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CATALOGO DEI SERVIZI PER MIGLIORARE L’ECO DESIGN NELLE PMI DEL SETTORE FOOD AND BEVERAGE Un ringraziamento ai finanzimenti europei che grazie al fondo CIP hanno permesso la realizzazione del progetto offrendo nuove opportunità alle PMI. PARTNERS: www.ecodesign-ee.eu/imageen

Un ringraziamento ai finanzimenti europei che grazie al offrendo … · 2015-01-14 · [email protected] Chiara Bianchini [email protected] Unioncamere

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CATALOGO DEI SERVIZI PER MIGLIORARE L’ECO DESIGN NELLE PMI DEL SETTORE FOOD AND BEVERAGE

Un ringraziamento ai finanzimenti europei che grazie al fondo CIP hanno permesso la realizzazione del progetto offrendo nuove opportunità alle PMI.

PARTNERS:

www.ecodesign-ee.eu/imageen

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Referenti del progetto:

Filippo Mazzariol [email protected]

Elisa Boscolo [email protected]

Chiara [email protected]

Unioncamere del Veneto – Eurosportello Veneto Via delle Industrie, 19/d I – 30175 Venezia Tel. +39 041 099 9411 Fax +39 041 099 9401 E-mail: [email protected] www.eurosportelloveneto.it

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PROGETTO

L’ECO DESIGN NELLE PMI DEL SETTORE FOOD AND BEVERAGE

CATALOGO DEI SERVIZI OFFERTI ALLE AZIENDE

INDICE1. Il Progetto IMAGEEN: obiettivi e attività realizzate1.1 Perché Eco-Design?1.2 Attività e servizi offerti da Eurosportello Veneto-Rete EEN

2. Approccio, modelli e soluzioni adottate dai consulenti esperti durante le visite in Azienda 2.1 Come sono state scelte le Aziende2.2 Come si sono svolte le visite 2.3 Materiali/tools consegnati alle Aziende durante la formazione e le visite

3. Le buone pratiche aziendali 3.1 Il ruolo dei materiali avanzati 3.2 Materiali avanzati (eco-friendly) che sono stati maggiormente presi in considerazione dalle aziende intervistate 4. Dopo un anno di progetto4.1 Considerazioni: il packaging del futuro4.2 Nozioni apprese e sviluppi futuri4.3 Possibilità offerte dal progetto IMAGEEN dopo la sua conclusione e proiezioni future.

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1. IL PROGETTO IMAGEEN OBIETTIVI E ATTIVITÀ REALIZZATE Il Progetto finanziato dalla Commissione Europea con fondi CIP (aprile 2013- dicembre 2014) ha l’obiettivo di trasferire conoscenze in materia di eco-design per il settore food & beverage dalle regioni che sono tra le più performanti nell’eco-design in Europa (Baviera/Germania e Veneto/Nord-Italia) a quelle dove l’eco-design non è ancora diffuso e mancano le relative abilità (Slovenia, Croazia, Bulgaria e Serbia).

I Partner del progetto sono: Unioncamere del Veneto, Italia; Bavarian Research Alliance, Germania; Camera di Commercio e Industria della Slovenia (Lead Partner), TERA Tehnopolis Ltd Croazia; Camera di Commercio e Industia di Plovdiv, Bulgaria; Instituto Mihajlo Pupin, Serbia.

Lo scopo del progetto è offrire servizi di informazione e formazione in materia di eco design su: politiche europee, legislazione, finanziamenti ed attività di supporto alle PMI, al fine di ottimizzare a livello economico ed ambientale la produzione e lo smaltimento degli imballaggi per il settore alimenti e bevande.

Le azioni del progetto mirano a: migliorare la competitività delle PMI, formarle in materia di eco-design, stimolare il trasferimento di conoscenze e creare competenze anche all’interno della rete EEN, al fine di offrire servizi aggiornati di eco-design alle PMI europee.

Perché Eco-Design?

Le politiche europee per la sostenibilità sottolineano la necessità di sviluppare una nuova generazione di prodotti e servizi “VERDI”. Per fare ciò occorrono strumenti che supportino le imprese in tale processo; l’eco design è uno di questi. L’idea di base di Ecodesign è la riduzione degli impatti ambientali durante l’intero ciclo di vita del prodotto, migliorando le attività di progettazione per proteggere l’ambiente, ottenere benefici commerciali, adempiere agli obblighi normativi.(Direttiva 2009/125/CE)L’80% dell’impatto ambientale di prodotto si determina infatti durante la sua fase di progettazione, pertanto si potrebbe e dovrebbe intervenire nella fase di sviluppo dell’idea progettuale.

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1.2 Attività e servizi offerti da EUROSPORTELLO- RETE EEN e MATECH

Eurosportello Veneto ha organizzato corsi di formazione gratuiti, in collaborazione con gli esperti che hanno fatto parte del progetto e che hanno avuto un ruolo chiave per la diffusione delle conoscenze in materia di eco-design. L’obiettivo infatti era far in modo che sempre più aziende avessero a disposizione strumenti per conoscere e/o approfondire l’argomento e fare innovazione.La collaborazione con il Centro di eco-design del Parco Galileo e con MaTech- attività del Parco scientifico e tecnologico Galileo di Padova, per la ricerca di nuovi materiali e trasferimento tecnologico, nonché con SID – Scuola italiana del design, ci ha permesso di sviluppare con successo le attività previste dal progetto, supportando anche gli altri partener.Unitamente ai consulenti sopra menzionati, alcuni consulenti di CPV (Centro Produttività Veneto – Fondazione Giacomo Rumor - Vicenza) e del Parco Fenice di Padova, esperti rispettivamente in progettazione europea ed in normative europee, nonché in packaging ed in LCA (Life Cycle Assessment) hanno reso possibile le attività di formazione interna sia ad esperti del settore che a funzionari Camerali, funzionari della rete EEN Enterprise Europe Network e soprattutto esterna alle PMI.

Le Aziende interessate a partecipare alle attività di progetto hanno beneficiato gratuitamente di visite in azienda, formazione personalizzata ed audit per migliorare l’efficienza in azienda dal punto di vista progettuale. Sono stati presentati e proposti nuovi materiali in grado di ridurre costi ed impatto ambientale, offrendo nuove soluzioni per il packaging di alimenti e bevande anche attraverso l’analisi dei possibili benefici commerciali; inoltre i servizi che sono stati resi alle aziende grazie a questo progetto hanno offerto la possibilità di far conoscere /o approfondire anche le vigenti normative in materia e di aiutare le imprese ad aumentare le certificazioni oltre alle conoscenze.

Attività realizzate:

Formazione in materia di eco-design.Consegna di tools (strumenti) in materia di eco-design.

Strumenti generici per promuovere l’eco-design ed il ciclo di vita.Strumenti specifici per la sensibilizzazione e la promozione dell’eco-design.

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Materiali tecnici a sostegno dell’eco-design revisione/diagnosi e formazione in azienda.Materiali avanzati a sostegno dei progetti di eco-design per le PMI.Servizi di primo livello: un giorno di visita e formazione in azienda, revisione eco-design, potenzialità illustrate.Servizi avanzati: il supporto per lo sviluppo di un progetto di eco-design attraverso la formazione nazionale ed internazionale di operatori della rete EEN e di esperti in grado di fornire strumenti di eco-design generici e specifici di settore, LCT, materiali avanzati e sofisticati.

2. APPROCCIO, MODELLI E SOLUZIONI ADOTTATE DAI CONSULENTI DURANTE LE VISITE IN AZIENDA

2.1 Come sono state scelte le Aziende

Le Aziende che hanno partecipato al progetto hanno usufruito dei servizi gratuiti di audit offerti e previsti dal progetto, per conoscere-approfondire la materia di eco-design in tutte le sue sfaccettature.Le aziende sono state selezionate dagli ESP (esperti) seguendo alcuni criteri chiave:

-la loro attinenza al settore di riferimento,-il grado di interesse al tema dell’ecodesign,-la disponibilità dell’imprenditore.

Molte delle aziende che sono state scelte erano all’interno di database aziendali che hanno partecipato ad eventi connessi con il progetto IMAGEEN, relativi al settore food and beverage. 2.2 Come si sono svolte le visite

Le visite si sono svolte presso l’azienda e si sono articolate senza particolari problemi o impedimenti. Veniva fissato un incontro di comune accordo con le aziende, incontro al quale erano presenti la persona contattata ed in alcuni casi colleghi di altre aree dell’azienda ad esempio il direttore o il personale addetto

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alla ricerca e sviluppo e/o il direttore o il personale dell’ufficio marketing. L’incontro si svolgeva come segue:- presentazione del progetto;- presentazione dei partner e dei tools (strumenti) sviluppati;- compilazione del questionario/audit per conoscere la realtà aziendale, raccolta dati sui consumi, materiali utilizzati, ciclo produttivo e analisi dei dati;- sopralluogo nel sito produttivo;-suggerimento di alcuni servizi offerti dai partner di progetto in merito ad esigenze manifestate da parte dell’azienda;

2.3 Materiali/Tools consegnati consegnati alle aziende durante la formazione e le visite

Alle aziende sono stati consegnati: strumenti formativi (tools) sviluppati nella prima fase di progetto con il Centro di Eco-Design del Parco Galileo, Matech e la Scuola Italiana di Design in condivisione con tutti i partner di progetto: “Design Thinking”, “Design Canvas”, i “Material Notes”, “LCA and Waste Management”.Sono inoltre state consegnate le cartelline di progetto con all’interno materiale informativo delle attività previste dal progetto.Grazie ai consulenti esperti che hanno collaborato con noi ed ai servizi offerti da Matech, abbiamo fatto conoscere alle aziende interessate che cos’è l’eco design, concetto familiare ad alcune ma che per lo più viene inteso da chi non è avvezzo all’argomento come lo stile, il design, la forma o la bellezza di un prodotto.Il concetto fondamentale che è stato fornito dai nostri esperti è stato il concetto di pensare al prodotto da realizzare partendo dalle necessità di chi lo andrà ad utilizzare e soprattutto sin dalle prime fasi della sua realizzazione considerando pertanto l’intero ciclo di vita del prodotto.I punti chiave sottolineati sono stati: 1) le funzioni del prodotto,2) il concetto di ergonomicità, sia nella fase di imballaggio, nella fase di trasporto che nella fase di esistenza ed utilizzo del prodotto stesso,3) come progettare il prodotto, 4) l’impatto ambientale che avrà il prodotto e quindi in fase di progettazione la valutazione di: materiali da utilizzare, energia che verrà impiegata per la realizzazione e lo smaltimento, impatto ambientale in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto ed il riciclo. 5) la forma, il colore, la grafica, il materiale, tutti elementi che oltre ai punti

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elencati in precedenza sono la conditio sine qua non per realizzare un prodotto. Esso deve infatti piacere al tatto ed alla vista, questi sono fattori fondamentali nella fase di progettazione. Il fattore estetico è fondamentale per l’acquisto.Il prodotto deve infatti comunicare qualche emozione a chi lo acquisterà e deve piacere. Questo è un punto chiave non solo per l’innovazione delle aziende ma anche e soprattutto per la sopravvivenza delle stesse. L’esperienza e la bravura dei nostri esperti ha permesso di infondere alle aziende questi concetti, far conoscere loro i nuovi materiali, attraverso gli audit che hanno fornito consulenze gratuite mirate e rispondenti alle esigenze delle Aziende visitate. I prodotti ed il mercato sono in continua evoluzione, la tecnologia ne è un esempio lampante, e la produzione deve mantenere il passo con i tempi in ogni settore.

DESIGN ED ECO DESIGN significano comunicazione, significano anche trasmettere il valore del prodotto per il tipo di materiale utilizzato, per la progettazione nel suo complesso e da qui ne deriva il valore, il prezzo ed il brand. Anche il concetto di durata del prodotto è molto importante, lo stile deve essere accattivante, deve indurre ad acquistare il prodotto (a ciò si possono aggiungere azioni di marketing quali ad es. raccolta punti, omaggi, sconti). L’opinione che ne deriva dal consumatore è la chiave per il successo del prodotto e per la sua vendita a livello globale e non solo nazionale.La vendita del prodotto a livello globale richiede un’ulteriore ricerca e progettazione in quanto deve tener conto del fattore culturale ed etico dei Paese e quindi delle diverse culture cui andrà venduto. Questo implica adattare il prodotto alle esigenze, alle mode, alla cultura, alle diverse necessità e valori etici del Paese in questione. Ciò è fondamentale per internazionalizzare ed essere sempre presenti sul mercato.Tali strumenti sono reperibili al seguente link: http://www.eurosportelloveneto.it/infozoom.asp?ref=imageen

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3. LE BUONE PRATICHE AZIENDALI

Durante le visite in azienda comprensive della formazione e degli audit (15 in totale) realizzati dai consulenti esperti ESP selezionati da Unioncamere del Veneto-Eurosportello Veneto, sono state raccolte n.sei buone pratiche aziendali particolarmente interessanti.

I settori produttivi delle aziende visitate sono stati: confezionamento porta uova – imballaggi per carni bovine – etichette autoadesive per settore alimentare – pasticceria e gelateria – prodotti ittici freschi – chiusure per bibite e vino – cosmetica – articoli per la casa ( piatti, posate, etc…)

3.1 Il Ruolo dei materiali avanzatiLa scelta dei materiali per il settore food & beverage è una scelta importante per le aziende, che può implicare un grosso cambiamento.Gli elementi da tenere in considerazione sono: 1) costo del materiale2) tecnologie e processi a disposizione 3) compatibilità ambientale4) mezzi di trasporto5) smaltimento Alcuni esempi di Materie Prime analizzate:

Mais Olio di ricino Canna da zucchero

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3.2 Materiali avanzati (eco-friendly) che sono stati maggiormente presi in considerazione dalle aziende intervistate

CARTONCINO DA RECICLO CON RIVESTIMENTO IN MINERALE BIANCO

- IMPERMEABILE- EMISSIONI RIDOTTE - RICICLABILE- RICICLATO- ENERGY SAVING

Cartoncino ‘green’ al 100% riciclato dotato superficialmente di un rivestimento minerale che rende il prodotto bianco, lucente e stampabile. Il suo basso impatto ambientale è dovuto sia al materiale di base, che è totalmente da riciclo (di cui più del 35% è materiale post-consumo), sia al trattamento superficiale bianco, grazie al quale non è necessario l’utilizzo degli sbiancanti chimici usati abitualmente nell’industria della carta, che risultano essere anche più costosi. Il rivestimento minerale permette di ottenere un cartoncino impermeabile e con proprietà barriera contro oli, grassi e acidi grassi. Questo materiale può essere tagliato, fustellato e incollato come il cartoncino classico e può anche essere stampato, tramite tecnica flessografica, digitale o rotocalco, ottenendo grafiche e immagini di qualità fotografica e di livello del tutto comparabile a quello raggiungibile con materiale vergine non riciclato. Questo materiale è impiegato soprattutto nel settore del packaging per la realizzazione di scatole e scatoline personalizzate.

MATERIALI BIODEGRADABILI E TERMOFORMABILI

-PRODOTTI DA RISORSE RINNOVABILI-BIODEGRADABILI-COMPOSTABILI-RICICLABILI-UV RESISTENTI

Le plastiche biodegradabili sono interamente o quasi derivate da materie prime rinnovabili. L’evoluzione tecnologica recente ha permesso la realizzazione

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di questi polimeri da risorse agricole. In tal modo si preservano le risorse non rinnovabili - il petrolio, il gas naturale, ed il carbone - e si semplifica il complesso processo di gestione dei rifiuti. Le plastiche biodegradabili presentano costi comparabili a quelli delle tradizionali plastiche ottenute da processi legati all’industria petrolchimica. La prima applicazione commerciale di queste plastiche è stata negli imballaggi e nelle vaschette termoformabili. Le caratteristiche estetiche e funzionali sono rimaste invariate, con il vantaggio che le vaschette sono compostabili e si dissolvono quasi completamente nell’ambiente, una volta venute a contatto con l’acqua. Questo materiale viene fornito sotto forma di fogli piatti in rotoli con una gamma di colori standard e calibrati per uso industriale. La gamma di colore standard è ampia, dal naturale al bianco, marrone, nero e oro. Il materiale viene utilizzato per imballare cibi secchi, come i biscotti e prodotti dolciari, e per realizzare confezioni per blister e vaschette per componentistica elettronica.

FILM COMPOSTABILI PER PACKAGNG ALIMENTARI

- UV RESISTENTI- IDONEITA’ AL CONTATTO ALIMENTARE- COMPOSTABILI- EMISSIONI RIDOTTE- DERIVATI DA RISORSE RINNOVABILI- BIODEGRADABILI- TRASPARENTI- ANTISTATICI

Film compostabili ottenuti da risorse rinnovabili come la cellulosa. Questi film rispondono ai requisiti delle normative europee, americane, australiane vigenti in materia di compostabilità, come la EN13432, ASTMD6400 e AS4736. Sono disponibili in diversi spessori compresi tra 20 e 50 micron e in versione trasparente, bianca, colorata e metallizzata. Questi film, disponendo di uno strato termosaldabile su entrambi i lati, garantiscono buone proprietà ermetiche al flusso di gas e a elementi contaminanti e buona resistenza chimica a oli e grassi. Sono disponibili anche versioni di questo materiale trattate con rivestimenti superficiali, quali la metallizzazione, in grado di incrementare l’effetto barriera a gas, aromi e umidità. Vengono utilizzati nel settore del packaging alimentare per applicazioni di diverso tipo come il confezionamento di snack, cereali, biscotti,

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patatine, pane, verdura. Possono inoltre essere trattati per rendere la superficie stampabile con comuni inchiostri impiegati nel packaging e anche con inchiostri di tipo naturale; con altri trattamenti si può rendere la superficie di questi film antistatica. Per mantenere la qualità del film è raccomandato uno stoccaggio in ambiente con temperatura tra 17 e 23°C e umidità relativa tra 35 e 55%.

APPLICAZIONI

ESPANSI BIODEGRADABILI - DA RISORSE RINNOVABILI

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4. DOPO UN ANNO DI PROGETTO

4.1 Considerazioni:Il Packaging del futuro

L’evoluzione delle tecnologie consente oggi di poter “progettare” le caratteristiche dei materiali in funzione dei bisogni legati alle prestazioni dei prodotti in cui dovranno essere inseriti.In questo senso si colloca uno speciale polimero estruso in lastra che, grazie ad un trattamento speciale post-estrusione, può essere piegato per un numero infinito di volte senza subire fenomeni di snervamento.Il materiale, che è a base di polietilene, ha una temperatura di fusione pari a 130°C. E’ disponibile in forma di piattina di diversi spessori (da 0.4 mm a 1 mm) e larghezze (da 2,5 mm a 10 mm). Può essere laminato in multistrato per conferire al materiale la proprietà di mantenimento della piegatura in tutte le direzioni.È certificato per l’idoneità al contatto alimentare secondo la normativa giapponese, come ad esempio le buste per il caffè. Grazie alle sue caratteristiche questo materiale può essere utilizzato in sostituzione di metalli, in un’ottica di migliore gestione dei rifiuti.La vera frontiera verso la quale si sta spingendo il packaging è quella degli smart materials e packaging intelligente o packaging attivo. Il packaging intelligente è quell’imballaggio che non si limita soltanto a contenere, proteggere o trasportare staticamente il prodotto, ma è in grado di monitorare il contenuto e di comunicare eventuali variazioni chimico-fisiche avvenute all’interno.In questa ottica sono nate speciali etichette monouso con funzione di timer grazie al movimento controllato di un liquido attraverso una struttura porosa. Variando le combinazioni di liquidi e membrane diverse, queste etichette possono essere tarate su periodi di tempo che vanno da pochi minuti fino ad un anno e calibrate per funzionare in un particolare ambiente: a temperatura ambiente, nel frigorifero o nel congelatore. Grazie a queste caratteristiche, sono applicate con un adesivo sulla superficie di prodotti alimentari, per controllare la loro scadenza o il tempo in cui sono mantenuti ad una certa temperatura. Anche l’utilizzo di microsfere contenenti principi attivi rientra in questa categoria; sono applicabili a tessuti, carta ma anche polimeri e metalli e possono contenere fragranze e aromi, assorbenti di odori, agenti igienizzanti e antimicrobici, principi derivati da erbe medicinali (Aloe Vera, Tea Tree), Vitamina E, ecc..

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La rottura delle microsfere avviene sempre per sollecitazione a taglio (tipico dello strofinio) e non ad impatto. Una recentissima innovazione in questa tecnologia consiste nella riduzione delle dimensioni delle capsule fino l’ordine dei nanometri.In questo modo si regolarizza ulteriormente il rilascio del principio attivo; è inoltre possibile ottenere la rottura delle nanosfere a causa di variazioni di pH, temperatura, irradiazione o altro.Sono allo studio tecniche di nanoincapsulazione diretta nel prodotto nel settore alimentare, ma anche della cosmesi e medicale, per conferire nuove proprietà e funzioni, come protezione dall’umidità, calore o altre condizioni critiche di conservazione.Nanoadditivi a base inorganica possono essere inoltre inseriti all’interno di polietilene e polipropilene con la funzione di assorbimento dei raggi UV.Si tratta di particelle nanometriche (dimensioni 50-100 nm) di ossidi metallici, a base di ossido di zinco (ZnO) o di biossido di titanio (TiO2). Rispetto agli additivi inorganici tradizionali, questi materiali offrono maggiore protezione ai raggi UV e garantiscono una trasparenza finale superiore e più duratura. Nel packaging alimentare sono impiegati per prevenire la perdita di vitamine e la produzione di odori.

4.2 Nozioni apprese e sviluppi futuri

Le buone pratiche che abbiamo raccolto grazie al progetto IMAGEEN e le possibilità che sono state presentate al settore food & beverage hanno permesso ad Unioncamere del Veneto - Eurosportello di avere strumenti ulteriori per supportare in modo concreto le aziende. Unioncamere del Veneto – Eurosportello Veneto auspicano che sempre più aziende con le quali quotidianamente vengono a contatto per richiesta informazioni, incontri, eventi, seminari, convegni, workshop o progetti europei da presentare, usufruiscano delle informazioni e degli strumenti formativi sviluppati grazie al progetto IMAGEEN, possano migliorare la propria produzione, riescano ad innovarsi e diventare ecosostenibili. Il coinvolgimento nei progetti delle imprese presenti sul nostro territorio, oltre ad essere un’opportunità, offre loro un servizio utile e concreto che mira a rendere le aziende più competitive ed appetibili sul mercato. La partecipazione e la promozione delle azioni innovative da loro compiute le promuove all’estero

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e le mette in rete. Troppo spesso infatti le aziende tendono a nascondere le loro buone pratiche per paura di essere imitate, ma solo attraverso la competizione sul mercato e la tutela della proprietà intellettuale potranno veramente diventare competitive.Non è stato facile coinvolgere le aziende, soprattutto in questo momento di crisi che porta inevitabilmente a non investire ed Unioncamere del Veneto- Eurosportello Veneto insieme ai Consulenti che hanno supportato le Aziende auspicano di riuscire ad sviluppare nuove progettualità che possano offrire alle Aziende sempre maggiori opportunità di crescita, coinvolgendole magari all’interno dei progetti stessi in qualità di partner.Alcune Aziende ad oggi si sono dimostrate interessate alle opportunità offerte dell’Europa e registrandosi al portale APRE VENETO, attivato da Unioncamere Veneto-Eurosportello Veneto, cercano di avvicinarsi sempre di più al concetto di innovazione tecnologica, dimostrando la loro disponibilità a collaborare con i centri di ricerca del nostro territorio per creare sinergie e garantire al mercato e ai consumatori nuovi prodotti sempre alla ricerca dei materiali più tecnologici e innovativi.

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