G. Foschini, hlassalombarda.

- Prima Rirrniotie del GruDDo Etnbriolonico Ita- liano, Bologna, 30 ntarzi‘1753. Ric. Sci., 23; 1453-1457.

1954 - Seconda Riunione del Grrippo Embriologico

Italiano, Napoli, 4-5 gennaio 1754. Ric. Sci., 24: 850-855.

- Rimaneggiamenti plasmatici e movimenti di territori cellrilari nello sviliippo precoce degli Anfibi, (in collab. con L. RAUNICH), in Pro- blenzi di sviluppo, Casa Editrice Ambrosiana, hlilano, 90-108.

1955 - Terza Riiinione del Gruppo Ernbriologico Ita-

liano, Roma, 4-5 giugrro 1954. Ric. Sci., 25:

- Ricerche siilla << acclimazione )> di Paramecium caudatum a concentrazioni saline crescenti. I . Appurtti di tecnica ed osservazioni sull’alimen- tazione di Paratneci in coltrira, (in collab. con E. GHIRARDELLI e C. WELPONER). Atti Acc. Sci. 1st. Bologna, ser. XI, 2: 104-110.

- Ricerche srilla <( acclimazione >> di Paramecium caudatum a concentrazioni salirie crescenti. I I . Srii uacrioli soprannuttzerari di P. caudatum, (in collab. con E. GHIRARDELLI e C. WEL-

117-124.

PONER). Atti Acc. Sci. 1st. Bologna, ser. XI, 2: 111-115.

- Ricerche srtlla <( acclitnazione )> di Parameciurr caudatum a concentrazioni saline crescenti I l l . Risultati delle prime esperienze con par. ticolare rigitardo alla frinzione dei vacuoli con trattili, (in collab. con E. GHIRARDELLI e C WELPONER). Atti Acc. Sci. 1st. Bologna, ser

- Srilla istogenesi rigenerativa in dischetti iso. Iati dal corpo di Planaria torva, (in collab

Atti Acc. Sci. 1st. Bologna, ser. XI, 2: 131. 138.

- SriIla rigenerazione di dischetti isofati dai corpo deNe Planarie (Planaria torva), (ir collab. con E. GHIRARDELLI e A. RUSTICALI) Atti ACC. Sci. 1st. Bologna, ser. XI, 2: 139 147.

XI, 2: 116-131.

con E. GIIIRARDELLI e A. LESI-MASSARI)

1956 - Qrrarta Riiinione del Gruppo Embriologicc

Italiano, Bologna, 30-31 marzo 1955. Ric Sci., 26: 217-223.

- Quirtta Riiinione del Gruppo Etnbriologicc: Italiano, Napoli, 4-5 aprile 1756 Ric. Sci. 26: 2587-2595.

1957 - Sesta Ririnione del Grtippo Etnbriologico Iia

liano, Perugia, Alonte del Lago, 24-25 aprilt 1957. Ric. Sci., 27: 2850-2860.

1958 - La Vita nel Afare, (in collab. con F. RAF

FAELE), in La Vita degli Animali, di A. GHIGI P. PASQUINI, F. RAFFAELE, I1 ed., vol. I U.T.E.T., Torino.

- Lezioni di Zoofogia. Vol. I : Introdrizione alk studio della Zoologia e i Protozoi. Ediz. Ate neo, Roma, pp. 264.

1959 - Elementi di Zoologia. Corso per <( Classe Uni

ca D, Ediz. R.A.I., Roma, pp. 219. - Problemi iirgenti dell’orgartizzaziotie degli stir

di in riferimento alle Scienze Natrirali. XX)I Conv. U.Z.I., 1959. Boll. Zool., 36: 299-306

- On the teaching of Zoology in Italian Uni versifies. Proc. XV Intern. Congr. Zoology London, 83-86.

1960 - Problemi e orietitanzenti atiriali delle Scienzt

Zoologiche. RealtB Nuova, 25. - Lezioni di Zoologia. Vol. 11: Introdiiziont

allo studio dei Aietazoi (AIesozoi, Parazoi Celenterati, Ct enofori e Platelminti). Ediz Ateneo, Roma, pp. 299.

- Come vivono gli anitnali. Corso per << Classc Unica D, Ediz. R.A.I., Roma, pp. 288.

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RICORDO DI PASQUALE PASQUINI 109

- Ross Granville Harrison (1870-1757). Acta Embr. hlorph. Exp., 3: 119-130.

- Recensione del << Saggio >> di Giulio Cotronei: Natrrrahno, Biologia e conoscenza. Riv. Biol., 52: 225-230.

1962 - Problenii fondamentali dell’Embriologia: pri-

mi processi dello sviluppo e accrescimento. Cultura e Scuola, 1, n. 2: 262-266.

- Problemi fondamentali dell’Embriologia: dif- ferenzianiento, induzione enibrionale e niorfo- genesi. Cultura e Scuola, I, n. 3: 256-266.

- Giirlio Cotronei. Acta Embr. hlorph. Exp.,

- I1 Gruppo d i Ricerca per I’Etnbriologia (C. N. R.). Realizzazioni e progranimi di lavoro, (in collab. con A. ~ I O N R O Y , s. RANZI, G. RE- VERBERI, A. STEFANELLI e E. URBANI). Ric. Sci. (Notiziario), 2: 465-469.

5: 217-227.

1963 - Tappe e conquiste dell’Embriologia. Cultura

e Scuola, 2, n. 7: 261-268. - Embriologia sperinientale e teratogenesi. Rend.

1st. Sci. Univ. Camerino, 4: 3-12. - In memoria di Carlo fztcci. Ric. Sci., 33: 61-

78. - I1 Gruppo di Ricerca per I’Enzbriologia (C.

N. R.). Atlivitri scientifica 1762-1 763 sul dif- ferenziamenfo cellrrlare, (in collab. con A. AIONROY, S. RANZI, G. REVERBERI, A. STEFA- NELLI e E. URBANI). Ric. Sci. (Notiziario), 3: 1177-1188.

1964 - I1 Gruppo di Ricerca per I’EmbrioIogia (C.

N . R.) . Attivifd scien tifica 1763-1 764 e ricer- che in via d i svolginzento srrl difierenziamento cellulare, in (collab. con A. MONROY, S. RANZI, G. REVERBERI, A. STEFANELLI e E. URBANI). Ric. Sci., 34, suppl. 3: 413427.

- Sopravvivenza e differenriametito di blastenii rigetierativi d i Planaria torva, coltivati iti vitro, traltati con estradiolo, (in collab. con H. MA- NELLI e A. NEGRI). Boll. zool., 31 : 759-768.

1965 - In memoria di Umberto D’Amcona (1876-

1964). Acta Ernbr. Morph. Exp., 8: 87-103. - Giuseppe Zanandrea S. 1. (23 luglio 1707 - 15

aprile 1765). Le Scienze, 11: 65-69. - I n metnoria di Giuseppe Zanandrea S. 1.

(1907-1965). Natura e Montagna, 5: 101- 103.

- L‘Unione Zoologica Italiana e il sir0 XXXIIl Convegno di Roma. Cultura e Scuola, 4, n. 15: 2.53-259.

1966 - Assrrnzione degli alimenti ai vari livelli della

scala zoologica. Le Scienze, I I I: 250-263. - In aperlura della XIV Rirrnione del G.E.I.,

Roma, 18-17 maggio 1766. Act3 hledica Ro- mana, 4.

1967 - Lezioni di Zoologia. Vol. I l l : Netazoi Bila-

ferii Acelomati, Pseudocelomati e Celontati. Ediz. Ateneo, Roma, pp. .

- Le fortne larvali degli Invertebrati marini e Ioro significafo. Le Scienze, IV: 193-211.

- Como viven 10s aniniales. Universal Eisa (Edi- ciones iberoamericanas), Madrid.

- I l Grrrppo d i Ricerca per I‘Enibriologia (C. N. R.). Attivitri scientifica 1764-1765 e ri- rerche in via di svolgirnento sul diferenzia- tnento cellrrlare, (in collab. con A. hfONROY, s. RANzI, G. REVERBERI, A. STEFANELLI e E. URBANI). Ric. Sci., 37, suppl. 1: 61-76.

1968 - L’Uonro e il tnondo animale srilla Terra. I1

Fuoco, 16: 18-23.

1970 - Ulteriori osservazioni sul differenziamento in

espianto di blastenii rigenerativi di Planaria torva, (in collab. con hl. DI CASTRO e H. hh- NELLI). 1st. Lombardo (Rend. Sc.), B, 104:

- Alcrrne ricerche in corso in Italia s u problemi di Biologia dello svilrrppo, (in collab. con S. RANZI). 1st. Lombardo (Rend. Sc.), B,

3-16.

104: 17-19.

1971 - Relazione preliniinare delle ricerche sulle po-

polazioni insulari compicrte nel frietinio 1765- 1768, (in collab. con vari AA.). Quaderni de La Ric. Sci., 73: 3-72.

- To the memory of fohn Rirnnstrom. Acta Embr. Exp., 120-136.

- I n memoria di Alessandro Ghigi. Boll. Zoo].,

- In menioria di Alessandro Ghigi. Quaderni

- Piccole isole. Quaderni de La Ric. Sci., 74:

1972 - Alessandro Ghigi. Acc. Naz. Lincei, Celebra-

- fohn Rirnnstronz. Acc. Naz. Lincei, Celebra-

38: 89-95.

de La Ric. Sci., 74: 13-16.

253-256.

zioni Lincee, 58: 1-30.

zioni Lincee, 61: 1-19.

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Page 13: Ricordo di Pasquale Pasquini

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- Gziido Grandi. Acc. Naz. Lincei, Celebrazio- ni Lincee, 65: 1-23.

- In occasione dell’inatigtirarione della nciova sede dell’lstituto d i Zoologia dell’llnviersitd d i Roma, intitola/o a c Federico Raflaele >>, I6 maggio 1972. Tip. Ferri, Roma, pp. 23.

1974 - La Vila degli Animali, (in collab. con A.

GHICI e F. RAFFAELE), I11 ediz., U.T.E.T., Torino.

Fu inoltre Autore delle seguenti voci:

Enciclopedia Italiarra Anellidi (1929), Briozoi (1930), Embriologia

sperimentale (1932), Gastrotrichi (1932), Gastru- lazione (1932), Genealogia cellulare (1932), Ger- me, germinale (1932), Harrison R. G. (1933), In-

nesti e trapianti (1933), Irudinei (1934), hleso- derma (1934), hlolluschi (1934), hlorgan Th. H. (1934), Nervoso sistema (1934), Occhio (1935), Polarit; (1935), Poliembrionia (1933, Proto- zoi (1935), Rigenerazione (1936), Riproduzione (1936), Rotiferi (1936), Spugne (1936), Rous W. (1936), Spemann (1936), Sviluppo (1937), Tardi- gradi (1937), Trematodi (1937), Tripanosoma (1937), Turbellari (1937), Uovo (1937), Verte- brati (1937), Wilson E. B. (1937), Acineti (1938). Organizzatore (1938).

Enciclopedia Aledica Ambiente biologico (1950), Associazioni bio-

logiche (1950), Cicli biologici (1951), Simbiosi (1956), Zoologia (1957).

Dal 1968 a1 1974 fu Direttore Redattore della <( Enciclopedia della Natura n, 8 voll., Editore Gherardo Casini, Roma.

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