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«Vie de Rossini par M. de Stendhal». Chronique parisienne 1821-1823 by Suzel Esquier Review by: Raffaele de Cesare Aevum, Anno 72, Fasc. 3 (Settembre-Dicembre 1998), pp. 889-890 Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Stable URL: http://www.jstor.org/stable/20860914 . Accessed: 15/06/2014 17:55 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Aevum. http://www.jstor.org This content downloaded from 62.122.73.250 on Sun, 15 Jun 2014 17:55:17 PM All use subject to JSTOR Terms and Conditions

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«Vie de Rossini par M. de Stendhal». Chronique parisienne 1821-1823 by Suzel EsquierReview by: Raffaele de CesareAevum, Anno 72, Fasc. 3 (Settembre-Dicembre 1998), pp. 889-890Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro CuoreStable URL: http://www.jstor.org/stable/20860914 .

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ANNUNZI BIBLIOGRAFICI 889

verso le testimonianze e le esperienze dei

?grands prix? di musica di Villa Medici, a

partire dal 1803, data di fondazione del pre mio, fino ai primi decenni del XX secolo.

Ma, a parte la imprecisione del titolo ?

corretto, del resto, con l'aggiunta di un sot totitolo riduttivo, nella pagina interna del

frontespizio ?

l'opera affronta con serieta e chiarezza l'argomento effettivamente trat tato. Attraverso una serie di attente indagi ni dedicate a Berlioz, a Gounod, a Bizet, a Massenet, a Debussy ed a Charpentier, ?prix de musique? a Roma fra il 1831 ed il 1890 (ma, accanto a questa scintillante ghirlan da, non mancano riferimenti a compositori francesi minori, ospiti anch'essi di Villa Me dici), 1'Autrice ricostruisce il mito e la realta di una citta capitale delle arti, quale si pre senta allo sguardo, alle sensazioni ed alle riflessioni dei musicisti francesi approdati sui Pincio. Capitale delle arti, ma non forse dell'ar

te musicale che, a Roma, non rifulge di par ticolare splendore nei cento anni del XIX secolo. Onde, frammiste a manifestazioni di entusiasmo, ad affermazioni di felicita, a confessioni di un pieno appagamento inte riore, le delusioni di alcuni di questi com

positori d'Oltralpe non mancano di farsi sentire e sono, anzi, numerose e cocenti. La

sicurezza economica legata al premio (tre mila franchi per ciascun anno di soggiorno a Roma), l'ospitalita signorile di Villa Me dici, il clima spensierato di 'vacanza' (con il soddisfacimento di tutte le tentazioni gio vanili che la vita nella citta eterna consen ted la novita dell'esperienza di viaggio

?

fra il desolato incanto della campagna ro mana, le imponenti vestigia degli innume revoli monumenti, la malia suggestiva del le memorie ? una liberta di pensiero ed una disinvoltura di costumi morali che il governo pontificio tollera nonostante l'ap parente severita, tutto cio non cancella la sensazione di ?prigione dorata? che la vita

quotidiana di Villa Medici, con le sue au stere norme disciplinari ed i rapporti, non

sempre facili, con i Direttori, impone agli ospiti francesi.

E, soprattutto, non annulla quel moto di insofferenza, provocato dalla mediocrita de gli eventi intellettuali romani, abbastanza sordi lungo questi decenni al richiamo del la nuova e grande musica. E c'e chi pensa alia Germania, chi si duole amaramente del

la lontananza da Parigi, ?boueuse et dedai gneuse ville? ma, almeno, sensibile ad ogni voce fervida ed originale; chi giudica con disincantata severity le celebrazioni canore e strumentali della Roma sacra, ed apprez za solo le cantilene dei pifferari, il suono festoso delle campane o quello, vario e som messo, delle fontane della citta; chi rifiuta di abbandonarsi al taedium vitae di una ca

pitate ?refuge de tous les blesses de la lut te de ce monde?, ?musee de toutes les gran deurs dechues, rendez-vous de tous les meurtris de ce monde, souverains detrones, politiques decus, penseurs sceptiques, ma lades et degoutes de toute espece...?.

Insomma, in questa Roma dei musicisti dell'Ottocento francese, che sciamano dai

giardini di Villa Medici, per fare escursio ne ai Castelli, suite rive del Tirreno o, ad dirittura, fra le montagne dell'Abruzzo; che si spingono fino a Napoli per cogliere la straordinaria differenza umana e cittadina che distingue l'Urbe dalla metropoli cam pana, c'e di tutto: entusiasmo, gioja di vi vere, partecipazione accorata ad un senso

dominante di trionfo della morte, curiosita, animosita polemica, sospetto, armata indif ferenza o amara convinzione di una occa

sione perduta di vita. E la natura di tali opposte reazioni di se

gno positivo o negativo si comprende per fettamente allorche si ponga mente alia per sonality cosi varia di questi artisti, folgora ti dalla fede o increduli, eredi di una tradi zione conservative, ribelli e anarcoidi, aper ti ad ogni allettamento esterno che ne ar ricchisca l'ispirazione o chiusi ad ogni no vita che ne sconvolga l'equilibrio interiore o ne scompigli le radicate professioni di fe de artistica.

Cosi come si presenta, l'opera di A.-Chr. Faitrop Porta non reca novita di rilievo, non scopre aspetti fin qui sconosciuti di una realta complessa e sfuggente, non interfolia

? per cosi dire ? la ricerca con pagine

inedite. Ma nel suo insieme e una ricom

posizione storica, seria, accurata, ordinata

mente scandita; e merita l'interesse ed il plauso del lettore.

Raffaele de Cesare

Suzel Esquier, ?Vie de Rossini par M. de Stendhal?. Chronique parisienne 1821

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890 ANNUNZI BIBLIOGRAFICI

1823, Moncalieri, Centro interuniversita rio di ricerche sul ?Viaggio in Italia?, 1997. Un vol. di pp. 228.

Per giudicare rettamente questa nuova

monografia della Vie de Rossini di Stendhal

bisognerebbe possedere le cognizioni di uno storico della musica o essere un appassio nato melomane del genere di quei ?Delet tanti a 1' Opera buffa? cosi icasticamente raf

figurati in una grottesca litografia a colori del 1822, conservata al museo Carnavalet e

qui opportunamente riprodotta, sotto il n? 12, a p. 127. Chi, come il sottoscritto, non appartiene

ne all'una ne all'altra di queste due cate

gorie, non puo quindi entrare nel vivo del

l'argomento trattato, ma deve limitarsi ad alcune osservazioni generali: avvertire, cioe, che il proposito del critico nel presente vo lume non e solo quello di illustrare la ge nesi e di porre in risalto i caratteri ? gia noti ? sostanzialmente o apparentemente contraddittori dell'opera stendhaliana, ma, soprattutto, di situarla in una prospettiva temporale diversa, fin qui, sembra, alquan to trascurata dagli studiosi1. La Vie de Rossini non sarebbe tanto l'e

co di una esperienza musicale vissuta da Beyle, come egli stesso dichiara, durante il

soggiorno trascorso in Italia, quanto il frut to di una sua pratica quotidiana esercitata si nei teatri parigini dal suo ritorno in Fran cia (giugno 1821) alia definitiva pubblica zione del volume (ottobre 1823). Non piu

? o solo in parte ?

legata al le emozioni di un passato, favoloso e me

raviglioso, nella ?cara patria?, ma ricon

dotta al sempre vivo interesse musicale ed alia assidua frequentazione delle rappresen tazioni operistiche degli anni 1821-1823, es sa viene pertanto qui spiegata e giustifica ta con lo sguardo rivolto all'evorversi delle vicende del Theatre Italien nel corso di que sti stessi anni, alle reazioni del pubblico, al le discussioni dei critici francesi quali emer

gono dalle recensioni e dai resoconti ap parsi nei giornali dell'epoca.

Alia luce di questo nuovo assestamento

prospettico, il critico scruta gli avvenimen ti della cronaca musicale parigina contem

1 Nell'oceano della bibliografia stendhaliana il

'sembra' e d'obbligo.

poranea al soggiorno di Stendhal nella ca

pitale francese dal 1821 al 1823 e ne ana lizza le risonanze, che pone a confronto con

gli appassionati giudizi, spesso paradossali, sempre umorali, dello scrittore o con i suoi, non meno eloquenti e polemici, silenzi. Una fitta rete di analogie e di contrapposizioni fra le pagine stendhaliane e le cronache

giornalistiche francesi si delinea cosi da vanti al lettore; e rivela quanto la Vie de Rossini, non trattazione organica, ma 'ma

nifesto' musicale (e letterario), insista sul

l'incomprensione e la mancanza di sensibi lita del pubblico colto francese, ne denun zi i limiti, sottolinei le differenze di valu tazione di un ?melomane italianisant? (?un italien tel que moi? scrivera Stendhal in una lettera a de Mareste del maggio 1821) ri

spetto a quelle di un francese. Questa

? se non l'abbiamo fraintesa ?

e la tesi principale del volume. Del quale, senza, ripetiamo, affrontare la discussione, sottolineeremo l'abbondanza della docu

mentazione sulle rappresentazioni rossinia

ne al Theatre Italien, il commento attento che l'illustra, la vivace esposizione critica deH'insieme.

Quanto alia prima parte del volume, de dicata alia genesi della Vie de Rossini (dal l'articolo della ?Paris Monthly Review? del gennaio 1822 alia edizione in libreria del Tottobre 1823) esprimeremo un solo rim

pianto (che non e dettato da patriottismo di anticamera ma da una reale situazione bi

bliografica): quello di non esser stato tenu to in conto YArrigo Beyle milanese di L.F. Benedetto dove (alle pp. 33-39, 42-46 e 50), Suzel Esquier avrebbe trovato spunti utili per una piu completa presentazione dell'a dattamento italiano apparso nella ?Gazzet ta di Milano? del 1? giugno 1822, dell'in tervento della Donna gia cantante (G. Gior

gi-Righetti) pubblicato a Bologna nel 1823 e dell'opuscolo Rossini e la sua musica edi to da Rusconi a Milano nel 1824.

Raffaele de Cesare

Pascal Pia, Apollinaire, Paris, Seuil, 19953 (Ecrivains de toujours). Un vol. di pp. 224.

Nella fortunata serie Ecrivains de toujours, diretta da Jean-Luc Gribone, esce

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