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FXOWXUD VSRUW VSHWWDFROR ANNO I - N. 3 -Dicembre 2009 - Periodico sportivo. Copia gratuita. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1625 / 2008 1(9( 63257 ,19(51$/, VSHFLDOH HG LQROWUH 7(11,6 7$92/2 $55$03,&$7$ 6.$7(%2$5' %,.( 75,$/ *,52 'p,7$/,$ 26&$5 3,6725,86 92//(< 6&82/$ ZZZVSRUWSLXFRP

Sportdipiù - 3/2009

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Lo sport veronese a 360°

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sommariol’editorialeSu Sportpiù, l’invernoin discesa libera

intervista specialeRuggero Pozzani

speciale neve

presciisticaPreparazione atletica

sciSci Club Edelweiss: 60 anni e non sentirli

pattinaggio su ghiaccioLe Olimpiadi Invernali 2010 da Bosco Chiesanuova a Vancouver

km lanciatoAlberto Albertelli: una vita a tutta velocità

impiantiMalcesine e Bosco: le regine delle montagne veronesi

hockeyFalchi Hockey Bosco Chiesanuova

sicurezzaCroce Bianca Verona

ciclismoIl Giro d’Italia a Verona

bike trialAlberto Limatore

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santa sofiaLaserterapia

olimpiadi 2020Venezia c’è

atleticaGiovanni Galbieri

salutePlantari per tutti gli sportivi

psicomotricitàIl gioco

culturaIncontri di stile

etica sportivaPanathlon

arrampicataKing Rock un anno dopo

volleyVolley femminile nelle scuole

premio ussiOscar Pistorius

calcioBardolino Verona

skateboardFrancesco Ugolini

rallyMarino Gaiardoni

tennis tavoloTennistavolo a Verona24

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l’editoriale a cura di Luigi Ballini

Su Sportpiù,l’invernoin discesa libera

Anno 1 - Numero 3 - dicembre 2009Testata giornalistica registrata al Tribunale di Veronan. 1625 / 2008Sede:via Zenatello 4/a - [email protected]. 0039 045 917629Fax 0039 045 8303220

Direttore responsabileAlessandra Rutili

Direttore editorialeLuigi Ballini

RedazioneLuigi Ballini, Alberto Cristani, Alessandra Rutili, Giuseppe La Rosa, Salvatore Mercurio

Grafica e impaginazionea cura di Scripta s.c.

StampaGrafiche Stella, Legnago (VR)

Per inviare notizie sportive invia una e-mail a:[email protected] consulta il sito www.sportpiu.com

Inserzioni pubblicitarieTel. 0039 045 917629 - Fax 0039 045 8303220oppure Lorenzo Convertino: tel. 347 0181050

Hanno collaborato a questo numeroLuca Mazzara, Bruno Mostaffi, Marco Trattene,Emanuela Caliari, Giulia Faggian, Marco Ballini,Eleonora Da Ronco, Emanuele Pezzo,Luciano Italo Menegazzi, Massimo Rosa,Nicola Tondini, Davide Caldelli

FotoFrancesca Bellorio, Matteo Piancastelli, Daniela Ruzzante

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L’INTERVISTA aRUGGERO POZZANIa cura di Alberto Cristani

Intervista esclusiva con l’Assessore Tu-rismo e sport della Provincia di Verona Ruggero Pozzani. Nato l’8 aprile 1981 l’assessore Pozzani è Dottore in econo-mia e commercio Laureato presso l’Uni-versità degli studi di Trento. In carica dallo scorso giugno è un appassionato di sport a 360° anche se ha un debole per la vela.

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SPECIALE

Il presidente della FISI Comitato Veneto se-zione di Verona vuole dare nuovo slancio

alla propria federazione. Roberto Lazzarini punta molto sulla comunicazione: “Si devono sviluppare i siti internet della FISI e renderli più accattivanti in modo da avvici-nare i giovani” spiega Lazzarini “attraverso questa vetrina mediatica si possono far co-noscere tutte le discipline dello sci creando un legame con gli sportivi. Si possono pro-muovere anche giochi a premi, chi dovesse azzeccare un pronostico potrebbe aggiudi-carsi un fine settimana sulle nostre monta-gne, un modo per scoprire lo sci”.La comunicazione serve naturalmente per divulgare iniziative e progetti ma anche per creare interesse. “Ritengo che si debba puntare molto anche sulla tessera FISI, un ulteriore strumento per gli iscritti, proporrei di aggiungere una po-lizza integrativa facoltativa sulla copertura assicurativa per responsabilità civile verso l’associazione per tutte le attività che non si svolgono sui campi da neve”. Un ulteriore mezzo per agevolare chi acqui-sta la tessera creando un rapporto di affilia-

zione. Una tessera che creerebbe diritti par-ticolari ai soci che si sentirebbero così parte di un grande club“. Il terzo punto sul qua-le vorrei si investisse è la promozione della montagna. Serve far conoscere il mondo del-lo sci ai ragazzi, agli studenti attraverso gite organizzate per sfatare anche il mito che lo sci sia uno sport per ricchi. “Penso sia importante far leva sui dirigenti in maniera da coinvolgerli in progetti finaliz-zati alla scoperta della montagna, ma anche sui genitori che attraverso lo sport possono insegnare ai figli di essere responsabili e ri-spettosi del prossimo”.Il presidente ha le idee chiare, comunicazio-ne promozione in primis per far conoscere lo sci come uno degli sport che più promuove gli ideali di lealtà e fair play ed ancora creare un legame preferenziale per quanti desidere-ranno acquistare la tessera FISI. Significherà far parte di una grande famiglia attenta a promuovere la montagna quale luogo ideale per vivere a contatto con la natura lo sport.

Comunicazione e promozione per rilanciare la FISI Verona

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BOSCOCHIESANUOVA

Bosco Chiesanuova (VR) - Tel. e Fax 045 6784001 - [email protected] - www.malgasangiorgio.it

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Un preparatore atletico, prima di pianificare un programma di preparazione atletica,

che possa essere da supporto ad un individuo che volesse affrontare una disciplina sportiva, deve considerare i seguenti fattori:- le caratteristiche fisiche e l’età dell’individuo;- le richieste energetiche e le caratteristiche

dello sport per il quale ci si vuole allenare;- l’analisi del gesto tecnico;- gli obbiettivi che si vogliono perseguire.Le considerazioni sono diverse in base al livello e alle capacità dell’individuo con il quale ci tro-viamo ad allenare.Facciamo l’esempio di un adulto che volesse af-frontare in sicurezza la settimana di sci duran-te le vacanze di Natale e che avesse deciso di dedicare alla preparazione i mesi di settembre, ottobre e novembre. Dopo un’analisi dettagliata dell’iniziale stato di forma, il preparatore focalizzerà gli obbiettivi principali e le metodologie da utilizzare.

Nel mese di settembre (con una frequenza di tre sedute di allenamento settimanale da 1h30’ ciascuna) la parte preponderante dell’allena-mento sarà dedicata al miglioramento delle ca-pacita cardiovascolari (60%) e verrà introdotto

un programma di tonificazione generale con particolare attenzione ai distretti muscolari che danno stabilità le articolazioni (15%), verranno proposti esercizi per il miglioramento della co-ordinazione generale (25%).Nel mese di ottobre (con la medesima frequen-za settimanale) la parte dedicata al migliora-mento delle capacità cardiovascolari diminuirà (40%) per lasciare ampio spazio alla parte di tonificazione muscolare (35%) e alla coordina-zione generale (25%).A novembre il preparatore proporrà una seduta settimanale aggiuntiva, dedicata all’incremen-to della forza degli arti inferiori e del tronco, porzioni del nostro organismo maggiormente sollecitate dalla pratica dello sci alpino. il pro-gramma settimanale sarà così suddiviso: 20% cardiovascolare, 20% forza arti inferiori, 40% tonificazione generale e 20% coordinazione generale.Gli strumenti di valutazione potranno essere il test di cooper (cardiovascolare) e il test di Bo-sco (forza arti inferiori). Nei prossimi numeri di Sportpiù avremo il pia-cere di trattare la preparazione del bambino, del ragazzo, dell’agonista e dell’anziano.

I preparatori atletici dello sci club Edelweiss,

La preparazione atleticanello sci alpino

LESSINIASPORTING.IT

ABBIGLIAMENTO TECNICO SPORTIVOTEAM EQUIPMENT

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Quasi Sessant’anni di storia alle spalle non sono un fuoco di paglia e lo testimoniano numeri

e lo spirito agguerrito tutt’ora esistenti dopo tutto questo lasso di tempo. Le caratteristiche sono riferite ad una delle Associazioni storiche del tessuto sociale e sportivo di Verona, l’Associazione Sci Club Ede-lwiss. Di tutto questo e di altro ancora ne abbiamo parlato con Marco Ballini, Presidente e deus ex ma-china del sodalizio scaligero, il quale oltre a fare un exursus storico dell’Associazione, ci ha parlato della stagione invernale moramai alle porte. “Lo Sci Club Edelweiss nasce l’1 agosto 1953, è stato scelto questo nome perché i soci fondatori erano grandi appassionati di montagna e la stella alpina è il fiore che più la rappresenta, – spiega Ballini – mi piace

ricordare che la prima gita organizzata dall’Edel-weiss nell’estate del ‘53 aveva come meta il Monte Rosa; la carovana partita da Verona a notte fonda era composta da una Fiat Topolino per il traspor-to di bagagli e da due moto!”. Verona è una città molto legata agli sport invernali data anche la vici-nanza con le montagne “Negli anni 50 – prosegue Ballini – la montagna veronese... ‘La Lessinia’ era una meta molto ambita teatro con il Monte Bondo-ne delle prime piste da sci organizzate con impianti di risalita.In quegli anni esistevano a Verona molte organizzazioni che si occupavano di portare gli ap-passionati della montagna a sciare, ma mancava un’associazione che si dedicasse all’agonismo... nacque così l’Edelweiss!”.

Ma cerchiamo di capire le finalità e gli obbiettivi che una realtà come l’Edelweiss si pone.“Le fina-lità del nostro Sci Club sono molteplici tra le più importanti sicuramente cercare di far appassionare grandi ma soprattutto piccini ad un ambiente sano come quello della montagna, educare ad un cor-retto spirito competitivo e a trasmettere la nostra passione per il nostro magnifico sport.” Marco Ballini ha dedicato la propria vita allo sci facendo diventare questo sport una professione “In tut-ti questi anni – spiega – siamo sempre riusciti a rinnovare la nostra voglia di stare al passo con i tempi grazie ai risultati ottenuti e all’ entusiasmo dei ragazzi che sono sempre riusciti a stimolare il nostro fantastico lavoro, momenti bui ce ne sono

Sci club Edelweiss: 60 anni e non sentirli!

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stati ma è grazie anche a questi che l’Edelweiss si è rinforzato”.Anno dopo anno i responsabili dell’Edelweiss cercano metodi e iniziative che possano soddisfare le esigenze di grandi e piccini. “Oggi lo sci club Edelweiss – prosegue il Presidente – è specializzato nello sci alpino anche se nel suo passato si occupava anche di sci nordico e di bob. Le località teatro della nostra attività invernale sono: S.Giorgio di Bosco Chiesanuova, Polsa di Brento-nico, Folgaria, Prà Alpesina,in estate e in autunno invece, le nostre squa-dre si trasferiscono sui ghiacciai del nord Italia.” Tutto è pronto per partire con la nuo-va stagione “Il primo corso da noi or-ganizzato è previsto nelle vacanze di Natale, per informazioni utili e detta-gliate si può contattare la sede dello Sci Club in via Pieve di Cadore 7/b tel.045915550 o consultare il sito internet www.edelweissclub.it”. La scelta dello sci club Edelweiss è sempre stata quella di affidare l’inse-gnamento dello sci a Maestri di sci della Scuola Italiana Maestri di sci e ad Allenatori della Scuola tecnici Federali.

Lo sci è uno sport per tutti.. bambini dai 4 anni, ragazzi e adulti!”.Corsi per imparare a sciare ma anche allenamenti per gli atleti.“Gli atleti della squadra agonistica si suddividono in: baby nati nel 2001 e 2002, cuccioli nati nel 1999 e 2000, ragazzi nati nel 1998  e 1997, allievi nati nel 1996 e 1995, giovani nati tra il 1994 e 1990 e senior dal 1989 in poi, master dai 30 anni compiuti in su – Ballini spiega il passaggio dalla fase ludica a quella agonistica – “Il passaggio tra attività ludica e attività agonistica imposta dalla Federazio-ne scatta al compimento dell’ottavo anno di età come limite minimo se si è intentenzionati ad intraprendere il percorso agonistico.” L’Edelweiss desidera promuovere lo sport te-nendo conto anche di chi vive una disabilità per questo collabora con l’associazione Brain Power (www.brainpowers.org), un’associazione specializzata per l’insegnamento dello sci ai diversamente abili. Nulla è lasciato al caso, ma con dedizione e professionalità l’Edelweiss insegna ad amare lo sci e a crescere attraver-so lo sport.

SCI SICURO…

POCHE REGOLE PER CONPORTARSI DA VERI CAMPIONI

1. RISPETTO PER GLI ALTRI: ogni sciatore deve comportarsi in modo

da non mettere in pericolo gli latri o provocare danno

2. PADRONANZA DELLA VELOCITÀ E DEL COMPORTA-

MENTO: ogni sciatore deve tenere una velocità ed un comportamento

adeguati alla propria capacità nonché alle condizioni generali del tempo.

3. SCELTA DELLA DIREZIONE. Lo sciatore a monte, il quale per la

posizione dominante ha la possibilità di scelta del percorso, ha la possibi-

lità di scelta del percorso, deve tenere una direzione che eviti il pericolo di

collisione con lo sciatore a valle.

4. IL SORPASSO. Il sorpasso deve essere effettuato tanto a monte che

a valle., sulla destra o sulla sinistra, ma sempre ad una distanza tale da

consentire le evoluzioni dello sciatore sorpassato

5. ATTRAVERSAMENTO E INCROCIO: lo sciatore che si immette

su una pista o attraversa un terreno di esercitazione deve assicurarsi , me-

diante il controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fare senza pericolo

per sé e per gli altri. Lo stesso comportamento deve essere tenuto dopo

ogni sosta.

6. SOSTA: lo sciatore deve evitare di fermarsi, se non in caso di assoluta

necessità, sulle piste ed in specie nei passaggi obbligati o senza visibilità.

In caso di caduta lo sciatore deve sgombrare la pista al più presto possibile.

7. SALITA. Lo sciatore che risale la posta deve procedere soltanto ai bordi

di essa ed è tenuto a discostarsene in caso di cattiva visibilità. Lo stesso

comportamento deve tenere lo sciatore che discende a piedi la pista.

8. IN CASO DI INCIDENTE: Chiunque deve prestarsi per i soccorso

in caso d’incidente

9. RISPETTO DELLA SEGNALETICA: tutti lgi sciatori devono rispet-

tare la segnaletica delle piste

10. IDENTIFICAZIONE: chiunque sia coinvolto in un incidente o ne sia

testimone è tenuto a dare le proprie generalità

11. SPAZIO MINIMO PER IL SORPASSO DAL BORDO DELLA

PISTA: è buona norma che lo sciatore non curvi sul bordo della pista, ma

lasci sempre uno spazio sufficiente per agevolare il suo sorpasso

12. TRAIETTORIE: bisogna prestare attenzione alle traiettorie degli sciatori

in considerazione del tipo di sci utilizzato, snowboard, telemark, carvin fun.

Sabato 6 Febbraio 2010San Giorgio di Bosco Chiesanuova

Verona

slalom in notturna

Grand Prix FriuladriaRagazzi e Allievi

TROFEO

REGOLAMENTO1. Il Club Alpino Edelweiss di Verona VR08, di Via Pieve di cadore7/b 37124 Verona, te-

lefono 045915550, fax 045915544, in collaborazione con Sciovie Lessinia, e la Fede-razione Italiana Sport Invernali indice ed organizza una gara di slalom gigante inserita nel circuito provinciale di Verona per le categorie Ragazzi e Allievi (Gran Prix Friuladria Crédit Agricole)

2. La manifestazione si svolgerà sabato 06 febbraio 2010 presso la stazione invernale di Malga San Giorgio. Alla gara potranno partecipare i tesserati F.I.S.I. delle categorie ragazzi e allievi m/f di Verona.

3. La gara è denominata Gran Prix Friuladria, Trofeo Avesani. 4. La gara si svolgerà sulla pista Castel Gaibana “B” con omologazione N00/007/VE/A_1. 5. La partenza del primo concorrente avverrà alle ore 20:00 .6. La gara si svolgerà in due manches.7. la ricognizione del percorso sarà autorizzata dalle ore 19:00 alle ore19:45.8. le iscrizioni nominative, corredate di nome, cognome e anno di nascita, della quota di

iscrizione: Rag. € 10,00 – All. € 12,00, dovranno pervenire entro le ore 18:00 di giovedì 04 febbraio al numero di fax 045/915544.

9. Il sorteggio per l’ordine di partenza sarà effettuato alle ore 18:00 di giovedì 04 febbraio presso la sede del Club Alpino Edelweiss in via Pieve di Cadore 7/b, Verona.

10. Il ritiro pettorali sarà autorizzato sabato 06 febbraio 2010 presso l’ufficio gare ubicato presso l’Hotel Sporting di Malga San Giorgio dalle ore 18:00.

11. Durante la giornata di gara verrà data comunicazione sul luogo e orario delle premia-zioni.

12. La quota per i reclami è fissata in 50€.13. Per quanto non contemplato nel presente regolamento vige la normativa prevista

dall’agenda dello sciatore F.I.S.I.

Per informazioni e iscrizioni: Sci club edelweiss - tel. 045 915550 - fax 045 915544

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Calendario gare SCI ALPINO

Calendario gare SCI FONDO

Domenica 7 Febbraio 2010San Giorgio di Bosco Chiesanuova Verona

slalom gigante - baby e cuccioli

TROFEO

per informazioni e iscrizioni: sci club edelweiss - tel. 045 915550 - fax 045 915544

REGOLAMENTO1. Il Club Alpino Edelweiss di Verona VR08, di Via Pieve di Cadore7/b 37124 Verona, telefo-

no 045915550, fax 045915544, in collaborazione con Sciovie Lessinia, e la Federazione Italiana Sport Invernali indice ed organizza una gara di slalom gigante inserita nel circuito Lattebusche provinciale di Verona.

2. La manifestazione si svolgerà domenica 07 febbraio 2010 presso la stazione invernale di Malga San Giorgio. Alla gara potranno partecipare i tesserati F.I.S.I. delle catego-rie baby e cuccioli m/f di Verona.

3. La gara è denominata Trofeo Lattebusche.4. La gara si svolgerà sulla pista Castel Gaibana “B” con omologazione N00/007/VE/A_1. 5. La partenza del primo concorrente avverrà alle ore 12:00.6. La gara si svolgerà in un’unica manche.7. la ricognizione del percorso sarà autorizzata dalle ore 11:00 alle ore 11:45.8. le iscrizioni nominative, corredate di nome, cognome e anno di nascita, della quota di iscri-

zione di € 10.00 dovranno pervenire entro le ore 18:00 di venerdì 05 febbraio al numero di fax 045/915544.

9. Il sorteggio per l’ordine di partenza sarà effettuato alle ore 18:00 di venerdì 05 febbraio presso la sede del Club Alpino Edelweiss in via Pieve di Cadore 7/b, Verona.

10. Il ritiro pettorali sarà autorizzato domenica 07 febbraio 2010 presso l’ufficio gare ubicato all’Hotel Sporting di Malga San Giorgio dalle ore 8:30.

11. Le premiazioni individuali e di società avranno luogo un’ora dopo la fine della gara. Durante la giornata di gara verrà data comunicazione sul luogo e orario delle premiazioni.

12. La quota per i reclami è fissata in 50€.13. Per quanto non contemplato nel presente regolamento vige la normativa prevista dall’agen-

da dello sciatore F.I.S.I.

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Vancouver sarà la sede delle prossime attesis-sime Olimpiadi Invernali che avranno inizio il

12 febbraio 2010 con la cerimonia di inaugurazio-ne. L’evento sportivo avrà la durata di 17 giorni, sino al 28 febbraio. Il pattinaggio su ghiaccio avrà senza dubbio un ruolo di rilievo in queste olimpiadi, in particolare quello di figura. La maggior parte delle competi-zioni di questa disciplina olimpica si svolgeranno presso il Pacific Coliseum. È attesissima la gara in-dividuale maschile di pattinaggio artistico: si pre-annuncia come una delle più combattute.Questo grazie al rientro di grandi nomi del calibro di Evgeni Plushenko e Stéphane Lambiel, medaglie d’oro e d’argento a Torino 2006, che avevano in-terrotto l’attività agonistica per dedicarsi alle esi-bizioni. Plushenko si ripresenta più carico di prima. Non è da tutti conquistare un altro oro olimpico a distanza di quattro anni. Ma Evgeni, non fa aspettare i suoi fan: stravince la Cup of Russia 2009, svoltasi il 24 ottobre con un punteggio totale di 240.20 (157.93 nel free

program) e un distacco di più di venti punti sul secondo classificato Kozuka (214,63). Lo Zar del ghiaccio è tornato.Anche Stefan Lambiel sta tornando al massimo della forma: il fuoriclasse, noto per il suo grande estro artistico oltre (o più ancora) che per la sua eccellenza tecnica (tra i punti di forza: le trottole; tra i pochi difetti: l’incostanza del triplo axel), af-ferma di essersi ripreso dall’infortunio ai muscoli adduttori di sinistra, che gli avevano impedito di allenarsi in modo ottimale la scorsa estate. Pro-blema che era stato all’origine della sua decisione di ritirarsi dall’agonismo. Per la sua scommessa Stéphane ha deciso di tornare ad affidarsi al suo coach di una vita, Peter Grütter.Questi due grandi campioni del pattinaggio artisti-co maschile, daranno del filo da torcere al francese Brian Joubert che sembrava già proiettato verso la conquista del titolo olimpico. Brian, dal canto suo, appare determinatissimo. Vuole conquistare l’unica medaglia che ancora gli manca: quella olimpica.

Ma a battersi per le medaglie olimpiche ci saranno anche il campione italiano Samuel Contesti (foto sopra), e il campione belga Kevin van der Perren, due volti noti per gli amici di Bosco Chiesanuova, amanti di questo sport.Proprio il 1° agosto 2009, questi due grandi atleti, hanno partecipato al Galà Internazionale di Patti-naggio di Bosco Chiesanuova, organizzato dall’Ice Club Lessinia. Spettacolare l’esibizione di entram-bi e degli altri ospiti presenti: stiamo parlando di nomi del calibro di Jenna McCorkell, campionessa inglese di pattinaggio artistico su ghiaccio, che gareggerà contro la nostra Carolina Costner alle prossime olimpiadi alle gare individuali femminili; Laurent Tobel, pattinatore francese, che dal 2001 ha abbondonato l’agonismo per dedicarsi a spet-tacoli on ice; Anna Cappellini e Luca La Notte, gio-vani promesse italiane della danza su ghiaccio, che proveranno ad inseguire le orme della ben nota coppia Margaglio-Fusar Poli a queste olimpiadi in-vernali. Ottimo il secondo posto appena ottenuto allo Skate America di Lake Placid – quinta e penul-

Le Olimpiadiinvernali 2010

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La Scuola Italiana Sci Bosco Chiesanuova Vi invita a provare i nuovi profes-sionisti della scuola che si rinnova fondendo l’esperienza dei maestri storici di San Giorgio, con nuove leve che saranno sulle piste da quest’anno; tutti professionisti aggiornati sulle nuove tecniche sciistiche e di insegnamento NEW SCHOOL. Continua la collaborazione con Brain Power per i ragazzi diversamente abili che vogliono cimentarsi nelle discipline invernali in sicurezza e con attrezzatura specialistica che metteremo a disposizione senza alcun costo aggiuntiva silla tariffa oraria. La scuola italiana Sci Bosco Chiesanuova da due anni dispone inoltre di maestri di sci da discesa, snowboard, fondo, telemark e guide alpine per fantastiche “ciaspolade”. I prezzi per la stagione 2009-2010 resteranno invariati; il paccheto all inclusive “in classe sulla neve” darà la possibilità ai ragazzi dele scuole della provincia di Verona di imparare a sciare con soli 39 euro (trasporto, ski pass, noleggio attrezzature, 2 ore di scuola sci e pranzo compresi), un’offerta imperdibile. Lessinia che si rinnova: tutta da scoprire da vivere con fiducia, in economia, ma all’avanguardia e soprattutto a due passi da casa; la Tua palestra dello sci!

tima prova dell’Isu Grand Prix. La gara è stata vinta dagli americani Tanith Belbin-Benjamin Agosto, la coppia italiana nel libero si è esibita sulle note del “Requiem per un Sogno” e ha conquistato il pun-teggio di 85.73 punti (43.60/42.13), stabilendo il miglior risultato stagionale e 171.86 punti nel totale delle tre prove. Terzo posto per gli israeliani Alexandra Zaretski-Roman Zaretski.Sul fronte femminile, invece, grande sfida tra la coreana Yu Na Kim e la giapponese Mao Asada, sua storica rivale. La prima tappa del Grand Prix di Parigi, svoltasi in ottobre è stata vinta da Yu Na Kim con un punteg-gio impressionante di 210,03. L’atleta, ormai indicata da tutti come prossimo oro olimpico, non si fa avvicinare neanche lontana-mente da Mao Asada, che ha totalizzato “solo” 173,99, arrivando al secondo posto. Mao, da parte sua, sta cercando un modo per aumentare il pun-teggio delle sue esibizioni: pare abbia intenzione di inserire due tripli axel sia nel programma corto che nel lungo. Un obiettivo certamente ambizioso – che farebbe tremare persino i pattinatori uomini – ma che per ora sembra lontano.Noi faremo comunque il tifo per Carolina, anche se non sta attraversando un periodo di grandi suc-cessi: proprio al Grand Prix di Parigi è arrivata solo settima, cadendo sul primo salto del programma corto.I più saggi comunque non si aspettavano un mi-racolo improvviso, considerando che la Kostner si è trasferita a Los Angeles solo ad estate inoltrata, e sta probabilmente ancora assorbendo il nuovo metodo di allenamento proposto dall’americano Frank Carroll. Probabilmente è ancora una volta l’approccio mentale quello su cui la Kostner deve

L’Associazione Sportiva Dilettantistica ICE CLUB LESSINIA nasce alla fine dell’anno 2001 su ini-ziativa di un piccolo gruppo di appassionati di questo straordinario sport. Credendo fortemente in questo progetto e lavorando con impegno e dedizione, abbiamo raggiunto dopo soli sei anni di attività ottimi risultati nella preparazione dei

nostri atleti. La stagione agonistica in corso vede 3 dei nostri atleti impegnati nelle gare trivenete e nazionali Fisg (Federazione Italiana Sport Ghiaccio); e una decina di atleti che partecipano inoltre alle gare Free (circuito parallelo per gli atleti che ancora non hanno i requisiti necessari per gareggiare nelle categorie ufficiali).Questi successi sono stati ottenuti grazie al lavoro dell’allenatrice Marguerite Verboven, che ha alle spalle una carriera internazionale piena di succes-si e di notevole durata.Dal 2006 l’Associazione si avvale anche della collabo-razione dell’istruttore Anna Canteri (ex atleta dell’ice club), che affianca l’allenatrice seguendo i piccoli atleti che muovono i loro primi passi sul ghiaccio.

Per info: [email protected] - www.iceclublessinia.it

ICE CLUB LESSINIA

W ente ezzatura

Si parte con la stagioneinvernale 2009/2010

lavorare maggiormente. I giudici hanno infatti ap-prezzato i progressi fatti sulle trottole (di livello 3 anche la rovesciata, suo storico punto debole) e i passi sono, come sempre, spettacolari.Ai giudici l’ardua sentenza.Comunque andrà a finire, siamo certi che questi

grandi campioni ci regaleranno emozioni indimen-ticabili. Ci auguriamo di averli presto a Bosco Chiesanuo-va, ospiti dell’Ice Club Lessinia, per vedere dal vivo le loro incredibili esibizioni.

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Alberto Albertelli e il chilometro lanciato, una passione grande ma anche un grande sacrificio.

Cos’è che ti fa andare avanti ottenendo questi grandi risultati?L’entusiasmo è sicuramente la chiave che mi sta facendo otte-nere ottimi risultati. Ho iniziato la disciplina a 11 anni parteci-pando ad una gara in Francia.

Come ti è venuto in mente di dedicarti ad uno sport che non è propriamente un “classico”...?La passione dipende molto dalla mia famiglia. Mio padre (cam-pione del mondo della specialità negli anni 70 n.d.r.), mi ha sempre insegnato ad amare, rispettare la montagna e viverla in ogni sua espressione in estate come in inverno. Il mio obiettivo era diventare atleta e quando ho cominciato con il KL ho su-bito gareggiato. Una passione nata per gioco ma con le giuste regole da rispettare “fatica e impegno”poi vedremo.

Cosa serve in questo sport e per confrontarsi con i campioni già affermati?Ci vuole una gran dose di entusiasmo poi questo può diven-tare lavoro. Penso che lo sport in generale se non lo fai con passione e sacrificio non porta a risultati concreti. Andrò sicu-ramente incontro a tanti sacrifici, non solo a livello personale, ma questo si verifica in tutte le professioni. Finora il cammino è stato graduale, all’inizio ero emozionato per i primi podi, oggi mi sento emozionato, quando sento dire che faccio parte della nazionale Italiana. Tappa dopo tappa cercherò di costruire la possibilità di ben figurare nella Coppa del Mondo juniores.

Ma il chilometro lanciato non è tutto nella vita, giusto?Certo. C’è anche la scuola che non trascuro assolutamente. Far coesistere studio e sport non è facile: ci vuole tanto sacrificio ed io sono consapevole che l’uno non deve escludere l’altro. Per questo motivo il mio sforzo è sicuramente maggiore. Ma finché questo “dualismo” tra chilometro lanciato e studio non mi pesa, io vado avanti sereno e contento.

Cosa ti spinge a fare questo sport?Le emozioni, l’adrenalina,il benessere di quando scendi. All’ini-zio volevo diventare un recordman, poi e diventata una sfida con me stesso.

Esiste nello sci di velocità un “punto critico”?Il punto critico non esiste, ma non puoi trovarti a metà discesa e pensare di non farcela, o di fermarti. Non bisogna avere dub-bi se farcela o no bisogna affrontare la discesa con ottimismo, non da incoscienti ma con la giusta preparazione. Quando mi sento incasinato penso sempre che faccio uno sport bellissimo che giro e vedo posti bellissimi, incontro tanta gente e cosi mi ritorna il buonumore.

Quando scendi non hai mai dei dubbi?Essere positivi aiuta, ma il risultato non è scontato. Per questo devi essere pulito nella discesa avere coscienza della prepara-zione e sapere che ti sei allenato abbastanza.

Cosa ti insegna lo Sci di Velocità?Un grosso autocontrollo, capire le mie sensazioni e non andare oltre i miei limiti.

Che emozioni provi quando scendi?Fino a 140 Km/h cerco di rispettare tutte le regole relative allo scorrimento massimo degli sulla neve, in particolare l’indipen-denza di gambe. Dai 160 Km/h fino ai 210 Km/h  bisogna modificare la posizione, alzando secondo la velocità la parte posteriore. Oltre bisogna vincere  la forza di gravità terrestre e la resistenza dell’aria si sta volando.Un mio prossimo obiettivo è quello di innalzare il mio record personale di 208,33 Km/h…

Alberto Alberelli, una vita a tutta velocità!

Alberto Albertelli

Via Murari Brà 35/F - 37136 Veronatel. 045 8200333 - fax 045 8200363

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mercoledì da sciatori

Si apre la stagione sciistica e le nostre stazioni sciistiche si preparano ad un inverno da record

Le straordinarie caratteristiche geografico-ambientali del Monte Baldo riservano emo-zioni inattese che meritano di essere vissute: dalla sponda orientale del Lago di Garda ca-ratterizzato da clima mediterraneo, alle cime del Baldo che si elevano oltre i 2000 m. s.l.m., si incontra una varietà unica di specie floristiche , tale da aver fatto proclamare il Monte Baldo “Giardino d’Europa”.

Alcuni ritrovamenti, datati 1924, di tombe e lapidi con iscrizioni latine inneggianti la dea Iside, designarono gli Etruschi come primi

abitanti del luogo. Una recente interpre-tazione, tuttavia non totalmente condivisa dagli studiosi, vuole il nome Malcesine de-rivante dal termine “Mala Maxis”, Cattivo Sasso, per la particolare natura pietrosa e calcarea del terreno della zona.Furono probabilmente i Longobardi di Alboi-no i primi costruttori dell’originario castello eretto sul famoso scoglio a picco sul lago, che, dopo essere stato distrutto una prima volta dalle truppe di Re Childerico, fu rie-dificato alla fine dell’ottavo secolo, quando, sconfitti i Longobardi per mano dei Franchi, Malcesine passò a Carlo Magno.Anche nel comune di Bosco Chiesanuova ci sono stati insediamenti umani del pale-olitico, i più importanti a Lunghezzano e a

San Giorgio. Da sottolineare i ritrovamenti di San Giorgio, ad una altitudine di 1500 m. circa, su un percorso importante a quei tempi per la presenza di un altopiano che permetteva l’attraversamento della zona senza grossi ostacoli naturali. Tutta la Les-sinia e forse anche il Baldo riforniva di selci l’intera Europa.Il Comune, acquistò notevole importanza al tempo dei 13 antichi comuni cimbri verone-si. Sul suo territorio si stanziarono due dei comuni cimbri: Frizzolana, l’attuale capoluo-go e Valdiporro allora più importante.Molti i nome delle contrade che testimonia-no il passato cimbro del territorio: Der, Tan-dem, Schioster, Ghert, Grietz, ecc. La zona della Frizzolana era specializzata nel carbon,

era in pratica dedicata quasi esclusivamen-te alla produzione del carbone bianco. Il Comune ebbe particolare importanza nella seconda guerra mondiale per il fenomeno degli “sfollati”, ovvero di persone residenti in città o zone soggette ai bombardamenti. Bosco per la sua struttura ricettiva già am-pia e il suo essere lontano dai luoghi di guerra fu sfruttata in maniera massiccia per questo fenomeno.Un particolare da menzionare è la nasci-ta in questo luogo da sfollato di Massimo Moratti. La Funivia Malcesine Monte Baldo, l’unica al mondo con cabine interamente rotanti, consente di superare quasi 1700 metri di di-slivello in un quarto d’ora, evitando di dover

Malcesine Bosco

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2 SKIPASS giornalieri adulti al prezzo di 1ogni mercoledì dal 13 gennaio in poi

a Malcesine - Monte Baldo e a San Giorgio di Bosco Chiesanuova

Nominativo:

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montare catene da neve sull’automobile per raggiungere i campi di sci.Le piste da sci sono adatte a famiglie e prin-cipianti ma anche a sciatori esperti. Dalla cima del Baldo, vero belvedere del Garda, si può ammirare un panorama unico e sug-gestivo sul Lago e sulle montagne che lo circondano.Ai 1800 e più m.s.l.m. del Monte Baldo, da Natale, a tutto marzo, la neve è normalmen-te di casa e alimenta una vivace stagione sci-istica. Da anni qui sono in esercizio una serie di impianti di risalita tra i quali ricordiamo: la seggiovia di Prà Alpesina (m. 1430 - 1830), raggiungibile sia da Malcesine con la funivia, che in auto dal casello Ala - Avio dell’Auto-strada del Brennero, la sciovia della Colma, Pozza della Stella e Paperino. La seggiovia di Prà Alpesina serve due piste, una rossa ed una nera che ospitano rego-larmente gare F.I.S.I., organizzate anche dal locale sci club e sono all’altezza di altre più blasonate piste di Coppa Europa. Altre piste più facili e campi scuola offrono alle famiglie

per il divertimento di mamme e bambini e degli sciatori “tranquilli”. Ma oltre allo sci, sono la gioia e l’invito al gioco in compagnia che neve e sole ispira-no a grandi e piccoli. Proiettata sullo sfondo blu del lago di Garda, la splendida terrazza del Monte Baldo, dà la sensazione di essere sospesi tra terra e cielo e lascia dentro una visione indimenticabile e una grande voglia di tornare su queste nevi.La stazione sciistica di Bosco Chiesanuova è situata ad un’altez-za che va da 1.500 a 1.816 metri (dislivello di 316 metri) ed è dotata di 8 km. di piste destinate allo sci alpino e ben 60 km. di pi-ste destinate allo sci di fondo.La Scuola Ita-liana Sci Bosco Chiesanuova si è rinnovata, valorizzando la sua storicità. Da troppi anni si pensa ad una scuola passiva, non para-gonabile ad altre località, invece la struttura ha pian piano cambiato volto per offrire un prodotto fresco e nuovo all’altezza delle new generation e dei clienti più esigenti.Dalla scorsa stagione, infatti, la Scuola garantisce l’insegnamento dello snowboard, dello sci

da fondo, del telemark e dello sci nordico, in tutte le sue molteplici evoluzioni, quali free-ride e new school. La struttura vanta Maestri abilitati all’insegnamento per i diversamente abili, con speciali gusci per le persone che non hanno l’uso degli arti inferiori.Apprez-zabile, inoltre, la professionalità dei maestri di sci della Lessinia, altamente qualificati, sempre in regola, tutti appartenenti alla medesima scuola, facilmente riconoscibili dagli stemmi presenti sulle divise. In meno di tre lezioni, grazie alla conformità delle piste baby e alla nuova metodologia d’insegna-mento, grandi e piccoli possono imparare le tecniche della discesa in totale sicurezza.Malga San Giorgio è una stazione sciistica economica, adattissima alle famiglie. Basti ricordare che l’ora di lezione singola è la più economica del Veneto e una delle più basse d’Italia. I corsi collettivi, a partire dai cinque anni compiuti, hanno luogo nei week end e nei periodi di alta stagione.È possibile raggiungere la stazione sciistica in auto: autostrada A4, uscita Peschiera, SS

249 che risale la costa orientale del Lago di Garda fino a Malcesine; oppure autostrada A22, uscita Affi, si prosegue in direzione Lago di Garda fino a Malcesine.

Stazione sciistica

Malcesine - Monte Baldo - Prà Alpesina

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Definito come “lo sport di squadra più veloce al mondo”, l’hockey su ghiaccio fa parte di una

famiglia di sport, comprendente anche l’hockey su prato e quello su pista, accomunati dall’uso di un bastone da parte dei praticanti. C’è chi dice che l’etimologia della parola “hockey” giunga proprio dall’antico termine francese che così designava il bastone ricurvo utilizzato per giocare.Nato probabilmente verso la metà del XIX secolo in Canada, per opera delle truppe britanniche, le prime partite ufficiali su ghiaccio si hanno a Montreal nel 1875, mentre compare come disciplina olimpica ai giochi invernali di Chamonix 1924.Le regole basilari sono semplici e vengono emanate ogni quattro anni dalla Federazione Internazionale (IIHF). Si goca su una pista completamente ghiaccia-ta, naturale o artificiale, delle misure di 60 x 30 m, sulla quale si fronteggiano sei giocatori per squadra. In ogni momenti del gioco un hockeista può venire sostituito con un compagno presente in panchina: per questo motivo l’allenatore ha facoltà di utilizzare tutti i giocatori a sua disposizione, senza esser co-stretto a lasciare a riposo qualche “scontento”.Nei 60 minuti effettivi di gioco, divisi in tre periodi da 20, le formazioni devono cercar di segnare il mag-gior numero possibile di reti nella porta avversaria, evitando di incorrere in falli.Oltre alle interruzioni dovute all’offside (fuorigioco) ed alla liberazione vietata, norme atte a salvaguar-dare la spettacolarità della partita, ci sono i falli veri

e propri, che portano all’espulsione temporanea del giocatore scorretto: ricordiamo i più frequenti, come sgambetto, ostruzione e colpo con bastone.Nonostante la disciplina sia così spettacolare, è dif-fusa in maniera capillare solamente nelle nazioni dove il clima facilita il mantenimento delle condizio-ni della pista. Canada, Stati Uniti, Russia, Finlandia, Svezia, Svizzera e Repubblica Ceca possiedono le leghe più importanti, oltre che le rappresentative nazionali maggiormente blasonate.In particolare la NHL, lega professionistica nordame-ricana, è uno dei campionati sportivi maggiormente seguiti al mondo in assoluto e vi militano i migliori giocatori del panorama mondiale.Tuttavia l’hockey è presente anche altrove: oltre ad un numero di nazioni di media fascia nel ranking IIHF, tra le quali l’Italia, viene praticato anche se in maniera minore in zone impensabili.Vi sono federazioni in Brasile, Messico, Spagna, Gre-cia, Sudafrica, Israele, Australia e si svolgono tornei amatoriali addirittura negli Emirati Arabi e in Thai-landia!In Italia è diffuso specialmente lungo l’arco alpino, soprattutto nell’Alto Adige e nel bellunese.Il campionato di Serie A, che ha visto la sua prima edizione nel 1925, conta quest’anno nove squadre e il campione in carica è l’Hockey Club Bolzano, che guida anche l’albo d’oro con 18 successi finali.

Dal 1986 l’hockey su ghiaccio è presente anche in pro-vincia di Verona, ad una trentina di km dalla città. Il Palaghiaccio di Bosco Chiesanuova ospita dal 1996 la Falchi Hockey, società sorta dalle ceneri dell’HC Bosco. Sempre presente, da allora, un nucleo di giocatori senior formatisi nel vivaio della società precedente (che nello scorso aprile ha vinto il titolo nazionale di Serie C), dal 2001 la FHB annovera al suo interno anche una squadra di pattinaggio artistico. Nel 2006 inoltre è stato varato il “Progetto Rinascita”, volto a ricreare il florido vivaio hockeistico che in passato ha portato molti giocatori les-sinici nelle rappresentative nazionali, nonché due di loro, Massimo Stevanoni e Federico Bobba, ad avere esperien-ze a livello di Serie A.Per incrementare la base dei propri atleti, la società svolge ogni due anni delle giornate a tema nelle scuo-le elementari della Lessinia; da quest’anno inoltre or-ganizza corsi aperti ai bambini dai 4 anni in su, per imparare a pattinare e poi iniziare a disimpegnarsi con bastone e disco.

Per informazioni sulla società, si può consultareil sito www.veronainline.it/FHBoppure scrivere a [email protected] ulteriori dettagli riguardo le giovanili contattare Co-stalunga Laura (340 8527054); per i corsi di avviamen-to telefonare a Tinazzi Marta (328 5677652).

Falchi HockeyBosco Chiesanuova

Hockey su ghiaccio

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Quando hai una passione che ti fa sentire vivo e utile per gli altri dai tutto te stesso. Gabriele

Sembenini, Presidente della Crocebianca Verona, è un volontario che dedica il proprio tempo agli altri, raccogliendo con le assistenze a gare sportive fondi per l’acquisto di attrezzature nuove e di automezzi e ambulanze. “Quando c’è un evento sportivo la nostra presenza è indispensabile – racconta Sembenini – gli organizzatori e pure gli atleti si sentono più sicuri perché sanno di poter contare su piani sanitari all’avanguardia in quanto tutte le assistenze sono vidimate dalla centrale operativa S.U.E.M. 118 verona emergenza.”A bordo campo, in piscina come allo stadio o nei palazzotti ci capita spesso di vedere questi angeli custodi che intervengono prontamente in caso di infortuni.“Gli sportivi sono soggetti a rischio per quanto riguarda gli infortuni muscolari e articolari, spesso ci possono essere delle fratture causate da falli o cadute, a quel punto sta a noi intervenire cercando

di limitare i danni. Quel che è certo è che gli sportivi dovrebbero conoscere meglio gli infortuni che potrebbero avere nella pratica del proprio sport. Voglio dire – prosegue il Presidente- che un calciatore dovrà avere un occhio di riguardo per le articolazioni inferiori, mentre un tennista a quelle superiori. Serve un allenamento corretto per prevenire problemi muscolari ma anche cardiaci. Spesso i ciclisti, magari quelli della domenica non conoscono bene i percorsi che devono percorrere e non sanno quali sforzi dovrà sopportare l’organismo. Sottovalutano rischi che possono essere molto dannosi per la loro salute”Allenarsi con costanza dunque cercando di non voler superare i propri limiti fisici dunque, partecipare per stare bene e non per vincere a tutti i costi. “La presenza dei sanitari ad ogni evento sportivo è fondamentale. Gli organizzatori delle manifestazioni dovrebbe mettersi in contatto con le associazioni sanitarie le quali si raccorderanno con il 118 al fine di fornire il miglior servizio”.Noi della Crocebianca Verona, lavoriamo a servizio

degli altri da 30 anni. Quest’anno festeggiamo un anniversario importante e ci poniamo un traguardo altrettanto ambizioso. Speriamo infatti di poter raccogliere dei fondi per l’acquisto di una nuova ambulanza neo-natale. Da circa 9 anni offriamo questo servizio in esclusiva con la patologia neonatale degli ospedali di Verona per il trasporto dei neonati critici da 0 ad 1 anno di vita, siamo sicuri – conclude – Sembenini che i veronesi ci aiuteranno e non ci lasceranno soli.

Crocebianca Verona

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Il Giro d’Italia chiude in bellezza,il 30 maggio l’arrivo in Arena

LE TAPPE

Sab 8/5 1° Amsterdam – Amsterdam 8,4 km (crono individuale)Dom 9/5 2° Amsterdam – Utrecht 209 kmLun 10/5 3° Amsterdam – Middelburg 209 kmMart 11/5 riposoMerc 12/5 4° Savigliano – Cuneo 32,5 km (crono a squadre )Gio 13/5 5° Novara -Novi Ligure 168 kmVen 14/5 6° Fidenza – Carrara 166 kmSab 15/5 7° Carrara –Montalcino 215 kmDom 16/5 8° Cianciano terme – Terminillo 189 kmLun 17/5 9° Frosinone – Cava de tirreni 188 kmMart 18/5 10° Avellino – Bitonto 220 kmMerc 19/5 11° Lucera – L’Aquila 256 kmGiov 20/5 12° Città Sant’Angelo – Porto Recanati 191 kmVen 21/5 13° Porto Recanati – Cesenatico 222 kmSab 22/5 14° Ferrara – Asolo 201 kmDom 23/5 15° Mestre- Monte Zoncolan 218 kmLun 24/5 riposoMart 25/5 16° San Vigilio di Marebbe – Plan de Corones 12,9 (cronoscalata)Merc 26/5 17° Brunico – Pejo Terme 173 kmGiov 27/5 18° Levico Terme – Brescia 151 kmVen 28/5 19° Brescia – Aprica 195 kmSab 29/5 20° Bormio – Ponte di Legno/Tonale 178 km Dom 30/5 21° Verona – Verona 15,3 km (crono individuale)

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Alberto LimatoreÈ diventato un campione per imitare il papà. Ha

deciso di prendere la bicicletta e simulare i salti

che il padre faceva con la moto. Così Alberto

Limatore racconta la sua passione per la Bike-

trial. All’inizio Alberto si esercita con gli amici in

semplici percorsi che lui stesso crea, mettendo

sulla strada piccoli ostacoli da superare. A 12

anni arrivano le prime gare e quello che all’inizio

sembrava solo un gioco diventa ora uno sport

da praticare con impegno con tanti allenamenti.

“A soli 14 anni mi sono aggiudicato il titolo

italiano, vinsi 8 gare su 10, a 15 ho vinto la Coppa

del Mondo, mentre a 16 sono arrivato secondo

al Campionato Mondiale”, racconta Alberto

Limatore, “Dai 17 ai 21 anni ho deciso di correre

con le moto da trial e anche in questa specialità

mi sono tolto delle soddisfazioni, ma era inutile

negare il mio primo amore, la bicicletta.” Una

passione che continua sino ad oggi, uno sport

che non permette ad Alberto di mantenere se e

la propria famiglia. “Per fortuna” – prosegue il

campione italiano “ho trovato un impiego che

mi consente di allenarmi con continuità, lavoro

per un’azienda che fa materiale sportivo. Il trial

mi da molto in termini di soddisfazioni sportive,

ma l’aspetto economico è un’altra cosa. Riesco

comunque ad organizzare degli spettacoli

per delle sfilate di moda o per i bambini. I più

piccoli si divertono nel vedermi volteggiare

sulla bicicletta o quando vedono che salto

attraversando alcune persone

stese a terra”. Spettacolo

e sport per far

conoscere questa

specialità del

ciclismo.

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www.sportpiu.com • 25

“Utilizzo una bicicletta che incuriosisce molto i

bambini. È più piccola del normale, assomiglia per

dare un’idea alla BMX, però non ha la sella perché si

è sempre in piedi, possiede dei freni a disco molto

potenti ed è priva di ammortizzatori.

“Per Alberto Limatore il 2009 si concluderà con dei

corsi di tecnica di guida sia per chi desidera avvicinarsi

al trial che per gli amanti della MTB. Per il momento

il campione di dedica agli allenamenti. “Prepararsi

per la nuova stagione è un piacere perché mi allena

su terreni naturali, nei boschi a stretto contatto

con la natura. A marzo 2010 riprenderò le gare con

la mia squadra il Circolo Inzani Isomec di Parma,

l’obbiettivo è fare al meglio il campionato italiano.”

Tanti impegni attendono questo atleta che è il più

vecchio del mondo in attività nel trial. Otre alle gara

nazionali Limatore affronterà il Campionato Mondiale.

Un campionato che si svolgerà in tre gare, una in

Spagna, la seconda in Cina e la terza in Italia. “Anche

se so già di partire svantaggiato perché mi dovrò

confrontare con ragazzi di 20 anni, voglio dimostrare

che sono ancora in ottima forma. Nel 2010 compirò

40 anni, ma non ho nessuna intenzione di gettare la

spugna.” L’unico rammarico che traspare dalle parole

di Alberto è la poca attenzione riservatagli dai mass-

media. “In realtà non parlo per lo scarso interesse che

i giornali e le televisioni hanno nei miei confronti, ma

più in generale per l’indifferenza che c’è verso questo

sport. Come al solito si trascurano gli sport considerati

minori anche se sono seguiti da molti atleti. Mi auguro

che con il tempo le cose cambino, perché il trial è

spettacolare ed emozionante.” Giarando su Youtube

abbiamo visto che cosa intende Limatore quando

parla di emozioni, i suoi video lasciano senza respiro.

NEWS in pillole

Football Americano

La società gialloblu ha pensato di regalare ai ra-gazzi una giornata di football di assoluto livello.Grazie anche alla collaborazione del main spon-sor Petroli Scaligera arriva a Verona l’ex stella NFL dei Detroit Lions, nonché attuale capo allenatore della nazionale italiana, James Brockman Olivo. Una giornata di football che vedrà coach Olivo dispensare insegnamenti sul campo e sulla lava-gna della nuova sede scaligera a giocatori e coa-ching staff gialloblu.La carriera sportiva di Brock Olivo è degna sicu-ramente di nota avendo battuto il record di yards corse nella sua carriera universitaria con Missouri. La maglia numero 27 dei Tigers infatti è stata ritirata in suo onore per meriti sportivi. E’ stato

Tensostruttura

In occasione dei Mondiali di Volley 2010 che faranno tappa a Verona, Il Comune di Verona, con la partecipazione fattiva della Regione Ve-neto, realizzerà all’esterno del Palazzetto dello Sport in Piazzale Atleti Azzurri d’Italia, una ten-sostruttura (che resterà poi stabile) polivalente con due campi da pallavolo e uno da basket. Mercoledì 18 Novembre si è tenuta la Confe-renza Stampa di presentazione della tensostrut-tura nell’area esterna al palazzetto dello sport, dove verrà costruita, e più precisamente all’in-terno del parcheggio e lateralmente al Palazzo stesso per permettere cosi l’usufrutto dei servi-zi del palazzo stesso.Alla Conferenza Stampa erano presenti l’As-sessore Regionale del Veneto ai Lavori Pubblici Sport e Sicurezza Massimo Giorgetti, l’Assesso-

F tb ll A i

re allo Sport e Ambiente del Comune di Verona Federico Sboarina, l’Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Verona Vittorio Di Dio, il Presi-dente del Col dei Mondiali di Verona Stefano Bianchini, il Consigliere Federale Fipav Rosa Mai-strello, il Presidente Regionale Fipav Adriano Bilato.Il costo totale dell’opera sarà di circa 500.000 mila Euro, l’Assessorato ai lavori Pubblici della Regione Veneto, interviene con 150.000 mila Euro, mentre il rimanente verrà corrisposto dal Comune di Verona, grazie all’intervento dell’as-sessorato ai lavori pubblici e dell’assessorato alla sport.Al termine del Mondiale la Tensostruttura di-verrà un importante sfogo per le molteplici di-scipline che già usufuricono del PalaOlimpia.

poi per cinque anni capitano degli special team dei Detroit Lions nella NFL, risultando tra i mi-gliori giocatori di questo reparto di tutta la lega. Ha terminato poi la carriera giocando in Italia in serie A con i Lazio Marines e da giugno 2009 ha l’incarico di capo allenatore del Blue Team, la nazionale italiana di football americano.

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Laserterapia in traumatologia sportiva dell’apparato locomotore

Servizi sanitari per la Medicina dello SportLASERTERAPIA-TENS-ULTRASUONI-

MASSOTERAPIA-TRATTAMENTI RIABILITATIVI

Visite e certificazioni sportive ed esami specialistici: Visita medica specialistica Ortopedica

Visita medica specialistica in Medicina dello Sport Visita medica specialistica Fisiatrica

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Olimpiadi?

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Giovanni Galbieri

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PLANTARI

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in psicomotricitàL’infanzia come gioco: l’esperienza ludica

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Incontri

Francesca Dallepè, tuffatrice,

oro agli europei di Torino 2009

e argento ai mondiali di Roma 2009

I prossimi “Incontri di stile”

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Dichiarazione sull’eticanello sport giovanile

La carta di Gand

A Venezia il Gota dello sportfirma la Carta di Gand

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Un anno fa, il 10 Ottobre 2008, si inaugurava il

King rock, il più grande centro di arrampicata

d’Italia. In questo anno quasi 6000 persone sono

passate almeno una volta dal King Rock. Ma so-

prattutto tantissime persone di tutte le età si sono

avvicinate per la prima volta al mondo del verticale:

1000 alunni di scuole elementari, medie e supe-

riori hanno arrampicata sulle pareti del King Rock;

400 ragazzi e adulti dai 19 ai 70 anni hanno fre-

quentato i corsi base d’arrampicata tenuti dalle

guide alpine della scuola Xmountain.

150 bambini e ragazzi dai 4 ai 18 anni hanno

partecipato alle attività di arrampicata da set-

tembre a Giugno

Il grande successo riscontrato tra gli studenti del-

le scuole e fra i ragazzi che hanno frequentato i

corsi pomeridiani, ha permesso la formazione di

un Gruppo Sportivo all’interno dell’associazione

sportiva King Rock climbing, che ha l’obiettivo di

formare un gruppi di amici vincenti. Con l’inizio

della nuova stagione 2009-2010 sono arrivati più

di un centinaio di nuovi ragazzi e bambini e i King

Rockers (così chiamiamo i ragazzi del Gruppo Spor-

tivo) si stanno preparando ormai per la loro prima

stagione agonistica.

… ma perché l’arrampicata piace così tanto?

Riassumiamo le risposte che abbiamo avuto da

molte persone intervistate da principianti a cam-

pioni, da bambini ad adulti.

È una disciplina complessa e meravigliosa, carat-

terizzata da significativa componente tecnica e fi-

sica e da una importante componente psicologica.

L’arrampicata sportiva è uno sport completo dove

l’unione di corpo e mente è indispensabile. Il mon-

do dell’arrampicata è un microcosmo dove si ripro-

pongono in piccolo tutte le componenti essenziali

della vita. C’è un costante e profondo rapporto con

le emozioni, come paura e ansia, che non si pos-

sono e non si devono eliminare del tutto, ma solo

mantenere entro una soglia ottimale.

L’arrampicata è emozione, gioco, amicizia, respon-

sabilità. È avere un obiettivo e volerlo raggiungere

con le proprie forze. E’ affrontare i propri limiti e le

proprie paure e superarli.

KING ROCK

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Nei bambini poi il gesto dell’arrampicata compor-

ta un’attività globale ricca di sollecitazioni di vario

tipo, in particolare permette di abituarsi a continue

variazioni di equilibrio, accresce il senso dell’orien-

tamento, fa acquistare il controllo delle mani e dei

piedi in forma coordinata.

I ragazzi trovano nell’arrampicata sportiva occasio-

ne di autoaffermazione. L’apprendimento della ge-

stualità specifica ed il superamento delle difficoltà,

in un clima di collaborazione con i compagni, con-

sentono loro di maturare una maggiore consapevo-

lezza ed autonomia nelle proprie azioni.

Nell’analisi dei valori formativi dell’arrampicare oc-

cupano primaria importanza la componente emo-

tiva ed il controllo psico-fisico che si inducono al

miglioramento con l’equilibrato e regolare esercizio

di adattamento agli spazi verticali, padroneggiando

le sensazioni causate dal senso di vuoto e le paure

da esso generate.

Grandi eventi al King Rock

Con un centro così all’avanguardia non potevamo

tardare gli inviti da parte della Federazione Arram-

picata Sportiva Italiana (FASI) ad ospitare importan-

ti gare a livello nazionale ed internazionale.

Direttamente dai vertici della FASI è arrivato l’invi-

to a candidarsi per lo svolgimenti di appuntamenti

come Campionati interregionali e Nazionali e per

ospitare alcune tappe del Coppa Italia.

Il 28 Novembre 2009, il King Rock ospiterà la sua

prima gara: il Campionato assoluto Veneto-Lombar-

do di difficoltà e di velocità.

Ma questo appuntamento è solo l’inizio.

Durante le vacanze di Pasqua 2010, la nazionale

giovanile italiana con una sessantina di atleti farà un

raduno di 3 giorni proprio nel centro indoor verone-

se. Il mese successivo verrà ospitata sia una tappa

della Coppia Italia Senior che le fasi finali della Cop-

pa Italia Giovanile.

Infine, con i dirigenti della FASI, si sta

già cominciando a pensare alla Coppa

Europa Giovanile nel 2011 e fra qual-

che anno ad una tappa della Coppa

del Mondo.

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OSCAR PISTORIUSCampione nella Vita, Campione nello Sport

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Chi perde davvero non è chi arriva ultimo nella gara. Chi perde davvero è chi resta seduto a guardare,e non prova nemmeno a correre (Sheila Pistorius - mamma di Oscar)

Oscar Carl Lennard Pistorius è nato a Johan-nesburg (Sudafrica) il 22 novembre 1986 con una grave malformazione congenita che ha costretto i medici ad amputargli i piedi all’età di undici mesi. Questo handi-cap non lo ha assolutamente limitato nel condurre una vita normale. Anzi per Oscar la malformazione è stata un’ulteriore spinta per spingersi oltre le difficoltà e diventare una icona sportiva. Dopo gli scatenati gio-chi d?infanzia e le varie esperienze sportive tra tennis, pallanuoto e rugby dal 2004 è diventato una stella dell’atletica internazio-nale. Con i suoi “dondoli” artificiali al posto delle scarpe ha stabilito diversi record nella sua categoria ma non solo. Infatti le sue per-formance hanno riscosso grandi successi an-che nella categoria normodotati. Questo ha creato un precedente che ha scosso e mes-so in discussione tutto il panorama sporti-vo mondiale: può un atleta come Pistorius confrontarsi con atleti “normali”. Nel 2008 la rivista Time lo ha incluso tra le 100 perso-ne più influenti del mondo nella categoria

“Eroi e Pionieri” grazie alla sua battaglia per partecipare alle Olimpiadi di Pechino con conseguente apertura delle gare interna-zionali di atletica ai disabili. Il compianto direttore della Gazzetta dello Sport Candido Cannavò nella prefazione del libro di Pisto-rius dal titolo DreamRunner – In corsa per un sogno (Rcs Libri) scrive: “Oscar è un simbolo, Oscar dà coraggio al mondo: a quelli come lui, partiti con handicap, ma anche agli uo-mini e alle donne che hanno avuto tutto dalla Natura e bruciano tesori nel vuoto di una vita senza valori”. “Tutti – dice Pistorius – abbiamo una disabilità. Magari un proble-ma mentale o fisico. Ma possediamo anche milioni di altre abilità, di talenti che ci pos-sono permettere di superare i nostri limiti e le difficoltà.”. Una definizione che riassume l’impegno che Oscar da Johannesburg por-ta avanti con ostinazione, paladino di valori sportivi e umani che a volte, soprattutto tra i più giovani, tendono ad essere dimenticati.

Alberto Cristani

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40 • www.sportpiu.com

Un altro alloro per le campionesse di

BARDOLINO VERONA

Valentina Boni, capitano del Bardolino Verona

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NEWS in pillole Canoa

Partiranno con l’inizio del 2010 i lavori per la co-struzione degli impianti del Centro canoa-kayak di Verona. Il centro sorgerà nell’area che si trova a sud del campo di calcio Bottagisio, tra il fiume e il canale Camuzzoni. Il cantiere verrà smantel-lato alla fine del 2012. Nel centro sportivo ci saranno anche una picco-la foresteria per gli atleti con una dozzina di po-sti letto, depositi e ricoveri per le imbarcazioni, spogliatoi, palestre, una sala con vasca di voga, laboratorio-officina per gli interventi di ripara-zione, una zona ristoro con bar e ristorante, una sala riunioni e locali per gli uffici. Inoltre la struttura potrà essere utilizzata per esercitazioni e attività di addestramento anche dai volontari della Protezione civile, che avrà a disposizione un proprio magazzino, dai vigili del fuoco e dalla Guardia forestale, dando la possi-bilità di un accesso rapido all’Adige a nord di Verona. Il costo previsto è di due milioni e 350mila euro di cui 1.175.000 euro stanziato dalla Regione Veneto. Il progetto dell’opera è stato sviluppato sulla base di uno studio di fattibilità predispo-sto dall’associazione sportiva Canoa club Vero-na e una volta ultimato sarà un impianto unico nel suo genere in Italia dal momento che potrà usufruire contemporaneamente sia delle acque dell’Adige che di un canale industriale.

Impianti sportivi

Con un intervento per circa mezzo milione di euro è stato completamente rifatto in erba sinte-tica il fondo del campo da calcio di via Sogare, in zona Stadio. Tale stanziamento – 300mila euro sono stati messi a disposizione dall’assessore regionale ai lavori pubblici Massimo Giorgetti – è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche.Tra l’altro è stato realizzato anche un nuovo impianto per l’irrigazione automatica. Un in-tervento di questo genere è previsto anche per il campo Gavagnin di Borgo Venezia. Tale soluzione oltre a garantire una maggiore fru-ibilità dell’impianto, con un maggior numero di squadre che possono utilizzare il terreno di gioco, ridurrà gli interventi e i conseguenti costi di manutenzione, visto che il campo in sintetico non si rovina.

Il campo di via Sogare, tra l’altro, potrebbe ospi-tare le partite di calcio femminile del Bardolino Verona, ma potrà soddisfare le esigenze di tante società, per partite ed allenamenti. I lavori sono stati eseguiti in tempo di record; in meno di due mesi – tra luglio e agosto – il fondo del campo è stato completamente trasformato. Inoltre sono state apportate modifiche e migliorie all’impian-to. Una struttura che per anni è stata abbandona-ta all’incuria e agli atti vandalici oggi è diventata un fiore all’occhiello nel panorama dell’impian-tistica spoortiva scaligera. Il campo è a disposi-zione delle società sportive veronesi e riqualifica una zona e un quartiere e della nostra città.

Arti marziali

Nella finale 2009 di Coppa Italia di judo tenute-si a Eboli (Sa), la giovane Judoka veronese Sonia Arduini, al primo anno Juniores arriva alla finale per il titolo nella categoria al limite dei 52 Kg, dopo aver vinto ben 4 incontri tutti per ippon (KO) prima del limite, nell’ordine le atlete dellaSardegna Giovanna Scanu, del Friuli Elisa Finot-to, del Lazio Rebecca Volpi e della Liguria Ru-bina Fiorini. In finale Sonia, opposta all’esperta atleta Senio-res della Lombardia Cristina Verga, viene scon-fitta dopo soli 5 secondi dall’inizio del match causa un attacco azzardato che l’avversaria tra-sforma in IPPON (KO) di contraccolpo.Una medaglia d’argento che lascia un po’ di amaro in bocca a Sonia, ma che soddisfa il Tec-nico M° Pietro De Luca.

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Francesco Ugoliniuna passione nata per caso

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MARINO GAIARDONI15 anni e non sentirli

Marino Gaiardoni

con il navigatore

d’eccezione,

Tania Caniotto

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IL TENNISTAVOLOA VERONAIntervista al Delegato Provinciale Tennistavolo di Verona, Leopoldo Hinegk sulla situazione del tennistavolo veronese

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46 • www.sportpiu.com

Girardi & Benedetti

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Il progetto Brainpower nasce nel 2003 grazie ad un Gruppo di Lavoro costituito da una squadra di ragazzi diversamente abili (paraplegici – am-putati – disabili visivi) e di Maestri di Sci dell’Agordino Specializzati nell’in-segnamento ai disabili. Tale Gruppo di Lavoro ha affidato ad Elisa Bognolo (dottoressa in Scienze dell’Educazione dell’Università di Padova) il compito di sviluppare uno studio approfondi-to sul valore dello sport nei soggetti colpiti da disabilità fisica e visiva. Il risultato di tale studio ha messo in luce come lo sport sulla neve aiuti il benessere psicofisico dell’individuo, migliorandone l’autostima ed accre-scendone l’autonomia. Proprio su tale studio il gruppo di Lavoro Brainpower fonda la propria filosofia e da qui na-sce il concetto di sport therapy.A partire dalla stagione 2007/2008 è stato quindi costituito con la col-laborazione dello Skicivetta ad Al-leghe (BL), e poi successivamente sviluppatosi sulle nevi di San Giorgio di Boscochiesanuova (VR), il primo centro così strutturato in Italia per l’avviamento allo sci di persone con disabilità. Vengono organizzati lezioni e corsi per sciatori che hanno subito un’am-putazione, paraplegici e con disabi-

lità visive. Agli sciatori paraplegici l’Associazione offre gratuitamente, per la durata del corso, tutta l’attrez-zatura necessaria per poter sciare (sci, monosci, stabilizzatori). Durante le lezioni saranno presenti in quali-tà di dimostratori, atleti ed ex atleti della Nazionale, i quali metteranno a disposizione degli allievi la propria esperienza e i propri consigli tecnici.Gli intensi allenamenti che già a par-tire dall’autunno hanno impegnato gli atleti e lo staff tecnico (l’allena-tore Oscar Bonsembiante, le guide degli atleti non vedenti e gli accom-pagnatori) sono stati motivanti e proficui. Gli atleti hanno partecipato a gare del circuito di Coppa Europa e di Coppa del Mondo con risultati soddisfacenti e stimolanti.Durante i Campionati Italiani gli atleti si sono comportati egregiamente e i risultati parlano da sé: Matteo Ron-zani (categoria sitting) è Campione Italiano di super gigante ed è così entrato nella lista dei probabili con-vocati alle Paralimpiadi di Vancouver 2010 e compete con i primi dieci at-leti di Coppa del Mondo; Ugo Bregant (categoria standing) è 3° nello slalom gigante; Simone Casagrande (catego-ria blind) è 2° in super gigante; Mario Santoni (categoria blind) è 3° in sla-lom gigante e 3° in super gigante.

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