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Dictionnaire comparé des difficultés des verbes français. Français-italien, 7 e éd. by V. Piscolla Review by: D. Martinez Raposo Aevum, Anno 63, Fasc. 3 (settembre-dicembre 1989), pp. 713-714 Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Stable URL: http://www.jstor.org/stable/20858476 . Accessed: 16/06/2014 13:28 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Aevum. http://www.jstor.org This content downloaded from 188.72.126.108 on Mon, 16 Jun 2014 13:28:24 PM All use subject to JSTOR Terms and Conditions

Dictionnaire comparé des difficultés des verbes français. Français-italien, 7eéd.by V. Piscolla

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Dictionnaire comparé des difficultés des verbes français. Français-italien, 7 e éd. by V. PiscollaReview by: D. Martinez RaposoAevum, Anno 63, Fasc. 3 (settembre-dicembre 1989), pp. 713-714Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro CuoreStable URL: http://www.jstor.org/stable/20858476 .

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ANNUNZI BIBLIOGRAFICI 713

rata puntiforme, e uno speciale funtore che individua Festensione di un intervallo com

preso tra due t dati come argomenti. Si in troduce quindi Foperatore in, che ha come

primo argomento un predicato (as. stare) e come secondo argomento un'espressione temporale. Tale formula vincola il predi cato stare ad un contesto temporale pre ciso. Per mezzo di una formula che con

tenga piu espressioni complesse di questo tipo, si puo, ad es., rappresentare divenire come il passaggio, nel corso del tempo, da uno stato al suo contrario.

Nel piano intermedio della sintassi ha

luogo, secondo principi generali ben pre cisi, una traduzione delle rappresentazioni del livello del senso in piu alternative, in cui figurano categorie quali V (Verbo), N (Nome), Aw (Avverbio), Agg (Aggettivo).

La sintassi e articolata secondo i principi dell'albero delle dipendenze di Tesniere: come avviene per il piano del senso, anche

gli elementi di una formula del piano della sintassi sono legati da un ordine gerarchi co, non lineare. Proprio per ribadire Fessen ziale non linearita delle relazioni sintatti che, Michelini opta per una notazione che anche visivamente ne riproduca la strut tura non concatenativa: i rapporti gerar chici intercorrenti fra le unita di una for

mula vengono cosi indicati per mezzo di frecce orientate, ottenendo diagrammi ad albero.

II modello assunto da Michelini consente la costruzione di formule assai complesse, atte a render ragione delle svariate scelte

operate, al livello di superficie, dalle lingue naturali. Passando per le alternative sino nimiche del piano della sintassi, strategic linguistiche di tipo diverso possono cosi venir ricondotte ad una unica rappresenta zione del piano del senso: ad esempio, in base ad una certa scelta effettuata sul pia no della sintassi, si giustificano le comple tive con l'accusativo (/nominativo) e Fin finito del latino: tale struttura non si spie ga dunque come il risultato di una trasfor

mazione, effettuata su di un'altra struttura, ma si riconduce direttamente a una rappre sentazione del piano del senso: per Miche

lini, infatti, tutte le possibili rappresenta zioni alternative del piano della sintassi, e non soltanto alcune di esse, sono ricondu cibili direttamente al piano del senso, in

quanto si prescinde totalmente dal mecca nismo della trasformazione, peculiare di una sintassi di tipo chomskiano. Tenendo ben presente questa caratteristica, si puo vedere come il piano della sintassi differi sca dalla struttura profonda della gramma tica generativa, in quanto il principio della traduzione da un piano alFaltro rende su

perflua la nozione di trasformazione.

Nell'analisi del livello di superficie - il

testo - si scompongono le ? parole ? in mo

nemi, che vengono raggruppati in classi, caratterizzate da un inventario di signifi cati primari e secondari. Sulla base della

classifieazione, si procede alia costruzione delle reti oppositive, dalle quali emerga come, entro una coppia oppositiva, i signi ficati secondari dei membri non marcati siano i significati primari dei membri mar cati.

Nel secondo capitolo, vengono precisate e

approfondite le nozioni riguardanti sia Fa

spetto e il tempo, sia la modalita. Questi sviluppi teorici sono indispensabili per l'a~ nalisi del livello di superficie.

Conformemente ai principi del modello ? senso

(= ) testo ?, si parte da rappresen tazioni del piano del senso nelle quali la temporalita e relativa a quella del predi cato comtjnicare, posto alia loro sommita; si stabiliscono, in seguito, tutte le possi bili continuazioni sul piano della sintassi le quali giustificano il semantismo delle unita di superficie.

Tutti i semantismi delle unita di super ficie sono stabiliti sulla base di rappresen tazioni del piano della sintassi: secondo

Michelini, questo permetterebbe di disporre di schemi utilizzabili per qualsiasi lingua: in effetti, la teoria contempla la possibi lity che, nelle lingue naturali, tali schemi subiscano disattivazioni parziali.

La seconda parte del volume consiste in un ampio saggio applicativo, articolato in due capitoli, titolati, rispettivamente, Le

categorie delVaspetto e del tempo nelle lingue baltiche e La categoria della modalita nelle

lingue baltiche. L'analisi, fondata sui prin cipi generali esposti nella parte teorica, conduce a un'interpretazione originale di

queste categorie linguistiche, la quale sfo

cia, nelPultimo capitolo (Le categorie del

Vaspetto, del tempo e della modalita nel ? bal tico comune ?), in uno studio diacronico che, per Michelini, ?[...] e ... il ? paradigma ? di un nuovo modo di analisi storica relativa a fatti ben noti agli indo-europeisti con interessi nel campo del baltoslavo ? (p. 8).

G. Gobber

V. Piscolla, Dictionnaire compare des dif ficultes des verbes franpais. Francais-ita

lien,le ed. revue, augmentee et remise a jour, Liguori, Napoli 1986. Un vol. di pp. 396.

Plutot que de reecrire une grammaire complete, V. Piscolla a prefere concentrer son attention sur un des problemes les

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714 ANNUNZI BIBLIOGRAFICI

plus ardus que pose la langue francaise aux ecoliers et aux etrangers: celui consti tue par la eonjugaison et les emplois des verbes leguliers et surtout irreguliers. D'a

pres Charles Bruneau, prefacier de l'ou

vrage, la derniere initiative en ce genre remonte a 1842 (Le veritable Manuel des

conjugaisons, par les freres Bescherelle). Des

verbes, places dans Fordre alphabetique, V. Piscolla donne, outre les particuliarites de la eonjugaison, les constructions idio

matiques dans lesquelles ils sont employes et les prepositions qu'ils gouvernent. La

seconde originalite de l'ouvrage consiste dans le judicieux parallelisme etabli avec les verbes italiens. Cette comparaison des deux systemes linguistiques est des plus utiles pour les etudiants italiens ainsi que pour les Francais qui abordent la langue de Dante.

La septieme edition se distingue des pre eedentes par l'introduction de nouvelles

acceptions et par l'enrichissement du nom bre des exemples et citations d'auteurs.

(D. Martinez Raposo)

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